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15 Apr 2010  |  229 Commenti

Riscriviamo pure l’Odissea…

Apprendiamo da un articolo pubblicato sulla Stampa dell’11/04/2010, a firma di Gian Antonio Orighi, che il Ministero per l’Eguaglianza spagnolo ha lanciato la campagna “educando nell’eguaglianza” (www.educandoenigualdad.com) che punterebbe a destrutturare la visione patriarcale e maschilista della società contenuta nelle favole che vengono normalmente raccontate ai bambini e alle bambine, quali Cenerentola, La Bella Addormentata nel bosco, Cappuccetto Rosso e altre.  A questo scopo è prevista la distribuzione nelle scuole  di 42.000 opuscoli per gli insegnanti, dove queste fiabe vengono rilette e rivisitate in modo tale, questa la versione ufficiale, da smontare i messaggi da sempre maschilisti che vi sono contenuti.

“Il nostro opuscolo vuole cercare favole non sessiste, visto che fiabe come quelle di Charles Perrault sono di solito piene di stereotipi”, ha spiegato Laura Seara, direttrice dell’Istituto della Donna , presentando l’iniziativa. “E quasi tutti – ha sottolineato –  collocano le donne e le bambine in una situazione passiva, in cui il protagonista, generalmente maschile, deve realizzare diverse imprese per salvarle”.

Non solo, il Minculpop femminista-zapaterista si è preoccupato di sfornare anche una nuova fiaba, “La Principessa differente” (ma guarda un po’…) la cui protagonista si chiama Alba Aurora. La storia è più o meno questa.:”C’era una volta una principessa di nome Alba Aurora, delicata ed amabile ma anche molto agile e sportiva e a cui piaceva scalare montagne e fare camping in spiaggia. Un bel giorno bussò alla sua porta un principe azzurro che la voleva salvare da un orco o da un mago malvagio intenzionato a farle del male”. E qui arriva la sorpresa che lascia tutti di stucco (grandi e piccini). “Qui non ci sono maghi cattivi né orchi – risponde la principessa già “liberata” – e se anche ci fossero sarei in grado di liberarmene da sola, non ho certo bisogno del tuo aiuto”. Il principe, a quel punto, con fare da cane bastonato,  se ne torna sui suoi passi, mesto e scornacchiato. Ma proprio in quel momento la  principessa “liberata” lo chiama e gli propone di fare un bel viaggio insieme alla Grande Muraglia. Lui accetta entusiasta, lei lo prende per mano, lo fa ballare e lo abbraccia. Dopo di ciò saltano in moto e partono per la Grande Muraglia, come buoni amici…Non è dato sapere se vivranno felici e contenti oppure se lungo il cammino la principessa lo smollerà per qualcun altro più divertente e simpatico di lui o magari un po’ meno romantico…

La domanda che sorge spontanea è la seguente. Se tanto mi dà tanto perché non essere coerenti e conseguenti e non mettere mano anche a tante altre opere letterarie che si fanno studiare ai ragazzi alle scuole medie?

Potremmo cominciare a rileggere e a riscrivere, ad esempio, i grandi poemi omerici, perché no, L’Odissea, L’Iliade, o anche l’Eneide, oppure ancora Giulietta e Romeo. Perché non dovremmo farlo?

Prendiamo ad esempio l’Odissea, che ho studiato quando avevo si  e no dodici o tredici anni e di cui ero personalmente appassionato. Se proviamo a porci dal punto di vista femminista non possiamo che ravvisare dei contenuti altamente maschilisti in quel grande poema.

Potremmo provare a ripensarlo, che ne dite? Ci vogliamo provare?

Ulisse, che tutti noi da ragazzini immaginavamo come un grande leader e guerriero, uomo dal multiforme ingegno, capace di grandi imprese, innamorato della conoscenza, amante dell’esplorazione e dell’avventura, timorato degli dei ma pur sempre irriducibilmente e fieramente Uomo al punto di rifiutare l’immortalità,  in realtà non era nulla di tutto questo.

Ma chi era allora Ulisse in verità? Quali erano il suo vero volto e la sua vera natura? Presto detto. Era un irresponsabile a cui piaceva vagabondare per il mondo a scoparsi questa e quell’altra, millantando imprese eroiche per cercare di far colpo sulle malcapitate, sicuro del fatto che tanto a casa c’era quella cogliona di sua moglie Penelope che lo aspettava. Per lo meno questo era ciò di cui lui era convinto …Ma le cose erano messe proprio in questo modo?

Sembrerebbe proprio di no, alla luce della Nuova Odissea, rivisitata e corretta.

E allora un bel giorno il nostro ex eroe, decide di tornare a casa ma, con grande sorpresa, trova che la sua reggia è stata adibita a luogo di feste, canti, balli e sedute di autocoscienza femminile. E indovinate un po’ chi è l’animatrice di tutto ciò? Naturalmente la nostra Penelope la quale, nel frattempo, si è risposata per ben due volte con due Pretendenti, dopo di che li ha smollati entrambi non senza essersi cuccata le loro case e pure un  vitalizio (perché nel frattempo lei, regina di Itaca, ha cambiato le leggi in favore delle donne). Ora se la fa con il più giovane dei Proci, ha una ventina d’anni meno di lei, ma è solo il suo amante; d’altronde, dopo tre matrimoni alle spalle ne ha abbastanza. E poi ormai, che senso avrebbe sposarsi per l’ennesima volta, meglio godersi la libertà, tanto più che Telemaco, suo figlio, è ormai adulto, ha preso la sua strada e ha dimenticato completamente il padre…

Al “povero”  Ulisse, cornuto e mazziato, non rimane che tornare sui suoi passi e meditare sulle scelte fatte nella sua vita. “Che fare? Si domanda il nostro.  “Tornare dalla bella e giovane Nausicaa?  Figuriamoci, quella avrà sicuramente cominciato una carriera da Principessa, figurati se si accolla un vecchio rudere come me, ha ben altro a cui pensare…”.

“La maga Circe? Quella ne ha cento in fila, e io sono stato così fesso da mollarla”. “Forse l’unica soluzione – continua a chiedersi il meschino – potrebbe essere quella di fare una bella autocritica, in fondo con le nuove leggi in vigore a Itaca un piccolo spazio per un maschio-maschilista-pentito, si può trovare. In fondo Penelope era una donna comprensiva…

Che ne dite? Potrebbe funzionare come storia? Potremmo rieducare milioni di giovanissimi italiani grazie ad un saggio utilizzo di questo grande poema, una volta depurato di tutto il pattume maschilista di cui lo aveva infarcito quel vecchio vizioso di Omero. Vogliamo provare a proporlo alla nostra Ministra per le pari opportunità? Così scavalca pure a “sinistra” la sua collega spagnola. Sai che scoop!…

Fabrizio Marchi


229 Commenti

Nicole 7:07 am - 19th Aprile:

@Victor
Non scrivi per nulla cazzate, ma sei arrendevole, troppo…troppo modesto.
Troppa gente se la tira senza motivo e troppa china il capo.
Ehy, non c’è bisogno di urlare nella vita, ma nemmeno di tanta rassegnazione.
Invita a cena chi ha veramente piacere a stare con te e paga pure il conto…lo trovo squisitamente da gentiluomini.
Ma non circondarti di stronze, non fare anche tu questo errore. Stare con te deve essere un piacere, non una cena a scrocco, perché non si ha di meglio da fare.

Come vedi parlo in modo semplice, mi piace fare capire i concetti. Le citazioni le lascio agli altri.

P.S.
A scanso di equivoci, ribadisco che mi piace mi si offra la cena se chi mi invita può permetterselo.Mi sa di altri tempi… Altrimenti pagare io per lui o per me, non mi smuoverebbe più di tanto.

Alessandro 7:40 am - 19th Aprile:

Victor, nascere donne oggi nei Paesi occidentali, alla faccia di tutto quanto si racconta, ti consente di usufruire di numerosi privilegi che sono di natura legislativa. Di questi si parla poco ed è un errore. L’uomo italiano soffre una carenza affettiva e sessuale, quindi recrimina soprattutto su questi aspetti, ma ciò che è più preoccupante è la piega che sta prendendo la situazione dal punto di vista delle pari opportunità. Se visiterai di frequente Uomini Beta o altri siti che trattano dei medesimi argomenti potrai incominciare a farti un’idea più precisa in merito. Anch’io fino a pochi mesi fa nulla sapevo di tutto ciò. Il femmnismo non è oggi un movimento organizzato, è più una corrente culturale trasversale, proprio per questo difficilmente inquadrabile, che si esprime con tutta una serie di input, sollecitazioni culturali, richieste, incentrate soprattutto sul nesso vittimismo-colpevolizzazione, veicolate dai media, le quali influenzano il nostro modo di osservare il mondo. Il discorso qui si fa complesso e mi ci vorrebbe più tempo a disposizione per affrontarlo. Comunque l’esito finale di tutto questo è continuare a proporrre una visione, mistificata e mistificante, che vede le donne ancora subordinate, discriminate, oppresse, viatico per ottenere sempre più potere e privilegi, o come vengono chiamate, con un ossimoro che non ha bisogno di commento, discriminazioni positive.
Questa è una sfida di libertà e di giustizia ed essendo io sinceramente di sinistra sono naturalmente portato a schierarmi dalla parte di chi è più in difficoltà, al giorno d’oggi gli Uomini beta. In passato sostenevo i diritti delle donne, oggi, osservando che ciò che si vuole ottenere non sono le pari opportunità, bensì esclusivamente privilegi, mi sono posto in posizione critica rispetto a un certo mondo femminile, che preferisco però definire latamente femminista, perchè non tutte le donne sono schierate dalla parte sbagliata.

Fabrizio Marchi 7:50 am - 19th Aprile:

Bravo Victor, complimenti sinceri. Hai parlato schiettamente e sinceramente, come ti avevo chiesto. Le tue parole valgono più di mille analisi e teorie. Ci hai raccontato la tua condizione di uomo “normale”, cioè di un uomo beta, nella sua relazione con il genere femminile.
Sei uno di noi, e allora perché te la prendi proprio con noi che siamo dalla tua parte e che denunciamo quello che tu hai appena detto? Denunciamo cioè la condizione di subordinazione in cui si trovano oggi gli uomini come te e milioni e milioni di altri uomini (la maggioranza)…
Molla gli indugi, invece di farci le pulci, e vieni a combattere questa grande battaglia con noi!
Sul femminismo hai in parte ragione, la questione è estremamente più complessa e il femminismo è solo una parte di un discorso molto più ampio. Leggi il nostro manifesto (il Movimento Beta). Capirai che il nostro è un approccio ben più ampio.
Il femminismo prima maniera, come ti dicevo, non esiste praticamente quasi più, però ha vinto ideologicamente e culturalmente. Ciò che è avvenuto in questi quarant’anni è che un determinato “femminile” (inteso come pensiero e come prassi) è stato declinato e in parte ha scelto di declinarsi secondo i valori del sistema dominante. Questo è quello che è accaduto. In pratica il “femminile”, questo è quello che sosteniamo noi, è diventato complice del sistema, diventandone parte integrante.
Proprio la tua esperienza ci dice questo chiaramente. Quello che tu con grande onestà intellettuale ci hai raccontato è la dimostrazione concreta della nostra analisi.
Victor:“Pertanto se un uomo medio come me, dice alla donna con la quale esce:”Stasera tu paghi la tua parte”, io mi sono già “stroncato la carriera”, ossia posso scordarmi del tutto che otterrò qualcosa da lei, che subito mi giudicherà un tirchio, morto di fame, pronto ad essere spedito a quel paese”.
Sono le tue parole Victor. Ebbene, che cosa è questo se non un rapporto strumentale e mercantile, non solo dal punto di vista pratico ma soprattutto da quello psicologico? Ti sembra normale vivere una simile condizione? Credi che questo possa essere gratificante per un uomo? Che cosa può nascere di autentico e genuino in una relazione siffatta? C’è spontaneità in questo? C’è reciprocità? C’è il dono? C’è la bellezza del darsi l’uno all’altra? Non mi pare. C’è solo l’applicazione concreta di rapporti di ordine mercantile, di relazioni gerarchiche fondate sul dominio di una parte (quella femminile) sull’altra (quella mschile). Punto e basta.
Non pensi che sia il caso che gli uomini come te e come noi comincino a mettere in discussione questo ordine di cose? Non mi pare di vederti tanto entusiasta di questa situazione…
Victor:“Penso anche che, mestruazioni e rischio di restare incinta a parte, nascere maschi sia una vera e propria sfiga. Ed è anche per questo che proprio non riesco a prendermela col femminismo”.
In parte hai ragione, ho capito cosa vuoi dire. Guarda che anche il sottoscritto, che ha qualche anno più di te, quando il femminismo esplose, era un suo fervente sostenitore…
Stai attento, non devi confondere la nostra posizione con quella di coloro che sognano chissà quale ritorno a chissà quali tempi perduti…Noi non critichiamo il femminismo da posizioni conservatrici o tradizionaliste. Al contrario. Noi sosteniamo che il femminismo è stato tradito oppure che il femminismo ha tradito se stesso, laddove fosse stato in buona fede (e al punto in cui stanno le cose è lecito sospettare che non lo fosse). Noi per primi vorremmo un mondo di uomini e donne eguali, dove nessuno sia costretto a pagare la cena all’altra/o. Dove la relazione tra uomini e donne sia all’insegna della reciprocità, della spontaneità, della totale parità, dell’apertura, dell’eguaglianza. Cioè proprio tutto ciò che oggi non è. Ma chi è che ha interesse a mantenere questa situazione? Gli uomini come te, come me e come noi? Non mi pare proprio? E allora chi? E’ evidente. Gli uomini che hanno da guadagnarci perchè si trovano in una posizione di grande privilegio rispetto agli uomini “normali”, quelle donne che appartengono anch’esse alla elite dominante e anche un buon numero di donne “normali”, diciamo pure la maggioranza, che comunque, ai vari livelli, in questa situazione hanno da guadagnarci. Come d’altronde puoi constatare tu stesso che hai a che fare con donne normali, credo, e non con dive del cinema o strafighe. Eppure anche quelle donne “normali” esercitano su di te un potere, eccome se lo esercitano…
In realtà hai ragione, è improprio parlare oggi di femminismo, da tempo infatti usiamo parlare di post-femminismo, cioè degli effetti del primo, di come la dimensione del “femminile” sia stata declinata dal sistema e nel sistema (dominante) e di come abbia scelto di declinarsi in tal senso.
La nostra è una critica strutturale e complessiva al sistema nel quale viviamo. La nostra critica al femminismo è quella di non essere coerente, neanche un po’, con quelle che sembravano essere le sue tesi originarie. Se le femministe fossero in buona fede, dovrebbero esse stesse per prime criticare i comportamenti femminili, denunciare la situazione, invece di coprirla ipocriticamente e continuare a difendere il “femminile” sempre, ovunque e comunque. Anche quando è palese ciò che sta accadendo.
Perché non ne parliamo insieme, Victor? Perché non approfondiamo l’argomento? Ti va?
Siamo qui per questo. Siamo nati per questo.
Quando vuoi! Ciao!
Fabrizio

Luke Cage 8:52 am - 19th Aprile:

@Nicole
“A scanso di equivoci, ribadisco che mi piace mi si offra la cena se chi mi invita può permetterselo.Mi sa di altri tempi… Altrimenti pagare io per lui o per me, non mi smuoverebbe più di tanto.”

Non ti sembra anacronistico come atteggiamento? A quali tempi fai riferimento? Probabilmente ai tanto vituperati tempi pre-emancipazione femminile.
Sottolinei la tua preferenza come se contasse relativamente quando invece è decisiva, la tua come quella di tante altre.
Anzi,il fatto stesso che informi Viktor del tuo personale punto di vista probabilmente è perchè inconsciamente te ne rendi anche conto.
Per carità, lungi da me mettere becco sulle altrui preferenze,vorrei solo che non ti sfugga che al di là dei valori di cui uno si proclama portatore, nella vita quotidiana poi contano certi equilibri nella relazione tra le persone,specie se di sesso opposto, che vanno al di là della soggettività o della specificità dei singoli.
Prendere atto di ciò e capirne le implicazioni vuole dire avvicinarsi alle tematiche qui trattate.
Il resto,vale e non vale, non aggiunge e non toglie nulla a ciò che un movimento come questo si prefigge.

Nicole 10:21 am - 19th Aprile:

@Luke Cage
Perdonami, ma non ti ho compreso non in pieno.
Ad ogni modo la galanteria non ha tempo. Non so come spiegarlo meglio, ma io non sono una femminista di ultima generazione.
Sono per il dialogo, la parità intellettuale. Ma che ognuno abbia dei ruoli precisi che vadano però rispettati.
Non mi piace tutto ciò che è estremizzato.
Sono d’accordo con voi su alcune cose e su altre no. Parlo per me e a nome di tante donne che conosco e condividono il mio pensiero.
Oggi avendo tempo a disposizione ho fatto dei giri in rete e su un forum informatico in particolare a prevalenza maschile.
Ieri in TV hanno dato la Pupa e il secchione. Un programma di merda, dove troiette geneticamente modificate, prendono in giro uomini culturalmente impegnati , ma sfigati e bruttini e aggiungo anche coglioni, visto che si prestano a queste cagate.

