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08 Mag 2012  |  303 Commenti

Alla scuola del Titanic

I sommersi e i salvati

titanicSul Titanic c’erano 1316 passeggeri. Bambini a parte, si salvò il 74% delle femmine e il 18% dei maschi. Il 97% delle femmine della 1° classe e il 16 dei maschi della 3°. Nel complesso (adulti F+M e bambini) il 62% della prima e il 25% della 3°.

Niente di nuovo rispetto a quel che si sa da sempre: i maschi (volenti o nolenti) muoiono al posto delle femmine e per salvare le femmine. Gli inferiori (volenti o nolenti) muoiono al posto e per la salvezza di chi sta sopra.

Delle due verità solo la seconda è stata proclamata per circa un secolo. La prima, per cavalleria o per pudore, per rispetto o per orgoglio, non è mai stata rivelata. Che i maschi muoiano per le femmine è cosa sin qui mai emersa alla coscienza verbale maschile, mai insegnata né alle medie né in Accademia. Mai.

Di recente però anche gli annunciatori della seconda si sono fatti silenti. Nessuno vuol passare per “testa calda” o “sovversivo”. Come del resto nessuno vuol passare per “maschilista”.

E’ vero però che di recente i maschi Risvegliati, quei pochi che ci sono, hanno messo gli occhi sulla prima. Si sono accorti che le femmine si salvano e i maschi vanno sotto, ed hanno osato vederlo e dichiararlo. Nello stesso tempo hanno quasi dimenticato la seconda, che i Ciandala (per dirla con Nietzsche) muoiono al posto dei Signori.

Ora, i numeri del Titanic sono quelli là. Incontestabili i primi quanto i secondi. Sovversivi ed eversivi i secondi quanto i primi.

La prima verità: i maschi affondano

Nell’ambito del movimento maschile le statistiche dei sommersi e delle salvate del Titanic vengono citate come espressione eclatante, persino abbagliante, della natura della relazione tra i sessi. Esempio luminoso, avvenimento rivelatore di verità sempre sapute ma mai esplicitate. Per pudore. Emblema dell’estremo sacrificio maschile e del beneficio che da esso traggono le femmine: la sopravvivenza, la vita. Icona intangibile e sacra.

Ma proprio per questo, un ingombro, un macigno sulla via trionfale della “Donna Liberata”. Icona tanto sacra e intangibile che qualcuna ha pensato bene di lordarla e dissacrarla trasformandone l’ordine esplicito e l’imperativo morale implicito (che i maschi muoiano per salvare le femmine) in motivo di scherno e di dileggio. Rovesciandone il senso e trasformandolo in un insulto antifemminile, generato (ça va sans dire) dal paternalismo misogino. E’ così che il “Prima le donne e i bambini!” è diventato la maledizione con la quale la “Liberata” dà il suo ultimo beffardo saluto ai sommersi.

Che ora però riemergono, perché, alla luce del Titanic, i Risvegliati parlano dei milioni di maschi morti sul lavoro e per il lavoro, sopra la terra, sottoterra e nel mare. Per le femmine e al posto delle femmine. Parlano dei milioni di maschi finiti nei guai rispettando la legge o infrangendola, non fa differenza, per le femmine e al posto delle femmine. Dei milioni di invalidi, carcerati, barboni e suicidi che hanno bruciato la vita, affondando, mentre le rispettive – le loro “schiave” “relegate al ruolo domestico” “fuori dalla vita pubblica”- si salvavano. Dei milioni che hanno consumato la vita in un’impresa, un’idea, una ricerca, uno studio, creando la cornucopia di beni di cui tutti, femmine per prime, hanno goduto e beneficiano. Dalla poesia al telefonino.

Perché non c’è pericolo, non c’è rischio per la salute e per la vita che non veda il maschio prevenire, anticipare, sostituire la femmina. Sotto tutte le latitudini. Avete mai visto una falegnama? No, perché si incomincia con dieci dita e si va in pensione con sei. Non ci sono rischi fisici, sociali, civili, commerciali e legali che non vedano i maschi in prima fila. In basso come in alto. Madoff è dentro per sempre, la cobeneficiaria delle malefatte è fuori. Per sempre. Alla Thyssen ci sono stati i morti (in basso) e gli inguaiati (in alto). Non ci sono né morte né inguaiate. Salve tutte e tutte con vitalizi garantiti. Grassi o magri che siano. Agli uni il rischio, la morte, la prigione, la rovina. Alle altre la vita e la libertà. Chi affonda e chi galleggia.

Son cose dure da ricordare, ma divenuti finalmente ingenerosi, i Risvegliati richiamano oggi in vita i morti, i falliti, i mutilati, i caduti, i suicidi, i dannati, evocando l’anima dei sommersi per gettarla – impietosi ormai e senza pudore – sull’altro piatto della bilancia.

Seconda verità: i subalterni affondano

Come è vero che i maschi muoiono per le femmine e al posto di esse, così è vero che i subalterni muoiono per i Signori e al posto di essi. Segreto di Pulcinella che oggi si è tentati di fingere di non conoscere. Si denunciano i morti sul lavoro, perché finalmente si vede che sono maschi, ma non si osa ricordare che sono anche subalterni. Sarebbe demodé. Chi vuol passare per bolscevico?

Eppure, come nessuna femmina è mai affogata nella pesca del merluzzo, così nessun notaio è mai precipitato dalla scrivania. Non si sono visti redditieri mutilati né aristocratici invalidi professionali. E’ acida, è cinica, minaccia di essere quasi sovversiva, ma è la seconda verità.

La Storia è storia dei modi con cui la piramide sociale si è mantenuta dai tempi degli Ziggurat. Realtà e simbolo della realtà. Quelli che stanno in alto si salvano e quelli che stanno in basso affondano. E quelle che stanno in basso si salvano con facilità minore di quelle che stanno in alto. Come se la società fosse una piramide e gli apicali galleggiassero sui subalterni.

E infatti Essi ed Esse galleggiano.

Verità composita: affondano i maschi subalterni

Il Titanic parla chiaro: affondano i maschi di 3° classe. Il prodotto delle due verità è solare, abbagliante. Annunciate insieme, quelle due antiche verità sono la novella del XXI Secolo.

Quei numeri sono un trattato su due dei conflitti che, latenti o conclamati, segnano la storia umana. Quello tra i sessi e quello tra le classi, che si intersecano e si sommano. Ci si salva quando si è in alto e quando si è femmina. Si muore, volenti o nolenti, quando si è in basso e si è maschi. Appunto, ma lo si fa volenti o nolenti? E’ dono o è rapina? Ci si sacrifica o si viene sacrificati? Questo è il dilemma.

Domande birichine, perché suggeriscono bensì che la Questione Maschile riguarda tutti gli uomini, in alto come in basso, giacché li colpisce tutti, ma non li colpisce tutti nello stesso modo.

Ciò accade perché la società femminista che avanza sta separando in modo sempre più profondo gli apicali e i subalterni. Sta aprendo un abisso tra i primi e i secondi, esito della combinazione di un diverso ma convergente interesse di fonte darwiniana: quello della élite maschile e quello della massa femminile.

La saldatura è avvenuta

Che i maschi guardino all’estetica femminile e le femmine alla posizione sociale maschile è una verità da tutti sentita e sperimentata, benché imbarazzante e perciò dissimulata, giacché confligge con quella ufficiale, poetica e romantica, del reciproco “interesse disinteressato”. I maschi cercano la bella gnocca; il “buon partito” (non solo economico) lo cercano le femmine.

Così, quando possono procurarsi da sole quel che prima ottenevano dai maschi il valore di questi si erode, declina e infine precipita. Tanto meno un maschio può dare e tanto meno suscita interesse. Tanto meno scalda il cuore. Quando infine non può più dare nulla non vale più niente e il cuore raggela.

Progressivamente, fette sempre più grandi di uomini sono scesi al di sotto della soglia del valore minimo che raggiungono quando lei, in qualsiasi modo, può procurasi da sola quel che un uomo si prepara ad offrirle. Quando una donna, che potrebbe viaggiare su una Fiat, gira invece sull’Alfa o il Bmw, parla chiaro: “Chi non è sopra questo livello, stia alla larga!”. E il numero di quelli che “stanno alla larga” cresce al crescere delle cilindrate femminili. I maschi mirano al macchinone per rimorchiare. Le femmine per selezionare, per tagliar fuori quelli che non sono all’altezza. Quelli per averne di più. Queste per averne di meno.

Il numero di quelli che “non sono all’altezza” cresce indefinitamente e abbraccia ormai una massa crescente dalla quale il cuore delle donne si sta allontanando perché rivolto in altra direzione: verso l’Alto, verso l’Elite.

Verso l’Alto è rivolto il cuore delle donne occidentali, cosa che non può certo infastidire gli uomini d’élite, se è vero che l’accesso alle femmine è il primo movente delle lotte maschili tra infinite specie. Quelli che stanno in alto si riservano l’accesso alle risorse a scapito e a danno degli altri. Si capisce: è per questo che si corre verso l’alto, dove giunti, si apre la guerra ai subalterni. Che stiano alla larga. Dalle femmine, in primis.

Nel corteggiamento i ruoli si invertono quando si passa dal rango di subalterni a quello di apicali. Chiedeva Magic Johnson: “Cosa fareste voi se ogni sera ne trovaste tre sulla porta della suite?”. Il corteggiamento non è roba da maschi: è solo da maschi subalterni.

Così lo scenario si apre e si vedono verità che non campeggiano sulle bandiere femministe. Insensibilmente ma progressivamente si manifesta l’unità di interessi della massa femminile e dell’élite maschile. E’ all’opera la legge gravitazionale di Darwin che convoglia i due interessi: tenere alla larga quelli di 3° classe.

Privi di fascino perché privi di potere, con redditi pari o minori, con istruzione inferiore, ingenui per natura e sempre pressati dall’energia dei loro lombi, annaspano penosi nel tentativo, sempre più patetico, di “mantenersi all’altezza”. Massa smarrita che si chiede confusa cosa stia accadendo. Non ha più nulla di interessante da mettere sull’altro piatto della bilancia, ecco cosa sta accadendo.

Un barbone dal marciapiede sbircia la strafiga c he passa col Suv. Creature di diverse galassie – mi dico – nulla mai le potrà avvicinare. Cosmologiche distanze – filosofeggio– qualsiasi cosa accada sono separati per sempre. Li divide un abisso.

Poi, non richiesta, flash, l’illuminazione: “Se la figona va a sbattere e il Suv prende fuoco quel miserando correrà di certo qualche rischio per tirarla fuori. Se invece gli crolla il porticato addosso… no, lei non danneggerà le unghie per fare altrettanto. Mano al cellulare, chiamerà i soccorsi. E qualcuno verrà. Qualche maschio verrà”.

Così trova acre risposta la domanda birbona: cosa darà la femmina che sta in alto al maschio che sta in basso e in cambio di che? Nulla. In cambio della vita, non darà nulla. Quel che da sempre l’élite regala ai subalterni, quel che l’aristocrazia ha sempre “dato” alla plebe. E’ la legge del Titanic.

Numeri che raggelano. Verità che corrodono.

Rino Della Vecchia

 


303 Commenti

Silver 10:11 am - 6th Dicembre:

Bellissimo pezzo, Rino, spettacolare direi.

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Ventiluglio 11:55 pm - 6th Dicembre:

Mi unisco ai complimenti di Silver.
“Spettacolare” è proprio l’aggettivo giusto.

Difficile trovare altri – anche fuori da queste tematiche – capace di scrivere e discernere con tanta maestria, con tanta appassionata lucidità.

Rino – l’inconfondibile autore di questo bellissimo brano – è davvero un fuoriclasse.

Chapeau…

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bhishma 10:10 pm - 7th Dicembre:

mi accodo anche io ai complimenti.
grande capacità di scrittura.

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lavoristi 10:48 am - 8th Dicembre:

Ciao, mi chiamo Guido Mastrobuono e sono un cacciatore di articoli per un concorso che si chiama “Concorso Permanente di Parole ed Immagini” e mette a confronto articoli che stimolino una discussione in ambito folisofico, sociale o politico (vedi l’indirizzo http://lavoristi.ning.com/profiles/blogs/concorso-permanente-di-parole ).

A mio avviso, questo articolo arricchirebbe il nostro concorso e volevo suggerirti di inserirlo.

Il concorso, in realtà, è una scusa per convincere la gente a metterci a disposizione spunti per la discussione. Noi poi ne parliamo e ci creiamo un’idea nostra sui più svariati argomenti.
Infatti, la concorrenza tra autori non è una cosa che ci appartiene: noi creiamo nella collaborazione. E dal confronto con gli altri, noi aumentiamo il nostro sapere.
Comunque la pubblicazione offerta in premio ai vincenti è vera ed effettiva.

Se lo vorrai, potrai tranquillamente inserire, al piede degli articoli un link al tuo blog cosa che lo renderà più noto e facilmente raggiungibile.

Un saluto

Guido Mastrobuono

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paolo 4:05 pm - 8th Dicembre:

complimenti, sono considerazioni ineccepibili

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cristiana 11:10 am - 4th Gennaio:

CREDO TU SIA LO STESSO RINO CHE DISQUISIVA SUL CORTEGGIAMENTO ED AL QUALE HO INVIATO UN COMMENTO IN MERITO. BRAVO!!! INATTACCABILE VERITA’ QUELLA SULLE CLASSI SOCIALI E SPETTACOLARE ESPOSIZIONE SU REALTA’ INNEGABILI…. COMPLIMENTI SINCERI.

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Marco 12:52 am - 4th Febbraio:

Veramente un bel pezzo.
Complimenti a Rino Della Vecchia.

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Rino 11:04 am - 25th Febbraio:

Anticipo qui un tema sul quale sto mettendo giù da tempo alcune considerazioni: meritocrazia sociale e selezione scolastica. Quella vecchie, che non sono mai scomparse (in barba a tutta la propaganda universale) e quelle nuove. Dinamiche nelle quali la questione “classi sociali” e quella “sessi” convergono.

Prendo spunto da questa news del Corriere.
http://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_25/rhode-island-scuola-alunni-bocciati-insegnanti-licenziati-burchia_647097de-21df-11df-8195-00144f02aabe.shtml

Vorrei sottolineare quanto sia subdola la propaganda, la quale sembra prendere spunto dalla ragionevole idea che, in fondo, bocciando, la scuola boccia se stessa. Opinione cara tra gli altri (in apparenza) al carissimo don Milani.
Eppure c’è qualcosa di sporco qui. Di molto sporco.

Si crede e si vorrebbe infatti far credere che i figli delle classi sociali Zeta potrebbero salire in alto se …ci fossero migliori insegnanti.
La colpa dunque sarebbe degli insegnanti.

Bene. Si faccia allora questo esperimento: si scambino gli insegnanti di un istituto-Z (dove vanno gli Zeta e quindi con il 90% di “incapaci”), con quelli di un istituto-A (dove vanno i figli degli Alpha e quindi con il 90% di “capaci”).

E si vedrà cosa succede.

Questo solo per non perdere la ghiotta occasione di questa news dell’america Obamiana.

RDV

http://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_25/rhode-island-scuola-alunni-bocciati-insegnanti-licenziati-burchia_647097de-21df-11df-8195-00144f02aabe.shtml

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Alessandro 4:08 pm - 25th Febbraio:

Sono d’accordo con quanto affermi Rino. In verità chi il mondo della scuola lo conosce bene, sa che gli insegnanti sono importanti, ma assai più importante è la “propensione” che hanno gli alunni/studenti verso l’apprendimento. Per “propensione” intendo non solo l’attenzione e l’impegno che un alunno domostra, ma anche il sostegno, la guida familiare, l'”atmosfera culturale” in cui cresce, al di là del contesto scolastico.
Gli insegnanti sono un pò come gli allenatori delle squadre di calcio: per essere vincenti hanno bisogno dei talenti, altrimenti saranno considerati dei buoni a nulla, pur essendo magari i più competenti.
Ed è sostanzialmente vero che a scuola “naufraga” soprattutto chi proviene dalle classi sociali meno benestanti, nonostante i tentativi generosi di molti insegnanti.
Sparare sulla scuola è diventato oggi di moda. Eppure basta metterci piede per capire che cos’è oggi la scuola pubblica: un luogo in cui vi è certamente anche lassismo in parte del corpo insegnante, amministrativo e ausiliario, come vi è in qualsiasi ambito professionale, ma dove manca anche l’essenziale, come per esempio la carta per fare le fotocopie, dove non vi sono i soldi per pagare i supplenti, che si sbattono per centinaia di km. per ricevere spesso dopo mesi e mesi i loro stipendi.
Sulla scuola pubblica il governo di centrodestra sta compiendo, a mio parere, il suo “capolavoro”: sta finendo di distruggerla nel silenzio più generale. D’altronde quando si controlla la quasi totalità di ciò che fa opinione pubblica, ossia le televisioni, quest’obiettivo è raggiugibile. E’ chiaro che di tutto questo ne pagheranno le conseguenze soprattutto i figli delle classi sociali subalterne. I ricchi manderanno i loro figli nelle scuole private, che, alla faccia di quanto afferma la Costituzione italiana, riceveranno sempre più finanziamenti.
Ovviamente anche in questo caso il declino, lo sfascio verrà spacciato per crescita, sviluppo, grande riforma. Ormai ci siamo abituati. La Destra sa vendere meglio della sinistra i suoi prodotti, è indiscutibile. Peccato che nella maggior parte dei casi si tratti di prodotti scadenti, avariati, taroccati.
Quando leggo poi questi giudizi così duri e netti verso i beta da parte degli appartenenti alla classe politica, di qualsiasi latitudine o estrazione o colore politico siano, mi viene da ridere e piangere al tempo stesso: costoro, che sono altamente responsabili delle difficoltà quotidiane in cui si dibatte la base della piramide sociale, continuano a dare lezioni dall’alto di non si sa quali meriti. D’altronde l’Italia non è il Paese in cui si viene premiati per il solo fatto di rivestire un ruolo di “potere”? I dirigenti che hanno affondato le aziende di cui erano a capo lo dimostrano. Poi ci vengono a parlare di merito. Ridicoli. Ovviamente il merito verrà richiesto solo a chi è in basso, o meglio, a chi non ha santi in paradiso.

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stefano 1:06 pm - 6th Marzo:

ok, commenti illuminanti, ma che cosa ne pensa del fattore età? qual’è il potere contrattuale di una donna oltre i 35? e oltre i 40?

direi che il massimo potere contrattuale si ha dai 18 (per motivi legali) fino ai 30-35, dopo inizia un declino inevitabile per tutte o quasi.

Direi che fra i 35 e i 40, sia per un fattore numerico (il rapporto uomini donne cambia e le donne diventano + numerose degli uomini) che per fattori biologici i rapporti fra i sessi cambiano decisamente.

