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E’ uscito nei mesi scorsi, da Zambon editore, il volume “Contromano – critica dell’ideologia politicamente corretta” di Fabrizio Marchi. Nato come un compendio del pensiero di Marchi, colonna portante della Questione Maschile italiana ed autore di straordinaria coerenza e ferrea logica, raccoglie anni di articoli ed interventi pubblicati in varie sedi, tra cui il giornale on line “L’interferenza” ed i luoghi di diffusione del Movimento degli Uomini Beta, da lui stesso cofondati, oltre che in altre autorevoli sedi.
Marchi, all’interno di una radicale critica politica che non risparmia nessuno, presenta ad una sedicente sinistra completamente imbambolata, il salatissimo conto – splendidamente dettagliato e debitamente analizzato senza falle logiche – della scellerata scelta di aderire acriticamente al linguaggio politicamente corretto del femminismo di tutti i tempi, smascherandolo come collaboratore consapevole dei sistemi di potere economico e politico, invischiato in una operazione strumentale di ribaltamento della realtà e di rilettura falsata delle divisioni di classe e di potere, applicando la falsa lente della divisione verticale (donne oppresse/uomini oppressori) anziché quella orizzontale (classi dominanti/classi dominate); questa falsa lettura della realtà, questo falso scopo, copre colpevolmente ogni attuale abuso di potere delle classi dominanti, che finalmente hanno trovato un efficace paravento per nascondersi.
L’autore definisce – giustamente – questo inganno un “Matrix”, una realtà parallela ormai applicata a qualsiasi istanza sociale e politica, un velo ottuso che contro ogni logica “convince” l’opinione pubblica e la svia da ogni altra analisi, sfiatando attraverso un clima di caccia al mostro maschio ogni possibile ribellione al sopruso capitalista e del potere internazionale. In un immaginario viaggio attraverso le nostre realtà cittadine e di quartiere, Marchi ci indica con chiarezza ed eccellenti doti di lucida visione intellettuale ogni “luogo” ridipinto con mani di vernice politicamente corretta a cancellare un passato di consapevolezza sociale abbandonato dalla sinistra; dove prima esistevano circoli, luoghi di riflessione e consapevolezza, ritrovi di sostegno sociale, scuola politica, vediamo grazie alle sue riflessioni una messinscena di falso allarme monotematico, donne massacrate da uomini violenti, che riempiono ormai soffocandolo qualsiasi luogo di discussione. Una bugia mefitica, che regge alla logica dei numeri reali attraverso mistificazioni da prestigiatore, assurdamente creduta a dispetto di ogni dimostrazione reale.
In ottima compagnia di pochi ma solidi ricercatori smaliziati e tenaci, Marchi con pazienza certosina e grande determinazione svela l’inganno, rinfacciando proprio alla sinistra italiana questa consapevole adesione all’inganno a fini elettorali, proprio una sinistra che avrebbe dovuto, attraverso un categorico rifiuto storico per le mistificazioni, tenersene ben distante o quantomeno accorgersi della portata retorica e mistificatoria, mentre perde invece ogni buona occasione per contrapporsi ai populismi faciloni con una visione globale della realtà di cui non è più capace.
Un libro quindi profondamente antifemminista, paradossalmente politicamente scorretto, dovendosi muovere in una realtà completamente ribaltata, o se vogliamo, essa sì, contromano.
Fonte: http://it.avoiceformen.com/contromano-un-libro-prezioso-per-svelare-un-inganno/?fbclid=IwAR0my0noaIKN_-9qDWUx1WAUfse_5-2HhOHwNcwNm0GlCKTI7hha2mSHFcc
1 Commento
La recensione del mio libro “Contromano” di Francesco Toesca, che ovviamente ringrazio, pubblicata su “A Voice for men”
Fabrizio Marchi(Quota) (Replica)