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Inizia ufficialmente la settimana dei picchi di odio anti-maschio della società capitalistica dei consumi.
Il seme da nutrire è la versione ufficiale dello spirito dei tempi che vuole l’uomo eterosessuale violento a prescindere poichè soggetto storicamente condannato da un’ideologia, che ha sostituito in una mendace e al tempo stesso fragile operazione ideologica (degna della peggiore banda degli onesti in stile Totò e Peppino), quelli della lotta di classe con quelli della lotta di genere, dove l’uomo rappresenta la classe socialmente privilegiata (soggetto oppressore) e la donna la classe subalterna e sfruttata (soggetto oppresso).
Fuoco alle polveri!
60 Commenti
prepariamoci a smerdarle!
luino(Quota) (Replica)
Orwell, certo.
E Nicce: l’amore che va in una direzione è la maschera dell’odio che va nell’altra.
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Seguivo verso mezzanotte Enrico Mentana sul degrado delle periferie. In studio i soliti tre ” fronti”: conduttore, popolo incazzato alias proletari e sottoproletari, ” figli del sole” alias borghesucci vari travestiti da giornalisti, politici intellettuali, insomma il politically correct ” classe dirigente”. Che cosa succede che mi colpisce? Succede che “naturalmente” a culmine del degrado sociale insopportabile il codice della mobilitazione con finalità repressive da parte del fronte ” classe dirigente” è indicato lo stupro come sappiamo il termine da guerra al maschio. Ma costruita l'”atomica dello stupro” vogliono averla e usarla, questa volta CONTRO la “classe dirigente in studio tv, anche i non “allineati” alias in studio “il popolo/i proletari”. E infatti lo usano:” ci sono stati anche uno stupro e il popolo, loro ne sono stati vittime x colpa dei politici/padroni. Finalmente l'” argomento “arma atomica/stupro” rovesciato nell’uso da chi prima ne era represso! Ma ecco la magia: QUESTO stupro non c’è mai stato! dice la giornalista in studio e aggiunge con “testimonianza di donna”: “sono addentro alla cosa ed è stata una bugia!”. E siamo al secondo “stupro” a seconda della classe o appartenenza sociologica: lo stupro che non ci può essere!. Ma ce n’è un terzo, quello del conduttore ovvero di Mentana che resosi conto della cosa e delle sue implicazioni, letteralmente terrorizzato dalle parole della giornalista, che fa? Dice subito che basta una QUALUNQUE fiammella che in certe situazioni diventa INCENDIO, ovvero fa sparire la “bomba” che diventa “fiammella”: lo stupro fuori di scena! Mentana , in pieno Amarcord sessantottino, si è ricordato che un Tale in sostanza diceva:” chi strumentalizza, reprime, discrimina con campagne di falsità violente prima o poi se le fa cadere sui piedi” e da bravo maggiordomo è corso in aiuto alla “bomba atomica padronale” facendola uscire di scena prima che il trucco repressivo fosse svelato.
cesare(Quota) (Replica)
Chissà perché fratelli, vedere sfilare gli operai di fabbrica, FIOM e Landini in testa, mi è venuto immediatamente nel cuore e nella mente questa esclamazione:” ben tornata realtà!” e l’infinita serie di stronzate mediatiche femministe et lugubrescenti femminilfrignate (cucinate in infinite salse una più stucchevole dell’altra) sono apparse x quello che sono ovvero il più grande e sistematico tentativo di costruire una falsa coscienza popolare, il gigantesco castello della Fata Morgana. E, scusatemi ancora l’azzardo retrò: “viva la ricomposizione della classe proletaria intorno a l’operaio di fabbrica”. Fratelli miei sarà retrò ma il mondo reale passa proprio di li. Hic Rhodus, hic salte ( si dice cosi?).
cesare(Quota) (Replica)
Quale grande regalo avere a disposizione questo spazio/sito per far sparire le nebbie di Fata Morgana alias Matrix e riconquistare per sè e per gli altri il rapporto costruttivo e vitale con la realtà. E’ propriamente compito del maschile accedere a ciò che è e c’è disposti a pagare qualunque prezzo dato che il premio, l’obiettivo è la verità che rende liberi. Ovvero l’ Universale. Il femminismo è esattamente il rovesciamento di questa prospettiva, di questo dovere maschile: l’imposizione del particolare, la Mela, l’io che si costituisce assoluto. La Mela di oggi: pura pazzia, scomparsa del principio di realtà; Il Mondo dove tutto e il contrario di tutto è possibile. È questo in gioco soprattutto qui. Un.momento di consapevolezza è necessario da parte di chi usa di questa opportunità costituita dal sito e offerta da chi lavora perchè sia a disposizione di tutti. Grazie dunque in primis a Fabrizio e Luigi e a tutti i fratelli che ci lavorano e che non conosco. Che qui ci sia sempre questo spirito di verità e libertà
cesare(Quota) (Replica)
cesare,
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
in occasione di questa kermesse, al pari ormai dell’8 marzo o della festa della mamma, un bell’articolo di una giovane donna comunista sull’Interferenza:
http://www.linterferenza.info/attpol/25-novembre-non-ci-credo-neanche-un-po/
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Vorrei porre una domanda, non è inerente al post ma non saprei dove altro scriverla.
Ho guardato i video e letto alcuni articoli, sono concorde su tutto, ma non ho trovato trattato un argomento che mi interessa: le straniere. Cosa ne pensate?
Nel senso, le volte che io o i miei conoscenti, per vacanza ma soprattutto per lavoro ci siamo recati all’estero (Inghilterra, Spagna, Argentina, Tunisia, Cina..) abbiamo potuto vivere maggiori esperienze sessuali e abbiamo goduto di maggiore considerazione.
Anche in Italia, quando hai a che fare con una straniera, tutto è più facile e paritario.
L’uomo beta diventa un Uomo.
Notate anche voi questa situazione? Se si, secondo voi a cosa è dovuto? Potrei pensare a un maggior “bisogno” della straniera ma in molti casi ho constatato che non è così.
Grazie per l’attenzione
Andrea(Quota) (Replica)
>>>>
Anche in Italia, quando hai a che fare con una straniera, tutto è più facile e paritario.
>>>>
Ma dai… basta con questa mitizzazione delle straniere che, al pari delle italiane, sono femmine della specie umana.
Daniele(Quota) (Replica)
Fingendo che Andrea non sia un troll, ne ricaviamo che
altrove te la danno gratis.
Caro Daniele, come sai bene, sentiamo queste amenità da una miriade di anni.
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Ci abbiamo fatto il callo.
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Non sono un troll ed è un argomento che mi sta incuriosendo molto. Attualmente sono fidanzato con una straniera (est europa). Un amico è stato fidanzato con una cinese che una volta si è anche fatta migliaia di Km solo per fargli una sorpresa, alla fine si sono lasciati poiché per poter stare con lei la famiglia cinese gli aveva chiesto una dote (??). Lei comunque andando contro la famiglia, sarebbe rimasta con lui.
Attualmente è fidanzato con una rumena. Un altro amico frequenta la sua insegnante di inglese che è scozzese!
Un altro ancora in Italia non batte praticamente chiodo, quando si reca all’estero per lavoro trova una fidanzata in ogni paese.
Siete liberi di non crederci ma è tutto vero. Non mi interessa scrivere falsità, mi interessava solo confrontarmi seriamente con il pensiero di altri.
Andrea(Quota) (Replica)
Non sei un troll?
Meglio.