Bene su questi forum era un tripudio di commenti a favore di queste donne che non hanno azzeccato nemmeno una domanda di cultura generale. Tenete presente che è un forum di nerd , molti di loro si autodefiniscono brutti e sfigati. Ebbene solo bave per le Pupe e commiserazione per i propri simili.
Autostima zero.

Ma diamine , se esistono donne così, non sarà che troppi uomini sono lì pronti a farsi calpestare per una palpatina di tette e culi finti?

Dalle mie parti si dice che tiri più un pelo che una corda…
E’ un circolo troppo vizioso…

Luke Cage 10:40 am - 19th Aprile:

@Victor
La consapevolezza di certi meccanismi non deriva necessariamente dal grado d’istruzione anzi..
Scoprirai infatti mano mano che per conto tuo approfondirai certe tematiche che i più restii ad avvicinarvisi saranno proprio quelle persone che tu reputeresti più predisposte a comprenderle,per presunte doti intellettuali,morali e spirituali (le persone “sensibili”,spesso appartenenti al “gentil sesso”).
Per non parlare del fatto che come tu stesso hai ammesso, ma questo vale per molti (me compreso), uscire allo scoperto (c’è un articolo in proposito) sollevando certi temi oggi come oggi significa esporsi a rappresaglie psicologiche di inaudita violenza probabilmente più da parte degli uomini stessi (sempre per quella questione dei retaggi culturali,paura di sentir minata la propria autostima,discorsi da femminucce etc.) che da parte delle donne (quest’ultime non hanno ormai più bisogno di rivendicare nulla in prima persona in quanto donne,ci sono già organi istituzionali,media etc. a preoccuparsi di ciò) .
Si tratta comunque di alimentare in più coscienze possibili la consapevolezza delle contraddizioni che stanno inasprendo e impoverendo le relazioni fra membri di sesso opposto (e non solo) lavorando su se stessi e con altri.
Abbiamo tutti molta strada ancora da fare.

Leo 11:26 am - 19th Aprile:

Bisogna dire che tanti uomini sono degli stronxi.
Quando ho fatto il militare dicevano alcuni: cosi diventi uomo, cioè ad essere sottomesso e umiliato; mentre alcune donne civili che lavoravano in caserma si aggiustavano il trucco. Quindi un educazione da schiavi del potere e delle donne: a cui bisogna assicurare dei figli e vita comoda.
Ci sono uomini, che se dici di voler picchiare una donna ( come sfogo a parole), rispondono: ma come fai? sono troppo delicate, e poi si vedono dei bambini molto più delicati, che vengono picchiati selvaggiamente e magari a pugni in testa, sempre perché cosi diventano uomini.
Pure la storia dell’invito e pagare, e tutti gli interventi femminili su questo blog dimostrano il carattere delle donne, che hanno sempre lo scopo di essere privilegiate: anzi, penso che molte vengono qui per provocare, per sentirsi potenti anche con uomini decisi e disincantati; come per poter dire: ecco, alla fine vogliono solo trombare, sono sfigati come tutti gli altri uomini, e le donne regnano; bastano due paroline da vittima e da madre che fessi ci cascano.

Fabrizio Marchi 11:49 am - 19th Aprile:

Non ti preoccupare, cao Leo, quand’anche fosse non ci caschiamo, comunque non ci caschiamo più… Il famoso momento del coglione lo abbiamo già avuto. Insomma abbiamo già dato…
Quanto dici è vero, e rientra nella coglioneria machista di cui ancora tanti uomini sono impregnati. In realtà è una forma di debolezza, di fragilità e di impotenza mascherata dietro ad atteggiamenti da pseudo duri. Sono solo degli idioti che non vogliono prendere atto della loro condizione, fanno finta di nulla non comprendendo che sono solo dei servi…sciocchi, peraltro…
Fabrizio

Nicole 12:17 pm - 19th Aprile:

Beh se è questo che pensate, non è un problema per me togliere il disturbo.
Sono ritornata indietro,perché ritengo che solo i cretini non cambiano mai idea…C’è sempre stato uno sforzo da parte mia di comprendere e se qualche volta ho usato l’ironia, non mi sembra un reato, c’è qui dentro chi ne ha fatto una propria bandiera ed offende pensando che chi legge sia abbastanza deficiente da non cogliere.
Non ho mai provocato nessuno, non le mando a dire le cose…
Ravvisate doli ovunque… e fate arenare ogni tentativo di discussione civile. Troppo vittimismo…E che cazzo tutte voi le avete trovate le stronze!

Fabrizio Marchi 1:27 pm - 19th Aprile:

Nicole, scusa, come al solito, uno di noi esprime un’opinione personale e tu cogli la palla al balzo per rivolgerti a tutti e “minacciare” di andare via. Ma lo vedi che fai sempre così?
Io ad esempio non pensavo minimamente a te quando rispondevo in modo ironico a Leo. Volevo solo dire che sono vaccinato”, come si suol dire…
Però, in questi casi, rispondi a chi pensi si sia rivolto a te e non a tutti. E soprattutto non fare il gesto di sbattere la porta ogniqualvolta qualcuno ti dice delle cose che non condividi. Se pensi che Leo sia in errore e che abbia sbagliato bersaglio, rispondigli a tono. Punto. Vedrai che lui non sbatterà la porta. L’importante è che rimanete nella decenza altrimenti vi censuro, questo è ovvio. Per il resto discutete in libertà.
Ma, dico io, tu hai visto le cose che ci hanno detto Lameduck, Chiara di Notte e anche Galatea? Tu prova a pensare se ad ogni attacco, critica, insulto che ci fanno e mi fanno dovessi reagire come te…
Dovrei chiudere il sito…
Cerca anche di capire che non ci stai facendo un favore a stare qui, come non ce lo fa nessun altro, sia chiaro. Sei qui, come tutti noi, perchè evidentemente ritieni che questo luogo abbia un qualche interesse per te. Altrimenti non ci staresti. Come tutti gli altri. Io sono contento che tu sia qui a dare il tuo contributo esattamente come sono contento che ci siano tutti gli altri. Se uno qualsiasi di loro manifestasse l’intenzione di sbattere la porta e andarsene gli direi che mi dispiace ma che sarebbe libero di fare quello che vuole, ovviamente.
Lo stesso dico a te. Nè più e nè meno. Nessuno ci obbliga a stare qui e se ci stiamo è perchè evidentemente riteniamo che non sia tempo perso.
Andiamo avanti, dai…
Fabrizio

Luke Cage 2:37 pm - 19th Aprile:

@Nicole,
inutile dirti che apprezzo la tua partecipazione e il tuo contributo ma quello che forse non ti è chiaro è che nessuno qui scrive semplicemente per lamentarsi di “quanto sono stronze le donne”, perchè se è questo che hai capito non mi sorprende che ogni volta che si parla in generale di certi aspetti delle donne reagisci mettendoti sulla difensiva (come fanno altre che probabilmente si credono più intelligenti di te solo perchè ti poni in maniera non aggressiva).
Condivido quanto tu hai scritto sul tuo blog,ovvero che il degrado culturale sta colpendo tutti indistintamente e che non ci sono stronzi tutti da una parte e sante tutte dall’altra, ma ciò che più ci è a cuore approfondire è il grado di reciprocità e pari dignità nei rapporti tra uomini e donne OGGI, a prescindere dai successi come latin lover che chiunque di noi può o no vantare (non lasciarti fuorviare da chi ha battuto il chiodo raccontando che qui si è riunito un nugolo di disadattati che ha problemi di figa..).
Oltre a ciò, il contesto sociale in cui questi rapporti si evolvono.
Come tu sai noi abbiamo la nostra tesi e la nostra chiave di lettura in proposito che non si riduce ad affermare che le donne sono tuuutte zoccole…ma che più o meno consapevolmente hanno “scelto” di edificare la propria esistenza,le proprie aspirazioni,le proprie aspettative verso gli altri e (in parte) se stesse da una posizione che le vede privilegiate rispetto mediamente alla maggior parte degli uomini, ai quali è richiesto (imposto) di crearsi un ruolo di fatto subalterno e residuale, pena l’emarginazione e l’astinenza a vita (per chi “la vuole gratis”…).

Victor 5:48 pm - 19th Aprile:

Nicole
>>
@Victor
Non scrivi per nulla cazzate, ma sei arrendevole, troppo…troppo modesto.
Troppa gente se la tira senza motivo e troppa china il capo.
Ehy, non c’è bisogno di urlare nella vita, ma nemmeno di tanta rassegnazione.
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Io non sono né arrendevole né modesto, bensì lucido e realista. A cosa serve atteggiarsi a “duri”, con le donne, quando sei consapevole di esser loro (quasi) invisibile?
Tu sei una donna, perciò sarai sicuramente corteggiata e riverita, di conseguenza cosa ne puoi sapere della vita di chi corteggiato e riverito non è stato mai? Come fai a comprendere chi deve sempre esporsi, rimediando, a volte, anche delle figure di merda? Ma hai idea della fatica che deve fare un uomo, per cercare di “conquistare” una donna? No, non lo sai. E se accetti un consiglio, non dare retta a tutti quegli uomini che ti raccontano di cambiare partner una volta alla settimana, perché si tratta quasi sempre di sciocchezze.

Nicole, tu scrivi anche,
>>
Invita a cena chi ha veramente piacere a stare con te e paga pure il conto…lo trovo squisitamente da gentiluomini.
>>
Ma io non capisco mica una cosa: perché, nel 2010, una donna che lavora non dovrebbe pagare la cena a me? Perché una donna non dovrebbe comportarsi da gentildonna?

Fabrizio Marchi 6:02 pm - 19th Aprile:

Ottimo Victor, le tue parole sono molto più utili di qualsiasi altra digressione, comprese quelle del sottoscritto, ovviamente…
Mi permetto di dirti, benvenuto fra noi…smile
Fabrizio

Nicole 6:13 pm - 19th Aprile:

@Victor
Si, sono corteggiata, ma da chi? Da chi vuole portarmi a letto o mettermi una mano in mezzo alle cosce mentre guida? Ma cosa credi che sia facile anche per noi donne non essere trattate solo da carne da macello?

Ah ma tanto se parliamo di trombare io rimedio meglio di te? Questa sarebbe secondo te una conquista? Mica chi esce con me deve prenotare il giorno dopo le fedi, ma se permetti, non mi piacciono nemmeno le toccate e fughe.

E poi cavolo siete tirchi o cosa? Mi offri la cena, ti offro la cena a casa mia o ricambio dov’è il problema. Mi piacciono gli uomini così, non posso farci niente, ma so anche ricambiare…

Io vedo tanta solitudine o di contro tanto puttanesimo…Manca il giusto equilibrio e manca da tutte le parti.

Nicole 6:22 pm - 19th Aprile:

@Fabrizio Marchi

Se qualcuno scrive che vengo qui per sfriculiare (sfottere) se permetti reagisco.
E per cortesia non ti rivolgere a me con il tono uno scienziato che studia un insetto…scusa , mi dai questa impressione con tutto il rispetto.

Victor 6:23 pm - 19th Aprile:

Nicole
>>
E poi cavolo siete tirchi o cosa?
>>
Vedi? Confermi quanto ho scritto.

Nicole 6:28 pm - 19th Aprile:

@Luca Cage
Apprezzo i tuoi toni garbati, ma non sono sulla difensiva…dico quello che penso,,,non credo voi pensiate che siamo tutte zoccole o non mettevo piede qui…penso siate prevenuti e che non dividiate sempre i torti.

E se c’è qualcuno che si sente più intelligente o più colta, sono affari suoi, ognuno è libero/a di crearsi le proprie illusioni.

Silver 7:47 pm - 19th Aprile:

Victor, leggi qua.
_________

IL MITO DEL POTERE MASCHILE, di Warren Farrell.
Perché i ragazzi si suicidano più di frequente non appena diventano chiari i loro ruoli sessuali
«Quando un ragazzo delle isole Truk (gruppo insulare del Pacifico) ha una relazione difficile, ci si aspetta che reagisca con l’amwunumwun, una sorta di blocco emotivo. I maschi delle Truk si suicidano 25 volte più spesso dei loro coetanei americani.»[8]
Nella preadolescenza, ragazzi e ragazze esprimono nello stesso modo le emozioni e si suicidano all’incirca in numero pari. È nell’adolescenza che i ragazzi americani (come i ragazzi delle isole Truk) sono spinti a controllare e nascondere le emozioni. Ed è proprio nell’adolescenza che il tasso di suicidi tra i ragazzi, fino a quel punto assai vicino a quello delle ragazze, diventa quattro volte superiore.[9]
In entrambi i sessi l’adolescenza acuisce l’angoscia per il ruolo sessuale: la paura del rifiuto crea una fragilità emotiva. Le ragazze meno attraenti si sentono in particolare vulnerabili… vulnerabili quanto invisibili. A sua volta, la ragazza più attraente finisce per intuire la sua dipendenza da un potere che a un certo punto svanirà, e poiché i ragazzi fanno a gara per conquistare la sua attenzione, quasi fosse una celebrità, in sostanza si trasforma in una celebrità genetica – e le celebrità genetiche diventano dipendenti da! riconoscimento del loro titolo. Mentre difficilmente capita alle ragazze, credo che in quel periodo ai ragazzi accada qualcosa che rende più probabile il suicidio.
Rendendo i ragazzi più dipendenti dal corpo delle ragazze e non viceversa, facciamo sì che i ragazzi si sentano inferiori. Di conseguenza, cercano di far colpo sulle ragazze, danno loro la caccia, pagano per loro, proprio per compensare quella inferiorità. Quando pensano che mai riusciranno a guadagnare abbastanza per permettersi ciò da cui dipendono sono sopraffatti dall’angoscia che, nella sua forma estrema, conduce al suicidio. Le azioni, il corteggiamento e la possibilità di pagare provocano tanta angoscia perché il ragazzo intuisce che sono metafore delle versioni adulte delle prestazioni, del successo, del denaro (quindi, se non ci riesce da piccolo…)
L’adolescente nota che i ragazzi che ottengono l’«amore» della celebrità genetica sono più in gamba:
• Nelle prestazioni. Diventano leader (a capo di una squadra o della classe), mostrano un bel «potenziale», oppure hanno la macchina.
• Nel dare la caccia. A lei tocca inseguire, a lui aspettare. Si dà per scontato che comprenda vaghe allusioni femminili quando non riesce neppure a comprendere se stesso. E più la ragazza non comprende se stessa, più diventa schiacciante la paura del ragazzo di interpretare male ciò che non è chiaro. Gli ormoni lo preparano alla ricerca del sesso ma non al rifiuto. Si presume che sappia fare alla perfezione del sesso quando ancora
non sa che cosa sia. Sa di volere dei contatti sessuali con le ragazze, ma non è sicuro che anche loro lo desiderino (e a rifiutarlo sono soprattutto le ragazze che lo interessano di più). Al giorno d’oggi, inoltre, se interpreta male un messaggio può anche finire in galera. Il che non accade a lei. Ciò crea una certa angoscia.
• Nel pagare. Più lei è bella e più dovrà pagare, e quindi guadagnare.
Queste sono le cose che i ragazzi apprendono di dover fare se vogliono essere all’altezza dell’amore delle ragazze. Anche la teen-ager ha le sue angosce, ma mediamente ha meno richieste da soddisfare e più risorse da usare per ottenere l’amore. Il suo corpo e la sua mente sono in maggior misura dei doni genetici. Pertanto, una ragazza ammirata è prevalentemente una celebrità genetica, mentre un ragazzo ammirato è prevalentemente una celebrità conquistata. Più è attratto dalla celebrità genetica, più deve diventare una celebrità conquistata.
La richiesta di prestazioni senza le risorse per fornirle
A rendere tanto opprimente l’angoscia del teen-ager è il fatto che per lui la socializzazione è richiesta di prestazioni, ma senza le risorse necessarie per farvi fronte. Di conseguenza, molti sono i rischi, molti anche i fallimenti. E per giunta sono più che evidenti. Quasi tutti i ragazzi si sentono silenziosi soci del Club dei Fallimenti Frequenti.
Inoltre, i più grandi tra i vincenti, i giocatori di calcio, ricevono amore abusando di sé. In alcuni ragazzi l’idea di ricevere amore abusando di sé crea ansia. Ma perdere l’amore crea anche maggior ansia. Così il teen-ager è prigioniero tra l’ansia dell’abuso e l’ansia del rifiuto.
Nel ragazzo le cui prestazioni sono mentali ma non fisiche, l’identità si va formando negli anni in cui i coetanei che rispetta meno ottengono l’«amore» delle ragazze che desidera di più. D’altro canto, il ragazzo dalle buone prestazioni fisiche ma non mentali spesso teme che i suoi giorni eroici finiranno con l’ultimo giorno dì liceo.
Né i vincenti a breve termine né i perdenti a breve termine sanno comprendere e individuare il significato di tutto ciò. Né li sentirete mai parlare della questione. L’angoscia attanaglia lo stomaco, si vince con l’alcol e trova sfogo al volante di una macchina. Se è quindici volte più probabile per un teen-ager rispetto all’automobilista medio provocare involontariamente un incidente mortale,[10] allora la socializzazione maschile sì è combinata con la tecnologia per trasformare il protettore e killer del nemico in un protettore e killer a casaccio. Alle elezioni Michael Dukakis è stato sconfitto perché aveva lasciato libero Willy Horton, ma noi tutti creiamo dei Willy Horton. Li acclamiamo persino. E poi sposiamo dei Willy Loman.
Non trovando nessuna alternativa, vedendo che ogni rituale sottolinea la sua inadeguatezza proprio mentre va alla ricerca della sua identità, e non ha neppure il permesso di parlare con i suoi pari delle proprie paure, l’isolamento e i dubbi su di sé lo portano al suicidio. E il tasso di suicidi tra ragazzi, prima inferiore a quello delle ragazze, è quindi oggi quattro volte maggiore.[11]

