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02 Nov 2012  |  81 Commenti

Solidarietà per Fikasicula

La fondatrice di Femminismo a Sud, Fikasicula, sta subendo attacchi pensantissimi e minacce sul web (e non solo…) per le posizioni coraggiose che ha assunto e per il percorso, altrettanto coraggioso, che ha scelto di intraprendere ormai da tempo.

C’era da aspettarselo. E credo che se lo aspettasse anche lei, anche se forse non in forme così violente. Presumo, ahimè, e spero di sbagliarmi ma non credo, che queste siano solo le prime avvisaglie.  

Fikasicula ha cominciato a scoprire (e purtroppo per lei continuerà a scoprirlo)  il vero volto del femminismo (anche se questa mia affermazione piacerà poco per prima a lei), per lo meno di quello attualmente dominante. Un’ideologia (e una pratica) sessista, razzista, aggressiva, intollerante, violenta, suprematista, fascista.

Sissignori/e, avete capito bene: fascista. E non in senso metaforico ma molto reale e concreto. Perché si può essere comunisti, liberali, liberisti, di destra, di sinistra, cattolici, protestanti, ebrei, mussulmani e via discorrendo, ed essere al contempo violenti, aggressivi e intolleranti (la storia lo ha dimostrato, purtroppo…).

Ma se si è aggressivi, intolleranti e violenti e contestualmente anche razzisti, sessisti e suprematisti, allora vuol dire che si è inevitabilmente anche e soprattutto dei fascisti.

Alcuni di noi hanno già subito pesanti attacchi (con conseguenze molto concrete sulla loro vita pubblica e privata) a causa della loro militanza nei movimenti maschili.

Ma Fikasicula, in questo caso, è doppiamente “colpevole”, perchè la sua colpa è quella di essere una che ha “tradito”, che ha scelto di passare al “nemico”. Fra i nemici, naturalmente, ci siamo anche noi, che, per le stesse ragioni (anche se le nostre posizioni sono ben diverse, ovviamente), abbiamo subito e subiamo lo stesso trattamento. Perché anche noi siamo dei traditori. Quelli di destra ci attaccano perché siamo di “sinistra”, quelli di “sinistra” perché dicono che siamo di “destra”.

Ma in fondo noi siamo uomini e quindi, da loro punto di vista, non c’è da meravigliarsi più di tanto. Abbiamo un vizio di origine, inemendabile.

Fikasicula invece è una donna, e pure femminista, una dirigente, addirittura leader di un movimento. La sua colpa è doppia e altrettanto inemendabile.

A lei la solidarietà non solo formale del Movimento degli Uomini Beta.

Di seguito il link del suo ultimo articolo (non so se a firma della redazione o sua personale)

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/11/02/le-calunnie-di-chi-fa-parte-del-fronte-antipas/


81 Commenti

Laura 10:54 am - 2nd Novembre:

Fabrizio FS non è passata al nemico, ha solo aperto un dialogo con delle Donne e se questo per un certo tipo di femministe è un errore allora tutto quel femminismo è sbagliato ed è da “resettare”, termine che ultimamente sbandierano ai 4 venti

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Rita 11:25 am - 2nd Novembre:

Secondo la mia modesta opinione Fikasicula non ha tradito il femminismo. Ha semplicemente detto che, impegnata nella sua battaglia, non si era resa conto della visione di parte. Visione di parte che tutti quanti abbiamo, beninteso,.. ognuno difende sé stesso e poi si riconosce in un gruppo piccolo.. dapprima, la propria famiglia, poi se qualcosa non va si cercano altri gruppi,altra solidarietà. E mentre si cerca la solidarietà la si dà anche, perché ci si rende conto che, molte volte condividiamo problemi, esigenze represse .. “autoritarismi subiti” per dirla alla Fikasicula .
Lei ha scelto tanti anni fa di dare solidarietà alle donne. Di cercare un nuovo percorso per le donne etc.. questo è il femminismo. Poi col tempo si è trasformato, frammentato, allargato, travisato. L’idea diventa ideologia, e alla fine non si sa nemmeno più quale fosse l’idea pura originale. Ognuno pensa di aver portanto avanti l’idea pura.
Si è fermata ed ha fatto riflessioni (anche concrete) sul fatto che forse quest’idea si è persa nei meandri della storia. Forse l’idea è stata chiamata femminismo ma significa semplicemente lottare per “esistere” al mondo , e questa è una cosa che si fa dalla notte dei tempi. E gli uomini e le donne hanno da sempre lottato per esistere al mondo, in modi e forme diverse, nascosti o alla luce del sole, in modi che a volte non si era in grado di confessare nemmeno a sé stessi.
Andrò controcorrente, ma secondo me a Fikasicula serve poco la solidarietà. Serve lasciarla tranquilla a fare il suo percorso. Che le sue amiche si chiedano.. se l’hanno stimata fino a ieri, come fanno a non stimarla più ora?
Ovviamente la mia solidarietà resta per il “modo” violento e intimidatorio con cui la contestano.

Qualcuno (non mi chiedete chi.. io ricordo solo le citazioni), disse “Ci sedemmo dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati”. Ecco ha dato uno sguardo a chi occupava i posti del torto.. è andata a vedere da vicino quelle file semivuote. Chi sta occupando (o pensa di occupare) i posti della “ragione” di questo momento storico s’incaxxa ..

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mauro recher 12:04 pm - 2nd Novembre:

non so se esista un femminismo buono o uno cattivo ..ma so che esiste un femminismo che usa le morti come strumento per chiedere potere , esiste un femminismo che non si fida degli uomini perchè li ritiene violenti , assassini e stupratori ,esiste un femminismo dai pensieri di genetica “nazista” ..orbene se fikasicula è contro a questo tipo di femminismo, ha tutta la mia solidarietà ….

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Fabrizio Marchi 1:20 pm - 2nd Novembre:

Rita, premettendo che condivido il tuo intervento, non penso affatto neanch’io che Fikasicula abbia abbandonato il femminismo. Penso solo, come ho già detto, che sia una donna coraggiosa che ha intrapreso un percorso di riflessione critica che sarebbe sciocco lasciar cadere.
La solidarietà nei suoi confronti non è per le sue idee, che possono essere più o meno condivise o condivisibili (alcune lo sono ,altre no, come è ovvio che sia), ma per la sua persona, sottoposta ad attacchi violenti non solo da parte di tante facinorose integraliste ma in generale da parte di tutto il mondo femminista.
Ora il punto non è, per quanto mi riguarda, stabilire il suo tasso di femminismo, oppure se esista un femminismo buono (al quale lei apparterrebbe) e uno cattivo, o se sia tutto cattivo. Il punto è che una donna, militante femminista, che sceglie di uscire dal seminato, di provare ad aprirsi alle ragioni degli altri (e mi sembra che lo abbia fatto e lo stia facendo, francamente), che probabilmente ha vissuto e vive anche un disagio personale (come è ovvio che sia quando si decide di compiere determinate scelte) viene aggredita in quel modo.
Proprio di pochi minuti fa è questo commento postato da una tale Alessandra sul blog di FaS dove io stesso ho pubblicato il nostro comunicato, in segno di solidarietà: “Auguro il meglio a Fikasikula. Mi dispiace solo vedere tutta questa pelosa solidarietà di movimenti machisti su questo sito che leggo da anni e sento anche mio. Non è giusto”.
E questo è il commento di una persona che simpatizza per lei. Proviamo ad immaginare cosa sta accadendo in quell’ambiente. Proviamo a pensare quali conseguenze può generare il fatto che la dirigente di un movimento femminista, peraltro di sinistra radicale, si avvicini al movimento maschile, instauri un dialogo e si confronti loro. Forse non tutti e non tutte qui hanno la percezione di cosa possa significare per una donna o per un uomo politicamente impegnati a “sinistra”, assumere determinate posizioni.
Siccome personalmente lo so benissimo, non posso che ribadire la mia solidarietà a Fikasicula.
Poi, se invece vuoi dirmi che la nostra palese solidarietà possa addirittura nuocerle in questa fase, ti rispondo che è anche possibile. Però è pur vero che non possiamo rimanere in silenzio e siamo nell’obbligo morale, aggiungo, di assumere la nostra posizione.
In ogni modo, credo che Fikasicula sapesse a cosa andava incontro. E siccome è tutt’altro che una stupida sono convinto che lei stessa sia consapevole di trovarsi in mezzo al guado, con l’acqua che le arriva al collo. Deve tirarsene fuori in qualche modo. Noi, se vuole, siamo ben felici di aiutarla a tirarsi fuori dai guai, ma credo che lei preferisca (per le stesse ragioni che hai detto anche tu) cavarsela da sola perché il suo approdo sarà molto probabilmente se non certamente altro e diverso dal nostro. Anche se non ci metterei la mano sul fuoco perchè la Storia ci dice che quando si imboccano determinati percorsi nulla deve essere dato per scontato a priori.
Ho conosciuto personalmente ex brigatisti rossi diventare seguaci di questa o quella chiesa, dirigenti di gruppi marxisti leninisti diventare esponenti di Forza Italia o similia (non si sa perché, si fa per dire…mai il contrario) ecc. .
Ma questi sono esempi per lo più negativi. Credo che Fikasicula sia di un’altra pasta. E proprio per questo da lei (hai ragione tu, Rita) non mi aspetto conversioni ideologiche radicali.
Ma noi l’abiura non la chiediamo a nessuno/a. Noi non siamo come quegli altri e quelle altre. Noi chiediamo solo (e pretendiamo) il riconoscimento reciproco.

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diait 2:22 pm - 2nd Novembre:

Rita – ti sottoscrivo in toto.

Frequentando il “movimento”, i siti e i blog dei vari femminismi, FS ha cominciato ad avere la sensazione che qualcosa non quadrasse. Ha cominciato ad accorgersi di certe incongruenze, storture e ipocrisie. Guardandosi intorno, ha trovato siti e blog come questo, come tanti altri (per es. quelli dei padri separati o sulla bigenitorialità), anche di donne (non femministe, DONNE) che non solo non si sentivano affatto rappresentate dai vari femminismi, ma – anzi – li contestavano, se non combattevano apertamente (io, tra quelle) come esempio di razzismo, disonestà intellettuale, rapacità, violenza, dogmatismo, ideologismo e ottusità.
Senza nulla togliere al merito di FS, che almeno ha cominciato a guardarsi intorno (c’è chi neanche lo fa), darei qualche merito anche ai maschi (singolari, e non plurali) che nel frattempo si sono dati da fare, e hanno cominciato un lavoro di “controinformazione”, almeno sul web. All’inizo inascoltati, e poi…

E mi ci metto anch’io, nel mio piccolissimo, come suprema rompitrice di scatole in tutti i blog e i siti femministi dove sono riuscita a intervenire, prima di esserne bannata. Mi occupo da decenni della violenza DELLE donne. Il tabù dei tabù.

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Alessandra 2:46 pm - 2nd Novembre:

La tale Alessandra sono io. Negli ultimi trascorso ore su Femminismo a Sud, ho riflettuto, ho condiviso, mi sono arrabbiata, su alcuni post ho anche pianto. Ora Fikasikula ha deciso che si è rotta e ha spiegato ampiamente di cosa. Non trovo nulla da ridire su questo. Ma vedere i vostri commenti lì come se fosse un vostro personale trionfo, un “l’avevamo detto”, mi ha fatto male.

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Luigi Corvaglia 3:27 pm - 2nd Novembre:

Guarda Alessandra
posso mettermi nei tuoi panni e capirti.
Ma poi rientro nei miei e altrettanto francamente ti dico che questo stato d’animo, perlomeno nei riguardi di Uomini Beta, non ha ragion d’essere. E, non offenderti, questo deriva dalla tua scarsa conoscenza nei nostri confronti.
Ci stanno cose che ci dividono e cose che ci accomunano. Come è normale che sia. Ci si può accusare di tutto e di tutto si può discutere ma machisti proprio no.
Proprio noi che, per dirla con Costanzo Preve ( https://www.uominibeta.org/2012/11/02/femminismo-separatistico-e-maschilismo-mimeticocomplementari-e-organici-al-capitalismo/ ) , riteniamo il femminismo separatista e il maschilismo mimetico complementari tra di loro ed entrambi organici al turbo-capitalismo oggi trionfante.
Noi riteniamo il machismo la morte del maschile e tuttalpiù abbiamo rimproverato alle donne l’acquiescenza di fatto a quel modello, garantendone riproduzione e proliferazione.
Su “l’avevamo detto”. Abbiamo troppa stima di chi, fikasicula o altre/i, ha il coraggio di lasciare un porto sicuro per avventurarsi in mare aperto, per averlo anche solo pensato.

