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Versione sottotitolata in italiano del film Argentino “Borrando a papà” (cancellando il papà).
Film denuncia della grave situazione discriminatoria nei confronti dei padri e dei legami tra la normativa in materia di affidamento e di violenza domestica con l’ideologia femminista.
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Fonte: Il Reietto
16 Commenti
Risarcimento per morte del cane. Motivazioni:
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“…sicché affermare che la sua perdita sia `futile´ e non integri la lesione di un interesse della persona alla conservazione della propria sfera relazionale-affettiva, costituzionalmente tutelata, non sembra più rispondente ad una lettura contemporanea delle abitudini sociali e dei relativi valori».
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http://www.lastampa.it/2015/03/27/societa/lazampa/cane-cani/la-corte-dappello-riconosce-il-danno-morale-per-la-morte-di-un-cane-5pnE9BFbqqgSiuyfxkMGWN/pagina.html
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Cacciare il padre di casa e vietargli la frequentazione dei figli è invece cosa del tutto irrilevante, futile, ciò rispetto “ad una lettura contemporanea delle abitudini sociali e dei relativi valori”
Rino DV(Quota) (Replica)
Caccia al padre …con perdono!
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http://www.lastampa.it/2015/04/18/italia/cronache/ho-gi-perdonato-mio-marito-stato-bravissimo-anche-oggi-xqnXWYTlF4zHE5Kut2kCUO/pagina.html
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Nessuna madre che abbia portato con sé un figlio di qualsiasi età verso un qualsiasi dove e in qualsiasi modo, in barba alla volontà di qualsiasi padre e senza dare alcuna info a chicchessia è mai finita sulle prime pagine dei media con l’etichetta di rapitrice. Contro di lei nessuna “caccia all’uomo”, nessun arresto. Contro nessuna madre (e sono migliaia ) mai tanto “amorevole” attenzione, tanto accanimento.
Verso un padre invece sì, a lui pertiene la qualifica di “rapitore”.
Chi mai penserebbe e, se pur riuscisse a pensarlo, etichetterebbe una madre con lo stigma della “rapitrice”?
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Rino DV(Quota) (Replica)
Il marito e’ solo un peso, lo dice l’ansa, secondo cui le donne che crescono figli da sole hanno un “vantaggio dato dall’assenza di un coniuge”http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2015/04/28/in-casa-con-marito-donne-lavorano-di-piu_4d62187c-cbb2-44a4-9c6c-91051d269a38.html
Enrico(Quota) (Replica)
A casa febbricitante, sto vedendo, su Cielo, una trasmissione sul calcio. Parte uno spot del gobbo Andrea Barzagli (bleah, mi spiace sia fiorentino), che sponsorizza non so quale associazione a favore delle donne. Ad un certo punto dice “Sono le donne che sfamano le famiglie”, letterale. Detto da uno che guadagna miliardi non c’è male. Insomma gli uomini sono proprio inutili. Fino ad ora li si rimproverava perchè collaboravano poco nei lavori domestici, ma si ammetteva che, almeno, servivano a portare a casa il pane, magari accusandoli contemporaneamente di essere favoriti dall’orrendo maschilismo che tiene bassa l’occupazione femminile, ma insomma il succo era quello. La spesa le donne la fanno coi soldi guadagnati dagli uomini. Ora non più, neanche quello, perchè a sfamare la famiglia sarebbero le donne. Ma non erano tutte o quasi disoccupate? Mistero della narrazione femminista fatta propria dalla stupidità maschile. Ma se la narrazione non è tanto un mistero, la stupidità dei maschi tipobarzagli, quella è davvero misteriosa.
Armando(Quota) (Replica)
Armando
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Ma se la narrazione non è tanto un mistero, la stupidità dei maschi tipobarzagli, quella è davvero misteriosa.