Quanto alla facilità di trovare donne provenienti da paesi meno ricchi dell’Italia, questo non costituisce un enigma.
Diverso invece è il caso della insegnante di inglese, scozzese.
Anch’io ebbi una prof di inglese che era scozzese (di Motherwell) la mai dimenticata Esther McD, di 5 anni più “vecchia”, ciò negli ultimi 3 anni delle superiori.
Molto sognata. Molto.
Ma solo sognata…
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
ma non saprei.. così come si è sempre terroni di qualcuno si può sempre essere, in qualche modo, l’alfa di qualcuna. Anche delle emancipate inglesi, svedesi, norvegesi, per certi versi. Scusate l’intermezzo comico, non vuol essere irrispettoso, certo Montesano non è una gran figa, ma l’aspetto non c’entra, c’entra il pensiero che sottintentendeva al “Salvatore Salvatore che mi piace a tutte l’ore” o al fatto che i riti dell’italiano sono mediamente poco paritari e ancora improntati a quella galanteria che, forse chissà, le romantiche donne inglesi o scozzesi no trovano più nel corrispettivo maschile delle loro parti http://www.youtube.com/watch?v=tZJzOwHpV2c
Rita(Quota) (Replica)
No, non credo che Andrea sia un troll, non è la prima volta che qualcuno solleva questo tema. Ti ha già risposto Rita, fra le righe.
Caro Andrea, non dobbiamo la maggior disponibilità sessuale che hanno le donne di alcuni (tanti) paesi del terzo mondo nei nostri confronti a chissà quale evoluzione nel rapporto fra i sessi. La logica del sesso facile per il turista occidentale è la stessa del sesso facile qui da noi per il calciatore, per il personaggio pubblico di qualsiasi genere, per l’uomo ricco e di potere, in poche parole per il maschio “alpha”.
Naturalmente in altri contesti, e questo posso confermarlo, il sesso è vissuto senz’altro più liberamente rispetto a quanto non lo si viva dalle nostre parti per ragioni culturali, ambientali e climatiche però, voglio dire, il tuo amico o i tuoi amici che vanno in Romania o in Moldavia o a Santo Domingo o dovunque sia e tornano su di giri perché hanno rimorchiato alla grande, non mi stupisce affatto e non aggiunge nulla di nuovo a quello che noi qui sosteniamo, anzi lo rafforza.
Al posto dei tuoi amici rimarrei un po’ più con i piedi per terra e mi farei meno illusioni. Come si suol dire, una rondine non fa primavera, e due o tre settimane ai Caraibi per un turista occidentale non possono essere un serio parametro di riferimento. Il meccanismo che regola la relazione fra i sessi è ahinoi assolutamente lo stesso, solo che la contrattazione è molto più spicciola, molto più dichiarata (e quindi meno ipocrita) e, questo sì, va riconosciuto, accompagnata dal sorriso e da un atteggiamento senz’altro più umani…(il che, come dicevo, è sicuramente più accettabile e meno estraniante rispetto a quella che nel mio libello ho definito come “contrattazione mercantile non dichiarata”.
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Ringrazio molto per le risposte e soprattutto per avermi preso sul serio. Su di un punto forse però non mi sono espresso bene: sono conscio che se hai uno status elevato becchi, e se vai in un paese povero, già il fatto di essere occidentale e benestante, ti eleva a status di alfa. Fin li nulla di nuovo.
Ma la questione è differente. Ad esempio, ho un collega, un giovane di 21 anni, che cura il fisico ma comunque resta decisamente basso (non arriva a 1.70), che ha conosciuto ragazzi russi molto benestanti (gestiscono locali di abbigliamento quali versace, prada.. perchè molto gettonati dai russi stessi). Tali ragazzi l’hanno inserito nel loro giro e lui in breve è riuscito a frequentare e sta ancora frequentando due ragazze russe di 24/25 anni che sono decisamente molto belle. Le ho viste dal vivo e sembrano modelle. Lui non è ricco, non fa il pappone o altro, le ha conosciute e tutto è stato abbastanza semplice, senza teatrini artefatti all’italiana. A suo dire non è mai riuscito a frequentare ragazze italiane di quella bellezza.
Io stesso, che mi considero un uomo fisicamente medio, mi capitò in quel di Londra di essere approcciato da due ragazze inglesi, anche carine. Stessa cosa mi capitò in un locale in Spagna. Fermato e approcciato. Tutto finì in entrambi i casi in semplici chiacchere, anche perchè talmente fu la sorpresa che non seppi come gestire il tutto.
In Italia una cosa analoga non mi è mai capitata, mai. E’ come se un uomo medio qui valesse zero, all’estero (o per le donne estere) valesse almeno un pò di più (e appunto non intendo solo nei paesi poveri).
La mia compagna è una bella donna, non è povera o disperata, ha un lavoro dignitoso e si mantiene. Non la mantengo certamente io… Eppure ci siamo conosciuti, piaciuti, qualche uscita ed è iniziata la relazione molto tranquillamente. Non ha quell’atteggiamento da “per me manco esisti” che ho riscontrato in molte connazionali, alcune anche bruttine.
Per cui mi chiedo, nei paesi in cui non esiste un gap economico per cui sei visto come il pollo da spennare, cosa spinge le donne a questi rapporti più spontanei, più paritari? Fattori culturali? Fattori estetici? E’ in Italia che siamo particolarmente malati?
Andrea(Quota) (Replica)
Andrea,
A “noi” mancano gli elementi, prova a darla te una risposta…un’interpretazione.
Se poi si entra nel comico o nel paradossale, piuttosto che nel tragico e/o essenziale, dipende solo da come interpreti i “tuoi” fatti.
Animus(Quota) (Replica)
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Ascolta, io sono ternano (cioè sono di Terni, benché per lavoro viva in Toscana), per cui posso dirti che già diversi anni fa le mie concittadine (o meglio, una “quota” delle suddette…) erano “famose” fra i bagnini di Rimini e Riccione, e sai perché? Perché a loro, durante il periodo estivo, la davano molto più facilmente che a noi ternani.
Ma vedi, pure le romane, le milanesi, le genovesi, le palermitane, ecc, quando vanno in “trasferta” sono più disponibili che con i loro compaesani…
Lo stesso discorso (pur con tutte le “varianti culturali/economiche” del caso…) vale per le straniere…
E comunque, ricordati sempre che il maschio “è una cosa”, la femmina “un’altra cosa”…
Daniele(Quota) (Replica)
Andrea
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Per cui mi chiedo, nei paesi in cui non esiste un gap economico per cui sei visto come il pollo da spennare, cosa spinge le donne a questi rapporti più spontanei, più paritari? Fattori culturali? Fattori estetici? E’ in Italia che siamo particolarmente malati?
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Credo sarebbe il caso di sfatare anche quest’altro mito secondo cui “solo” in Italia bisognerebbe sbattere il grugno, perché non è assolutamente vero.
Stai pur tranquillo che nel mondo c’è di peggio (per esempio, prova a rimorchiare… in Pakistan…), per non parlare del fatto che non ci si può basare sempre sulle esperienze personali.
Ad esempio, io, anni fa, in Grecia mi scopai due greche (non avevo nemmeno vent’anni), mentre alcuni miei amici non combinarono niente di tutto ciò.
Perciò, dal mio punto di vista, dovrei dire che “le greche sono più facili delle italiane”.
Invece non lo penso per niente, perché tanti greci di sesso maschile, si trovano nella stessa situazione di tanti uomini italiani…
Lo stesso dicasi per altri uomini (che conosco personalmente) che hanno visitato paesi come la Spagna o il Portogallo, e che culturalmente sono molto simili all’Italia.
