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30 Apr 2012  |  547 Commenti

Sono andato a puttane

Questo scritto è per voi donne, parla della spaventosa degenerazione del sesso commerciale, e della mancata risposta di quello ‘sano’. Vorrei sentire le vostre reazioni.

Non sono un ipocrita, per cui inizio raccontandovi che tempo fa ho caricato una prostituta e l’ho portata a casa mia. Pagata subito, lei si spoglia, si lava e mi dice “ti faccio di bocca e poi mi scopi, ok?, mezzora, ok?”. E’ piuttosto bella, ma dico sul serio, decisamente superiore alla media italiana, e non è l’unica là fuori. Rimane sul letto ad aspettare la mia carica, ma io le chiedo a bruciapelo “Perché fai sto mestiere?”. La mia sintesi potrà apparire banale, eppure in un Paese come l’Italia dove la Cultura della Visibilità è tutto, una donna così bella deve proprio passare le notti a caricar gente (come me o peggio)? Mi dice: “Con 100 euro in Romania mangi un mese in quattro persone, ecco perché”. Lo immaginavo, ma insisto: “Certo, se però ti trovi un uomo benestante qui… e bella così te lo trovi subito… non è un po’ meglio?”. Lei: “Come faccio? Con chi esco? Da sola? Non conosco nessuno”. “Ok,” replico “iscriviti a un’agenzia di modelle per intimo, per le fiere o cose del genere”.

La ragazza mi fissa come se stessi parlando di Marte e di volare lassù. Il messaggio di quello sguardo, credetemi, era di una disistima terribile; il marciapiede è il target che la sua storia le ha trasmesso in eredità, non le è concesso neppure contemplare un mezzo gradino più alto. La giovane mi sollecita a consumare l’incontro nei minuti restanti, ma io a quel punto ho altri pensieri e la mia serata di sesso rapido svanisce. Sulla via del ritorno apprendo che non ha uno sfruttatore, lo ha avuto ma, dice lei, “se una ha le palle alla fine può sbarazzarsene, garantito”. Le credo, o meglio, le crede il mio senso di colpa.

Il senso di colpa. Perché l’ho fatto? Mi voglio rispondere. L’ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso. L’ho fatto perché l’alternativa praticamente non esiste, e l’alternativa si chiamerebbe Sesso Ludico. Ludico significa eros veloce, fuori dal sesso di casa (che ora non ho), senza allegati, laccioli, sgambetti, commediole da recitare eccetera. Insomma, un aperitivo, una partita a carte, solo che al posto del Campari o degli amici/amiche c’è il sesso, puro relax da scambiare con chi ne ha altrettanta voglia lì per lì. Nel mondo del sesso ludico la donna che desidera un’ora di svago si comporta come l’uomo, tale e quale. Invece della palestra o della cioccolata in tazza con l’amica, essa adocchia un bel tipo ovunque si trovi, lo squadra, decide ‘ok, quello mi attizza’ e gli si avvicina per chiedergli “Che fai stasera? Domani? Ti va un’uscita?”. Sì?, bene. No?, ok passo al prossimo. Una cosa pressoché inesistente qui, oggi, fra noi. Ne riparlo più sotto.

Il fatto è che noi uomini corriamo quasi ogni giorno della nostra vita adulta dietro al sesso ludico, lo necessitiamo come l’aria, perché il nostro DNA ci ha fatti così. Siamo degli ‘inseminatori’ che dai tempi in cui camminavamo a quattro zampe in qualche punto della Tanzania dobbiamo inseminare il più possibile. Lo fanno i leoni, i topi, i pipistrelli e praticamente ogni specie di sesso maschile sul Pianeta. Questo ci ha ‘regalato’ un desiderio sessuale molto, molto superiore a quello femminile (per le donne, stesso marchio da DNA in direzione opposta, visto che siete programmate per figliare e conservare la specie). Ecco perché vi sembra sempre che gli uomini ‘ce l’abbiano piantata nella testa’ (la gnocca); non è una mania, è genetica. Ma qui sorge il problema dei problemi. Al mondo ci sono solo maschi e femmine (salvo rare eccezioni), e se i primi necessitano di sesso dieci volte le seconde, che accade?

Accade un disastro, e cioè un giro di prostituzione e di pornografia per un valore cumulativo mondiale di 120 miliardi di dollari. Accade che la quasi totalità degli uomini che voi donne conoscete o che vi giacciono accanto fa uso di porno, ga-ran-ti-to, e che una percentuale spaventosa va a prostitute, o ci è andato, o ci andrà, o ci ritornerà. Accadono le vite veramente buttate delle ragazze come la mia rumena, e tutta la mafia e orrore correlati. Accade che vivete, voi donne, in un mondo dove la vostra immagine è artificiosamente ridotta a perenni orgasmi e voluttà mentre mangiate uno yogurt in tv, o toccate una lavastoviglie o una scatoletta di tonno. Vivete in un mondo dove dal giornalaio è meglio non guardare a sinistra/destra perché è zeppo di cosce spalancate e bocche deformate da arnesi immensi, tette culi capezzoli come coriandoli (immagino l’inverso, io che compro il giornale immerso fra cazzi, pettorali gonfi, testicoli plasticati, ecc.). Vivete in un mondo dove vostro figlio al 99% imparerà come si fa sesso dal dvd più porco del momento (e fosse solo uno). E in un mondo strano dove esiste l’espressione “gliela do o non gliela do”, ma non l’espressione “glielo do o non glielo do”, e un mondo così vi condanna a una vita grama, pensateci. Ve la spiego: c’è una legge di mercato, bieca come sempre è quella legge, dove la domanda (di gnocca) è cento volte l’offerta, e voi donne (detentrici della preziosa materia) avete così un potere immenso di frustrare noi uomini sempre tormentati da quel DNA maledetto. Salvo poi che dopo averci fatto spellare la testa e altro per finalmente ‘averla’, noi ve la facciamo pagare in mille modi da veri beceri quali sappiamo essere. Bello schifo. E poi ci sono le vili chat erotiche (faccia a faccia macché, dietro il pc di tutto), gli scambisti, i privé dei locali Lap Dance con ancora altre orde di rumene o nere e coi vostri mariti/fidanzati lì a plotoni. Ci sono le migliaia di anonime studentesse che si prostituiscono in ogni città con gli annunci sulle riviste di settore, le escort di lusso, e poi la miserabile piaga del porno turismo di Cuba, Tailandia ecc. Insomma, un quadro osceno. Una realtà colossale, ciclopica, oggi deviante oltre il limite dell’assurdo, che troneggia sulle nostre vite ma che riceve da voi donne quasi nessuna attenzione, né proposte di soluzioni. Vivete accanto a uomini ridotti, loro malgrado, così. La vostra vita è zuppa di questa malattia erotica da DNA sfasato rispetto all’evoluzione dei tempi, e cosa fate?

Prevengo qui alcune obiezioni udite non di rado da donne coinvolte in questi dibattiti. Reclamate per esempio che non siete voi a restringere l’offerta di sesso, anzi, che sono gli uomini oggi a esserne sovente disinteressati. Mi sono persino sentito dire “ma io la darei eccome, è che non si trovano poi tutti sti uomini”. Sono affermazioni fallate, dovute al fatto che la donna in queste cose tende a mentirsi, a operare una rimozione acrobatica della realtà, là dove essa non si accorge che alla sua eventuale disponibilità interiore corrisponde però un respingente istantaneo all’esterno, che scoraggia moltissimo il maschio nell’approccio. In parole povere, lei vorrebbe, ma poi ‘se la tira’ al momento del contatto con l’uomo, cioè si irrigidisce o pretende il solito preambolo per noi estenuante di un lungo rito corteggiatore anche per una semplice trombata, e noi spesso gliela diamo su. Altre donne sostengono che sono i pregiudizi maschili a bloccarle, cioè il timore di essere poi additate come quelle che ‘la danno a tutti’, le ‘pompinare’ ecc. In questo c’è un elemento di verità, ma si tratta oggi, nel mondo occidentale evoluto, di casi sporadici, e ciò non spiegherebbe in ogni caso l’imponente divario di domanda/offerta che domina il sesso fra i generi. Infine ci sentiamo dire da voi che l’uomo comunque non perderebbe il vizio del sesso commercial-mediatico anche se lo potesse ottenere tranquillamente dal mercato ‘sano’, poiché “in fondo voi maschi sognate sempre di possedere la donna, vi eccita comprarvela, la dovete immaginare serva e sporca”. Di nuovo vi gabbate. Le ultime ricerche di settore puntano in primo luogo al bisogno fisiologico insoddisfatto come motivazione del cliente, poi al bisogno di essere accolti, e solo in ultimo al maschilismo irriducibile. Possiamo sicuramente dire che per tantissimi maschi la natura squallida dell’alternativa a pagamento – che si tratti della milionesima sega davanti al pc o, peggio, della trombata con una che ti mette fretta, ti succhia con il preservativo, e alla quale non puoi leccare la passera per paura dell’Aids, che non ti bacia, e sta lì a prendersi il tuo corpo come fosse un comodino da spostare – è una parte assai spiacevole di queste vie di fuga che volentieri si risparmierebbero. Poi, certo che ci sarebbe sempre una minoranza fisiologica di uomini recidivi che punterà comunque al degrado, ma chissenefrega, non fanno testo.

Un breve stop sui dati, vale la pena conoscerli. In Italia ci sono circa 70 mila prostitute rappresentati oltre 35 Paesi. I casi di violenze su queste donne in questi ultimi anni sono stati circa 700.000. Sono 9 milioni i clienti italiani delle prostitute (1 uomo su 2) con un giro d’affari di 1 miliardo e 80 milioni di euro all’anno. Nel mondo, il business della prostituzione raggiunge i 60 miliardi di euro (battuto solo da quello delle droghe), con circa 40 milioni di donne coinvolte; il giro d’affari del porno passa i 57 miliardi di euro, senza contare l’immenso mercato nero. I clienti italiani delle prostitute rispondono al seguente identikit: in prevalenza uomini fra i 35 e i 40 anni, lavoratori, nella maggioranza dei casi single con un’istruzione medio-alta; cercano le ragazze direttamente in strada in media una volta ogni 15 giorni. Per un nutrito gruppo, le mogli/compagne sono viste così: “Ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perché quando ti sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia, poi usano il sesso come una risorsa, un’arma”. Il mercato globale del turismo sessuale incassa qualcosa come cinque miliardi di dollari all’anno, con Paesi come la Thailandia dove il turismo (a prevalenza sessuale) è stato la prima fonte di valuta estera e contribuiva per il 13 % al Pil. Cuba, che sotto il regime di Batista era soprannominata il bordello degli USA, è oggi nota come il bordello d’Europa, con gli italiani in prima fila. (fonti: Gruppo Abele, Dipartimento Pari Opportunità, Ministero degli Interni, Fondazione Ismu, Transcrime, Università di Trento e Cattolica di Milano)

Spaventoso. Il problema della disparità di domanda e offerta di sesso fra uomini e donne è una catastrofe, e credo che queste righe lo abbiano dimostrato. Allora, donne, le vie per affrontare tutto ciò sono per me due, salvo poi scoprirne delle altre se avrete l’intelligenza di aprire un ampio dibattito su questo immenso problema. O mantenere lo status quo, con miglioramenti cosmetici, se decidete che per tanti motivi non potete/volete cambiare il vostro approccio al sesso. Oppure fare la terza rivoluzione dei generi nella Storia. Va fatta in partnership con noi uomini, ma non vi nascondo che qui la parte maggiore tocca a voi. Eccola: dovete abbracciare il Sesso Ludico, imparare a farlo e a chiederlo con naturalezza. Dovete imparare a smettere di avere paura di ‘far vedere’ che lo volete quando lo volete, dovete soprattutto semplificarci immensamente il percorso che dallo stimolo erotico porta alla soddisfazione di quello stimolo, semplificarlo imparando ad accogliere con più morbidezza le nostre avances (indipendentemente dal sì o no-grazie finali), oppure e soprattutto cominciando a FARLE quelle avances. Sesso gioco, sesso aperitivo, sesso jogging, sesso semplice. Donne, siamo esasperati dalla fatica orribile che dai 15 anni in poi ci tocca fare ogni volta, ogni maledetta volta che una ragazza ci colpisce, che vorremmo una ‘smanazzata’, un divertissment, o anche solo parlarlvi con una birra in mano. Voi non sapete cosa significhi esse ‘cacciatori’ in questo campo, può essere emozionante per un po’, poi ti distrugge, soprattutto quando nella normalità dei casi su cento tentativi al maschio tornano sbattuti in faccia come padellate 98 occhi scocciati, o girate di spalle, oppure i “non mi stressare”, i “non è il caso”, la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo. Vi garantisco che sono tutte pugnalate alla nostra emotività, moltiplicatele per decenni, anche se noi poi fingiamo di sbattercene, ma non è vero. Una vita così ci indurisce, ci incattivisce dentro, e infatti, come scrivevo più sopra, poi le donne quel potere lo pagano carissimo, quando noi avvelenati ci vendichiamo da beceri chiamandovi troie o bocchinare con gli amici e nelle compagnie appena riusciamo finalmente ad averla. Qui entra in gioco la parte che tocca al maschio nella terza rivoluzione dei generi, cioè un impegno a dismettere per sempre, a seppellire negli inferi, lo stigma demenziale che appiccichiamo ancora oggi alle poche donne capaci di sesso ludico. Dobbiamo cancellare dal nostro cervello l’idea medievale che quelle che la danno sono una cosa, quella da sposare sono un’altra. Dobbiamo altresì piantarla con la pretesa idiota che tutte la diano con gioia ma non nostra moglie. Significa imparare in questo campo a non vedere, a non sentire, a non chiedere, ovvero il non detto anche se immaginiamo, e che valga per i giochi extra di lui come per quelli di lei. Questa rivoluzione va fatta in partnership, perché conviene a tutti.

Riequilibrare urgentemente lo squilibrio intollerabile fra domanda maschile e offerta femminile di sesso nel mondo moderno, conviene però soprattutto a voi donne. Come si diceva, il controllo dell’offerta (la do – non la do) vi dà un potere immenso, ma vi massacra pure. Oggi il corpo femminile è ipertroficamente valutato proprio a causa di quella sproporzione, e se non lo fosse più, se cioè a domanda 100 corrispondesse un’offerta adeguata, sparirebbe anche la commerciabilità oltraggiosa delle vostre parti corporee: mai più donne-pezzi di scottona nude e saltellanti che appaiono in tv ma non si odono; mai più deficienti televisive che ‘vengono’ mentre scartano il budino; mai più le ‘Albe Parietti’ invitate a parlare fra esimi intellettuali solo perché le telecamere possano offrirci due tette e una bocca da pompini fingendo però la parità intellettuale in televisione; fine del degrado grottesco della vostra immagine, in Italia in particolare. Dovete, in sintesi, svalutare la gnocca su questo mercato impazzito, rendendola molto molto più felicemente accessibile, e consegnare così al dimenticatoio della Storia le massime come ‘tira più un pelo di figa che un carro di buoi’, che infatti ispirano l’osceno concetto del gnocca-based marketing che vi insudicia la vita. E infine, pensateci, in un mondo di sesso ludico crollerebbe una fetta enorme del putrescente castello mondiale del commercio sessuale, portandosi al cimitero gli scempi planetari che causa.

Questa la mia sintesi di partenza. La penna a voi, datevi da fare, agite, proponete, fatevi sentire.

Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info


547 Commenti

Strider 5:47 pm - 29th Luglio:

Retiarius
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.Jolly, come atto sessuale fine a se stesso ti confermo che è così, la donna trae maggiore beneficio e piacere da un rapporto sessuale rispetto a noi
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E’ un discorso molto relativo, che varia da persona a persona, dalla situazione, ecc. Un rapporto sessuale puo’ essere appagante o “straziante” (cioe’ deludente) sia per l’ una che per l’ altro.

Simone 9:07 am - 31st Luglio:

Retiarius
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Se affermi che l’atto sessuale sia più appagante per la donna …….Jolly, come atto sessuale fine a se stesso ti confermo che è così, la donna trae maggiore beneficio e piacere da un rapporto sessuale rispetto a noi
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Scusa ma di preciso su cosa ti basi? Forse su detti e credenze popolari come queste? Fossi in te non darei molto retta a certe leggende urbane.
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“Mythòs” è un lemma d’origine greca che significa “parola” ma anche “narrazione”, usato per raccontare fatti e misfatti di dei ed eroi, per spiegare l’incomprensibile realtà del creato, la natura o altro.

Contrapposto al “mythos” era il “lògos”, tradotto con i vocaboli “discorso” oppure “ragione”, con riferimento al pensiero razionale o filosofico.

Nella mitologia greca un mito narra di Tiresia da Tebe, reso cieco dalla dea Era (Giunone), perché irritata dal giudizio del tebano nella controversia tra lei ed il marito Zeus (Giove) sulla diversa intensità del piacere sessuale provato dall’uomo rispetto alla donna durante il coito.

Tiresia fu convocato nella dimora degli dei sul Monte Olimpo perché era considerato l’unico capace di esprimere un sincero giudizio sulla questione essendo stato sia uomo che donna.

La sua metamorfosi avvenne per punizione divina.

Una versione della leggenda racconta che un giorno Tiresia mentre camminava su una montagna vide due serpenti che copulavano ed uccise la femmina di quella specie animale. Per tale atto violento fu subito tramutato dagli dei da uomo a donna, perché il serpente era considerato il guardiano delle potenze terrestri ed il dispensatore della potenza divina.

Egli visse in questa condizione per sette anni provando i piaceri sessuali come donna.

Dopo quel periodo ebbe la ventura di vedere un’altra volta due serpenti legati in un amplesso ed uccise il serpente maschio , ma nello stesso istante il tebano ridiventò uomo.

Successivamente Tiresia fu convocato da Giove e da Giunone per giudicare la loro controversia. Zeus sosteneva che fosse la donna a provare il maggior piacere durante l’amplesso, mentre Era affermava con convinzione che fosse l’uomo ad essere più gratificato durante il coito.

Tiresia espresse la sua opinione dicendo che il piacere sessuale si compone di dieci parti, l’uomo ne usufruisce di una sola, le altre nove formano il godimento della donna. Quindi la donna prova un piacere nove volte maggiore di quello dell’uomo.

La dea Giunone adirata con il tebano che aveva svelato tale segreto, per vendetta lo fece diventare cieco.

Giove non potè opporsi alla decisione di Giunone, però cercò di compensare Tiresia del danno subìto donandogli la facoltà di prevedere il futuro e di vivere per sette generazioni.