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Non so se sia realmente “misteriosa” la stupidità dei maschi medi, anzi più tempo passa e più mi convinco che la massa maschile sia sempre stata così, e che solo la consapevolezza di tali limiti – nel rapporto con l’altro sesso, ovvio – da parte di pochi “illuminati” del passato, abbia occultato per lunghissimo tempo tale cecità, quindi tale stupidità maschile. Ossia, l’educazione “maschilista” (?) del passato, qui come in altri luoghi del pianeta, è servita proprio a limitare certe tare maschili, di cui i sopracitati “illuminati” erano ben consapevoli. I maschi “non addestrati” da uomini consapevoli, nella grandissima maggioranza dei casi, sono degli autentici imbecilli, totalmente incapaci di vedere oltre il proprio naso, sempre per quanto riguarda i rapporti con le femmine. Questo è il dramma.
Daniele(Quota) (Replica)
tanto per gradire
https://www.facebook.com/HuffPostItalia/photos/a.281341131965530.49064.276376685795308/666898643409775/?type=1&theater
mauro recher(Quota) (Replica)
Un trafiletto. Solo un trafiletto.
Ma ci sarebbe da scrivere libri su questa notiziola “minore”.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
Si sta sviluppando un nuovo attacco micidiale ai padri separati sullo spunto della proposta di legge dell’avvocatessa Bongiorno contro le violenze antipaterne e antifiliali delle madri separate.
Proposta pubblicizzata dalla Hunziker nel prg di Fazio e che ha immediatamente scatenato la violenza brada antimaschile dei “centri antiviolenza”.
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Le osservazioni da fare sono molteplici.
Non ho tempo ed energie ora per farci sopra un articolo di estensione e profondità adeguate.
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Vi segnalo il caso a futura memoria.
Qui alcuni link:
La Stampa:
http://www.lastampa.it/2015/05/20/italia/cronache/divorzio-e-figli-maltrattati-polemica-sulla-nuova-legge-oisfdDNrpUemYmEWKjHEcK/pagina.html
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27ora (da gustare fino in fondo)
http://27esimaora.corriere.it/articolo/il-carcere-per-il-genitore-che-influenza-i-figli-denigrando-lex/#more-56050
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Sito femminista:
http://bettirossa.com/2015/05/13/hunzinker-e-bongiorno-chiedono-il-carcere-per-chi-si-macchia-di-un-reato-inesistente/
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idem:
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http://bettirossa.com/2015/05/18/avvocate-dei-centri-antiviolenza-contro-hunziker-e-bongiorno-chiedono-rettifica-a-fabio-fazio-sulla-pas/
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Che lo spirito del nostro grande Cesare vegli su di noi, ci sostenga e ci ispiri, ci illumini in questa lunga notte.
Rino DV(Quota) (Replica)
M è molto semplice: deve essere reato tutto ciò in cui i maschi sono statisticamente i più responsabili. Non deve essere reato tutto ciò in cui ad essere statisticamente più responsabili sono le femmine. Chiaro, semplice, efficace.
armando(Quota) (Replica)
Quello che io mi chiedo è perché ancora oggi migliaia e migliaia di uomini seguitano a sposarsi e ad ingravidare queste stronze.
Al riguardo “seiper1” (Gianni O.) ci aprì una discussione su U3000.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=7241269
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seiper1
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view post Inviato il: 20/3/2006, 19:16
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Come molti, anch’io ho una serie di amici e di semplici conoscenti che vivono la condizione di separati: questo significa che la legge gli impone di pagare gli alimenti alla ex moglie, anche quando questa lavora e si è rifatta una solida posizione familiare con un altro uomo, di vivere la condizione di padre nei modi che ben si conoscono, e di doversi assoggettare generalmente alle superiori volontà muliebri per quanto concerne decisioni rilevanti riguardanti i figli in comune; spesso, molti di loro perdono addirittura la casa di proprietà, quando dal matrimonio fallito sono nati dei figli, trovandosi nella condizione di perdere in un solo colpo quanto costruito con fatica, sino a quel momento, nel corso della vita.