Saluti

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Fabrizio Marchi 2:00 pm - 6th Marzo:

Naturalmente, caro Stefano, ti risponderà l’autore dell’articolo.
A mio parere quanto dici ha un vizio di fondo. Intanto nella fascia di età più importante dal punto di vista sessuale, cioè dai 15 ai 40 anni, le donne hanno un potere quasi assoluto sugli uomini (se ti pare poco…). Una donna “normale” ha una disponibilità praticamente quai illimitata di uomini. Un uomo, per avere la stessa disponibilità di quella donna deve appartenere, e ad alti livelli, alla elite dei maschi dominanti, anzi, superdominanti.
Ma anche dopo i 40 anni, a parità di condizioni complessive, le donne hanno comunque un peso e un potere specifico superiore a quello di un uomo. L’età media, da questo punto di vista, si è alzata molto negli ultimi quarant’anni. Diciamo che solo verso i cinquant’anni la relazione fra i sessi comincia a riequilibrarsi. Ma ormai, a quel punto (dobbiamo essere realisti e lucidi), stiamo parlando di un fascia di popolazione che è comunque incamminata verso l’anzianità ed è molto meno funzionale e utile al sistema. E’ prima che scattano centomila condizionamenti, anche e soprattutto all’interno della relazione uomo-donna che deve essere incanalata entro determinati schemi e binari. E comunque, come ripeto, un uomo “normale”, cioè il 90% della popolazione maschile, non conoscerà mai nella sua vita neanche un briciolo del potere di una qualsiasi donna “normale”. Non parliamo poi se siamo in presenza di una bella donna (ho detto una bella donna, non una strafiga).
Ricorderò sempre che una donna sui 45 anni, una bella donna con la quale ebbi una breve relazione(non una strafiga), mi disse una volta:”Fabrizio, ricorda, una bella ragazza (normale, non una diva del cinema…), tra i 20 e i 35 anni vive un vero e proprio delirio di potenza. Cammina veramente a 20 cm. da terra. Io per una ventina d’anni della mia vita ho camminato avendo la sensazione di stare a 20 cm. da terra”.
Ribadisco che questa è una bella donna, ma normale, e nella vita fa l’impiegata statale non la top manager o l’attrice.
Tu, Stefano, hai mai camminato a 20 cm. da terra come quella ragazza? Hai mai vissuto quella sensazione di potenza? Non ti conosco ma, basandomi sul calcolo probabilistico, se mi chiedessero di scommettere, scommetterei senz’altro che tu non l’abbia mai neanche lontanamente assaggiata…E meno male che ad un certo punto le cose si riequilibrano un pochino, altrimenti non avremmo più speranze…sembra quasi che tu te ne rallegri…E cerchiamo di sollevare un po’ la testa invece di fargli sempre il verso…
Fabrizio

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Fabio 3:53 pm - 6th Marzo:

ok, commenti illuminanti, ma che cosa ne pensa del fattore età? qual’è il potere contrattuale di una donna oltre i 35? e oltre i 40? (stefano)
*****************************************
Stefano, ti rovescio la domanda: qual è, secondo te, il REALE potere contrattuale di un uomo oltre i 35 anni?
Non mi riferisco agli “alpha” né ai “super belli”, ma a uomini esteticamente normali (io ho 37 anni, sono alto 1,85 x 83 kg) e con un lavoro normale (sono un diplomato che guadagna poco più di 1260 euro al mese). Ma veramente credi che io, al pari di altri miei coetanei, abbia un potere sessuale superiore a quello delle mie coetanee? Ma cos’è un film?
Ascolta Stefano, l’unico potere che io ho sempre saputo di possedere nei confronti delle donne, è quello fisico. Ma sentir parlare di potere sessuale maschile verso le donne, mi fa veramente “ridere”, perché al pari di qualsiasi altro uomo medio, ho dovuto sempre sudare le proverbiali sette camice per abbordare una donna. Ad esempio, se penso a quello che feci da ragazzo per “conquistare” (termine che odio) la mia ex ragazza “ufficiale” (l’unica donna con la quale ho convissuto per un certo periodo della mia vita), mi sale subito una rabbia immensa.

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stefano 5:09 pm - 10th Marzo:

Ciao ragazzi, avete ragione, ma di fatto mi capita di incontrare donne oltre i 35 anni che pur di non restare da sole sono disposte a molto, quasi a tutto.

La loro bellezza scema un po’ e in molte di loro c’è la volontà di trovare un uomo per una relazione stabile e di non essere utilizzate come solo strumento sessuale.

Io non sono un adone, ok, e la cosa non mi crea grandi problemi, vorrei dire però che un certo declino estetico nelle donne, la voglia di maternità, la ricerca di un minimo di stabilità uniti ai fattori quantitativi (a 40 anni ci sono + donne che uomini, il pareggio avviene tra i 35 e i 40, mi riferisco allo stesso anno di nascita) possono cambiare gli equilibri.

Sono daccordo peraltro: se una è un po’ stronza a 25 anni probabilmente lo sarà anche a 40.

Stefano

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Davide 6:16 pm - 15th Marzo:

Bè io non sono maschilista nè pro uomini a priori, ma vi confesso che nei film, specie americani, e quindi un prodotto culturale assai diffuso, c’è la costante sopraffazione dei maschi a vantaggio delle femmine.
Queste si salvano in ogni situazione mentre i soldati, quelli comuni sì, le controfigure, che in origine erano bambini coccolati dalle loro mamme, vengono squartati senza pietà e in grandi numeri.
Questo schema è pressochè costante e se mai dovesse morire una donna, bè allora la contropartita è rappresentata da un valore esponenziale di maschi consistente.
Ma perchè tutto questo? A me già il titanic m’ha fatto gitare le..ma la solfa continua…e adesso un film di guerra(argomento in cui le donne non dovrebbero entrare in quanto le mani certo non se le sono mai sporcate al fronte…) è addirittura girato da un’ esponente del gentil sesso…ma fatemi il favore!

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Leo 7:17 pm - 15th Marzo:

Devo dire che oggi nei film americani si vede poca violenza sulle donne, in Kill Bill si vedono donne che si ammazzano a vicenda.
Negli Horror e thriller anni 70-80 si vedevano scene violente contro le donne veramente estreme, fatte proprio per divertimento; cosi come nei fumetti.
Nel primo King Kong del 33 c’è il protagonista marinaio misogino che esclama: le donne sono solo un impiccio! poi si innamora. Il gorilla la ama, ma lei urla fino alla fine, senza un minimo di pietà per la bestia che crepa per lei.
Nel remake anni 70 la giovane contraccambia l’affetto per la scimmia.
L’ultimo remake anni 2000 e una cagata pazzesca.
Il Titanic è un film piaciuto molto alle ragazze.
In Antichrist di Lars Von Trier Una coppia perde un figlio mentre fanno sesso, il marito psicanalizza la moglie depressa, alla fine dalla donna che sembra vittima uscirà il male.
Nei film di Dario Argento come Profondo Rosso e Suspiria le donne sono il male. Nei film seguenti le donne diventano buone e vittime, da li il crollo del grande regista che non fa più un capolavoro dagli anni 80.
Vabbè delle considerazioni sui cambiamenti nel cinema.

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ckkb 4:59 pm - 16th Marzo:

Telecom Italia possiede Italtel al 100% che annuncia licenziamenti per 400 tecnici. Contestualmente Deutsche Telekom di cui fa parte Telecom Italia annuncia che finalmente, fra le prime SpA, attua le quote rose ai livelli dirigenziali per il 30%. Domanda: la società armatrice del Titanic possedeva magari azioni che poi sono confluite nel tempo in Telecom Italia? ce ne sono per caso altre in giro per grandi gruppi?

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Rino 5:39 pm - 16th Marzo:

Alessandro 25/2:
>
Ovviamente il merito verrà richiesto solo a chi è in basso, o meglio, a chi non ha santi in paradiso.
>

Bingo.
La mistica del merito è una delle più straordinarie favole del nostro tempo (e forse di ogni tempo) ed è significativa di come si possa stravolgere la realtà e catturare la psiche dei Bassi.

La meritocrazia è una delle bandiere dell’ élite. Bene: quella classe sociale che non tollera di essere selezionata, celebra la selezione. Di chi? degli altri.

La scuola ne è un esempio magistrale (…!). Tutti i figli della classe A sono promossi sempre, comunque e ovunque, e è proprio la classe A esige selezione e meritocrazia. La classe i cui figli non vengono mai bocciati esige (e “finalmente applica”) giri di vite per garantire serietà, selezione, disciplina.

Ci sto scrivendo un pezzo abbastanza ampio. Cmq ci deve essere chiaro che ogni giro di vite in campo disciplinare, ogni meritocrazia, ogni selezione colpisce i figli delle classi basse e segnatamente i maschi delle classi basse.
Anticipo un dato: agli esami del 2009 “finalmente” hanno segnato una svolta: sono aumentati i bocciati.
Era ora! Ecco gli esiti:
Istituti professionali + 50%
Istituti tecnici + 30%
Licei + 0%
(fonte Corriere Sera).

Meditiamo amici, meditiamo.

RDV

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Rino 11:14 am - 17th Marzo:

Procedo nel ragionamento.
E’ del tutto naturale che l’élite celebri il merito, vista la sua funzione reale (eliminare dalla corsa i Bassi e conservare se stessa).
Che invece questi ne siano a loro volta paladini sembra davvero inconcepibile. Eppure è così. Entrate in qualsiasi osteria e sentirete lodare il merito e la selezione con toni e calore che …neanche Zarathustra…
Dall’alto al basso è perenne l’auspicio che i “migliori” vadano avanti e i “peggiori” vadano …al diavolo. Così i Bassi sostengono quel “valore” che è nella realtà la pura negazione di se stesso e la punizione eterna degli stessi Bassi. Ingenui ma anche onesti, essi pensano che i loro figli, se non sono all’altezza, devono dedicarsi a mansioni inferiori e a ruoli subalterni. Non vedono che i figli dei notai sono sempre, tutti, ovunque e comunque all’ “altezza” e che la selezione lavora solo, sempre ed esclusivamente contro i Bassi e i loro figli.
Che è così necessariamente.

Essi invocano sempre più selezione, sempre maggior disciplina, sempre più rigore: chiedono di essere bastonati sempre di più e sempre meglio.

Ecco dunque la lezione, che non ha nulla di entusiasmante: intere masse per secoli (o millenni) possono credere che sia bene ciò che per esse è male.
Vi è dunque la possibilità che ciò valga anche nella QM.
Che per secoli o millenni, da oggi in poi, gli UU celebrino quei valori che sono la loro rovina.

“E quanto spesso il popolo grida VIVA alla propria morte e MORTE alla propria vita …”. N. Machiavelli (a memo).

RDV

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Luke Cage 2:07 pm - 17th Marzo:

http://www.youtube.com/watch?v=GoggFCcPg70

p.s.: in effetti annuncia 3 punti di disaccordo ma ne espone 2…ma concordo sia con quanto scritto da Rino che con quanto detto da lui.

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Fabrizio Marchi 2:42 pm - 17th Marzo:

D’accordissimo con quanto afferma Paolo Barnard sul concetto di “meritocrazia”, totalmente in linea, peraltro, con quanto spiegava Rino nei suoi post…Per quanto mi riguarda, non una parola di più nè una di meno…
Fabrizio

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Rino 9:39 pm - 17th Marzo:

Un discorso non è un quadro che si può vedere in un istante e cmq tutto insieme. Un discorso è un nastro, per vederlo e sentirlo ci vuole del tempo (e per scriverlo ancora di più…) Non si può dire tutto in un istante e qui vado per schizzi.

Da quel che dico non si può dedurre quel che io penso della meritocrazia (come non si può ricavare la mia posizione sull’aborto da quel che ne ho detto, discorso peraltro non concluso).

Mi limito ad osservare quel che essa è de facto.
Nella realtà la meritocrazia non c’è (se non marginale e riferita a certi parametri del resto opinabili, come fa notare lo stesso Barnard).
Quella che c’è davvero è la MISTICA della meritocrazia.
Tagliamo la testa al toro definitivamente: nessuno ha sostenuto la meritocrazia e la selezione al pari di Nicce. Un aristocratico.

Eppure nessuna classe è stata ed è nemica della meritocrazia REALE quanto l’aristocrazia la cui esistenza è incompatibile con ogni forma di merito e di selezione. Pura eredità e puro parassitismo sociale, al punto che ogni attività veniva considerata plebea o borghese.

C’è una contraddizione esplosiva e persino esilarante: l’istituto dell’eredità è intrinsecamente antimeritocratico, questo è solare. Come mai allora i massimi celebratori della meritocrazia sono anche gli strenui difensori dell’eredità, anzi sono contrari persino alle imposte di successione?

(Mi vien da ridere…)

Cmq tutto questo ragionare è solo propedeutico alle osservazioni successive che riguardano ovviamente la QM e la nuova aristocrazia la quale è “meritocratica” al pari di quella classica.

Rino

P.S. da ciò che non detto dell’eredità non si può ricavare quel che io penso della stessa. Non si può, tanto è vero che la ritengo una cosa importante proprio per i maschi.

Non si può dir tutto in poche parole. Quantomeno io non ci riesco.

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Bibi 9:19 am - 7th Aprile:

Quindi se non ho capito male dall’esame dei morti del titanic si evince che i ricchi hanno più possibilità dei poveri e che hanno salvato prima le donne che gli uomini.
Cazzo.. non c’ero arrivato prima, eppure avevo già letto da qualche parte cose tipo “prima le donne ed i bambini”..è una pratica nautica abbastanza comune come l’usanza che il capitano dovrebbe affondare con la nave (prassi che è caduta in disuso).
Scherzi a parte, non sono un sociologo, non ho studi particolari sul settore ma non mi pare che ci sia nulla di particolarmente nuovo sotto il sole; gli uomini lavorano e quindi muoiono lavorando per via degli incidenti sul lavoro o per le condizioni di lavoro (malattie professionali), se le donne sono meno impegnate nel mondo del lavoro e questo statisticamente è accertato, ovviamente avranno una percentuale minore di morti ed incidenti.
Una cosa però..Dire che le mogli degli operai della Thyssen abbiano “vitalizi, vita e libertà” mentre i loro mariti sono morti e che quindi “loro” se la godono…è una semplice bestialità (passami il termine per cortesia).
E sino a qui ci siamo.Sull’analisi del perchè ci sia questa situazione invece siamo parecchio lontani.
Dai miei ricordi di scuola, dall’elementari in poi, ho ricavato una mia visione di come sono andate le cose da adamo ed eva in poi.
L’uomo è sempre stato quello che ha preso la clava ed ha cominciato a darla in testa al vicino per prendergli la caverna, la donna ed il posto migliore. A seguito di questo comportamento si è quindi sviluppata la casta dei guerrieri ,quella che magari qui si chiamerebbe elitè cioè gli Alfa. Sì perchè storicamente erano gli Alfa che andavano a darsi le clavate in testa prima e poi a sbudellarsi con le spade (vedi la storia di sparta ed atene). Gli altri, i beta stavano a casa perchè erano i sottomessi. Col tempo gli alfa hanno pensato bene che era un pò stupido andare a morire in guerra ed allora hanno iniziato a mandarci i beta con la storia della patria. Nel frattempo le donne erano a casa a sfornare figli e le morti per parto erano abbastanza frequenti…diciamo che equivalevano ad una mezza partita di clavate in testa degli ometti o forse più.
Anche a quei tempi chi sposava il re di solito stava meglio di chi sposava il fabbro e quindi era facile che la moglie del re, detta regina, fosse più gnocca della moglie del fabbro. In ogni caso, se capitava il contrario, il re poteva trombare tranquillamente la moglie del fabbro e non il contrario.
A grandi linee questa era la situazione storica dalla notte dei tempi, poi ci fu la rivoluzione francese ect ect ect e cominciò l’era moderna che guarda caso non è diversa dal passato: la gnocca è gnocca ed i soldi sono i soldi.
Un cesso ricco scopa chi vuole, una bella gnocca si fa scopare da uno ricco (se decide di darla via per soldi..se invece si innamora del fabbro di turno..sono cazzi suoi). Ed il fabbro? Eh.. il fabbro se è bravo riesce anche scoparsi quella gnocca altrimenti si prende lo scorfano di turno.
Sì perchè ho notato che tutti qui parlano di donne..delle difficoltà nei rapporti, delle difficoltà del corteggiamento ecte ect e poi quando si va nello specifico si parla di “bella ragazza giovane nuda nel letto”.
E gli scorfani dove li mettiamo? E le tardone? Nel cesso?
I problemi del corteggiamento si hanno anche corteggiando un modello tipo ” Rosy Bindi”?
Certo che se tutti puntano a corteggiare il modello “Belen”..di problemi ne sorgeranno parecchi e non è questione di elitè ma di ressa e concorrenza.
a.y.s. Bibi
P.S. post confuso forse ma sono agli inizi in questo strano mondo alfa/beta (forse più confuso di me).

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Antonio 3:41 pm - 8th Aprile:

Lei signor Rino ha mai visto una operaia del tessile? No, perchè anche loro cominciano con dieci dita e se ne vanno in pensione con sei.

Sigonr Rino, Lei prende un evento di 100 anni fa dove cultura, rapporto tra generi e tra classi era totalmente diverso e che fa? Lo usa (e abusa) per dire che il Maschio è sottomesso alla Femmina?

Reputo il suo articolo vuoto e largamente privo di valore. I suoi esempi trasudano, se posso permettermi un interpretazione delle sue intenzioni, una spaventosa invidia.

Ma andiamo con ordine: Prima Verità

Mica per altro, ma è fortemente retorico parlare di milioni di uomini morti senza avere cifre precise e dicendo le cose come Le torna meglio. Perché Lei non menziona minimamente tutte le donne stuprate durante i periodi di guerra, le vittime della prostituzione, no, lei non lo fa. Lei parla di “generici milioni di uomini che muoiono al posto di”. Si metta in testa una cosa, Durante la tragedia della Thyssen, le donne HANNO PERSO I LORO MARITI. I LORO COMPAGNI. I loro figli, non hanno più un padre. SONO RIMASTE SOLE. Secondo lei hanno festeggiato? O si sono sentite leggermente “inguaiate”?

Si rende conto della cattiveria che dice? Lei non sa niente delle loro vite e ne parla, parla, parla.

Continuiamo: seconda verità:

Ha perfettamente ragione. Esistono gerarchie sociali. Ne esistono a bizzeffe. Esistono i centri di potere che prescindono dalle leggi vigenti e esistono gli uomini di potere. Ma anche qui, anziché fare un discorso intelligente su come poter comprendere le gerarchie, a mio avviso, lei casca in una retorica lamentosa che serve solo ai suoi comodi: dimostrare che esiste una categoria ancora più ingiustamente sfortunata del maschio: il maschio subalterno. E non solo dimostrarne l’esistenza, ma anche enunciarne il suo destino. PERIRE. PERIRE INGIUSTAMENTE.

Perché vede signor Rino, in tutto il suo articolo non compare minimamente la possibilità di cambiare la propria condizione. E questo è sleale per chi la sta leggendo. Il pescatore può diventare capo di una squadra di pescherecci, per farle un esempio. Il nostro stesso Premier, è un uomo che non era nessuno all’inizio. Perché non dirlo? Perché non lo crede possibile? Io personalmente lo credo possibile. Sarà perché io credo che le sorti della mia vita dipendano soprattutto da me oltre che dal contesto in cui sono immerso, e non solo da una lettera alpha, beta o gamma che sia che contraddistingue a priori la mia natura.

Signor Rino, le gerarchie sono sempre esistite, e sempre esisteranno, per il semplice fatto che le persone hanno intelletti diversi con diverse capacità di comando. E c’è chi sarà bravo a comandare, e chi sarà bravo ad ubbidire. Il problema è quando chi non sarà bravo a comandare vorrà comandare. Ed è normale che le donne siano attirate da persone che SANNO comandare (non per forza lo devono fare, ma lo devono saper fare) perché sono persone che sanno vivere, sanno gestire le difficoltà e probabilmente saprebbero gestire i problemi della loro compagnia.

E poi, la verità composita.

Parla di un femminismo che vuole la massa delle donne puntare all’elite maschile, vero o falso che sia, qual’è il problema? A parte il fatto che lei mostra una totale ignoranza del pensiero femminile, se quello che dice accadesse, solo una minima percentuale potrebbe accasarsi con un uomo del genere. E se non son delle donne sveglie, verranno mollate per una dieci anni più giovane. Le altre verranno rifiutate. E rimarranno sole. E che male c’è? L’hanno scelto loro.