Aveva ragione Tiresia nel dire che nell’atto sessuale è la donna a provare maggiormente piacere ?

Le ricerche scientifiche contemporanee non sono concordi.
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Simone 9:24 am - 31st Luglio:

da repubblica.it
RICERCA
Il sesso migliora con l’età
per le donne il picco a 40 anni
Uno studio americano ha analizzato il rapporto – problematico – tra genere femminile e attività sessuale. Più dei due terzi delle intervistate soffre di qualche disfunzione. Fra i 18 e i 31 anni meno della metà raggiunge l’orgasmo di GIULIA BELARDELLI

Il sesso migliora con l’età per le donne il picco a 40 anni

PER le donne, il picco della soddisfazione sessuale arriva dopo i quarant’anni. E il sesso sembra essere un problema per quasi due terzi della popolazione femminile. A dirlo è uno studio americano pubblicato sulla rivista British Journal of Urology (BJUI) che ha analizzato il rapporto con il sesso in quasi 600 donne di tutte le età. I risultati mostrano che per lei la felicità tra le lenzuola rappresenta spesso un traguardo difficile da raggiungere, al quale ci si avvicina solo verso i quarant’anni. E’ dunque nella fascia della mezza età, sostengono i ricercatori, che una maggiore autostima e relazioni più mature consentono alle donne di trarre il massimo beneficio dalle esperienze sessuali.

La ricerca, condotta dallo Hackensack University Medical Center del New Jersey, si è svolta su 587 donne di età compresa tra i 18 e i 95 anni. Lo scopo, spiega la ricercatrice capo, Debra Fromer, era “testare l’evoluzione delle Disfunzioni Sessuali Femminili (FSD, Sexual Function and Dysfunction) con il passare dell’età”. Negli anni, infatti, è aumentata la consapevolezza dell’importanza di una vita sessuale soddisfacente per il benessere psicofisico. Se molto è stato fatto per analizzare disfunzioni erettili e vari altri problemi degli uomini, l’universo del piacere femminile è a lungo rimasto indietro nella lista delle priorità della ricerca.

Oggi la comunità scientifica internazionale concorda nel suddividere le Disfunzioni Sessuali Femminili in quattro gruppi: disordini del desiderio sessuale, problemi nell’eccitazione, difficoltà a raggiungere l’orgasmo e dolori durante il rapporto (è in questa categoria che rientra, ad esempio, la sindrome del vaginismo). I dati raccolti dall’Università del New Jersey parlano chiaro: ben il 63% delle donne (quasi i due terzi della popolazione) soffre di una qualche forma di disfunzione sessuale. A lamentare i problemi maggiori in fatto di orgasmo è, a sorpresa, la fascia d’età compresa tra i diciotto e i trentun anni, mentre le cose migliorano significativamente con l’avanzare dell’età, sebbene possano comparire altri problemi come lubrificazione e calo del desiderio.

“Il 54% delle donne più giovani ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo”, spiega Former. Il problema rimane anche quando si è più grandi, ma in proporzioni minori: tra i trentuno e i quarantacinque anni, infatti, “solo” il 45% delle donne lamenta questa difficoltà, e anche dai quarantasei in su la percentuale è comunque inferiore rispetto a quella delle giovanissime (48%). Questo spiegherebbe anche la maggiore propensione all’attività sessuale durante la così detta mezza età: è attorno ai quarant’anni, infatti, che si colloca il “picco” della vita sessuale femminile.

Un fisiologico calo del desiderio si verifica verso i sessant’anni, ma non bisogna scoraggiarsi perché è un problema di cui soffre nel complesso il 47% della popolazione. “Si tratta – argomenta la ricercatrice – di un aspetto che compromette il senso di benessere generale delle donne, e influisce così sulla loro qualità della vita”. Numerosi studi hanno evidenziato come un rapporto tormentato con il sesso abbia implicazioni pesanti su fattori chiavi dell’esistenza, tra cui relazioni sociali, autostima e benessere psicofisico. “E’ per questo – aggiunge Former – che è così importante identificare i problemi e trovare delle soluzioni ogni volta che sia possibile. Finora diversi trattamenti a base di ormoni e altri medicinali si sono dimostrati efficaci nella cura di donne affette da FSD”. Prima di tutto, però, c’è l’aspetto psicologico e il rapporto con se stesse: è qui che si trova la chiave della maggiore soddisfazione in età più mature.

I risultati dello studio sono coerenti con una ricerca simile condotta sulla popolazione femminile turca. “Questa osservazione suggerisce – spiega la ricercatrice – che ci siano anche delle basi biologiche per le disfunzioni sessuali delle donne”. L’influenza culturale e sociale, insomma, ha sì un ruolo importante per quanto riguarda la dimensione psicologica, ma non è la sola responsabile dell’infelicità sessuale femminile. Il consiglio, per le donne di tutte le età, è guardare in faccia i problemi e non sentirsi “anormali”. E se le giovanissime possono stare tranquille perché la felicità a letto, prima o poi, arriva, le più mature non devono fare altro che godersi il loro “picco” e trasmettere un po’ di serenità alle nuove generazioni.

(29 luglio 2010)
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E il sesso sembra essere un problema per quasi due terzi della popolazione femminile.
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Leonardo 12:05 pm - 31st Luglio:

Lasciamo stare chi gode di più o chi ha più bisogno di sesso. Le donne spesso vivono solo per trovare degli uomini, ci hanno sempre guadagnato; l ‘ uomo spesso ha molti interessi, a volte vi rinuncia dopo il matrimonio per campare la moglie e i figli.
La differenza sostanziale è che la maggioranza degli uomini ama le donne esageratamente ( bisognerebbe capire il motivo perché gli uomini non hanno senso critico verso le donne) le donne invece hanno una tendenza misandrica e al rifiuto di se stesse a donarsi all’uomo: naturalmente per prendere il più possibile, in questa cultura dove le donne sono considerate il massimo che un uomo possa desiderare dalla vita.
Io ultimamente ho capito che insistere a definirmi misogino non è del tutto corretto, più che altro sono vittima della misandria maschile e femminile.
Ho il programma google che sottolinea in rosso gli errori: mi sottolinea la parola misandria.
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Riguardo alla vanità maschile:

http://files.splinder.com/d660454b749ff142aac0d6cedf307f40.jpeg

Credo che gli uomini abbiano sempre esagerato con pitture facciali, più delle donne, anche perché non servivano solo per apparire, ma anche per spaventare o per riti religiosi…

http://bruno60.files.wordpress.com/2008/03/pellerossa-sakem.jpg

http://www.agendaonline.it/photo/aborigeni.JPG

http://www.wolf-howl.com/wp-content/uploads/kiss.jpg

http://www.metalzone.biz/rest/Tapiz/Cradle%20of%20Filth/cradle.jpg

leftie 9:40 pm - 2nd Agosto:

Caro Fabrizio,
tra le tue 4 ipotesi mi sembra che la 4 sia quella che più si avvicina alla realtà. Ti assicuro che non sono un uomo, che non sono brutta (almeno ho ragionevole successo con gli uomini) e che sono capacissima di far capire le mie intenzioni.
Ho semplicemente il sospetto che con le connazionali gli uomini spesso semplicemente non riescano a credere che siano in cerca di sesso ludico, e sospettino che ci sia la “fregatura” dietro l’angolo. D’altra parte sarebbero anche giustificabili. Comunque le conseguenze pratiche sono quello che sono.

Silver 11:23 pm - 2nd Agosto:

leftie
“tra le tue 4 ipotesi mi sembra che la 4 sia quella che più si avvicina alla realtà.”
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Una domanda: secondo te, le italiche femmine, come sono messe? Bene? Male? Così così? Tutte disinibite e senza tabù? Tutte bombe del sesso? Tutte assatanate, vogliose di cazzo, dalla mattina alla sera?

Fabrizio Marchi 11:55 pm - 2nd Agosto:

“Ho semplicemente il sospetto che con le connazionali gli uomini spesso semplicemente non riescano a credere che siano in cerca di sesso ludico, e sospettino che ci sia la “fregatura” dietro l’angolo. D’altra parte sarebbero anche giustificabili”. (Leftie)
In fondo la risposta te la sei data da sola, pensaci…Ma allora te la devi prendere con le tue colleghe di genere che rendono inverosimile ciò che per te sembrerebbe essere una cosa normalissima, e non con gli uomini …
Comunque, cara Leftie, ti do una buona notizia, hai risolto i tuoi problemi. Non avrai più bisogno di andare in Grecia o in Bulgaria per fare sesso ludico. Sono certo che su questo blog troverai pane per i tuoi denti. Nessuno dei nostri amici si tirerà indietro, credimi. Il problema è che di donne che a parole spostano le montagne ne ho viste a reggimenti, ma poi quando si tratta di passare ai fatti il piatto piange…
Fabrizio

Lu 9:16 pm - 9th Agosto:

Ciao Fabrizio, ciao a tutti,
hai ragione, non mi sono più collegata, lo faccio ora per consigliare una lettura a quanti pensano che nessuna donna faccia fatica a portarsi a letto un uomo, se solo lo vuole:
“La vita sessuale della donna brutta”, di Claudia Tajes.
Intanto io mi vado a documentare sul Vostro manifesto culturale che renderebbe inutile qualsiasi altra mia argomentazione su concezione marxista o utilitarista del rapporto uomo-donna.
Un’ultima cosa, chiedo scusa se con la mia battuta finale, certo un pò grezza, ma accompagnata da faccina sorridente che aveva lo scopo di sdrammatizzare e far dell’ironia, ho turbato la sensibilità di qualche anima bella.
Non succederà più. Buona continuazione.
Lu

Maria5 7:05 pm - 19th Agosto:

Ciao a tutti, mi chiamo Maria
Ho letto con curiosità l’articolo e i vostri commenti
Mi piacerebbe comprendere meglio in cosa consiste il sesso ludico.
Generalmente il sesso è conseguente ad un’attrazione fisica e/o mentale che può verificarsi nei confronti di più persone. L’attrazione spesso non è razionalmente spiegabile e non dipende solo dall’aspetto fisico. All’attrazione dovrebbe poi seguire un’affinità che presuppone anche capacità di comunicazione.
E’ più raro che le donne gradiscano le classiche sveltine che invece sono più facilmente praticate dagli uomini e una buona parte di amplessi che vengono consumati è noto lascino insoddisfatte le donne.
Se per sesso ludico si intende il sesso per il piacere, potrebbe essere quest’ultimo l’oggetto di difficile realizzazione.
Può essere facile per un uomo usufruire di prestazioni a pagamento, è più difficile per le prestazioni maschili che pare abbiano anche tariffe e modalità diverse.
Potrebbe avvenire che il coinvolgimento emotivo o mentale che viene richiesto ad un uomo, abbia la possibilità di migliorare anche le sue prestazioni (anche se di fatto non è sempre così) o comunque migliorarle nella forma continuativa e nel contempo predisporre in maniera ottimale anche la donna.
Ma anche se vogliamo fare un analisi sul territorio italiano, asserendo che le nostre donne hanno una mentalità chiusa , faccio notare che le prestazioni a pagamento sono molto diffuse anche in quelle nazioni dove è nota una maggiore libertà negli approcci ai fini sessuali.

mauro recher 8:56 pm - 19th Agosto:

vedi LU la bruttezza è una “brutta” bestia ,prende uomini e donne indistentemente ,vita sessuale?? a pagamento forse , alcuni brutti non riescono nemmeno con quello, e fare anche qui la distinzione tra uomini e donne mi sembra alquanto inutile ,seguo ,essendo un diretto interessato un forum appunto di brutti ,la maggioranza sono uomini ,ma ci sono anche le donne ,la tristezza di vivere in un mondo dove conta tanto l’apparenza è lampante ,ma comunque è chiaro ed è anche normale ,chi è più attraente abbia più possibilità ,è cosi anche in natura ,ed non è colpa di nessuno ,non la pensano cosi le femministre a sud che ti hanno scritto un bel articoletto sull’uomo brutto ,non contente di averlo reso pari ad un maniaco (un brutto è anche maniaco ,mi sembra chiaro come fare 1+1) dopo un paio di giorni rincarano la dose che oltre ad essere maniaco è pure stupido ,come possiamo parlare di rispetto se ci sono articoli cosi razzisti ?? poso capire che il sito sia anche estremista ,ma a tutto c’è un limite
che ci siano uomini da 1000 euro al mese accompagnati felicemente è verissimo ,come è vero (ma li credo che siano troppo esigenti) quello che poi hai descritto ,ma qui non credo che in questo blog ci sia una questione di sfigaggine acuta ,ma si tenta di rendere più equilibrato il sistema uomo e donna e che esistono anche i cosidetti uomini beta …..
gli articoli sono questi
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/07/19/l-uomo-brutto
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/07/22/stupidi-dentro-e-spesso-brutti-fuori

Strider 11:08 pm - 19th Agosto:

Maria5
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E’ più raro che le donne gradiscano le classiche sveltine che invece sono più facilmente praticate dagli uomini e una buona parte di amplessi che vengono consumati è noto lascino insoddisfatte le donne.
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Invece gli uomini sono “soddisfattissimi”, ovvio…
Maria5
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Può essere facile per un uomo usufruire di prestazioni a pagamento, è più difficile per le prestazioni maschili che pare abbiano anche tariffe e modalità diverse.
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Si’, per gli uomini e’ “piu’ facile” (… roba da matti!) usufruire di prestazioni a pagamento, perche’ a differenza delle donne, che il membro maschile possono averlo gratis (a meno che non siano vecchie o degli autentici cessi) in ogni momento, a loro tocca pagare quasi sempre: direttamente o indirettamente.
Questo, naturalmente, se hanno denaro da spendere; altrimenti gli tocca restar casti e masturbarsi.
Ecco, questa e’ la vita di tantissimi uomini comuni che pero’, al contrario di noi, non verranno mai a raccontarlo qui o altrove, perche’ schiavi di una cultura che li obbliga ad essere sempre dei “machi che non devono chiedere mai”. Basti dire che certi soggetti infestano anche i vari forum e blog dedicati alla questione maschile…

Strider 11:23 pm - 19th Agosto:

mauro recher
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,seguo ,essendo un diretto interessato un forum appunto di brutti ,
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Ehm, scusa mauro, ma a parte il fatto che io, in questo blog, conosco personalmente solo un uomo (da circa dieci anni), ti vorrei far notare che pur non essendo il sottoscritto un clone di Roul Bova, non faccio neppure schifo. Ossia, non appartengo alla categoria dei brutti.
Casomai ho dei lineamenti piu’ simili a quelli degli uomini dell’est … Tanto per essere piu’ chiaro: pur essendo oltre 20 centimetri piu’ basso ed almeno 22-23 kg piu’ leggero (*), somiglio vagamente a costui (e come lui ho la mascella squadrata).

http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.swissbudo-portal.ch/wPortal/img/07_klgr/Wladimir_Klitschko55_gr.jpg&imgrefurl=http://www.eastsideboxing.com/forum/showthread.php%3Ft%3D146077&h=300&w=400&sz=34&tbnid=dRJP7Dh3k3eQ_M:&tbnh=93&tbnw=124&prev=/images%3Fq%3Dklitschko&zoom=1&hl=it&usg=__KNvDKPE-p7qm5EgcCAp5m5j4wbE=&sa=X&ei=oqttTKm5AdGTOKLWxLAL&ved=0CDgQ9QEwBg
>>
(*) Io peso 90 kg, lui 112-113 kg.
>>
Lu
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“La vita sessuale della donna brutta”, di Claudia Tajes.
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Invece la vita sessuale dell’ uomo brutto e’ uno spettacolo…! Del resto come erano soliti dire parecchi 45-50-55-60enni delle mie parti: “co le femmine basta sapecce fa’…” (sic!)

Rita 10:31 am - 20th Agosto:

Maria5
Generalmente il sesso è conseguente ad un’attrazione fisica e/o mentale che può verificarsi nei confronti di più persone. L’attrazione spesso non è razionalmente spiegabile e non dipende solo dall’aspetto fisico. All’attrazione dovrebbe poi seguire un’affinità che presuppone anche capacità di comunicazione

°°°°°°°°°°°°°°°

ciao Maria, partiamo da qui smile
concordo con questa tua definizione.
Secondo me il sesso ludico corrisponde alle prime due frasi che tu hai scritto: l’ultima frase descrive già una consecutio (quella in cui tu usi – giustamente – il condizionale – “dovrebbe” per intenderci), è una speranza costante (parlo per me, ma forse anche per gli uomini) che non necessariamente si verifica, non sempre insomma segue quell’affinità che presuppone capacità di comunicazione.

Ora è altamente probabile (per non dire certo) che questa speranza della seconda fase sia comune ad entrambi i sessi, ma per molteplici ragioni il sesso maschile ci prova di più. Si mette in gioco per ottenere sesso quando prova un’attrazione fisico/mentale non razionalmente spiegabile verso una donna mentre la donna no. Tuttalpiù lo fa capire, non si espone, con cio’ sperando di testare anche un’eventuale disponibilità ad un maggior coinvolgimento mentale ed emotivo che dovrebbe già appartenere alla seconda fase… quella del “dovrebbe seguire”…

Che sia tutto lì il senso del sesso ludico?

Se capisco bene il tuo discorso, insomma, è quello che provo anch’io, la forma mentis femminile dominante è quello di richiedere, (quando non esigere) anche un coinvolgimento emotivo-mentale.

Non per niente, la (ancorchè rara) prostituzione maschile costa molto di più perchè viene richiesto al prostituto, oltre alla prestazione sessuale vera e propria anche una “finzione” di coinvolgimento emotivo. Alcuni anni fa uscì un servizio in TV sulla prostituzione maschile. In genere occupa una serata intera con accompagnamento a cena dove magari lui finge di pagare (per poi farsi rimborsare dalla cliente).

mauro recher 10:32 am - 20th Agosto:

mi sono spiegato male strider .non intendevo questo blog ,ma un altro forum che tratta della bruttezza e dei problemi che ne deriva……smile
ma ,mi ripeto ,che uno più attraente abbia più fortuna con l’altro sesso ,mi sembra palese ed è anche normale ,il fatto che ,i media prima ,che poi si riperquote sulle persone ,fanno pesare questa cosa della bruttezza ,con insulti ,basta vedere i due articoli di femminismo a sud

Strider 3:11 pm - 20th Agosto:

mauro recher
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ma ,mi ripeto ,che uno più attraente abbia più fortuna con l’altro sesso ,mi sembra palese ed è anche normale
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Be’, su questo non ci piove.