Come mai negli ultimi tempi il tasso di suicidi tra i ragazzi è aumentato tanto più rapidamente che tra le ragazze?
Le ragazze si preparano per un mondo che sempre più consente loro di essere ciò che desiderano – donne di casa, madri, segretarie, dirigenti. Le ragazze possono dimostrare le proprie capacità all’esterno, esprimere in casa le loro doti materne, o conciliare le due cose, a seconda della personalità. I ragazzi devono comunque dar prova di sé all’esterno, indipendentemente dalla personalità. Per alcuni ragazzi la vita è tuttora problematica, com’era un tempo per entrambi i sessi. Ciò vale in particolare per i ragazzi gay, ai quali non è ancora permesso essere «femminili», mentre alle ragazze gay è più ampiamente consentito essere «mascoline». Forse per questo tra i teen-ager gay i suicidi sono tre volte più frequenti che tra le teen-ager gay.[12]
Un tempo i due sessi seguivano entrambi uno stretto sentiero di aspettative nell’amore: lei doveva attrarre e opporre resistenza; lui doveva inseguire e insistere. Ora a lei si offre la possibilità di inseguire, mentre a lui resta l’antica aspettativa di inseguire, alla quale non se ne aggiungono di nuove (se spera di trovare l’amore). In passato, sesso e gravidanza erano fonte di ansia per entrambi i sessi. Ora la pillola riduce al minimo l’ansia della ragazza, mentre i preservativi accrescono l’ansia del ragazzo. Ora il ragazzo foruncoloso deve rischiare il rifiuto, sebbene abbia intanto dovuto superare la propria paura dell’herpes e dell’ AIDS e possa assicurarle che non c’è nulla da temere. Ora deve continuare a rischiare, ma può finire in galera se rischia troppo alla svelta, o essere dileggiato se non è abbastanza lesto.
Attualmente una ragazza può scegliere tra prendere o non prendere la pillola; la scelta del ragazzo non implica la sicurezza che lei la prenda. Un tempo, una gravidanza era un guaio sia per il ragazzo sia per la ragazza, indubbiamente pesava di più su quest’ultima. Attualmente, per una ragazza significa la possibilità di abortire (indipendentemente dai desideri del ragazzo) o di citare in giudizio il partner per ottenere il mantenimento, per diciotto anni, del bambino (indipendentemente dai desideri del ragazzo). In breve, oggi conta la volontà della ragazza e non quella del ragazzo. Ogni volta che lei fa del sesso, ha una scelta; ogni volta che lui fa del sesso, rischia di restare prigioniero delle decisioni della partner per il resto della sua esistenza.
In tutto il mondo industrializzato, non essendo i ragazzi riusciti a liberarsi dell’obbligo di dar prova di sé, i giochi previsti per gli adolescenti hanno ancora il fine di prepararli a questo. Tuttora i ragazzi si sfidano a saltare davanti a un treno in arrivo, a guidare a grande velocità, arrampicarsi sugli alberi o a rubare,[13] quasi fosse una cerimonia rituale per mettere alla prova la disponibilità a sacrificare la vita per proteggere.
L’impatto di questa priorità data alla capacità di fornire prestazioni – per cui la vita degli uomini passa in secondo piano – è viva tra noi. Una pubblicità televisiva è un esempio lampante di questa realtà:
«La ragazza dà il segnale. Due ragazzi si lanciano in macchina verso una scogliera. Il ragazzo che si butterà fuori dalla macchina per primo è un «cagasotto». Una portiera si blocca; il ragazzo e la sua macchina sbandano, finiscono sugli scogli e poi nell’oceano. Riaffiorano solamente una giacca a vento e un paio di jeans. Sullo schermo appare la scritta UNION BAY – LA MODA CHE DURA.»[14]
Se sugli scogli e nell’oceano si andasse a sfracellare il corpo di una ragazza, a nessun pubblicitario verrebbe in mente di sfruttare queste scene per vendere una «moda che dura»… di usare la fragilità femminile per celebrare la lunga durata della moda. Sarebbe considerato un esempio perfetto della scarsa considerazione in cui viene tenuto il sesso femminile – un sesso di cui disporre a piacimento.

Nicole 10:56 pm - 19th Aprile:

@Victor
Complimenti, da tutto un discorso hai assorbito solo la parola tirchio…Allora forse sei davvero tirchio.

Banalità con banalità.

Notte

armando 11:56 pm - 19th Aprile:

Nicole,….Nicole…., se non fossi felicemente fidanzato nonchè persona seria, ti inviterei a cena, vestita da femmina naturalmente. Te la pagherei volentieri e magari mi cimenterei anche nello scegliere io i cibi giusti per te. In cambio vorrei solo sentirti dire “come è bello e riposante per una donna affidarsi ad un uomo, ne abbiamo bisogno. Grazie, uomini, per esserci, un po’ guasconi e un po’ protettivi, ma maschi che al momento opportuno sanno decidere anche per noi”.
Armando

Marco Pensante 12:12 am - 20th Aprile:

Complimenti, da tutto un discorso hai assorbito solo la parola tirchio…Allora forse sei davvero tirchio.
Come dire “Troppo vittimismo…E che cazzo tutte voi le avete trovate le stronze!”
Ragazzi, proiezione a ore dodici!

Nicole 9:02 am - 20th Aprile:

@Armando
Peccato…magari in un’altra vitasmile
Ma scherzi a parte,io sono contenta voi esistiate, sono contenta quando sono felicemente accoppiata…dividere, pranzo, cena e letto…
sentirmi protetta, affrontare la la vita in compagnia di un compagno con il quale dividere tutto, compreso le difficoltà.
Dove ho mai scritto il contrario? Io vi amo , amo la vita, amo il mio prossimo in generale…non sono una frustrata come pensa Marco Pensante.

Ma la vita non si nutre di soli sogni purtroppo e allora ti accorgi che il passaggio dallla cena al letto è cosa molta buona e giusta, ma spesso non contempla altro.O lo stare insieme viene percepito solo come una eterna luna di miele. E alle prime difficoltà ognuno si arena nel proprio egoismo…E non ci sono generi che tengano.
Alla fuga son tutti bravi…Uomini e donne.

P.S.
Io vesto da femmina, sono una femmina e fiera di esserlo. Amarvi nel mio vocabolario non contempla sottomissione, quella solo a letto giocando.
Per il resto ognuno il proprio ruolo nel rispetto massimo dell’altro. Do ut des

Spero di esser stata chiara…

Nicole 9:14 am - 20th Aprile:

@Marco Pensante
Cosa non ti è chiaro di me? Credo di essere chiarissima nel mio modo di esporre…non uso ‘fronzoli’ o paroloni e citazioni quando scrivo.
Mi piace farmi capire. Pensa se a scuola mi esprimessi in modo artefatto, pomposo e prolisso. Sai le pernacchie dietro o le teste chine sui banchi a schiacciar pennichelle….

dici:”Ragazzi, proiezione a ore dodici!”
Proiezione di che, cosa? Affrontami sul contesto di un discorso, non su una frase…è disonestà intellettuale se permetti. Tipico di alcuni giornalisti.
Anche tu, come Fabrizio mi osservi come si fa con un insetto. Sinceramente non me ne frega nulla…ho sufficiente autostima e ‘gonadi’ per sopperiresmile
Ciao

Fabrizio Marchi 10:12 am - 20th Aprile:

Nicole, non capisco francamente da dove tu possa evincere che ti tratto come un insetto da studiare…Ti assicuro che così non è.
Ciò detto, visto che mi dici che ti tratto come una cavia, volevo invece proporti una cosa, dopo aver letto i tuoi ultimi post e in particolare quello in risposta ad Armando. Una sorta di esperimento.
Perchè non provi, parlo seriamente (altrimenti, dicevo che razza di “guru” dei Beta sarei, come dice galatea), per una volta, solo per una volta nella tua vita, magari per un periodo breve, che so, qualche mese, ad invertire le cose. Prima il “letto” e poi la cena. E vediamo cosa succede. Oppure ancora, prova ad invitare tu gli uomini a cena e ad offrigliela. Poi, se ti piacciono portateli a letto.
Faresti una cosa rivoluzionaria, che praticamente nessuna donna fa. Vediamo gli effetti.
Il tutto avrebbe diversi risvolti. Intanto potresti rompere uno schema preconfezionato, una gabbia, e assaporare il sapore di una libertà che non ti sei mai presa. Al contempo potresti, da una parte osservare le reazioni e le risposte degli uomini a questo tuo comportamento trasgressivo (in un mondo libero e “sano” dal mio punto di vista sarebbe normale come bere un bicchiere d’acqua ma lasciamo perdere…) e dall’altra studiare le tue reazioni emotive.
Non solo, otterresti di certo un risultato (parlo sempre molto seriamente). Saresti certa che quell’uomo che dopo il “letto” sceglie di venire a cena con te, specie se la cosa si ripete, non lo farebbe con l’obiettivo di portarti a letto, anche perché lo ha già fatto, ma perché ti ritiene veramente una persona interessante. E’ anche logico che sia così. Perché dovrebbe sottoporsi ad una serata noiosa? (il più delle volte lo è, credimi). Non avrebbe neanche senso. E in ogni caso tu ti accorgeresti se sta recitando perché un uomo, dopo aver fatto sesso, non può nascondere il suo stato d’animo nei confronti di una donna, credimi, gli amici che ci leggono possono confermarlo. Se lo facesse pro forma te ne accorgeresti, credimi, e d’altronde voi donne avete dei radar da questo punto di vista molto più attenti e potenti dei nostri…
In questo modo, comportandoti cioè come una donna evoluta e libera, avresti la certezza, oltre che di viverti il sesso in modo libero, sereno e libero da qualsiasi sovrastruttura (che non guasta), che quegli uomini che sceglieranno di continuare a frequentarti non lo faranno con l’obiettivo di scoparti ma perché quello sarà il loro piacere, perché ti troveranno una donna interessante e da scoprire, anche oltre la relazione sessuale. Non solo, in questo modo, credimi, avrai molto più possibilità di trovare una relazione sentimentale autentica con un uomo e non sottoposta alle solite logiche.
Viceversa, continuando a percorrere i soliti binari, tu non avrai mai la certezza della sincerità dell’uomo che ti siede davanti al ristorante. Anzi, una certezza per la verità continuerai ad averla, e cioè che quello che sta seduto lì davanti con il sorriso spalancato a quattro ganasce oppure facendo finta di ascoltarti seriamente, in realtà (come in fondo è naturale che sia) sta solo pensando al modo di riuscire a metterti le mani fra le tue cosce e le tue tette nel più breve tempo possibile. E allora, visto che con quell’uomo ci sei uscita, e quindi si presuppone che ti piaccia, fagliele mettere mettere subito ‘ste mani su ‘ste tette, rendigli la cosa molto più semplice…e poi vediamo cosa succede. Di certo quelli (magari pochi) che continueranno ad uscire con te e a frequentarti, saranno animati da un genuino sentimento mentre puoi star certa che qualsiasi uomo ti porta a cena, al 100% vuole solo portarti a letto (come è naturale e giusto che sia, sia chiaro). E allora questa benedetta cena (o questa cazzo di cena, che io ho sempre odiato, simbolicamente parlando, a differenza di Armando, perché non ci ho mai visto nulla di romantico e di genuino), perché non la aboliamo? Potremmo sostituirla ad esempio con una bella passeggiata al mare o in campagna dove sei tu (che hai preso l’iniziativa e lo hai invitato a fare la gita)che ad un certo punto, sulla spiaggia gli togli le castagne dal fuoco e lo prendi per mano. Vedrai che lui sarà contento. E non vedo cosa di male possa esserci in questo gesto e in questo modo di proporti da parte tua. E se anche fosse qualche idiota che ti giudicasse, non ti sarai persa nulla; tutt’al più un idiota. Sono tanti? Chi se ne frega? Quello che conta saranno quei pochi che sapranno valutarti per quello che sei e per quello che vali (specie se sarai capace di porti in questo modo)
Ce la fai a fare questo? Te la senti? Non dovrebbe essere così difficile, è più o meno quello che fanno gli uomini da sempre (e non sempre con successo, anzi, ma si sopravvive anche alle “buche”, credimi, sopravviveresti anche tu…). Ce la fanno gli uomini, perché non dovreste farcela anche voi?
Per lo meno provateci.
Fabrizio

P.S. avevo premuto inavvertitamente un tasto ed era partito l’inizio del post…

armando 10:15 am - 20th Aprile:

Perfetto Nicole. Concordo. Quanto al passaggio dalla “idea”, diciamo così platonica, del rapporto alla dura realtà, è vero quello che dici. La vita è anche “merda”, è anche male, dolore, egoismo, fragilità. Anche, non solo! Il rapporto idealizzato non esiste nella realtà, come difficilmente esiste quello solo negativo. Vogliamo allora restare bambini sempre alla ricerca del paradiso perduto (che poi evoca il rapporto simbiotico dei primi mesi di vita con la madre o anche quello uterino), oppure puntare alla valorizzazione del positivo dell’altro/a per costruirci sopra qualcosa di adulto e importante?
Credo che molto dipenda da questo atteggiamento mentale. Poi la vita è quello che è, alcune volte va bene altre, anche troppe, va male. Amen, e ripartire senza farsi fagocitare troppo a lungo da rancori e odi. Non ne vale la pena, davvero.
Altra cosa dalla vita personale è l’osservazione dei fenomeni sociali e il ragionarci sopra per scoprire il senso dei flussi in cui siamo inseriti.
armando

Nicole 11:59 am - 20th Aprile:

@Fabrizio Marchi
Dalla pelle al cuore, come dice una canzone di Venditti?

Provo a spiegarmi meglio…Io ho un concetto di libertà forse astruso a molti. Per me la libertà non passa esclusivamente da mezzo alle gambe. Libertà per me significa esserlo di testa, aver coraggio di dire quello che penso ovviamente nei limiti…Mostrare i miei sentimenti, che siano, di dolcezza, di ira, coaggio, forza e anche fragilità.
Non sono perfetta, ma non uso maschere se non raramente e trovo sia una grande fatica dover sempre comprimersi quasi a costiparsi, per non apparire quello che si è in realtà.

Non mi piace essere trattata come un oggetto da nessuno. Io odio le cose studiate a tavolino…del tipo: Stasera ci esco e me la scopo. Mi piacciono le cose istintive e istintivamente posso anche andarci a letto con un uomo, non so se rendo l’idea…ma non deve essere frutto di un ragionamento o di un piano studiato a tavolino.
E non me ne frega del giudizio di nessuno…comprendo da me se ho di fronte un idiota.
Non sono un’ingenua.

Dovreste fare lo stesso anche voi uomini…meglio una sega che sottoporsi a cene svilenti e a dopocena scontati.
Il discorso è caduto sulla cena, ma va benissimo un cinema, una passeggiata, stare nella macchina a cazzeggiare, qualsiasi cosa.