Altrettanto frequentemente sento parlare (personalmente non ne ho conosciuti sinora) di uomini, in età anche più che matura, che si portano dall’estero donne di diversa nazionalità, se le sposano crocifiggendosi a tutti gli obblighi economici che questo comporterà, vengono puntualmente mollati dopo poco tempo dall’arrivo in Italia e dal relativo sdoganamento rispetto alle norme sull’immigrazione e si ritrovano sul groppone, una volta esaurita la funzione per la quale vengono illusi dalla sfruttatrice di turno, tutti gli oneri della situazione senza alcun vantaggio.
Alcuni di questi poi (il caso Alberto Moravia insegna) arrivano a sposarsi in vecchiaia nonostante la prospettiva di concedere lasciti economici spesso rilevanti a donne il cui unico merito, spesso, è solo quello di ricambiarli con qualche forma di assistenza per il breve periodo necessario prima del trapasso.
Ciò che mi sconcerta non è tanto questo stato di cose, o, almeno non è solo questo.
La cosa più sconcertante, secondo me, è il fatto che così tanti uomini continuino a sposarsi: non dico ad intrattenere relazioni che possono durare o non durare, andare bene o male com’è nei rischi della vita. Dico proprio sposarsi, stipulare quello che era, è e rimane un contratto di diritto civile.
Questo è qualcosa che davvero non mi spiego, come non mi spiego che si possa ripetere anche più volte un simile errore nel corso della vita.
Provate ad immaginare cosa succederebbe se, da domani, la maggior parte degli uomini cominciassero a rifiutare l’idea del matrimonio perché stanchi di questa situazione iniqua ed inaccettabile? Io credo che sarebbe davvero un bel colpo alle pretese femminili e femministe. Qualcosa di rivoluzionario, credo.
C’è qualcuno che sa spiegarmi perché questo non succede? (….senza appellarsi a questioni emotive o sentimentali che con il diritto civile non hanno proprio a che vedere).
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Daniele(Quota) (Replica)
Lo posto quiì, questo articolo de Il Giornale. Scritto da un uomo ma rifersice del libro di una donna. Come al solito, dobbiamo registrare che maschi che parlano di maschi da maschi o non ci sono o soprattutto non vengono presi in considerazione dai media, quansi fossero uno scandalo.
Rino Camilleri
Cominciamoconunacitazioned’autore.
«Era una mattina, avevo promesso un regalo al figlio del mio amico ed entrai nel gran magazzino a Francoforte per domandare una bella pistola a tamburo. Mi guardarono scandalizzati.
Non facciamo giocattoli bellici, signore. Da sentirsi gelati. Uscii mortificato». Ma il Nostro, dopo matura riflessione, sbotta:«Non mi avrebbero più ingannato, da allora in poi mi sarei basato solo sull’esperienza personale e avrei diffidato dei pedagoghi». Così scriveva, nel 1963, Umberto Eco (Diario minimo. Lettera a mio figlio).
E proseguiva:
«Allora ti regalerò fucili. A due canne. Aripetizione. Mitra. Cannoni. Bazooka. Sciabole. Eserciti di soldatini – in assetto di guerra». Era il tempo del pacifismo (di sinistra).
Oggi è quello della gender theory (sempre di sinistra) ma, ahimè, nessuna Eco più s’ode.
La left americana ha sostituito il Dipartimento D (dezinformatsija) sovietico, e dobbiamo volgerci a Ovest per poter
sentire il Dissenso. Il quale non ha (ancora) bisogno del samizdat ma sforna bestellser come quelli di Meg Meeker, membro dell’American Board of Pediatrics e docente all’American Academy of Pediatrics.
Questa signora ha di recente pubblicato un libro il cui titolo è esplicito: Boys Should Be Boys, I ragazzi devono essere ragazzi, uscito in italiano come Boys. 7 segreti per crescere i figli maschi (Ares, pagg. 280, euro 16).