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=12571862

Maria5 3:27 pm - 20th Agosto:

Ciao Strider
Non ho chiaro cosa significa dover essere “machi” o non dover chiedere mai e dover pagare direttamente o indirettamente. Mentre per le donne sarebbe tutto gratis, a disposizione. Non mi sembra molto realistico.
Inoltre ci sono uomini di aspetto non molto gradevole accompagnate da donne piacenti e anche viceversa.
Il mio commento faceva riferimento al sesso ludico.
Io come donna e penso di non essere la sola, non potrei usufruire delle prestazioni a pagamento che invece pare siano abbastanza gradite agli uomini, visti gli affari sulla piazza. Non si tratta di avere tutto gratis e a disposizione perché non sempre è così, anche se non si è un cesso. E il fatto che non di rado ci siano donne che rinunciano o si contengono o praticano l’autoerotismo è comunque indice di difficoltà relazionali. Analizzare queste difficoltà sul piano collettivo e sociale non è una cosa semplice, così come non è semplice trovare le cause.
La possibilità di avere successo o realizzare incontri o rapporti sessuali soddisfacenti dipende, secondo me, da un insieme che comprende capacità di socializzazione che devono muoversi su un terreno naturale e culturale.
D’altronde non mi sembra neanche vero che in Italia le donne abbiano questa grande ristrettezza di mentalità che qui viene indicata.
Potrebbe essere anche utile guardare le donne facendo riferimento agli uomini, perché c’è molto di consequenziale.
Usufruire di una prestazione a pagamento è qualcosa che costa poco. Non in termini di denaro perché gli uomini hanno a disposizione varie tariffe e possono anche concludere nel giro di pochi minuti. Costa poco in termini umani e di scambio. E’ un sesso di tipo strumentale quello che viene praticato, richiesto sicuramente più dagli uomini che dalle donne. Che questo avvenga a causa del loro ruolo di inseminatori sempre in cerca e con bisogni fisici pressanti diversi dalle donne, mi sta stretto.
Se girate per pura curiosità (come ho fatto io) tra gli annunci per incontri mercenari o meno, potrebbe capitare che a qualcuno (come me) passi la voglia di fare sesso. Il sesso inteso come un servizio non saprei adesso dire chi se lo è inventato, ma sostenere che ciò avviene per la mancanza di disponibilità delle donne, generalizzando, secondo me non regge.
Nei paesi dove le prestazioni a pagamento sono legalizzate come ad esempio in Olanda il servizio è abbastanza richiesto. E non penso che le olandesine abbiano problemi di ristrettezza mentale e non la danno ai loro uomini.
Se la parte ludica che sarebbe quella per cui il servizio è richiesto è finalizzata al piacere maschile non vedo per quale motivo non farla a pagamento. Ognuno dalla sua parte deve ben specificare di cosa ha bisogno, in cosa consiste il piacere e a quel punto trovare cosa possa meglio soddisfarlo.
Gratis non c’è nulla per nessuno.

Strider 4:12 pm - 20th Agosto:

Maria5
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Io come donna e penso di non essere la sola, non potrei usufruire delle prestazioni a pagamento
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Ma tu non hai mica bisogno di pagare…
Che c’entra, c’e’ pure chi sostiene che l’ unica differenza fra uomini e donne in materia di prostituzione sia da ricondurre al fatto che l’ uomo deve avere l’ erezione e la donna no, e pertanto il primo non puo’ certamente prostituirsi come la seconda…
Il che e’ vero, peccato che chi lo sostiene parta dal presupposto che fra la sessualita’ maschile e quella femminile non vi sia sostanzialmente alcuna differenza.
Insomma, una autentica barzelletta da bambini delle elementari, che non merita neppure di essere presa in considerazione.

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=1340605&st=1170

Strider 4:16 pm - 20th Agosto:

Dimenticavo…
Maria5
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Gratis non c’è nulla per nessuno.
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No, non e’ affatto cosi’ : per una donna attraente il cazzo e’ sempre gratis. Semmai e’ la sua fica a non esserlo per lui, a meno che quest’ ultimo non sia una rockstar o qualcosa di simile…

Fabrizio Marchi 4:29 pm - 20th Agosto:

“Gratis non c’è nulla per nessuno”. (Maria5)
Ti sei data la risposta da sola, cara Maria5. E’ proprio questo il punto. Noi riteniamo invece che il sesso sia un gran bel gioco di cui Dio, la Natura o Chi per Loro ci hanno fatto dono, gratuitamente, altrimenti che dono sarebbe. E pensiamo, guarda un po’, che proprio in virtù di questo, debba essere vissuto altrettanto liberamente e appunto “donato”, non venduto.
Come l’acqua che beviamo (anche se qualcuno ora la vuole privatizzare), come la terra che calpestiamo (privatizzata anche questa), come l’aria che respiriamo (se andiamo avanti di questo passo anche questa farà la stessa fine).
Il Creatore (Chiunque Esso sia) non ci ha mica detto di recintare la terra e di privatizzare l’acqua. Lui ce le ha donate. Poi se gli uomini sono dei coglioni non è mica colpa Sua. Lui ce l’ha messa tutta per fare del Suo meglio e ci ha dato anche il libero arbitrio (non l’avesse mai fatto…). Più di questo, ammettiamolo, non poteva fare.
Ma gli uomini (e soprattutto le donne, in questo caso, diciamocelo), sono talmente imbecilli che, non paghi di rovinarsi la vita privatizzando e mercanteggiando tutto quello che si può mercanteggiare (compresa la vita stessa degli individui), hanno pensato bene di commercializzare (concretamente o concettualmente) anche e soprattutto la sessualità.
Ma ridurre la sessualità a merce da un punto di vista pratico, concettuale, culturale e psicologico, equivale ad assassinarla.
Questo è quanto avvenuto nei millenni per ragioni diverse e quanto accade oggi. Per approfondire l’argomento ci sono diversi e credo abbastanza esaustivi articoli nel sito che puoi leggere.
Il sesso ludico è appunto il sesso liberato da tutti i condizionamenti, siano essi di derivazione sociale, culturale, economica, religiosa o quant’altro.
In altre parole, se hai sete bevi, e non c’è nessuno che ti da l’autorizzazione; bevi e basta. Nessuno ti giudica e nessuno ti controlla. Puoi bere come, quando, quanto vuoi e dovunque vuoi, fino a scoppiare (per lo meno finchè non sarà privatizzata). E nessuno mai ti dirà nulla. E se vogliamo, la funzione del bere è molto più importante di quella sessuale che riguarda “solo” il principio di piacere, non certo quello della vita. Però, guarda caso, è proprio sulla seconda che sono scattati mille e mille condizionamenti e sovrastrutture, e non sulla prima. Da sempre. Come mai?
Noi la risposta ce la siamo già data e tentiamo di spiegarla sul nostro sito.
Credo che se metterai da parte un po’ di ruggini e di pregiudizi che secondo me (inevitabilmente, come tutti) hai, puoi riuscire a comprendere cosa intendiamo per sesso ludico.
Fabrizio

mauro recher 5:06 pm - 20th Agosto:

vado forse un pochino fuori tema ,ma si era trattato di prostituzione anche nel corpo delle donne e li è venuta fuori l’ipocrisia …iniziano con la solita tiritera ,”la bellezza per noi non è importante , ci possiamo innamorare anche di un uomo brutto e via di questo passo ” solo che ,fanno un identikit di chi poteva essere il cliente delle prostitute ,viene fuori “uomo un pochino bruttino” , allora ,ho chiesto il motivo di questa affermazione ,visto che ,per la donna la bellezza non è importante ,avete presente arrampicarsi sugli specchi ?? beh peggio smile ,peccato non aver salvato il contenuto dei post ……

Maria5 5:28 pm - 20th Agosto:

Ciao Rita,
hai espresso in buona parte quello che in effetti penso.
Riguardo a ciò che hai definito come pensiero dominante femminile che sarebbe quello di richiedere all’uomo un coinvolgimento mentale o emotivo, non so con precisione dirti da dove nasce. Per chiarire, richiedere il coinvolgimento mentale non equivale a voler arrivare al matrimonio, non parlo di obbiettivi di tipo istituzionale e andrebbe considerato che il coinvolgimento mentale può essere gradito ad entrambi i sessi e può essere incrementato facendo sesso.
Credo che le donne, in linea di massima naturalmente, guardino non solo ai contorni ma badano alle sottigliezze.
Non mi sento di potere criticare più di tanto le donne che non vogliono fare sesso fuori dal rapporto classico di coppia, o senza amore o via dicendo, così come non critico il contrario.
Che poi ci sono uomini che dichiarano che per riuscire con qualche donna devono raccontare un mucchio di palle, fare rituali inutili e perdere tempo è piuttosto triste perché la parte ludica potrebbe essere anche questa. Se quello che viene chiamato corteggiamento diviene socializzazione c’è forse possibilità migliore di relazionarsi. E’ chiaro che mi riferisco a qualcosa di semplice che non arriva al patologico, ma praticarsi, stare assieme e appunto socializzare dovrebbe essere vista come attività a sé. Se in questo contesto l’altro o l’altra non ti piace come mentalità e modi di fare, cerchi altrove senza tante lamentele. Se ad esempio si esce per andare al ristorante per poi a seguire un approccio fisico, goditi sia l’una che l’altra cosa, ma se il ristorante è solo un pretesto e interessa solo andare al dunque, viene inteso come parte del corteggiamento e magari si preferirebbe fare altro, allora viene meno il piacere di stare assieme e questa mancanza non viene ripagata da nessuna cosa. Richiedere sesso se non c’è piacere di stare assieme può risultare discutibile, non è neanche detto che il sesso riesca bene.
L’intimità è qualcosa che si costruisce, con la disponibilità di entrambi.
Le cose veloci perché il pisello piange possono anche non riuscire.
Ci possono essere anche gli approcci sessuali di tipo estemporaneo, quando vengono spontanei per entrambi, però generalmente è difficile che ti capiti con il primo che incroci per strada.
Non di rado, mi pare che questo viene indicato anche nelle statistiche ,diversi approcci nascono in ambito lavorativo e questo solo per il fatto che si sta assieme, per forza di cose, diverse ore al giorno.

Maria5 6:12 pm - 20th Agosto:

Ciao Fabrizio,

credo che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e ciò che in tutte le culture si è prodotto non può essere frutto di qualcosa di innaturale ma comunque di umane tendenze che è bene conoscere ed analizzare se si ha intenzione di controllarle.
Scrivendo che di gratis non c’è nulla io ribadisco ancora il pensiero che qualsiasi cosa si deve conquistare e questo è valido per entrambi i sessi e per ogni cosa nella vita.
Se ti sembro avere una mentalità arrugginita o con pregiudizi mi dispiace, perché invece ho cercato molto di trovare delle soluzioni e giungere ad un’unità capace di rispettare natura e cultura così come espresse nella mia forma individuale.

Simone M. 6:31 pm - 20th Agosto:

Maria5
@ Scrivendo che di gratis non c’è nulla io ribadisco ancora il pensiero che qualsiasi cosa si deve conquistare e questo è valido per entrambi i sessi e per ogni cosa nella vita.
@

https://www.uominibeta.org/2009/11/30/reciprocita-e-spontaneita/

Luke Cage 6:36 pm - 20th Agosto:

Ecco perchè l’ipocrisia regna.
Maria5 equipara le possibilità e gli spazi (non solo in senso fisico) che hanno oggi le donne per manifestare e soddisfare le proprie esigenze più o meno ludiche ai corrispettivi spazi ed esigenze maschili.
L’altra,Lu,addirittura ci consiglia una lettura su come può essere difficile avere una vita sessuale per una donna “brutta” (anche qui istituendo un virtuale parallelismo con la condizione maschile).
Le solite balle.
Non meritano ulteriori approfondimenti,per quel che mi riguarda,scusate la franchezza.

Luke Cage 6:52 pm - 20th Agosto:

@Lu&Maria5
“No, non e’ affatto cosi’ : per una donna attraente il cazzo e’ sempre gratis. Semmai e’ la sua fica a non esserlo per lui, a meno che quest’ ultimo non sia una rockstar o qualcosa di simile…” (Strider).
Imparate a memoria questo aforisma dei tempi nostri,che riassume in senso in parte figurato l’attuale situazione del rapposto fra i sessi:per ulteriori approfondimenti il sito sviluppa in molti articoli in maniera più articolata il concetto espresso da Strider.
Trattasi però di verità che le donne ,soprattutto se “per bene” , preferiscono non accettare.

Rino 8:32 pm - 20th Agosto:

Ci troviamo di fronte a due racconti solo in piccola parte sovrapponibili. Per lo più sono antitetici e incompatibili.
In gioventù mai avrei creduto che ciò fosse possibile.
Uno dei 7 (mila) errori capitali della mia vita.

Qualche volta viene il sospetto che avesse ragione Carla Lonzi: F/M due diverse specie (che una divinità maligna ha voluto collocare sullo stesso pianeta affinché non si capisssero mai e si facessero tutto il male possibile).

Mah…

RDV

Retiarius 12:09 am - 21st Agosto:

a meno che quest’ ultimo non sia una rockstar o qualcosa di simile Silver.

Che poi almeno metaforicamente anche il divo della situazione,se vogliamo “paga” metaforicamente intendo, con il suo status con il suo carisma o con il suo talento artistico.
Non basta essere semplicemente uomini per avere interesse incondizionato delle donne.Invece per le donne si.
Il discorso uomo/donna brutto/a è relativo perchè a parità di condizione è sempre la donna che ha il potere sessuale.

Luke Cage 1:21 am - 21st Agosto:

@Retarius
Concordo,hai praticamente riassunto buona parte del Manifesto del MUB..

Marco 4:53 pm - 21st Agosto:

Rino
@
Qualche volta viene il sospetto che avesse ragione Carla Lonzi: F/M due diverse specie
@
Ho scoperto solo negli ultimi mesi Carla Lonzi, ma personalmente anch’io penso da tempo che maschi e femmine siano veramente due specie diverse…

Luke Cage 2:02 am - 22nd Agosto:

Mah..l’appartenenza a specie diverse non implica necessariamente di non poter coesistere in pace ed armonia…anzi,probabilmente trovare un punto di incontro potrebbe essere più semplice che non appartenendo alla stessa specie..
Cmq quella della Lonzi è un ipotesi che non mi convince,ci solleva un pò tutti dalle nostre responsabilità.

Maria5 2:34 pm - 23rd Agosto:

Vi confesso che non mi è facile comprendere cosa c’è dietro al vostro pensiero.
Retiarius scrive:
non basta essere semplicemente uomini per avere l’interesse incondizionato delle donne, invece per le donne si.
Se un uomo si vuole sposare sceglie una donna qualunque solo perché è donna? Raramente e se ha possibilità economiche sceglie anche una povera straniera, però dolce e servizievole, carina, disposta a questo e quello ecc. ecc.
Sembrerebbe che gli uomini non abbiano mai fatto alcuna scelta di interesse. Non scelgono l’estrazione sociale, l’educazione, il livello di istruzione, lo stipendio, le proprietà, compatibilità caratteriali, nulla. Devono essere semplicemente donne.
Se la sceglie per sesso ne sceglie una qualunque, non la più carina, la più sexi, quella dell’erba del vicino, quella che fa invidia, quella di cui raccontare, quella che ci sa fare ecc.ecc. Se poi è una diva considerano anche quella, ma solo perché una semplice donna.
Anche quando si scelgono una prostituta, ne scelgono una qualunque non la più giovane, la più bella, quella che più conviene ecc, ecc.

Alessandro 4:18 pm - 23rd Agosto:

Maria5: Vi confesso che non mi è facile comprendere cosa c’è dietro al vostro pensiero.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Se per vostro pensiero intendi quello di UominiBeta, come credo, allora vi è il miglioramento delle relazioni fra uomini e donne in chiave progressista, attraverso la critica a tutto ciò che non va verso questa direzione. Il raggiungimento di un’autentica parità fra i sessi. Poi ognuno in un blog libero scrive ciò che vuole. >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Maria5: Sembrerebbe che gli uomini non abbiano mai fatto alcuna scelta di interesse. Non scelgono l’estrazione sociale, l’educazione, il livello di istruzione, lo stipendio, le proprietà, compatibilità caratteriali, nulla. Devono essere semplicemente donne.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Chi ha mai affermato questo?Secondo me l’uomo, mediamente, sceglie in base all’attrazione fisica e all’affinità caratteriale, la donna, oltre a tenere in considerazione questi due aspetti, è attratta anche, e qualcuno potrebbe affermare soprattutto, dallla collocazione socio-economica dell’uomo, non perchè sia più materialista, ma perchè ella ha più di mira la creazione di un nucleo familiare stabile e le disponibilità economiche sono sicuramente una componente fondamentale per la sua creazione. Faccio riferimento ovviamente alla ricerca di relazioni stabili e non all’avventura di un giorno. Credo che Retiarus con la sua affermazione volesse sottolineare questo: la donna, agli occhi di un uomo, vale in quanto donna, cioè in base alle sue caratteristiche intrinseche, l’uomo, agli occhi di una donna, vale anche, e forse soprattutto, in base alle sue caratteristiche estrinseche, ossia a ciò che, pur non appartenendo indissolubilmente alla sua persona, lo caratterizza dal punto di vista socio-economico.

Leonardo 4:38 pm - 23rd Agosto:

@Maria5: ti sposeresti un uomo solo perché è bello? lo manterresti solo per farci sesso? lo sopporteresti in tutti i suoi capricci?
Mi dirai che le donne fanno i figli….ma oggi si lavora in due e le donne fanno lavori meno usuranti e possono provvedere anche alla famiglia.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Sono ignorante in materia: so che le donne fanno figli con inseminazioni artificiali….
se io volessi un figlio mio senza una moglie? con
una che dona l'utero?

Maria5 6:01 pm - 23rd Agosto:

La scelta in base ad una collocazione socio economica, secondo me, non è solo prerogativa femminile. Avveniva in passato con i matrimoni combinati che avevano anche funzioni politiche e avviene oggi per le ragioni più diverse, non sempre criticabili.
Alessandro, hai una visione piuttosto idealistica di quelle che sono le predisposizioni dell’uomo nei confronti delle donne, questo mi potrebbe tradurre una tua personale sensibilità e tendenza, ma non mi lascia un disegno realistico di tipo storico e sociale e neanche umano.
E’ per questo che ho scritto che non mi è facile comprendere cosa c’è dietro il vostro pensiero.
Ma in ogni caso, la mia intenzione è solo quella di un pacifico scambio di opinioni.
P.S. @Leonardo: Caro Leonardo, io non mi sposerei proprio.
Non è bello dirlo, ma devo dare voce alla verità.