Prima le ho detto che lei non comprende i meccanismi del pensiero femminile, ora le spiego perché. Perché una donna, come un uomo, non potrà mai essere autosufficiente in tutto. Avranno sempre e comunque bisogno di qualcuno con cui condividere la vita, con cui fare l’Amore (e non solo il semplice scopare), da cui sentirsi protetta. Non ci sono soldi che tengano. L’unica cosa veramente importante è la sfera emotiva. La sfera emotivi e i bisogni che la sostengono. Se una donna ha bisogno di essere ascoltata, si innamorerà di uno che la farà sentire ascoltata. CHIUSO. La relazione continuerà solo se entrambi staranno bene, altrimenti, prima o poi si sfalderà. Ma il discorso è più amplio. Gli uomini e le Donne non sanno più parlare i rispettivi linguaggi, e quindi non si capiscono. Non si comprendono. E non riescono più ad instaurare le relazioni. Il sesso. Né gli uomini né le donne lo sanno più fare.

In conclusione, seppur trovo sensate alcune riflessioni sulle gerarchie sociali, trovo che la sua storiella del titanic non è una dura legge. E’ una giustificazione a suo uso e consumo del suo fallimento.

Le donne muoiono come muoiono gli uomini.
Alcune persone comandano su altre persone.
E le persone sono attratte da persone che gli possono dare qualcosa.

Questi 3 fatti sono assiomi dei rapporti sociali.

E Rino, si ricordi una cosa: l’Uomo è padrone della sua vita. Glielo ricordo perché per lei le persone sono tutte bloccate nel loro status quo.

Cordiali saluti.

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Icarus.10 7:04 pm - 8th Aprile:

“Durante la tragedia della Thyssen, le donne HANNO PERSO I LORO MARITI. I LORO COMPAGNI.”(Antonio)
Cerchiamo di non aggirare l’argomento.

Che una donna soffra per la perdita del marito,è ovvio! Ma non c’entra nulla con il discorso che si sta facendo. Intanto, a MORIRE è il marito.
Cosa vogliamo far capire? Che le donne sono privilegiate? Assolutamente, no!! Che non è vero che il genere maschile è così cattivo come lo descrivono le femministe? Sì, questo.

http://maschiselvatici.blogsome.com/2008/05/05/i-maschi-muoiono-sul-lavoro-ma-la-vera-vittima-e-lei/

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Nicole 8:28 pm - 8th Aprile:

Mi allineo al pensiero di Antonio e di Bibi. Hanno ragione secondo il mio parere.

E aggiungo inoltre che quando si ama veramente il proprio compagno e non è raro nemmeno di questi tempi…rimanerne privati è dura. E non ci sono soldi e privilegi che tengano. Certo aiutano, ma non colmano il vuoto. Lo stessoo dicasi per le separazioni subite. La fine di un matrimonio è equiparato ad un lutto. E non sempre dietro ci sono biechi interessi.
Non mi piace nemmeno il post linkato da Icarus…però al posto di Icarus nemmeno lo citerei… mi servirei della mia testa per comprendere. Stiamo parlando di sentimenti e di persone…e non è tutto marcio a questo mondo. Si, il post di Rino è fin qui inconcepibile…senza offesa.

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Fabrizio Marchi 8:51 pm - 8th Aprile:

Caro Antonio, naturalmente ti risponderà l’autore dell’articolo che è uno dei più autorevoli collaboratori del nostro sito.
Ciò detto, è bene specificare un punto fondamentale. Qui nessuno è animato dalla volontà di portare avanti una sciocca e qualunquistica guerra fra i sessi. Questa, per la verità, è stata dichiarata dal femminismo o quanto meno da una parte di esso ormai molti anni fa…Così come è lontana anni luce dalla nostra filosofia l’idea di alimentare una guerra fra poveri…Ti invito a leggere con attenzione, se lo vorrai, i vari articoli pubblicati sul sito, per renderti conto che andiamo in tutt’altra direzione e che il nostro orizzonte è ben altro.
Nessuno nega che ci siano tante donne che vivono condizioni di oppressione e di sfruttamento, ci mancherebbe altro. Queste donne hanno tutta la nostra solidarietà umana e politica. A queste donne noi ci rivolgiamo per costruire un fronte e un progetto comune.
L’articolo in questione non ha certo la finalità di affermare che gli uomini sono sempre e solo le vittime. Al contrario, vuole disvelare l’ipocrisia della posizione opposta e speculare, quella cioè che sostiene che gli uomini sono stati sempre, comunque e dovunque i privilegiati e le donne sempre, comunque e dovunque le vittime.
Noi pensiamo che questa sia un’interpretazione falsa e manichea che, oltre ad offrire una visione deformata della realtà, non rende un servigio alle donne, prima ancora che agli uomini.
Naturalmente avrei gioco fin troppo facile se ti dicessi (statistiche ufficiali, non invenzioni della mia fantasia) che il 95% circa dei morti sul lavoro, a tutt’ oggi, nel terzo millennio, sono uomini. Qualcosa significherà pure. Non trovi?
Ma preferisco andare oltre appunto perché il nostro obiettivo non è certo quello di metterci a fare la conta delle vittime col bilancino dell’oppressione e della sofferenza patite.
Avrai senz’altro notato come in quell’articolo la contraddizione di genere venga posta in stretta correlazione con quella di classe. Muoiono, in quel caso, i maschi, e quasi esclusivamente i maschi di terza classe. Si salvano la quasi totalità delle femmine della prima, una gran parte dei maschi della prima e un discreto numero di donne della terza.
Non è forse una riproduzione abbastanza fedele di ciò che accade tuttora, specie alla luce del dato sugli incidenti (e le morti) sul lavoro di cui sopra (dati Istat). Perché quel dato dovrebbe essere occultato? Trovamene una ragione. Una sola.
Questo significa negare che anche le donne non abbiano vissuto e/o non vivano in tanti casi una condizione di sofferenza o di oppressione umana e/o sociale? Ovviamente no. Se è per questo potrei anche aggiungere che fino ad una cinquantina di anni fa molte donne morivano di aborto clandestino. E allora? Pensi che non ne siamo coscienti? Devo ricordarti quanti uomini sono morti di silicosi o di altre orribili malattie contratte in terribili condizioni di lavoro? O quanti uomini sono schiattati in mezzo al fango e ai topi delle trincee?
Ma che senso avrebbe un discorso del genere?
La sofferenza non appartiene ad un solo genere, caro Antonio, così come la violenza, l’oppressione e lo sfruttamento. E’ quello, fra le altre cose, che stiamo cercando di spiegare, fuori da qualsiasi schema preconfezionato o ideologico. Proprio perché riteniamo che una nuova e autentica relazione fra i generi posso costruirsi solo fuoriuscendo da “verità” prestabilite e aprioristiche e da dogmi intoccabili.
Noi siamo critici nei confronti del femminismo per la stessa ragione per cui siamo critici nei confronti del maschilismo. Sono due facce della stessa medaglia. Il maschilismo è un atteggiamento che ha alle spalle la supponenza di appartenere al genere dominante. Il femminismo è un’ideologia che dietro alle parole d’ordine dell’eguaglianza e della liberazione della donna, in realtà è animato dalla stessa volontà di supremazia e di dominio del primo.
Noi crediamo nell’eguaglianza dei generi e non posiamo che essere contrari ad entrambi. Siamo qui per riaprire una discussione su questi temi, con chi vorrà farlo. Ma per farlo è bene che anche altre “verità” emergano, oltre a quelle raccontate dal femminismo. Se non altro per par condicio. Non credi?
Fabrizio Marchi

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cosimo tomaselli 9:22 pm - 8th Aprile:

@Antonio
che vuoi dire? che le riflessioni di Rino non ti sono piaciute? embè, mica ci dici una grande novità, amico.
Per il resto una discussione è fatta di argomenti= sostantivo plurale di argomento. Ogni argomento è UN argomento, non ci sono argomenti se non come sommatoria di singoli argomenti, e non c’è discussione se non ci sono argomenti.
Nel tuo commento non c’è un solo argomento che stia in piedi da solo e che non sia in contraddizione con un altro dei tuoi argomenti.
Un solo piccolo esempietto: per Rino siamo prigionieri del fato, della nostra condizione socio-culturale (metti anche biologica, và). Oibò, questa è proprio una novità. Tutto il pensiero di Rino al contrario trasuda della profonda convinzione che siamo padroni del nostro destino. Ma tra colui che ha in mano il proprio destino e il quaqquaraquà, sa Lei mister XXXXX Antonio che differenza c’è? che l’uomo conosce e misura i propri ostacoli, il quaqquaraquà vive beato nel mondo di Alice!
Per favore, antoniuccio caro, prima di commentare leggi con attenzione, valuta con oggettività, elabora a ragion veduta.

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Icarus.10 9:48 pm - 8th Aprile:

“però al posto di Icarus nemmeno lo citerei… mi servirei della mia testa per comprendere.”(Nicole)

Senti Nicole, io ho messo questo link non certo per avvalorare ciò che ho detto, ma solo come appendice.
Ciò che ho detto invece era questo:

” Cosa vogliamo far capire? Che le donne sono privilegiate? Assolutamente, no!! Che non è vero che il genere maschile è così cattivo come lo descrivono le femministe? Sì, questo.”

E non mi pare che ho detto una cosa insensata.

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Rino 10:23 pm - 8th Aprile:

In effetti trovo l’intervento di Bibi un po’ caotico, ma ci sarà occasione per commentare quando egli stesso selezionerà alcune delle sue affermazioni in futuro. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo. La vittoria della causa maschile non è alle porte… Staremo qui per anni.
Commento solo questo:
>>>
Una cosa però… Dire che le mogli degli operai della Thyssen abbiano “vitalizi, vita e libertà” mentre i loro mariti sono morti e che quindi “loro” se la godono…è una semplice bestialità (passami il termine per cortesia).
>>>
E’ un fatto che i mariti sono morti e che le vedove sono vive e si godono la pensione. Infatti al termine pensione è del tutto normale associare il verbo “godere” “…godo il papato di pensionato” scriveva il Giusti. Anche i maschi “si godono la pensione”… quelli che ci arrivano.
Comunque il dirlo delle vedove della Thyssen non è una bestialità , semmai è cinismo. Una descrizione dei rapporti umani naturalistica e disincantata suona sempre cinica. La fine dei sogni è sempre amara.

Homo homini lupus e femina homini lupa. Cosa c’è di più naturale? Certo, molti qui non saranno d’accordo. Neppure io sarei d’accordo se a dirlo fosse un altro. Lo troverei brutale e distruttivo. Ma quando lo dico io stesso non mi suona così orripilante. Anzi, mi strappa un mezzo sorriso.

Quanto all’intervento di Antonio osservo:

1- La denuncia delle ingiustizie sociali (così venivano chiamate una volta) viene liquidata in modo aperto e beffardo come originata dall’invidia almeno dai tempi di Nicce che di questo “disvelamento” è il maestro indiscusso. Va notato però che nell’ultimo mezzo secolo nessuno aveva più osato far riferimento all’invidia come fonte della protesta contro le ingiustizie. Quando le tute blu erano milioni e scioperavano (per avere minor lavoro e maggior salario – lo ricordo perché ormai ce ne siamo dimenticati) né Almirante né Malagodi (e meno ancora Gianni Agnelli) osavano parlare di invidia. Questo “grande ritorno” lo dobbiamo (peraltro solo in Italia, a quanto pare) alla recente propaganda governativa. Ciò prova (senza offesa) che la propaganda non è sterile. Ovviamente questa indagine sulle motivazioni che animano chi denuncia le ingiustizie non è una obiezione, è solo un tentativo di sporcare, degradare, irridere e liquidare gli “agitatori”. Invidia dunque è ciò che muove i padri separati a rivendicare i loro diritti, invidia ciò che ha mosso i neri alla lotta contro l’apartheid. Invidia ciò che muove i paria a combattere contro le caste in India. Etc. etc. Invidia. Se non ci fosse l’invidia …non ci sarebbero le ingiustizie.
2- Certo, il Titanic sarebbe pur sempre là, con i suoi numeri eclatanti. Ma non ci sarebbe nessuno a citarlo, nessuno ne parlerebbe. Chi ne parla dunque lo fa o perché è sfigato (cosa che attiene al rapporto M/F) o perché è invidioso (cosa che attiene ai rapporti sociali). Oppure perché è sia sfigato che invidioso. Eliminati gli sfigati-invidiosi ogni problema è risolto. Chi muore giace, chi vive & scopa si dà pace…
3- Dal 1960 i morti sul lavoro in Italia sono stati 100.000 ca. Non ho detto dal 1060 o dal 60 d.C. Non ci vuol molto a fare i conti per il resto dell’Occidente e del mondo intero e dell’intera storia. Calcolo che chiunque può fare (anche chi non è invidioso…).
4- Vero: anche le donne perdono le dita sul lavoro, rischiano e qualche volta muoiono. Si tratta di cifre che vanno dal 3 al 5% (in realtà è molto meno, ma qui concedo che sia così). Ora, quando si prende questa quota (l’eccezione) e la si trasforma in regola si racconta una faraonica bugia. Le bugie servono a depistare, se stessi e gli altri. Si fa quel che è stato fatto qui in questi giorni a proposito della propensione femminile verso i maschi “ricchi interiormente” che sono graditissimi al 3-5% delle femmine. Peccato che il 95% preferisca quelli ricchi fuori, anziché “dentro”. Cosa molto meno nobile ma molto più comprensibile.
5- Non menziono il male patito dalle donne perché da 50 anni lo menzionano tutti, sempre e ovunque. Quello patito dagli uomini non lo menziona nessuno. Ci proviamo noi: invidiosi e sfigati. In effetti da oltre 10 anni mi occupo del male patito dai maschi.
6- Mi rimprovera di non prefigurare alcun cambiamento e poi mi dice che le gerarchie ci sono sempre state e sempre ci saranno. Una bella contraddizione. Nondimeno può darsi davvero che sia così: due diversi sistemi di rapina esistenti da sempre e non modificabili. Come la morte. E solo per questo dovremmo evitare di denunciare tale condizione? Dato che la morte è inevitabile dovremmo per questo evitare di parlarne? Non far nulla contro di essa? Si parte sempre dal presupposto che chi denuncia un fatto come intollerabile lo fa perché pensa che sia modificabile. Può darsi che lo sia, può darsi che no. Ai fini della descrizione della realtà ciò è irrilevante. Quando si pensa si pensa, non si spera.
C’è un tempo per la diagnosi e c’è un tempo per la terapia.
7- Dall’esistenza universale delle gerarchie ne ha dedotto che chi sta in alto se lo merita. E’ il principio della meritocrazia: il darwinismo sociale. Ripropongo la domanda: come mai i più caldi sostenitori della gerarchia e della meritocrazia sono anche i più duri difensori dell’eredità? Al riguardo rimando al mio post del 17 marzo (qui sopra).

Cit:
>>
A parte il fatto che lei mostra una totale ignoranza del pensiero femminile,…
>>
Proprio TOTALE?!
Dai, non esageriamo…

Mi permetto, visto che lo si può scaricare gratis dal web, di segnalare a Bibi e Antonio (e a Nicole che vedo ora intervenuta) il mio libro Qmdt, affinché possano farsi un’idea di quanto siamo “sprovveduti” noi del Momas e su quali basi “precarie” e dati “approssimativi” sia fondata la nostra battaglia.
http://metromaschile.it/altrosenso/qs-meta-della-terra/

RDV

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Antonio 1:22 am - 9th Aprile:

Fabrizio, grazie per la risposta. Da quanto ho capito, sei uno dei fondatori del movimento, quindi mi sento onorato dalla sua risposta. E mi scuso già ora con Rino se in alcuni passaggi precedenti posso esser stato offensivo.

Innanzitutto, una cosa: Sono d’accordo con voi che gli uomini attualmente vivano una situazione eccessivamente sbilanciata rispetto alle donne. Le quote rosa, a mio avviso, ne sono un esempio.

Ma una frase come questa:

“Alla Thyssen ci sono stati i morti (in basso) e gli inguaiati (in alto). Non ci sono né morte né inguaiate. Salve tutte e tutte con vitalizi garantiti. Grassi o magri che siano. Agli uni il rischio, la morte, la prigione, la rovina. Alle altre la vita e la libertà. Chi affonda e chi galleggia.”

Io non riesco proprio a digerirla. Ho capito che è morto il maschio, ma qui manca la considerazione del dolore di chi è rimasto in vita. Poi magari ci sarà anche, ma mica si legge. Io qui, e a quanto pare sbaglio, non vedo nessuna solidarietà al genere femminile. Non mi importa se il concetto che volete esprimere è che non è vero che il maschio abbia sempre avuto solo privilegi, è il modo che non mi piace.

Se il 95% dei morti sul lavoro appartiene al genere maschile, io allora mi domando quali sono i lavori maggiormente pericolosi, e in che percentuale popolati dai due generi. Perché se fare il muratore è pericoloso, e lo fanno solo gli uomini perché è un lavoro che richiede forza e resistenza, moriranno solo uomini. E’ un fatto statistico.

Però forse avete ragione, l’uomo muore per la donna. Si sacrifica per lei. In fondo anch’io dico sempre che l’uomo deve proteggere la sua donna. Per me proteggere significa saper difendere l’altro e poi se stesso. Però ugualmente non mi sento di dire che quelli della Thyssen sono morti al posto delle donne. Sono morti per colpa di un comportamento criminale di alcune persone. Le donne non c’entrano. C’entra una legislazione che non viene rispettata. Non credo c’entrino le donne.

C’entrano le gerarchie sociali. Quelle sì.
Ma quelle esisteranno sempre. Perché sono sia insite nella natura umana, che conseguenze di dinamiche sociali. Da loro (credo) non si possa sfuggire. Se ne può solo prendere atto. E capire che ci saranno sempre. Anche nel vostro movimento di Uomini Beta.

Se posso dire una cosa sulle donne…
Non è vero che tutte le donne guardano al potere.
Tutte le donne guardano ai loro bisogni. E tra i loro bisogni non è detto che ci debba essere il portafogli gonfio o una posizione di potere. Ci sono anche loro, ma c’è anche l’affetto, il sesso, il senso di protezione e mille altre cose che sono alla portata di tutti.

Una cosa sul corteggiamento:
Il corteggiamento è una cosa complessa. Esso serve per rendersi attraenti agli occhi dell’altro. Nel momento che l’altra (o l’altro) è attratta/o da me, il corteggiamento inizia a concludersi. Magic Johnson, in soldoni, le donne le corteggiava giocando a basket. Ma le corteggiava.

Poi per carità, farò come dice Cosimo, (ri)leggerò con attenzione, (ri)valuterò con oggettività e (ri)elaborerò con ragion veduta, ma io quest post non lo digerisco.

A proposito, Cosimo, grazie per le critiche al mio commento. Spero che in questa mia seconda risposta le mie riflessioni siano state maggiormente chiare e coerenti. Odio scrivere per delle ore per poi scoprire di aver scritto cose contraddittorie. Mi fa fare una brutta figura! smile

Scherzi a parte,

Cordiali saluti a lei fabrizio e a tutti coloro che hanno partecipato a questa parte di discussione.

Antonio

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Rino 8:35 am - 9th Aprile:

Antonio:
>>
Ho capito che è morto il maschio, ma qui manca la considerazione del dolore di chi è rimasto in vita ….
….è il modo che non mi piace.
>>
So che il mio (e non solo mio, vedi ad es. Silver) modo di trattare la tematica suona cinico e quasi spietato nei confronti delle DD. So anche che questo tono tende ad irritare e a mettere in cattiva luce anche le argomentazioni “ragionevoli” (qualcuna ci sarà).
Considero però ogni diversa tonalità come un cedimento. Tengo perciò sottoschiave il mio lato umano (non ci si crederà ma pure io ne ho uno spicchio).
Dal punto di vista di Genere (non parlo delle singole DD) in quale conto è tenuta oggi la sofferenza maschile? Meno di nulla. Basti pensare che la morte degli uomini al posto delle donne “Prima le donne e i bambini!” è stata rovesciata contro di essi in modo brutale e beffardo. Io muoio per te e tu liquidi il mio sacrificio come espressione di paternalismo. Mi sputi in faccia. Questo è ciò che fa la Liberata, questo è il suo “umanesimo”.