Cercarsi tra simili se possibile…Voi dite che per gli uomini è più faticoso fare del sesso ludico. A me non risulta, conosco donne che non si fanno nessun genere di problemi o pippe mentali. Forse vi rivolgete alle donne ‘sbagliate’. Manca la comunicazione, mancano tante cose.
Voi partite dalle guerre puniche a momenti per compredere questo problema…In realtà credo che ci sia solo l’eterno problema di confusione e aspettative in un mondo confuso inquieto e sballato in tutti sensi. La persona poco avvenente ha sempre avuto e sempre avrà dei problemi a farsi accettare e scoprire per quello che è…ma oggi rispetto a ieri ha la possibilità di rendersi più gradevole nell’aspetto, ma il resto dovrà farlo da se, senza atteggiamenti vittimistici…
Non sempre un bell’aspetto aiuta nella vita…inizialmente si, non lo nego, ma non basta…Se ci fate caso ad essere traditi sono più i belli che i ‘brutti’ vi siete chiesti il perché?
Quindi non esistono regole certe…Lo ripeto… meglio curare il proprio orticello, perché non è vero che l’erba del vicino è sempre più verde.

Leo 12:05 pm - 20th Aprile:

Abbasso le cene.
Facciamo come su ultimo tango a Parigi: ci si vede solo per sesso, in un appartamento vuoto.
Le donne ce la vogliono far pagare in tutti i modi il nostro essere nati maschi; faccio notare l’arroganza: sei Tirchio, dico, siamo su un sito chiamato uomini beta….. potrei dire anche io ad una donna sei tirchia e pure scroccona, anzi, potrei aggiungere pure lesbica, visto che vanno con gli uomini solo per interesse: vuol dire che non gli piacciono.

Victor 12:23 pm - 20th Aprile:

Nicole
>>
@Victor
Complimenti, da tutto un discorso hai assorbito solo la parola tirchio…Allora forse sei davvero tirchio.
>>
Dubito che te abbia una vaga idea delle cene che ho pagato alle donne… Il fatto è che tu non comprendi che la mia non è una questione di tirchieria o di generosità, ma di principio. Siamo pari e uguali, no? Bene, nulla in contrario. Ma allora cerchiamo di esserlo fino in fondo…
Ad esempio, alcuni giorni fa, mi è capitato di discutere con un architetto donna, la quale, pur guadagnando bene (e più di me) e pur non sapendo cucinare (me lo ha detto lei), dava per scontato che, nonostante la parità dei sessi, l’uomo deve sempre comportarsi da “cavaliere”, corteggiare la donna e pagare la cena.
Ecco, queste sono le cose che mi fanno incazzare, perché che certi discorsi possa farli una donna di 70 anni è comprensibile, ma che li faccia una di 37, no. Assolutamente no.

Victor 12:25 pm - 20th Aprile:

Fabrizio
>>
E allora questa benedetta cena (o questa cazzo di cena, che io ho sempre odiato, simbolicamente parlando, a differenza di Armando, perché non ci ho mai visto nulla di romantico e di genuino),
>>
Quoto, anch’io ho sempre odiato quella cazzo di cena, perché, come te, non ci ho mai visto nulla di veramente genuino e romantico. Solo tanta ipocrisia.

Victor 12:34 pm - 20th Aprile:

armando
>>
Nicole,….Nicole…., se non fossi felicemente fidanzato nonchè persona seria, ti inviterei a cena, vestita da femmina naturalmente. Te la pagherei volentieri e magari mi cimenterei anche nello scegliere io i cibi giusti per te. In cambio vorrei solo sentirti dire “come è bello e riposante per una donna affidarsi ad un uomo, ne abbiamo bisogno. Grazie, uomini, per esserci, un po’ guasconi e un po’ protettivi, ma maschi che al momento opportuno sanno decidere anche per noi”.
Armando
>>
Le tue sono belle parole, che una volta avevano sicuramente un senso, ma che oggi non l’hanno più.
Non sentirai mai una mia coetanea pronunciare quelle parole, perché nel loro intimo sono più che convinte di essere una spanna superiori a noi uomini.
Perciò perché prostrarsi? A che pro? A che serve? Forse a passare ancor più per stupidi?

Fabrizio Marchi 2:11 pm - 20th Aprile:

Caro Victor, di questo passo farai una “carriera” rapidissima nel nostro Movimento. Ti propongo per entrare nel Comitato Centrale…smile eheheh
Quando ti sei avvicinato, all’inizio, sembravi quasi uno dei tanti “maschietti rieducati”…Ti sei pure attaccato con Icarus…In realtà ti stai rivelando un’avanguardia rivoluzionaria..e cone le idee molto chiare…
Ottimo, ottimo! Cresciamo ed espandiamoci…
Fabrizio

Luke Cage 3:59 pm - 20th Aprile:

@Nicole
Nicole tu continui a portarci esempi parlando in prima persona come se la libertà con cui tu gestisci il rapporto con un uomo fosse controbilanciata da una simmetrica libertà di quest’ultimo nel relazionarsi con te.
O non capisci, oppure non vuoi capire.
Sul farsi una sega piuttosto di fare lo zerbino bè, grazie del suggerimento ma qualcuno qui ci ha già pensato.
Tu continui a dire che ci sono ragazze che scopano a destra e manca senza problemi,che conosci persone che la pensano come te,suggerisci di puntare su certi valori,poi di curare il proprio orticello, insomma tutto e il contrario di tutto.D’altronde non ci sono regole certe, secondo te,ma qui ti sbagli.
Certo è che se tu hai voglia di scopare scopi e sei libera di farlo gratis,se ne ho voglia io sono libero però devo pagare oppure “prostituirmi” (perchè è così che io intepreto certi atteggiamenti maschili) altro che guerre puniche .
La verità nuda e cruda è questa.
Credi che sia volgare come questione? Peccato.
Te lo ripeterò fino alla nausea perchè voi donne proprio non lo volete capire (o fate finta).
Il fatto che tu SCELGA il tipo di relazione che vuoi impostare al di là della scopata secondo giusti criteri soggettivi (tu CONTINUI e giustamente a parlare in prima persona) NON è controbilanciato dalla stessa libertà da parte degli uomini.
Quando tu parli di libertà non te ne accorgi ma parli della TUA libertà e della libertà di tante donne come te che oggi viene difesa a spada tratta facendola passare per la libertà che tutti hanno ma che così NON è!!!!!!
E che cazzo!!
Se sono poco chiaro qualcuno mi aiuti a spiegarmi meglio…
p.s.
Nicole basta moralismi. Se tu decidi di scoparti uno stronzo o una persona per bene sei libera di farlo.
Se lo decido io (di farmi una stronza o una “tipa dolce e sensibile”) NON sono altrettanto libero nel senso che le mie probabilità di successo rispetto alle tue sono infinitesimali,l’aspetto fisico conta relativamente,l’hai detto pure tu.Ufffffff…..che fatica,qualcuno ha un martello?

Marco Pensante 4:01 pm - 20th Aprile:

Vedi, Nicole, mi spiace che tu abbia l’impressione che io ti stia studiando come un insetto, perché non è così. Però un po’ sì. Cioè no. Cioè sì. Lo so benissimo che sei una persona come noi e stai facendo del tuo meglio per discutere, sta’ tranquilla che personalmente te ne do molto credito. Però vedo anche che di fronte a certe risposte tendi ad avere reazioni di puro riflesso che, lo capisco, possono essere un meccanismo di difesa, più che legittimo per carità, ma volto a offuscare. E allora quando vedo accendersi queste reazioni, io sono il segnale acustico che le evidenzia. Segnalo questi meccanismi, prima a me, poi anche a te, poi agli altri (giusto nel caso che non se ne siano accorti, intendiamoci). Mi rendo conto di non essere molto gradevole e ti chiedo scusa, ma non lo è neanche la sirena dell’ambulanza.
Comunque, sono reazioni molto femminili (lo dico senza alcun giudizio, intendo solo che le ho riscontrate con poche varianti in tutte le donne che ho conosciuto) e la più visibile, quella che salta all’occhio immediatamente, è la proiezione. Vuol dire: io attribuisco a qualcun altro le mie paure, i miei pregiudizi o i miei preconcetti, dopo di che giudico quel qualcun altro in base alle mie proiezioni. È anche per questo che il “linguaggio della vergogna” che non tu (almeno non ultimamente), ma altre visitatrici – oltre naturalmente ai loro collaborazionisti maschietti-manginas – hanno usato contro di noi è così trasparente e ormai innocuo. Perché quando dicono “sfigati”, “non ve la danno”, “segaioli”, non fanno altro che mostrare cosa sono loro in realtà, a cosa pensano tutto il giorno, su quali meschine basi giudicano il prossimo e quanto povera sia la loro vita. E con ciò si qualificano, e per ciò sono loro a venire giudicati, non noi.
Ma torniamo a bomba. Cosa non mi è chiaro di te? Guarda che casomai io segnalo l’istante preciso in cui tu chiarisci qualcosa. E come tutti (siamo tutti esseri umani) riveli molto di più con le tue proiezioni che non con i tuoi discorsi logici, ordinati e garbati. (Che fanno piacere a tutti, capiamoci: ma sono un’ingessatura, anche perché dici cose su cui sfido chiunque a non essere d’accordo).
Per esempio il passaggio disinvolto dalla tua esperienza come metro di giudizio (ma io sono questo, io non sono quest’altro) al rivolgerti agli altri qui presenti come una massa indifferenziata, come se non avessero le loro esperienze. Dici:
se permetti, non mi piacciono nemmeno le toccate e fughe. ti qualifichi. Va benissimo, ne hai il pieno diritto.
E poi cavolo siete tirchi o cosa? Ecco, noi siamo tirchi. Mi sembra che Victor e altri abbiano chiarito per quale motivo è così fastidiosa l’idea di pagare una cena. Ma tu scegli di ignorarlo, perché bisogna fare i conti con una realtà spiacevole. E dunque risolvi il tutto dicendo siete tirchi. Ma li incontri tutti tu i tirchi?
Ravvisate doli ovunque… Ma perché ravvisi doli ovunque, Nicole?
Il fatto che tu sia una persona onesta ti fa onore, ma non significa che chi denuncia la disonestà si stia immaginando tutto, e dunque stia delirando. Rientra un po’ in quell’altra tecnica che Galatea usa molto bene, il “non mi risulta”. La mia esperienza è diversa dalla vostra, quindi voi parlate di cose che non esistono.
Ora devo staccare, ma capisci cosa intendo? E quindi, nel momento in cui mi accorgo di tutti questi meccanismi, li segnalo “a ore dodici” (che vuol dire: esattamente di fronte). L’ho fatto con altri/altre, altrove. Purtroppo è una mia fissa e su queste cose tendo a reagire d’impulso.
Ah, e non ti considero una frustrata. Dove l’hai letto? Se ti ho dato questa impressione, me ne scuso. Penso solo che tu ti stia nascondendo molto. (Nel senso che ti nascondi e nascondi molto a te stessa).

Luke Cage 4:07 pm - 20th Aprile:

@Nicole

..Se te ne salti fuori con la consueta argomentazione “il sesso non è tutto nella vita” allora non hai veramente capito un cazzo e scusa la franchezza, continuerai a non capire un cazzo di ciò di cui si parla su questo sito, che ha fra i suoi punti cardine la fondamentale differenza ontologica tra i due sessi che comporta la non sovrapponibilità delle esigenze maschili e femminili ma un auspicata armonia fra esse.

Nicole 5:05 pm - 20th Aprile:

@Victor
non sono mica una sessantenne, con tutto il rispetto per le sessantenni…

Riguardo l’avarizia, odio sia le donne che gli uomini tirchi. Se vengo invitata da un uomo, mi aspetto per una forma di galanteria che paghi per me…se esco con un amico il discorso è diverso.
Tra l’altro amo ricambiare.

L’Architetto ti ha posto la cosa come un fatto dovuto. Il mio è un discorso diverso. Ritengo tu ti rivolga a donne acide e arriviste. Cambia gusti…Non tutte le donne sono come le descrivi tu.Se vi piacciono le stronze sott’olio pagate dazio, invece di lamentarvi o datevi alla fuga.

Nicole 5:07 pm - 20th Aprile:

@Leo
Mi verrebbe da risponderti da stronza…ma poi Fabrizio mi bacchetta.
Ad ogni modo cosa fumi?

Nicole 5:11 pm - 20th Aprile:

@Fabrizio Marchi
Sapevo avresti eluso il mio commento…potrei aggiungere altro, ma devo uscire e non mi va nemmeno di farlo…siccome sei una persona intelligente non c’è bisogno di altro.

P.S.
Con uno come te mi scannerei dalla mattina alla sera, questo è certo.

Ciao

Leo 5:42 pm - 20th Aprile:

Nicole: perché non provi a rispondere con argomentazioni ai miei commenti?
Rispondo io al tuo posto e della grande maggioranza delle donne: perché vuoi essere servita senza se e senza ma.

Silver 6:31 pm - 20th Aprile:

Nicole:
“Voi dite che per gli uomini è più faticoso fare del sesso ludico. A me non risulta, conosco donne che non si fanno nessun genere di problemi o pippe mentali. Forse vi rivolgete alle donne ’sbagliate’. Manca la comunicazione, mancano tante cose.”

Nicole, tu sei nata femmina, perciò non parlare di cose che non conosci. Dire che “a me non risulta che per gli uomini è più faticoso fare del sesso ludico”, è una emerita vaginata.
Già qualcun altro ti ha cortesemente invitato a non dare retta a certe leggende urbane – propagandate e alimentate dai mass media, nonché dalle stesse “donne moderne” e da una bella fetta della popolazione maschile – secondo le quali oggi le femmine “la sbatterebbero in faccia ai maschi”. Casomai sono gli uomini che “lo sbattono in faccia alle donne”…
_____

Nicole:
“Se ci fate caso ad essere traditi sono più i belli che i ‘brutti’ vi siete chiesti il perché?”
Abbi pazienza, ma questa dove l’hai letta, su Cosmopolitan, forse?
______

Nicole
“Mi piacciono le cose istintive e istintivamente posso anche andarci a letto con un uomo, non so se rendo l’idea…ma non deve essere frutto di un ragionamento o di un piano studiato a tavolino.”
Anche a me sono sempre piaciute le cose istintive, neppure io ho mai amato le cose troppo ragionate (portatrici d’ansia, tra l’altro, nonché causa – a volte – di mancate erezioni); ma il fatto è che sono un uomo, pertanto più che scegliere con chi provarci, non posso fare. Lo stesso dicasi per altri milioni di uomini comuni come me. Per te (così come per altri milioni di donne comuni) non è così; tu possiedi due cromosomi X, perciò certe situazioni, se vuoi, puoi creartele quando vuoi.
Compris?

Silver 6:38 pm - 20th Aprile:

Nicole
“E poi cavolo siete tirchi o cosa?”

Sai cos’ero solito scrivere, su U3000?
“Qui si tratta la Questione Maschile non la Questione Silverback”…
Questo tanto per dire che questa non è la “Questione Nicole” vs “Uomini Beta”.
Non so se mi sono spiegato…
Nondimeno vorrei chiederti: e delle scroccone cosa ne pensi?

Silver 6:44 pm - 20th Aprile:

Fabrizio
“Al contempo potresti, da una parte osservare le reazioni e le risposte degli uomini a questo tuo comportamento trasgressivo (in un mondo libero e “sano” dal mio punto di vista sarebbe normale come bere un bicchiere d’acqua ma lasciamo perdere…)”
Anche per me sarebbe normale come bere un bicchiere d’acqua. Lo era già quando frequentavo l’Itis, secoli fa…

Silver 6:53 pm - 20th Aprile:

Leo
“anzi, potrei aggiungere pure lesbica, visto che vanno con gli uomini solo per interesse: vuol dire che non gli piacciono.”
Un fatto è certo: l’interesse che gli uomini hanno per le donne (non per quello che le donne hanno…), è certamente superiore (e di parecchio) a quello delle donne per gli uomini.

Nicole 6:55 pm - 20th Aprile:

@Leo
Argomentare con te è impossibile, potresti scrivere le frasi dei baci perugina al contrario.

Ah certo che mi piace essere servita , a chi non piacerebbe. Ma dal mio uomo no, non voglio uno zerbino.

Silver 7:00 pm - 20th Aprile:

Scriveva Rino, il 30/11/2005…
____________

E’ giunta l’ora per gli uomini di ipotizzare che tutto quel che è stato raccontato loro sulla superiorità emotiva, intellettuale, intuitiva, relazionale, biologico/riproduttiva e morale delle donne sia falso.

Sul quel lago di bugie galleggia anche la verità secondo cui le donne sarebbero le creature erotiche, sentimentali e passionali e gli uomini freddi calcolatori, privi di sentimenti, refrattari all’eros e alle passioni, dalla sessualità monotematica concentrata in un solo microscopico punto.

Tra i propagandisti di queste bubbole c’è (ad esempio) F. Alberoni il quale nell’assegnare alla femmina la polarità erotica e celebrare l’erotismo come carattere peculiarmente* femminile (nel suo saggio “L’erotismo”) senza volerlo, confessa la verità: per le donne tutto è o può essere erotico, “…anche uno yacht”.