Rino 8:05 pm - 23rd Agosto:

>>
Maria5: Vi confesso che non mi è facile comprendere cosa c’è dietro al vostro pensiero
>>

Dietro il pensiero degli UU non deve esserci nulla. Se qui c’è qualcuno con un retropensiero è meglio che si smutandi immediatamente.

Deve stare tutto davanti. In modo aperto, solare, persino ingenuo. Come è dei genitali maschili.

Qui si gioca a carte scoperte.

Pane al pane.

RDV

Alessandro 8:53 pm - 23rd Agosto:

Maria5: Alessandro, hai una visione piuttosto idealistica di quelle che sono le predisposizioni dell’uomo nei confronti delle donne>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Non penso, anzi trovo gli uomini talvolta piuttosto idioti nel valutare le donne, soprattutto quando si lasciano abbagliare dalle forme femminili, trascurando tutto il resto. Spesso le donne più fisicamente attraenti sono anche le più snob, talvolta insopportabili. Affermare che gli uomini siano attratti dall’aspetto fisico di una donna o dal suo carattere non mi pare idealizzarli. Poi ci sono anche quelli che guardano al portafogli della donna o alle sue ricchezze, ma, mi ripeto, l’attrazione fisica e, in seconda battuta, caratteriale, è ciò che di gran lunga li spinge verso l’altro sesso, anche perchè, di solito, una donna non sposa un uomo che si colloca, dal punto di vista socio-economico, molto al di sotto di lei. Forse non sarai d’accordo, ma la mia esperienza e quella di tanti altri ci porta ad affermare questo.

Retiarius 9:01 pm - 23rd Agosto:

Credo che Retiarus con la sua affermazione volesse sottolineare questo: la donna, agli occhi di un uomo, vale in quanto donna, cioè in base alle sue caratteristiche intrinseche, l’uomo, agli occhi di una donna, vale anche, e forse soprattutto, in base alle sue caratteristiche estrinseche, ossia a ciò che, pur non appartenendo indissolubilmente alla sua persona, lo caratterizza dal punto di vista socio-economico.
Si nella sostanza intendevo questo.Con la prevalenza dell’aspetto più sociale che economico(quest’ultimo spesso è una conseguenza del primo).Mi riferisco alla fame ed al prestigio sociale,anche in una comunità ridotta come una comitiva giovanile
Per fare un esempio terra terra senza osservazioni psicobiologiche d’accademia.Una donna comune può permettersi di essere timida riservata o insicura,ma questo non la esclude dall’essere corteggiata o ad avere un partner(che questo poi non corrisponda al suo principe azzurro è un altro discorso).Viceversa un uomo con quelle caratteristiche rischia di essere invisibile,attrattivamente parlando.
Se un uomo si vuole sposare sceglie una donna qualunque solo perché è donna?
No, ma per una semplice conoscenza una frequentazione e/o amicizia con possibili sbocchi sessuali/sentimentali l’uomo tende a mettere meno paletti,meno condizioni sulle caratteristiche della sua donna ideale,secondo me.

Van Terron 12:20 pm - 24th Agosto:

Cumpa’,
un consiglio: scopa di piu’ e scrivi di meno!!!!
Hai una carica misogina incredibile, dettata da cosa? La radice di quasi tutti i tuoi articoli e’ che le donne non la danno facilmente quanto gli uomini la vorrebbero… e grazie a Dio, senno’ sai che palle! Cosa c’e’ di piu’ bello del corteggiamento, la caccia, la tensione che l’incertezza del risultato ti da… via su siamo onesti, non trovi donne disposte alla copula e quindi ti sfoghi scrivendo fiumi e fiumi di parole su come esse dovrebbero essere. Ma come noi siamo costruiti con un dna che ci fa pensare a loro 24 ore al giorno, loro sono costruite nel modo che tu hai descritto… c’est la vie. BIsogna capire il meccanismo non cercare di cambiarlo con simili piagnistei. Le donne sono degli esseri fantastici e complicatissimi, take it or leave it baby!
Saluti

Strider 12:35 pm - 24th Agosto:

Eccolo qua: il solito “maschiettino medio”… che ancora una volta dimostra chi realmente sia il peggior nemico dell’ uomo: l’UOMO… (altro che il femminismo).
Com’e’ che diceva quel tizio, tanto tempo fa ?
Ah si’, “Homo homini lupus”…

Strider 12:39 pm - 24th Agosto:

Van Terron
>>>>>>>>>>>>
Le donne sono degli esseri fantastici e complicatissimi, take it or leave it baby!
>>>>>>>>>>>>
Domanda n.1: cos’ hanno di fantastico le femmine ?
Domanda n.2: cos’ hanno di complicatissimo le femmine ?
Domanda n.3: perche’ sei cosi’ succube delle femmine?

Fabrizio Marchi 12:50 pm - 24th Agosto:

Ci interrogavamo proprio ieri, mi pare, credo con Marco, sulla condizione psicologica in cui versa una gran parte degli uomini. Eccoci servito su un piatto d’argento un esempio vivente di barboncino, pardon, maschio scodinzolante addomesticato, consenziente e consapevole: Van Terron. Perfetto. Non potevamo chiedere di meglio per aiutarci a comprendere la condizione maschile. E’ il “cielo” che lo manda…
“Sono un servo, so di esserlo, mi piace anche come ruolo e non vorrei mai cambiare altrimenti che gusto ci sarebbe”. “Anzi – sembra dire e in fondo lo dice – troppo poco, voglio scodinzolare ancora di più”, anche se il meschino crede di ruggire senza sapere (o facendo finta di non sapere) che il suo è il belato di un agnello…
Come lui ce n’è qualche milione, direi svariati. “Bovero negro, volere essere sghiavo di te, Badrona”.
Questo è il loro motto, quello degli schiavi da cortile, come ha sottolineato spesso LukeCage citando Malcom X.
E va bè, ragazzi, che dire, questi uomini fanno compassione, non ho altre parole. Non c’è spettacolo più avvilente del “negro da cortile”, del servo consapevole.
Forse alcuni di loro ci seguiranno se e quando riusciremo a bucare il “Matrix” e a farci sentire. Ma quel giorno non saranno più un gregge di pecorelle belanti ma uomini, forse…
Nel frattempo non dobbiamo però essere indulgenti. Le cose vanno dette e anche in modo forte e chiaro. Il “buonismo” in casi come questi non serve a nulla. I maschi vanno sferzati e anche con un certo vigore.
Specialmente i “collaborazionisti”, latrina dell’umanità, che in epoche più gloriose delle attuali non se la sarebbero cavata con un rimbrotto…
Fabrizio

Van Terron 1:24 pm - 24th Agosto:

Addirittura 3 risposte in meno di dieci minuti.
So di essere stato forte nella mia email iniziare ma volevo provocare per capire.
Mi sembra di capire che se uno la pensa in maniera diversa da voi diventa un collaborazionista e una latrina, interessante.

Abbandonando i toni forti che mi sono serviti ad avere la reazione per rispondere nel merito:
Domanda n.1: cos’ hanno di fantastico le femmine ?
Io parlavo di donne, non femmine. Le Donne mi piacciono in quanto complementai e opposte a noi. Io le considero alla pari degli uomini, esseri umani con bisogni da soddisfare.

Domanda n.2: cos’ hanno di complicatissimo le femmine ? Sono diverse quindi difficili da comprendere (probabilmente quanto lo siamo noi per loro)

Domanda n.3: perche’ sei cosi’ succube delle femmine? Da cosa lo deduci che io lo sia?

Adesso tocca a me
Cosa c’e’ di male nel corteggiare una donna? Badate bene, non intendo pagarle un viaggio alle maldive, ma se una donna ti piace, portarle dei fiori, farla ridere, intrigarla, parlare e trovare affinita’ con lei, magari pagarle la cena o ancora meglio cucinare per lei?

Come dovrebbe funzionare secondo voi?

Fabrizio Marchi 2:01 pm - 24th Agosto:

…Ah!…Quindi era tutta una provocazione per capire chi e cosa si cela dietro agli Uomini Beta…Hai capito che intelligentone il Nostro!…Grande Van Terron…
“Zi Buana”, du non essere schiaveddo di Badrona, du grande baragulo!…Oggi mi viene così Van Terron, che vuoi farci…sarà che sono ancora in ferie e allora sono più giocoso del solito…
Ascolta, forse hai sbagliato sito, ce n’è uno che si chiama Seduction.it o Seduzione italiana, una roba del genere insomma, su Google lo trovi di certo ed è stato creato apposta da un tizio che pare essere, così mi dicono, un gran “paraculone” (questo pare esserlo veramente) che ti insegna come rimorchiare le donne, forse anche risparmiando i soldi di qualche cena…ma poi tanto tu sei già predisposto…
Può darsi che possa fare al tuo caso e darti una mano. Per i fiori non credo ci siano problemi, quelli li trovi un po’ dappertutto anche senza spendere molto…Se vivessi dalle mie parti ti consiglierei qualche bel ristorantino dove si spende poco ma dove fai comunque una bella figura e naturalmente una passeggiata serale (dopo la cena) ai Fori Romani aiutato dal “Ponentino”, “più malandrino che c’hai”, così recita la canzone “Roma nun fa la stupida stasera” (“damme ‘na mano a faje dì de sì”),più tutte le stelle più brillarelle che c’hai”, e una volta i poveri ma quasi belli come me e come tanti altri se la cavavano (pure i bruttarelli, un po’ meno però, tutto sommato…) in questo modo…(i soldi per la cena in verità ancora non li avevo quando ero così giovane…). Tu dovresti essere grandicello e da questo punto di vista forse sei più corazzato…
Oggi non lo so se bastano il Ponentino (mitica brezza primaverile romana) e le stelle brillarelle, ho i miei dubbi, però puoi sempre tentare…
Ora non dirmi che non t’ho ascoltato e che non ti ho dato consigli…
Provaci ancora Sam, anzi, per dirla con le tue parole:”Play it again, Van terron”. Fra poco anche tu non avrai più bisogno dell’alter ego e potrai fare da solo. Ce la puoi fare!
Fabrizio

Alessandro 2:14 pm - 24th Agosto:

Van Terron: So di essere stato forte nella mia email iniziare ma volevo provocare per capire….>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Utilizzi questa tecnica anche quando approcci una donna per la prima volta? Comunque ti sei autodefinito un provocatore. .>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Mi sembra di capire che se uno la pensa in maniera diversa da voi diventa un collaborazionista e una latrina, interessante.>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Perchè tu hai espresso in maniera pacata e rispettosa il tuo dissenso? Entri scazzottando in “casa altrui”e poi ti lamenti della reazione del “padrone di casa”?

Leonardo 2:46 pm - 24th Agosto:

Certo Van Terron: i meridionali focosi come te cosa ci fanno alle donne?? !!

http://www.youtube.com/watch?v=aSIt2x-s0Y4&feature=related

Maria5 3:47 pm - 24th Agosto:

Alessandro, sposare un uomo o una donna che non sia dello stesso livello socio economico a volte avviene, ma non sempre felicemente.
La scelta in base all’aspetto fisico è rara, tranne che non si voglia fare sfoggio e non ci siano altre condizioni, quindi le donne o gli uomini belli, soprattutto se insopportabili possono essere ricercati solo per qualche cosuccia, ma non per un matrimonio.
Mediamente si tenta solo di trovare qualcosa di accettabile per riuscire a sbarcare il lunario, che dia il senso della costruzione e dell’elevazione. Trovare condizioni economiche adeguate è necessario e questo visti i tempi viene richiesto anche dagli uomini.

Nell’esempio che ha fatto Retiarius sulla condizione delle persone timide, dove comunque la donna riceverebbe qualche proposta mentre l’uomo risulterebbe invisibile, voglio solo dire che ogni individuo dovrebbe tendere ad un superamento delle proprie lacune e quindi mettersi nell’ottica di migliorare. Una donna timida e insicura non risolve solo perché qualche uomo potrebbe farle qualche proposta, in seguito alla quale potrebbe anche non riuscire a realizzare proprio nulla.
Ci sono persone che neanche si accorgono che qualcuno tenta di proporsi.

LesPaul 5:08 pm - 24th Agosto:

Caro Van Terron, proverò a risponderti pure io.

Tu dici: “Io parlavo di donne, non femmine”. E io di rimando ti chiedo: com’ che loro parlano SEMPRE di MASCHI e non di uomini??? Siamo animali? O ci considerano come tali? E non dire di non averlo mai notato… perché se lo dici, non mi parrebbe molto onesto da parte tua.
Tu dici: “Io le considero alla pari degli uomini, esseri umani con bisogni da soddisfare.” Benissimo: anche io sono un essere umano e come tale ho i miei bisogni. Ed è per questo che mi sento in diritto di rivendicarli. Solo i bisogni femminili hanno il diritto di essere soddisfatti? I bisogni maschili no?? E perché mai? Siamo cittadini di serie B??? Se siamo alla pari, mi sembra pacifico che occorra cercare di venirsi incontro. Do ut des, non do ut prehendas o, meglio DA UT PREHENDAM. E a me, scusami, pare che ultimamente si verifichi solo quest’ultimo aspetto. Le donne prendono, anzi pretendono (curioso il fatto, tra le altre cose, che l’etimologia della parola PRETENDERE sia tanto simile alla parola latina PREHENDERE… vero? Prehendere significa prendere… che bella l’etimologia), senza dare. Questa non è uguaglianza: a casa mia è egoismo.
Tu dici di considerarle ugali a noi. Benissimo: ottimo atteggiamento, e ti chiedo: secondo te avviene la stessa cosa a parti inverse? O loro,ormai, in un delirio di onnipotenza, pensano di esser assolutamente e sempre superiori a noi?? Vuoi provare a fare un giro tra i gruppi di facebook, tanto per fare un banale esempio, e contare quanti sono quelli fondati da donne in cui si proclama l’assoluta superiorità dell’essere femminile su quello maschile? Tu la chiami uguaglianza? No! Da ut prehendam.”La loro parità sembra essere questa: Per noi solo diritti, per voi solo doveri!”. E, di contro, prova a contare i gruppi di facebook in cui si proclama la superiorità maschile e fai un bilancio. Infine conta i gruppi maschili in cui si continua a proclamare l’amore per le donne. Sperequazione, caro VT.
Tu dici: “cos’ hanno di complicatissimo le femmine ? Sono diverse quindi difficili da comprendere (probabilmente quanto lo siamo noi per loro)” Sei sicuro che loro ci considerino complicati? Ma se non si legge altro di donne che continuano instancabilmente a sindacare sui nostri bisogni e desideri manco fossero esse stesse uomini. Che ne sanno? Quando dicono che abbiamo il cervello in un ben determinato punto (e quante volte te lo sei sentito dire??) non fanno altro che ridurci allo stato di animali fatti di solo istinto senza pensare alla nostra complessità e alle nostre emozioni. Si arrogano i diritto di dirci come siamo (o come dovremmo essere, togliendoci ogni forma di libero arbitrio). Abbi pazienza se io ho iniziato a pensare che, in realtà, loro, svilendoci, pensino che non siamo affatto complicati, anzi. Secondo le donne, gli unici esseri perfetti e complicati, capaci di emozioni, sono loro… Giusto, secondo te? Secondo me sbagliano e di grosso.
Tu dici: “Cosa c’e’ di male nel corteggiare una donna? Badate bene, non intendo pagarle un viaggio alle maldive, ma se una donna ti piace, portarle dei fiori, farla ridere, intrigarla, parlare e trovare affinita’ con lei, magari pagarle la cena o ancora meglio cucinare per lei? Come dovrebbe funzionare secondo voi?”
E’ vero. Ad essere sincero è un gioco delle parti che piace anche a me, lo ammetto. E ritengo, per quanto riguarda la mia vita personale, che così dovrebbe essere. E così mi comporto. Ma dovrebbe funzionare, per usare le tue parole, in modo che tutto quel che faccio per loro venga utilizzato a mio merito e non a mio discapito, rinfacciandomi che tale comportamento (anche il tuo, caro VT) altro non è che il comportamento maschilista figlio del retaggio patriarcale, per dirla come loro (salvo poi lamentarsi del fatto che gli uomini non corteggiano più e non mancare di rimarcare, anche in questo caso, la nostra stupidità ed inezia).
Rivoglio indietro il mio valore di Uomo, quello che loro mi hanno tolto, seppellendolo sotto tonnellate di, permettimi il termine, merda.
Caro VT, tu in realtà dimostri amore per chi, sotto sotto, ti disprezza e odia. Pensaci.

LP

Strider 5:17 pm - 24th Agosto:

Van Terron
>>>>>>>>>>>>>
Io parlavo di donne, non femmine.
>>>>>>>>>>>>>
Io invece parlavo di femmine, perche’ solitamente le “donne” parlano di “maschi”…
Van Terron
>>>>>>>>>>>>>>>
Le Donne mi piacciono in quanto complementai e opposte a noi. Io le considero alla pari degli uomini, esseri umani con bisogni da soddisfare.
>>>>>>>>>>>>>>>
Gia’, peccato che loro si considerino allo stesso tempo, “diverse”, “uguali” “pari” e “superiori” a noi, e partano sempre dal presupposto di avere dei desideri da soddisfare: i LORO (mica i nostri…).
Van Terron
>>>>>>>>>>>>>>
cos’ hanno di complicatissimo le femmine ? Sono diverse quindi difficili da comprendere
>>>>>>>>>>>>>>
Si’, sono diverse, ma al tempo stesso semplici da comprendere…
Van Terron
>>>>>>>>>>>>>>>
(probabilmente quanto lo siamo noi per loro)
>>>>>>>>>>>>>>>
Errore: noi siamo molto piu’ difficili da comprendere…
Basti dire che molto spesso non ci capiamo neppure fra uomini… Viceversa le donne si capiscono al volo fra di loro (e non perche’ “sono piu’ intelligenti”…).
Van Terron
>>>>>>>>>>>>
perche’ sei cosi’ succube delle femmine? Da cosa lo deduci che io lo sia?
>>>>>>>>>>>>
Da come “ti poni”…
Van Terron
>>>>>>>>>>>>>>
Cosa c’e’ di male nel corteggiare una donna?
>>>>>>>>>>>>>>
E’ una grandissima rottura di palle.
Te lo dice uno che ne ha corteggiate parecchie.