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Fabrizio Marchi 3:29 pm - 2nd Novembre:

“Ma vedere i vostri commenti lì come se fosse un vostro personale trionfo, un “l’avevamo detto”, mi ha fatto male”. (Alessandra)
Questa è una tua interpretazione soggettiva, Alessandra, che per quanto mi riguarda, non ha alcun fondamento. E credo che valga anche per gli altri amici e simpatizzanti di UB.
Ciò detto, era ampiamente prevedibile una simile reazione da parte del mondo femminista in seguito al percorso avviato da Fikasicula (o vorresti farmi credere che tu ti aspettavi una risposta dolce, soft e “politicamente corretta”?…), ma questo non significa affatto che ci stiamo beando di quello che le sta accadendo e men che meno che stiamo cantando vittoria. Fra le altre cose, detto fra le righe e sottovoce, cara Alessandra, non siamo proprio degli idioti…
Ci fa molto piacere, è evidente e non vedo cosa ci sia di male in questo, il fatto che una donna come lei abbia avviato un percorso critico e di riflessione che in tempi ormai andati avremmo definito di autocoscienza. Ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con una nostra presunta euforia da vittoria conseguita…
Ti invito piuttosto a essere un pochino più cauta nei giudizi, dal momento che ci hai già a priori bollato come “machisti” (nel blog di FaS), senza molto probabilmente neanche aver letto una riga di quello che scriviamo.
Va bè, tiremm innanz…Del resto siamo abituati a sopportare ben altri insulti…E poi ci sono cose troppo più importanti di queste inezie per perderci anche solo un minuto di più.
Naturalmente, se ritieni utile e opportuno dare un contributo fattivo e pregnante al nostro dibattito, sei sempre la benvenuta.

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diait 3:39 pm - 2nd Novembre:

il trionfo, se mai, è di FS, che ha fatto quello che si sentiva di fare, dopo averlo maturato per ragioni sue.
Personalmente, mi sono limitata a diire che da decenni registro molte delel cose che FS denuncia oggi. E che gli unici luoghi virtuali dove ho potuto dirle sono i blog/forum sulla questione maschile (tra gli altri, Ragioni Maschili e Uomini Beta, anche se presa occasionalmente a sputi, del resto ricambiati). Una cosa che dà da pensare, visto che sono una donna.

Ma quando il “movimento” delle donne diventa un’agenzia corporativa, autoritaria e razzista, che dice di parlare per tutte le donne quando di fatto, oltre a condurre campagne apertamente e ottusamente antimaschili, giudica ed emargina anche tutte le donne che non sono “organiche” al suo “programma”, be’, qualche domanda bisogna farsela per forza. La campagna sul femminicidio – con tutta la disinformazione e i pregiudizi che la accompagnano – è, secondo me, il colpo di coda di questo “movimento” ormai allo sbando. Sì, perché dal mio personale piccolo osservatorio, vedo che nessuna delle mie cinque nipoti femmine tra i 15 e i 32 anni si definirebbe mai “femminista” (pur essendo tutte “di sinistra”) o segue siti e blog femministi, la maggior parte dei quali sono scritti da donne di mezza età e oltre, rimaste a difendere una fortezza fantasma, inutilmente armate fino ai denti. Il nemico, però, è tra di loro, non fuori. Nella loro testolina.

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Fabrizio Marchi 4:01 pm - 2nd Novembre:

Diait, e se cercassi di sintonizzarti sempre sulla stessa lunghezza d’onda di questo tuo ultimo post? Come la vedi?
Io la vedrei bene…
Peraltro, oltre a risparmiare e a razionalizzare tempo ed energie, eviteremmo anche di sputarci addosso vicendevolmente.
Non trovi? Se la risposta è affermativa non c’è neanche bisogno che tu mi risponda. Lo prendo come un sì, mi fido.

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cesare 6:27 pm - 2nd Novembre:

Quella che forse sta vivendo la nostra amica FKS, o sta per vivere (il Cielo non voglia!), mi sembra, da alcuni accenni, che non abbia solo a che fare con le dinamiche spontanee di una polemica, per quanto feroce, in rete. Se posso azzardare, mi sembra anche il dispiegamento consapevole e scientifico di una tecnica di intimidazione e repressione moderna assai sofisticata. Essa consiste nel sottoporre a pressione continua la persona da tacitare e intimidire così che abbia l’impressione che non c’è ambito di spazio e di tempo (la totalità) in cui non sia fatta oggetto di piccole e grandi manifestazioni di ostilità e riprovazione. Sicchè viene a trovarsi a vivere in una strana inversione di realtà: verità è la finzione della rappresentazione scenica ostile che le viene costruita attorno nelle forme della sua normale vita quotidiana, falsità immaginaria è il suo pensiero critico. Si può immaginare la sofferenza mentale e psichica conseguente a questo trattamento. La pressione (dolorosissima) cessa immediatamente appena cessa l’attività di opposizione. Questo “stop and go”,costituisce il dispositivo “didattico”, la lezione impartita affinchè il soggetto si pieghi e si adegui. (Deriva dalle tecniche di disorientamento più pesanti che sostanziano le tecniche di tortura moderna (dal libro di recente pubblicazione “L’inquisitore” di Mark Allen Smith, ed. Mondadori)). Questa tecnica, (una blanda tortura “on the road”), repressiva sostituisce altre più compromettenti per l’immagine del potere. Non si può non ricordare il beverone di olio di ricino che i figli e le figlie della lupa somministravano ai “rompicoglioni”. E non si può non apprezzare il “progresso democratico” intervenuto anche in questo campo così delicato.
In bocca al lupo FKS! E ricordati di The Truman show.

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Leonardo 6:42 pm - 2nd Novembre:

Infatti, da quello che ho capito: chi ha a cuore l’incolumità delle donne, chi è contro la violenza alle donne, diventa violento contro le donne se non sono come le si vuole…
Siamo alle solite, l’umanità si dimostra per quello che è sempre stata: è come l’adultera che viene linciata (non mi riferisco a fika sicula, ma per fare un esempio, pure a fika afgana e germanica: visto che ne parlava Schopenhauer sullo spirito di corpo maschile e femminile …)

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Maurizio 7:34 pm - 2nd Novembre:

Solidarietà nei confronti di Fikasicula(e del collettivo di FaS) anche da parte mia.

Le accuse infamanti contro Fs sono assolutamente infondate anche in considerazione del fatto che, se non erro, Fs è stata la fondatrice(o tra le fondatrici) di FaS il quale sul tema di violenze subite dalle donne ha sempre incentrato la sua linea d’azione. Credo, però, che dietro questi nomi sconosciuti-cioè “pesci piccoli”-che l’hanno attaccata e la stanno attaccando, ci siano delle “big” note(“pesci grossi”) che da dietro le quinte hanno orchestrato e fomentato questo clima mandando poi donne e uomini sconosciuti per attaccare e diffamare Fs. Codeste “big”, ovviamente, “non sanno nulla”.

@Alessandra: Prima di dire certe cose, dovresti informati prima, perchè Fikasicula dai “machisti”(quelli veramente tali) non riceve e non ha ricevuto nessuna solidarietà, anzi l’hanno attaccata più di una volta. “Uomini Beta” è un movimento di uomini dichiaratamente di Sinistra e su posizioni assolutamente non anti-abortiste e non tradizionali, e il suo modello di “maschilità” va in direzione diametralmente opposta a quello machista. I machismi, quelli veri, sono altrove, e soprattutto godono della decisiva complicità di certe, non poche, donne.

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JanQuarius 9:06 pm - 2nd Novembre:

Non capisco il senso di fidarsi delle femministe.
Che Fikasicula abbia fatto la sua scelta, beh… bona lì, ma sostenerla… non so, per me sinceramente è solo dare una mano al nemico.
Se un’ideologia razzista-quella femminista, vuole improprietarsi di alcuni ideali nobili, scrivendo e citando vari articoli quasi contro le ingiustizie, notate – che poi vengono citati addirittura da alcuni sostenitori della QM… perchè dobbiamo starli dietro?
Non basta approvare un’idea, invece di un movimento… a meno che non lo facciate, e se lo fatte mi scuso!

Jan

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mauro recher 11:42 pm - 2nd Novembre:

jan a tal proposito delle mie riflessioni
http://femdominismo.wordpress.com/2012/11/02/le-barricate/

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Fabio 12:36 am - 3rd Novembre:

Opinione mia: tutta questa solidarietà nei confronti di fikasicula la trovo veramente grottesca e fuori luogo.
Così come trovo esagerato parlare di “fascismo” e “machismo”. Boh…

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MaIn 1:01 am - 3rd Novembre:

neanche a me suscita particolare pathos questa frattura di fika sikula con il suo movimento. tra i sostenitori della QM vi sono stati bruschi litigi e separazioni ma mica si esternava tutta questa solideraietà.
sarà anche che non ho capito la sua attuale posizione e le conseguenze del suo scazzo con le altre femministe di femminismo a sud.

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Fabrizio Marchi 1:59 am - 3rd Novembre:

“tutta questa solidarietà nei confronti di fikasicula la trovo veramente grottesca e fuori luogo.
Così come trovo esagerato parlare di “fascismo” e “machismo”. (Fabio)
Caro Fabio, quello che stiamo cercando faticosamente di fare, è di costruire qualcosa che vada oltre il mero sfogatoio on line per uomini scoglionati (che hanno tutte le ragioni per esserlo, sia chiaro) e che sia in grado di aprire delle contraddizioni reali, di entrare in relazione dialettica con la società, con il contesto nel quale viviamo, di avere degli interlocutori, con l’obiettivo, naturalmente, di “sdoganare”, per quanto è possibile, il momas, e di farlo diventare un soggetto attivo e riconosciuto (osteggiato, insultato, boicottato in tutti i modi, ma riconosciuto) che opera nel tessuto sociale come un qualsiasi (si fa per dire…) altro soggetto presente e attivo nella società civile.
Sono circa dieci anni e forse più che la QM (eccezion fatta per il movimento dei padri separati) è confinata sulla rete nell’ambito (spesso assai angusto) di qualche blog dove pochi o tanti uomini imprecano, bestemmiano, si azzuffano ecc..
Vogliamo continuare così per l’eternità oppure vogliamo provare a costruire qualcosa che possa incidere, sia pur minimamente, nella realtà?
Ora, ne avrò parlato qualche decina di volte ma non importa. Lo ripeto ancora.
Partendo dalla premessa che l’obiettivo è quello di cui sopra (quindi anche un obiettivo politico, non in senso stretto, ci siamo capiti, nel senso che ci si muove su un terreno che è propriamente politico), è evidente che nel momento in cui si aprono delle contraddizioni nel campo avversario, il dovere di qualsiasi persona con un minimo di buon senso e soprattutto di sensibilità politica, è quello di coglierle, non di lasciarle cadere.
Ma insomma, dico io, la leader di un movimento femminista apre una crepa di quelle proporzioni, allaccia formalmente e unilateralmente un dialogo con i movimenti maschili, sta per mesi in un blog come metro maschile dove si prende i peggiori insulti della gran parte degli utenti (cosa che io non avrei fatto mai, a parti invertite…), spacca il campo femminista che naturalmente reagisce con la virulenza che conosciamo (e siamo solo all’inizio della “festa”, purtroppo per lei la vita sarà dura…), e noi che facciamo? Ce ne fottiamo? Voltiamo le spalle dall’altra parte? Ma stiamo scherzando?
Oggi quella donna, Alessandra, è venuta a dirci che era disturbata dal fatto che noi cantassimo vittoria per quello che sta accadendo a Fikasicula. Ora, è ovvio che nessuno di noi lo ha fatto, però tutti hanno capito che il percorso aperto da Fikasicula rappresenta effettivamente, anche se indirettamente, un successo per il movimento maschile. Naturalmente il percorso di Fikasicula è personale, è suo e soltanto suo e di qualche altra donna di FaS, però io credo che in qualche modo anche l’esistenza di questo nostro movimento, con le sue peculiarità, abbia aiutato, magari in minima parte favorito, l’aprirsi di quella stessa contraddizione.
Tutto ciò, sia chiaro, non significa che Fikasicula sia diventata tutto ad un tratto una nostra alleata o una nostra compagna di viaggio. Si tratta “solo” di una donna, dirigente di un movimento, che con molto coraggio, rischiando di persona, ha aperto un nuovo percorso, è entrata in conflitto aperto con la parte più potente del movimento femminista (che gliela farà pagare, di questo statene certi) e ha scelto di entrare in relazione con alcuni movimenti maschili e anche con il Movimento Femminile per la Parità Genitoriale (movimento molto serio, formato da uomini e donne, fra gli altri c’è anche Mazzola, l’editorialista del Fatto Quotidiano) con il quale stiamo collaborando fattivamente anche noi.
Io non chiudo le porte in faccia a chi vuol dialogare con me, specie se per far questo è disposta a fare quello che sta facendo.
Dopo di che nessuno è obbligato a nulla. Questo è un movimento libero formato da uomini liberi. Nessuno è obbligato a condividere la nostra strategia e le nostre scelte.
P.S @MaIn : il pathos non c’entra proprio nulla, caro MaIn, c’entra la capacità di sapersi muovere con un minimo di razionalità e lucidità politica nella realtà. E proprio tu dovresti capirlo… smile

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Marco Pensante 2:47 am - 3rd Novembre:

Noi siamo i più bravi!!!!! Noi siamo i più belli!!! Noi siamo ufficialmente “i più retrivi sul mercato!!!!!” E siamo ANCHE fascisti!!!!
http://www.23hq.com/wallhara/photo/8299258/original
Dov’è che si ritira il premio?
E okkio al cranio, che della vicenda si sta occupando una vendicativissima PRATICANTE avvocato.
Paura, eh?
Vabbe’, magari se ne occupa dopo che ha portato il caffè all’Avvocato…
Fino ad allora SIAMO I PRIMI!!!!!!111!!11!!!!