Osservato che non sta dicendo nulla di diverso da quel che dicono tutti da sempre è giunta l’ora di trarne le dovute conseguenze: se è vero che per la donna tutto è o può esser erotico ciò significa semplicemente che per essa nulla è erotico. Significa che la relazione con il maschio (e/o con il corpo delle altre femmine) rientra a pieno titolo nella modalità con la quale la donna si rapporta ad ogni altra cosa del mondo. Significa che la relazione erotica si confonde con le altre relazioni e che questo ambito del sentire è indistinguibile dagli altri. Significa che questa ha lo stesso sapore di altre esperienze (sapore che potrebbe forse variare in intensità). Significa che nel sentimento-del-mondo femminile, nel modo di rapportarsi a ciò che esiste, insomma nel modo di sperimentare la vita, l’aspetto erotico non emerge, non si distingue, non ha esistenza propria e separata dagli altri. Se le cose stanno così, usare il termine erotismo significa diluirne il significato fino a farlo evaporare completamente. Infatti, quando una parte che non si può identificare ha lo stesso nome del tutto, ben che vada si tratta di sinonimi: erotismo femminile=modo femminile di rapportarsi al mondo.

Per gli uomini invece l’erotismo esiste, è cosa individuabile e individuata. L’esperienza che porta quel nome (e che qui include la passione, la poesia, il sogno, il sesso, la libidine, la voluttà etc.) è diversa dalle altre, ha un ambito definito e non viene evocata da altro che dal corpo femminile (in via diretta o indiretta, si capisce).
Non esiste erotismo maschile che non stia in relazione con il corpo femminile: un tramonto non sarà mai erotico e tantomeno uno yacht.
La disparità ormonale non è solo quantitativa ma anche qualitativa. Di qui anche il fatto che i poeti cantano la donna mentre il contrario non accade**

A tutto questo vi è una soluzione semplice ed elegante: usare un termine diverso per indicare il generico sentimento-femminile-del-mondo (il cui carattere/colore/sapore non sono in grado di definire, visto che non sono femmina) e riservare “erotismo” per rappresentare solamente quella particolare saporita e ben individuata esperienza degli uomini***.

______________

*(“Peculiarmente” non significa esclusivamente. Affermando che la donna è erotica Alberoni cioè non intende cmq sostenere che l’uomo non lo sia per niente. Questo è ovvio, è mille volte ovvio. Persino Alberoni ‘sta cosa la capisce, ed è un maschio!).

** (E’ mille volte ovvio che questa affermazione va riferita alla maggioranza dei casi, alla generalità, alla regola predominante – come già detto e ripetuto – non alla totalità assoluta degli interessati. E’ centomila volte ovvio, ma bisogna ripeterlo altrimenti si citano Gaspara Stampa e magari persino Saffo a significare quanto siano stravaganti ed insostenibili – cioè ridicole – le precedenti considerazioni).

*** (E’ mille volte ovvio che stiamo parlando della maggioranza degli uomini e che questo non nega che ci siano uomini che …bla bla… e viceversa donne che …bla bla… E’ centomila volte ovvio, ma bisogna ripeterlo. Altrimenti…)

Rino

Nicole 7:05 pm - 20th Aprile:

@Luca Cage
Il sesso non è tutto nella vita?
Ma cosa dici mai…Per me il sesso è tutto nella vita altrochè…ma a modo mio.
Parlo in prima persona? Certo, perché tu che sei così accidioso alle volte che fai?
Ma non parlo solo per esperienza personale, ho molto frequentato, non posso stare a raccontare tutto tutto. Ci sono donne come le descrivi tu, anche peggio se per questo, forse non immagini nemmeno…Ma ci sono donne che hanno gli stessi identici problemi di tanti uomini…Ed è molto più avvilente pagare un uomo per fare sesso almeno nella cultura corrente.
E poi cazzo ammettetelo pure voi che una brutta per fare sesso non vi appaga…E’ un cane che si morde la coda sai?

Se poi parliamo seriamente , bene…La società è cambiata in peggio…molte donne scimmiottano voi uomini e sono delle arriviste senza scrupoli. Ma trovano terreno fertile perché?

Nicole 7:15 pm - 20th Aprile:

@Silver
Non leggo Cosmopolitan, ma è così…Sai quante madri di famiglia conosco, apparentemente inconsistenti che tradiscono i propri uomini?
Ma questo è un altro discorso non ‘divaghiamo’
Leggende urbane le mie? Potrei obiettare a te le stesse cose…

Caro Silver le difficoltà nei rapporti personali, vuoi per sesso o altro sono difficili è un dato di fatto o non saremmo qui a discuterne.
Ma non va visto il problema solo da un ‘angolazione…

Alessandro 9:45 pm - 20th Aprile:

Comunque io considero la discriminazione legislativa, ossia quote rose, privilegi, corsie preferenziali, soldi di tutti spesi per diffondere l’ideologia femminista come accade attraverso il ministero delle (dis)pari opportunità, il controllo “femminista” dei media, ecc.,le questioni più rilevanti. Per quanto riguarda gli aspetti più strettamente relazionali, non si può fare più di tanto. Sarebbe bello se uomini e donne s’incontrassero e stessero bene insieme senza tanti pensieri, preparativi, cerimoniali, ecc., pur con le dovute precauzioni di varia natura s’intende. Purtroppo tutto congiura contro questo tipo di approccio, soprattutto in un Paese tradizionalista-cattolico-femminista come l’Italia. Ci sono margini per migliorare la situazione; la critica rivolta al femminismo, così come quella al tradizionalismo o alla sessuofobia cattolica va sicuramente verso questa direzione. Uomini e donne italiani sono entrambi vittime di queste ideologie, che in maniera differente ne tarpano la spontaneità e il piacere reciproco di stare insieme. Detto ciò, uomini e donne rimangono diversi: l’uomo è un essere ludico, amante del gioco e dell’avventura, la donna è invece più portata alla stabilità, va in cerca delle certezze affettive, vorrebbe investire tutta se stessa su un unico rapporto possibilmente, diversamente dall’uomo attratto dalla novità, dallo “sperimentare”. In questo modo uomini e donne s’incontrano poco, fondamentalmente solo in una realazione di lunga durata. A soffrirne di più è l’uomo che vede la sua indole limitata.
Sulla presunta tendenza femminile al sesso ludico o sull’intraprendenza femminile in termini di avances rivolte all’altro sesso, e faccio riferimento alla realtà che conosco cioè a quella italiana, si tratta senza ombra di dubbio di leggende urbane. Io mi sono trovato in ambienti in cui le donne sono sempre state molto numerose e di avances nei confronti degli uomini presenti non ne ricordo. Anzi ho sempre verificato una forte ritrosità, un rifugiarsi continuo in gruppi femminili, uno sfuggire all’interazione con l’altro sesso. Fanno eccezione quegli interessamenti volti a relazioni stabili: in quel caso ho notato una più attiva intraprendenza femminile, ma si è sempre trattato di casi sporadici, e inoltre non stiamo ora discutendo di questo genere di relazioni. Va detto che io sono un uomo beta e lo sono sempre stato. L’esperienza di un uomo alfa potrebbe essere stata diversa, anche se in materia di esperienze sessuali personali un pò tutti raccontano soprattutto frottole e quindi l’inattendibilità è molto elevata.

armando 10:58 pm - 20th Aprile:

Dice Victor che quello che ho scritto sulla cena aveva senso una volta, ma che le trentenni di ora…etc. etc.
Può essere. Ho qualche annetto, ahimè, e non frequento trentenni, quindi sullo specifico dell’età non insisto. Se lo dite voi sarà così senz’altro. Però ritengo anche che in ogni relazione l’atteggiamento dell’uno possa influenzare quello dell’altro. E dunque mi chiedo,e vi chiedo, se non ritenete che un modo di proporsi maschile assertivo (non prostitutivo, non zerbinesco, non di omaggio alla “regina”), possa influenzare anche l’atteggiamento femminile. Ritengo che la supponenza femminile, l’ ostentata sicurezza, l’atteggiamento irridente che tanto irrita, giustamente, gli uomini, nasconda in realtà il contrario. Esattamente come l’ostentazione di machismo aggressivo maschera insicurezze profonde. Fosse così, allora l’assertività maschile manderebbe la maschera all’aria, e la femmina si rivelerebbe nuda (in senso figurato intendo). Non vorrei insomma che si attribuisse alle donne una sicurezza e un potere che siamo noi maschi a darle, in realtà. Mi sembra valga la pena di rifletterci, perchè si rischia di infilarsi in un circolo vizioso, dove anzichè rompere il gioco e sparigliare, si reiterano atteggiamenti mentali che stanno tutti dentro al circolo vizioso e lo alimentano.
Una precisazione infine sul pagamento delle cene o simili. Assolutamente non lo intendo nè come diritto da parte femminile nè come dovere maschile. E’ capitato anche a me, con una mia ex, che facesse rimostranze perchè non le avevo pagato una cena. Inutile dire quale sia stata la mia risposta. Con l’attuale, invece, devo essere io ad insistere per poterle offrire qualcosa perchè lei non vorrebbe. Ma è per un mio piacere, non per un dovere o per richiesta o perchè è finalizzato ad altro. Dipende dunque dalle persone, ed è vero che ci sono molte donne che invece lo ritengono un dovere, cioè una cavalleria obbligata. Alla larga, alla larghissima da costoro. Com’è che diceva Massimo Fini sulla siepe?
armando

Silver 11:12 pm - 20th Aprile:

Nicole
“@Silver
Non leggo Cosmopolitan, ma è così…Sai quante madri di famiglia conosco, apparentemente inconsistenti che tradiscono i propri uomini?
Ma questo è un altro discorso non ‘divaghiamo’
Leggende urbane le mie? Potrei obiettare a te le stesse cose…”

Per tua informazione, io ho “frequentato” più di una donna sposata o “separata in casa”, perciò che tu, nata diversi anni dopo di me, venga a spiegarmi “come funzionano certe cose”, mi fa un po’ sorridere…

_________

Nicole:
“Leggende urbane le mie?”
Sì, leggende urbane.
__________

Nicole
“Potrei obiettare a te le stesse cose…”

Obietta pure, ma che fra i due sessi esista una profonda asimmetria, è un dato di fatto, non una teoria.

Marco Pensante 11:18 pm - 20th Aprile:

Sapevo avresti eluso il mio commento…potrei aggiungere altro, ma devo uscire e non mi va nemmeno di farlo…siccome sei una persona intelligente non c’è bisogno di altro.
*Proiezione a ore dodici!*
Eludere è un’arte che ci è stata insegnata da ottime maestre. Contiamo di superarle. Noi invece siamo appena rientrati in casa.
potresti scrivere le frasi dei baci perugina al contrario.
*Offuscamento a ore dodici!*
Grazie del complimento. Mi sembra un’ottima idea.
molte donne scimmiottano voi uomini e sono delle arriviste senza scrupoli.
*Antropomorfizzazione a ore dodici!*
Non è che magari scimmiottano se stesse e sono se stesse?
Caro Silver le difficoltà nei rapporti personali, vuoi per sesso o altro sono difficili è un dato di fatto o non saremmo qui a discuterne.
*Proiezione a ore dodici!*
Nicole, sai cucinare?

Silver 11:22 pm - 20th Aprile:

Nicole
“Ed è molto più avvilente pagare un uomo per fare sesso almeno nella cultura corrente.”
Razionalmente, e non emotivamente, sapresti spiegarmi perché per una donna sarebbe molto più avvilente pagare un uomo? Inoltre, quante mosche bianche di sesso femminile conosci che pagano un uomo?

Nicole 11:26 pm - 20th Aprile:

@tutti

Armando ha scritto:

”Non vorrei insomma che si attribuisse alle donne una sicurezza e un potere che siamo noi maschi a darle, in realtà”

Ecco è questo che sto cercando di dire da più giorni.
Siamo ‘noi’ che legittimiamo certi comportamenti sia al femminile che al maschile.
Le regole si cambiano sovvertendole…inutile lamentarsi, ma cercare tipologie di uomini e donne che più ci somigliano, non calcolando lo stronzo o la stronza di turno. Bisogna ridimensionare chi si pone con arroganza e supponenza e forse piano piano qualcosa cambierà.

Per il resto dite quel che vi pare …Forse al nord avete fighe di legno…qui al sud sono più disponibili a passare serate senza impegno ( nessuno spara con la lupara, sono leggende metropolitane anche queste). Diverso è poi il discorso su scelte impegnative…in fatto di opportunismo si è uguali ovunque.

Silver 12:15 am - 21st Aprile:

Nicole
“Ecco è questo che sto cercando di dire da più giorni.
Siamo ‘noi’ che legittimiamo certi comportamenti sia al femminile che al maschile.”

Sempre per tua informazione, già nel 2002, cioè quando ero iscritto alla mailing list di U3000, ero solito scrivere (estremizzando volutamente, perché la realtà è molto più colorata…) che “le donne fanno quello che gli uomini permettono loro di fare”.
Perciò…
Ma il punto non è questo.
_________

Nicole
“Le regole si cambiano sovvertendole…inutile lamentarsi,”
Ti rammento che le femmine sono maestre nel lamentarsi…
_______________

Nicole
“Per il resto dite quel che vi pare …
Su questo puoi contarci.
________

Nicole
“Forse al nord avete fighe di legno…”
A parte il fatto che io sono umbro, ecco la solita sparata della femmina “sudista”, perfettamente simmetrica a quella del maschio “sudista”, solitamente straconvinto che dalle sue parti gli uomini siano “più focosi”. Non da meno è la femmina, che ora ci racconta che al sud le donne sono più disponibili a passare serate senza impegno.
Leggende urbane su leggende urbane.

Fabrizio Marchi 12:15 am - 21st Aprile:

Armando, solo una precisazione doverosa perché l’argomento, anche se apparentemente leggero, in realtà è di notevole importanza. Mi permetto di aggiungere che per uomini “navigati” come te e me queste sono cose che dovrebbero essere assodate da un bel pezzo.
Quando si parla di cena pagata non ci si riferisce a quella che si può offrire alla propria moglie o alla propria donna. Mi sembra anche superfluo sottolinearlo. Ci si riferisce a quella “tassa”, imposta con valore aggiunto (dove questo valore è di ordine psicologico e relazionale), che si paga (il problema non è economico, è evidente, anche se per molti uomini beta è pure questo) quando ci si comincia a frequentare con una donna, cioè quando si è in quella fase che ipocritamente viene denominata “corteggiamento”, in realtà una contrattazione non dichiarata fra le parti (ricorderai che è il titolo di un capitoletto del mio primo libro) dove la donna, che in questa fase ha il pallino in mano e gioca al gatto con il topo, decide come, dove, quando e soprattutto perché concedersi all’uomo (solo il verbo “concedersi” mi fa rabbrividire…).
Quindi l’esempio che hai portato tu, Armando, non c’azzecca proprio nulla in questo caso.
La “cena” offerta sempre a senso unico, e anche questo mi sembra superfluo sottolinearlo, ha un valore simbolico, stabilisce una gerarchia, non si tratta della cena in se stessa, è evidente. Sai quante volte ho offerto una cena a dei miei amici, senza che questo avesse significati altri. Ma questa è tutta un’altra storia, come ben sai… Se così non fosse il mondo sarebbe pieno di donne che invitano a cena gli uomini in un’atmosfera di serenità, spontaneità e reciprocità. Converrai con me che le cose non stanno messe in questo modo. ..
Quindi, caro Armando, anche se questa può sembrare una “questioncella” di secondaria importanza, in realtà non lo è affatto. Perché un processo di consapevolezza maschile passa anche e soprattutto attraverso la rivisitazione consapevole di queste pratiche e modalità relazionali che possono all’apparenza sembrare di scaro rilievo e con le quali invece viene sistematicamente ribadita e confermata la sottomissione psicologica degli uomini.
Il discorso che fai tu sull’assertività maschile è un’altra cosa che non ha nulla a che vedere con queste modalità che esistono e sono reali né più e né meno di come è reale il dolore che sento se mi do una martellata su un dito, indipendentemente dalla personalità, dal carisma e dalla capacità assertiva dei singoli soggetti. Se così fosse non saremmo neanche qui a parlare di queste cose.
Fabrizio

Silver 12:41 am - 21st Aprile:

Fabrizio
“(il problema non è economico, è evidente, anche se per molti uomini beta è pure questo)”
E’ così, senza alcun dubbio.
__________

Fabrizio
“Quindi, caro Armando, anche se questa può sembrare una “questioncella” di secondaria importanza, in realtà non lo è affatto. Perché un processo di consapevolezza maschile passa anche e soprattutto attraverso la rivisitazione consapevole di queste pratiche e modalità relazionali che possono all’apparenza sembrare di scaro rilievo e con le quali invece viene sistematicamente ribadita e confermata la sottomissione psicologica degli uomini.”

Concordo al 100%.