Silent Hill 5:23 pm - 24th Agosto:

Van Terron

Hai una carica misogina incredibile, dettata da cosa?
non trovi donne disposte alla copula
>>>>>>>>>>>>

Sai, queste frasi l’ho sentite e risentite…guarda mi sono perso persino il conto . Quando chiedo , però, di non urlare deliri patetici e di argomentare, la stessa persona si dilegua. Chissà come mai…

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le donne non la danno facilmente quanto gli uomini la vorrebbero

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Ora ho capito perchè ora spesso non funzionano le relazioni .(Fabrizio è sempre un mio parere, perdonami però se sto per essere un pò scurrile).
Non devono essere le donne a dartela, bensì sei tu che devi metterle in condizione di desiderare il tuo uccello . Nessun uomo l’ha capito, ecco perchè ci sono tutti questi schiavetti in giro…

mauro recher 5:35 pm - 24th Agosto:

centra poco con il testo iniziale , ma anche questo in quanto a paraculo non lo manda di certo a dire
è molto lungo ,ma vale la pena
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Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:00

aderisco all’appello e cercherò di proseguire , come tutti i santi giorni, la sensibilizzazione di uomini e anche di donne (che ancora non sono consapevoli del tutto della situazione che millenni di patriarcato ha prodotto) sulla necessità di superare gli stereotipi e gli squilibri fra i sessi che questa società produce da cosi tanto tempo . Sono interdetto e ancora amareggiato nel leggere i post della maggior parte degli uomini e trovo assordante e smisurata (ma già ne ero a consapevole..) la differenza di profondità, intelligenza, cultura, sensibilità, senso del rispetto (quello vero) che emerge leggendo i post delle donne rispetto a quelli maschili. Leggo le vostre risposte misurate, puntuali, intrise di solidarietà; frutto di chi davvero vuole promuovere la sacralità della vita e l’ unica cosa che mi viene da pensare è “perle ai porci”. Chiedo scusa in anticipo perchè non voglio davvero offendere nessuno, al massimo manifestare lo sconcerto per l’ evidente mentalità microscopica di taluni uomini e non vorrei distogliere dal focus dell’ iniziativa che è sottoscrivere senza esitazione e polemiche sterili un appello che manifesti la propria totale contrarietà alla violenza sulle donne. Scusate se mi ripeto, però davvero sono scioccato di vedere come persone, che stando su un sito del genere ci si aspetta un tanto più evoluti, almeno un pochino al di sopra della superficialità, al di sopra degli stereotipi che vanno avanti da secoli; cerchino attraverso ragionamenti dalla logica a mio avviso miserabile (dal loro immagino schiacciante) di dare un taglio pseudointelligente a quelli che sono invece da sempre i corollari comportamentali del patriarcato dominante. Alla richiesta per un appello contro la violenza alle donne, si invoca per rifiutarlo, la violenza che anche gli uomini subiscono? Spero di non essere bannato ma non posso tacere che la differenza fra queste donne e noi (anzi voi…) è che se chiunque (uomo, donna, animale, pianta o minerale) compisse una simile iniziativa promuovendo un appello contro la violenza che so, subita dagli uomini cui le ex mogli non fanno vedere i figli (è solo un esempio per carità non vi accanite su questo…andate oltre) loro aderirebbero senza sciocche e inutili precisazioni, mosse dal desiderio genuino di salvaguardare DAVVERO la vita, il rispetto, il dialogo e la comprensione. Trovo intollerabile che parlando di questioni cosi drammatiche si ribatta facendo l’ esempio di quella o questa donna che ha avuto un comportamento discriminatorio su un uomo o cose simili…..dire: “sono d’ accordo, però allora anche gli uomini subiscono vessazioni etc…” è solo un modo per mascherare il fastidio profondo nei confronti di ciò che i pensieri, gli studi, le azioni di queste donne fanno (giustamente) emergere: ovvero che l’ uomo, il maschio o come vi pare è al centro, da millenni, dell’esercizio del potere usandolo a proprio vantaggio e rendendo la donna ostaggio e al servizio dell’ uomo. Da decenni (anche grazie alla rimessa in discussione delle teorie sulle società preistoriche…anche l’ archeologia era patrocinio maschile che nascondeva gli antichissimi e diffusi culti della Dea Madre) le donne hanno acquisito coscienza di come diverso era il contesto sociale anticamente e di come è via via cambiato a favore di società aggressive dove la violenza era ( ed è) il presupposto del potere. Un tempo molto addietro le donne erano la guida, non perché esercitavano il potere ma perché erano in contatto con la nascita e la morte, con il senso profondo del cambiamento (virtù questa sconosciuta all’ uomo che tende a cristallizzare tutto ciò che lo riguarda) erano le guaritrici che sapevano guidare le coscienze umane a più alti livelli di spiritualità. Finalmente si mette in discussione sul serio il paradigma sociale in cui siamo immersi e noi uomini abbiamo il dovere di essere promotori di questo cambiamento che porta a società fondate su valori diversi dagli attuali. Si badi che non pongo la discussione sul piano del meglio donna, meglio uomo, farlo significherebbe travisare e confondere il senso dell’ appello. Questa adesione non necessità di un confronto sul primato dei sessi…..è una pura richiesta di aiuto e di anelito al miglioramento delle condizioni di vita. Sic et sempliciter
Concludo con una cosa che le donne già sanno bene, ma preme comunque sottolinearlo: a mio avviso è ovviamente necessario dialogare con gli uomini per convergere sempre più sulla via della comprensione, del rispetto e della mutualità (salire insieme sull’ arca di cui si parlava prima…)ma è forse ancor più utile (le due cose non sono ovviamente supplementari) insistere sulla “alfabetizzazione della propria presa di coscienza da parte delle donne” di quelle donne che sono le prime vittime mentali dei retaggi dell’ attuale società; parlo per intenderci con un esempio banale di quelle donne che aspirano a tutti i costi ad avere il figlio maschio: quante volte ho sentito donne incinte dire con trionfo “è maschio me lo sento, ne sono sicura..”!!!!!!! o le donne che pensano, qualora tradiscano il partner, che se lui le da un paio di sganassoni o di calci in pancia un po’ se lo sono meritato!!! (nei paesi dell’ est è pieno ve lo assicuro…..garantisco però che non sono andato nell’ est per turismo sessuale!!!!!). Voglio dire che come per tutte le evoluzioni occorre pensare al presente e al futuro e per quest’ ultimo sono le donne madri dei maschi le prime a non dover trattare questi come i destinatari del futuro potere, come il mezzo attraverso il quale anche loro saranno accettate da questa società maschilista……ma a doverli crescere come esseri umani liberi e coltivare in loro il senso sacro per la vita.
Scusate per la lunghezza il dono della sintesi non mi appartiene. O forse se leggevo post meno inquietanti sarei stato più corto. Buona fortuna a tutte le donne e tutti gli uomini (soprattutto a quelli picchiati selvaggiamente da donne senza pietà!) di questo mondo….anche se le donne ne hanno più ragionevole bisogno viste le statistiche.
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Alessandro scrive:
24 agosto 2010 alle 03:02

errata corrige: nella seconda riga intendevo scrivere:….(quelle che ancora non sono consapevoli…etc etc–

Van Terron 8:06 am - 25th Agosto:

Mi avete straziato il cuore con le vostre pesantissimi allusioni razziste e coi vostri attacchi gratuiti alla mia meridionalita’… ho pianto tutta la notte ripensandoci.
Con gli occhi gonfi, i capillari esplosi e un principio di ernia jatale penso che gli unici meritevoli di una risposta siano silent hill e strider. Fondamentalmente la penso come voi, non bisogna azzerbinarsi e bisogna allontanare quelle che pensano di esserci superiori o che vogliono sottometterci alla patatina.Ma quelle sono femmine, non donne. Non penso comunque che sia necessario formare un movimento filosifico, se cosi’ possiamo definire questo blog dove a chi dissente viene dato del negro, per far valere tali diritti o svegliare le coscienze. Basta guardarsi dentro e trovare le risposte, che come diceva quelo, sono tutte sbagliate.
Grazie a tutti per i vostri feedback.
VT

Alessandro 10:15 am - 25th Agosto:

Mi avete straziato il cuore con le vostre pesantissimi allusioni razziste e coi vostri attacchi gratuiti alla mia meridionalita’…>>>>>>>>>>>>>>
??????

Fabrizio Marchi 10:50 am - 25th Agosto:

“Mi avete straziato il cuore con le vostre pesantissimi allusioni razziste e coi vostri attacchi gratuiti alla mia meridionalita’…” (Van Terron).
Van Terron, che fossi un provocatore lo avevo già capito dal tuo esordio: un’entrata a gamba tesa camuffata dietro ad una pseudo ironia. Dopo di che, te la prendi pure se uno ti risponde per le rime e hai anche la faccia tosta di dire che noi insultiamo chi non la pensa come noi…
Però non fare il “furbetto”. Ce ne sono già troppi di “furbetti del quartierino” al mondo…Non ti inventare stronzate sul razzismo o sul nostro presunto atteggiamento nei confronti della tua “meridionalità”…Continui a fare il furbetto e questo è inaccettabile…Nessuno ti ha insultato o denigrato (ci mancherebbe altro…) per il fatto che sei meridionale, molti di noi peraltro lo sono…
Il razzismo in questo luogo è bandito, sotto qualsiasi forma, sia essa etnica, razziale, religiosa, di genere. E lo sai benissimo.
Non tentare artificiosamente e ipocritamente di confondere le acque, prendendo a pretesto la mia ironia (cattiva, se vuoi) o se preferisci il mio sarcasmo di ritorno nei tuoi confronti.
Hai capito perfettamente cosa intendevo esprimere con il termine “negro da cortile” (terminologia utilizzata da Malcom X, e il solo riferimento ad un uomo come quello dovrebbe farti capire chi sono e chi siamo…)oppure utilizzando, ovviamente in modo ironico (tutti lo hanno capito, tranne te…che non hai voluto capirlo…), il modo di scandire le parole (questo sì, profondamente razzista) che veniva imposto nel doppiaggio ai neri nei film americani prima degli anni ’50…
E dimostri di essere ancora più in mala fede tentando, miserabilmente, di darmi del razzista, prendendo spunto da quelle frasi.
A questo punto sono io che ti pongo di fronte ad un bivio: a te la scelta.
Se vuoi rimanere con noi per partecipare attivamente e costruttivamente alla discussione e argomentare le tue opinioni, qualsiasi esse siano, purchè seriamente (ho detto seriamente), sei il benvenuto.
Se invece devi continuare a fare il “furbetto” o lo sbruffoncello utilizzando argomentazioni false e tendenziose come quelle che hai appena prodotto, è meglio che cambi aria.
Senza se e senza ma. Non abbiamo bisogno di perditempo.
A te la decisione. Non tornare senza averla presa. Sono stato chiaro?
Fabrizio Marchi (fondatore e gestore di Uomini Beta, quindi autorizzato a dirti questo)

Damien 12:26 pm - 25th Agosto:

::::::::!!!PUBBLICITA’!!!:::::::::::::::

F3-MALE Corporation
–presents—-

GLI OMETTI!!!

Quando le donne argomentano con un uomo non ancora “adulto”, lo “catturano” e ne inizia il processo di rieducazione, egli viene sottoposto ad una serie di violenze psicologiche, in una “camera di soppruso maschile di storica memoria”, all’interno della quale lo si sottopone a un processo di zerbinismo tale che egli stesso si sente come il vero colpevole dei sopprusi ai danni di tutte le donne, il processo risulta talmente efficace che l’ometto fà suo il concetto FEMMINISTA e spesso rinnega e schifa tutto il genere maschile.

Vengono effettuati molti paragoni sia storici che contemporanei, del tutto privi di riscontro nella maggioranza dei casi, e si inizia cosi la rieducazione maschile necessaria alla completa integrazione del nuovo verbo femminista.

Al termine di questo processo, l'”ei fu.. Uomo”, ora divenuto ometto zerbino, entra a far parte a pieno titolo della mente collettiva FEMMINISTA. spesso l’ometto zerbino, annullato della propria identità e valenza maschile nel sociale, rimarrà al servizio del FEMMINISMO fino a quando non cesserà di esistere.

Benché mentre è sostenitore della Collettività FEMMINISTA, ogni traccia di individualità venga profondamente soppressa, l’ometto tende a recuperare gradualmente i suoi ricordi nel caso circostanze esterne causino un grave danno alla sua persona, esempio in caso di divorzio.

A causa della pervasività delle modifiche effettuate, anche se un ometto viene sottoposto ad un condizionamento inverso al FEMMINISMO, non è possibile, allo stato delle conoscenze mediche attuali, rimuoverne definitivamente tutti i condizionamenti. Tanto più indietro nel tempo risale la rieducazione, tanto più i condizionamenti divengono addirittura necessari alla sopravvivenza dell’ometto, che diversamente non saprebbe ovviare.

:::::::::::FINE PUBBLICITA’:::::::::::::::::

Leonardo 12:47 pm - 25th Agosto:

@Van Terron: la mia era una battuta….
Lino Banfi mi faceva crepare dalle risate da adolescente….però tu ti firmi Van Terron, sei tu che provochi, anzi, sono sorpreso quando un Campano a due passi da Roma fa il meridionale diverso…

LesPaul 2:21 pm - 25th Agosto:

Ma VT scusa un secondo: accusi gli altri di razzismo per essersela presa con la tua “meridionalità” (ma dove poi???? io mica l’ho capito) e poi tu stesso utilizzi come nick la parola Terron, ossia una parola profondamente razzista (e orribile) con la quale al nord persone razziste identificano i meridionali?????????? Boh… scusami: non capisco!

Strider 5:14 pm - 25th Agosto:

Damien
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Quando le donne argomentano con un uomo non ancora “adulto”, lo “catturano” e ne inizia il processo di rieducazione, egli viene sottoposto ad una serie di violenze psicologiche, in una “camera di soppruso maschile di storica memoria”, all’interno della quale lo si sottopone a un processo di zerbinismo tale che egli stesso si sente come il vero colpevole dei sopprusi ai danni di tutte le donne, il processo risulta talmente efficace che l’ometto fà suo il concetto FEMMINISTA e spesso rinnega e schifa tutto il genere maschile.
>>>>>>>>>>>>>>>>

Personalmente la ritengo una mezza verita’, che riguarda piu’ che altro gli uomini acculturati e le nuove generazioni maschili.
Altrimenti sono del parere che l’ atteggiamento sprezzante che tantissimi uomini (milioni…) mostrano nei confronti degli altri uomini, sia precedente, e di molto, all’ avvento del femminismo (perlomeno in Italia), e vada ricercato nell’ ormai obsoleto ed insopportabile “machismo”.

Strider 5:20 pm - 25th Agosto:

Anni fa aprii la seguente discussione.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=11748814

sandro 12:31 am - 26th Agosto:

“Dovete, in sintesi, svalutare la gnocca su questo mercato impazzito, rendendola molto molto più felicemente accessibile, e consegnare così al dimenticatoio della Storia le massime come ‘tira più un pelo di figa che un carro di buoi’, che infatti ispirano l’osceno concetto del gnocca-based marketing che vi insudicia la vita.”

Non me ne voglia, ma se l’ altro articolo mi faceva sorridere, qui mi sganascio veramente dalle risate.
Sembra di sentire Antonio Albanese quando dice “più pilu per tutti”.
Perché non prova a chiedere a Marchionne di vendere le auto a prezzo di costo, in modo da scrollarsi finalmente di dosso la fama di affarista senza scrupoli che così tanto nuoce alla sua immagine e vestire così finalmente i panni del filantropo benefattore, consegnando al dimenticatoio della storia tutti i soldi che la fiat ha succhiato allo stato nei decenni passati?
Vediamo cosa le risponde, sarei curioso di saperlo.

Fabrizio Marchi 6:23 am - 26th Agosto:

Caro Sandro, sei estremamente lucido dal punto di vista analitico ma forse anche un pò troppo rigido, se posso permettermi. C’è un aspetto contraddittorio nel tuo approccio agli articoli di Barnard. Sostanzialmente confermi quanto lui sostiene però hai bisogno di ricordare che tu ci eri arrivato da quel dì e quindi per te sono come la scoperta dell’acqua calda…
Se è per questo anche io ci ero arrivato da un pezzo ma questo cosa c’entra? Toglie forse validità ai concetti da lui espressi? Se tutti fossero arrivati alle conclusioni a cui siamo giunti sia te che il sottoscritto e pochi altri non saremmo nella situazione in cui siamo. Non trovi? E non ci sarebbe neanche bisogno di fare quello che facciamo perché vivremmo in un mondo diverso… E invece così non è e questo rende necessari articoli come quelli e come altri, che hanno l’obiettivo di aprire gli occhi a tante e tante persone (soprattutto uomini) che non hanno ben chiara la situazione, così come ce l’hai tu e qualcun altro.
E’ evidente che c’è un elemento di provocazione negli interventi di Barnard: sono dei sassi che vengono lanciati nello stagno proprio per provocare una reazione e favorire una discussione. In fondo è proprio quello che tutti noi stiamo facendo, compreso te.
Se ci pensi bene è quello che hanno fatto e fanno tutti coloro che si propongono di intervenire nella e sulla realtà per cercare di modificarla. E se ci pensi ancora meglio, il fatto che tu abbia scelto la Fiat, Marchionne e il mercato dell’auto come termine di paragone è significativo che quell’articolo coglie nel segno e conferma quanto noi sosteniamo. E cioè che il sesso, o meglio la sessualità femminile, è stata concettualmente e non solo praticamente mercificata. Chiedere alle donne di liberare la loro sessualità equivale oggi a chiedere, come dici giustamente tu, a Marchionne e agli azionisti della Fiat (o di qualsiasi altra azienda) di anteporre le ragioni del benessere pubblico a quelle del loro profitto.
Proprio l’esempio che hai scelto dimostra che quell’articolo è del tutto azzeccato e analizza la situazione con grande lucidità. Perché allora sottoporlo ad una sorta di sarcastico pestaggio?
Non siamo mica qui per fare a gara fra di noi a chi è arrivato prima a capire le cose…Siamo qui per costruire un movimento maschile capace di aprire gli occhi alla maggioranza degli uomini (beta), di svegliarli, di aiutarli a trovare il coraggio di abbandonare la loro condizione di subalternità psicologica e conseguentemente di intervenire sulla realtà dello stato di cose presenti per cercare di modificarla.
L’impresa è a dir poco ardua ma anche entusiasmante, sotto ogni profilo. Ce la faremo? Dipende molto se non tutto da noi. Io personalmente ho questa ambizione. Se vuoi è una grande scommessa che secondo me vale la pena tentare. Comunque sia, sarà un grandissimo viaggio di libertà, dignità ed evoluzione (non mi pare cosa da poco)che ti invito ad intraprendere.
Sali sul nostro vascello, se pensi che ne valga la pena e sia giunto il momento. Preparati però ad un viaggio molto lungo…
Fabrizio
P.S. il video di Pasolini lo trovi nella sezione “contributi proprio in fondo agli altri

sandro 10:00 am - 26th Agosto:

Temo di non essere stato capito.
La mia ironia non deriva da supponenza da parte mia; sono semplicemente basito dinanzi a tanto candore.
Io credo semplicemente che dire queste cose alle donne sia né più né meno come dire agli uomini che orinare fuori dal vaso è sbagliato, perché non è igienico, ecc.
Io credo che più o meno tutti sappiamo che orinare fuori dal vaso sia un atteggiamento scorretto, fatico non poco a credere che chi lo fa ignori queste cose.
Chi lo fa, dal mio punto di vista, semplicemente se ne frega del fatto che sia giusto o sbagliato. Lo fa e basta, senza porsi problema alcuno, tanto non pulisce mica lui.