Per quanto mi riguarda questa battaglia è desentimentalizzata del tutto.

Gli UU muoiono per le DD perché appunto vanno là dove ci sono pericoli di ogni tipo. Potrebbero andarci entrambi, ma ci vanno solo gli UU. Come se esistesse una legge che glielo impone. La legge formale non esiste perché non ce n’è bisogno. Ci pensano già la psicologia del profondo (rinforzata da una tradizione culturale millenaria) a sostituire quella legge.

Se a raccogliere cotone ci andavano solo i neri ciò non accadeva perché una legge impedisse ai bianchi di …dare una mano. Ci sono leggi scritte e non scritte.

A domani.

RDV

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Animus 9:16 am - 9th Aprile:

Antonio,
il fatto che tu non “riesca a digerire” certe affermazioni … se permetti, non è un problema delle affermazioni in se stesse … è solo un problema tuo.

– E’ vero…ma non mi piace.
– Mi piace …(e quando una cosa piace, che sia vera o falsa, non ha alcuna importanza.)

Quello che piace/non piace “vale” di più di ciò che è vero/falso.

Antonio
>Se posso dire una cosa sulle donne…

Data la premessa precedente, secondo me invece non puoi dire nulla sulla donne, perchè tu della psiche e della natura femminile, non ci capisci nulla.

Se vuoi dire qualcosa, inizia a dire quali sono le responsabilità femminili all’interno della società (questo vuol dire voler cambiare la propria condizione), visto che quelle maschili e di classe le conosciamo già perchè si sono versati fiumi d’inchiostro, e se proprio non ne trovi nemmeno una, allora si capisce perchè quello che viene detto non ti piaccia.

E si capisce anche perchè, caro antonio …. è meglio che tu taccia.

Animus

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Luke Cage 9:24 am - 9th Aprile:

@Antonio:
“Io qui, e a quanto pare sbaglio, non vedo nessuna solidarietà al genere femminile. Non mi importa se il concetto che volete esprimere è che non è vero che il maschio abbia sempre avuto solo privilegi, è il modo che non mi piace.”

In realtà è l’impressione che facciamo.
C’è già così tanta solidarietà verso il genere femminile che noi tendiamo a consideralra implicita e siccome abbiamo scelto di controbilanciare ciò che ai nostri occhi è un panorama in cui agli uomini sono riservati solo colpe e mancanze,tendiamo ad enfatizzare alcuni aspetti della questione.

Per questo non di rado ci additano come dei fanatici reazionari (quando va bene..)

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Damien 9:46 am - 9th Aprile:

@Antonio:

Sia chiaro, ognuno ha le proprie opinioni in merito a cio’ che legge e quanto scrive, pertanto è mio parere riconoscere nell’articolo numerose verita’, oltre che la morale dalla quale e’ forte il tuo dissenso, che comprendo ma non condivido, permettimi di dartene le mie motivazioni:

PRIMA VERITA’
Se effettivamente la tua opinione avesse elementi validi tali da denigrare realmente l’articolo di Rino, le donne, sorelle, mogli di questi poveretti non si sarebbero da subito costituite parte civile per avere un RISARCIMENTO, mi spego meglio, durante una delle ultime udienze, a queste donne gli avvocati della difesa hanno domandato se fossero state risarcite, se avessero ricevuto i soldi. Questa richiesta ha fatto perdere la pazienza non solo alle donne ma anche al pubblico che ha rumoreggiato. La risposta di Laura Cascino è stata: «Ridatemi mio figlio indietro!». La domanda degli avvocati implicitamente sottolineava che essendo le famiglie state risarcite non dovrebbero costituirsi parte civile in virtù degli accordi presi circa un anno fa, si..hai letto bene.. ACCORDI!.. ora questo a mio avviso enfatizza la morale chiusa nell’articolo di Rino, se ci fosse REALE APPREZZAMENTO PER IL PROPRIO UOMO, PER IL SUO ESTREMO DONARSI, LE DONNE ARRIVEREBBERO IN PRIMIS ALLA RICHIESTA DI UN RISARCIMENTO ECONOMICO oppure sarebbe piu’ consono auspicare, per seguire l’ETICA nascosta nell’articolo di RIno, una irremovibile e perentoria richiesta di GIUSTIZIA per la morte dei propri cari con la RICHIESTA di PUNIRE coloro che hanno irrimediabilmente tolto a loro le persone piu’ care? personalmente, Antonio, ti chiedo.. guardati intorno, ammira le persone a te care: quanto le valuti in euro? saresti capace di farla questa valutazione? io credo di no.. noi uomini generalmente non ci poniamo altro che il dolore della perdita in simili frangenti, che sia per morte o per un divorzio, qui a mio avviso troviamo la chiave di lettura dell’articolo, e la causa principe del mio disaccordo dinanzi alla tua opinione, che se avesse un ETICA, vedrebbe le donne coinvolte, straziate dal dolore causa DELLA PERDITA DI UNA PERSONA CARA, perseguire IN PRIMIS gli autori del delitto fino alla loro CERTA PUNIZIONE! anzichè scendere prima a compromessi economici per poi, magari in seconda istanza per le motivazioni piu’ o meno ovvie, “lavarsi la coscienza” presenziando nelle aulee di tribunale con richieste piene di enfasi, per carità, ma prive di fondamento (i morti purtroppo non possono essere riportati in vita) e non scevre di ipocrisia, che viene sbattuta loro in faccia dagli stessi che hanno causato indirettamente la morte dei loro cari, ma coi quali tuttavia si avevano ACCORDI ECONOMICI atti a spegnere ogni altra debita rivalsa.

SECONDA VERITA’
Quello che enfatizzi, a mio avviso, e’ possibile in altri stati, non in italia, a meno che tu non abbia “sponsor”, o un buon capitale iniziale, le persone come l’esempio proposto, il pescatore che diviene capo di una squadra di pescherecci, non fanno parte del quotidiano italico a meno che non rientri in queste due casistiche, e perfavore non parliamo del premier, da cantante sulle navi da crociera allo status attuale vi e’ arrivato per altre motivazioni, le suggerisco di notiziarsi in merito, cosi come nel mondo della televisione, dello sport, dello show business in genere.. non mi dica che vede nelle veline le future ministre d’Italia.. cavolo! e’ successo! allora forse un fondo di verità c’e’ in cio che dice, peccato che poi ci si lamenta del loro operato..comunque nel lavoro odierno, quelo dei beta per intenderci, se vuoi far carriera: (a) sei donna? devi firmare che non intendi contrarre matrimonio, diventare mamma ma sopratutto..devi darla! (b) se sei uomo devi adoperare bene la lingua, avere parecchio QLO, sottometterti alle nuove regole di mercato che ci vede sempre piu’ schiavi moderni di una società estremamente malata e mettere in conto che se ti va bene sarai parte della casistica degli invalidi del lavoro sempre meglio delle morti bianche.. e che ti piaccia o no.. questa e’ l’italia di oggi.. dove spesso in una famiglia l’unico ad avere un lavoro massacrante, pericoloso e malpagato e’ proprio l’uomo.. l’uomo beta.. si capisce.. ma nell’eventualità che un uomo o una donna abbiano capacità per migliorarsi? il meccanismo e’ talmente consolidato che non si puo’ ovviare! anche in questi casi e’ emblematico come non ci si possa scardinare dalle proprie origini in virtu’ di solide caste che applicano la cernita in maniera efferata e se non scendi a compromessi, in buona sostanza se sei una persona seria, non andrai molto lontano. ed ecco quindi che i posti di comando sono sempre occupati da persone che non hanno meriti e/o competenze, ma solo conoscenze ed agganci! queste persone che lei ritiene degne delle femminili attenzioni in quanto (condizionale d’obbligo) “saprebbero vivere e/o gestire le difficoltà”, in realtà molto spesso non sono altro che degli incompetenti che si vendono molto bene avendo cio’ che ingiustamente hanno! molto spesso talmente superficiali da essere negligenti persino sotto l’aspetto gestionale dei propri sentimenti! in altre parole dei bimbetti viziati che non sanno levarsi neanche un dito dal QLO, si figuri che opinione ptranno mai avere della femmina ambiziosa di turno, ecco perche’ ad oggi molte donne che mirano al bel tipo col macchinone prendono certe inQlate da paura, magari a scapito della scarsa considerazione verso l’uomo beta, serio e responsabile, colpevole di avere un misero lavoro alle poste ed una panda natual power!

Per quanto concerne poi la sua riflessione sulle donne, che vede una sua logica nel loro comportamento, a mirare ai piani alti, pur con la reale certezza che non tutte ce la faranno, che l’abbiano scelto loro o meno non affronta il problema.. il vero problema e’ che le donne hanno ABDICATO a questo bieco sistema, rendendosi loro stesse strumento di questo potere, spesso per raccoglierne alcuni benefici, piu’ volte trattati in questo sito, sicuramente contro gli uomini beta.

Continuando col suo pensiero, lei ritiene che non ci sia piu’ dialogo tra uomo e donna, cio’ non e’ del tutto vero.. la donna e’ sempre e comunque disposta non solo al dialogo ma anche al sesso se dinanzi c’e’ un uomo ALPHA o un extracomunitario, dai primi cerca di carpire cio’ che lei ha espresso e molto altro ancora, mentre tramite i secondi essa ritiene siano meglio, piu’ maschi, ai quali si puo’ comprendere il perche’ di uno stupro, le motivazioni di una palpata, poveretti.. bisogna capirli.. degli inebetiti uomini beta italici no, esse sono intransigenti, rei di non aver piu’ nulla da offrire loro, castrati da una società garantista per le donne, senza lavoro e quindi potere economico, senza la possibilita’ di un interesse scevro da secondi fini e senza una sessualità realmente libera da vincoli, spesso ridotti ad uomini bancomat, e privati di ogni cosa, affetti compresi! Mi dica, Lei dove trova un senso di equità dinanzi a QUESTI che sono i veri assiomi? seguiro’ la rua replica in quanto a me ono ancora sconosciuti..

Concludo dicendo che lo status quo e’ palpabile, reale come l’aria che respira, e la libertà solo una mera finzione Orwelliana..

Saluti.

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Alessandro 10:17 am - 9th Aprile:

Come tu scrivi, Antonio, la società attuale, limitandoci al solo contesto italiano o al massimo occidentale, così come quelle che l’hanno preceduta, conosce una forte stratificazione al proprio interno, sebbene di questo si parli molto poco oggigiorno, non a caso. Responsabilità di ciò, ossia della scarsa consapevolezza in merito, è essenzialmente di chi non fa più il suo mestiere, ossia la sinistra latamente intesa, che preferisce al conflitto di classe, che conserva comunque una sua validità se condotto in termini democratici, proporre, più o meno velatamente, un conflitto di genere, che è solo controproducente, ma anzi addirittura funzionale alla conservazione della struttura socio-economica vigente, perchè depista da quelle che sono le reali questioni in ballo. Ecco perchè chiamarsi Uomini Beta acquista una sua importanza, perchè vuole richiamare la medesima stratificazione sociale, benchè in tanti abbiano ironizzato su questa definizione, non comprendendone il senso. Così come esistono gli uomini beta, ossia la base della piramide sociale, esistono le donne beta, che vivono, faticano, lavorano in condizioni spesso molto difficili. Però il loro sforzo viene oggi riconosciuto e apprezzato. Vi sono miriadi di iniziative a esse rivolte, legislazioni che vengono loro incontro, spesso ledendo alcuni principi costituzionali, un ministero che utilizza i soldi di tutti per occuparsi esclusivamente di questioni femminili. Tutte queste considerazioni e altre cosi poco politicamente corrette, così fuori dal coro, così “eretiche” perchè in contrasto con il pensiero unico, conservatore, tu le troverai qui, talvolta espresse in maniera un pò troppo colorita, talvolta anche con una punta di risentimento, altre volte in maniera più chiara e ragionata. Direi che qui si fa controinformazione, nella maniera spesso anche migliore del termine. Si cerca di far riflettere su certi argomenti.
Riprendendo il filo del ragionamento, che cosa si fa invece per occuparsi di questioni più specificamente maschili, come per esempio le morti sul lavoro che sono il tema qui trattato? Poco o nulla, eppure è un’emergenza anche quella. La responsabilità però qui non è femminile, perchè la maggior parte delle donne hanno appreso a ragionare come NOI DONNE, uno dei lasciti del femminismo, quindi l’argomento sta loro poco a cuore, a meno che non siano toccate da vicino da lutti o tragedie varie. La responsabilità è degli uomini i quali piuttosto che indignarsi di fronte a certi dati, sottolineano invece come ci sia anche un 2%-3% di donne che muore in quello stesso modo. Il risultato è che tutto rimane così com’è. Non vuole essere una critica nei tuoi confronti, è una constazione che rimarca come gli uomini siano in fondo poco in grado di fare i propri interessi, diversamente dalle donne. Il discorso meriterebbe una trattazione ben più approfondita. E’ giusto una mia considerazione volta a dare un piccolo contributo.

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Antonio 10:43 am - 9th Aprile:

Ho letto solo ora il commento di Rino, quando ho scritto il commento precedente, non mi compariva sul blog. Rispondo adesso.

Signor Rino, il cinismo non fa per me. Le sue affermazioni “disincantate” proprio non le butto giù. Sarà la mia giovane età, sarà la mia ingenuità, ma non mi riesce. Vabbé, il mondo è bello perché è vario. Glielo dico francamente, il mezzo sorriso che si strappa quando scrive della Thyssen mi raggela il sangue.

Riguardo alle mie contraddizioni… mi sono spiegato male: le gerarchie sociali esisteranno sempre perché derivanti dalle caratteristiche individuali e dalle dinamiche relazionali che si svilupperanno a partire dalle caratteristiche individuali. Il cambiamento non è nel cambiare il sistema sociale. Ma nel cambiare gli uomini. le donne sono cambiate rispetto a 50 anni fa. Ora devono cambiare gli uomini. Non il sistema. I maschi.
Rieduchiamoli a battersi per ciò che vogliono. Rieduchiamoli a non vergognarsi di desiderare una donna. Rieduchiamoli a sapere ciò che vogliono dalla vita. Rieduchiamoli alla lotta.

Se posso fare un’inferenza dalla mia esperienza personale, dico che i maschi che conosco si vergognano a prendersi (o almeno a provare a prendere ) ciò che vogliono. Soprattutto con l’universo femminile.

Sono d’accordo con lei quando parla di una massa di uomini che non si sentono all’altezza, insicuri, incapaci di risultare attraenti. Insegniamoli ad essere attraenti. Qui intendo il cambiamento. Insegniamoli a fare l’Amore (o a scopare, se preferisce) Nessuna donna li lascerà più. Per questo dico che lei non ha conoscenza dell’universo femminile, perché una donna, se amata, andrebbe fino all’inferno per stare con il proprio uomo. Ricco o povero non importa. L’importante è farla sentire amata. Non c’è SUV che tenga. Cosa vuol dire amare una donna è un altro argomento di discussione.

Nel suo libro noto un’analisi approfondita della questione femminista e delle sue conseguenze sul mondo maschile. Lo leggerò con interesse.

Probabilmente ho sbagliato a leggere dell’invidia nel suo post, ma i suoi toni in alcuni passaggi mi hanno… come dire? Messo sulla strada sbagliata. Soprattutto quelle legate ai rapporti uomo/donna.

Una curiosità… quando dice che il 95% delle donne preferisce i maschi ricchi fuori, da dove tira fuori quel dato? Non sono riuscito a capirlo.

Penso di aver detto tutto. Mi scuso per essermi dilungato e spero di risultare coerente nei miei pensieri.

Cordiali saluti,

Antonio.

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armando 11:57 am - 9th Aprile:

Per quanto mi riguarda il problema è semplice. Siamo tutti d’accordo che da sempre gli uomini hanno (anche) difeso e protetto le donne a scapito della propria vita (Prima le donne e i bambini!!!). Sono fatti innegabili. Ed a me sta benissimo sia così. Che però questo venga r i c o n o s c i u t o !!!!
Non per avere partcolari ringraziamenti, solo per rimettere la verità al suo posto.
Il fatto è che così non è , ormai da tempo. Non lo è sui media, ed a forza di sentirsi dire che gli uomini opprimono e sfruttano le donne, non lo è troppo spesso neanche nell’opinione comune, femminile ma anche maschile. Faccio un solo esempio per capirsi, ma ne potrei fare migliaia, di come la stampa e le tv, con qualche rara eccezione ma per lo più trasversalmente, trattano l’argomento.
Ricordate la tragedia del sommergibile russo, il Kursk, in cui morirono oltre 100 marinai sul fondo del mare, molti dei quali si atocondannorono in partenza esponendosi alle radiazioni quando ancora avevano una qualche speranza di essere salvati?
Su Repubblica apparve un articolo, mi pare di Renata Pisu, il cui titolo recitava più o meno:
“Le donne, prime vittime dei giochi di guerra dei maschi”.
Ora, io sono fermamente contrario alle soldatesse perchè ritengo che altro abbia da fare una donna, e mi sta anche bene che i lavori più rischiosi li debbano fare i maschi, perchè è la loro vocazione. Ma quello è un titolo FEROCE, semplicemente feroce, falso e ingiusto. Muoiono 100 maschi e le prime vittime sono le donne? Non scherziamo, per favore. E, fra l’altro è anche un boomerang, a ben leggere. Infatti, se quando muore un uomo la prima vittima è una donna, ciò equivale ad ammettere una intrinseca dipendenza. A questo conduce, alla fine, il vittimismo femminile portato al limite del grottesco.
Da diversi anni ormai, si dice e si scrive sempre e ovunque, che le donne sono adatte a tutti, proprio tutti, i lavori maschili (ma poi si rivendicano solo quelli più comodi). Da diversi anni, ormai, molte (diciamo meglio, molte donne e i movimenti femministi), proclamano l’autosufficienza emotiva e pratica del femminile dal maschile. O non è vero?
Ebbene, è molto semplice dicevo all’inizio. Che si riconosca che non è cos’, che si riconosca che le donne hanno ancora bisogno degli uomini, lo si dica apertamente e cessi il tiro al piccione al maschio. Si riconoscano i meriti degli uni e delle altre, il che equivale a dire che gli uni e le altre debbano avere diritti e doveri (magari non identici, chè a me dell’omologazione non frega nulla) e la guerra dei sessi cesserà, e uomini e donne potranno ritrovarsi e reincontrarsi.
armando

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Icarus.10 4:05 pm - 9th Aprile:

” mentre tramite i secondi[gli extracomunitari] essa ritiene siano meglio, piu’ maschi, ai quali si puo’ comprendere il perche’ di uno stupro, le motivazioni di una palpata, poveretti.. bisogna capirli.”

Non è così. Anzi, la maggior parte degli arrestati e condannati con l’accusa di violenza sessuale sono extracomunitari.