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Luigi Corvaglia 6:09 am - 3rd Novembre:

Noi siamo i più bravi!!!!! Noi siamo i più belli!!! Noi siamo ufficialmente “i più retrivi sul mercato!!!!!” E siamo ANCHE fascisti!!!! (Marco Pensante)
Bah ….. c’è bisogno di commentarle? Lo fanno egregiamente da sole.
Sinistro-fascistoidi al pascolo …….
Di quelle che pensano di essere l’avanguardia di chissàchecosa…. ma che poi tutto si riduce al “progetto”. Ovviamente finanziabile. E per quello se occorre va bene anche la Garnero (ex-coniugata Santanché).

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Maurizio 10:54 am - 3rd Novembre:

Tutta questa avversione nei confronti di un percorso comune con fikasicula e con le eventuali altre libertarie e antiautoritarie come lei da parte di coloro che stanno su posizioni integraliste e razzistoidi(che hanno fatto solo danni alla Questione Maschile per cui è stato reso necessario l’ iniziativa di Fabrizio, con “Uomini Beta”) denota il loro disinteresse per la risoluzione delle problematiche inerente il rapporto fra i due sessi, e la loro strumentalizzazione della causa della questione maschile per portare avanti battaglie retrive, integraliste, razzistoidi e anti-sociali che nulla hanno a che vedere con la Questione Maschile, e che anzi confliggono con essa. E inoltre questa loro avversione denota anche una completa mancanza di riconoscenza e gratitudine verso una donna che nonostante sia impegnata per anni nella questione di problematiche femminili, fondando un famoso collettivo femminista(FaS), ha voluto comprendere anche le ragioni e problematiche maschili, attirandosi quindi l’ ostilità e le diffamazioni da parte delle femministe autoritarie e intolleranti(e dei loro cagnolini zerbini). Quindi è stata schiacciata tra due fuochi, perchè dovete sapete che è stata insultata anche dall’altra parte, cioè da quei “machisti” e retrogradi che le hanno vomitato e continuano a vomitarle addosso, pubblicamente, ogni più feroce insulto, insinuazione sulla sua vita privata e augurandole finanche di morire, perchè non le perdonano il fatto che è di sinistra, antifascista,antirazzista(gli stessi che a parole dicono di non aver nulla contro Uomini Beta ma che poi vengono su questo sito dietro nick ed email false per attaccare Fabrizio e Uomini Beta, non perdonando la loro appartenenza di Sinistra). Questa è una vera e propria aggressione contro di lei da due fronti contrapposti, pertanto trovo davvero fuori luogo le perplessità di jan quarius, fabio e main, su questa solidarietà nei suoi confronti.

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Fabio 11:55 am - 3rd Novembre:

Senti un po’, Maurizio ma tu chi saresti?
Cosa ne sai dei REALI motivi per cui un altro uomo può essere dell’opinione che la solidarietà a una femminista sia fuori luogo? Cosa c’entra il “machismo” ? Ma che è un’ossessione? Per tua informazione io non scrivo né su metro maschile né su altri blog, contrariamente a quanto facevo in passato, visto che quasi dieci anni fa ero iscritto alla mailing list di U3000 e di Marco Faraci (dove non credo che tu ne facevi parte) ed ogni tanto spedivo della mail ai maschi selvatici.
Punto. Perciò risparmiami certi discorsi moralistici, grazie.

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Rino DV 12:11 pm - 3rd Novembre:

Telegraficamente:
1) la solidarietà a Fks da parte del MUB non poteva venir letta che come prova del fatto che essa è “in combutta con il nemico”.
Quel che – del resto – accade anche nel Momas a coloro che non sono accecati dalla misoginia: accuse di cedimento e tradimento.
“Non si familiarizza con il nemico!”, vecchio ordine di tutti gli eserciti ai combattenti. Accade sempre così.
2) la suddetta si è instradata su una via pericolosissima che, temo, la porterà verso un’amara solitudine. E’ il destino di chi sospetta di NON possedere tutta la verità, di chi si mette e rimette in gioco a fronte della massa piena di sicumera, trascinata dai propri assunti fino alla cecità totale: “Tradimento, tradimento!”. A lei, come a tutti i “reprobi” si attagliano i versi del Parini: ” …a lei non valse zelo l’arcani uffizii, a lei non valse merito quadrilustre, ella nuda andonne….”. L’eterna tragedia dei sospettosi, dei dubitanti, (ossia: degli intelligenti…).
Sorte amara davvero. Ma non è la prima e non sarà l’ultima a sperimentarla. A rovescio, tra chi si è impegnato nella QM, molti sanno bene che quella scelta ha comportato ostracismi, perdita di stima, rottura di amicizie, sorrisini, insulti aperti o velati. A me, ad es., uno dei primi commenti che caddero addosso fu questo: “Da quando sei diventato forcaiolo?”
La via della lealtà è in salita, piena di rovi e di pietre aguzze.
Quella della slealtà è un’autostrada in discesa.

Rino DV

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Andrea 12:16 pm - 3rd Novembre:

Fabrizio, forse tu non lo sai, ma il Maurizio che oggi fa tanto “l’uomo di sinistra iper tollerante, anzti razzista”, ecc. ecc, fino a tre anni fa era un uomo di destra anti-islamico…
Il suo nick su uomini 3000 era “Grifone_verace”…
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=7758834&st=405
>>
Quoto, l’italiano di una volta aveva molto sviluppato il senso della famigla, come ce l’hanno gli islamici oggi.
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Ma io non mi alleo con gli islamici , perchè il loro obiettivo, come più volte dichiarato, è rendere Roma capitale dell’ islam. Sveglia gente! ci sono mille modi di combattere il femminismo.
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Allearsi con l’islam vuol dire ad esempio questo: è come se io, fascista, per combattere la lega mi alleassi coi comunisti. non ha senso
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Non a caso stanno crescendo pure i comunisti-pentiti.
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Secondo me il femminismo si combatte con un ritorno all’estrema destra, rigidamente conservatrice.
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Capito con che soggettoni falsi come giuda hai a che fare? Questi sono solo dei leccaculo, che cambiano bandiera per convenienza e ad ogni folata di vento…

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Andrea 12:24 pm - 3rd Novembre:

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Andrea 12:26 pm - 3rd Novembre:

Grifone verace:
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Ah, atea religiosa! Una frase che onestamente ancora non capisco ma che comunque la affascina ancora di più. Capisco, invece, il termine cattolico-laico, come sono io: sono fortemente credente , non sempre il papa dice cose sbagliate (NON SEMPRE NON SIGNIFICA MAI) , ma un governo teocratico mi fa schifo (come l’islam), altrimenti sarei incoerente nel rifutare contemporaneamente la laicità e l’islam.
Del resto, anche le persone di destra possono essere laiche. Solo che quelle di sinistra sono più incoerenti, scagliandosi sempre contro l’estremismo cattolico ma mai contro l’islam, di gran lunga peggio.
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Luigi Corvaglia 1:39 pm - 3rd Novembre:

Io penso, e vale per tutti, che si possa essere d’accordo o meno su quanto scritto nel post. E si sia liberi di dirlo.
Ma per favore, non scadiamo in polemiche gratuite e gossip da bassifondi. E lo ripeto, per me ‘sta cosa vale per tutti.
Se qualcuno, oltre ad esprimere assenso o dissenso in merito alla cosa, argomentando civilmente, ritiene di doversi togliere qualche sassolino è pregato di farlo direttamente con l’interlocutore. Tramite e-mail o altro.
Io la penso cosi. Sbaglio?

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Maurizio 2:18 pm - 3rd Novembre:

Caro Andrea-Misterno-Sandro-Silverback, i commenti da te riportati non sono miei, quello non sono io. Ti è andata male, riprova un’ altra volta laugh

Piuttosto, caro Silverback, vogliamo parlare degli insulti che in wiki, ossia nella sezione privata dell’altro forum, hai lanciato contro Fabrizio ?

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Fabrizio Marchi 2:50 pm - 3rd Novembre:

Naturalmente sottoscrivo in toto l’intervento di Luigi Corvaglia.
Ecco, leggendo gli ultimi post, credo si capisca perfettamente cosa voglio dire quando dico che il Momas o fa un salto di qualità o è destinato a perire.
Da anni mi/ci arrivano email in cui qualcuno parla male di qualcun altro, qualcun altro dice che quell’altro parla male di tutti scrivendo sotto falsi nick, un altro ancora scrive che quell’altro vuole solo seminare zizzania e della QM non gliene frega nulla, l’altro dell’altro dice che quegli altri mostrano al sottoscritto un volto ma poi straparlano alle spalle (naturalmente cambiando nick), gli altri degli altri degli altri straparlano vicendevolmente gli uni degli altri, sostenendo che a nessuno gliene importa nulla della QM tranne che a lui…e così via…Più naturalmente la solita sequela di insulti alla mia persona che conosciamo e che solo in parte ho già reso pubblici…
Non ho naturalmente mai dato nessun peso a tutta questa sciacquatura di stoviglie, anche perché, fortunatamente il Movimento degli Uomini Beta è un’altra cosa…E sia i nostri interlocutori che i nostri avversari lo sanno perfettamente.
Però, ragazzi, tutto ciò deve far riflettere. Da una parte, potrei anche disinteressarmi completamente (e in parte lo faccio, devo essere sincero…) di questo problema, perché gli uomini del MUB, attivisti, sostenitori e simpatizzanti , grazie al cielo, sono di ben altra pasta. Dall’altra però, non posso, perché, come ho già detto tante volte, tutta questa paccottiglia (che doveva essere stoppata a suo tempo e non è stato fatto…) potrebbe nuocere e purtroppo nuoce al movimento maschile. Un danno di immagine e di sostanza. Anche perché ai nostri avversari non pare vero di avere un pozzo di coglioneria così profondo a cui attingere per poterci dipingere come ci dipingono.
La cosa che non possiamo non notare, è che tutta questa produzione di pettegolezzi, gossip vari, insulti ecc., guarda caso, aumenta sensibilmente con l’aumentare della nostra visibilità, della qualità delle nostre collaborazioni (penso agli ottimi recenti contributi del filosofo Costanzo Preve e dello psicologo Marco Medici, che io personalmente non condivido al 100%, ma questo nulla toglie al fatto che siano interventi validissimi) e della nostra azione concreta non solo sul web ma anche fuori. Il sito in questi ultimi tempi ha raddoppiato le visite, molta più gente ci conosce e proprio alcuni giorni fa Marcello Adriano Mazzola, l’avvocato editorialista del Fatto Quotidiano che scrive di padri separati, di questione maschile/femminile ecc. ci ha fatto i complimenti per la qualità degli articoli e anche dei commenti. Siamo sempre più presenti nel mondo reale, abbiamo stretto un rapporto importante con il Movimento Femminile per la Parità Genitoriale (in realtà gli uomini sono più numerosi delle donne…) che ha circa 4.500 “amici” su facebook, ho partecipato personalmente alla loro manifestazione di Roma dello scorso 4 ottobre dove c’era anche l’ottimo Vincenzo Spavone, del movimento dei padri separati e tanta altra gente in gamba e degna di stima. Non solo, sono convinto, come ripeto, che l’esistenza di un movimento come il nostro, con determinate caratteristiche, abbia contribuito ad aprire delle contraddizioni e a creare del disorientamento un po’ in tutte le direzioni.
Noi procediamo su questa strada. Il mio invito agli “altri”, quelli che non condividono la nostra strategia e le nostre idee, è quello di seguire le proprie convinzioni (ciascuno ha le sue opinioni e la sua concezione della QM ed è giusto che le persegua), però di farlo in modo serio.
Ormai un paio di anni fa ci separammo con Iulbrinner (Gibbì Orsini, il suo nome è pubblico ormai quindi non credo di procuragli nocumento), anche in malo modo, perché a mio parere si era espresso in modo molto maldestro e anche irrispettoso nei nostri confronti. Da allora però, devo dargli atto, lui stesso ha dato vita ad un suo blog (anche di qualità) e ha continuato a portare avanti la battaglia dal suo punto di vista e con serietà. Io non condivido neanche una virgola della sua analisi, della sua interpretazione e del suo orizzonte culturale ma questo non toglie che la sua attività e la sua azione concreta siano serie (e talvolta alcune sue posizioni su questioni specifiche e concrete sono anche condivisibili).
Ecco, mi rivolgo a quegli uomini del momas a cui tanto siamo invisi per ragioni ideologiche, politiche o altro, perché invece di perdere tempo a “gossippare” e a insultare non provate a seguire la sua stessa strada? Gettate nella spazzatura una volta e per sempre tutta questa immondizia e seguite il vostro percorso con serietà. Ne guadagnerà tutto il Momas.
Viceversa, obtorto collo, ci troveremo nella spiacevole condizione di doverci augurare la vostra sparizione. Non mi riferisco a quella fisica, naturalmente…smile (spero che queste mie parole non vengano estrapolate in malafede e messe in circolazione sul web…) ma a quella politica. Perché, proseguendo su questa strada, siete destinati a produrre solo danni.
Capisco che queste mie parole possono in molti di voi suscitare una reazione di pancia, del tipo “Ma chi è ‘sto stronzo, ma chi si crede di essere ecc.” però vi chiedo di rifletterci ugualmente. Io sono uno stronzo qualsiasi, su questo non c’è alcun dubbio, però provo a fare le cose seriamente, piuttosto che fare del gossip o straparlare sui vari siti e blog. Provateci pure voi, chissà, magari viene fuori qualcosa di buono.