Daniele(Quota) (Replica)
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Infatti.
Del resto la massa maschile è pure convinta che le femmine siano una massa di “insaziabili ninfomani”, che però sono costrette a “contenersi” per non passare da puttane…
Peraltro anche il mio primo maestro di pugilato, oggi settantunenne (e di cui parlo in questa discussione, aperta da me, nove anni fa),
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=5806203
è solito affermare che “le femmine c’hanno ‘na gran voja de cazzo”…
E va beh…
Daniele(Quota) (Replica)
Dimenticavo…
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Andrea
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Attualmente sono fidanzato con una straniera (est europa). Un amico è stato fidanzato con una cinese che una volta si è anche fatta migliaia di Km solo per fargli una sorpresa, alla fine si sono lasciati poiché per poter stare con lei la famiglia cinese gli aveva chiesto una dote (??). Lei comunque andando contro la famiglia, sarebbe rimasta con lui.
Attualmente è fidanzato con una rumena.
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Perdonami, ma tu vorresti farmi credere che con le rumene, e le donne dell’est in generale, è possibile stabilire “rapporti spontanei e paritari” ? A me non risulta proprio, nella maniera più assoluta.
Daniele(Quota) (Replica)
Molto interessante, per capire le donne occidentali, è il film di Ridley Scott “Il Procuratore”. Sì, quello di “Thelma e Louise” e dell’inguardabile “Soldato Jane”.
Il regista inglese di nascita si è (forse) stufato di leccare i piedi a certo cinema femminista (o misandrico) e parla delle donne di oggi, ciniche; prone al potere (nell’illusione di controllarlo), alla fine dominanti (rimangono in vita), ma come cortigiane sanguinarie e nulla di più. Le donne contro l’immigrazione, le donne contro gli ebrei, che differenza fa? La storia si ripete.
Roman Csendes(Quota) (Replica)
Daniele: “Perdonami, ma tu vorresti farmi credere che con le rumene, e le donne dell’est in generale, è possibile stabilire “rapporti spontanei e paritari” ? ”
No, so che in certi paesi la donna è sottomessa, però la sensazione è quella di avere a che fare con donne che hanno un maggiore rispetto per la figura maschile. Paesi in cui l’uomo ha ancora un peso specifico e non è ancora un pupazzo come qui da noi.
Andrea(Quota) (Replica)
A me risulta che le ” povere (scafatissime) studentesse e donne straniere” che ” fuggono dall’oppressione di maschi ubriaconi” e ” nullafacenti” verso finalmente uomini ” veri e paritari dell’Occidente” cui “riconoscere finalmente il rispetto e la considerazione che merita il maschio” (storiella stereotipata e mantra x orecchie maschili davvero assai incaute) , fin dai banchi delle scuole superiori come materia di studio approfondiscono la seguente:” indirizzi di studi di avvocati che in Italia e in Europa si siano specializzati nell’applicare le leggi che consentono ad una donna di espropriare ogni risorsa del malcapitato maschio e della famiglia del malcapitato maschio che con mille astuzie sono riuscite a sposare. Nulla dunque che attenga in particolare alla cultura o alle tradizioni: se mai è contato, forse contava una volta. Adesso c’è semplicemente la nuda e cruda applicazione di “protocolli di comportamento di rapina” codificati ormai a partire da decenni di ” emigrazione seduttiva finalizzata all’esproprio”. Cominciano “rimboccandoti le coperte”, “stirando camice” e “accarezzando i futuri suoceri” e poi ti trovi dentro un micidiale sistema di ricatti accusatori perfettamente legali, anzi prova provata che le “poverette sono doppiamente sfruttate: perché donne innamorate e straniere”. “Doppia tremenda fragilità”! Del resto non sono forse i medesimi protocolli che attivi da decenni anche in Italia e straconosciuti come pratica delle “false accuse” e “ricatti affettivi” hanno portato in rovina centinaia di migliaia di maschi e padri italiani? E pensate che le straniere dovendo emigrare ed affrontare una realtà ben più dura non ne siano diventate le prime esperte? Molto più esperte, documentate (e appoggiate spesso dai rispettivi consolati) che non le ” sorelle” italiane? Se vi informate bene verrete a sapere che presso parrocchie o comunità di solidarietà a vario titolo, ci sono gruppi “SOS famiglie” specializzati a difesa legale e psicologica di quelle famiglie portate con false accuse e ricatti affettivi davanti all’evidenza e al rischio di dover cedere ai soprusi e agli espropri imposti dall’attivazione di questi “protocolli femministi legali di espropriazione seduttiva”. Ripeto: assimilabili a qualunque tecnica estorsiva come il “pizzo mafioso” con la sostanziale differenza che il “pizzo femminista” è lecito. Con questo sottolineo di nuovo l’esclusione nel merito di queste prassi di qualunque considerazione razzista o sessista imputabile alle donne che, come protocollo di comportamento lecito e persino ritenuto eticamente fondato, lo attuano. Ripeto: trattasi di “protocolli attivati da un sistema” fatto di studi di avvocati senza scrupoli, di ragazze femministicamente modernissime e attrezzatissime che ti si presentano come la ragazza e donna ideale ( un’immagine cui magari loro stesse vorrebbero appartenere e incarnare). Poi prevalgono le “ragioni di forza maggiore”, il “cosi fan tutte”, “se non lo fai tu per prima…” e col tempo capisci il senso di chi avvertiva il familiare del “malcapitato” o il “malcapitato toutcourt” con le seguenti parole: “queste e i loro avvocati si fermano solo davanti ai rischi connessi alla violazione del Codice Penale. E tu sei solo agli inizi di una storia infernale da cui uscirai massacrato”. Quanto sopra per sostenere che quando si parla di femminilità la categoria ” straniera si, straniera no” nulla a mio avviso c’entra con l’autentica femminilità e il dovuto rispetto al maschio e tra maschio e femmina. Tanto meno con il fatto che ci siano o meno persone, femmine e maschi, capaci davvero di amare. Chi ha cuore buono ha incontrato e sa incontrare donne con le quali avere e costruire una grande storia d’amore e magari per tutta la vita. Donne capaci di essere una bene-dizione del maschio a fianco del quale camminano.