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ckkb 4:13 pm - 9th Aprile:

A mio avviso la difficoltà della stragrande maggioranza dei maschi di oggi è di accettare la consapevolezza che sì, le donne desiderano e amano i maschi, ma oggi in particolare lo fanno in modo contraddittorio, sulla base di una enorme difficoltà. Si tratta a mio avviso della difficoltà femminile di superare un istintivo e inconscio sentimento di invidia propri della fase infantile e immatura dello sviluppo della personalità di una donna. Oggi questo sentimento e questa fase infantile è diventata soglia sulla quale si è arenato lo sviluppo affettivo e psicologico di innumerevoli donne: una vera e propria epidemia di infantilismo. Una soglia infantile che queste donne razionalizzano come assetto piscologico e affettivo positivo, da donna emancipata. Insomma scambiano il permanere in una fase regressiva, la regressione, per emancipazione. Da qui nasce l’insopportabile piagnisteo femminile contemporaneo, il rifiuto della maternità, il rifiuto della femminilità stessa, e da qui si diffonde la marea di feroce odio che protesta e male-dice, tutto e tutti, in primo luogo il maschile. E questo accade con la pretesa per di più di rivendicare chissà quale verità e chissà quale giustizia. La maggioranza dei maschi di fronte a questa donna e alla sue manifestazioni non sa che fare, non capisce: ipotizza oscure, incomprensibili, superiori ragioni, per onorare comunque le quali non sa far altro che inventarsi una colpa e battersi il petto. Fare il maschiopentito. Che altro potrebbero fare i maschi, se l’unico ruolo e l’unica richiesta che viene a loro da queste masse femminili immature è questa? Insomma ci sono maschi che decidono di partecipare e assecondare per amore questo delirio femminile. E male-dicono i maschi che li richiamano fuori della follia a due, nella luce liberatoria ma amara della realtà.
In tanti interventi maschili contemporanei si riscontra questo estremo malinteso tragico modo di fare dono di sè alla donna e al tempo stesso una malintesa tragica tutela di sè da una consapevolezza troppo dolorosa.

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Fabrizio Marchi 4:47 pm - 9th Aprile:

Damien , fai attenzione, rischi di lasciarti condizionare da un luogo comune, quello in base al quale gli extracomunitari sarebbero preferiti dalle donne nostrane (e occidentali in generale) rispetto alla grande maggioranza degli uomini (beta) nostrani.
La mia opinione è che le donne italiane non lo guardino neanche di sguincio un extracomunitario. E per extracomunitario intendo uno di quei tanti poveracci morti di fame che vedi ai semafori a pulire i vetri delle auto e a beccarsi i “vaffanculo” di “quelli che ben pensano”, come recita una bellissima canzone (a mio parere) di non mi ricordo chi. Oppure uno di quelli che vende ninnoli, fazzolettini e chincaglieria varia agli angoli delle strade, oppure ancora quelli che lavorano come badanti, cioè “pulisci culo” dei nostri anziani, come lavapiatti nei nostri ristoranti o nei cantieri edili (dove ormai costituiscono il 60-70% dell’intera forza lavoro.
Questa gente qui credimi, una donna italiana non solo non la prende neanche in considerazione, ma neanche la vede di straforo. Sono dei veri e propri invisibili e trattati come tali.
Poi c’è la signora o la signorina più spregiudicata che si fa la storia di sesso con l’insegnante cubano o brasiliano di salsa o merenge, ma questo è tutto un altro discorso che non va assolutamente confuso con quello che facevi tu sugli extracomunitari. Oggi va anche di moda e magari dopo averlo “provato” lo passa pure a qualche amica. Ma stai pur sicuro che non se lo sposa di certo. Ammesso che sposata non lo sia già…
Ti invito a non cadere nelle “vulgate padane” e/o nei luoghi comuni da popolino ignorante che chiacchiera dal barbiere…Non alimentiamo guerre fra poveri che non hanno alcun senso e che depistano rispetto al vero nocciolo della questione.
Poi ci sono quelle ricche, molto ricche, a tal punto che possono anche permettersi di fare le eccentriche, e allora quelle, se gli gira, magari se lo sposano pure un extracomunitario. Ma quelle sono ricche e a loro tutto è consentito.
Ma sta pur certo che novantanove italiane su cento un immigrato non lo vedono neanche. Tutt’al più se lo vanno a “spupazzare” nel suo paese d’origine, dove non le vede nessun’altro, all’infuori dell’amichetta che le ha accompagnate e che sta anche lei lì per la stessa ragione.
A differenza invece di tantissimi uomini italiani “normali” che le extracomunitarie se le sposano eccome: rumene, russe, moldave, cubane, brasiliane, thailandesi…e anche questo fenomeno sempre più in espansione dovrebbe dirci qualcosa, o no?
Ci dice che essendo stato tutto concettualmente, culturalmente, oltre che praticamente, mercificato, è ovvio che un uomo italiano “normale” abbia molte più chance da giocarsi con una donna extracomunitaria piuttosto che con un’ italiana. E’ ovvio. La donna italiana ha un peso specifico enormemente superiore al suo; cosa che non ha o ha molto meno una extracomunitaria a (a meno che non sia una “figa” stratosferica, allora anche in questo caso non si accontenterà del brav’uomo). La quale, tutto sommato, è ancora in grado di apprezzare un brav’uomo italiano che gli offre uno straccio di sicurezza. Non perché sia migliore di una donna italiana, si chiaro. Solo perché anche per lei vale lo stesso principio di mercato. Tra un suo compaesano e un italiano sceglierà il miglior investimento, e quindi l’italiano.
Ora, dopo questo bel discorsetto, ci sarà inevitabilmente qualcuna che dirà (falsamente, perché sa che non mi sto inventando l’acqua calda ma farà comunque finta che lo stia facendo…) che sono un cinico.
Niente affatto signore. E’ proprio l’esatto contrario. Ed è proprio perché questo mondo ci ripugna che siamo qui per cercare di trasformarlo. Non c’è niente di più cinico (oltre che ipocrita) di non voler vedere la realtà. E se questa realtà non piace neanche a voi (come affermate), venite con noi e proviamo a trasformarlo insieme.
Fabrizio Marchi

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Antonio 5:10 pm - 9th Aprile:

Animus, sai conquistare una donna? La sai prevedere, la sai far godere, la fai star bene, ascoltare, sentire amata? La sai far ridere? Perché questo io lo so fare. E per saperlo fare bisogna conoscerne la psiche. Taccerò, non preoccuparti, ma prima voglio dire alcune ultime cose.

Del femminismo e delle sue minchiate so poco e nulla, se non che hanno fatto più danni della grandine, dato che hanno portato alla nascita di un uomo incapace di saper lottare e di vergognarsi dei suoi desideri.

Ma se posso fare un’osservazione, il mondo che vivo io (da 28enne) mi fa vedere donne che del femminismo non gli importa nulla. Che quello che vogliono è un uomo che sappia cosa vuole. Che cosa vuole da loro. E che incontrano solo uomini che non sanno dove vogliono andare. Che scappano dopo che loro si sono mostrate interessate. Che negano i loro sentimenti perché hanno paura di aprirsi. Nella mia vita io trovo questo.

Sia chiaro. Ho incontrato anche donne stupide. Così stupide che non meritavano nemmeno il saluto. Totalmente centrate su se stesse. Ma come ho detto sopra, ho incontrato anche uomini senza le palle e donne che del femminismo non gliene importava un cazzo. Quelli che ho incontrato meno erano uomini con le palle, che non sono degli Alpha, semplicemente uomini che sapevano cosa volevano, che non si vergognavano a desiderarlo né tanto meno di faticare per ottenerlo.

Poi per carità, il mio è un microcosmo, non la nazione intera. Ma non credo di essere nemmeno l’eccezione. E non voglio negare neanche realtà differenti che voi in primis avete vissuto.

Voi dite che le donne parlano volentieri solo con gli uomini alpha. Io questo non lo credo vero.

Le persone parlano con chi reputano interessante. Punto. Alpha, beta, gamma che sia non c’entra. Viene dopo. E’ ovvio che se io non ho nulla da dire ad una persona e accanto a me ho una persona carismatica con cose da raccontare gli altri probabilmente preferiranno l’altra persona. Ma il fatto sta che chiunque può recuperare qualcosa da raccontare. Chiunque può far suscitare emozioni in altre persone. Tutto sta nel saperlo fare. Io questo l’ho imparato col tempo. E tutti lo possono fare.

@Armando,
Repubblica è un giornale pessimo. L’ho sempre sospettato. Soprattutto in alcuni casi, come questo del sommergibile mostra la sua superficialità (e stupidità) a trattare certi temi. Un altro caso era su repubblica on line dove trattava un barbone che si vestiva come poteva come una specie di novello bohéme che stava lanciando una moda tutta da seguire. Disdicevole.

@damien
Purtroppo ho capito molto poco del tuo commento.
Lo rileggerò con calma. ma se l’uomo beta non piace alle donne non è perché ha una panda natural power. ma è perché non le sa eccitare. Non le sa stimolare emozionalmente. E per eccitare una donna ci vuole lo sguardo, la voce e la personalità. La macchina e i soldi servono se ti mancano gli attributi precedenti. In un mondo dove le donne sono sempre più autonome, se tu sai toccare la sfera emotiva nel modo giusto loro vorranno soltanto te.

@Rino, Luke Cage e Alessandro.
Come consigliatomi da Animus, taccerò. Rifletterò su quello che avete scritto e approfondirò la questione. Leggerò anche il libro di Rino.
Nel frattempo vi ringrazio per il tempo che avete speso per rispondermi. Grazie.
La situazione attuale del maschio è una cosa che mi sta a cuore. E l’unica via che vedo è quella del miglioramento di se stessi. Io su di me l’ho fatto. Giusto per chiarezza, per gran parte della mia vita io per primo non ricevevo uno sguardo di interesse che fosse uno. Poi ho cambiato il mio modo di pormi. non mi sono né svenduto né tanto meno ho cambiato il portafogli, ma la situazione è cambiata.

Cordiali saluti,

Antonio.

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Nicole 5:20 pm - 9th Aprile:

@Fabrizio Marchi
Vuoi la verità? Non credo lo sposerei un extracomunitariio e nemmeno me lo tromberei , come non lo farei con altre tipologie di uomini italiani. E sai perché? Perché credo che le differenze culturali, gusti, tradizioni alla fine facciano la differenza in modo negativo. Per andare d’accordo bisogna essere simili nel modo di concepire e vedere la vita.
Questa mia affermazione non mi renderà simpatica a nessuno, ma pazienza…Ovviamente mai dire mai nella vita, eventualmente vi farò sapere!

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Leo 5:39 pm - 9th Aprile:

Io vedo nelle automobili ragazzi al volante con affianco ragazze truccate, tinte o con gli occhiali scuri, oppure ragazze come già descritte al volante da sole: mai vista una di queste ragazze portare a spasso un nord africano o un indiano.
Poi ancora se ne escono con la donna oppressa che è sempre stata a casa col marito che arriva e se la violenta…? chiediamo ad una di queste gentili fanciulle se ci passano a prendere con la macchina la sera e pagano la cena e tutto il resto….col cacchio!!

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Alessandro 5:41 pm - 9th Aprile:

Concordo con quanto scritto da Icarus e Fabrizio. Le considerazioni di Damien sono sempre interessantissime e stimolanti, e le condivido quasi in toto, però affermare che le donne italiane sarebbero attratte dagli extracomunitari è un’inesatezza, a meno che, come ricordato da Fabrizio, non si tratti di un’avventura sporadica e breve oltremare, giusto per darsi alle follie prima di rientrare nella “normalità” perbenista.
Secondo me sta diventando questo un luogo comune. Le donne italiane criticano l’uomo italiano perchè vivono con l’uomo italiano. Ogni tanto possono anche punzecchiarlo comparandolo con uomini di altre nazionalità, anche extracomunitarie, ma stanno recitando. Gli extracomunitari si potrebbero collocare, mediamente, addirittura un gradino al di sotto dei beta italiani più disgraziati e come tali assolutamente poco appetibili dalle donne nostrane. Poi ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola. Direi che questa leggenda metropolitana, secondo me, fa il paio con quella che vuole le donne italiane attratte dagli islamici, ossia da quegli uomini che spesso hanno ancora una concezione della donna che qui verrebbe considerata, a ragione, neanche maschilista, ma di più.

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Strider 5:53 pm - 9th Aprile:

Antonio
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Il cambiamento non è nel cambiare il sistema sociale. Ma nel cambiare gli uomini. le donne sono cambiate rispetto a 50 anni fa. Ora devono cambiare gli uomini. Non il sistema. I maschi.
Rieduchiamoli a battersi per ciò che vogliono. Rieduchiamoli a non vergognarsi di desiderare una donna. Rieduchiamoli a sapere ciò che vogliono dalla vita. Rieduchiamoli alla lotta.

Se posso fare un’inferenza dalla mia esperienza personale, dico che i maschi che conosco si vergognano a prendersi (o almeno a provare a prendere ) ciò che vogliono. Soprattutto con l’universo femminile.
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Guarda che quella italiana e’ una societa’ vecchia, in via d’estinzione… I nuovi italiani saranno i rumeni, gli albanesi, i tunisini, i cinesi, ecc, percio’ non preoccuparti, che a prendersi quello che vogliono penseranno loro. Quelli non hanno certamente le remore degli odierni italiani.

Antonio
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Sono d’accordo con lei quando parla di una massa di uomini che non si sentono all’altezza, insicuri, incapaci di risultare attraenti. Insegniamoli ad essere attraenti. Qui intendo il cambiamento. Insegniamoli a fare l’Amore (o a scopare, se preferisce) Nessuna donna li lascerà più.
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Ma cosa significa “insegniamogli ad essere attraenti” e “a fare l’Amore” ? E le femmine, invece? Tutto apposto? Tutte attraenti, seducenti e amorevoli?
Ma che film e’ ?

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Alessandro 6:02 pm - 9th Aprile:

Trovo l’intervento di ckkb davvero molto interessante. Per quanto riguarda la disamina sul comportamento maschile attuale di fronte alla donna coglie davvero nel segno. L’uomo italiano, ma forse potrei affermare occidentale in genere, ha ormai fatto dell’atteggiamento ossequioso di fronte alla donna uno stile di vita. Ne abbiamo avuto conferma anche qui. I signori sono intervenuti per mostrare alle loro care che sono in grado di fare la voce grossa per difenderle. Fatto questo sono ritornati all’ovile. Sperano così di entrare ancora di più nelle loro grazie. E’ chiaro però che questo modo di fare non fa altro che rendere l’uomo italiano ancora più subalterno di fronte alle richieste femminili, che diventeranno sempre più pretenziose. Insomma, ciò che sembra la scelta migliore è in verità la causa del male, ma costoro non se ne accorgono. La speranza di ottenere ciò che cercano è superiore in loro a una visione disincantata della realtà. Anche a me piace essere galante con una donna, ma non sono disposto ad assumerne la difesa acriticamente sparando a zero su chi neanche conosco.
La loro difesa del corteggiamento così come oggi si concretizza, che ci hanno invitato tra l’altro a riprodurre come se fosse la soluzione dei nostri mali (sic!), la dice lunga sulla loro sostanziale subalternità.

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Strider 6:10 pm - 9th Aprile:

Nicole
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Vuoi la verità? Non credo lo sposerei un extracomunitariio e nemmeno me lo tromberei ,
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Scusa, ma di norma una donna non puo’ trombare un uomo. Semmai e’ il contrario.

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Fabrizio Marchi 6:18 pm - 9th Aprile:

Hai ragione Alessandro, quando dici che le donne italiane recitano quando comparano i maschi italiani a quelli extracomunitari per punzecchiarli…
Così come sta recitando Nicole quando ci spiega che lei un extracomunitario non se lo sposerebbe nè se lo “tromberebbe” (parole sue) per via delle differenze culturali…
Nicole, ma ci fai proprio così coglioni?…Tu guarda la presunzione femminile…:-))

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Strider 6:24 pm - 9th Aprile:

Antonio
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Animus, sai conquistare una donna? La sai prevedere, la sai far godere, la fai star bene, ascoltare, sentire amata? La sai far ridere? Perché questo io lo so fare. E per saperlo fare bisogna conoscerne la psiche. Taccerò, non preoccuparti, ma prima voglio dire alcune ultime cose.
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E’ veramente sconcertante che uno che ha solo due anni meno di me, ragioni come certi amici ultra-sessantenni di mio padre.
Ascolta, ma per quale ragione, in tempi di parita’, dovremmo continuare a fare tutto noi uomini?
Sai spiegarmelo ? Per quale motivo le donne non dovrebbero fare altrettanto nei nostri confronti ?
Perche’ una donna non deve preoccuparsi del MIO piacere? Perche’ non deve farmi ridere e farmi star bene? Insomma, per quale cazzo di motivo dovrebbero essere sempre i maschi a inginocchiarsi di fronte alle femmine ? Ma hanno voluto la parita’, si’ o no ?
E allora che inizino a pedalare! Eppoi non sono loro a raccontare che ormai “i ruoli si sono invertiti” ??

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Icarus.10 6:58 pm - 9th Aprile:

Ragazzi, per piacere.
Ognuno si sposa, si tromba(o si fa trombare) con(o da) chi gli/le pare e piace.

I gusti sono gusti.

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Fabrizio Marchi 7:02 pm - 9th Aprile:

:-)) eheheh…bravo Strider (mi riferisco alla risposta ad Antonio).
Che pedalassero un po’ pure loro…Magari si potesse rovesciare il mondo sottosopra, diciamo per qualche mese, così, per gioco, tanto per fare una prova…smile
Dopo tre mesi le nostre signore sarebbero da raccogliere col cucchiaino…smile eheheh

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Nicole 7:03 pm - 9th Aprile:

Di solito si tromba in due, ma non andiamo ora a sottolineare a meno che tra di voi non ci sia un tipo Furio, con la moglie sotto che guarda il soffitto!

Di solito ci si sceglie per affinità o almeno è così per me. Ribadisco… per affinità, culturali, di pelle, di odori, abitudini. Ma lo stesso discorso vale anche con il mio vicino di casa. Certo voi fate un discorso meno generico del mio…direi molto sottile. Ho vissuto a Torino per due mesi ultimamente, ho visto molte coppie miste, quindi non è vero…Certo è ancora un fenomeno in crescita, E’ un discorso molto complesso, così mi sembra francamente riduttivo.

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Strider 7:15 pm - 9th Aprile:

Nicole
>>>>>>>>>>>
Di solito si tromba in due, ma non andiamo ora a sottolineare a meno che tra di voi non ci sia un tipo Furio, con la moglie sotto che guarda il soffitto!
>>>>>>>>>>>

Si’, si tromba in due, ma la “ricevente” e’ la femmina non il maschio. Non so se mi sono spiegato. Smettiamola di “rovesciare” il mondo…

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Nicole 7:25 pm - 9th Aprile:

Ah, del sarcasmo sinceramente me ne fotto. Ma non lamentatevi se poi qualcuno vi risponde con gli stessi toni. Predicate bene e razzolate male…Alla fine leggo sempre offese, luoghi comuni e battute da caserma.
Evidentemente avete conosciuto donne molto scarse a letto e nella vita, questo in risposta a Strider, mi piacerebbe però ascoltarne qualcuna che è venuta con te!
Prima che anche io vada oltre , questa volta tolgo il disturbo e credo per sempre.

P.S.
Volevo capire e comprendere prima di dare una mia opinione…Ora ho capito.

Un grazie ad Icarus e mi spiace, ma non ricordo il nome di altre due persone gentili con me.

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Animus 7:36 pm - 9th Aprile:

>Alessandro
>Come consigliatomi da Animus, taccerò. Rifletterò su quello che avete scritto e approfondirò la questione. Leggerò anche il libro di Rino.

Molto bene.
Non sembri un ragazzo stupido, anzi, solo che ti manca una visione generale sui temi che trattiamo.

P.S.
Io non sono un “uomobeta”, nel senso che la mia visione dei sessi è fin troppo aristocratica (solo la visione eh), e dunque, per molti versi, opposta alla filosofia di questo sito.