Fabrizio Marchi 11:13 am - 26th Agosto:

Sandro, altra metafora azzeccatissima. La vedo esattamente come te. E infatti il problema per noi non è tanto quello di scoprire chissà quale verità bensì soprattutto quella di portarla alla luce.
Per utilizzare il tuo stesso validissimo esempio, oggi tutti fanno la pipì fuori dal vaso ma nessuno riesce ad ammetterlo, per paura, vergogna, viltà, opportunismo, senso di colpa, paralisi psicologica ecc.
E qui torniamo a quanto ci siamo detti nei precedenti post. Combattiamo una battaglia in quella che io definisco “Psicosfera”. E’ questo il terreno nel quale ci muoviamo, è qui che è stata portata avanti l’operazione, con grande intelligenza, addirittura genialità, dobbiamo ammetterlo, se siamo onesti.
Guai quindi a sottovalutare l’avversario, che non sono certo le donne una + una + una ma un ultracomplesso sistema di cui il “femminile”, inteso innanzitutto come categoria di pensiero, per lo meno per come ha scelto di declinarsi, oltre che come prassi, è parte centrale, integrante, attiva e determinante. Dobbiamo anzi imparare l’arte, non per metterla da parte ma per rovesciargliela contro.
Il sistema dominante ha lavorato con grande intelligenza ma, come è inevitabile, ha anche costruito la sua contraddizione. Siamo noi. Adesso tocca a noi e a nessun altro il compito di iniziare un processo che se non fossi restio all’utilizzazione di termini enfatici, non esiterei a definire rivoluzionario oltre che storico.
Mai prima d’ora degli uomini si sono cimentanti su questo terreno. Non c’è dubbio che, da questo punto di vista, siamo dei pionieri. E’ un’avventura straordinaria e zeppa di incognite ma tant’è. La stiamo vivendo. Un pugno di uomini la sta vivendo. Nessuno si è pentito, a quanto ne so…
Sono assolutamente certo che cresceremo. Perché già stiamo crescendo.
Fabrizio

sandro 11:40 am - 26th Agosto:

Ma allora che senso ha rivolgersi alle donne?
Che interesse possono avere loro a modificare lo status quo, dato che il problema lo abbiamo noi?

Fabrizio Marchi 1:39 pm - 26th Agosto:

Infatti noi ci rivolgiamo innanzitutto e principalmente agli uomini (beta). Sono loro i soggetti subordinati e subalterni all’interno dell’attuale ordine sociale e di genere ed è evidente che proprio per queste ragioni sono sempre loro ad avere interesse a trasformare la situazione, anche se la momento non hanno consapevolezza.
Toccherà a noi aiutarli a conquistarla. Insomma, come avremmo detto una volta, siamo noi l’avanguardia. A noi questo arduo compito. Non chiedermi perché proprio a noi è toccato in sorte questo destino, perché è una domanda alla quale non saprei darti una risposta, a te come a qualsiasi altro.
Come ho ripetuto più volte, mai, e dico mai, avrei immaginato che mi sarei occupato di queste faccende, e invece mi ci ritrovo coinvolto fino al collo ormai da diversi anni.
E’ inutile interrogarsi più di tanto sui perché e i percome. E’ il destino? E’ il kharma? E’ il richiamo della foresta? E’ la risposta ad un’esigenza profonda di giustizia? L’estremo atto di ribellione e di trasgressione all’ordine costituito? Il disgusto per l’ipocrisia imperante?
Non lo so. Sta di fatto che è così. Se vorrai far parte di questa (per ora) sparuta pattuglia di combattenti della “psicosfera” sei il benvenuto. E’ superfluo sottolineare che abbiamo un gran bisogno di ingrossare le nostre file.
Fabrizio

sandro 2:46 pm - 26th Agosto:

Discorso condivisibile.
A me tuttavia sembra che nel momento in cui uno scrive “conviene però soprattutto a voi donne svalutare la gnocca su questo mercato impazzito” si rivolga inequivocabilmente alle donne, da cui la mia osservazione.
E’ mia opinione inoltre che il cd. “gnocca-based marketing”, contrariamente a quello che affermano, siano proprio le donne le prime a volerlo.
Tutte si mostrano indignate per la “mercificazione del corpo femminile”, ma, a quanto pare, per andare a mostrare i glutei in televisione, la maggior parte di loro farebbe carte false (almeno a giudicare dalle file chilometriche in occasione di provini per reclutarle).
Non diamo per scontato che le persone dicano sempre quello che effettivamente pensano.

Leonardo 2:51 pm - 26th Agosto:

Una volta c’era la schiavitù, faceva parte del modo di vivere di certi popoli, oggi è politicamente corretto condannarla.
La guerra oggi è riconosciuta una cosa malvagia, anche se esiste ancora; ma una volta venivano decantate le battaglie, nei dipinti per esempio, ma nel 900 Picasso dipinge Guernica contro la guerra.
Chissà se un giorno sarà lecito condannare certi atteggiamenti femminili, e avere pari dignità.

Fabrizio Marchi 7:37 pm - 26th Agosto:

“E’ mia opinione inoltre che il cd. “gnocca-based marketing”, contrariamente a quello che affermano, siano proprio le donne le prime a volerlo”. (Sandro)
Infatti, è proprio ciò che noi sosteniamo, e cioè che c’è (purtroppo) una compartecipazione attiva e consapevole e quindi una corresponsabilità femminile nel processo di mercificazione della loro sessualità. Se così non fosse non saremmo quello che siamo ma un gruppo di maschietti politicamente corretti, come ce ne sono tanti, che ripete la litania delle donne sempre, comunque e dovunque mercificate dal sistema maschilista, all’interno di un processo in cui le donne sono sempre e comunque vittime e oppresse e quindi senza alcuna responsabilità individuale o collettiva rispetto a quanto accade.
Per dire questo non c’era certo bisogno di fondare Uomini Beta…
E proprio questo è uno degli elementi fondamentali della nostra analisi, come cioè si è andato trasformando il ruolo e la funzione del “femminile” all’interno del sistema. Ma da questo punto di vista ti rimando alla lettura dei vari articoli sul sito. E’ ovvio che proprio questo è lo spartiacque. I nostri avversari e le nostre avversarie sono obbligati/e a negare la corresponsabilità femminile nel processo di mercificazione perché ammettere questo equivarrebbe a dichiarare fallimento. Non possono ammetterlo e non lo ammetteranno mai. Se solo minimamente qualcuno/a osasse anche solo paventare, sia pur solo in parte, questa possibilità, si incrinerebbe il fronte, l’impalcatura comincerebbe a scricchiolare e l’intero edificio crollerebbe nel giro di poco tempo. Ammettere questo significherebbe buttare nel cesso 40 anni di ideologia femminista, con tutti i sofismi (si fa per dire) sulla diversità e sulla tanto esaltata specificità di genere.
Ma soprattutto significherebbe portare alla luce un fatto molto semplice (che non può essere portato alla luce), e cioè che quelle donne che si mercificano, concettualmente, psicologicamente o praticamente (prostituzione di strada a parte e relativo sfruttamento, quello è in larga parte tutto un altro discorso), non lo fanno perché obbligate ma per loro scelta.
Questo è ciò che non può essere ammesso. Se lo fosse il verbo femminista si squaglierebbe come un gelato al sole.
E allora non esistono donne che si mercificano ma solo donne mercificate. La D’Addario, la Lario e le varie escort diventano addirittura le eroine di una nuova stagione di protagonismo femminile, come sostengono le demiurghe del femminismo nostrano, Luisa Muraro e Ida Dominijanni (riportiamo il loro colloquio in un articolo sul sito dal titolo “Una nuova stagione del femminismo”).
Follia ideologica? Ideologia folle? Malafede? Deformazione della realtà causata da obnubilamento ideologico? Non lo so, francamente non lo so.
Fabrizio

mauro recher 8:14 pm - 26th Agosto:

non posso che confermare quanto detto da Fabrizio ……..
come sapete ,oppure non so se l’ho già detto ,non ricordo ,ho frequentato il forum del corpo delle donne …ovviamente contro la mercificazione femminile ,nel documentario ,oltre alle immaginin si dice che la maggior parte che vede quel tipo di tv sono donne ,praticamente ci sono donne che insegnano ad altre donne,come avere successo (basti vedere quella che si è fatta aumentare il seno “cosi vado in televisione” ) orbene però la colpa non è mai della donna (se non in minima parte) ,ma dell’uomo..è l’uomo che vuole vedere le tette e i culi ,il che può anche darsi ,ma bisogna anche chiedersi che quest’uomo sia la maggioranza o meno ,ma sarebbe un controsenso se la televisione (quel tipo di televisione ) e visto più dalle donne …..
una volta la Zanardo ,l’autrice del documentario e del libro ,ha scritto che gli operai vengono su a grande fratello e bisogna renderli consapevoli (in fondo gli operai sono un pochino stupidini,p.s chi scrive è un operaio ) bene ,io no e credo anche altri miei colleghi ,di partite di calcio sicuro ,ma di grande fratello ,sono abbastanza perplesso ….
ma come ha scritto giustamente un altro utente del forum che poi si è rotto ,dalle continue accuse agli uomini “prendere del sperma in faccia è molto più facile che lavorare in fonderia ”
frase magari un pochino scurrile e dura è certamente non tutte le donne sono cosi inclini ..ma sicuramente fa pensare

sandro 8:31 pm - 26th Agosto:

“Follia ideologica? Ideologia folle? Malafede? Deformazione della realtà causata da obnubilamento ideologico?”
Forse, semplice arrampicamento sugli specchi.
Del resto, tu stesso affermi che
“Ammettere questo significherebbe buttare nel cesso 40 anni di ideologia femminista”
…quindi, non lo ammetteranno mai. Neppure di fronte all’ evidenza più schiacciante.
Cercheranno sempre in ogni modo di rigirare la frittata.

Mizio 1:31 am - 27th Agosto:

Ciao a tutti, sono nuovo su questo sito ma vi leggo da molto tempo e con molto interesse. Complimenti davvero a tutti perche’ state portando avanti un lavoro di comunicazione eccezionale. Continuate sempre cosi e non mollate mai.
Volevo rispondere a un paio di affermazioni di LesPaul circa i gruppi femminili e link su Facebook che proclamano l’assoluta superiorità dell’essere femminile su quello maschile. Beh io sono veramente irritato dal proliferare di questi link tant’e’ vero che ho creato un gruppo che parla proprio di questo.
Sul discorso del corteggiamento vorrei dire una cosa importante: per molti uomini e’ difficile gia’ solo INIZIARE il corteggiamento perche’ la donna spesso e volentieri quando incontra un uomo non gradito rifiutano le uscite, gli inviti a cena, una semplice passeggiata insieme, ed ecco che non hai la possibilita’ di esprimerti, pagarle la cena, pagarle un viaggio, portarle dei fiori, farla ridere, intrigarla. Le donne negano ogni possibilita’ di approccio, e dunque non hai la possibilita’ di farti conoscere. In questo modo il corteggiamento si interrompe prima di iniziare.
E’ vero che bisogna corteggiare le donne ma e’ anche vero che e’ difficile trovare donne che si fanno corteggiare. Questa e’ la verita’.

Fabrizio Marchi 8:03 am - 27th Agosto:

Mizio, ti ringrazio molto per il tuo apprezzamento. Ti assicuro che non abbiamo nessuna intenzione di mollare; siamo appena all’inizio e ti assicuro che prima o poi ne vedremo delle belle.
Non condivido la tua idea sul corteggiamento ma questo dovresti averlo già capito, dal momento che ci segui da tempo e certamente avrai anche visitato il sito con attenzione.
In realtà io rovescio i termini della questione, rispetto a come la poni tu. Se una donna non è attratta da un uomo (e viceversa) può anche essere normale che non abbia desiderio uscirci insieme, a meno che non sviluppi comunque una simpatia o un sentimento di amicizia nei suoi confronti, ma questo è tutto un altro discorso.
Quello che non trovo affatto normale è la seconda parte del tuo intervento e cioè proprio il cosiddetto corteggiamento. Cito testualmente le tue parole:” ed ecco che non hai la possibilita’ di esprimerti, pagarle la cena, pagarle un viaggio, portarle dei fiori, farla ridere, intrigarla. Le donne negano ogni possibilita’ di approccio, e dunque non hai la possibilita’ di farti conoscere. In questo modo il corteggiamento si interrompe prima di iniziare.
E’ vero che bisogna corteggiare le donne ma e’ anche vero che e’ difficile trovare donne che si fanno corteggiare”.
Ma dove sta scritto che “bisogna corteggiare le donne”, “farle ridere”, “pagargli la cena”, addirittura “offrirle un viaggio”?…
Se gli uomini DEVONO fare tutto questo per arrivare a una donna significa che non lo fanno di loro spontanea volontà ma sono obbligati a farlo (da una legge non scritta, è ovvio).
Cosa c’è di spontaneo in tutto questo? Nulla, è solo un dazio da pagare, soprattutto dal punto di vista psicologico, che è il più pesante, molto, molto più pesante dei soldi che spendi per scarrozzarla in giro e “farla divertire”…(ma si diverte lei o ti diverti tu?…).
Anche questo è uno dei tanti tasselli della ragione strumentale e mercantile applicata alla relazione fra i generi. Una relazione dove c’è sistematicamente una parte che propone e un’altra che dispone; lo dice pure un vecchio proverbio popolare.
Cosa c’è di spontaneo e di reciproco in tutto questo? Nulla. Ma se non c’è reciprocità e spontaneità vuol dire che quella relazione è all’insegna di altro. E cosa rimane se togliamo la reciprocità e la spontaneità alla relazione fra i sessi? Il potere dell’uno sull’altro, nella grande maggioranza dei casi, anzi, dell’una sull’altro.
Insomma è una relazione dove a farla da padrone è il concetto di dominio, psicologicamente (e anche praticamente) esercitato da una parte sull’altra.
Cosa c’è di piacevole in tutto questo? Cosa c’entra tutto questo con quello che dovrebbe essere un incontro sereno, spontaneo, disinteressato, giocoso, gioioso, all’insegna del sorriso, dell’apertura, della reciprocità e dell’accoglienza dell’altro/a?
La grande maggioranza degli uomini non riflette mai su queste dinamiche. Le da per scontate oppure fa finta di nulla, oppure mastica amaro ma si rassegna.
E’ ora di cambiare rotta. Anche per te, Mizio. Il mondo cambia se ciascuno di noi da il suo contributo personale al cambiamento.
Uomini Beta è nato anche e soprattutto per costruire una nuova maschilità e una nuova consapevolezza maschile.
Ciò detto, benvenuto fra noi e aiutaci a crescere. Abbiamo bisogno del sostegno attivo degli uomini consapevoli. Cresceremo e saremo in grado di incidere sulla realtà se, partendo da ogni singola individualità, saremo in grado di costruire un soggetto collettivo.
Pensate solo per un attimo a questa ipotesi. Pensate quale forza potrebbe mettere in campo un movimento di uomini consapevoli e organizzati.
Non che l’inizio, come si usava dire…
Fabrizio

Leonardo 9:41 am - 27th Agosto:

Superiorità delle donne!!!???
Gli uomini hanno costruito astronavi e sono andati nello spazio, sulla Luna. Prima di farlo nella realtà lo abbiamo fatto con la fantasia: sui romanzi, nei fumetti e nei film.
Le donne si considerano superiori solo per il fatto che gli uomini le corteggiano e fanno la figura dei fessi…

mauro recher 5:04 pm - 27th Agosto:

ma infatti ,Leonardo le donne non sono superiori come non è vero il contrario ,esistono donne e uomini cattivi e non ,credo che questo sia basilare per costruire una vera parità . la parità .a mio avviso .dev’essere un movimento del dare e avere dei diritti e doveri …oggi mi sembra che una parte pretenda solo diritti ,ma a morire nei posti pericolosi sono sopratutto gli uomini,ben vengano quindi le donne in fonderia e ben vengano gli uomini che fanno le pulizie (anche se quelli ci sono già,l’ho fatto pure io smile )
sul corteggiamento ,ho smesso da tanto tempo a farlo ,fatica veramente sprecata per chi ,come me,non è sicuramente un adone ,ha ragione Fabrizio ,se non piaci neanche tentare ,ma non è sicuramente una colpa e normale che sia cosi … diventa una colpa se la persona in questione ,capisce il tuo debole e ne aprofitta e ,qui ,la maggior parte delle donne sono maestre ,lo fanno anche gli uomini ,ma quello viene dopo il corteggiamento ,quando la donna crede nel princiope azzurro e si lascia abbindolare più facilmente

Leonardo 6:38 pm - 27th Agosto:

La mia concezione di superiorità è quella dell’immaginazione, sensibilità e intelligenza; cioè quella che vorrebbero accaparrarsi le femministe con l’arroganza.
Sono stato a visitare i castelli di Ludwig 2 Re di Baviera, tra le cartoline spuntava ogni tanto quella di Sissi??… ma chi è?…. cosa ha fatto?