cesare(Quota) (Replica)
Chiarissimo, caro Cesare. Condivido in pieno, con una unica osservazione. Se quei “protocolli” sono così tanto e volentieri seguiti da tante donne, italiane o straniere non c’è differenza, forse esiste in questo qualcosa che attiene al sesso. C’è un proverbio molto saggio che recita. “l’occasione fa l’uomo ladro” (uomo in senso di essere umano). Vuol dire che nell’essere umano albergano istinti e caratteri non solo positivi (il buon selvaggio corrotto dalla civiltà di Rousseau), ma anche negativi. E’ il male, il suo mistero, che non può essere disconosciuto o eliminato. Ovvio che vale per maschi e femmine, e se per i maschi si concretizza in altri comportamenti non meno disdicevoli, per le donne si concretizza in quelli che hai descritto e che conosci bene. E’ il lato negativo, divorante, spietato, del femminile. Un tempo c’erano le religioni a tentare di arginare il male (femminile e maschile), cercando di dargli una forma, istituendo norme e regole atte ad evitare la guerra di tutti contro tutti e in particolare quella fra i sessi. Oggi, ma solo per le donne è quì sta l’inganno intellettuale e la parzialità del femminismo e dei maschi che lo promuovono, quelle forme si sono dissolte, sostituite dai protocolli pensati ed applicati a senso unico. Per cui, automaticamente, la libertà dell’una diventa oppressione dell’altro che a sua volta genera violenza e reazioni in una spirale infinita che va assolutamente fermata. Ma non con la polizia e i giudici, che servono, certo, ma che hanno come scopo solo gli effetti e per di più anch’essi (leggi e giudici) dentro (o generatori) di quei protoolli burocratici che, messi in mano a chi ha perduto ogni senso della dignità morale dell’essere umano (maschile e femminile) diventano armi micidiali. Il maschio ne è stritolato, ma la donna trionfante nella sua vendetta perde totalmente se stessa in quanto essere umano di sesso femminile. Potrà non importarle nulla, presa com’è dalla hibris, ma certo non è più felice e soprattutto incapace di offrire all’altro da sè, il genere maschile suo compagno d’avventura nella breve parentesi della vita, ciò che di bello e consolante aveva sempre offerto in passato, e che, oltre la bellezza fisica ancora più fuggevole della vita stessa, ha sempre rappresentato il motivo vero dell’amore maschile per il femminile. Non c’è da meravigliarsi, allora, se l’amore sentimentale, leggero ed effimero di questo tempo, sfiorisce dopo poco e genera drammi in tutti i sensi.
armando(Quota) (Replica)
Armando, complimenti per l’intervento!
Andrea(Quota) (Replica)
“Non siamo un paese per donne”, Concita De Gregorio e Aldo Cazzullo al Festival della Politica 2014
……
romano(Quota) (Replica)
Ho lasciato questo commento in questa discussione …..
https://m.facebook.com/comment/replies/?ctoken=10152902522514241_10152903568069241&ft_ent_identifier=10152902522514241&gfid=AQDiiaCEn-EjX7yb
” Vero, ha ragione signora Ferrari , i dati dicono questo , che gli omicidi di uomini sono diminuiti ,mentre quelle delle donne sono costanti, si dimentica sempre che è del rapporto 3-1 (quindi ,nascere uomini ,secondo questi dati si è ancora svantaggiati) ma sono numeri relativi ,percentuali ,se ragioniamo in numeri assoluti ,vedrà che il femminicidio colpisce 5 donne su milione , pacifico che saremmo molto più felici se quel numero si abbassasse o che sparisse cosa che , purtroppo, impossibile ,adesso ,non sono un esperto di statistiche ,ma dire che 5 su un milione sia una emergenza ,mi sembra una forzatura, sia chiaro che non giustifico l’omicida il maschio cattivo ,ha commesso un reato ed è giusto che paghi le sue colpe ,mi da abbastanza fastidio ,solo perchè sono nato con il pene , di essere additato come un potenziale criminale ,non ho fatto nessun crimine e spero di non farne per il futuro ,ma se accadesse, sarebbe una mia colpa e non sicuramente da attribuire al genere maschile ,ma la capisco è un argomento che tira ,il sesso, l’amore maledetto, la povera donna caduta nelle fauci del cattivo (magari tanto buono all’apparenza) attira sempre ,e allora si fanno studi di come aggiustare il maschio come i nazisti volevano aggiustare gli ebrei, seminari, conferenze ecc ecc , magari conditi da soldi pubblici (bisogna pur mangiare) … sembrate come gli americani che ,alla prima invasione dell’ Iraq al Kuwait si sono mossi in massa per il nome del petrolio (pardon democrazia) .altre guerre sono meno importanti e nno meritano il sostegno degli occidentali ,allo stesso modo c’è da tanto tempo una guerra in atto ,vicino a casa nostra ,proprio nel nostro paese che miete circa 500 vittime all’anno ,di quali il 95 % sono maschili ,e sono le morti sul lavoro , quello che gestiva il blog ,documentando queste morti , ha dovuto chiudere del disinteresse delle istituzioni ,lo posso capire ,di certo un uomo povero , perchè oltre ad un mattanza di genere è anche di classe ,visto che muoiono gli uomini ma quelli poveri , non da lo stesso sdegno di una donna ammazzata ,non da la stessa empatia ,eppure si dice che i femminicidi sono crimini di stato ,perchè lo stato non ha educato gli uomini al rispetto (che poi questo rispetto ,bisognerebbe che sia reciproco ) allo stesso modo anche le cosiddette morti bianche (che forse bisognerebbe chiamarle azzurre) anch’esse sono morti di stato ( non si seguono le leggi sulla sicurezza) perchè ,e concludo , a pensarci bene ,ovviamente casistiche diversi ,motivi diversi ,chi subisce un femminicidio o una morte bianca si ha la famiglia distrutta … eppure i media battono sul primo tasto e sicuramente meno nel secondo ,mi sa dire il perchè ?”
mauro recher(Quota) (Replica)
…speriamo che aumentino gli omicidi di uomini. Che si torni ai bei tempi quando gli ammazzati erano più di mille all’anno, con punte di 1400.
O come negli USA dove, in %le, sono 5-6 volte i nostri.
Certo, anche là la situazione è peggiorata.
Si è passati da 23.000 a soli 15.000.
.
RDV.
Rino DV(Quota) (Replica)
Uno schifo Rino ,erano bei tempi quando morivano quasi esclusivamente gli uomini ,hai ragione su questo ,per quello continuano a morire ancora di più …comunque la tizia mi ha anche risposto ,faccio un copia ed incolla
gentile Mauro Recher la ua riflessione è interessante anche se tocca troppi temi non così correlati. Mi limito pertanto, invitandola ad approfondire l’argomento violenza contro le donne negli ambiti più seri e competenti, a rispondere alla sua domanda finale. Capisco l’imbarazzo verso il tema per chi ha un pene, ma va superato. perché la lotta a questa violenza di genere fa bene a entrambi i sessi e va fatta insieme. La focalizzazione sui femminicidi è dovuta alla ragione (quasi endemica) della cultura che ostacola una soluzione del problema. Molti uomini immersi (come le donne ) nella cultura patriarcale che riconosce la donna come un possesso del maschio, rimangono privi di difese personali e culturali se la donna manifesta istanze di emancipazione, indipendenza. Se contraddice, se dice no. Questo semplificando molto, ci sono infinite sfumature. Ma lei che mi sembra una persona equilibrata che cerca di capire e dialogare, provi a informarsi in modo più approfondito di quanto le posso comunicare qui in due righe. Poi ne riparliamo, magari mi f l’onore di commentar direttamente sulla pagina del blog. Ritengo che il coinvolgimento degli uomini alleati nel problema sia fondamentale. E ascolto tutte le critiche (civili e motivate). Grazie.
mauro recher(Quota) (Replica)
E’ proprio cos’, tanto meno gli uomini muoiono per morte violenta, tanto più, “aumenta la violenza sulle donne”.
E’ una sorta di (diabolico) contrappasso.
Cmq, l’induismo l’ha capito, è gli ha dato un nome: Dea Kali.
Ci scrissi qualcosetta qualche anno fa:
Placare il rancore
Il XX secolo, teatro di un grande laboratorio sociale, e di una generazione di illusi, ha creduto che alla fine dei conflitti bellici che aveva flagellato l’occidente durante tutta la prima metà del secolo, sarebbe seguita la pace e il bene, una società sostanzialmente priva di grandi conflittualità.
Ed e’ qui che l’esperimento ha fornito i risultati più sorprendenti, mostrando che quando le conflittualità non sono esterne, si trasferiscono all’interno della società.