La cosa bella, è che qui convergono uomini che approcciano la questione maschile, un po’ da ogni punto di vista. (almeno tutti quelli sviluppati fino ad oggi in Italia, visto che sono passati un po’ tutti i rappresentati di tutte le correnti di pensiero)

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Fabrizio Marchi 7:57 pm - 9th Aprile:

Ragazzi/e, cerchiamo di non scadere, Strider, tu come al solito ogni tanto ci metti del tuo, la ragazza non è da meno…
Intanto questo non è un forum dove potete fare botta e risposta. Sto valutando l’eventualità di inserirlo a questo punto, visto che il traffico è sensibilmente aumentato…
Al momento però non lo è quindi si deve scrivere se si ha qualcosa da dire non per prendersi per i fondelli (anche perchè il sottoscritto non può stare incollato davanti al pc per pubblicare le vostre vicendevoli punzecchiature, non sto certo qui per questo). Come al solito ci facciamo prendere la mano. E questo vale per Strider.
Dall’altra parte a Nicole non le sembra vero che qualcuno la apostrofi in quel modo per poter andarsene sbattendo la porta e tornarsene sui siti che conosciamo a dire quanto sono falsi, parolai e sostanzialmente maschilisti (e giù tutta la solfa di sempre…) gli Uomini Beta.
Nicole, scusa se te lo dico, ma mi sembra che anche tu fai di tutto per creare l'”incidente”. Appena qualcuno ti dice qualcosa che non ti sta bene, sbatti la porta e te ne vai stizzita, da prima donna.
Fai quello che credi, sia chiaro, però non mi sembra un atteggiamamento maturo. Così come non mi sembra maturo stare a dissertare se chi tromba o è trombato sia l’uomo o la donna.
Su ragazzi, cerchiamo di essere seri tutti quanti. Il che non vuol dire che non possa essere fatta dell’ironia, ma che ironia sia.
Strider, già ho detto (quindi anche a te) che questo sito non è un divertimento ma uno strumento finalizzato alla costruzione di un Movimento.
Ora ti sembra possibile che in un luogo come questo dove si discute mediamente ad un certo livello, possano alternarsi interventi come quelli di un Rino Della Vecchia a cazzate come queste ultime fra te e Nicole?
E’ evidente che no. Quindi fatela finita una volta per tutte e limitatevi alle discussioni serie, che non vuol dire seriose. Si può anche scherzare o fare dell’ironia ma senza scadere.
Come avete fatto ora.
Fabrizio Marchi

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Fabrizio Marchi 8:14 pm - 9th Aprile:

Un’altra cosa, Nicole, non mi sembra il caso di fare del vittimismo. A parte questo piccolo battibecco con Strider nessuno ti ha offeso in alcun modo. Alle tue argomentazioni tutti hanno risposto con serenità e lucidità, pur dissentendo.
Qui non devi aspettarti trattamenti di favore magari perchè sei una donna. Qui siamo tutti eguali, compreso il fondatore e l’ideatore del sito, cioè il sottoscritto. Compresa naturalmente anche tu. E trattarti in questo modo, cioè come se fossi una di noi, è il massimo del rispetto da parte nostra. Pensaci bene. Sempre che tu voglia capire realmente qualcosa della nostra filosofia. E ho detto che tu voglia, non che tu capisca…). Se avessimo un trattamento di particolare riguardo tradiremmo noi stessi e il nostro modo di concepire le relazioni umane e in particolare quelle con le donne. E’ il massimo del rispetto considerarti e trattarti come una di noi…Non siamo dei falsi nè degli ipocriti. E ti assicuro, anche se tu non puoi saperlo, che qui diversi uomini sono già stati cacciati per comportamenti in palese contraddizione con lo spirito del sito. Proprio perchè avevano un atteggiamneto spocchioso e arrogante o perchè facevano del sarcasmo pesante delle provocazioni gratuite.
Quindi se hai avuto un piccolo screzio con una persona, non puoi per questo assumere atteggiamenti generalizzanti nei nostri confronti.
Se volete, sia te che Strider, datevi metaforicamente la mano sul blog e la cosa finisce qui.
Fossi in voi lo farei, fareste entrambi una bella figura.
Fabrizio Marchi

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Alessandro 8:17 pm - 9th Aprile:

Mi dispiace che siano nati questi battibecchi. Credo che Nicole abbia approcciato bene Uomini Beta. Mi auguro possa continuare a seguire il dibattito che qui si svilupperà, magari offrendo ancora il suo contributo. Abbiamo bisogno del punto di vista femminile meditato e non prevenuto.

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Luke Cage 8:17 pm - 9th Aprile:

@Nicole
“Ah, del sarcasmo sinceramente me ne fotto. Ma non lamentatevi se poi qualcuno vi risponde con gli stessi toni. Predicate bene e razzolate male…Alla fine leggo sempre offese, luoghi comuni e battute da caserma”

Il buon Icarus sul tuo sito cara Nicole è stato preso per il culo da più persone in maniera neanche tanto velata.Dovremmo noialtri prendercela con te e accusarti di predicare bene e razzolare male ?
No.
Non lo faremo.
Comunque grazie per il tuo disturbo.
Buona fortuna anche a te.

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Strider 9:19 pm - 9th Aprile:

No problem, Fabrizio, concedimi pero’ una breve replica:
1. so bene che questo luogo non e’ un divertimento, ed infatti per me non lo e’, non solo perche’ questo e’ uno strumento finalizzato alla costruzione di un movimento, ma anche perche’ io stesso non ci trovo MAI nulla di divertente nel trattare certi argomenti.
E calcola che in questo blog mi contengo molto…

2. personalmente ritengo le femmine di oggi (generalizzo) estremamente viziate e infantili: ancor piu’ dei maschi. Non puoi rivolgergli la benche’ minima critica, che subito si piccano e se ne vanno sbattendo la porta.

3. mi scuserai se non do metaforicamente la mano a Nicole sul blog, perche’ sarei un ipocrita. Il motivo e’ il seguente: Nicole e’ una tipa come tutte le altre, solo che a differenza delle sue amiche, si e’ sforzata di essere un po’ “accondiscendente”…

E per stasera ho finito.
Ciao

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Nicole 9:21 pm - 9th Aprile:

@Fabrizio Marchi
Odio polemizzare ma non mi pare io abbia usato toni mai volgari qui o altrove. Ho risposto a tono ad una pessima battuta.
Non sono e non mi ritengo una primadonna e non corro da mammina o da chiunque a chiedere di salvarmi dagli uomini cattivi. (ovviamente è sarcastica la cosa).
Sono libera da condizionamenti e mai nessuno mi ha chiesto di schierarmi. Non mi piacciono molte cose in generale , non mi piace leggere da nessuna parte offese.

A me questo discorso appassionava veramente, ma credo di essere un’ingenua invece. Mi sembra un’occasione in più per dimostrare da più parti dominanza e sovraccarico di offese reciproche. Chi mi segue sul blog, mi ha scritto in privato chiedendomi il motivo di quei commenti aggressivi da più parte ieri.
Da una parte mi è scocciato, perché sembra che la gente preferisca vivere fasciandosi la testa, dall’altra penso che si possa discutere anche animatamente, ma senza scadere nella rissa. Poi oggi ho letto da Chiara epiteti come Troia e Zoccola…Lei ha un modo diverso dal mio di affrontare le cose, ma non è piacevole leggerle o sentirsele dire certe cose.
Io non lo sopporto e non sono una pudica o una timorata di Dio.
Ma c’è un limite.

Chiara deve comprendere che le donne hanno dei limiti e voi pure riguardo agli uomini. Non esiste un genere migliore o peggiore dell’altro.
Siamo diversi , e lo siamo persino tra generi simili, figuriamoci opposti!
Capire gli errori e cercare di mediare , solo questo può portare da qualche parte, altrimenti è inutile tutto.
E ricordare che ogni individuo è a se…con dietro la propria storia.

E ora chiudo il discorso che mi sento tanto piae Maestrina dalla penna rossa e non è così…sono anche altro.

P.S.
Ti ringrazio ma non sono giovanissima, ma nemmeno decrepita…Il brodo lo posso ancora rimandare.

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Nicole 9:28 pm - 9th Aprile:

@Luca Cage

Io sul mio blog, ho detto più volte di moderare i toni. E non ho cazziato Icarus il quale si è difeso in tutta libertà. Io sono stata cazziata stasera e non c’entravo nulla.
Ed è comunque sbagliato, qui e altrove aggredire, Io prendo il buono di tutti e se devo lamentarmi lo faccio con tutti, nessuno escluso. E credo di dire le cose in modo molto chiaro ed aver più volte invitato tutti a venirvi incontro…TUTTI!

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armando 10:59 pm - 9th Aprile:

Mi sembra che l’intervento di Ckkb sia da commentare e precisare. Scrive “Che altro potrebbero fare i maschi, se l’unico ruolo e l’unica richiesta che viene a loro da queste masse femminili immature è questa? Insomma ci sono maschi che decidono di partecipare e assecondare per amore questo delirio femminile.”
Ho un paio di obiezioni.
1) Secondo me i maschi possono fare molto, moltissimo. Non dare ascolto alle contraddittorie richieste femminili.
Continuare a fare e dire quello che appare giusto fare e dire.
Evitare di femminilizzarsi a loro volta, facendo il controcanto delle lamentele. Non perchè, sia chiaro, non ce ne sia motivo, ma perchè non serve assolutamente a nulla. Decostruiamo l’ideologia femminista, denunciamo le contraddizioni femminili, ma per carità continuiamo a fare gli uomini e lasciamo perdere le donne “irrecuperabili”.
2) Non credo che i maschi che assecondano il delirio femminile lo facciano per amore. O per lo meno è un amore malinteso, cioè un non amore. Se si ama una donna, e dunque si vuole il suo bene, si deve, e sottolineo deve, essere in grado di darle degli stop, dei sonanti NO, e di dirle se, come, quando e perchè sbaglia., se lei non è in grado, per qualsiasi motivo, di capirlo da sè. Insomma, e faccio questo esempio a titolo puramente esemplificativo, se si asseconda un bimbo in tutti i suoi capricci, non gli si vuole bene, gli si vuole male.
Si dice che la donna è, l’uomo fa. Credo ci sia del vero. E dunque la donna sia con tutte le sue eterne contraddizioni, e l’uomo faccia. Cosa? Faccia l’uomo, ossia l’opposto dello zerbino che si inchina alla Signora mendicandone i favori. Farà il bene proprio e quello di lei. Chiaro che c’è un prezzo da pagare per questo. Ma per stare in piedi e con la schiena dritta, i maschi hanno sempre pagato prezzi, e non solo con le donne. Io conosco solo questo modo giusto di essere maschi, anche se so benissimo che non è per niente facile e scontato. Ma lo scopo di qualsiasi movimento maschile dovrebbe essere proprio e solo questo. Aiutare i maschi a pensare ed agire da maschi.

Ad Antonio vorrei dire che è nel giusto quando dice che l’atteggiamento femminile dipende anche dal modo con cui si pone l’uomo, ossia che, in quanto il maschio fa, il manico è nelle sue mani. Però ho la sensazione, e se sbaglio correggimi, che quando scrivi “La sai prevedere, la sai far godere, la fai star bene, ascoltare, sentire amata? La sai far ridere? ” ci sia una stonatura, o perlomeno che manchino precisazioni importanti. Perchè vedi, bisogna capire cosa significa farla stare bene e ascoltarla (lascio perdere il farla ridere perchè un uomo non è un clown). Se per la donna star bene ed essere ascoltata significa, e spesso oggi è così, che l’uomo si deve dedicare tutto a lei rinunciando a se stesso e magari anche alle proprie idee, allora va mica bene per niente, proprio per niente. Dici di conoscere la psicologia femminile. Allora dovresti sapere bene che di essa fa parte anche un lato divorante. Un uomo che lo sa evita accuratamente quelle donne in cui prevale quest’aspetto. E pazienza se scopa un po’ meno. Voglio dire insomma che farla star bene ed ascoltarla può voler dire molte cose diverse, e questo dipende anche dal tipo di donna con cui ti stai rapportando.
armando

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Icarus.10 11:08 pm - 9th Aprile:

” Il buon Icarus… stato preso per il culo da più persone in maniera neanche tanto velata”(Luke)

Vero, (anche se queste persone non hanno nulla a che vedere con Nicole che invece è corretta e ha idee equilibrate e moderate.)

Due o tre persone mi hanno messo cose inaudite per bocca, tipo che per me “lo stupro è come mangiare le lasagne”..oppure che sulle mie “teorie sui tacchi a spillo”(che cazzata, io tacchi a spillo non li ho mai nominati, ne ci ho fatto mai nessuna “teoria”).
Questa è la classica tecnica usata nelle dittature staliniane e fasciste del secolo scorso: distruggere la figura dell’ oppositore, infangandolo, diffamandolo, mistificando le sue idee, in modo tale da farlo apparire agli occhi degli altri come un poco di buono, un “eversivo”, un “traditore”.
Già, perchè, io avevo messo in evidenza che nell’ Occidente del 2000, parlare dell’ esistenza di un Patriarcato(tra l’altro nel significato che loro gli danno a questo concetto, cioè del “padre padrone” e delle donne relegate in casa) è assurdo. E quindi loro come contro-argomentazione cosa hanno usato? Hanno usato l’Icarus che dice lo stupro è come mangiare le lasagne!Quindi che gli date ascolto ad un tipo come quello?? Ottima controargomentazione, complimenti!
Io comunque, sono stanco di questi colpi bassi,non vorrei più scrivere, troppa malafede.

E cmq sono un blogger indipendente, non appartengo a nessun gruppo, tutto ciò che dico è frutto solo e soltanto delle mie personali vedute.

ora sarebbe bene che si entrasse in topic. Non credete?

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Fabrizio Marchi 12:02 am - 10th Aprile:

x Armando: ancora una volta sono d’accordo con quanto dici…non facciamoci l’abitudine…smile ci sarà da preoccuparsi? smile
x Nicole: ok, dai, andiamo oltre le polemiche e discutiamo nel merito delle cose.
Ribadisco che qui siamo tutti eguali, come diceva il sergentaccio della scuola di addestramento dei marines nel film “Full Metal Jacket” di Stanley Kubrik. Qualcuno di voi l’ha visto e ricorda quella frase?
“Qui siete tutti uguali: bianchi, negri, ebrei, messicani, latini, meticci, asiatici, irlandesi, perfino italiani…”.
Ecco, qui vige la stessa legge, per gli uomini così come per le donne. Siamo tutti eguali e con pari diritti. Non si fanno sconti a nessuno. Vi piaccia o meno questa è la prima delle regole in questo luogo. Ne vigono altre due.
1) serietà e rispetto degli altri e niente colpi sotto la cintola. Il che non singifica che non si possa scherzare o ironizzare. Ma un conto è scherzare e ironizzare e un altro provocare o insultare.
2) a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sua capacità. Tradotto, ognuno scrive come sa e come crede, con il linguaggio che gli è proprio, sempre nel rispetto degli altri. Detto ciò, fiato alle trombe…in libertà…
Fabrizio

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Marco Pensante 12:13 am - 10th Aprile:

Nicole, sai quante volte siamo stati cazziati noi anche se non c’entravamo nulla? Ma siamo rimasti. Rimani anche tu. Entra nel dojo, non avere paura. Non ti succederà niente di terribile. Al massimo un cazzotto sul naso, due gocce di sangue. Può capitare, non è niente di personale e fa parte del gioco. Guarisce subito. Se rimani, puoi imparare tu e possiamo imparare noi. Se te ne vai sbattendo la porta, nessuno ti rimpiangerà. Mettiti nel giusto stato d’animo, quello per cui non importa se vinci o perdi, ma importa moltissimo se difendi o abbandoni il campo.
Benvenuta sul pianeta degli uomini beta. Non è un brutto posto, è solo che cambia continuamente.

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Strider 10:51 am - 10th Aprile:

Alessandro
>>>>>>>>>>>>
Le donne italiane criticano l’uomo italiano perchè vivono con l’uomo italiano.
>>>>>>>>>>>>

Si’, ma allo stesso tempo non criticano l’ extracomunitario per paura di essere bollate come razziste.
Diciamola tutta.

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Antonio 11:18 am - 10th Aprile:

@Armando.

Credo che far star bene una donna vuol dire stimolarla nelle emozioni. Non vuol dire annullarsi.
L’unica emozione che provochi in una donna annullandoti è la noia e un vago senso di potere che però non basta per mandare avanti la relazione (se non per altri vantaggi). Anzi.

Vuol dire emozionarla. E si può benissimo emozionare una donna e rimanere se stessi. Riesce anche meglio.

Con mille piccoli gesti. E lei ti ricambierà. Annullarsi è la peggior cosa che un uomo possa fare. perdere le sue abitudini, i suoi interessi, i suoi amici. Se può essere un gesto d’amore rinunciarne qualche volta, rinunciarne abitualmente diventa zerbinismo. (esiste la parola zerbinismo? Nel caso l’ho inventata ora). Hai ragione, un Uomo non è un Clown ma far ridere la propria donna vuol dire creare una bella atmosfera. E poi a me piace ridere! laugh Ma se per farla star bene io mi sto annullando, lei in quel momento non sta amando me. E se ne discute.

Ho conosciuto ragazze dove la componente divorante era immane. Le ho evitate con cura. Ho conosciuto ragazze che al contrario erano loro ad annullarsi, per poi interrompere la loro relazione di punto in bianco con la motivazione “devo ritrovare me stessa/non so più chi sono/tu non meriti questa sofferenza”. Cosa che faceva incacchiare e allo stesso tempo disperare il partner maschile. E’ un argomento molto bello da approfondire. Il significato che le persone danno al termine amare.

Infine un’ultima cosa, che avalla un po’ quello che ha detto Armando. Da qualche parte ho letto che le donne cercano uomini capaci di “gestirle. per questo gli uomini sicuri di sé vanno per la maggiore, perché se sono capaci di gestire loro stessi saranno capaci anche di gestire anche loro. poi c’è anche lo spirito da crocerossina, ma quello è un altro argomento ancora! smile

@ Strider.
La mia risposta ad Animus era sul conoscere la psiche femminile. Quindi i miei esempi erano portati a mostrare la mia conoscenza della suddetta psiche. Ma non intendevo dire che l’uomo deve fare tutto lui, assolutamente NO! proprio perché viviamo in un periodo di parità (o si vuole provare a fare) l’iniziativa la devono prendere entrambi! Ed è una cosa che molte donne non capiscono. Perché la vedono come un arrendersi.

Qui purtroppo entrano in mezzo meccanismi culturali ben radicati nella nostra psiche.

Nella mia vita ho conosciuto donne con iniziativa che si trovavan davanti uomini spaventati. Pigri. Che rifiutavano l’iniziativa della partner o della signorina appena conosciuta. che siano ripercussioni di una femminilizzazione del maschio? Sarebbe un altro argomento interessante.

Nella mia relazione di coppia l’iniziativa la prendiamo entrambi. per molte cose, dalle più piccole alle cose più grandi). Devo dire che questa situazione di “iniziativa reciproca” Non è stata immediata, ma è un orientamento che ci siamo dati col tempo. E l’abbiamo deciso parlando della nostra coppia, di quello che ci piaceva e di quello che non ci piaceva. Parlandone sono emerse le paure e i desideri di entrambi. E siccome il nostro intento è stare bene insieme, Abbiamo ascoltato le rispettive paure e i rispettivi desideri E ci siamo modificati entrambi perché quello che volevamo era stare bene insieme.

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Antonio 11:19 am - 10th Aprile:

Cavolo, nella fretta di inviare il commento mi son dimenticato di salutarvi!

Cordiali Saluti,

Antonio.