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Sandro2 3:38 pm - 3rd Novembre:

Apposto… ora sarei “misterno”, mentre su metro sarei “VND”…
Ma per piacere…

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armando 5:15 pm - 4th Novembre:

Grande è il disordine sotto il cielo, diceva Mao.
Bene, in tempi in cui il mainstream sembrava invincibile e inscalfibile, qualcosa si muove. Le riflessioni di Fks ne sono la prove, come la nascita di movimenti maschili di ispirazione molto diversa. Era l’ora. Il tempo ci dirà cosa da questo magma emergerà. Ora, fermo che ognuno di noi è legittimato ad avere le proprie idee filosofiche e discuterle nelle sedi appropriate, cosa anzi necessaria, non è il tempo, e non è questo lo spazio a mio parere, per sottilizzazioni, distinguo, richiami ideologici. Piuttosto è il caso che tutto quanto sta emergendo stimoli riflessioni ulteriori in tutti noi. Ed è ovvia la solidarietà umana e politica a FKS per gli attacchi da lei subiti, che in ultima analisi sono dovuti a una sola ed unica causa. Lei non si pone come nemica degli uomini in quanto uomini. E’ questo che non è sopportabile, non le sue idee di sx che quì non mi interessano.Ed è proprio il non porsi nei confronti degli uomini come ontologicamente avversa, l’unica condizione necessaria per parlarsi, ognuno con la propria visione e idee. Ma oggi tanto basta, pensando anzi alle posizioni di partenza ed alla storia di FKS, mi sembra una grandissima cosa, soprattutto se non rimarrà un caso isolato.
armando

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mauro recher 5:55 pm - 4th Novembre:
Daniele 6:09 pm - 4th Novembre:

Sì, ma non mi sembra neanche il caso di esagerare nei confronti di questa donna e tanto meno di scannarsi virtualmente per lei.
Poi, per quanto mi riguarda, sono veramente perplesso da queste parole di Rino:
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Quel che – del resto – accade anche nel Momas a coloro che non sono accecati dalla misoginia: accuse di cedimento e tradimento.
>>>>>>>>>
Rino, premettendo che io ormai mi occupo solo di striscio di certe questioni, il solo essere in disaccordo con chi appoggia le presunte aperture di questa donna equivale ad essere dei misogini? Eppure dovresti essere ben conscio della pesantezza di queste parole.
Non ti sembra di averla detta un po’ grossa?

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Daniele 6:12 pm - 4th Novembre:

p.s: per chi non mi conoscesse, un tempo ero “Strider”.

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Fabrizio Marchi 6:58 pm - 4th Novembre:

Dopo l’ennesimo scambio di battute con Diait, tornaimo ad occuparci di cose serie.
Questo di seguito è l’ultimo articolo pubblicato su FaS relativamente alla questione “Fikasicula”. L’articolo ci riguarda direttamente anche perchè la solidarietà che le abbiamo manifestato è stata, come era prevedibile, strumentalizzata contro di lei. Lei stessa però ha respinto al mittente le provocazioni (c’è un suo commento fra gli altri in cui rinnova la stima nei nostri confronti). Più tardi pubblicherò una mia risposta per chiarire alcuni punti, non tanto con lei quanto con il collettivo di FaS.
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/11/03/iene-sazie-di-guerra-2/
Dimenticavo. Il nick con cui è intervenuta in questo specifico articolo è “Eretica”. Si capisce dalle sue parole, ovviamente, ma per dovere di informazione…

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Fabrizio Marchi 9:44 pm - 4th Novembre:

il mio commento sul blog di FaS:
“Alcuni necessari e brevissimi chiarimenti.
La solidarietà che abbiamo voluto pubblicamente e formalmente (e soprattutto amichevolmente) manifestare nei confronti di Fikasicula era diretta a lei in quanto persona, fatta oggetto in questi giorni di attacchi pesantissimi che noi stessi conosciamo perfettamente avendoli vissuti in prima persona sulla nostra pelle. D’altronde, quelle/i che oggi aggrediscono e insultano lei sono le stesse e gli stessi che da sempre aggrediscono e insultano anche noi. Conosciamo bene la loro strategia che non è quella dell’attacco politico diretto, che comunque in quanto tale prevede il riconoscimento dell’interlocutore o dell’avversario, ma quella subdola della denigrazione, della calunnia, della diffamazione, finalizzata a demolire psicologicamente il soggetto che la subisce e, appunto, a dis-conoscerlo in quanto interlocutore. L’obiettivo finale è la sua totale delegittimazione pubblica e personale. La tecnica non è nuova. Oggi è solo più sofisticata rispetto a ieri.
Ci siamo passati con tutte le scarpe, come si suol dire, perché, per chi non lo sapesse, ma non è così difficile immaginarlo, militare a “sinistra” (termine desueto e anche privo di significato, per quanto mi riguarda, per lo meno per come è stato declinato negli ultimi trent’anni, ma credo che comprendiate perfettamente ciò che voglio dire…) e assumere posizioni strutturalmente critiche nei confronti del meanstream post-neo femminista e “politicamente corretto” dominante, significa essere sottoposti ad un processo di discriminazione, emarginazione e di vero e proprio pestaggio psicologico e morale. Pare proprio (non ho mai avuto dubbi nel merito, per la verità, conoscendo bene i miei “polli”) che lo stalinismo metodologico sia ancora vivo e vegeto. Lo avevamo dato per morto e sepolto. Così non è, anche se veste i panni di una “sinistra” “liberal”, “radical” (molto chic…) e “politically correct”.
Per queste ragioni abbiamo voluto manifestare la nostra solidarietà a FS, innanzitutto dal punto di vista umano, perché non si senta sola, per farle capire che le siamo vicini, per dimostrarle (ma lei questo lo sa già) che apprezziamo molto quello che sta facendo, che il suo lavoro non è stato fatto invano e che la stimiamo, al di là delle rispettive posizioni politiche e dei rispettivi orizzonti filosofici e culturali. Non volevamo certo metterla in difficoltà con quel nostro comunicato, e se involontariamente lo abbiamo fatto, ce ne dispiace.
Alla luce di tutto ciò, è evidente che non era nostra intenzione coinvolgere in alcun modo il collettivo di FaS che ha una sua articolazione interna e che, come è ovvio e giusto che sia, va ben oltre la stessa Fikasicula. D’altro canto non sapevamo neanche come rivolgerci a lei in altro modo, dal momento che questo è lo pseudonimo che lei stessa utilizza pubblicamente (a me piace molto “Eretica”…smile )
Nè tanto meno volevamo operare forzature di nessun genere quando e se l’abbiamo definita “leader” (non mi pare ma, discorsivamente, può essere successo) o fondatrice di FaS. Posso garantirvi che comprendiamo perfettamente la vostra esigenza di eliminare gli stereotipi della gerarchizzazione che da sempre dominano in ambito politico e non solo (e che tanti danni hanno fatto) e come voi stiamo lavorando per sperimentare nuove forme di socialità e aggregazione “politica”. Per lo meno ci proviamo.
Spero di aver chiarito la nostra posizione. Siamo sempre disponibili al confronto con chiunque di voi lo volesse, anche se siamo consapevoli che quanto sta accadendo potrebbe posticipare questa opportunità sine die.
Ma non è forse anche questo uno dei loro obiettivi?…”

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Capa 11:44 pm - 4th Novembre:

La violenza psicologica è una delle forme più meschine e sadiche per distruggere un individuo… questi insulti, calunnie e discriminazioni sono una forma di attacco, di violenza, che purtroppo Fikasicula sta subendo per le sue posizioni che non accordano con le femministe più fasciste ed estremiste. Io mi fido di Fikasicula.. perchè ha deciso di usare le parole invece delle grida, di essere una persona invece di una scimmia urlatrice, di confrontarsi e magari arrivare a soluzioni comuni… ed anche perchè sta subendo purtroppo moltissimi attacchi per la sua causa e merita tutto l’appoggio possibile. Non importa se le sue idee si oppongono alle nostre, l’importante è che lo faccia in modo razionale e sportivo (che si distingue molto da ciò che è stato fatto fin’ora). A me non importa niente se insultano le altre… se preferiscono rimanere succubi delle loro vedute corte e totalmente intolleranti, senza cercare confronto e dando battaglia facciano pure: noi rimaniamo sui nostri passi, e non abbiamo paura. Anzi, loro hanno decisamente più timore di noi altri.

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Red. 1:37 am - 5th Novembre:

O beh, io vorrei solo approfittare di queste pagine per mandare un saluto ad una “avversaria” che ho imparato a rispettare quando è venuta sul nostro forum-arena.
In fondo tutto costa; e chi ha una propria testa per pensare, a volte paga un prezzo anche per questo. Ma forse non ci sono alternative.
Ciao FS.
Red.

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Fabrizio Marchi 8:08 am - 5th Novembre:

Esattamente, Capa, sottoscrivo in toto il tuo intervento. Chiunque sia dotato di intelligenza, buon senso e soprattutto di un minimo di lucidità politica, capisce quando è il momento di aprire le porte al dialogo e al confronto (che peraltro noi abbiamo sempre tenuto aperte). Tutti gli altri sono solo degli ottusi buoni solo a imprecare esattamente come quelle altre… Meglio perderli che trovarli…
A tal proposito, un invito a Red (dal momento che ci ha fatto visita e ci fa piacere). Alcuni simpatizzanti del Momas, molto probabilmente se non sicuramente provenienti da metro maschile, non trovano di meglio da fare che venire da queste parti per insultarci, denigrarci ecc.
Ultimamente siamo stati costretti a bannarne alcuni perché i loro interventi contenevano solo degli insulti personali al sottoscritto e non avevano nulla a che vedere con il dibattito in corso. Sono degli “sfascisti”, come si suol dire (oltre che dei fascisti), la loro utilità per la QM e per il Momas è pari allo zero, anzi, sotto zero, perché il loro comportamento produce solo un grave danno di immagine per il Momas stesso.
Tu sei un dirigente di quel sito e sei anche una persona intelligente. Forse un appello da parte tua su metro maschile, invitando ad un comportamento più consono, dignitoso e rispettoso, sarebbe utile e opportuno. Nessuno di noi, come ben sai, va in giro per gli altri blog del momas a disturbare o tanto meno a insultare. Non che la responsabilità sia tua, sia chiaro, però se queste cose oltre a dirgliele io gliele dicessi anche tu, forse, per ovvie ragioni (quanto meno dovrebbero ascoltarti), si potrebbero ottenere dei risultati positivi.
Guarda che non te lo sto dicendo solo nel nostro interesse ma nell’interesse di tutti noi, perché finchè il Momas sarà popolato da questo sottobosco di personaggi, avrà molte più difficoltà a fare quel salto di qualità, senza del quale è destinato a rimanere al palo. Anche perché una cosa è avere posizioni politiche e filosofiche diverse (ci può stare, ovviamente, anzi, è giusto che ci sia un’articolazione di diversi punti di vista), e un’altra è avere una torma di personaggi che gironzolano sul web straparlando e distribuendo insulti gratuiti coperti da un nick.
Sostenere la QM significa innanzitutto lavorare per la crescita e la consapevolezza degli uomini. Non possiamo avere l’ambizione di cambiare il mondo se contestualmente non siamo capaci di cambiare anche noi stessi. E’ giunta l’ora, indipendentemente, come ripeto, dalle rispettive posizioni ideali e politiche, che gli uomini e i dirigenti del Momas si assumano in prima persona questa responsabilità.
Per troppo tempo è stato lasciato spazio a gente a cui invece non doveva essere lasciato. Dovevano essere fermati per tempo e non è stato fatto. E’ venuto il momento di farlo.
Restiamo in fiduciosa attesa.

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diait 9:28 am - 5th Novembre:

il modo migliore per scoraggiare chi offende è non offendere. Né epurare, credo. L’epurazione (soprattutto se condita da ragionamenti che riguardano l’inferiorità morale o intellettuale) genera rabbia e sentimenti di rivalsa, in un circolo vizioso infinito.

Se in un forum, l’offenditore dopo un po’ si ritrova da solo (e inascoltato) a offendere, se cioè resta senza il brodo in cui ha nuotato fino a quel momento, dopo un po’ annaspa e “muore” (in senso figurato).