…
Non è il rosario cristiano, ma la collana di teschi al collo della dea Kali l’unico feticcio in grado di placare il rancore originario…
Recher, diglielo pure alla tua lettrice, che “la lotta a questa violenza”, NON fa bene a entrambi i sessi, dal momento che serve solo a placare il rancore femminile.
Animus(Quota) (Replica)
Stiamo in campana.
1- Subiamo la condanna ed il capestro: ok
2- Ma rifiutiamo il “giudizio”
3- E soprattutto il “perdono”
.
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
“Ed e’ qui che l’esperimento ha fornito i risultati più sorprendenti, mostrando che quando le conflittualità non sono esterne, si trasferiscono all’interno della società.
…
Non è il rosario cristiano, ma la collana di teschi al collo della dea Kali l’unico feticcio in grado di placare il rancore originario…”
Se pensiamo all’ecatombe di aborti, ed ora alle nuove frontiere dell’eutanasia viene davvero da credere che la cultura della morte prevalga. E d’altronde anche ogni eresia gnostica ha sempre fatto riferimento al morire e rinascere ed alla crudeltà dell’organico naturale (kalì?) come ad una condizione a cui tornare. E ciò, sotto sotto, anche in autori insospettabili.
armando
armando(Quota) (Replica)
Riccardo Iacona – Pane quotidiano del 10/12/2014
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2cccd248-e2bb-4844-9563-4c004b1973a0.html#p=0
romano(Quota) (Replica)
romano,
…..
Ci sarebbe da fare un serio studio interdisciplinare sulla generazione sessantottina dei fratelli maggiori (le lanfranche, le melandri, etc. …..) e quella dei fratelli minori (gli iacona, le zanarde, i cazzulli, etc….) dove, anagraficamente sono collocato anch’io.
E probabilmente, quando per legge di natura ci saremo tolti dagli zebedei, qualcuno/a lo farà.
Intanto le biografie di alcuni di essi/elle……
Concita De Gregorio (Pisa, 19 novembre 1963) è una giornalista e scrittrice italiana. Firma di punta della Repubblica, è stata direttrice dell’Unità dal 2008 al 2011.
Riccardo Iacona (Roma, 27 aprile 1957) è un giornalista e conduttore televisivo italiano.
Aldo Cazzullo (Alba, 17 settembre 1966) è un giornalista e scrittore italiano.
Lorella Zanardo (Milano, 16 dicembre 1957) è un’attivista e scrittrice italiana. nel 1984 si laurea in letterature straniere all’Università cattolica di Milano e specializza poi in direzione aziendale presso l’Università Bocconi l’anno successivo.[1] Tra il 1985 e il 1990 è brand manager per Unilever. Cinque anni dopo, dal 1995 al 1997, è direttrice marketing per il Gruppo Mondadori.
….
Quelle sopra sono notizie liberamente reperibili su wikipedia.
Perchè le ho riportate?
Ma perchè nelle registrazioni riportate da Romano sembra che siano atterrati adesso sulla Terra. Sempre pronti a bacchetare/catechizzare gli altri/e traendosi (se non esplicitamente, di fatto) fuori come se non stesse parlando la “classe dirigente” (per età e posizione sociale) di questo disgraziato paese ma un gruppo di senzatetto.
Buffoni e pagliacce …. *rtfm*
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
lo metto qui ,credo che vada bene ugualmente
https://femdominismo.wordpress.com/2014/12/11/io-sono-piu-buona-di-te/
mauro recher(Quota) (Replica)
Luigi Corvaglia,
Caro Luigi,
sono della generazione ancora precedente, quella che nel 68 aveva vent’anni, e ti dico che è stata una delle generazioni peggiori. Non perchè ha fatto il 68, per il quale, in fin dei conti, esistevano molte ragioni valide su diversi piani, ma per quello che già allora scriveva Pasolini. Piccoli borghesi che hanno fatto grandi carriere politiche o manageriali gridando all’unità con gli operai, che puntualmente sono rimasti al palo o peggio (alcuni anche figli di grandi borghesi, ma erano necessariamente meno e comunque, già dall’inizio si sapeva che sarebbero presto rientrati nei ranghi). No, è proprio quella falsa intellettualità piccolo borghese la responsabile del disastro culturale. Supponenti, con un grado altissimo di falsa coscienza che li faceva credere “colti”e superiori al resto delle persone, appena è svanito il sogno impossibile della rivoluzione, si sono gettati a pesce nelle carriere culturali e politiche. Parlamenti vari, Giornali, televisioni, e quant’altro sono stati la trincea da cui hanno continuato a dire sciocchezze conformiste totali contro la famigerata borghesia capitalistica senza rendersi conto di essere la punta di penetrazione del capitalismo vero e attuale. Femminismo, omosessualismo, genderismo, “dirittismo umano”, inopinata simpatia di tipo veltronesco verso gli Usa, buonismo ipocrita e di facciata perchè tanto i problemi e non li riguardano e quando accade, lo dico per testimonianza personale, diventano xenofobi e razzisti altro che Salvini. Provare per credere. Ma anche nel quotidiano quella generazione non è stata migliore. Vi siete mai imbattuti in qualche intellettualino/a sedicente di sinistra la cui figlia, ovviamente fiera femminista, o il cui figlio, ovviamente col solito pacco di giornali sotto il braccio e bene in vista, Sole24 compreso, si sia messo insieme con un/una semplice operaia? Apriti cielo. le differenze culturali, la posizione sociale, le amicizie, le frequentazioni difficilmente incompatibili……….e via sconsigliando, le facce di bronzo.
E soprattutto il rifiuto totale, assoluto, di ripensare quell’esperienze dalle fondamenta, a partire dagli esiti. Non si tratta di rinnegare alcunchè, cosa insensata perchè tutto ha una sua funzione e perchè, salvo essere delinquenti, rinnegare la propria vita è stupido. Si tratta invece, posto che alcune istanze del 68 erano del tutto valide, di ripensare quegli anni, la direzione che hanno preso, gli esiti a cui hanno portato, proprio tenendo presente, anche criticamente come doveroso, il nucleo di quelle istanze originarie, per riallacciarsi ad esse.
Nulla di tutto questo.
La mia è stata La Peggio gioventù, caro Luigi, e i tartufi che tu citi i nostri degni figli o fratelli minori.
armando
armando(Quota) (Replica)
Il simbolo di un uomo.
http://anticristo.org/2014/12/11/il-simbolo-di-un-uomo/
Animus(Quota) (Replica)
Facendo violenza a me stesso, mi sono sciroppato l’intero filmato.
1- Iacona è solo uno degli infiniti inqualificabili.
2- Queste trasmissioni sono in onda da ben più di 30 anni. Tutte uguali: processi indiscriminati dove gli accusati (quando vi sono ammessi) recitano un vergognoso e aberrante autodafé o sono costretti ad ascoltare in silenzio gli insulti.
3- Oggi però stiamo meglio. Non siamo più soli a capire ed a inorridire. Siamo in tantissimi: alcune centinaia in tutto il paese.
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E gli attivi sul web (non c’è altro posto in cui si possa parlare) alcune decine.
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Dopo quasi mezzo secolo di pestaggio antimale poteva andare meglio. Poteva accadere che ci trovassimo in migliaia.
Ma poteva anche andare peggio.