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Strider 11:38 am - 10th Aprile:

Antonio
>>>>>>>>>>>
Nella mia relazione di coppia l’iniziativa la prendiamo entrambi
>>>>>>>>>>>
L’ iniziativa all’ interno di un rapporto di coppia e’ una cosa molto diversa dal prendere l’ iniziativa con una persona sconosciuta. In questo senso l’ iniziativa femminile e’ prossima allo zero.

Antonio
>>>>>>>>>>>>
Nella mia vita ho conosciuto donne con iniziativa che si trovavan davanti uomini spaventati. Pigri.
>>>>>>>>>>>>

Io, invece, questo genere di femmine non l’ ho mai incontrato (saro’ uno “sfigato”…?), ma al tempo stesso ho conosciuto giovani donne spaventate dalla MIA iniziativa. Ti diro’ di piu’: conosco uomini ultra-quarantenni che potrebbero raccontarti esperienze molti simili alle mie.

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Strider 11:45 am - 10th Aprile:

Riguardo alla questione della presunta iniziativa femminile, Silver apri’ una discussione nell’ ex forum sulla QM.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=14467297

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Leo 12:31 pm - 10th Aprile:

Nicole: sono con te….. è vero siete voi che trombate gli uomini, ancora ci sono maschi che si sentono forti a fare su e giù dentro una donna, in realtà, anche la forchetta fa su e giù nella mia bocca: ma non posso dire che è la forchetta che mangia.
Poi ragazzi, se ve lo dice una donna che vi tromba, in un sito dove gli uomini sono abbastanza disincantati, bisogna crederci.

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armando 1:39 pm - 10th Aprile:

per Icarus sul patriarcato: non è elegante autocitarsi, comunque se ti interessa leggi questi due articoli.

http://maschiselvatici.blogsome.com/2010/04/06/il-genere-e-il-sesso/

http://www.maschiselvatici.it/index.php?option=com_content&view=article&id=872:-le-donne-la-violenza-il-patriarcato&catid=35:donne-madri-e-grandi-madri-terribili&Itemid=37

Credo che capire meglio cosa sia (o sia stato) il vituperato patriarcato oltre i canoni della cultura dominante di derivazione femminista, ci possa far decifrare meglio anche il presente.
armando

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armando 1:55 pm - 10th Aprile:

Antonio: “Da qualche parte ho letto che le donne cercano uomini capaci di “gestirle. per questo gli uomini sicuri di sé vanno per la maggiore”
Per molte donne ancora femmine, e non per le fotocopie malriuscite dei maschi, è proprio così. Ne sono profondamente convinto. Attenzione: il termine “gestirle” non significa affatto esserne i “padroni”, ma solo saper loro tracciare una cornice, un quadrato, insomma dei limiti entro i quali possano agire la femminilità senza tracimare. C’è una frase classica, sentita innumerevoli volte da bocche femminili: L’ho lasciato perchè mi accondisceva troppo, perchè mi dava sempre ragione, e questo mi ha fatto perdere il gusto della relazione.
C’è poco da fare, amici. In alcune circostanze le donne femmine vanno trattate, e sotto sotto ci chiedono di trattarle, come adorabili capricciose che necessitano di essere ricollocate al loro posto.
Le più intelligenti e meno funestate dall’obbiettivo di fare i maschi mancati, lo sanno benissimo. Lo sapeva anche Marie Luise Von Franz, grande allieva di Jung. Lo sapeva bene la mia psicanalista che soleva dire che il maschio ha bisogno dell’isteria femminile, e la femmina ha bisogno della fermezza maschile. Decenni di femminismo, e qualche secolo di modernità, non sono ancora riusciti a modificare le strutture psichiche profonde di femmine e maschi. Per fortuna! Lo scopo è di riuscire a riscoprirle e farle agire nel concreto, con tutte le difficoltà e i casini derivanti da decenni e decenni di una cultura che le nega.
armando

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Nicole 3:43 pm - 10th Aprile:

@Armando
Si è così o almeno è così per me e per chi conosco. Apprezzo molto di più un uomo che mi manda a quel paese quando sbrocco senza motivo invece di chi mi asseconda ma intanto incassa e rimurgina e tiente il conto per farmela pagare quando si sentirà più forte o avrà trovato una meglio di me per mandarmi affanculo.

Per me la bellezza come i dettami della moda impongono non mi interessa. Certo l’aspetto fisico ha la sua importanza inutile negarlo, ma in un uomo guardo i particolari e l’insieme dell’aspetto fisico. Ma essendo molto cerebrale mi colpisce la testa , il carattere i modi di fare. Voglio un uomo che mi tenga testa e non si faccia dominare come tenterei comunque di fare per mia natura. Non mi interessa l’uomo zerbino e non mi interessa in realtà a nessuna…L’uomo zerbino ha solo una funzione, raccogliere le briciole che qualche donna si premura di lanciargli all’occorrenza tra un disimpegno e l’altro.

Il piacere che procura essere dominate è pari al piacere che si prova nel dominare. Il gioco deve altenarsi, la bilancia non deve mai pendere solo da una parte. Ma dominare non significa calpestare o trattare male e con arroganza chi ti sta di fronte…Dominare è qualcosa di più, molto di più. E’ un gioco sottile forse a tratti perverso, sicuramente fantastico e attraversa tutti gli stadi di un rapporto dal sesso, alla vita quotidiana…è l’illusione di una porta aperta che non senti mai necessario chiuderti alle spalle.
Se non mi sono spiegata bene posso impegnarmi di piùsmile

@Leo
smile

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Icarus.10 3:49 pm - 10th Aprile:

@Armando: mi hai frainteso, oppure sono stato io a non essermi espresso bene. Io ho detto un’ altra cosa. Cioè io ho detto che in Occidente, Il Patriarcato è scomparso. Ma sono stato deriso da Klara e da altri, i quali invece sostengono che in Italia e in Occidente…esiste ancora..perdura..il Patriarcato!!!! Per questo ho detto che è assurdo. Cioè è assurdo sostenere che in Italia, e in Occidente esiste ancora il Patriarcato!!! E’ una grossa menzogna, non so loro in che mondo fantastico vivono.TRa l’altro, loro per Patriarcato intendono nemmeno quello che dici tu,ma la donna schiava e relegata in casa. Con le donne che studiano, si laureano quanto e più degli uomini, hanno “quote rosa”, possono sculettare a destra e a manca(alla faccia dei loro “padri-padroni”),divorziano per loro iniziativa(a ragione o a torto), ecc…è blasfemo sostenere quello che dicono loro.

Loro invece se ne vengono con il loro “Patriarcato”. Bah.
La sopraffazione è gli svantaggi non appartengono a un genere(femminile o maschile che sia),ma all’ insieme di individui a prescindere dal sesso o dalla razza. Il femminismo invece ne fa una questione di generi e non di individui.

p.s: dove mi sarei “autocitato”?

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animus 6:23 pm - 10th Aprile:

>La mia risposta ad Animus era sul conoscere la psiche femminile.

Caro Antonio (ora che so che c’hai 28 anni, si chiariscono molte più cose).

Quando parliamo di psiche femminile, come ha prontamente chiarito Rino, non si intende quella della propria ragazza (faccio quello che le piace -> la capisco), come fanno le riviste della posta del cuore, argomento che ti assicuro a noi, come movimento maschile non interessa minimamante , ma si parla principalmente della “psicologia del profondo”, quella attraverso la quale, si possono interpretare poi correttametne (almeno nel limite del possibile), i fenomeni storici , sociali e di genere.

http://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_del_profondo

Ora, che tu ci creda o no, dire ad uno come Rino che non capisce nulla della psiche femminile (che conosce Schopenhauer, Nietzsche e Neumann (1), oltre ad innumerevoli altri, come le sue tasche), e ‘ dire un gran boiata.
:-))

1 – E. Neumann è certamente colui che tra tutti, ha approfondito di più, e dunque che ha conosciuto meglio, la psiche del femminile.

http://it.wikipedia.org/wiki/Erich_Neumann_%28psicologo%29

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Fabio 6:44 pm - 10th Aprile:

Nicole: sono con te….. è vero siete voi che trombate gli uomini, ancora ci sono maschi che si sentono forti a fare su e giù dentro una donna, in realtà, anche la forchetta fa su e giù nella mia bocca: ma non posso dire che è la forchetta che mangia.
Poi ragazzi, se ve lo dice una donna che vi tromba, in un sito dove gli uomini sono abbastanza disincantati, bisogna crederci. (Leo)
*************************

Leo, senza offesa, ma tu sei letteralmente subordinato alle donne.

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Fabio 6:46 pm - 10th Aprile:

p.s. – detto sempre senza offesa, mi sono veramente stufato degli uomini sottomessi come te.

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Fabrizio Marchi 6:58 pm - 10th Aprile:

Non sono d’accordo con te, Fabio. Credo che Leo volesse focalizzare l’attenzione sul fatto che la maggior parte dei maschi gioca a fare la parte del macho, ma che in realtà sono le donne per lo più a dare le carte a questo gioco e a giocare al gatto con il topo. Anche se sono abili a far credere ai maschietti il contrario. E i maschietti sono così tonti da crederci o peggio a far finta di crederci (e non ho usato casualmente il termine “maschietti”).
Quindi credo che Leo abbia ragione, laddove, come credo, fosse questo il senso di ciò che voleva esprimere.
Fabrizio

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Fabio 7:03 pm - 10th Aprile:

Quindi credo che Leo abbia ragione, laddove, come credo, fosse questo il senso di ciò che voleva esprimere.
Fabrizio (Fabrizio)
****************

Che nella grandissima maggioranza dei casi siano le donne a dirigere l’orchestra è risaputo a tutti noi: ma questo non c’entra nulla con la penetrazione, perché è a quello che in un precedente post, si riferiva Strider.
Perciò, in questo senso, Leo non ha ragione.

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Fabio 7:30 pm - 10th Aprile:

Per me la bellezza come i dettami della moda impongono non mi interessa. Certo l’aspetto fisico ha la sua importanza inutile negarlo, ma in un uomo guardo i particolari e l’insieme dell’aspetto fisico. Ma essendo molto cerebrale mi colpisce la testa , il carattere i modi di fare
(Nicole)
**************************
Non credo assolutamente che la bellezza non ti interessi. Casomai, con lo scorrere del tempo, gli darai meno importanza, ma non venirmi a raccontare che quando eri adolescente o, comunque, più giovane, non guardavi l’estetica, perché non ci credo neppure un po’.
Certo, poi, soprattutto in età adulta, conta anche la personalità, la posizione sociale e tutto il resto…

__________
. Voglio un uomo che mi tenga testa e non si faccia dominare come tenterei comunque di fare per mia natura. Non mi interessa l’uomo zerbino e non mi interessa in realtà a nessuna… (Nicole)
******************

Ennesima dimostrazione del fatto che per voi donne, il rapporto con l’uomo, è una specie di guerra.
Tuttavia c’è un particolare che vorrei far notare a te e a tutte le donne in ascolto (nonché agli ometti che vi compiacciono): voi donne volete l’uomo forte e tenero allo stesso momento, l’uomo virile ma sensibile, l’uomo che abbia polso ma che al tempo stesso vi comprenda, l’uomo che sappia sempre capire al volo i vostri desideri, l’uomo che sappia sempre soddisfarvi; insomma un uomo che può esistere solo nella fantasia.
Al tempo stesso, però, se io provo a dire: mi piacerebbe incontrare una donna che sappia cucinare, cucire e prendersi cura della casa, ma che al tempo stesso sia sessualmente disponibile quando lo desidero e magari una gran porca a letto, allora divento automaticamente un maschilista-misogino che vuole opprimere la donna e farla tornare a fare solo le faccende di casa. In definitiva: i vostri desideri sono legittimi, i miei no.

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Nicole 7:41 pm - 10th Aprile:

@Fabio
Oh cavolo penetrazione!
Ma io non mi riferivo a quello in particolare era in senso lato e Leo lo ha capito…Strider lo ha voluto specificare e tu ancor di più.

E’ vero che i dettagli sono importanti nella vita, ma esistono anche altre regole molto importanti come: Buon senso,apertura mentale ed una buona dose di ironia, ma soprattutto autoironia.

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Fabio 7:49 pm - 10th Aprile:

Ma io non mi riferivo a quello in particolare era in senso lato e Leo lo ha capito…Strider lo ha voluto specificare e tu ancor di più. (Nicole)
**********

Sono un uomo, perciò intuisco che strider ha voluto specificare di proposito, per mettere dei paletti…
E’ questo che Leo non ha capito.

E’ vero che i dettagli sono importanti nella vita, ma esistono anche altre regole molto importanti come: Buon senso,apertura mentale ed una buona dose di ironia, ma soprattutto autoironia. (Nicole)
******************

Sì, sarebbe bello se ci potesse rapportare con le donne con una buona dose di ironia, senza essere subito tacciati di “infantilismo e immaturità” dalle stesse.

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Fabio 7:55 pm - 10th Aprile:

Nicole, dal punto di vista estetico, ritieni che Maurizio Costanzo e costui,
http://www.stardustmovies.com/gallery_attore/%28180509132844%29Clint_Eastwood_3.jpg
siano “la stessa cosa” ? Immagina se nessuno dei due fosse mai stato famoso, ed ipotizza che entrambi siano due operai metalmeccanici: a tuo parere chi avrebbe più possibilità di cuccare? Io dico il secondo…

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Nicole 8:04 pm - 10th Aprile:

@Fabio
Ohibò!
Vuoi conoscere meglio di me i miei gusti? Mi conosci?
Gli uomini troppo belli, tartarugati e senzo pelo non mi piacciono è un reato? Allo stesso tempo non mi piacciono i mostri o le persone trascurate. Esisterà una sana via di mezzo o no!?
Mi piacciono i tipi, le persone interessanti…
Se un uomo è ricco non ci sputo sopra ovviamente, ma non è la cosa primaria, l’importante che abbia voglia di lavorare e non si gratti la panza. Ma la cosa principale è che abbia una discreta cultura e non sia volgare.

Vuoi una donna sessualmente disinibita , ma che sappia anche cucinare…ECCOMI!!! (scherzo)

Ma dai, che c’è di strano sono tutte cose legittime…normali.
Si, mi piace la ‘guerra’ se subito dopo segue la pace…Sai che noia altrimenti…

Non comprendo il tuo scetticismo…Non siamo tutti uguali e nemmeno infallibili. Può anche darsi che un giorno mi innamorerò di uno strafigo, senza un pelo e con le sopracciglie a volo di gabbiano…chi può dirlo…potrei anche impazzire di colpo;)

N.B.
Esiste una bellezza indiscutibilmente oggettiva…ma per fortuna c’è anche quella soggettiva ed è quella che ti porta a vedere una persona bella attraverso un proprio metro e occhi.
E poi non sono così tanto sicura che quello che i media vogliono trasmetterci come immagini di bellezza , lo siano realmente.

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Luke Cage 9:23 pm - 10th Aprile:

Comunque non so se è più per ragioni genetiche e/o culturali (l’eterno dilemma natura vs cultura),sta di fatto che a mio modesto parere le donne nel XXI secolo ad emancipazione formalmente e sostanzialmente avvenuta pretendono di mantenere non solo una posizione di privilegio e di meta da conquistare nei confronti di qualsiasi maschio (Lui mi deve comprendere e fare stare bene) ma si trovano a loro agio anche in dinamiche che prevedono la disuguaglianza e le disparità sociali ed economiche.
Nella mia personale esperienza ho notato che sono per la maggior parte le donne ad essere inclini a classismi,razzismi e pregiudizi di sorta,oggi più che mai…(altro che paura di passare per razziste….).
Esemplari certe sedicenti donne di sinistra che non hanno nulla in contrario a tollerare che chi reputano “sfigato” possa e debba rimanerci a vita (sull’ambiguita dei criteri di valutazione femminili e di questa loro componente reazionaria –l’ “anarchia del potere” – mi sono già espresso in altri post..) mentre c’è chi si “abbuffa”.
Per non parlare della controinquisizione culturale di cui neanche tanto tacitamente si fanno promotrici,come quando spacciano ogni disparità a loro favore come giusto contrappasso che i maschi devono scontare dopo secoli di tirannia (esempio di razzismo di genere che si trova anche negli ambienti di lavoro a maggioranza femminili ma non solo).
Gratis o non gratis,scopate con chi volete,ma senza rompere le palle per il solo fatto che “è giusto così da che mondo e mondo…”…scusate la (mia) banalità.

L’asimmetria evidenziata da Fabio è a dir poco fondamentale…

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ilmarmocchio 7:48 am - 11th Aprile:

Sesso e potere sono vicini e laddove c’e il potere ci sono sempre le donne, specialmente belle. perche’ la verita’ nuda e cruda e che il massimo valore dell’uomo e’ il potere eil massimo valore della donna e’ la bellezza, che non a caso e’ anche potere, come il potere finisce con l’essere anche bellezza. poi ci sono i casi singoli, naturalmente, ma lo schema e’ questo dalla notte dei tempi, e non cambiera’ .
Le donne oggi fanno finta di volere la parita’, ma quello che vogliono e’ espandere i loro privilegi. sanno meglio di noi che non hanno le qualita’ per determinati campi , ma si sono abituate ad essere omaggiate, e questo e’ risultato. Rimettere le cose a prosto sara’ duro e doloroso, am dovra’ esser fatto, pena la decadenza irreversibile della nostra societa’. I giovani uomini hanno in realta’ gia’ capito, molto meglio di tanti saccenti di mezza eta’ : infatti, disertano il matrimonio. Anche la progressiva perdita di valore delle donne nostrane ripetto alle straniere e’ un dato eloquente :
la donna coi pantaloni e’ un clone, e non piace.
troppe donne oggi pretendono e sono pronte a dare dello sfigato, dicendo che l’uomo non e’ piu’ all’altezza. A parte che questo e’ lo sciagurato risultato di decenni di ingiurie e svalutazione del maschile, pero’ , per mia parte posso garantire che le donne sono ridotte anche peggio.
per prevenire chi dice che le donne bisogna stimolarle , ecc, chiariro’ subito che non ho mai avuto problemi con loro, ne ho avute tante e di varie nazionalita’, in breve sono uno che con le donne ha sempre funzionato. Bene, se c’e’ un dato che mi sempre colpito , e’ stato il constatare come le donne piu’ ” evolute” sono in realta’ quelle con piu’ problemi e che a letto hanno molto da imparare. le femministe di sinistra sono quelle messe peggio.
Poi, magari, cercano di scaricare il problema addosso all’uomo. ma, se altra tipologia di donna , ha , durante un rapporto sessuale, 4 o 5 orgasmi, e tu, donna “evoluta” fatichi ad averne 1, con un uomo che non ‘e l’ultimo arrivato, il problema e’ tuo e solo tuo.
Questo devono mettersi in testa le moderne, ma mal funzionanti donzelle. devono capire che un rapporto umano e sessuale e’ un dare avere, non un pretendere. Quindi non accetto che le donne problematiche lo siano a causa degli uomini, mentre gli uomini vengano definiti “sfigati”.