Perché dobbiamo sempre colpirne uno o dieci per educarne cento? Cheppalle.

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cesare 9:51 am - 5th Novembre:

Tramite FKS, come tramite il vissuto di tanti altri in queste vicende avvicendati, si ha l’opportunità di vedere da vicino come funziona l’articolazione del potere e della sovranità oggi: l’etica e la morale ufficiali a orientamento femdominista si strutturano in organizzazioni concretissime nella società civile e nelle istituzioni, organizzazioni capaci di farsi presenti alla coscienza di ciascuno, nella sua quotidianità, tramite l’imposizioni di un out out ineludibile,riassuntivo della relazione che il potere, individualmente gli propone: o dentro o fuori, o amico o nemico. Logica presente senza più alcuna distinzione tra interno ed esterno, categorie politiche che dal punto di vista dell’esercizio della sovranità non esistono più.

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Fabrizio Marchi 12:55 pm - 5th Novembre:

Che palle te, Diait, scusa eh,…Le cose bisogne conoscerle prima di parlare, altrimenti è molto meglio tacere…
Da circa tre anni, cioè da quando abbiamo creato Uomini Beta, ci sono personaggi che vengono a provocare costantemente perché fondamentalmente non sopportano il fatto che esista un punto di vista di Sinistra (nel senso più ampio possibile del termine) sulla QM . E anche tu mal lo digerisci, siamo onesti, però, entro certi limiti, ti poni in una posizione dialogica, cosa che loro non fanno. Punto. O lo capisci o lo capisci. Non c’entrano nulla le presunte epurazioni o similia.
Ciò detto, anche tu da quando sei qui sei in polemica costante con il sottoscritto, e ogni volta torniamo sempre sullo stesso binario. Io non riesco a capire cosa possa spingere tanta gente di destra a incaponirsi su un sito di sinistra. Non mi resta che pensare che evidentemente c’è un dente che duole, e una lingua che batte dove questo dente duole…Non ci sono altre spiegazioni.
Allora, a me sta benissimo che gente di destra venga qui (perché non ho il paraocchi come te) a patto che venga a discutere e non a polemizzare. Cosa che stai facendo anche tu (da sempre) e come hai fatto anche nel tuo ultimo post. Perché quando usi termini come “epurazioni” stai di fatto polemizzando anche se in modo un po’ più furbetto rispetto a quei coglioni che vengono a insultare. E infatti quelli sono solo dei fascistoidi beceri, tu invece appartieni ad un’altra destra, ben più pericolosa, dal mio punto di vista…
Ciò detto, sai perfettamente che qui nessuno è stato mai cacciato, tanto meno te, e sì che ci hai fornito su un piatto d’argento l’occasione per farlo, quando te ne sei uscita (in quel caso non ti sei regolata, il livore contro tutto ciò che è distante dalla tua cultura è emerso con la stessa delicatezza con cui Moby Dick emergeva dalle acque) con quella porcata (che definire di pessimo gusto è un eufemismo), relativa al fatto che qui faremmo dei distinguo sui morti, quelli “buoni” e quelli “cattivi”
Quindi, non fare la furba perché da queste parti non abbiamo l’anello al naso. Il tuo comportamento, anche se più furbo, rischia di fatto di diventare un trollaggio. Io (così come gli altri di UB) non vado tutti i santi giorni sul blog di Ragioni Maschili (tanto meno su metro maschile) a spiegare al suo fondatore-gestore quanto non abbia capito nulla di nulla (dal mio punto di vista, s’intende, e naturalmente la cosa è reciproca) non solo di QM ma in generale. E devo dire che da quando ci siamo separati (prima di creare il suo blog frequentava anche UB), c’è sempre stato fra noi un rispetto reciproco nel non pestarsi i piedi a vicenda. Anzi, proprio quella separazione gli fu da stimolo e lo spiinse a creare il suo blog (non so se sia diventato un vero e proprio movimento che si riunisce come è il nostro, ma credo di no). Io stesso mi resi conto a suo tempo, ormai circa quattro anni fa e forse più, che le mie posizioni erano incompatibili con gli altri movimenti maschili (frequentavo anche i loro blog, ovviamente) e presi la decisione di dar vita a Uomini Beta, con l’intento preciso (e realizzato, sia pur con molti limiti) di non limitarmi al web ma di fondare una vera e propria associazione/aggregazione di uomini in carne ed ossa: un Movimento. Ora, è giusto che ciascuno faccia la sua battaglia e chi avrà più filo da tessere lo tesserà. Punto. Se lo stesso fondatore di RM fosse rimasto qui, data la diversità TOTALE di analisi fra noi, saremmo rimasti impantanati in un batti e ribatti senza fine che avrebbe paralizzato tutti.
Con te sta accadendo la stessa cosa. Qui nessuno vuole cacciare nessuno però bisogna anche prendere atto che se le diversità sono troppe, è necessario addivenire ad una soluzione. Insomma, io non mi iscrivo o comunque non frequento abitualmente un club della Roma se sono della Lazio. Logica vuole che mi iscriva o frequenti un club della Lazio dove posso parlare (male) della Roma senza entrare in conflitto costante con gli altri. L’esempio è banale ma ci capiamo; al posto della Roma e della Lazio mettici due partiti politici. Ci si iscrive al partito che è più vicino alle proprie idee. Chi mai si è iscritto ad un partito che è portatore di idee opposte e/o contrarie alle sue?
Ora, un po’ abbiamo scherzato e va bene, un po’ ci siamo beccati, e va bene lo stesso, ora però stiamo imboccando una china che proprio non va. Io sarò anche rapido nello scrivere però non ho nessuna voglia di stare qui a battibeccare con te. Quindi, o facciamo un passo indietro e torni ad occuparti di QM per quelli che sono i tuoi temi, per quanto è possibile evitando di entrare costantemente in una polemica politica e/o con il sottoscritto, oppure cambi strada. Peraltro, come ho già detto, esistono altri luoghi molto più vicini al tuo modo di vedere le cose. Non vedo quale sia il problema. Giusto?
Decidi. Però è evidente che così non possiamo avanti. Per lo meno non io.

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Fabrizio Marchi 1:12 pm - 5th Novembre:

P.S dimenticavo, io non ho mai trattato nessuno da “inferiore” morale o intellettuale. Me ne guardo bene dal farlo, intanto perchè non sono titolato a farlo (ammesso che ci sia qualcuno titolato a fare ciò…), secondo poi perchè quel comportamento è l’esatto contrario di quello che io sono. Sono il primo a detestare i cosiddetti “intellettuali” e forse quelli di “sinistra” mi stanno sui coglioni più di quelli di “destra” (poi ci sono i dotti, i veri intellettuali, ma quelli sono un’ altra cosa e non hanno mai guardato nessuno dall’alto in basso…).
Quindi se ti sei sentita trattata in quel modo è un problema tutto tuo. Io non faccio distinzioni di nessun tipo, né sociali, né economiche (ci mancherebbe altro), né razziali, etniche, culturali, di genere ecc.
La sola distinzione e selezione che faccio nella mia vita è fra persone intelligenti, di buon senso e intellettualmente oneste da una parte, e persone in mala fede e intellettualmente disoneste dall’altra. Punto.

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mauro recher 8:56 pm - 5th Novembre:

forse fikasicula voleva prendere le distanze da articoli come questi ?
http://femdominismo.wordpress.com/2012/11/05/falchi/

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cesare 12:12 pm - 6th Novembre:

Basta un passo fuori dell’ordine in squadra e si fa un passo nello spazio vietato del pensiero e dell’impegno critico, spazio su cui si accanisce la violenza istituzionalizzata e privata del partito femdominista. Chi “rompe le righe”, dunque “muore”, a documentare (e avvertire) che il femminismo ha fatto la sua “marcia su Roma” ed è diventato ideologia che il potere considera strumento strategico di controllo e consenso. E si “muore” all’impegno, alla presenza pubblica, alla testimonianza critica e di libertà,come ha sintetizzato FKS. Altrimenti te la fanno pagare cara e magari ti fanno la pelle. Il femminismo si propone e si conferma oggi come l’ideologia del potere e connivente con il potere, dal quale in cambio ottiene che l’esercizio della propria violenza repressiva è accettato come “normale” anzi “legittimo” meglio ancora “doveroso”, in perfetta coerenza funzionale con le esigenze d’ordine, di repressione e di falsificazione della coscienza della gente,sia interne sia internazionali.

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Fabrizio Marchi 12:19 pm - 6th Novembre:

Sottoscrivo in toto, Cesare.

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Fabrizio Marchi 12:26 pm - 6th Novembre:

Analisi molto interessante, la tua, Armando, e in buona parte condivisibile, anche se non del tutto, così come quella di Preve, del resto.
D’altronde l’argomento è estremamente complesso e aperto e nessuno ha la verità in tasca da questo punto di vista. Il cantiere è più aperto che mai…La cosa importante è che di queste questioni si cominci finalmente a riflettere e a discutere fuori dai soliti steccati. Forse a poco a poco stiamo uscendo dalle tenebre…
Dirò naturalmente qualcosa nei prossimi giorni relativamente all’articolo di Preve di cui peraltro sono un estimatore.

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Red. 2:03 pm - 6th Novembre:

@ Fabrizio: A tal proposito, un invito a Red (dal momento che ci ha fatto visita e ci fa piacere). Alcuni simpatizzanti del Momas, molto probabilmente se non sicuramente provenienti da metro maschile, non trovano di meglio da fare che venire da queste parti per insultarci, denigrarci ecc.
……………..
Ciao Fabrizio. Scriverò qualcosa in proposito nei luoghi che riterrò più consoni, sul ns forum. Ovviamente non posso garantire alcunchè sui risultati.
Alcune precisazioni: come sai non sono più admin per una mia scelta presa un pò di tempo fa, il nuovo admin è “Cosmos”, che penso conoscerai. Poi non siamo più su metromaschile; ci siamo quindi totalmente “svincolati”, anche se cè da dire ad onor del vero, che il buon C.Z, capo di metromaschile, appunto, non ci ha mai tirati per la giacchetta.
Il nostro cmq continua ad essere un forum libero e senza moderazione preventiva, per cui non si può in alcun modo obbligare nessuno verso una linea ben precisa.
Il nostro gruppo e il vostro si differenzia cmq in qualcosa, evidentemente, ma non è facile dire con precisione cosa.
Io ho provato a dire la mia qui, se interessa:
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=6518.0
Ma mi rendo conto che si possa non essere del tutto d’accordo, come anche penso che la discussione in tal senso potrebbe essere infinita.
In sostanza, penso che stiamo percorrendo strade non proprio uguali, ma al massimo parallele, non certo divergenti. In ogni caso è inutile e controproducente gettare scompiglio in un accampamento amico.
In ultimo, io penso che sia nel tuo pieno diritto condurre il tuo accampamento ( …scusa l’analogia, anche questa discutibile) come meglio ritieni, e per me fai bene ad escludere chi ti sembra meritevole di essere escluso. Accampamento o no, è cmq casa tua/vostra, e fate quel che volete. Giustissimo.
Un saluto.
Red.

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Fabrizio Marchi 4:07 pm - 6th Novembre:

Caro Red, per quanto mi riguarda il nostro blog è apertissimo anche al tuo contributo. Penso che ci siano oggi, rispetto ad alcuni anni fa, le condizioni per un confronto sereno e pacifico. La cosa fondamentale, come sempre, è lo spirito costruttivo che deve sempre animarci, pur nelle diversità che possono caratterizzarci. Come sempre ricordo, il tempo e le energie sono preziose e non possiamo permetterci di sprecarle in polemiche sterili.
Stiamo crescendo, il movimento maschile, per lo meno questa è la mia sensazione, sta crescendo in visibilità, ma le nostre forze restano le stesse, e dobbiamo risparmiarle e razionalizzarle…
E’ altresì importante che tutti i dirigenti del Momas si impegnino per una crescita complessiva di tutti gli uomini che orbitano nella sua area, al fine di eliminare quei comportamenti, purtroppo assai diffusi, che arrecano solo gravi danni alla sua immagine pubblica. Ti ringrazio quindi dello sforzo in tal senso.
A presto.

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cogito, ergo stronzum sum(penso, dunque sono uno stronzo) 12:50 pm - 7th Novembre:

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Ethans 2:13 pm - 7th Novembre:

Lorenzo Gasparrini attacca Fabrizio
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Magari argomentasse anche ci farebbe una miglior figura. Lorenzo Gasparrini ovvero la nientificazione del pensiero umano.