Così si presenta: «Non sono una psicologa, un’insegnante e nemmeno una sociologa: sono una pediatra e una madre che ha
ascoltato e osservato migliaia di ragazzi». E ha constatato che l’autismo «sta aumentando nei maschi», così come «il deficit di attenzione e iperattività», che «negli ultimi decenni ha avuto un’impennata». Neimaschi,e non nelle femmine.
Ancora: «Nella mia pratica medica non ho mai visto così tanti ragazzi combattere con problemi di apprendimento, iperattività, noia ed epressione quanti ne ho visti negli ultimi cinque anni» (l’edizione americana è del 2008). La Meeker avverte che «contrariamente ad alcuni psicologi, sociologi ed educatori credo che i problemi che feriscono
i ragazzi derivino soprattutto da tre fonti: l’assenza di legami stretti con altri uomini (specialmente con il padre),
la mancanza di educazione religiosa e l’eccessiva esposizione a media dannosi, i quali insegnano che i segreti di una vita “alla grande” sono sesso, sesso e ancora sesso, un sacco di soldi e popolarità».
Oltre mezzo secolo dopo la «chiamata alle armi» del nostro Semiologo Nazionale, una nuova teoria devirilizzante aleggia sull’Occidente e si insinua nelle scuole di ogni ordine e grado, bersaglio sempre i maschietti: «Chi mai insegnerebbe loro a cacciare, a costruirsi arco e frecce, a rivivere le grandi battaglie della storia?». È vero, Eco insegnava al figlio a giocare a partigiani contro fascisti e per che parte tenere (indovinate) nelle «grandi battaglie della storia». La Meeker parteggia solo per l’umanità, correttamente individuando nella political correctness un pericolo apocalittico. Troppigenitori «non si accorgono di quel che è veramente pericoloso» per il cervello dei loro figli: «la musica commerciale, la televisione e i videogiochi che offuscano la loro sensibilità». Ed ecco i consigli di chi se ne intende (ed è solo buonsenso): «Impara a comprendere quello di cui ha bisogno tuo figlio. Non ha bisogno di un altro videogioco, lui vuole te»; «Ricorda che i ragazzi hanno bisogno di regole, che hanno per natura un codice maschile. Quindi, se tu non stabilisci delle regole, loro si sentiranno smarriti»; «Impara ad affrontare con tuo figlio le grandi questioni della vita»; «Ricorda sempre che la persona più importante nella vita di tuo figlio sei tu». E così via.
misantropa che privilegia il computer
Sette «regole» facili facili per crescere i maschietti
BESTSELLER
La pediatra Meg Meeker è autrice di «Boys.
7 segreti per crescere i figli maschi»
(Ares, pagg. 280, euro 16)
armando(Quota) (Replica)
Cosa si diceva ? Che il femminismo di sinistra e altre baggianate del genere ?
Diamo un occhiata a questo post di felpa selvaggia
https://www.facebook.com/salviniofficial/photos/a.278194028154.141463.252306033154/10153118460853155/?type=1&theater
Faccio notare quel TUTTI MASCHI
mauro recher(Quota) (Replica)
Dalla stessa pagina
mauro recher(Quota) (Replica)
Piccola vittoria dei padri separati.
Affido condiviso anche se genitori lontanissimi.
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Anni fa sarebbe stata impensabile.
Le motivazioni ovviamente sono una miscela di ragionevolezza e giustificazionismo (… si è dimostrato un bravo papà…. La mamma non deve dimostrare nulla).
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E cmq una vittoria dei separati. Il solo battaglione grazie al quale gli uomini stanno conquistando qualcosa.
Rino DV(Quota) (Replica)
Altra sentenza anomala.
Non cerca lavoro, perde l’assegno.
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Incredibile.
Rino DV(Quota) (Replica)
Sinistra femminista:
“Stiamo lavorando alacremente per VOX”
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Contro Dio Patria Famiglia
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Ci farò sopra un articoletto.
Rino DV(Quota) (Replica)