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Alessandro 9:14 am - 11th Aprile:

L’intervento di Luke è molto fine e prezioso. Mi consentirà, però, l’amico Luke di scrivere che quel “rompere le palle” stona un pò, come lui stesso ha sottolineato. Non era certamente rivolto a Nicole, diciamo a una certa ipocrisia femminile in questo caso. Anche perchè Nicole, “resistendo” in Uomini Beta, un ambiente assai differente dai soliti blog-siti di scodinzolanti e zerbinanti uomini, dimostra un’apertura mentale e una curiosità intellettuale superiore a tante altre donne.
Per il resto tutto vero. I rapporti tra i sessi sono oggi molto scadenti per responsabilità di entrambi, perchè nessuno vuole negare le responsabilità della componente maschile ( per esempio la violenza fisica, sessuale in famiglia è ancora un fenomeno gravissimo e gli uomini ne sono spesso autori); ma mentre il sesso maschile negli ultimi 40 anni ha fatto passi da gigante in direzione di quello femminile, dall’altra parte siamo spesso fermi al piagnisteo, alle accuse, al pretendere senza dare altrettanto in cambio. Ovviamente io faccio riferimento soprattutto al rapporto tra i sessi che si configura al di fuori dell’ambito matrimoniale. Nel suo intervento, Antonio, a cui voglio rivolgere anche il mio apprezzamento per la sua buona disponibilità al dialogo e al confronto, ha parlato del suo buon rapporto con la compagna. Questo è altamente positivo, ma la questione interessante da dibattere non è questa, bensì quella totale mancanza di interesse femminile nei suoi confronti, che mi pare di ricordare evidenziava in un suo intervento. Ecco la donna in genere, tra le altre cose, dovrebbe sforzarsi di più, come l’uomo mediamente ha fatto negli ultimi decenni, ad apprezzare tutte le sfaccettature positive di un uomo, e non solo il suo portafogli, il fisico statuario o la indole da leader, caratteristiche che più o meno presenti danno vita all’uomo alfa.
Il termine di controinquisizione che Luke ha utilizzato è poi azzeccatissimo. In un certo senso noi viviamo in un clima da “inquisizione” nei confronti dell’uomo beta. Questa volta gli inquisitori sono le donne, soprattutto di orientamento femminista, e i cosidetti maschi pentiti. Siamo arrivati al punto che un uomo beta non possa più guardare una donna perchè rischia di essere denunciato per molestia. Anche l’uomo alfa, però, ha i suoi grattacapi: proprio Luke aveva postato tempo fa una recensione di Lameduck su Luttazzi, in cui, oltre a tutta una serie di intelligenti considerazioni sul comico, saltava fuori però alla fine la solita accusa di maschilismo, perchè quest’ultimo avevo osato mimare il rapporto sessuale tra un uomo e una donna. Non erano poi le donne e gli uomini di sinistra a difendere la libertà di satira? Così come gli inquisitori andavano alla ricerca di ogni elemento in odore di eresia, così oggi si spulcia qualsiasi cosa per scovarne l’offesa all’intero genere femminile. L’ossessione della mercificazione femminile attraverso i media è secondo me emblematica.
Marmocchio poi giustamente evidenzia la crisi attuale del matrimonio. A me non stupisce affatto. Trovo che sia un segnale di intelligenza. Questo bisogno di uomini e donne di ingabbiarsi io non lo sento di sicuro, anche se certamente si sconta anche questa scelta anticonformista. Tutto ha un costo. Ed è vero che gli uomini italiani spostano sempre più le proprie attenzioni verso le straniere soprattutto le donne dell’est e le orientali in genere. Queste ultime possono peccare spesso di opportunismo, non vi è dubbio, ma sono mediamente più “donne” delle attuali italiane od occidentale in genere, che molto spesso appaiono, al di là del modo di vestire, copie sbiadite dei maschi.

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Leo 9:18 am - 11th Aprile:

Fabio ti hanno già risposto gli altri al posto mio. Penso che è proprio il dover fare sempre i maschioni potenti che rende gli uomini schiavi. Poi ci sono uomini deboli, timidi, mingherlini e ognuno ha la sua sessualità.
Se le donne comandano è perché fanno le vittime e ci sono uomini che credono o fanno finta di credere che le sottomettono, è quello il potere delle donne: l’uomo attivo che è lui che tromba e di conseguenza la donna e deresponsabilizzata, e può denunciare per stupro o dire che sei una sega e magari prenderti in giro sulle tue doti….

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Luke Cage 10:01 am - 11th Aprile:

p.s.:..evvaaiii che si torna al politicamente “scorretto” ! laugh

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Strider 10:28 am - 11th Aprile:

Luke Cage
>>>>>>>>>>>>>>>
Nella mia personale esperienza ho notato che sono per la maggior parte le donne ad essere inclini a classismi,razzismi e pregiudizi di sorta,oggi più che mai….
>>>>>>>>>>>>>>
Diciamo che nemmeno gli uomini sono immuni da pregiudizi e razzismi vari, pero’ concordo con te riguardo al fatto che le femmine siano piu’ classiste dei maschi.

Luke Cage
>>>>>>>>>>>>>>>
(altro che paura di passare per razziste….)
>>>>>>>>>>>>>>>
In pubblico si’, hanno paura. Quasi mai le donne si dichiarano apertamente razziste, mentre gli uomini si fanno meno problemi. Le donne sono razziste “di nascosto”, molto di piu’ degli uomini. Che poi, a voler essere sinceri, un fondo di razzismo esiste in qualsiasi persona e in qualsiasi societa’ : esiste anche fra persone della stessa regione ma di citta’ diverse. Che poi non lo si voglia ammettere per tutta una serie di ragioni, e’ un altro discorso.

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Icarus.10 10:31 am - 11th Aprile:

“Esemplari certe sedicenti donne di sinistra che non hanno nulla in contrario a tollerare che chi reputano “sfigato” possa e debba rimanerci a vita (sull’ambiguita dei criteri di valutazione femminili e di questa loro componente reazionaria –l’ “anarchia del potere” – mi sono già espresso in altri post..) mentre c’è chi si “abbuffa”.(Luke Cage)

Classico Darwinismo socio-sessuale, il loro. Il “bellone” e/o l’Alpha tanto a loro gradito ha diritto ad “abbuffarsi” scopando a volontà, mentre il “bruttarello”, “lo sfigato” deve essere deriso e insultato e quindi non gli è consentito nemmeno quello di pagare una donna consenziente per appagare il suo bisogno fisiologico al sesso: “fatti le seghe”, così viene spregiativamente invitato, non sapendo le sciagurate femministe e simili che la masturbazione maschile come surrogato di una vita sessuale mancante(o insoddisfatta), a lungo andare può portare sofferenza psicologica, frustrazione e dipendenza alla pornografia, specie come sempre accade, se il tutto è accompagnato da una continua provocazione sessuale femminile, sia dal vivo che a livello mediatico(io ho conosciuto alcuni “sfigati”, e posso dirvi della terribile situazione in cui versano). Si parla tanto di Ginecologia, ma l’Andrologia è quasi snobbata.
Non si ha nessuna considerazione della libido ed esigenza sessuale maschili. Le si giudicano con i parametri dell’ esigenze e della libido femminili, non sapendo o facendo finta di non sapere, che la sessualità maschile e quella femminile sono diverse e complementari fra loro. Partendo da questa distorta visione della sessualità maschile, ecco perchè l’uomo che si arrapa di fronte ad un culo o a delle tette deliberatamente esposti solo per provocare(e non certo per concedersi) oppure che va a prostitute(perchè non ha nessuna donna) viene ingiuriato come un “porco”, “quasi un pedofilo”, ecc, mentre una donna, magari giovane e avvenente, che nonostante i tanti corteggiatori locali, va a farsi sbattere in paesi esotici dagli indigeni locali, invece viene definita come donna “libera sessualmente”” ed “emancipata”.

http://www.uomini3000.it/10480.htm

Ecco, nel giudicare i bisogni sessuali di uomini e traspare un due pesi e due misure e una concezione del “più forte(Alpha e bello) vince, del più debole(lo “figato”, il “bruttarello” soccombe) che sa di nazismo.

La cosa più squallida, poi, è anche la disparità di trattamento tra lo “sfigato” uomo e la “sfigata” donna. Cioè se è un uomo non riesce a trovare una partner sessuale viene automaticamente liquidato come un asociale, un pigro, un noioso, un pantofolaio che “non sa rapportarsi con le donne”(“che il suo aspetto fisico o sociale non c’entra nulla, le donne sanno guardare oltre”) e quindi per questo nessuna donna lo calcola,cioè perchè “non sa rapportarsi con le donne”, mentre, a parti invertite, cioè di una donna non voluta da nessun uomo, la colpa viene fatta ricadere sugli uomini i quali “di una donna non sanno guardare oltre l’aspetto fisico”.

Ancora due pesi e due misure! Classica ipocrisia della mentalità femminista.
Ora io non voglio negare che una buona parte degli uomini guardi una donna principalmente dal punto di vista dell’aspetto fisico, ma questo discorso vale anche per la maggior parte delle donne(a cui si aggiunge oltre a questo, anche l’aspetto sociale). Poi vi è una minoranza di persone(uomini e donne) che nei confronti delle persone dell’altro sesso, guardano oltre l’aspetto fisico e sociale(in termini di posizione e soldi) Non c’entrano nulla i generi(quello maschile e femminile), ma la capacità o meno di qualunque individuo di non lasciarsi influenzare dai canoni mediatici e/o di massa.

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Strider 10:33 am - 11th Aprile:

Fabio
>>>>>>>>>>>>
Che nella grandissima maggioranza dei casi siano le donne a dirigere l’orchestra è risaputo a tutti noi: ma questo non c’entra nulla con la penetrazione, perché è a quello che in un precedente post, si riferiva Strider.
>>>>>>>>>>>>>
Si’, infatti mi riferivo alla penetrazione, ma a quanto pare bisogna sempre specificare tutto, senno’ c’e’ subito chi fraintende, come Leo.

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Strider 10:35 am - 11th Aprile:

Leo
>>>>>>>>>>
enso che è proprio il dover fare sempre i maschioni potenti che rende gli uomini schiavi. Poi ci sono uomini deboli, timidi, mingherlini e ognuno ha la sua sessualità.
Se le donne comandano è perché fanno le vittime e ci sono uomini che credono o fanno finta di credere che le sottomettono, è quello il potere delle donne: l’uomo attivo che è lui che tromba e di conseguenza la donna e deresponsabilizzata, e può denunciare per stupro o dire che sei una sega e magari prenderti in giro sulle tue doti….
>>>>>>>>>>>>>>>>

Se tu facessi un giro nell’ ex forum sulla questione maschile, ti accorgeresti che parecchi utenti hanno scritto queste cose prima di te, uno sono io.

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Nicole 10:52 am - 11th Aprile:

@ilmarmocchio
Mai lette tante cose e tutte insieme, permettimi sconcluse. Non ci si sposa per tanti motivi compreso il fatto che molti uomini e molte donne abbiano problemi a prendersi delle responsabilità concrete che il matrimonio o la vita a due comporta. E non dimenticare che ci sono problemi come la disoccupazione, gli affitti e i lavori precari.
Cosa intendi per donne più evolute? Non si capisce se è è un pregio o difetto scritto da te. Quattro o cinque orgasmi, durante un solo rapporto? Ma hai incontrate aliene o guardi troppi porno o non si spiega. Donzelle mal funzionanti…in quale fabbrica le vai a prendere le bambole? Ma cerca di fare dei discorsi più maturi per cortesia.

P.S.
Il tuo scritto ricorda in modo inquietante, anzi no, lascia la stessa sensazione di angoscia che si ha guardando dei Vecchi film dell’isituto luce in epoca fascista.

@Luke Cage
Si chiama libertà, quello che tu critichi.
Certo, conosco molte donne che mirano all’ uomo col portafoglio o al professionista, piuttosto che all’operaio.
Ma conosco altrettanti uomini che mirano alle stesse cose e troppo spesso hanno il braccino corto.
Ma generalizzare è inutile e dannoso. Non bisogna partire da esperienze personali negative e parlo per tutti, per giudicare.
Se dovessi farlo, non dovrei guardare più un solo uomo in faccia e scrivere carica di odio.
Invece credo che esistano ancora persone perbene tra gli uomini e qualcuno qui dovrebbe fare la stessa cosa riguardo alle donne.

Lo ribadisco, ci sono dei problemi , eccome se ci sono…ma sono riconducibili ad una società malata, ad un sistema sballato generale.

Sono uscita stamattina….C’è molto da impare osservando uomini e donne seduti o in piedi nei vari bar Faction victim. Ma se vi capita non osservate solo le donne, osservate tutti.

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Luke Cage 11:39 am - 11th Aprile:

@Nicole:
“Si chiama libertà, quello che tu critichi.”

Puoi giurarci che la critico, soprattutto quando questa TUA libertà viene considerata così sacrosanta da essere “esportabile” nel resto del mondo e imponibile ad uso e consumo di pochi qui da noi..

Nulla di personale Nicole,però alcune tue affermazioni mi suonano come le più classiche difese “d’ufficio”.
Io non nego e non ho interesse a negare che esistano individui di sesso femminile che hanno uno spessore morale e umano analogo al tuo,però continuare a dire “ci sono donne stronze come ci sono uomini stronzi” alla lunga serve solo a deviare il discorso dalle responsabilità di chi continua a negare di averne…e molti uomini di solito non rientrano in questa categoria,anzi.

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Luke Cage 11:59 am - 11th Aprile:

@Alessandro
Ovviamente,Ale. L’ho infilato un pò a forza il “non rompete le palle” ed era rivolto ad un certo tipo di atteggiamento,come tu hai correttamente hai chiarito.

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Leo 12:12 pm - 11th Aprile:

Strider noi abbiamo idee differenti, lo so che sono cose dette e ridette, quindi ben venga una donna che mi vuole trombare: sempre la figa ha tra le gambe il cazzo è difficile che gli spunti, che poi alla fine sono loro ha dettare le regole anche nel sesso, anzi se le donne volessero tutte trombarmi insistentemente come fanno i maschi con loro potrei tirarmela, farmi pagare…ma la natura è un altra, però le leggi possono ridurre la disparità.
Bisogna essere filosofi: ogni uomo ha i suoi gusti e corporatura differente: il potere non è quello della penetrazione, ma quello che un impotente anche povero ha diritto di sfogare i suoi piaceri senza essere umiliato…e magari gli piace farsi pisciare in faccia (non è il mio caso) altrimenti siamo alle solite: chi lo ha più lungo e chi ha più soldi fotte, oggi le donne scelgono chi più gli conviene.
La questione maschile va affrontata guardando a tutto l’universo maschile che è ben vasto, no quello femminile che è solo un complimento per coprire i pochi interessi delle donne…

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Fabrizio Marchi 12:33 pm - 11th Aprile:

Condivido completamente quanto affermi, Icarus, c’è sicuramente un retrogusto nazistoide in questa pseudo cultura dell’esaltazione della forbice tra “sfigati” e “vincenti”.
Proprio questa mattina stavo dando un’occhiata ai commenti dei blog di quel Giosby e di quella Chiara di Notte. Soprattutto il linguaggio di quest’ultima, che sembrerebbe professarsi come una donna di sinistra e antiberlusconiana (ammesso che essere antiberlusconiani significhi necessariamente essere di sinistra, anche Di Pietro e Travaglio lo sono ma certamente non sono uomini di sinistra…) è emblematico di un pensiero corrente dominante.
“Mors tua, vita mea”. Il trionfo del cosiddetto “darwinismo sociale”. Chi osa denunciare le ingiustizie e le diseguaglianze viene bollato come “invidioso” oppure come “sfigato”, nel caso in questione. E quindi la lotta contro le ingiustizie sociali e di genere, le diseguaglianze, le sperequazioni, lo sfruttamento e via discorrendo, viene ridotta dalla vulgata corrente ad un solo elementare concetto. “Da che mondo è mondo” ci sono sempre stati gli “sfigati” che sono invidiosi dei “vincenti”. E siccome sono invidiosi e rancorosi si inventano l’etica, la morale, le ideologie e i conflitti sociali per cercare di dare una risposta al loro disagio. Insomma la famosa “etica del risentimento” di “nicciana” memoria, anche se volgarizzata fino all’estremo e buona anche per i blog come quelli di Chiara di Notte…
In realtà, dietro alle tante chiacchiere ipocrite e politicamente corrette che si fanno sulla libertà, la democrazia, la tolleranza, la solidarietà, il vero messaggio subliminale che è passato sotto traccia e che ha pervaso la psiche profonda degli individui è proprio questo: o sei un “vincente” o sei uno “sfigato”.
Questa è la vera cultura dominante, la vera regola non scritta ma capace di determinare e condizionare la vita di tutti/e. Naturalmente questo messaggio, essendo altamente pervasivo, è assolutamente trasversale.
Torniamo per un attimo ai blog di Giosby, Lameduck e Chiara di Notte perchè credo che in realtà sia stata per noi un’esperienza interessante. In che senso?
Sono quasi del tutto certo che sia loro che i loro utenti sono uomini e donne prevalentemente schierati a sinistra. Per lo meno formalmente, e magari pensano di esserlo anche nella sostanza, con convinzione. Osserviamo però il loro atteggiamento nei nostri confronti, non tanto quello di Giosby che in fondo(ho letto alcuni suoi commenti) ha cercato comunque di esprimere una posizione e di fare un’analisi (anche se viziata da un pregiudizio ideologico, a mio parere), quanto quelli di Lameduck e di Chiara di Notte. In questo secondo caso c’è apparentemente solo disprezzo: “Sei sfigato e io a te sfigato neanche ti guardo di sguincio”. Un’affermazione che può sembrare banale, scontata, data per acquisita. Ma in realtà così non è perché dietro, anche se può apparire scontato anche questo, c’è proprio quel’ideologia dominante e sedimentata a livello psichico profondo alla quale facevo cenno.
Facciamo quindi attenzione; il disprezzo non è la causa originaria ma l’epifenomeno, cioè il risultato finale di un processo che è già a monte. Non è una differenza da poco.
Voi vi chiederete: e allora? Cosa cambia nella sostanza? Il risultato è il medesimo. Vero, ma è importante fare un’analisi lucida delle cose per poter meglio comprendere la realtà e l’avversario (che non sono certo Chiara o Giosby, sia chiaro…).
Il disprezzo sociale e di genere quindi, è trasversale; destra e sinistra (politicamente intese, sia chiaro, cioè nella attuale declinazione politica) nella fase storica che stiamo vivendo e all’interno del contesto attuale, non hanno veramente più alcun senso. Lo dimostra il fatto che gente “di sinistra” ci ha attaccato forse in modo peggiore di come avrebbe potuto fare gente “di destra”. Con un livore, una violenza (nel nostro caso solo verbale ovviamente) un’aggressività e un disprezzo del tutto simili a quelli con i quali quarant’anni fa un pezzo di merda incappucciato della Fratellanza Bianca dell’Alabama avrebbe potuto rivolgersi a un nero.
Il paragone può sembrare azzardato ma in realtà così non è. Perché se andiamo ad analizzare cosa c’era dietro a quel “sentimento” viscerale di disprezzo razziale, ci accorgiamo che c’era sostanzialmente la stessa identica ideologia che porta oggi a disprezzare “quelli che non ce la fanno a stare al passo”. E questo vale per qualsiasi ambito, quindi anche quello della relazione fra i generi.
Se non hai il “raggio traente” puoi anche andare a farti fottere. Naturalmente, onde evitare commenti ipocriti e soprattutto imbecilli, qui nessuno sta sostenendo che una donna debba andare comunque con un uomo anche se non le piace (e viceversa), ci mancherebbe altro. Ma ciò non significa che lo debba disprezzare, cosa che invece è, sempre se vogliamo mantenere un briciolo di onestà intellettuale…
Io non ho mai disprezzato una donna non particolarmente attraente. Non vedo poi perché dovrei farlo. Anzi, non riesco neanche a capire, per la verità, da dove possa nascere questo disprezzo profondo nei confronti di chi ha minori possibilità e chance nella vita. Ma tant’è.
Qui il discorso si farebbe molto più ampio e torna inevitabilmente ai concetti di “destra e sinistra” che qualcuno sosteneva che affondassero le loro radici innanzi tutto nei sentimenti (Bobbio) prima ancora che nella coscienza della propria condizione sociale. Ma sarebbe troppo lungo farlo ora…
Fabrizio

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