Mizio 8:03 pm - 27th Agosto:

Ciao Fabrizio grazie innanzitutto per la risposta, spero anch’ io nel mio piccolo di fornire al meglio il mio contributo per far crescere questa bella e meravigliosa pagina e tutto il movimento in generale. Ma vorrei ribattere su alcuni disappunti da te espressi:
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Se gli uomini DEVONO fare tutto questo per arrivare a una donna significa che non lo fanno di loro spontanea volontà ma sono obbligati a farlo (da una legge non scritta, è ovvio).
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Da quando in qua il corteggiamento e’ un qualcosa di forzato e obbligato ? Il corteggiamento e’ una manifestazione libera e spontanea a partire dagli sguardi e il tutto nasce dalla spontaneita’ appunto. Non amo i cosiddetti schemi prefatti e preimpostati soprattutto quando ci viene detto che per conquistare una donna DEVI fare questo e quest’ altro, devi avere determinati comportamenti come dire: “basta premere quel tasto e otterrai i risultati”. No, per me quello non e’ corteggiamento ma una forzatura.
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Ma dove sta scritto che “bisogna corteggiare le donne”
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Personalmente se a me interessa una donna la corteggio o almeno cerco di farlo se lei mi da la possibilita’. Sul fatto che poi molti tentativi di corteggiamento non vanno a buon fine sono d’ accordo.
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Se una donna non è attratta da un uomo (e viceversa) può anche essere normale che non abbia desiderio uscirci insieme, a meno che non sviluppi comunque una simpatia o un sentimento di amicizia nei suoi confronti, ma questo è tutto un altro discorso.
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Sono d’ accordo ma mettiamoci nei panni di quegli uomini che non essendo adoni vengono continuamente respinti solo perche’ non sono fisicamente all’ altezza o non hanno il portafoglio pieno. Ci sono tanti uomini che vorrebbero corteggiare una donna eppure non riescono a farlo.

Fabrizio Marchi 8:32 pm - 27th Agosto:

Caro Mizio, il cane si morde la coda…Se vivi come un fatto spontaneo e senza forzature il fatto di “fare il filo” ad una donna, il discorso cambia. E’ tutto molto soggettivo, come al solito. Tendenzialmente io non credo che sia così e penso che, nella maggior parte dei casi, ciò che chiamiamo corteggiamento sia appunto una contrattazione non dichiarata (dedico un capitoletto del mio libro a questo tema dal titolo appunto “Una contrattazione non dichiarata”). Se il tutto avviene spontaneamente e serenamente allora non si tratta di ciò che io definisco tale (cioè una recita alla quale l’uomo si sottopone per arrivare allo scopo) ma un libero gioco, possibilmente e direi necessariamente reciproco. Perché se non c’è reciprocità, caro Mizio, difficilmente c’è spontaneità. Forse può esserci da una sola parte, ammetto anche questo, ma a quel punto, come definire una simile situazione? Che genere di relazione si instaura tra i due soggetti in questione? Chi è il dominante e chi è il dominato? Chi si trova con il coltello dalla parte del manico, metaforicamente parlando? Colui che corteggia a senso unico? La vedo dura…
Come vedi difficilmente se ne esce. Guarda che questa che potrebbe sembrare una questione di secondaria importanza in realtà non lo è affatto. Perché è anche e proprio in questo ambito che vanno a definirsi i rapporti fra i sessi, ed è proprio su questo terreno che gli uomini, nella grandissima maggioranza dei casi, diventano delle pedine nelle mani delle nostre “sorelle”…
Che fare? E’ assolutamente necessario cominciare un percorso finalizzato a costruire una nuova, consapevole e rinnovata maschilità. Anche per questo siamo nati. Nessuno ha la soluzione in tasca, Mizio. Però ora c’è una novità. E cioè che un gruppo di uomini ha iniziato a prendere coscienza e sta cominciando, anche se molto lentamente e fra mille difficoltà ad organizzarsi e a costituirsi come soggetto collettivo.
Questo non è un percorso solo pratico ma soprattutto psicologico. E’ assolutamente fondamentale che gli uomini (beta) acquisiscano una nuova coscienza del sé, dell’essere uomini nel mondo, anche pagando dei prezzi, se vogliamo.
Ma se andiamo a ben vedere, quali sono questi prezzi? La speranza o al limite anche la possibilità di avere un qualche successo con le donne? Ma in cambio di cosa? Quale prezzo deve pagare un uomo beta per avere uno straccio di sessualità e affettività? Altissimo, in proporzione al risultato.
Sono invece assolutamente persuaso, se vuoi anche per esperienza diretta, che una sana, rinnovata e riconquistata consapevolezza può incidere notevolmente, direi anzi in modo determinante, anche dal punto di vista della capacità di relazionarsi.
Vale per tutti gli uomini beta, per quelli belli e per quelli meno belli, dammi retta.
Fabrizio

Simone M. 9:49 am - 28th Agosto:

Premetto che arrivato a quasi quarant’anni, e non avendo più i bollenti spiriti dei venti/venticinque anni, non è che me ne importi più molto di uno scambio alla pari con le donne. Da ragazzo, però, non nego che l’avrei gradito moltissimo. Anzi, non mi sarebbe dispiaciuto affatto di stare dall’altra parte: quella del corteggiato.
Di sicuro mi sarei evitato un mare di incazzature, di tempo perso, di stupide risatine e prese per il culo, nonché la solita sequela di “piccole” umiliazioni dovute al continuo esporsi verso l’altro sesso.
Tanto è vero che a un certo punto della mia vita (verso i trenta) decisi di lasciare perdere e di andare solo a puttane. Ossia, presi atto di quanto invisibile, insignificante e totalmente privo di potere attrattivo fossi nei confronti delle donne. Certo, non è che pagare le puttane mi piaccia, anzi, lo detesto. Ma il fatto è che quello è per me l’unico modo per arrivare al dunque.
Tanto se piaci piaci, se non piaci puoi pure sbattere la testa contro il muro: non c’è niente da fare. Ed io so di non piacere. Amen. Ringrazio solo di avere un lavoro stabile (per ora), di stare bene in salute e di essere fortunato ad avere ancora i genitori, i quali pur vivendo in un’altra città, sono sempre pronti ad aiutarmi in caso di problemi economici e non.

Mizio 3:30 pm - 29th Agosto:

Simone uomini come te che vivono questa amara condizione (come la mia purtroppo) che vengono sessualmente respinti e discriminati ce ne sono milioni in giro, molti piu’ di quanti ne possiamo immaginare, ma sono uomini che hanno preferito rimanere in silenzio perche’ non hanno mai avuto il coraggio di esporre pubblicamente la loro condizione. Abbiamo tutto il diritto di far sentire la nostra voce, rivendicare i nostri diritti e di ribellarci al potere che la donna vuole imporci. Questa pagina ci da la possibilita’ di confrontarci, esporre le nostre idee e aiutarci a superare certi ostacoli a partire proprio dalla rivendicazione dei nostri diritti. Era ora che nascesse un movimento come questo e sapevo che qualcuno prima o poi avrebbe preso tale iniziativa. Grazie a Fabrizio, al fondatore di questa pagina e ai vostri dialoghi ho avuto modo di far chiarezza su molti aspetti circa la mia condizione di uomo (molto) beta. La solitudine sessuale e’ molto brutta tanto quanto quella affettiva e anche se non ho avuto ancora tutte le risposte che cercavo adesso mi sento piu’ sereno.

Simone M. 7:58 pm - 30th Agosto:

Mizio, al di là dei motivi per cui un uomo può risultare più o meno interessante per le donne, va evidenziato che una insoddisfacente e negativa vita sessuale da giovani si ripercuoterà in età adulta.
Un uomo che non ha precedentemente avuto delle significative esperienze sessuali, non solo sarà perennemente insicuro con le donne, (e credo tu sappia bene quanto le donne detestino gli uomini che mostrano la minima insicurezza), ma non svilupperà neanche “potenza sessuale”. Ad esempio, io funziono bene con le prostitute, ma non con le donne “normali”.
E questo perché nel mio passato ci sono solo delle brevi e insignificanti relazioni con le donne, niente di particolarmente importante e profondo. Tutto ciò mi ha impedito di sviluppare una sessualità matura.
Credo che tale discorso valga anche per tanti altri uomini, che però non hanno il coraggio di parlarne, per paura di essere derisi.

Rino 9:11 pm - 30th Agosto:

Simone M.
>>
Credo che tale discorso valga anche per tanti altri uomini, che però non hanno il coraggio di parlarne, per paura di essere derisi.
>>

E’ così. La massa degli uomini non riesce ad infrangere la barriera, a rompere il tabù, e si porta nella tomba – in silenzio – una somma insospettabile di frustrazioni e sofferenze.
Uno dei ns obiettivi deve consistere anche nel consolidare lo spazio (psicologico) in cui sia finalmente possibile parlare di sé, uscendo dalla schiavitù dell’orgoglio vuoto e autolesionista.

RDV

Fabrizio Marchi 11:03 pm - 30th Agosto:

Bravo Simone, un atto di coraggio, dignità e trasparenza da parte tua. Se tutti gli uomini avessero il tuo stesso coraggio saremmo un bel pezzo avanti. E invece tutti a recitare una sorta di indifferenza, di pseudo “superiorità”, facendo finta che i problemi riguardino sempre gli altri perché loro sono “fighi” e la cosa non li tange…
Ecco, proprio quest’ultimo è il “machismo”, o comunque uno dei suoi aspetti principali e più deleteri . Se tutti avessero il coraggio di confessarsi e di fare autocoscienza, come fecero le donne a suo tempo, ne vedremmo delle belle, e sarebbe l’inizio di un nuovo percorso…
E invece tutti a far finta di niente…
Fabrizio

Mizio 10:36 pm - 31st Agosto:

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Un uomo che non ha precedentemente avuto delle significative esperienze sessuali, non solo sarà perennemente insicuro con le donne, (e credo tu sappia bene quanto le donne detestino gli uomini che mostrano la minima insicurezza), ma non svilupperà neanche “potenza sessuale”.
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Se non sbaglio le donne hanno possibilita’ di scegliere tra centinaia di pretendenti e corteggiatori, privilegio che un uomo beta nei confronto delle donne non ha, giusto ? Se ne deduce allora che le donne possono scegliere gli uomini privilegiati a cui dare questa esperienza mentre gli altri restano fuori. Percio’ e’ inutile che le donne si lamentano del fatto che molti uomini a una certa eta’ sono insicuri e inesperti perche’ inesperti ce l’ hanno fatti diventare loro in passato. Dico questo perche’ io non ho mai avuto una vita sessuale probabilmente (anzi sicuramente) per il mio aspetto esteriore, lo dico con la stessa umilta’ con cui Simone ha esposto il suo pensiero. Il fatto che in passato non abbia mai ricevuto un complimento spontaneo sul mio aspetto fisico la dice lunga sulla difficolta’ che ho avuto nel relazionarmi a loro. Ma la cosa piu’ brutta e’ che molti uomini devono pure prendersi le colpe dalle donne per il fatto di non aver avuto esperienze quando, ripeto, sono proprio le donne stesse ad averti respinto in passato. Negli anni ho maturato la consapevolezza di migliorarmi facendo attivita’ fisica e creandomi tra ballo e palestra varie opportunita’ di incontri ma non e’ servito a nulla.
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Ad esempio, io funziono bene con le prostitute, ma non con le donne “normali”.
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Sull’ argomento prostituzione esprimo un mio pensiero che forse va al di fuori delle righe. Non me ne vogliano coloro che hanno un pensiero diverso dal mio ma io francamente non provo nessun piacere ad andare con una prostituta. Qual’ e’ il piacere psicofisico di fare l’ amore con una donna che per te non prova nulla, ne attrazione fisica, ne sentimentale ma sta li per te solo per lavoro e soldi ? Io ho avuto 3 esperienze con le cosiddette operatrici (per usare un termine piu’ delicato) e devo dire che mi hanno lasciato un vuoto dentro. Da quelle esperienze ho capito che non ci potra’ mai essere una condivisione totale di piaceri e questa completezza la puoi trovare solo se hai una donna che prova per te attrazione fisica e sentimentale. Il fatto Simone, che tu funzioni bene con le prostitute e’ perche’ con loro ti puoi permettere di sbagliare e mostrare le tue insicurezze, cose che una donna normale non te lo permette, anzi ti deride e ti giudica.

Fabrizio Marchi 8:15 am - 1st Settembre:

Complimenti anche a te, Mizio, è bene che questo blog diventi anche un luogo dove gli uomini parlano di sé, delle loro problematiche, anche quelle più intime e personali, quelle di cui normalmente e pubblicamente non si parla oppure si affrontano solo dallo psicologico, per chi sceglie di farlo.
Ottimo, la rinascita di un maschile sano e rinnovato passa anche e soprattutto attraverso questo “lavoro” personale che può e deve diventare collettivo, condiviso.
Quello che state facendo spontaneamente tu e Simone (e siamo felici di avervi dato questa opportunità) è il percorso che ogni uomo, ciascuno con le sue problematiche, eguali o diverse dalle vostre, dovrebbe fare.
State dando una bella lezione di maschilità a tutti gli pseudo “machi”, camuffati sotto le più disparate spoglie, ma anche a tante donne (alcune delle quali si sono fatte vive anche qui) e che vi/ci tacciano di essere degli “sfigati”… Ammesso e non concesso che questa sia la verità, e io non penso affatto che lo sia, ebbene, non hanno forse diritto ad un’esistenza dignitosa gli “sfigati”? Ma come? Non erano e non dovrebbero essere proprio gli “sfigati”, cioè gli oppressi, per varie ragioni, quelli che dovevano e dovrebbero cambiare il mondo?
Proviamo ad immaginare se tutti gli uomini (beta) avessero il coraggio di fare quello che state facendo voi due. Sarebbe già una rivoluzione che porterebbe a dei cambiamenti radicali anche del “femminile”, costretto dagli eventi (cioè da una nuova maschilità) a cambiare a sua volta.
In alto i cuori, ragazzi. Dovete sentire voi stessi nel profondo come l’avanguardia di una nuova maschilità, e lo dico senza enfasi ma per convinzione. Perché solo se saremo in grado di avviare concretamente questo percorso saremo in grado di modificare la situazione.
Questo vostro scambio sulle vostre rispettive vicende personali è molto più importante di tante sciocche polemiche che ci sono state anche su queste pagine.
Non è che l’inizio. Portate altri uomini, parlate con loro, fategli capire che qualcosa di concreto si sta muovendo e che stiamo finalmente mettendo la testa fuori dal guscio per uscire allo scoperto. La debolezza maschile di oggi è pari alla sua forza potenziale. Tocca a noi ragazzi. Forza.
Fabrizio

Mizio 2:56 pm - 2nd Settembre:

Il termine “sfigato” e’ un termine che a me non piace perche’ solitamente viene attribuito e etichettato all’ uomo buono a nulla, trascurato, problematico e altri banali luoghi comuni femministi pieni di ipocrisia e lontani dalla verita’. Io fortunatamente, come molti di voi che scrivono e commentano queste pagine non apparteniamo a questa categoria. E lo dimostrano le capacita’ dialettiche e la compostezza con cui ci si confronta. Dobbiamo avere la forza di sfatare questi luoghi comuni imposti dal femminismo perche’ la spontaneita’ a mio parere non deve badare all’ esperienza acquisita dell’ individuo a cui ci rapportiamo, e questo le donne lo devono sapere. Il fatto che per rapportarsi a una donna devi essere “esperto e collaudato” e’ un’ altra legge del femminismo che io contesto fermamente perche’ anch’ essa toglie spazio alla spontaneita’ e reciprocita’ appunto. La solitudine sessuale e affettiva e’ un fattore prevalentemente maschile, al mondo ci sono uomini privilegiati e altri no. Per questi ultimi i motivi possono essere svariati: c’e’ chi sostiene che cio’ dipenda da un fattore genetico o di DNA che ci condanna ad essere geneticamente soli nella vita, c’e’ chi sostiene che si debba puntare a modificare determinati comportamenti quali: timidezza, presunzione, orgoglio. Altri (la maggior parte delle persone) sostengono che l’ aspetto esteriore e la posizione sociale influisce molto nelle relazioni. Fatto sta che la verita’ per ogni singolo individuo non la sapremo mai e sarebbe troppo bello perche’ vorrebbe dire che tutti gli uomini beta potranno accedere a una sessualita’ e affettivita libera e spontanea. Ma il fatto di non sapere la verita’ puo’ essere visto come un aspetto positivo perche’ ci da la possibilita’ di confrontarci e parlare di “noi” finalmente, come ho scritto in qualche post precedente era ora che nascesse un movimento cosi libero capace di dare a tutti la possibilita’ di esprimersi.

Luke Cage 5:56 pm - 2nd Settembre:

Anch’io ho sempre detestato la parola sfigato anche se non saprei quanto il femminismo c’entri nella diffusione di tale termine.
Il termine è usato indistintamente da uomini e donne e non ha una valenza necessariamente sessuale o relativo a tematiche di genere.
“Sfigato” è usato ANCHE come sinonimo di “perdente”,”insignificante”,spesso con un’ accezione classista e generalmente discriminatoria.Chi non ha mai avuto qualche sfigato/a in classe,alle superiori o alle medie,quando cioè si comincia a diventare più “adulti”?
Al di là comunque di chi sia la genitorialità di tale termine è indubbio che molte donne (e molti maschietti autolesionisti) lo usino a scopo di male-bashing,ovvero per umiliare e sottoporre il maschio di turno ad una collaudata forma di pestaggio morale e rappresaglia psicologica.Ne sappiamo qualcosa (basta inserire su google “uomini beta” e girare nei vari blog forum per avere un riscontro di quanto appena scritto,solo a titolo di esempio).

Rino 9:26 pm - 2nd Settembre:

Mizio
>>
…che tu funzioni bene con le prostitute e’ perche’ con loro ti puoi permettere di sbagliare e mostrare le tue insicurezze, cose che una donna normale non te lo permette, anzi ti deride e ti giudica.
>>

Vero e molto pesante. Ma, pensandoci, non dovrebbe piuttosto essere il contrario?
La verità è che si ha più da temere da coloro che ci “amano” che dagli altri/e.
Quando si giunge al punto che gli UU devono temere umiliazioni e sberleffi da moglie, amante, morosa, vuol dire che siamo messi male e che molte cose vanno ripensate.
Mi viene in mente la risposta fulminante di un amico che mi aveva fatto capire che il sesso con la moglie era finito da un pezzo.
“Ha chiuso i battenti?”
“No, li ho chiusi io!.
“Tu? e perché?”
“Basta esami!”

Basta.