Luke Cage 12:42 am - 21st Aprile:

Mah…mi viene da ridere..mi limito a sottoscrivere quello che ha detto Silver: qui non si tratta di discutere la Questione Nicole vs Questione Maschile/Movimento Uomini Beta, se uno qui deve discutere negando certi presupposti tanto vale che lo faccia sul proprio blog per quel che mi riguarda, ma siccome non gestisco io questo sito la mia opinione vale una cicca ed è bene che sia così.

@Armando
Non sono d’accordo con i tuoi ultimi due post.
So per certo che tu hai una tua chiara visione sulla divisione dei ruoli tra uomini e donne ma qui bisogna sfatare un equivoco.
Uomini Beta non rinnega le istanze pià genuine del femminismo, quelle realmente egualitarie,ma critica quella che ne è stata l’evoluzione.
Riguarda alla responsabilità del comportamento maschile ribadisco quanto da me detto in risposta ad un tuo commento in un altro post (perchè anche questa a volta hai fatto la medesima considerazione).
Il senso di superiorità, la stronzaggine,la spocchiosità di molte donne, caro Armando, non sono necessariamente da mettere in relazione con il pur diffuso zerbinaggio: se accettiamo di far passare questo come assioma torniamo a recitare la liturgia femminista dell’eterna colpevolizzazione maschile.
Vorrei inoltre prevenire le tue eventuali considerazioni sul recupero dei principi maschili del dono, la proiezione fallica etc. che prima o dopo salteranno fuori (e che trovo interessanti ma so dove andarli a leggere),senza essere polemico, chiedendoti di invitare pure qualcunA a proseguire la discussione sul blog dei Maschi Selvatici dove sicuramente potrà trovare un punto di vista più in sintonia con le proprie vedute (soprattutto sull’opportunità di conservare certi riti, il corteggiamento,il rispetto dei ruoli…) .
Dico ciò perchè è inutile che su questo sito vengano liquidati con tre quattro righe ( e qui non mi riferisco ad Armando) considerazioni e post come quelli di Silver,Marco Pensante,Fabrizio e molti altri, ne va della credibilità di tutti e della serietà e qualità dei dibattiti.
Ragazzi…schiena diritta per favore.
Non siamo noi QUI a dimostrare di essere in buona fede e di non essere prevenuti.
Semmai il contrario.
Ho detto tutto…per ora.

Nicole 12:45 am - 21st Aprile:

@Silver
Una tisana no?
Io non sto aggredendo…
Cosa ne sai di quanti anni ho?
Senso dell’uomorismo zero? La battuta sul sud era giusto una battuta, ma se proprio insisti qualche differenza si può anche trovarla.
Non conosco nessuna donna che abbia pagato un uomo per fare sesso, non personalmente almeno. Non è più avvilente…è storicamente un fatto di oggi, quindi un fenomeno se permetti più eclatante e anche ‘sconvolgente’.

Nicole 12:53 am - 21st Aprile:

@Marco Pensante
Cucinare è una passione irrinunciabile per me…Quale messaggio ‘trasversale’ vuoi mandarmi?

Siamo brave a rispondere con una domanda ad un’altra domanda…ad eludere siete più bravi voi.

Ti posso dare ragione solo sul fatto dello scimmiottare, non avevo preso in considerazione il tuo punto di vista, che trovo giusto.

Ho fatto tardi e ho sonno, ma se non ti dispiace spiegami cosa intendevi dire sul fatto del cucinare, perché mi ha attraversato un pensiero maligno nella testasmile Proietta tu, ora…

Buona notte.

Alessandro 7:54 am - 21st Aprile:

I media ci raccontano una società che in seguito alla “Rivoluzione femminista”, mi vien da ridere, sarebbe stata trasformata in tutti i suoi aspetti. E’ vero ci sono stati cambiamenti epocali in certi ambiti, ma in altri tutto è rimasto inalterato. Un conto è la “narrazione” dei media, un conto è la realtà. Per esempio è quasi sempre l’uomo a dover prendere l’iniziativa se vuole conoscere, frequentare, avere una relazione sentimentale o sessuale con una donna. Fanno eccezione gli uomini alfa, o di potere, che sono comunque una minoranza( quando mi esprimo faccio riferimento alla condizione dei più). Se poi una donna pensa che dire “Ciao” a un uomo sia fargli delle avance, allora hanno ragione coloro che affermano che le donne sono intraprendenti da questo punto di vista. A parte la battuta, farebbe piacere se le donne fossero più intraprendenti, ma purtroppo non è così, e non solo per colpa loro. Diventa difficile modificare usanze, abitudini direi quasi millenarie. Inoltre, come tutti sappiamo, il sesso è uno strumento di potere e lo si utilizza come meglio torna a favore, soprattutto da una parte. Inoltre non confondiamo le relazioni “stabili”, anche extraconiugali, con il “sesso ludico”, sono cose diverse. Di solito se una donna tradisce e perchè il marito la tradisce. Inoltre anche in questo caso non è quasi mai la donna ad andare a cercarsi l’amante, ma è un uono che ci “prova” e può, qualora la relazione matrimoniale sia in crisi, trovare risposta affermativa nella donna.
Io vivo al sud e trovo le donne del sud, mediamente, più “fredde” di quelle del nord. D’altronde è risaputo che man mano che ci si sposta a sud, in Europa, le donne sono, mediamente, meno intraprendenti, per tutta una serie di ragioni.
Comunque in Italia si fa poco sesso che non sia mercenario e quasi esclusivamente all’interno delle relazioni stabili e di lunga durata. Le cause sono principalmente di natura culturale. Il femminismo ha acuito il disagio tra i sessi, lo ha amplificato, ma preesisteva anche a esso.
Lo stesso Galimberti, raffinato filosofo sia pure anche lui purtroppo spesso interprete del politicamente corretto imperante, disse che in Italia si parla molto di sesso ma se ne fa pochissimo, meno che in epoche considerate più “pudiche”. Ovviamente faccio riferimento al sesso non mercenario, perchè quello in Italia è in pieno boom. D’altronde perchè non lo dovrebbe essere se è assente l’altro? Gli uomini italiani, inoltre, sono oramai famosissimi all’estero per provarci con tutte, spesso scadendo nel ridicolo. Mi sembra evidente che vadano a cercare all’estero ciò che non trovano in Patria.
P.s.: queste sono mie considerazioni che non vogliono essere polemiche. Semplicemente questa è la mia esperienza personale e di attento osservatore. Poi, rispetto qualsiasi altro punto di vista anche in dissenso. Inoltre sono giovane e chissà che non cambi idea, anche se non considero quest’aspetto vitale.

Nicole 9:23 am - 21st Aprile:

@Luca Cage
Sei una persona maligna sai? Non prendertela con Armando, o con chiunque palesi sia un po’ in sintonia con me.
Ma francamente vai al diavolo! Tu sei davvero uno che le donne le schifa a prescindere

Sei subdolo, non mi piace affrontare le discussioni così.

Ti lascio volentieri il palco, ma guarda che a furia di monologhi esaltanti non ci si accorge che intorno c’è il vuoto.

Icarus.10 10:31 am - 21st Aprile:

“di solito se una donna tradisce e perchè il marito la tradisce. “(Alessandro)

E’ un vetero- stereotipo. Spero che non vorrai far passare l’idea della donna intrinsecamente incapace di tradire. Anche perchè poi si va dritto dritto alla concetto femminista sull’ incapacità della donna di compiere il male, cioè che se proprio compie il male è per colpa del “maschio”.
Una donna può tradire, può far del male, per le stesse motivazione per cui lo fa un uomo.
Il resto, ripeto, è solo e soltanto uno stereotipo.

Fabrizio Marchi 10:42 am - 21st Aprile:

Nicole, naturalmente ti risponderà lui stesso, ma non vedo proprio dove, quando e perché, nei suoi interventi, LukeCage avrebbe dimostrato di essere una persona maligna. A mio parere è invece un uomo dotato di una spiccata perspicacia e intuito. Personalmente condivido la sua risposta ad Armando che è una cara persona e dà spesso un contributo notevole al dibattito ma, è bene ribadirlo, ha un punto di vista e un approccio alla questione molto diverso dal nostro. Anche su questo argomento specifico, naturalmente è un’opinione personale, rischia di essere depistante se non addirittura di scoprire il fianco all’avversario (non perché tu lo sia, sia chiaro, è solo per capirci)
Ha fatto benissimo LukeCage a mettere i puntini sulle i, come si suol dire. Sono certo che il suo invito a trattare determinati argomenti sul suo sito (quello dei Maschi Selvatici) non voleva essere scortese ma solo chiarificatore. E non ti preoccupare che Armando non si offende; lui non ha l’anello al naso e capisce perfettamente quando e cosa deve capire… L’epoca dei cavalieri e delle dame, care tutte/i, dovrebbe essere morta per sempre. Non l’hanno voluta le donne (così per lo meno ci hanno spiegato) e non la vogliamo noi. In realtà non è morta affatto. Al contrario. Mascherata dietro una falsa eguaglianza continua più di prima e molto peggio di prima. Con la differenza che la dama continua a fare la dama mentre il cavaliere è diventato cavalier servente. Armando (o chiunque per lui, s’intende) la può buttare quanto vuole sul carisma, l’assertività, la mascolinità, l’”uomo d’altri tempi che non c’è più” (e non si capisce perché dovrebbe continuare ad esserci). Può continuare, se lo vuole, a recitare tutte le possibili parti in commedia. Noi questa commedia, questa falsa e ipocrita pantomima, anche quando si fa del tutto per colorarla (non potrebbe essere diversamente altrimenti la finzione cadrebbe e il gioco finirebbe),l’abbiamo gettata alle ortiche, una volta e per sempre, e con tutte le possibili varianti sul tema.
Relativamente a noi due, dal momento che mi accusi (si fa per dire perché non siamo fortunatamente in un aula di tribunale) di voler eludere la questione, ti rispondo, né ovviamente ho alcun problema a farlo.
Intanto, cara Nicole, non posso replicare ad ogni post che viene scritto altrimenti dovrei dedicare tutto il mio tempo al sito, cosa (purtroppo) non possibile. Né abbiamo la possibilità di stipendiare un funzionario a tempo pieno che se ne occupi. Forse un giorno l’avremo, chissà, ma per ora non è così.
Fatta questa premessa, nella necessità, come tutti, di ottimizzare il mio tempo e le mie energie, mi limito ad intervenire o a rispondere a quei post che ritengo interessanti e utili alla discussione.
La mia opinione, te lo dico in assoluta franchezza, è che i tuoi interventi siano fondamentalmente capziosi, solo apparentemente animati da uno spirito di reale apertura e confronto. Non è vero che sono io, o altri, ad eludere le questioni che tu poni. E’ esattamente il contrario, per lo meno dal mio punto di vista. Potrei entrare nel merito ma non lo faccio, perchè non servirebbe a nulla in quanto sia te che io non modificheremmo di una virgola le nostre rispettive posizioni.
E allora a cosa servirebbe fare il muro contro muro? Non ho mai creduto nella logica del botta e risposta, non serve a niente e a nessuno.
E siccome, cara Nicole, io non ho messo in piedi questa baracca per fare quattro chiacchiere o per polemizzare in modo fine a se stesso ma per costruire un Movimento, non posso permettermi il lusso di disperdere energie e tempo prezioso. Tu naturalmente questo non potevi saperlo e te ne do atto. Ora lo sai. Il sito vuole essere lo strumento, per ora il principale, finalizzato alla costruzione di un movimento di uomini in carne ed ossa (e naturalmente anche di tutte quelle donne che vorranno starci).
La cosa è molto seria, Nicole, e per quelli come me e come altri che ci mettono la faccia, non è una passeggiata di salute.
Siamo contenti di averti qui, partecipa alla discussione, dai il tuo contributo, però non avere la presunzione di esprimere sempre dei concetti talmente interessanti da meritare sempre e comunque una risposta.
Fabrizio

Rita 10:52 am - 21st Aprile:

beh Icarus, per come l’ho capita io, però il punto è anche quello: una donna (oltre che per piacere personale o perchè non trova nel marito quello di cui ha bisogno, come puo’ avvenire anche nei tradimenti maschili) puo’ tradire anche per far del “male”, per vendetta o per una sorta di ripicca. Difficilmente, al contrario, il marito tradirà la moglie fedigrafa per ripicca o vendetta. O per lo meno non mi pare.
Ne ho sentiti spesso anch’io di questi “tradimenti per rivalsa”, da parte femminile, Alla fin fine sempre lì si torna: se la donna si sente “oggetto” perchè molte volte il primo pensiero dell’uomo è quello meramente sessuale e della soddisfazione fisica se mi passate il termine, è capace anche di oggettificare un altro uomo usandolo come mezzo per farla pagare al marito, in questo caso.
Poi forse Alessandro voleva dire altro. Io così l’ho interpretata.
… E tra l’altro non so nemmeno se sono riuscita ad esplicare bene il “concetto”.

Nicole 11:34 am - 21st Aprile:

@Fabrizio Marchi
Hai ragione, ma io avevo curiosità, una curiosità sana, non malevola.
Mi piace comprendere.
Non mi dilungo oltre, ho scritto a sufficienza…Il mio pensiero è chiaro.
Non credo di scrivere cose interessanti per voi, come hai fatto ben notare. E come Dice Luca Cage, ritorno al mio mondo che è meglio almeno per me e per chi mi segue.
Non mi piace il branco…mi piace l’autonomia e il coraggio di poter dire anche ad un amico, hai detto o fatto cazzate.
Molte cose che dite sono vere e giuste, altre sono totalmente viziate. Alcuni di voi dimostrano un’apertura che apprezzo, con altri il dialogo è impossibile.
Questa volta tolgo il disturbo e senza ripensamenti…Non permetto a chicchessia di offendermi apertamente o peggio velatamente. Ah la mia materia è la storia, ma ho preferito non evidenziarlo eh si che ne avrei avuto cose da scrivere…Ma non ci tengo ai titoli o a dimostrazioni di acrobazie verbali.Le lascio ad uomini e donne che sanno farlo meglio di me…Io ci lavoro anche con il pc, non ci cazzeggio soltanto.

Spero che Galatea torni ad illuminarti e illuminarvi di immenso.

Auguri e senza rancore.

P.S.
Continuerò a leggervi.

Alessandro 12:51 pm - 21st Aprile:

Per l’amico Icarus: sono dell’avviso che le donne tradiscano meno degli uomini, non perchè siano migliori, lungi da me sostenere una tale fesseria, ma per una questione puramente ormonale. Per una donna sposata, soprattutto se relativamente soddisfatta del marito, la sua vita sessuale si conclude lì. Potrà avere qualche fantasia riguardante altri, ma difficilmente passerà all’azione. Diverso il discorso per un uomo sposato, che sarà sempre tentato, a meno che non abbia incontrato “la donna dei suoi sogni”, di effettuare qualche scapattella. In questa mia considerazione non è implicitamente contenuto alcun giudizio di valore. Uomini e donne sono diversi vuoi per ragioni naturali, vuoi per ragioni culturali. D’altronde tu e altri m’insegnate che lo stimolo sessuale in un uomo è naturalmente più elevato che in una donna. Perchè tutto ciò non dovrebbe riflettersi anche in quest’ambito? La mia consiedrazione finisce lì e non ne segue alcuna conseguenza del genere che tu prospetti. Per me la “realtà”, quella che io percepisco come tale s’intende, è più importante dell'”ideologia”, di qualsiasi tipo sia. Altrimenti avrei fatto come tanti uomini di sinistra: avrei creduto alla favola del femminismo buono e progressista.
Io non sono qui per fare il processo alla donna, io partecipo al Blog per esprimere il mio dissenso contro chi, ipocritamente, caldeggia la discriminazione e la guerra tra i sessi, ossia contro il mondo che definisco in senso lato femminista.

Luke Cage 1:19 pm - 21st Aprile:

@Alessando
“Di solito se una donna tradisce e perchè il marito la tradisce. Inoltre anche in questo caso non è quasi mai la donna ad andare a cercarsi l’amante, ma è un uono che ci “prova” e può, qualora la relazione matrimoniale sia in crisi, trovare risposta affermativa nella donna.”

Rispetto la tue opinioni,come sempre,ma sinceramente mi chiedo su quali esperienze ti basi per sostenere una cosa simile, che a me pare,scusa se te lo dico,una…baggianata.
Il fatto che gli uomini abbiano le loro responsabilità e non siano santi è sottinteso, ma puntualizzare ciò ogni qual volta stiamo a criticare le contraddizioni postfemministe vuole dire soccombere di fronte alla pressione psicologica che ci vuole moralmente subalterni di fronte alle donne, le cui mancanze/devianze sono sempre e comunque almeno in parte da imputare al comportamento degli uomini : è un circolo vizioso.
La riprova di quanto ho appena scritto sta nel post di Nicole poco sopra, che sentenzia sulla mia malignità perchè dà per scontato di trovarsi per natura nella posizione di poterlo fare (con me e con tutti i maschi) e proprio per questo (ovvero questa autorità morale che non riconosco a lei e a nessuno/a) non le risponderò.