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Rita 4:12 pm - 7th Novembre:

Comunque è abbastanza triste che Fikasicula venga usata ancora per togliersi i sassolini dalle scarpe..perchè è abbastanza palese che la decostruzione è stata fatta per una sorta di “rivalsa” personale sulle opinioni e considerazioni espresse su di lui (effettivamente da un certo punto di vista anche dure e, a tratti, dileggianti, ma nulla di granchè diverso da quanto fa lui nelle decostruzioni di articoli pubblici, in fondo metter in luce pregiudizi nascosti, presupposti impliciti e contraddizioni latenti scivola facilmente nell’arroganza di aver capito il “non detto”). Insomma chi di decostruzione ferisce, di decostruzione prima o poi viene ferito.
Ma visto e considerato che i malintesi comunicativi parevano essersi chiariti su questo famigerato messaggio di solidarietà di Uomini Beta a Fikasicula, riesumarlo per una sorta di revenge per gli insulti ricevuti non ha nulla di diverso da chi continua ad andare a ripescare i vecchi post di FIkasicula per dimostrarne la misandria.
E’ l’umanità bellezza! laugh. Chi è figo e duro contro il “sistema” quello che viene evocato spesso per non dividere il mondo perchè il “sistema” è un’entità astratta non alimentata nè favorita da persone anche in maniera involontaria, sono sempre gli “altri” che dividono il mondo in classi, in generi, in bianchi e neri, per loro il mondo è tutto uguale, sono tutti esseri umani, loro sanno come “parlare” sanno usare il linguaggio, sanno.. eh appunto. “Lui” fa vedere a tutti chi sono i cattivi di cui non fidarsi mai e chi sono i buoni. Mica niente di nuovo, sono stata anch’io indicata come “cattivadademolire” in parecchie occasioni in luoghi virtuali progressisti che tanto apprezzavano il femminismo duro e puro di FaS in passato.
Anzi no.. lui non ce l’ha mai con le persone ma solo con le “parole” per cui .. a chi capita di usare parole in comune con “Fabrizio Marchi” o per caso è d’accordo con qualcosa che dice Fabrizio Marchi sappia che potrà ricevere risposte un po’ “stronze”. Grazie, ho capito il perchè me ne hanno dette di tutti i colori in un recente passato. Devo aver inavvertitemente usato parole e linguaggi in comune coi “paria della Qm laugh

“Noi di Femminismo a Sud preferiamo non dipendere da altri, vedere molte più sfumature, molte più diversità, e rispettarle tutte, replicando – anche con energia, se serve – alle parole, non alle persone. Questo spiega anche perché io ogni tanto sono così stronzo quando rispondo a qualcuno: diciamo che mi capita di sentire odore di parole alla Fabrizio Marchi, e non mi piace”.

Ma mica ce l’avevano con me eh.. erano stronzi soltanto verso le parole che usavo. Adesso ho capito. Sono più contenta guarda.

Comunque devo dire che lui, al contrario di Luisa Betti che ha alzato il polverone sul “nulla” qualche ragione ce l’ha. Chi è che l’ha spacciato per il figlio della Presidentessa della Federcasalinghe quando in realtà in comune ha soltanto il nome? il Lorenzo Gasparrini figlio della senatrice Gasparrini è questo qua http://www.donnemarche.it/images/p004_0_05_01.jpg
per dirla come Benigni “nun je somiglia pe gnente”

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Fabrizio Marchi 4:14 pm - 7th Novembre:

Per lo meno Fonzie i capelli in testa li aveva tutti, io sono pure pelato… smile (e anche 3 cm più basso del Gasparrini…azz…)
Va bè, scherzi a parte, la polemica con Lorenzo Gasparrini è l’ultimo dei nostri problemi. Propongo di lasciar morire la cosa così come è nata.
Una sola cosa è bene ricordare e cioè che la nostra solidarietà non era nei confronti del collettivo di FaS ma di Fikasicula in quanto persona, fatta oggetto di attacchi personali.
Questo di seguito è il commento che Eretica (alias Fikasicula) ha pubblicato alcuni giorni fa proprio sul blog di FaS, nell’ambito di un articolo che la riguardava, in risposta al nostro messaggio di solidarietà:
“Comunque con tutto ciò il messaggio di Fabrizio, che è sincero, non c’entra niente. Scinderei le due cose perché il messaggio che lui scrive, al di là degli errori che lui fa nel ruolo che mi attribuisce e nella maniera in cui considera il collettivo, con i suoi contenuti certo, che lui sa bene io posso anche contestare (ma questo a me non è mai stato impedito, anzi, viene sollecitato nei suoi spazi e altrove), parla col suo linguaggio di solidarietà ad una persona con la quale lui discute con rispetto. Io non ho timore a dire che alcune delle cose che dice Fabrizio non le condivido e alcune altre magari si. Ma tra tutti, appunto, è quello che non mi ha mai dedicato un pensiero ignobile. Ci tengo a dirlo. Non è certo lui che passa il tempo a banchettare sul mio cadavere e a scrivere su facebook status raccapriccianti e pieni d’odio contro di me. Non è lui che accredita la sua causa. Sono quelle altre che la legittimano pienamente e dimostrano che in parte lui potrebbe aver ragione. Perciò, comunque sia, lo ringrazio della solidarietà e spero che si possa tornare un giorno a ridiscutere in toni civili delle differenti opinioni di ciascuno senza che questo diventi pretesto per ulteriori linciaggi.”
Restiamo disponibili a confrontarci con chiunque lo voglia.
P.S. “Aridatece Diait”, diremmo dalle mie parti, per lo meno con lei si polemizza sui massimi sistemi… smile

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Rita 4:15 pm - 7th Novembre:

e per evitare malintesi preciso: Gasparrini personalmente non mi ha mai detto nulla nè mi ha mai messo alla gogna, ma l’hanno fatto parecchie persone virtuali che usavano le sue stesse parole.. per cui immagino che questo “sentiment” di stronzaggine verso i portatori di un linguaggio in qualche modo contrapposto al proprio sia più universale rispetto al collettivo FaS

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cogito, ergo stronzum sum(penso, dunque sono uno stronzo) 4:35 pm - 7th Novembre:

Gasparrini accusa Fabrizio di usare una logica “duale”, nel dividere il mondo in due, a riguardo del rapporto tra i sessi, cioè tra “oppressori” e “oppressi”. Onestamente mi cascano le braccia, perchè ad usare questa logica duale è proprio Gasparrini,quando dice che il “genere” maschile da sempre ha oppresso e opprime il “genere” femminile “salvo felici eccezioni”(cioè lui e i pochissimi altri “disertori”). Quindi è lui che divide l’ umanità in due, secondo una logica duale tra “oppresse”(le donne” e “oppressori”(gli uomini, “salvo felici eccezioni”). Questo è quanto stava scritto in quel commento che Gasparrini scrisse sul blog di Lorella Zanardo e che Rita riportò qui Quindi si deve dedurre che questo signore ha un coraggio sfacciato nell’ accusare gli altri di ciò che invece fa lui, a parti invertite. Per non parlare, poi, quando dice che gli uomini in occidente nascono tutti sessisti (invece in Arabia Saudita, come è noto, vige l’anti-sessismo, vero?).Affermazione assurda e sessista questa e a chi glielo ha rinfacciato, lui si è difeso dicendo che non ne fa una questione di DNA ma di cultura. Il problema, caro Gasparrini, è che se tu dici che questa “cultura sessista ” l’hanno creata gli uomini e soltanto gli uomini (oltre ad esercitarla, chi consapevolmente chi inconsapevolmente), tu automaticamente stai accusando gli uomini anche nella loro natura, perchè significherebbe che le donne non sono intrinsecamente capaci di essere complici in questa “cultura sessista”. Ti condanni con le tue stesse parole! . E questo lo chiami “anti-sessismo”? Ma per favore! Questo si chiama sessismo al contrario!

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Marco Pensante 4:47 pm - 7th Novembre:

Non si capisce perché il signor G possa criticare e ridicolizzare “a suo insindacabile giudizio” chi ritiene indegno della qualifica di uomo, ma non sia altrettanto criticabile e ridicolizzabile “a insindacabile giudizio” altrui. Per il resto, tutto un ad hominem, compresa la fissazione sul “suprematismo”, che non gli par vero di avere trovato una parola non riuscita perché così può fare l’equazione “sbagliata una parola = sbagliato tutto quanto”. E quella specie di stizza bambinesca che si manifesta chiamando gli altri “maschioni”, con il consueto sarcasmo del piffero non molto diverso da quello che una volta si chiamava “umorismo da preti”. Niente di nuovo. E nulla da stupirsi, il femminismo (di entrambi i generi) è davvero monolitico nell’ostilità verso chi non si adegua.
P.S. A Fabrizio. Mi sembra che si stia diffondendo l’idea che “beta” voglia dire autodefinirsi “inferiore”. In America su queste definizioni si stanno scannando. Penso sia meglio chiarire con estrema precisione che il concetto di “uomo beta” non significa quello. Qui nessuno si “autodefinisce inferiore”.

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Fabrizio Marchi 4:49 pm - 7th Novembre:

Come sempre lucidissima e puntualissima… Cara Rita, sottoscrivo in toto il tuo intervento e in particolare questi due passaggi:
“Comunque è abbastanza triste che Fikasicula venga usata ancora per togliersi i sassolini dalle scarpe..perchè è abbastanza palese che la decostruzione è stata fatta per una sorta di “rivalsa” personale sulle opinioni e considerazioni espresse su di lui…”
“Ma visto e considerato che i malintesi comunicativi parevano essersi chiariti su questo famigerato messaggio di solidarietà di Uomini Beta a Fikasicula, riesumarlo per una sorta di revenge per gli insulti ricevuti non ha nulla di diverso da chi continua ad andare a ripescare i vecchi post di FIkasicula per dimostrarne la misandria”.

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Fabrizio Marchi 4:59 pm - 7th Novembre:

“Mi sembra che si stia diffondendo l’idea che “beta” voglia dire autodefinirsi “inferiore”. In America su queste definizioni si stanno scannando. Penso sia meglio chiarire con estrema precisione che il concetto di “uomo beta” non significa quello. Qui nessuno si “autodefinisce inferiore”. (Marco Pensante)
Credo che sappiano benissimo cosa intendiamo noi per “beta”… Però far finta di non saperlo serve a dire, non dicendo,a camuffare, non camuffando, quella parolina che aleggia da sempre su tutti noi come uno spettro (non quello che si aggirava per l’Europa…) e che conosciamo tutti bene. Volete che vi aiuti? O ci arrivate da soli? E va bè, vi aiuto…
S… sf…sfiga… chi azzecca le ultime due?

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cogito, ergo stronzum sum(penso, dunque sono uno stronzo) 11:51 pm - 7th Novembre:

Se non lo sapete, in una sua altra “decostruzione”(contro l’ ottimo Adriano Mazzola), questo Gasparrini ha avuto il coraggio di dire che la Parità tra i sessi significa che i diritti delle donne debbano essere maggiori rispetto a quelli degli uomini in quanto, per lui, le leggi devono tenere conto delle “differenze di sesso” tra uomini e donne. In poche parole, sta difendendo e chiedendo le quote rosa in ambito lavorativo, mettendosi sullo stesso livello delle SNOQ (che chiedono vantaggi per le donne in ambito lavorativo) che lui tanto, a parole, critica. Tra l’altro, un sostenitore della filosofia del “Gender Queer” che invoca per legge le “differenze sessuali ” tra uomini e donne, stona molto, e ci dà un’ idea della doppia faccia del femminismo: quando fa comodo, uomini e donne sono “uguali”, e quindi ogni eventuale diversità sarebbe frutto di “condizionamenti culturali”; quando invece si devono ottenere vantaggi per le donne, improvvisamente, donne e uomini diventano diversi, e quindi si invocano le differenze sessuali. La coerenza, cazzo, la coerenza!!!
Ma forse il tipo crede veramente che tutti gli uomini siano potenti e privilegiati come forse si sente di essere lui. La verità è che solo una minoranza di uomini gode di una determinata posizione, immagine e status sociale. Io per esempio sono un uomo normale, proprio come tanti altri, anche dal punto di vista fisico, ho 33 anni e sono pure disoccupato.
Quindi; Gasparrì, se ti senti un privilegiato rispetto alle donne, parla solo e soltanto a nome tuo e di quella minoranza di uomini come te. Please.

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ARC 6:07 am - 11th Novembre:

Non voglio esser offensivo , ma vedo ke come i fessi siete cascati al trucchetto di femminismo a sud,e meno male che poi hanno scritto che non accettano la vostra solidarietà…Io non do nessuna solidarieta a ladyfregna, improvvisamente è diventata buona mentre fino a poki giorni fa faceva la nazifemminista…diffidate sempre da ki si finge buono…Hanno escogitato un trucco.