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RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Rino la tua ultima frase mi ricorda il film frankenstein junior
Comunque , è stato segnalato questo sito http://pianoviolenzadigenere.ideascale.com/a/index
si possono mettere dei suggerimenti … per quel poco che vale io l’ho fatto
mauro recher(Quota) (Replica)
Rino DV,
No Rino, sbagli, siamo molti di piu´di qualche centinaio , specialmente sul web, l´area del dissenso antifemminista é molto piu´estesa…Il fatto che ancora non abbia preso corpo in una forma politica e organizzata (oltre l´associzionismo…) e´dovuto a tante ragioni che non ho tempo ora di spiegare e che comunque abbiamo affrontato mille volte. Pero´sarebbe sbagliato pensare che solo poche centinaia di persone abbia preso coscienza della situazione. Ripeto, NON e´cosi´, l´area del dissenso e´molto piu´vasta, e c´e´anche da dire che tu non sei presente (per scelta) sui social network; Questo ti da necessariamente una visione parziale dele cose. Chi sta su facebook o su twitter puo´confermare quanto sto dicendo. Il problema, a mio parere, e´che la QM non potra´mai decollare da sola, potra´decollare solo se agganciata politicamente ad una ipotesi e ad una progettualita´politica complessiva, ancora tutta da costruire. Questa e´la grande sfida che ci vede e ci vedra´impegnati da qui in avanti. Il discorso e´complesso, sono all´estero e ho difficolta´a collegarmi. Ne parliamo al mio rientro;Un saluto a tutti!
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Fabrizio, sono sempre troppo pochi, a livello di massa saranno al massimo qualche migliaio su sessanta milioni di persone, di cui quasi la metà è composta da uomini (nella sola Italia, ovvio).
Basta evidenziare che nel quotidiano è praticamente impossibile ascoltare qualcuno (di sesso maschile) che tratta tematiche relative al femminismo e alla c.d. guerra dei sessi. Gli uomini parlano solo di politica, di destra-sinistra, “governo ladro”, “l’Italia fa schifo”, ecc ecc, ma della cosiddetta QM non sanno assolutamente nulla, italiani o stranieri che siano.
In caserma, poi, non ne parliamo, perché a parte me NON c’è nessuno. E di caserme ne ho girate.
Daniele(Quota) (Replica)
Dimenticavo: io, fino allo scorso anno, ero presente su facebook.
Daniele(Quota) (Replica)
Ciao a tutti,
volevo fare i complimenti ad Armando per il perfetto ritratto del Sessantotto e dei sessantottini (e derivati). Spiace per i tanti proletari che ci credettero davvero, ingannati dalle doti affabulatorie di quella gente. Gente per altro ignorante e con una scarsissima esperienza del mondo (mai usciti dal loro ambiente dorato), ma che per qualche ragione fece presa sul popolino, credo perché questo è sempre affascinato dai “ricchi”: come alla gggente piace sapere tutto dei reali inglesi, così le masse furono colpite dai figli dei grandi borghesi, dal bel visetto pulito, simpatici e spigliati, che oltretutto volevano fare la rivoluzione per loro. Lo vedo ancora con mio padre (bravissima persona, sia chiaro), l’adorazione per i vari Sofri, Serra, Ferrara, qualsiasi cosa dicano (di solito banalità o bestialità)… e il problema è che questa potere ascendente perdura ancora oggi: per restare in tema con questo sito, qualche tempo fa discutendo se n’è uscito con “è proprio vero, oggi i ragazzi trattano le fidanzate come oggetti, lo vedi per strada, sono tutti pazzi”. Al che gli ho chiesto quando avrebbe assistito a scene del genere (ormai non si muove dal nostro quartiere), chi ne fossero i protagonisti (ci conosciamo quasi tutti), ovviamente non ha saputo rispondere, non ne ha mai vista una (i ragazzi qua sono quasi tutti bonaccioni figli della piccola e media borghesia, non siamo a Scampia né ci sono gang giovanili), alla fine, in difficoltà, ha semplicemente detto “Ma si sa che è così”. Ripeti una menzogna migliaia di volte, e diventerà talmente vera che la gente si convincerà di averla vista con i propri occhi.
Daniele2(Quota) (Replica)
Io penso che esistano fenomeni sotterranei che stentano ad affiorare per l’interdetto sociale da cui sono colpiti. Basta parlare con gli uomini in giro x rendersene conto. Naturalmente non significa affatto che il fenomeno emerga spontaneamente. Quando accade spesso lo fa in modo sbagliato perché non si riesce a cogliere l’essenza del problema. Anzi, le modalità errate sono usate dal potere xx confermare quello che sostiene. !!! Occorre dunque tenacia, pazienza e un progetto organico.
Armando(Quota) (Replica)
Scusate, ma se in circolazione ci sono migliaia e migliaia di “dormienti”, per quale ragione anche uomini beta ha solo 266 like?
https://www.facebook.com/movimentouominibeta
Forse perché si vuole credere che sia così ??
Non credo che gli autoinganni siano una buona cosa.
Renato(Quota) (Replica)
Iacona lo trovo un bravo giornalista, sarei curioso di leggere il libro per osservare il fenomeno da un’altra angolazione. Purtroppo credo che anche lui abbia preso un abbaglio, difendendo la questione femminile senza aver compreso che è giunta l’ora di difendere anche gli uomini.
Perché molti uomini vanno a puttane? Semplicemente perché gratis non gliel’ha danno e non la prendono quanto vorrebbero e da chi vorrebbero. Non mi sembra un grande enigma.
Comunque ogni volta che intervengo in qualche forum tentando di spiegare il punto di vista maschile mi becco la solita femminista ottusa che mi da del misogino, maschilista, sfigato.. Possibile che tante donne sia così limitate? Solo perché hanno un corpo desiderato da molti uomini si credono migliori di te.
Andrea(Quota) (Replica)
Su tema “quanti siamo” le opinioni differiscono da sempre.
Anche perché forse ci riferiamo a uomini in condizioni, posizioni, stati d’animo diversi, a seconda delle valutazioni di ciascuno di noi, diversità che, anche per brevità, non sempre specifichiamo (e in effetti neppure io l’ho specificato).
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Concordo invece sul fatto che la QM da sola molto probabilmente non decollerà mai, non apparirà mai nell’arena pubblica. Forse non è un aereo, neanche come quello dei f.lli Right (che almeno volò per qualche centinaio di metri). Forse è un aliante.
Se non si aggancia a qualcosa capace di portarlo in alto…
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Mah…
RDV
Rino DV(Quota) (Replica)
Renato,
Renato, Lascia stare i ¨mi piace¨ su facebook, queste sono fesserie che non significano nulla. Nessuno di noi si mette su facebook a scrivere agli altri per farli aderire. Su FB e´sufficiente che uno si metta a scrivere a tutti invitandoli a mettere il ¨mi piace¨e la gente senza neanche leggere cosa gli hai inviato ti clicca il ¨mi piace¨se glielo chiedi…
Cio´deto, qui nessuno si fa prendere dal facile otimismo, chi mi conosce sa benissimo che ho uno spiccato senso dela realta´e non vado in giro a milantare nula. Pero´, come sarebbe sbagliato intonare toni trionfalistici, sarebbe altrettanto sbagliato prendersi a martellate sui testicoli e vedere piu´nero di quanto non sia. In questi ultimi anni ho visto personalmente crescere in modo molto sensibile il dissenso antifemminista e antipoliticamente corretto, e questo e´un fatto. Oggi gruppi e associazioni antifemministe parlano sul web, fuori dal web, si incontrano, discutono, e anche questo e´un fatto. Noi stessi esistiamo, siamo ormai conosciuti, anche e soprattutto dai nostri avversari. E sono convinto che tuti quelli/e che ci hanno conosciuto ci hanno preso molto sul serio. Attraverso il giornale l´Interferenza stiamo svolgendo un lavoro molto importante che ci consente di veicolare anche i temi di cui ci occupiamo su UB in un ambito politico piu´ampio. Grazie a questo nuovo progetto editoriale abbiamo ampliato la rete dei nostri contatti, dei nostri consensi, questo nuovo giornale ci da la possibilita´di raggiungere un pubblico piu´vasto che non raggiugeremmo mai solo con UB. Siamo riusciti addiritura a far pronunciare (del tutto spontaneamente) due donne (oltre alla nostra ¨solita¨amica, Rita) che si sono avvicinate e hanno pubblicato degli articoli di critica strutturale al femminismo. L´ultimo e´quello di una giovane militante comunista studiosa di filosofia che e´entrata (su mio personale invito) a far parte della redazione dell´Interferenza.