Icarus.10 1:40 pm - 21st Aprile:

@Rita: si può tradire per ripicca o no. Vi sono donne che tradiscono per ripicca, altre gratuitamente. Ma dire che una donna non può tradire se non per ripicca, lo trovo sbagliato.

@Alessandro: sì, l’uomo ha una libido maggiore rispetto alla donna. E infatti l’uomo tende a tradire “sessualmente”, cioè una botta e via. Mentre la donna propende per il tradimento “sentimentale”, quindi a livello di relazione extraconiugale duratura.
Poi vi sono anche le eccezioni.
Poi io sono dell’ opinione che quando si tradisce, si tradisce in due.

armando 1:56 pm - 21st Aprile:

Calma e gesso, ragazzi. Io non mi offendo certo per opinioni contrarie alle mie, e penso di avere spalle abbastanza robuste per autodifendermi. Mi basterebbe si precisasse, magari, che quando si parla (Fabrizio) di “falsa e ipocrita pantomima, anche quando si fa del tutto per colorarla (non potrebbe essere diversamente altrimenti la finzione cadrebbe e il gioco finirebbe)” non ci si riferisce a me personalmente. E neanche quando si parla di “recitare tutte le possibili parti in commedia”. Per la semplicissima ragione che io di parti ne recito una sola, la mia, la quale può piacere o meno, ma è una sola ed ha una sua coerenza interna. Ma sono certo che si è trattato di un “impeto” dovuto alla fretta e non ci do peso più di tanto. Chiusa la parentesi personale, sinceramente non capisco perchè il mio post, laddove parlavo dell’offerta di una cena, ha suscitato tanti dissensi. Ho forse detto che quella è una modalità di approccio che ritengo giusta sempre e comunque? Non mi pare. Se è diventata “obbligatoria” altrimenti non si “cucca”, ciò lo ritengo, al pari di qualsiasi persona non in malafede, una cosa sbagliata a cui sottrarsi come la peste, prima di tutto cercando di capire chi si ha di fronte. Ci si azzeccherà talvolta, talvolta si sbaglierà, come è normale nelle cose della vita, ma pazienza. Poi si riparte. Intendo dire, se non sono stato chiaro abbastanza, che è ILLUSIONE credere di poter convincere quelle donne che si vendono in questo modo (e che non sono la totalità dell’universo femminile), a cambiare motu proprio perchè è cosa disdicevole e ingiusta. Cambieranno soltanto se, e solo se, gli uomini sapranno sottrarsi al giochetto. La concezione della cena pagata come ticket per “darla” è tutt’altra cosa dal sottile gioco del corteggiamento e della seduzione reciproca. Sbagliata la prima, secondo me giusto il secondo, e Nicole mi sembra si riferisse a questo. Tutto quì. Non è più applicabile oggi, mi dite, perchè l’universo femminile è cambiato. Può essere, ma continuo a pensare, forse perchè sono un ingenuo o forse perchè ho molta stima nelle capacità maschili (nonostante tutto) e penso anche di conoscere un po’ di psicologia femminile nei suoi lati d’ombra e in quelli luminosi, che un maschio ben identificato nel suo fallo (inteso in senso simbolico come psicologia maschile), abbia molte frecce nella sua faretra. Per questo è essenziale , sono convinto, rivolgersi agli uomini più che alle donne. Ma, prima ancora che per evidenziare le malefatte del femminismo etc. etc., per far loro riscoprire il senso di essere maschi. Se ci riusciremo, le cose cambieranno davvero, eccome se cambieranno.
armando

Fabrizio Marchi 2:00 pm - 21st Aprile:

Bene, anche Nicole ci saluta, sbattendo un po’ più delicatamente la porta rispetto a Galatea, Lameduck e Chiara di Notte, ma la sostanza non cambia. Anzi, si accommiata augurandosi che Galatea torni presto ad illuminarci (e ad illuminare personalmente il sottoscritto).
Ci spiega inoltre che la sua specialità è la storia mentre la nostra, aggiungo io, è la raccolta delle figurine dei calciatori dell’album Panini (un mito per tutti noi maschietti appassionati di calcio) e che non ce lo aveva detto per non lodarsi troppo. Ora invece ce lo dice. Ci dice anche che lei col pc ci lavora mentre noi ci cazzeggiamo (quindi non abbiamo niente altro da fare nella vita). Ritiene altresì che qualcuno di noi l’abbia offesa e ne deduce che l’unico modo per rispondere ad un’eventuale offesa sia quella di alzare i tacchi e abbandonare il terreno del confronto (anche con tutti quelli che non l’hanno apostrofata in alcun modo, ammesso che qualcuno lo abbia fatto).
Si risente perché secondo lei eludiamo le sue domande e le sue argomentazioni ma in realtà ce l’ha con il sottoscritto (che ai suoi occhi è il maschio dominante del gruppo), anche se non lo ammetterà mai, che la tratta esattamente come tutti, né più e né meno. Ma questo è semplicemente intollerabile per il suo ego. “Che diamine, vengo sul suo sito e lui non mi caga neanche? Inqualificabile”… Insomma, da noi non si tira fuori un ragno dal buco e siamo anche poco gradevoli e disponibili, con l’eccezione di Armando, uomo d’altri tempi… “Eh, ce ne fossero ancora di quella pasta (ma non erano maschilisti oppressori ?)!”…Boh…Scambiatevi i telefoni e andate a cena insieme, tanto paga Armando, che problema c’è…se sei fortunata ci scappa pure una serenata e una bella dichiarazione al termine della quale gli permetterai pure qualche advances, senza esagerare, sia chiaro (il resto, forse, alla serata successiva, sempre previo cena pagata).
Armando, sto scherzando eh?, sia chiaro…Buttiamola pure un po’ sullo scherzo altrimenti non ne usciamo…
Va bene Nicole, nell’attesa che Galatea torni a squarciare le tenebre in cui ci dibattiamo con il suo raggio illuminante, vale anche per te ciò che abbiamo detto a lei: torna quando vuoi e non farti nessun problema. Sarai sempre la benvenuta (e non sto scherzando questa volta).
A presto!
Fabrizio

Rita 2:09 pm - 21st Aprile:

@Icarus: non è che si è detto che tradisce “solo” per ripicca. Perlomeno io non l’ho scritto e mi pare nessun’altro. Ovvio che ci sono e ci possono essere mille motivi. Ma è una modalità di tradimento abbastanza consueta che trovo meno frequente negli uomini, proprio per le ragioni già esposte da molti di voi, proprio perchè meno facilmente si vive la sessualità fine a se stessa.

Leo 2:33 pm - 21st Aprile:

Si riparla di minore desiderio sessuale delle donne, può essere anche questo un luogo comune.
Ricordiamo che le donne:
hanno sempre gli uomini alle calcagna che vogliono provarci
hanno un organo sessuale passivo che riceve, e questo mette la donna nella situazione di non mostrare troppo interesse per i maschi, altrimenti saremmo noi a comandare su di loro: a dare e togliere a nostro piacimento il pene.
I maschi hanno l’atteggiamento a vantarsi di penetrare le donne, le quali sfruttano la cosa per fare vittimismo e farsela pagare bene.
La sacralità della donna: una brutta si mette la minigonna e tutte le caxxate estetiche di moda e i maschi a sbavare: che figa! Altrimenti sei frocio.
Tutta la società spinge i maschi a sentirsi macho se scopano tanto.
Molte sono veramente frigide e fredde un po per educazione e un po sempre perché passive.
Galatea con la sua uscita: mi metto il burka per non darla, mi ha fatto capire che gli arabi stanno peggio di noi.
La donna è portata all’egoismo e l’uomo al dono: questo lo dite in molti.

Alessandro 4:09 pm - 21st Aprile:

Icarus: sono d’accordo con quanto hai scritto: sono due modalità diverse e questo ha forse ripercussioni anche dal punto di vista numerico.
Luke: sono mie opinioni personali, non mi baso su dati oggettivi, quindi sicuramente opinabili. Tu propendi per una diversa valutazione, questo è pienamente legittimo. Capisco Luke che discorsi di questo tipo possono “sapere” di maschiopentitismo, però io in questo momento la penso così. Io ho immaginato che un uomo comune si avvicini a una normale donna sposata e ci “provi”; poi ho pensato che una donna comune si avvicini a un normale uomo sposato e manifesti un certo interesse per lui. Chi ha più probabilità di “concludere”? Secondo me di gran lunga la donna comune. E’ un discorso di “appetito sessuale”, tutto lì. Poi conoscendo un pò l’indole femminile, ho immaginato come si comporterebbe una donna sposata tradita. Io penso che le probabilità di quell’uomo comune salirebbero abbastanza. Niente di oggettivo, mie inferenze che però non credo siano così campate per aria.
Per me essere critico nei confronti del femminismo significa essere in grado di valutare anche il positivo che la donna esprime, e ne sa esprimere tanto di positivo, cioè non appiattirmi sul volgare manicheismo che caratterizza questa corrente di pensiero. Noi vogliamo un rapporto sereno tra i sessi. Perchè questo avvenga il femminismo deve fare sotto tanti punti di vista il mea culpa e noi dobbiamo anche riconoscere e apprezzare ciò che di utile e di importante la donna offre alla società. Siccome l’ottusità e la chiusura caratterizza gli/le interpreti di quel pensiero, dobbiamo essere noi a cercare il dialogo. Queste sono mie considerazioni slegate dal discorso che facevamo.
Rita: sì, hai colto un aspetto che volevo mettere in evidenza.
Nicole: c’è stata qualche scintilla qua e là, ma non si è mai scaduti nell’offesa. Su molte posizioni c’è divergenza di vedute e alla lunga questo può essere motivo di fastidio. Penso che Fabrizio sia un ottimo “padrone di casa” e Galatea potrebbe ispirarsi a lui. Non è captatio benevolentiae, è la pura verità.

Leo 4:45 pm - 21st Aprile:

Conclusione:
vogliono la totale abnegazione dal maschio, essere servite senza se e senza ma.

Icarus.10 4:56 pm - 21st Aprile:

Ho poco tempo, devo uscire. Rispondo velocemente:
@Rita: ” non è che si è detto che tradisce “solo” per ripicca. Perlomeno io non l’ho scritto e mi pare nessun’altro”(Rita)
Veramente mi riferivo ad Alessandro il quale aveva detto che “Di solito se una donna tradisce e perchè il marito la tradisce”
@Leo: La donna media ha una minore libido rispetto all’ uomo medio. Non è luogocomune.Se le donne avessero la stessa libido, cioè la stessa esigenza sessuale degli uomini, sarebbe un trombare continuo. Nessun uomo andrebbe più a prostitute. Invece questa asimmetria sessuale tra uomini e donne ha comportato quello che è il lavoro più antico al mondo: la Prostituzione. Proprio perchè l’ Offerta femminile(cioè la disponibilità sessuale delle donne di fronte ai corteggiatori) è di gran lunga minore della Domanda maschile collettiva(esigenza degli uomini di fare sesso). Quindi l’uomo che non è “attrezzato” o che che non vuole impegnarsi in una storia di coppia progettuale,ricorre al sesso a pagamento.
“Galatea con la sua uscita: mi metto il burka per non darla, mi ha fatto capire che gli arabi stanno peggio di noi.”(Leo)
E’ quello che da sempre diciamo: la donna che va vestita in modo succinto non lo fa per concedersi sessualmente, ma solo per provocare(per fini di interessi) o cmq per atteggiarsi. Una donna disponibile e “focosa” va vestita in modo normale: fa capire la sua disponibilità sessuale in altri modi, cioè attraverso il modo di porsi, attraverso “segnali”..e soprattutto con l’uso della sua femminilità. Lo smutandamento in luogo pubblico(e non quindi in privato con il proprio uomo,oppure cmq di fronte ad uomini consenzienti, cose invece che approvo)) non è femminilità ma sadismo e ricatto.

Icarus.10 7:17 pm - 21st Aprile:

” sono d’accordo con quanto hai scritto: sono due modalità diverse e questo ha forse ripercussioni anche dal punto di vista numeric sono due modalità diverse e questo ha forse ripercussioni anche dal punto di vista numerico.”(Alessandro)

Ecco ci siamo capiti.
Non so dal punto di vista numerico, chi tradisce di più. Di sicuro, una tradimento a base di “scappatella”, cioè una “sveltina”, è certamente sbagliato(io sono per la fedeltà, senza se e senza ma)ma certamente meno grave di un tradimento a base di relazione sentimentale duratura. Quest’ ultimo è un vero e proprio TRADIMENTO.

Leo 8:35 pm - 21st Aprile:

Io non ho negato la meno libido delle donne, ho indicato dal mio punto di vista i motivi, anche perché molte donne pensano soprattutto a trovare un partner nella vita, e altri interessi pochi.
Perché se la prendono tanto per quello che diciamo qui?

Rino 8:43 pm - 21st Aprile:

1 – Fa sempre impressione la spirale soggettivistica, vero buco nero, che attrae a sé tutte le considerazioni. Già è difficile per gli UU farvi fronte ma le DD che vi resistono sono davvero rarissime. La Nicole non ha fatto altro che tradurre in termini personali (io penso, io sento, io amo, io preferisco etc.) tutte le osservazioni che le sono state esposte. E’ ovvio che: A) La nostra psicobiografia è la cosa più importante per ciascuno di noi. La nostra vita è tutta qui. B) Al tempo stesso la nostra psicobiografia non ha la minima importanza nel contemplare ciò che esiste e che accade. La mia (di Rino) personale opinione non ha la minima importanza, la mia esperienza non ha alcun significato, i miei sentimenti non sono nulla. Non interessano agli altri (e nel mio caso particolare non interessano neppure a me, tanto per essere “soggettivi”). La nostra esperienza personale ha solo un significato (epistemologico): sta a significare che c’è qualcosa di possibile (il resto è idiografia: cose individuali. Ossia: inconsistenti, transeunti e perciò ridicole). Nell’oggettvità del rimando sta il loro valore, per il resto non valgono nulla. Nondimeno, poiché siamo deboli, è necessario lasciare spazio alla nostra soggettività. Agli sfoghi. Purtroppo. Importante – mi sembra – è non ridursi a questo.

2- Concordo con Icarus sulla disparità ormonale e le sue conseguenze. Scusate ma mi ripeto: tutti i corpi si attraggono. Il Sole attrae la Terra e vicerversa.
Ma il rapporto è di 300.000 contro 1.
Non è la precisa verità riguardo alla relazione F/M ma è molto più vicina al vero del Cantico dei Cantici, dei sogni ingenui di Platone, etc. etc. etc .

Ne parleremo.

(Non accusatemi di cinismo. Sono un mostro, forse è vero, ma …dal volto umano. Direbbe Dubceck…)

RDV

Victor 11:36 pm - 21st Aprile:

armando
>>
Cambieranno soltanto se, e solo se, gli uomini sapranno sottrarsi al giochetto. La concezione della cena pagata come ticket per “darla” è tutt’altra cosa dal sottile gioco del corteggiamento e della seduzione reciproca. Sbagliata la prima, secondo me giusto il secondo, e Nicole mi sembra si riferisse a questo. Tutto quì.
>>

Scusa ma la questione della cena (che poi è una fra le tante), conseguenza dell’obsoleta “cavalleria”, è di vecchia data. Perciò se oggi gli ultra-trentenni “bamboccioni” come me (così ci ha giudicato Schioppa), si trovano a dover fare l’elemosina è grazie a quelle vecchie usanze, che nulla hanno a che spartire col femminismo. Voglio dire, non è che trent’anni fa gli uomini non pagavano le cene per arrivare allo scopo, perciò di cosa stiamo parlando? Perché il sottile gioco del corteggiamento deve essere sempre associato a una cazzo di cena, a un regalo e quant’altro? Armando, siamo nel 2010, pertanto questa storia deve finire.

Victor 11:40 pm - 21st Aprile:

armando
>>
Può essere, ma continuo a pensare, forse perchè sono un ingenuo o forse perchè ho molta stima nelle capacità maschili (nonostante tutto) e penso anche di conoscere un po’ di psicologia femminile nei suoi lati d’ombra e in quelli luminosi, che un maschio ben identificato nel suo fallo (inteso in senso simbolico come psicologia maschile), abbia molte frecce nella sua faretra.
>>

Armando, gli uomini medi hanno ben poche frecce nella loro faretra, non prendiamoci in giro.

Victor 11:44 pm - 21st Aprile:

Silver
>>
l’interesse che gli uomini hanno per le donne (non per quello che le donne hanno…), è certamente superiore (e di parecchio) a quello delle donne per gli uomini.
>>

Non immagini quanto condivida queste tue parole.