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Fabrizio Marchi 9:01 am - 11th Novembre:

Il fesso sei tu ARC, che parli senza sapere come stanno le cose.
Fikasicula, pur continuando a far parte di Femminismo a Sud, ha aperto un suo blog che è questo http://eretica.noblogs.org/post/2012/11/09/e-se-mi-piacciono-le-cattive-compagnie/ e anche l’articolo in oggetto non mi sembra affatto male…
Il suo percorso sta quindi proseguendo e il fatto che abbia scelto di cambiare pseudonimo e soprattutto si sia munita di un suo autonomo strumento di comunicazione, lo conferma . I nostri rapporti con lei continuano ad essere molto buoni. Peraltro è ospite fissa (su face book) del Movimento Femminile per la Parità Genitoriale, con il quale abbiamo anche noi ottimi rapporti.
Ciò detto, a Femminismo a Sud ciascuno parla per sé, compresi i membri della redazione. E’ una loro scelta, un modo di procedere che si sono dati. L’articolo di Gasparrini indirizzato a noi (e soprattutto al sottoscritto) riguarda quindi lui e soltanto lui. Se poi altre o altri della redazione lo condividano o meno è affar loro che a noi non riguarda neanche un po’.
Soprattutto perché non ci ha mai sfiorato l’idea di stringere un’alleanza con FaS, anche se è quello che Gasparrini vorrebbe lasciar intendere, perché affermare questo (falsamente) gli consente poi di recitare la parte di quello che rifiuta sdegnosamente qualsiasi rapporto con noi.
Ma lui può dire quello che vuole ed era decisamente prevedibile che avrebbe reagito in quel modo. Così come era ampiamente prevedibile (e assolutamente comprensibile) che in qualche modo FaS avrebbe preso le distanze da noi, soprattutto dopo il nostro comunicato di solidarietà a Fikasicula che è stato strumentalmente utilizzato dai loro (che poi sono anche i nostri) avversari per attaccarle/i. Direi che non potevano agire diversamente.
Tutto ampiamente prevedibile, previsto, e direi anche scontato, per lo meno per tutti coloro che hanno un minimo (ho detto un minimo, non un massimo) di razionalità politica (quella che tu non hai, ARC, e non solo quella politica…).
Il nostro obiettivo era ed è (anche) quello di far esplodere le contraddizioni in casa d’altri, aprire delle crepe, creare dibattito, e mi sembra che tutto sommato, nel nostro piccolo, ci stiamo riuscendo.
P.S. abbiamo pubblicato il tuo post solo perché ci ha dato modo di chiarire questi punti. I provocatori e gli imbecilli non sono più ammessi da queste parti.

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lorenzo 9:19 am - 11th Novembre:

Si’ pero’ dacci un taglio pure tu a termini come coglioni, imbecilli, eccetera, in primis perche’ non sei affatto simpatico in secundis perche’ altri potrebbero dire lo stesso di te.

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Fabrizio Marchi 10:02 am - 11th Novembre:

Io tratto tutti nello stesso modo in cui trattano me. Quell’ARC è venuto qui a darci dei fessi, e non il contrario. E lo sai benissimo. Quindi la stessa cosa che hai detto a me avresti dovuto dirla innanzitutto a lui. Ma non lo hai fatto.
E’ pieno di gente che dice che gli sono antipatico e non mi sopporta però continua a seguirci. Perché? Prova a farti questa domanda e prova a darti una risposta..
Peraltro non ho mai preteso di essere simpatico a tutti e chi pensa di poterlo essere è solo un opportunista.
Non mi piace per niente neanche la tendenza a personalizzare eccessivamente questo blog che è ormai lo spazio di comunicazione interna ed esterna di un gruppo di uomini che condividono un percorso e un progetto, ciascuno con le proprie capacità, peculiarità e sensibilità. Se così non fosse non avremmo vita lunga. Il fatto che io ne sia l’ideatore/fondatore non cambia la situazione, da questo punto di vista. La forza di questo sito sta in chi lo anima, in chi gli dà vita, in chi lo promuove e lo sostiene, e quindi non certamente solo nel sottoscritto. Senza tutto ciò sarebbe già morto. Se devo prendermi un merito (non faccio ipocriti esercizi di falsa modestia) è quello di avere avuto questa intuizione e di avergli dato vita concreta.

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CRA 10:34 pm - 11th Novembre:

come 6 permaloso , manco ti avessi dato della femminista e non giudicarmi ke nemmeno mi conosci..giusto per informarti l’ultimo contributo l ho dato 4 giorni fa ke ho fatto invitar Chiara Camerani a forum a parlar di violenza sugli uomini.

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Luigi Corvaglia 8:05 am - 12th Novembre:

@ ARC-CRA
Chi sei?
La figlia di Rita Dalla Chiesa? smile

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Luigi Corvaglia 7:03 am - 8th Giugno:
Luigi Corvaglia 11:47 am - 14th Dicembre:

Asimmetrie

La prima: ha casa di proprietà, famiglia, due figli, lavoro stabile ottenuto grazie a conoscenze di papà, un titolo di studio, un coniuge che ha ereditato l’attività di famiglia, assieme a un paio di proprietà, vestono casual ma con capi di abbigliamento costosi, votano centro/sinistra e sono tanto solidali con la colf migrante che arriva a casa loro a fare le faccende e badare ai piccoli.

La seconda: sta in affitto, a rischio di sfratto. Non ha un lavoro stabile e anche i lavori precari oramai scarseggiano. Mantiene un figlio grazie all’aiuto dei suoi genitori che comunque non se la passano neppure tanto bene. Ha un compagno, operaio, costretto a fare orario ridotto perché altrimenti lo licenziano. Vestono con quello che trovano, non hanno la colf, a pensarci bene in questo momento non hanno proprio niente. Anche l’automobile s’è rotta e lui per lavorare deve prendere tre mezzi pubblici partendo all’alba. Non votano più da tanto tempo. Per loro i politici sono tutti uguali e ogni tanto vorrebbero anche avere il diritto di arrabbiarsi.
CONTINUA ….

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Fabrizio Marchi 12:27 pm - 14th Dicembre:

Luigi Corvaglia,

il mio commento che è in attesa di moderazione:
E’ vero, la storia è tutta al femminile ma potrebbe anche essere tutta al maschile, oppure al maschile e al femminile o viceversa. I protagonisti avrebbero potuto essere due uomini, uno ricco e l’altro povero, oppure un uomo ricco e una donna povera oppure ancora una donna ricca e un uomo povero.
E’ una storia che parla di diseguaglianze e di ingiustizie, cioè delle contraddizioni insanabili del sistema capitalistico. E’ una storia inventata che descrive però la realtà vera, quella di decine di milioni di persone solo nel nostro paese. Non è una storia di appartenenza sessuale, è una storia di classe. E’ una storia che ci dice che non ci sono oppressori e privilegiati uomini, in quanto uomini, e oppresse e discriminate donne, in quanto donne. E’ una storia che ci spiega che la diseguaglianza e l’oppressione di classe sono trasversali ai sessi e appartengono, o meglio, ne sono vittime, sia gli uomini che le donne. Se questo è vero (e io sono convinto che sia vero) che senso ha il femminismo? Che senso ha continuare a ripetere quella che, alla luce di quanto detto, appare come una evidente menzogna, e cioè che le donne in quanto donne sarebbero oppresse e discriminate? Chi ha interesse ad alimentare e a diffondere questa menzogna? A mio parere la risposta è molto semplice ma preferisco che le persone se diano da sole…P.S. questo commento non vuole nel modo più assoluto essere una polemica o una provocazione. E’ soltanto una semplicissima deduzione logica che scaturisce inevitabilmente ddalla lettura dell’articolo (condivisibilissimo)

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Fabrizio Marchi 12:30 pm - 14th Dicembre:

P.S. e che cazzo, almeno per una volta sono riuscito ad essere sintetico…O no?…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_smile.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cool.gif

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giovanni carducci 1:02 pm - 14th Dicembre:

concordo

Fabrizio Marchi:
P.S. e che cazzo, almeno per una volta sono riuscito ad essere sintetico…O no?…https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_smile.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cool.gif

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Luigi Corvaglia 5:33 pm - 22nd Ottobre:

La femminista di merda
…..
Ero piena di certezze. Vomitavo granitiche convinzioni ed ero ferma nella mia ferrea posizione di soggetto oppresso che meritava un risarcimento, un riconoscimento, comunque una posizione e un destino che mi avrebbero condotto dritta verso un percorso fatto di restituzione, presenza a compensare l’assenza. Io sono e dunque merito ogni cosa.

Mentre mi capitava di scontrarmi con la persona di passaggio, che a prescindere dall’ideologia osava mettere in discussione le mie idee, godevo nell’esercitare il vittimismo immaginando che ogni mio interlocutore critico fosse il mio nemico. Ne sottolineavo le frasi, le parole, i gesti, perfino le battute. Io sono un soggetto oppresso, una vittima, dunque ho il diritto di urlarti addosso tutto il mio disprezzo, di importi proiezioni stereotipate, di istigare odio generalizzato nei tuoi confronti, io perfetta, io che ne ho passate tante, io violentata, io mestruata, io figlia, madre, santa, donna.
CONTINUA ….

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comtearnau 6:34 am - 23rd Ottobre:

però è strano che continuate ad accusare il femminismo di essere un prodotto del capitalismo quando in america il femminismo viene considerato da tutti i suoi oppositori come espressione del marxismo culturale.

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Fabrizio marchi 9:24 am - 24th Ottobre:

Infatti in America non hanno capito nulla della vera natura del femminismo, neanche i movimenti maschili…la cosa non mi sorprende affatto, in America il comunismo (e ora con l’islam stanno facendo la stessa operazione) è stato eretto a simbolo del male. Quindi nulla di piu normale, da un certo punto di vista, che anche i movimenti maschili assumano questa posizione. Dovrebbero però a questo punto chiedersi come è stato possibile che un’ideologia marxista sia diventata dominante nella società capitalista per eccellenza, cioè quella americana. Gli usa sono diventati uno stato comunista e non ce ne siamo accorti?

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Luigi Corvaglia 10:34 am - 24th Ottobre:

comtearnau: però è strano che continuate ad accusare il femminismo di essere un prodotto del capitalismo quando in america il femminismo viene considerato da tutti i suoi oppositori come espressione del marxismo culturale.

……
Da femminista, dai tutta questa importanza a quello che arriva dagli Usa?
Lo sai che in questo modo ci dai, implicitamente, ragione?
Ma capisco come tutto quello che arriva da papà Barack e mamma Michelle sia difficile da respingere ……

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Marco Pensante 1:38 pm - 24th Ottobre:

Siccome leggo quotidianamente varie pagine del movimento maschile americano, credo di avere un po’ il polso della situazione e quindi forse posso spiegare un minimo questa che in effetti è una strana contraddizione. Da un lato c’è il fatto che il movimento maschile americano si configura come conservatore, con alcuni addentellati del caso che non fanno parte della nostra esperienza qui in Italia; quindi l’antifemminismo si lega quasi naturalmente con la difesa del diritto a possedere armi da fuoco, con l’antiabortismo, con il rifiuto del multiculturalismo e dell’immigrazione incontrollata (dal Messico prima di tutto), con la rivendicazione del patrimonio religioso occidentale (protestante, ma anche con punte di cattolicesimo abbastanza inconsuete per gli USA). E non si può accusare queste persone di razzismo o manie omicide più di quanto si possa accusare noi di misoginia. Significherebbe non capire determinate questioni profonde. In questo segmento di popolazione, è abbastanza naturale che il tradizionale sentimento anticomunista sia forte. D’altra parte, cos’è il comunismo per gli americani, che non l’hanno mai visto praticato da vicino? Oggi come oggi, è impersonato nel “liberal”, quel personaggio misto di politicamente corretto, opportunismo, disprezzo per le classi inferiori, intellettualismo becero e guerrafondaio col culo degli altri che per molti è incarnato alla perfezione in Obama. Se vedessero D’Alema, gli americani lo considererebbero un bolscevico. Per gli americani, perfino l’assistenza sanitaria pubblica come quella che abbiamo noi è “comunista”. La riforma sanitaria chiamata “Obamacare” ha fatto un bel po’ di vittime, gente che si è trovata dalla sera alla mattina senza più assicurazione sanitaria, o con un premio raddoppiato per una copertura inferiore. Per questo segmento di opinione pubblica, è stata la dimostrazione migliore che Obama è un incompetente.
In questo quadro generale, i luoghi pubblici in cui il femminismo si è più radicato, e soprattutto dove sta mettendo concretamente in pratica la sua piattaforma programmatica di oppressione misandrica, sono le università. Sono gli studi di genere, i corsi di storia delle donne, le docenti lesboseparatiste, e soprattutto la dottrina della “preponderance of evidence” in caso di stupro (in base alla quale uno studente accusato di stupro viene immediatamente espulso senza bisogno di ulteriori indagini, senza diritto a difendersi e unicamente in base alla parola dell’accusatrice) la manifestazione concreta e visibile del nuovo ordine che il femminismo vuole imporre. Gli americani vedono le origini di questa dittatura accademica soprattutto nella Scuola di Francoforte e nella Lunga Marcia gramsciana; con quanta ragione o torto lo lascio dire agli specialisti, però è un fatto che gran parte di questa intelligentsia accademica progressista, politicamente corretta fino al ridicolo, francamente fascista nei suoi strilli “antifa” e pro-LGBTIAQTS (o come preferite dirlo) americana si definisce di sinistra. E rappresenta la faccia inguardabile e tirannica di un movimento culturale che è lo stesso a cui si oppone UB. Quindi il nemico è di sinistra, per loro non ci piove.
D’altra parte è molto ben visibile anche la componente consumista di questi atteggiamenti. Le femministe di casa nostra sono molto più interessate al potere politico, amano il dibattito parlamentare, i giochi di corridoio nella gloriosa tradizione democristiana, l’inciucio sotterraneo per ottenere la poltrona di turno. Amano il grigio e il vecchio, e sono quindi grigie e vecchie carampane. Le femministe americane sono molto più gggiovani e spigliate, attente all’immagine pubblica e alle passerelle mediatiche. Sono ossessionate dalla celebrità, dalla cultura pop, dalla visibilità femminile a ogni costo, anche nelle forme più demenziali, purché GIRL!!! GIRL!!! GIRL!!!. Sono parte integrante della cultura consumistica e mercificante capitalista, muovono molti soldi, portano sponsor, alcune sono molto ricche e quindi molto influenti.
La mia idea è che la questione se il femminismo sia kapitalista o kommunista andrebbe superata in nome di quella Nouvelle Philosophie femminista il cui assioma principale recita così: BIANCO QUANDO MI SERVE, MA ANCHE NERO QUANDO MI SERVE. Solo rinunciando a cercare una consequenzialità logica fra causa ed effetto potremo cogliere certe parole e certi atteggiamenti femministi nella loro completezza. Parafrasando RDV, potrei dire che la forma vivente fagociterà qualsiasi idea o ideologia serva a favorirne l’espansione.
Speriamo che mi sono capito.