Ora vi invito a riflettere su un fatto: NON puo´essere CASUALE che una donna molto giovane, politicamente e culturalmente impegnata (per ragioni di privacy non diro´ in quale contesto specifico), arrivi a scrivere un articolo come quello che ha scritto lei per svelare la menzogna del 25 novembre (la giornata contro la violenza alle donne), e per di piu´con quei determinati contenuti.
Ripeto, NON E´CASUALE, significa che anche se molto lentamente, qualcosa si sta muovendo, perché´appena una decina di anni fa una persona con quelle caratteristiche, cioe´donna, giovane, intelligente, preparata, studiosa, brillante, NON si sarebbe MAI anche solo avvicinata a gente come noi e NON avrebbe MAI scritto quello che ha scritto.
Se lo ha fatto le ragioni sono due, una di ordine personale e un-altra di ordine strutturale:
1) e´sicuramente una donna in gamba e coraggiosa;
2) le condizioni complessive (storiche, sociali, culturali ecc.) hanno fatto si che cio´fosse possibile. Non perche´il sistema abbia allentato la morsa, ovviamente (anzi…), bensi´ esattamente per la ragione opposta. Le contraddizioni sono talmente gravi ed evidenti che si aprono delle crepe. E a mio parere non e´affatto casuale che siano delle donne dichiaratamente comuniste a pronunciarsi in tal senso, cosi´come non e´stato ovviamente affatto casuale che il femminismo sia esploso a sinistra. Vi invito a riflettere sul fatto che l´articolo della nostra giovane neoredattrice va ben oltre la tradizionale critica di tipo marxista al femminismo per affrontare temi che di certo non appartengono (ne´peraltro potrebbero, la QM e´figlia della cosiddetta modernita´…) a quel filone filosofico e politico.
Naturalmente questo non significa che siamo all´anticamera della rivoluzione antifemminista, anche perche´se cosi´fosse vorrebbe dire che saremmo all´anticamera della rivoluzione anticapitalista. Nulla di tuto cio´. Il cammino resta LUNGHISSIMO. Pero´stiamo lavorando (e tutto sommato stiamo lavorando bene) e siamo appena all´inizio, per chi non lo avesse ancora capito. Ribadisco, APPENA AL´INIZIO.
Quindi armiamoci tuti di santa pazienza e andiamo avanti. Ripeto cio´che ho gia´scritto: la QM da sola NON potra´mai decollare, e in fondo, se ci pensate, la stessa cosa e´valsa in parte anche per il femminismo…); Tornero´sull´argomento al mio ritorno, con piu´calma. E´incredibile ma qui oggi piove…
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)
Fabrizio Marchi,
Bellissimo intervento.
Roman Csendes(Quota) (Replica)
Fabrizio, io la vedo in maniera molto diversa da te, soprattutto per quanto riguarda le cosiddette “donne antifemministe”, che non mi convincono per niente, per tutta una serie di ragioni. Del resto non mi convincono neppure quegli antifemministi che fino a non molti anni fa erano dei femministi… comunque no problem…
Renato(Quota) (Replica)
Due note tecniche per i gestori del blog.
1- consiglio di togliere i video che partono automaticamente, (in questo c’è “Riccardo Iacona – Pane quotidiano”), sono fastidiosissimi, e inibiscono la lettura dei commenti.
2- per qualche ragione, il blog risulta spesso inaccessibile dagli smartphone, ad es. sul mio, viene caricato solo dopo che, in precedenza, si è già visualizzato un altro sito, altrimenti da una pagina d’errore.
Animus(Quota) (Replica)
Lo metto qui ,anche se non proprio del tutto pertinente
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/19/femminicidio-la-regione-puglia-sara-parte-civile/1349047/
mauro recher(Quota) (Replica)
mauro recher,
…
Oggi sono stanco però due righe alla femmisandrica autrice del post le ho scritte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/19/femminicidio-la-regione-puglia-sara-parte-civile/1349047/#comment-1802711583
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“….. e si spazzi via l’arcaica convinzione che sia giustificabile
l’uccisione di una donna che rivendica le sue scelte o che entra in
conflitto con un uomo o con gli schemi imposti dalla società.”
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Quindi in Italia, secondo lei, si giustifica l’uccisione di una donna. Può portarmi delle prove di quel che dice cara Somma? Che non siano chiacchere da bar ovviamente.
Roba inoppugnabile, tipo sconti di pena per chi si macchia dei delitti con il movente da lei tratteggiato o roba simile.
Me le porti, la imploro. Altrimenti dovrò considerarla per quello che si è rivelata: una misandrica allo stato puro.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
L’invenzione della contro-realtà e la somma delle contraddizioni cui irridono beffarde lasciano pur sempre sgomenti.
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Perché non fanno figli? Il mantra recita: perché ne sono costrette, è loro impedito, perché se li fanno non vanno avanti nella carriera, non se lo possono permettere economicamente, i mariti (parassiti) non le aiutano…
Anzi no, recita il contro-dogma: è perché vogliono, scelgono, sono libere, emancipate. Infatti moltissime sono single. Sono coraggiose: vanno contro lo stigma sociale che colpisce la D che non partorisce.
E sono più ricche della media, più istruite e spesso imprenditrici.
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La gravidanza è una malattia? Si, cioè no: è un’esperienza unica ed esaltante che i maschi invidiano ed è la fonte dell’empatia, e cioè dell’amore universale…
La gravidanza rende la femmina schiava del maschio e della specie, anzi no, manifesta il potere vitale e la generosità incarnata nel corpo femminile…
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http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/01/17/news/donne-che-scelgono-di-non-avere-figli-un-documentario-le-racconta-1.195404?ref=HRBZ-1
.
Il livello di mantenimento demografico sarebbe del 2,1.
In Italia il tasso di riprod. è 1,4 per D.
Le italiane Doc sono all’ 1,2 (le straniere, che poi sono quelle che stanno in fondo alla scala sociale, sono l’8% ma fanno il 20% dei neonati italiani: 100.000 su 500.000).
Ergo, le italiane Doc sono al livello più basso di tutto il pianeta e di tutta la storia umana.
E meno male che c’è lo stigma sociale contro le childfree. Altrimenti partorirebbero ancora di meno. E sarebbe ancora meglio, cioè peggio, cioè meglio, cioè peggio, cioè meglio…
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Piaccia, dispiaccia, o si resti indifferenti, il futuro è servito.
Mancano ogni anno 300/350.000 bambini.
Arriveranno – adulti – dal mare. Mille al giorno, giacché la natura …aborre il vuoto.
Piaccia, dispiaccia, o si resti indifferenti, non fa differenza.