Marco Pensante 1:16 am - 22nd Aprile:

Rino,
Io credo che sia ora di abbracciare il caos.
Credo che sia ora di non resistere più al maëlstrom.
Credo che sia ora di unire tutto: la consapevolezza che la nostra esperienza non ha alcun significato, che i nostri sentimenti non sono nulla, e mescolarle con io penso, io sento, io amo, io preferisco. Mettere tutto questo, insieme, tutto indifferenziato al centro della scena. Affondare nel maëlstrom, ma sapendo da quali forze naturali è governato il suo moto circolare.
Credo che sia ora di capire che i nostri sentimenti non interessano neppure a noi stessi, ma contemporaneamente porli come misura del mondo. Essendone perfettamente consapevoli.
Credo che sia ora di fare nostro il bipensiero, ma con la consapevolezza che è bipensiero. Non sto dicendo che sia bello o facile. Allungare la mano verso l’abisso e toccarlo, ma con i piedi ben saldi a terra. Non sto dicendo che siamo in grado di farlo, anzi, siamo perfettamente in grado di farlo.
Credo che sia ora di riscrivere Il Principe nella nostra testa aggiornandolo al nostro mondo e metterlo in pratica nel nostro mondo. Non sto dicendo che sia bello o facile.
Credo che sia ora di armarci del soggettivismo.
Signora, sa cucinare?

Rino 7:20 am - 22nd Aprile:

Quella indicata da Marco è una buona prospettiva. Infatti quando stabiliamo cosa sia bene e male per noi (come gli altri fanno per sé) lo possiamo fare solo dal punto di vista di ciò che siamo e sentiamo.
Se fossimo dei computer biochimici, faremmo solo studio, analisi e contemplazione.
E non ci saremmo mai messi in azione.
Ok.

RDV

Leo 12:17 pm - 22nd Aprile:

Mi dovete spiegare perché le donne pensano quasi esclusivamente agli uomini?
Perché si arrabbiano se facciamo discorsi contro i loro interessi?
La questione ormonale non spiega niente, se non lo squallore di esseri inferiori che sfruttano gli uomini arrapati per fare i soldi solo perché cattive: è cosi, quindi sapendo questa cosa facciamole prigioniere e sfoghiamo i nostri impulsi sessuali su queste parassite. Invece gran parte dei maschi le rispetta e si sente in colpa.
Io ho parlato di psicologia perché la sento l’invidia delle donne.
perché ci vogliono sfruttare?
Perché hanno rancore verso i maschi?
Se le donne avessero poco interesse per gli uomini, solo per qualcosa di ormonale, fisico, direbbero va bene poveracci sti maschi vi facciamo un piacere, invece la perfidia che hanno la notate tutti.
Lo smutandamento per attrarre gli uomini e non concedersi, il famoso: guardare ma non toccare, serve per sentirsi potenti di far indurire il fallo e fare sesso quando loro vogliono, e per avere falli dritti appresso per fare le signore e padrone. Perché tutto questo sadismo?
Perché alle donne fa comodo il macho?
Perché cosi lui fa il fanatico in giro, e lei se la spassa a comprare vestitini, profumini, caxxatelle varie, per dire poi noi siamo vittime perché voi ci violentate: e il macho coglione dice è vero perché noi maschi siamo delle bestie, la carne di porco, UUH !
QUESTA COSA DEL MENO INTERESSE SESSUALE FA SI CHE I MASCHI SI SENTANO DI SFRUTTARE LE DONNE POVERE VITTIME: CHE VENGONO VIOLENTATE DAL PENE CHE GODE SOLO LUI.
INVECE SI VEDE BENISSIMO CHE LE DONNE VIVONO PER GLI UOMINI, PER FREGARLI PERCHE’ HANNO RANCORE VERSO ESSI.
E NON SOLO: IO HO VISTO MOLTE DONNE INNAMORATE, E NON DITEMI IL SOLITO LUOGO COMUNE CHE LA DONNA E’ SENSIBILE, PENSA SOLO ALL’ AMORE, MENTRE L’UOMO MACHO PENSA SOLO AL SESSO; ALTRIMENTI SAREBBERO LORO POVERE VITTIME INNAMORATE A MANTENERCI.

Strider 5:53 pm - 22nd Aprile:

Leo
>>>>>>>>
Perché alle donne fa comodo il macho?
>>>>>>>>

Si’, pero’ ora non esageriamo, cerchiamo di non scimmiottare le femministe attribuendo alle donne tutte le responsabilita’ dei nostri mali, perche’ poi sfoceremmo nel ridicolo. Secondo me molti guai gli uomini se li cercano pure. Continuare a ripetere che il machismo e’ un prodotto del femminismo o dei soli “desiderata” femminili, e’ veramente grottesco (per me, perlomeno).

Al riguardo ti segnalo questa mia vecchia discussione.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=11748814

Animus 8:03 pm - 22nd Aprile:

Marco Pensante
Credo che sia ora di unire tutto: la consapevolezza che la nostra esperienza non ha alcun significato, che i nostri sentimenti non sono nulla, e mescolarle con io penso, io sento, io amo, io preferisco. Mettere tutto questo, insieme, tutto indifferenziato al centro della scena. Affondare nel maëlstrom, ma sapendo da quali forze naturali è governato il suo moto circolare
.
.
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg12211/#msg12211

Luke Cage 2:05 pm - 23rd Aprile:

http://www.video.mediaset.it/video/tg5/servizio/164334/mia-moglie-spende-tutto-coi-gigolo.html#tc-s1-c1-o1-p1

Capita giusto a fagiolo (a proposito delle teoria della donna che tradirebbe “come conseguenza…”)
Ovviamente il PIRLA della situazione è LUI, a cui andrà il biasimo e la commiserazione quando non lo scherno generalizzato.
A parti invertite invece i commenti delle “signore” sarebbero stati dello stesso tenore?

Leo 4:41 pm - 23rd Aprile:

Strider:
Non ho detto che il machismo è un prodotto del femminismo, pensa a Casanova: era un macho con parrucca e merletti ai suoi tempi.
Anche Rambo alla fine scoppia a piangere.
Il machismo che intendo io è la prestanza: essere sempre pronti e forti. Dicono che la depressione colpisca più le donne, non è vero, è che gli uomini si vergognano a parlarne: io quando ero un ventenne mi vergognavo delle mie debolezze.
Quindi un uomo che deve essere sempre forte è perdente sin dal principio.

Strider 9:02 am - 24th Aprile:

Leo
>>>>>>>>>>>
Non ho detto che il machismo è un prodotto del femminismo,
>>>>>>>>>>>
No, tu non lo hai detto, pero’ alcuni ne sono straconvinti.

Leo
>>>>>>>>>>>>
Quindi un uomo che deve essere sempre forte è perdente sin dal principio.
>>>>>>>>>>>>
Appunto… Un uomo che non deve mai mostrare debolezze, e’ anche un uomo a rischio di defaillance sessuali, proprio perche’ deve essere “sempre all’ altezza”. Nota bene: questo genere di maschi (che sono tanti – soprattutto fra le generazioni precedenti alla mia) non mette mai in discussione le capacita’ amatorie femminili, perche’ parte sempre dal presupposto che e’ l’ uomo a doverci “saper fare” e a doversi dimostrare tale. Ossia, il macho – cioe’ “il vero uomo” – deresponsabilizza a prescindere la donna, ma non perche’ lo dice la donna o perche’ lo stabiliscono le femministe nei loro deliri: no, perche’ la testa del “vero uomo” ragiona cosi’. E qualunque altro uomo che prova a contestare certi (suoi) dogmi, viene deriso e bollato dal suddetto, come un gay o una mezza sega.

Icarus.10 10:45 am - 24th Aprile:

“Un uomo che non deve mai mostrare debolezze, e’ anche un uomo a rischio di defaillance sessuali, proprio perche’ deve essere “sempre all’ altezza”.”(Strider)

E guarda caso, questa non è una prescrizione femminista, ma un retaggio della vecchia mentalità machista del passato, sulla quale la mentalità femminista, ipocritamente, si adagia quando porta acqua al suo mulino.
Ciò, lo vediamo anche in campo sessuale, allorchè un uomo dal pene di modestissime dimensioni oppure sofferente di impotenza o eiaculazione precoce, viene reso oggetto di scherno, disprezzo e derisione(“ce l’ha piccolo”, “non è buono”, “non è uomo”)da donne e da altri uomini stessi. Come se avere disfunzioni o malattie all’apparato genitale sia una colpa, un qualcosa di ridicolo.
Sì, il principale nemico degli uomini è proprio il “machismo”. Il machismo è l’opposto della Maschilità, della Mascolinità. Cose queste, invece, da valorizzare.

Andrea 5:43 pm - 24th Aprile:

@ Fabrizio Marchi
Ma chi è che ha interesse a mantenere questa situazione? Gli uomini come te, come me e come noi? Non mi pare proprio? E allora chi? E’ evidente. Gli uomini che hanno da guadagnarci perchè si trovano in una posizione di grande privilegio rispetto agli uomini “normali”, quelle donne che appartengono anch’esse alla elite dominante e anche un buon numero di donne “normali”, diciamo pure la maggioranza, che comunque, ai vari livelli, in questa situazione hanno da guadagnarci.
°°°°°°°°°°°°°°°

Con tutto il rispetto, ma questa è una visione dei fatti molto forzata, ed anche abbastanza superficiale.
Sai che c’è, Marchi? Che chi è di sinistra vorrebbe un mondo a propria immagine e somiglianza, ma questo, purtroppo, non è possibile.

Fabrizio Marchi 8:11 pm - 24th Aprile:

Naturalmente, caro Andrea, ciascuno ha la sua opinione. Magari sarebbe opportuno, sempre che tu ne abbia voglia e tempo, di spiegarci, in modo un po’ più analitico e argomentato di quanto hai fatto, dove e come saremmo superficiali.
Potresti dare un contributo importante al dibattito.
Per il resto, che dirti, meglio provare a cambiarlo questo mondo, piuttosto che viverci da servi.
Ti ricordo (e lo ricordo anche a tutti quelli che la pensano come te) che se non ci fosse stato qualcuno che si fosse adoperato in tal senso, saremmo ancora al tempo dei faraoni, e molti di noi sarebbero ancora imbragati come bestie a tirare un masso o una colonna di pietra con un “simpaticone” che ci frusta sulla schiena…
E invece anche quelli che la pensano come te si godono i frutti del lavoro e della lotta di quelli che la pensano come me (e che la pensavano come me…).
Sto pensando da parecchio tempo ormai che i diritti sociali, civili e democratici conquistati dovrebbero essere goduti solo da chi ha lottato per averli, e non da quelli che non hanno mosso un dito (come te) che dicono a quegli altri (che invece oltre al dito ci hanno messo il culo…) che è tutto inutile e che il mondo andrà sempre in un certo modo.
E invece (purtroppo) sono sempre tutti a godere di quei diritti, anche quelli che meriterebbero di stare ancora imbragati come somari a spingere un carrello fino alla morte per sfinimento e per le frustate del “simpaticone”…Mannaggia…
Fabrizio

Animus 9:44 pm - 24th Aprile:

Devo dire che io il “Marchi” l’ho criticato spesso per avere anche secondo me, una visione tipica di sx (ovvio), ma non mi pare che per quello che ha scritto ed evidenziato da andrea, sia superficiale.
Se vuoi spiegare…..

Andrea 12:40 am - 25th Aprile:

@Fabrizio Marchi
Per il resto, che dirti, meglio provare a cambiarlo questo mondo, piuttosto che viverci da servi.
°°°°°°°
Un conto sono i diritti sociali, civili e democratici e un conto è pensare di poter cambiare l’atteggiamento delle donne. Caro Marchi, al di là di certe sovrastrutture culturali, che indubbiamente esistono, le donne non sono portate per il sesso ludico come gli uomini. Perciò pensare di poter manipolare la loro natura e parimenti sperare che, un giorno, anch’esse inizieranno a prendere l’iniziativa, dandola gratis, è mera utopia.
Le donne son quello che sono; come gli uomini son quello che sono.

Fabrizio Marchi 9:06 am - 25th Aprile:

Caro Andrea, non mi sembra che tu abbia fatto del tuo massimo per approfondire la questione e dimostrarci che siamo dei superficiali…
In ogni caso nessuno da queste parti pensa di poter modificare con chissà quali alchimie socio-culturali la condizione ontologico-biologica delle donne e degli uomini. Dall’altro lato, siamo anche tendenzialmente contrari a modificazioni genetiche, clonazione, uteri artificiali e quant’altro.
Ciò detto, riteniamo comunque che la condizione degli uomini beta in questa fase storica sia inaccettabile e lavoriamo per trasformarla.
Se ritieni che lo stato delle cose sia immodificabile è inutile che continui a stare qui. Però, in questo caso, devi essere coerente e non lamentarti. I piagnistei non ci piacciono.
Quindi (viste le tue posizioni), dal nostro punto di vista, o sei (o ti ritieni) un maschio alpha, e allora hai tutto da guadagnare in questa situazione, oppure sei uno dei tanti maschietti subalterni e microopportunisti che scelgono di far finta di nulla cercando di ritagliarsi il loro miserabile orticello pur di sopravvivere. Oppure ancora sei un maschietto azzerbinato (ce ne sono tanti, credimi) che si fa bello davanti alla sua padrona o alle sue padrone criticando e dileggiando quegli uomini che hanno il coraggio e la forza di alzare la schiena. Quella che forse tu non hai. Ma non è mai detta l’ultima parola…
Perdona la estrema franchezza ma qui siamo educati ma non “politicamente corretti”. Rispettiamo tutti ma diciamo ciò che pensiamo, a cominciare dal sottoscritto, senza mediazioni.
Ribadisco, se vuoi scegliere di lottare e di condividere la nostra battaglia sei il benvenuto. Altrimenti torna pure a coltivare il tuo orticello e lasciaci lavorare.
Fabrizio

Alessandro 9:14 am - 25th Aprile:

In questo secondo messaggio hai esplicitato di più il tuo punto di vista. Nel primo, sinceramente, non si capiva proprio che cosa tu intendessi dire. Non credo che si voglia cambiare la natura di nessuna donna qui. La parità è però diritti e doveri. Non si può solo reclamare. Comunque la questione in ballo va ben al di là del sesso ludico.

Alessandro 9:17 am - 25th Aprile:

Fabrizio mi ha preceduto nella replica ad Andrea e mi pare che non ci sia niente da aggiungere a quanto da lui scritto.

Andrea 10:02 am - 25th Aprile:

@Fabrizio
Però, in questo caso, devi essere coerente e non lamentarti. I piagnistei non ci piacciono.
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Infatti non mi sono mica lamentato: casomai sei te a farlo. Ti ho soltanto fatto notare che credere che sia possibile modificare certi atteggiamenti femminili, tramite chissà quali opere di “ingegneria sociale”, è da ingenui. Se evidenziare questo significa essere degli zerbini, beh, allora io sono uno zerbino, caro Marchi.
Di sicuro, però, tu sei un illuso, perché allora vuol dire che non conosci bene la natura femminile.
Non esiste legge che possa livellare la naturale superiorità sessuale della donna rispetto all’uomo, il quale, in ogni tempo e in ogni società, è sempre stato succube della bellezza femminile.

Buona fortuna.

Fabrizio Marchi 10:08 am - 25th Aprile:

Perfetto, ti auguro una buona elemosina e tanta fortuna anche a te.
E ora ciascuno per la sua strada. Le nostre non si incontrano.
Fabrizio

Leo 12:07 pm - 25th Aprile:

@Andrea: superiorità sessuale? bellezza?
E’ superiore prendere il pene nel proprio corpo e far finta che non ti piace!?
Essere belli significa essere bassi con i fianchi larghi, la testa piccola e lineamenti infantili!?
Posso capire un po di riguardo verso esseri più deboli, ma dire il contrario no, sono loro stesse che schifano i zerbini, che invece dovrebbero ringraziare.
Un giorno passando con la macchina su una strada dove ci sono le prostitute ( mestiere superiore) una di loro vedendomi passare dritto ha sputato per terra sulla strada davanti a me: che superiorità!!
Sono quelli come te Andrea che le incattiviscono di più e le rendono arroganti e dispotiche.

Luke Cage 2:27 pm - 25th Aprile:

“Non esiste legge che possa livellare la naturale superiorità sessuale della donna rispetto all’uomo, il quale, in ogni tempo e in ogni società, è sempre stato succube della bellezza femminile”
Secondo me Andrea potrebbe girare l’Italia insieme a Benigni recitando La Divina Commedia.
Devo riconoscere però che mi piacciono le persone con le idee chiare.
Vengono, sparano la loro perla di saggezza,e poi si levano di torno.
Tra l’altro non si spiega com’ è che certa ingegneria sociale debba servire per modificare l’atteggiamento maschile (legge anti-stalking,pseudo molestie sessuali,sanzioni contro chi va a prostitute) e non quello femminile,ma tant’è..