RDV

Simone M. 12:32 pm - 3rd Settembre:

@ Mizio
Il fatto Simone, che tu funzioni bene con le prostitute e’ perche’ con loro ti puoi permettere di sbagliare e mostrare le tue insicurezze, cose che una donna normale non te lo permette, anzi ti deride e ti giudica.
@
Sì, è così, con una partner non puoi commettere il minimo errore, sennò hai chiuso. Inoltre c’è da dire che il passare degli anni ha ulteriormente accentuato queste mie insicurezze con l’altro sesso (già da bambino soffrivo di una timidezza tremenda e opprimente), perché un conto è essere insicuri a vent’anni e un conto è esserlo a quasi quaranta. In proposito mi ricordo di quella volta che mi capitò di non riuscire a mantenere l’erezione con una donna, mia coetanea, la quale, alteratissima, mi disse che se “non ero riuscito a farcela, era dovuto al fatto che le donne maturano prima degli uomini, perciò per lei sarebbe stato molto meglio relazionarsi con un uomo più adulto di me di almeno cinque anni, se non dieci”. Sono passati più di dieci anni da allora, ma ancora oggi quelle parole sono per me una ferita aperta, perché anche in quei momenti sapevo bene quanto assurde e false fossero certe affermazioni.
Se lei dimostrava di essere più sicura e matura, per quanto riguardava l’approccio sessuale, ero solo dovuto al fatto che a differenza di me, aveva alle spalle numerose relazioni sessuali/sentimentali.
Lei aveva avuto il suo primo rapporto all’età di quattordici anni, io a venti. Ma tanto questi sono discorsi che una donna non può capire, né razionalmente, né emotivamente. Non li capisce neanche mia sorella maggiore, che non a caso è sposata con uno di quegli uomini “che non devono chiedere mai”.

Leonardo 1:18 pm - 3rd Settembre:

Avere il pene è una responsabilità grande, crea un sacco di problemi: dalla lunghezza all’ erezione; gli uomini mettendo l’accento su questi particolari non fanno altro che rendersi più deboli e schiavi davanti alle donne, oltre che egoisti e stronzi verso i meno fortunati: ragazzi qui si ride degli impotenti, dei piccoli e dei vergini. Una donna che distrugge psicologicamente un uomo andrebbe denunciata senza la paura di essere derisi.
Io ho paura delle donne per via di un trauma infantile, che vede protagonista proprio l’invidia del pene su cui ho insistito spesso. La bambina inconsapevole a cui piacevo tanto, dopo aver visto la vera differenza tra uomo e donna è cambiata dalla notte e il giorno: e acquistò tutte quelle caratteristiche negative delle donne. Mi fermo qui, aggiungo solo che i traumi non si superano proprio perché vengono riconfermati durante tutta la vita.
L’ho buttata sul personale.

Fabrizio Marchi 1:18 pm - 3rd Settembre:

“Ma tanto questi sono discorsi che una donna non può capire, né razionalmente, né emotivamente. Non li capisce neanche mia sorella maggiore, che non a caso è sposata con uno di quegli uomini “che non devono chiedere mai”. (Simone M)
Ne sei proprio sicuro?…Sono in molti a bluffare ma quelli che “non devono chiedere mai” sono in realtà assai rari. Anche i più sbruffoncelli chiedono, non ti preoccupare, hai voglia se chiedono… Sono molti pochi invece quelli come te che hanno il coraggio di esporre pubblicamente le proprie insicurezze. Di questi ce ne vorrebbero molti, molti di più…
Ciò detto, caro Simone, quando facciamo “cilecca”, facciamoci una bella risata sopra…non è un dramma ma un evento normalissimo che è accaduto e accade a praticamente tutti gli uomini. A me è accaduto spesso, specie la prima volta che andavo con una donna, ed è proprio da quando ho cominciato a riderci sopra, metaforicamente parlando ma anche praticamente, che non mi accade più.
Scherzi e metafore a parte (che comunque hanno la loro importanza, il tema è assai delicato e non voglio certo risolverlo con due battute.
E il bello è che dicono che solo la sessualità femminile è stata repressa e condizionata da sempre. E quella maschile invece? Se un uomo che non si eccita (e vale per tutti gli uomini) vive questo fatto come un dramma vuol dire che anche la sessualità maschile è sottoposta a mille condizionamenti. O no? In caso contrario se ne fotterebbe altamente.
Forse ci preoccupiamo più di tanto quando non abbiamo appetito? Non mi pare. E invece, come al solito, ma guarda un po’, quando c’è di mezzo il sesso scattano centomila sovrastrutture, di cui la grande maggioranza degli uomini non solo non si è ancora liberata ma nelle quali è ancora invischiata fino ai capelli.
Troppo lavoro c’è ancora da fare, cari amici miei. Nel frattempo, nella fattispecie, cominciate a pensare che il sesso è un gioco, e nulla più (e non è affatto poco…), e vedrete che risultati inaspettati…
Ci torneremo.
Fabrizio

Leonardo 2:34 pm - 3rd Settembre:

@Simone M: sai quale è il problema: la vergogna, ci vergogniamo del giudizio femminile, un bel vaffa e una risata sarebbe la cosa più giusta; ma anche accettare che una donna può essere più forte di noi, è questo il guaio: il mondo ci vuole forti, perfetti per servire le femmine che se se ne approfittano.

Mizio 3:38 pm - 3rd Settembre:

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Lei aveva avuto il suo primo rapporto all’età di quattordici anni, io a venti.
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Io invece a differenza di molti di voi non ho mai avuto un rapporto sessuale con una donna “normale” e vi confesso che essere respinti continuamente o comunque non accettati o ancora che nessuna donna “abbia voglia di farlo con me” fa soffrire tantissimo. Ti scava un vuoto dentro che ti lascia senza speranze per il futuro e io ho grossomodo la stessa vostra eta’ degli “anta”. La prima esperienza l’ ho avuta appunto con una cosiddetta “operatrice”, la prima volta fu un disastro, la seconda ando’ decisamente meglio. Praticamente se avessi scritto 5 anni fa in questo blog avrei detto di essere ancora vergine e le donne su questo ti deridono. Ti deridono a vent’ anni anni figuriamoci a quaranta. Io ho una mia amica che ha 31 anni e mi ha confessato di essere ancora vergine, sapete cosa gli ho risposto ? Gli ho detto: “Scusami ma guarda che ci sono tante donne come te, non devi fartene un problema, se non ci riesci ti tranquillizzo, non e’ un obbligo” e ho cercato di tranquillizzarla e farle stare a suo agio. Se invece gli avessi detto a una donna che ero ancora vergine che sarebbe successo ??? Semplice: mi avrebbe deriso, l’ avrebbe raccontato ai suoi amici, mi avrebbe dato dello sfigato e bla bla bla !!! E questo e’ uno dei motivi per cui gli uomini fingono relazioni mai avute e ne parlano come fossero i super machi a cui dare lezioni ad altri. Da qui il termine machismo appunto. Noi dobbiamo capire e comprendere le insicurezze della donna, la donna invece deride sulle tue. Bella pretesa !!! Le donne sanno solo essere aride, fredde, e esigenti: prima ti respingono e poi pretendono da te esperienza e sicurezza. Se questa e’ l’ emancipazione femminile io mi ribello !!! I tempi dello zerbinaggio per gli uomini devono finire prima o poi e per me e’ gia’ finito da diversi anni !!! La vita nel corso degli anni mi ha fortificato, indurito e incattivito, appena fiuto l’ aria di presa in giro, di illusione da parte di una donna gli sbatto in modo forte tutta la verita’ nuda e cruda cosi com’e’, perche’ la verita’ fa male ragazzi e le donne si sa, la verita’ non vogliono sentirsela dire, vogliono solo elogi e complimenti e quando si sentono ferite da me (senza insulti ne offese ma semplicemente sbattendogli in faccia la verita’ e facendole prendere coscienza delle sue ipocrisie) per me e’ comunque una vittoria, e non importa se ho davanti una come la Belen o la Hunziker adesso se vogliono avere a che fare con me sappiano che so dire anche di no. E credetemi, se fossimo in tanti a sbatterle in faccia la verita’ mantenendo la calma e con la testa fino a farle ferire e prendere coscienza dei loro sbagli vedrete che molte cose cambieranno e come dice Fabrizio si puo’ dar vita a una nuova trasformazione del rapporto uomo-donna. Ma questo processo deve partire da noi, dal maschio: abbandonare questa sorta di zerbinaggio e servilismo e tirare fuori finalmente gli attributi come sto facendo io.
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un conto è essere insicuri a vent’anni e un conto è esserlo a quasi quaranta.
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L’ insicurezza penalizza sia a venti che a quarant’ anni e anzi, comincio a vederlo come un aspetto positivo perche’ il non aver avuto rapporti, l’ aver avuto solo batoste e prese in giro ti fortifica e ti fa aprire gli occhi. Per questo dico: se riuscissimo tutti insieme ad abbandonare lo zerbinaggio, a tirare fuori gli attributi, a mettere a nudo menzogne e ipocrisie delle donne, con forza, lucidita’ e determinazione, e anche con cattiveria se necessario, possiamo dar vita a un vero e proprio cambiamento in cui tutti gli uomini finalmente potranno aver diritto ad accedere ai rapporti sessuali e affettivi.

Rita 4:34 pm - 3rd Settembre:

Mi rendo conto che in questa discussione sono “fuori posto”, in quanto non potrò mai capire le aspettative, le ansie, i desideri di un uomo a fondo.
Ho sempre considerato supponenti le donne che pensavano che per far godere appieno un uomo bastasse farlo eiaculare, figuriamoci cosa penso di quelle che credono di non avere nessuna responsabilità oggettiva della mancata erezione.
Però posso parlare a nome mio e, a questo punto sentite alcune delle vostre esperienze e considerazioni, mi dispiace di non poter parlare a nome della maggioranza delle donne e posso dirvi che per me, un momento d’intimità con un uomo (ovviamente che piace e cui si è piaciuti, ma nel momento stesso in cui si è accettato di mettersi a nudo – in tutti i sensi – significa che ci si è scelti fra molti altri) è sempre stato, qualunque fosse stato l’andamento e l’esito finale un momento di grande magia e gratificazione.

E’ capitato pure a me, ovviamente che non si funzionasse al dunque (perchè la “relazione” ancorchè sessuale, è una relazione di coppia e va da sè che la responsabilità andrebbe divisa) e ho sempre chiesto scusa, mi dispiace, sono un disastro etc. ricevendone in cambio sempre rassicurazione e vivaci proteste di assunzione di responsabilità smile (non dipende da te etc.) .. per finire con “è comunque è stato bello lo stesso”.

Ora non so se me l’abbiano detto per “dovere di cortesia” e per minimizzare la mia evidente mortificazione conseguente ad ansia da prestazione.

Ma fatto sta che .. comunque per me è stato proprio così “bello lo stesso”.

E sinceramente spero che sia stato così anche per lui.

Ma in fondo … poi in quest’epoca in cui si parla tanto di sessualità femminile non si parla sempre dell’importanza dei preliminari? E vabbè, se sono importanti vuol dire che piacciono, sono come gli antipasti, se ai preliminari non segue, per qualsivoglia motivo, il pasto, il “gusto” sta lì.

Se si intraprende un cammino in montagna per raggiungere la cima, a qualunque punto ci si fermerà si avrà comunque avuto il godimento del panorama circostante.

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Leonardo 5:00 pm - 3rd Settembre:

Il sesso non è solo la penetrazione a cui si dà un importanza spropositata, alla fine diventa un obbligo.

Leonardo 6:42 pm - 3rd Settembre:

Rita: Ho sempre considerato supponenti le donne che pensavano che per far godere appieno un uomo bastasse farlo eiaculare,
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anche masturbandosi l’uomo eiacula.

Strider 6:43 pm - 3rd Settembre:

Rita, non ti conosco, ma basandomi su quello che scrivi posso dirti che sei una vera e propria mosca bianca.
Di norma le donne ragionano in un altro modo… (fra queste c’e’ pure mia madre, che e’ tutto un programma).

Rino 8:11 pm - 3rd Settembre:

Bravi Simone, Leo, Mizio.
Mi pare di ricodare che qui abbiamo già rivendicato apertamente il diritto di fare cilecca.

Questo è il primo diritto maschile: il diritto di fare cilecca.
Il secondo è quello di essere sfigato: senza fica.

RDV

Fabrizio Marchi 10:35 pm - 3rd Settembre:

Caro Mizio, intanto grazie per la tua testimonianza. Questi tuoi e vostri racconti di vita vissuta e di esperienze reali sono molto preziosi e sono la migliore risposta a diverse e diversi imbecilli che hanno fatto irruzione in questo blog solo per provocare o insultare. Consideriamolo quest’ultimo come un fatto inevitabile.
Noi invece siamo capaci di questo, di fare autocoscienza, come si sarebbe detto una volta, e non so in quanti altri blog ci si parla e ci si apre come noi facciamo sul nostro.
Constato con piacere che il mio invito a creare uno spazio maschile è stato spontaneamente raccolto. E sono certo che anche quelle donne, come nel caso specifico la nostra Rita, che interverranno su un tema come quello da te sollevato, lo faranno con molta sensibilità e delicatezza. Anche a loro è aperto il nostro spazio; noi non siamo dei separatisti e non abbiamo timore della contaminazione, specie quando il contributo è sincero e autentico…
Credo, caro Mizio, se posso permettermi (penso di sì dal momento che hai scelto di esporti pubblicamente) che la tua sia una questione di autostima. Ti dico subito che il tuo è il problema di tre quarti e forse più dell’umanità: la mancanza di autostima che genera senso di inadeguatezza e che ha come risultato quello di non piacersi, indipendentemente dall’aspetto fisico o meno. Ci si può piacere o non piacere (e quindi volersi o non volersi bene) per mille e più motivi, credimi, provare per credere. Poi naturalmente, passo dopo passo, ci si comincia ad avvitare in una spirale negativa e non si trova più il bandolo della matassa. Da dove cominciare per districare i nodi? Dalla testa o dai piedi? Dall’epifenomeno, cioè dalla somatizzazione e dagli effetti ultimi causati dal nostro disagio originario o appunto dalle cause prime?
E’ su questi punti, a mio parere, che dovresti lavorare, possibilmente con il sostegno di uno psicologo o di uno psicoanalista, a seconda di dove vuoi partire. A mio avviso sono necessari entrambi i percorsi.
La mia opinione è la seguente. Se il disagio che vivi ha, come mi sembra di capire, degli effetti “invalidanti” sulla tua vita concreta con delle “incrostazioni” ormai cronicizzate, è bene partire con una buona psicoterapia comportamentista, un po’ d’assalto se vuoi ma in genere molto efficace. Per dirla con una battuta, se hai ad esempio problemi di eccessiva timidezza o di comunicazione con l’altro sesso, un bravo psicoterapeuta comportamentista che conosce il suo mestiere, nell’arco di un anno riesce a far sì che tu te ne vada a rimorchiare in discoteca con una certa disinvoltura; una cosa cioè che mai avresti pensato di poter fare nella tua vita. E va bene così, nella vita serve anche questo. Guai però a fermarsi alla psicologia comportamentista. Può essere utile ma solo fino ad un certo punto e se non si va oltre si rischia anche di fare dei danni, a mio parere. Una volta riemersi dalle sabbie mobili è quindi bene iniziare un lavoro nel profondo che solo un percorso psicoanalitico può fare. Naturalmente ciascuno ha il suo e spetta alla nostra sensibilità capire quale possa essere il più adatto per noi. Ovviamente i percorsi possono essere tanti, anche di natura spirituale e non solo psicoanalitica (o entrambi), ma il discorso si amplierebbe troppo e non mi pare che sia questo il frangente specifico (posso sempre sbagliarmi, sia chiaro, neanche ti conosco …)…
Per evitare qualsiasi fraintendimento, è bene chiarire subito che chi ti parla, anche se forse a questo punto era scontato, ha avuto diverse e lunghe esperienze sia di psicoanalisi che di psicoterapia.
L’aspetto fisico, credimi, è soltanto una delle possibili variabili di questo senso di inadeguatezza complessivo. Io non mi fossilizzerei su questo punto specifico se fossi al tuo posto, anche se a te probabilmente sembra l’aspetto preponderante. I meccanismi psichici, ricorda, sono molto complessi a volte, e spesso fatichiamo ad individuare i nodi e a scioglierli perché la nostra stessa mente è molto abile a camuffarli e a spostarli su altri binari. In parole più povere, siamo molto abili a raccontarci fischi per fiaschi. In genere questa è una forma di difesa; è proprio questa che genera le nevrosi.
Lezione di psicoanalisi a parte (sto scherzando ovviamente), questi sono solo dei consigli che mi sento di darti, come li darei ad un amico che vedo in difficoltà.
E’ ovvio che poi c’è tutto il resto, il contesto sociale, culturale, ambientale che è fondamentale quanto lo siamo noi, singoli individui che ne facciamo parte, con le nostre paure, insicurezze, nevrosi. Tutto è intimamente legato, interconnesso. Questa per lo meno è la mia visione delle cose. Separare la psicologia dalla sociologia è assurdo e senza senso, dal mio punto di vista. Trasformare la realtà è trasformare noi stessi e trasformare noi stessi è trasformare la realtà.
Anche questo lavoro che stiamo facendo è un passo in questa direzione. Ed è un passo che stiamo facendo insieme, collettivamente. Ben venga quindi anche e soprattutto questa “psicoanalisi di gruppo”, questo lavoro fondamentale e propedeutico alla realizzazione del nostro progetto. Laviamo pure i nostri panni in pubblico, senza alcun timore; non c’è ragione di averne. Ne usciremo tutti più forti e consapevoli.
Fabrizio

Strider 1:11 am - 4th Settembre:

Leonardo
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Io ho paura delle donne per via di un trauma infantile,
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Io no, non ho assolutamente paura delle donne.
Semmai ho paura… di me stesso.

Leonardo 8:57 am - 4th Settembre:

Si, l’autostima, ma anche la sopravvalutazione ed il rispetto per gli altri che ci viene inculcato sin da piccoli dall’educazione e, soprattutto la supervalutazione eccessiva delle donne che viene dall’ intera società in cui siamo cresciuti.

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@Strider; hai paura di essere troppo violento con loro?

mauro recher 11:01 am - 4th Settembre:

scrivo solo per quello che riguarda l’aspetto fisico … credo che lo si possa paragonare ad un muro , nel senso che quando tenti un aproccio è la prima cosa che si nota (vale per gli uomini, quanto per le donne) e se non si è nei canoni viene costruito un muro di cinta peggio di quello di Berlino (quello èstato abbattuto ,questo invece rimane bene in piedi) , solo che ,per gli uomini sembra normale notare una donna per la loro bellezza ,per le donne invece guardano oltre ,niente di più falso e alquanto ipocrita ,ho sempre detto che non ne faccio una colpa .è normale che sia cosi ,basta solo meno ipocrisia ….,da abbastanza fastidio ,esperienze personali ,che alle stesse battute .se lo fa uno carino si ride ed è figo ,se lo fa uno della mia stessa posizione diventa un maniaco …..