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RDV
(Vedo che hanno intervistato anche la filosofa Melissa P.)
Rino DV(Quota) (Replica)
In questi giorni ricorre il quarantesimo anniversario della strage del Circeo. Le due ragazze, vittime di quell’episodio diventarono un simbolo della lotta contro la violenza sessuale. Interessante l’intervista a Donatella Colasanti, in cui si dissocia dalla strumentalizzazione della sua vicenda in chiave femminista.
https://www.youtube.com/watch?v=_Uv2yhl1gwU
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http://archiviostorico.corriere.it/1993/settembre/06/Donatella_Colasanti_femministe_usarono_co_0_93090611263.shtml
Le donne del movimento che in quegli anni stava prendendo coscienza della sua forza si schierarono al fianco di Donatella Colasanti, la vittima sopravvissuta allo stupro. Lo fecero col solo fine di “usarla” o la aiutarono disinteressatamente nella sua battaglia contro un’ esperienza mostruosa? Un dibattito postumo, riaperto dall’ Unita’ . Attraverso le pagine del quotidiano Grazia Volo, allora procuratrice venticinquenne appena entrata nello studio dell’ avvocato Tina Lagostena Bassi che difendeva la Colasanti, ha ammesso con autocritica: “Si’ , e’ vero. Trasformammo Donatella in una star del dolore. Poi l’ abbiamo dimenticata”. Ma e’ stata una delle poche a pronunciare il mea culpa e a non suscitare la vivace replica della stessa Colasanti. La vittima di quel massacro ha accusato le femministe di averla strumentalizzata. E ha diffidato il suo ex avvocato Lagostena Bassi e Anita Pasquali, all’ epoca dirigente dell’ Udi, dal violare la sua privacy. Ha ricordato, tra l’ altro, che a tutto cio’ che si e’ conquistata “dopo” (il lavoro di impiegata presso i centri di formazione professionale della Regione, la carriera teatrale, la pubblicazione di un libro di poesie presentato alla libreria Croce, l’ ideazione di un video) e’ arrivata da sola. E ha accusato di millantato credito chi si e’ vantata di averle dato una mano. Parole pesanti che rimettono in gioco la credibilita’ del movimento femminista prima maniera. Precisa Grazia Volo, ritornando a quegli anni: “Ho detto soltanto che le donne femministe, me compresa, agirono perseguendo una prassi politica. Senza rendersi conto che dall’ altra parte c’ era una creatura sofferente. Non abbiamo capito che insistere su di lei le avrebbe arrecato dolore”. Respinge la parola “strumentalizzazione” Giuliana Dal Pozzo, presidente di Telefono Rosa, ai tempi del processo direttrice del mensile “Noidonne”. Spiega, gettando acqua sul sospetto di aver usato Donatella: “La ragazza si e’ trovata al centro della nostra rabbia. E diventata involontariamente il simbolo di un qualcosa che stava crescendo. Anche in questo e’ stata una vittima, ma credo che nessuno volesse farle del male e trasformarla in una martire.
Rita(Quota) (Replica)
lo segnalo qui ma sarebbe da scrivere un articolo
Andate sul sito del comune di Cinesello Balsamo e guardate l’infamia a cui fa riferimento il comunicato dei padri separati lombardi.
COMUNICATO STAMPA
“CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2015 “CATTIVO ESEMPIO”Comune di Cinisello Balsamo (MI)
Con riferimento alla campagna di comunicazione in oggetto (vedere allegato), tramite la presente denunciamo la nostra più profonda indignazione
per quanto è stato realizzato.
http://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/spip.php?article20344
La discriminazione strumentale di genere che traspare dalla campagna di comunicazione è palesemente sullo stesso piano di quelle
che viceversa le pari opportunità dovrebbero combattere.
Viene offeso il genere maschile con tutti i genitori maschi, come se tutti coloro che oltre ad essere cittadini Italiani maschi e genitori
dovessero – in quanto tali – ritenersi responsabili per singoli individui violenti, ovvero giustificarsi per qualche colpa derivante dal genere
o dalle scelte procreative, ma quel che è peggio, vengono utilizzate frasi attribuibili a figli in età minore e quindi la comunicazione si pone
di fatto come alienazione strumentale e istituzionale sui minori.
Considerato inoltre che:
> le diverse forme di violenza agite nei confronti delle donne non riguardano solo gli uomini ma anche le stesse donne;
> gli uomini che usano violenza nei confronti delle donne non sono tutti genitori e sono una minima parte della popolazione maschile e non solo Italiani.
> il contrasto alla violenza nei confronti delle donne necessita anche di un contributo degli uomini e dei genitori maschi.
Ritenendo che questa campagna di comunicazione, nello stile e nei contenuti, rappresenti un inammissibile attacco alla famiglia, così come a tutto l’ intero
genere maschile, e quindi una palese lesione dei peculiari diritti civili che organismi pubblici dovrebbero al contrario promuovere.
Chiediamo al Comune di Cinisello Balsamo di “RITIRARE” immediatamente tale campagna di comunicazione e di “DIFFONDERE” con lo stesso e con ogni altro
mezzo una comunicazione correttiva, che contribuisca a ripristinare la dignità (e la parità) tra le persone , nonché il valore costituzionalmente
tutelato della famiglia, che la vostra campagna ha gravemente violato, coinvolgendo anche minori.
In caso contrario ci vedremo costretti a verificare altre vie per il nostro dissenso, inclusi sit-in di protesta davanti al comune o eventuali vie legali.
Ufficio stampa PSL
info@papaseparatilombradia.org
Milano 19/11/2015
*Associazione iscritta al Registro Generale Regionale del Volontariato dal 13/07/2006 sezione A) SOCIALE e B) CIVILE n° progressivo 3054
** Attestato di Civica Benemerenza, Ambrogino d’Oro 2010 del Comune di Milano, con la seguente motivazione:
“Papà Separati Lombardia ONLUS promuove la cultura della genitorialità responsabile ed in particolare della bigenitorialità nelle separazioni personali di
fatto e di diritto, offre un aiuto ed un sostegno sociale ed assistenziale ai genitori separati, ai loro familiari e in particolare ai figli dei genitori separati,
con azioni sociali e culturali”
__._,_.___
armando(Quota) (Replica)
armando,
Lo avevamo segnalato sulla pagina facebook di UominiBeta:
Rimaniamo comunque in attesa di un tuo articolo sul fatto, non puoi tirarti indietro. Ormai lo hai detto.
Luigi Corvaglia(Quota) (Replica)
La spirale nera.
Ecco un nuovo folle.
Subito assurto alla cronaca nazionale.
Chissà perché…
Perché quanto viene l’ora di un’ideologia anche i suoi nemici contribuiscono al suo successo. (Cioran).
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Nemici o …quinte colonne?
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http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2015/26-novembre-2015/frase-choc-valdegamberi-femminicidio-sono-piu-donne-che-uccidono-uomini-bufera-2302245345425.shtml
Rino DV(Quota) (Replica)
Rino DV,
Ho appena scritto qualcosa https://femdominismo.wordpress.com/2015/11/28/lui-o-lei-e-peggio-di-me/
mauro recher(Quota) (Replica)
“Papà lo sai che un giorno mi chiameranno p*ttana?” Il toccante video sui diritti delle donne
http://lifestyle.blogosfere.it/papa-lo-sai-che-un-giorno-mi-chiameranno-pttana-il-toccante-video-sui-diritti-delle-donne-V152754.html
romano(Quota) (Replica)