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Renato 7:24 am - 25th Ottobre:

Fabrizio, in America non avranno capito nulla della “vera natura” del femminismo, ma c’è anche da dire che in Italia certi “super esperti” della q.m. seguitano ad asserire che “tolta qualche frattaglia, il femminismo è nato negli anni sessanta”… ???!! (Fabrizio Marchi docet).
Francamente non so se ridere o piangere, perché il femminismo ha radici ben più lontane, caro Fabrizio.

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Fabrizio Marchi 8:33 pm - 25th Ottobre:

Renato,

Caro Renato, il tono e l’atteggiamento strafottente che utilizzi non meriterebbero alcuna risposta, tuttavia quelli come noi sono destinati a ripetere e ripetere e ripetere ancora quello che è stato già ripetuto tante e tante volte. E quindi lo ripeteremo ancora, nella speranza che nelle zucche riempite di ideologia come la tua possa aprirsi una breccia.
Come abbiamo ripetuto appunto qualche migliaio di volte, “destra e “sinistra” sono state ormai completamente assorbite dal sistema capitalistico dominante che utilizza ora l’una, ora l’altra, in base alle esigenze e ai vari ambiti di intervento. Di conseguenza sono state completamente svuotate del loro significato originario. Come già spiegato in questo articolo a firma del brillante seppur non simpaticissimo Fusaro https://www.uominibeta.org/editoriali/se-il-capitalismo-diventa-di-sinistra/ (ma il suo maestro, Costanzo Preve, lo ha spiegato molto meglio di lui…), il capitalismo si declina economicamente a destra, politicamente al centro e “culturalmente” a “sinistra”. Uso le virgolette appunto perché, come spiegato sempre qualche migliaio di volte, la “sinistra” attuale, sia nella sua versione “liberal” che in quella “radical” non ha ormai da tempo più nulla a che vedere con le grandi tradizioni della Sinistra storica, sia quella comunista che socialista, socialdemocratica e anarchica nate in seno al Movimento Operaio e scomparse con lo scomparire di quest’ultimo. A tal proposito, ti consiglio immodestamente la lettura di questo mio articolo: http://www.linterferenza.info/editoriali/destra-e-sinistra/
L’America, più di qualsiasi altro paese occidentale, è la rappresentazione più fedele del paradigma di cui sopra, anche perché, guarda caso (si fa per dire, perché tutto ciò che accade in Europa è già accaduto negli USA…) questo processo si era già consumato da tempo negli Stati Uniti, dove non c’è addirittura mai stata una vera contrapposizione fra destra e sinistra (per lo meno dalla guerra di secessione in poi) perché entrambi gli schieramenti, pur con valori e riferimenti culturali diversi e spesso completamente diversi (come vedremo fra breve) non hanno mai messo in discussione il sistema economico e sociale, cioè il capitalismo, e la loro organicità ad esso, così come non hanno mai messo in discussione il ruolo quasi messianico e salvifico della funzione (imperialistica) degli USA nel mondo.
Inutile sottolineare che la “sinistra” americana non ha NULLA a che vedere con la tradizione della Sinistra a cui facevamo cenno sopra e molto poco ha avuto a che vedere anche nel passato.
Paradossalmente però (si fa per dire, perché è proprio la loro assoluta e comune organicità e adesione ideologica al sistema capitalistico che rende possibile questa aspra conflittualità e diversità sul piano “culturale”), la “destra”e la “sinistra” americane rappresentano due mondi culturalmente agli antipodi. In parole ancora più povere, sono tanto unite quando si tratta di andare a bombardare in giro per il mondo per difendere o esportare l’”american way of life” per quanto sono divise sul piano culturale e de costumi.
Questa diversità, per chi conosce un minimo (non ho detto un massimo ma un minimo…) la società americana, assume toni e accenti addirittura parossistici ed estremistici.
Per capirci(forse, speriamo) nell’immaginario del popolo teocon (destra repubblicana) della profonda provincia americana (un po’ come quella del profondo nord-est nostrano) anche un personaggio come Marco Pannella che si fa gli spinelli sulla pubblica piazza diventa un pericoloso Komunista, Martin Luther King un uomo del KGB e Woody Allen un prodotto corrotto e degenerato della altrettanto corrotta e degenerata borghesia liberal newyorkese (naturalmente in odore di comunismo…) che passa il tempo fra un party e l’altro a sniffare cocaina (e in questo ultimo aspetto c’è sicuramente del vero…).
Questa è l’America, in pillole naturalmente…
Ora, il femminismo,come è ovvio, è nato e cresciuto nell’America “liberal”, non in quella conservatrice neocon. E siccome per il conservatore medio americano che vive nella provincia del Texas o di qualche altro stato del sud o del middle-west, il concdetto di “liberal” è praticamente sovrapposto a quello di “Komunista”, ecco che il femminismo diventa automaticamente un’ideologia marxista. Stiamo parlando di un popolo (quello teocon repubblicano della provincia profonda americana) che arriva al punto di considerare Obama un “socialista”, concetto che in America è praticamente l’anticamera del demonio, cioè del comunismo (ora sostituito con l’Islam…). Sono delle colossali balle, ovviamente, Obama è uomo pilotato da potenti lobby finanziarie in gran parte ebraiche. Ma tant’è, così “sente” il popolo neocon repubblicano americano, che è quello che in moltissimi casi esce di casa armato di fucile a pompa e per il quale “negri, immigrati, messicani, komunisti, froci e femministe “sono tutti la stessa brodaglia da estirpare.
Siccome questa gente (il discorso vale solo in parte per i loro corrispettivi europei che votano ad esempio la Le Pen, perché il voto massiccio al FN e altre forze politiche simili non è ideologico o comunque molto meno ideologico ma dettato dalla disperazione, cioè dalla mancanza di una reale alternativa politica all’ordine sociale e politico) non è in grado di guardare al di là del proprio naso né di voltarsi neanche di un millimetro ai loro lati ma vive con il paraocchi, è evidente che due più due fa quattro. Chi porta avanti la bandiera del femminismo? I “liberal”, i democratici, la borghesia newyorkese e i cinematografari di Hollywood (da sempre “Komunisti” naturalmente, secondo questa vulgata…), ecco che il femminismo diventa automaticamente un’ideologia marxista. Un’ ideologia talmente subodola e pervasiva (come il marxismo) che si è impossessata delle redini del paese e ha occupato la Casa Bianca, prima con Clinton e consorte e ora con Obama e consorte; tutti naturalmente “komunisti”, questo è scontato.
I movimenti maschili americani e, mi dispiace dirlo, “A voice for men” compreso, sono tutti interni a questa logica (ottusa…).
La mia opinione è che far quadrare i conti con la propria ideologia fa comodo a tutti, specie per i nostri “amici” americani per i quali fa molto comodo continuare ad insistere sul tasto del “femminismo ideologia marxista”, perché se non lo facessero dovrebbero sedersi con calma e soprattutto con coraggio intorno a un tavolino e mettere in discussione tutto il loro sistema ideologico e valoriale e scoprire che il femminismo niente altro che è se non uno dei prodotti del loro fottutissimo sistema che però a loro piace tanto, e gli piace così tanto che ce lo impongono e lo vorrebbero imporre a tutti (per il bene di tutti, ovviamente…).
Siccome questo non lo vogliono e non lo possono fare e siccome secondo me sono anche un po’ ottusi (perchè l’ideologia ottenebra il cervello di chiunque, anche dei miglior, e c’è da dire che loro non fanno parte del club…) insistono con questa solfa che secondo me ha del grottesco, perché, come ho detto migliaia di volte, qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè il femminismo si è affermato negli USA e non nell’ URSS, nella Cina di Mao o a Cuba dove, voglio ricordarlo (e non è un bel ricordare, sia chiaro, perché è un fatto grave…) fino ad una trentina di anni fa, l’omosessualità era addirittura perseguita, figuramoci l’ “omosessualismo” (fratello minore del femminismo).
Questo solo per dire quanto l’esperienza femminista fosse estranea alla tradizione e alla storia comunista, quella che ha riguardato centinaia e centinaia di milioni, miliardi di uomini e di donne, nel bene e nel male, e non qualche decina di migliaia di studenti e intellettuali occidentali (in buona fede o per moda poco conta, non è questo ora il punto…), la gran parte dei quali, finito il sogno, sono rientrati nei ranghi e si sono pure ben sistemati in una grandissima parte dei casi (del resto, il ’68 è stato una “rivoluzione” anti borghese che ha preparato il terreno dal punto di vista culturale per il passaggio al sistema ultracapitalistico).
L’ultimo punto relativo alla nascita del movimento femminista. Caro Renato,se tu mi chiedi la data di nascita del Comunismo, io ti dico che il Comunismo nasce con la nascita del Movimento Operaio e con Marx ed Engels nel XIX secolo. Se dovessi ragionare come ragioni tu, dovrei però andare molto indietro nel tempo. Ma questo non è un modo corretto di procedere per la comprensione della Storia proprio perché queta è un continuo susseguirsi di fatti ed eventi collegati fra loro. Come ho già detto altre volte, il Fascismo nasce da una costola del socialismo (è solo un esempio, ne potrei portare altri mille). Da ciò cosa ne vogliamo dedurre? Che Turati, Costa o Labriola sono i padri spirituali del Fascismo? Sarebbe ridicolo il solo pensarlo. Eppure non c’è dubbio che il Fascismo affondi le sue radici anche nel Socialismo(oltre che nel nazionalismo, nell’irredentismo e anche in un certo insurrezionalismo soreliano e anarcoide). E allora?
E’ giusto riflettere e interrogarsi sulla genesi storica delle ideologie e dei movimenti politici ma poi bisogna spostare la nostra attenzione (per capire la loro vera natura) sulla loro effettiva determinazione storica. E se facciamo questo, ci accorgiamo che il Fascismo ha ben poco da spartire con il Socialismo e con l’Anarchismo.
Ecco, se provassimo a vincere le nostre resistenze ideologiche e facessimo questo tipo di operazione, “errori” madornali come quelli dei teocon mascolinisti made in USA non se ne commetterebbero più.

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comtearnau 2:12 am - 26th Ottobre:

Fabrizio marchi, ma tu sei marxista? guarda che l’economia a pianificazione centralizzata non può funzionare, ne abbiamo già avuto le prove. il comunismo al pari del femminismo nega la natura umana e pretende di riformarla.

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Fabrizio Marchi 9:18 am - 26th Ottobre:

comtearnau,

Caro Comternau, non mi pare questo il luogo per aprire un dibattito sul Comunismo, l’economia politica e la pianificazione centralizzata, non trovi? Oltretutto per affrontare simili temi in modo serio ci vorrebbe molto tempo e molta competenza. Non disponiamo di entrambe, quindi lasciamo stare a andiamo avanti. Se hai argomenti validi e concreti per dare una mano alla nostra causa, se il benvenuto. Se vuoi parlare di Comunismo e di economia c sono tanti altri spazi, ivi compreso quello che il sottoscritto, con la preziosa collaborazione di altri amici ha aperto ormai quasi sei mesi fa, cioè l’Interferenza http://www.linterferenza.info . Peraltro, proprio pochi giorni fa, il fondatore di un movimento di recentissima formazione ha pubblicato proprio sul nostro giornale questo articolo a mio parere interessante http://www.linterferenza.info/contributi/in-che-modo-la-storia-siamo-noi/ che vuole aprire un dibattito proprio sulla possibilità di ripensare l’ideale comunista (poi si può essere d’accordo o meno o per nulla, ma questo è un altro discorso…). Ne ha scritti anche altri decisamente interessanti che pubblicheremo prossimamente.
Quindi, se proprio lo vuoi, hai di che sbizzarrirti…

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mauro recher 8:53 pm - 18th Dicembre:

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mauro recher 9:06 pm - 18th Dicembre:

opps volevo dire eretica https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wacko.gif

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