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16 Apr 2011  |  17 Commenti

Diego Cugia: Ragazza del Terzo Millennio

Leggete le perle di questo “maschiettino pentito”:

“Ragazza del Terzo Millennio, ti credo anche quando sei cattiva. Quando con i maschi ti comporti da maschio e ci bruci il cuore. Quando ci soffi il posto, usando le tue arti femminili con un nostro superiore; e quando sei atleticamente più forte dei nostri polmoni fumati e ci cavalchi in letti di frontiera. Ragazza del Terzo Millennio, ti consegno la bandiera del progressismo, tu sei l’uomo moderno, m’inchino.(…)Onore ai caduti per le belle donne, invece: venite con me in tribuna ad assistere all’evoluzione del genere umano! Ragazza del Terzo Millennio, nelle officine, nelle multinazionali, nelle università, negli studi professionali, tra le mura domestiche: nelle tue mani deposito il mio logoro primato di maschio. Mi raccomando, incassa il futuro anche per me. Sì, ragazza, credo alla tua leggerezza infaticabile, alle tue gambe di gazzella, al ritmo elettrico del tuo cuore d’assalto. Sei migliore di me, parli di meno, conquisti di più. Negli ultimi cinquant’anni hai posseduto tutti i traguardi maschili, attaccando i nostri secolari imperi: in campo sessuale, politico, organizzativo, amministrativo, domestico e militare. Sei ancora in minoranza, ragazza, ma sei dentro, sei ovunque, ci sei. A nome del genere maschile ti dichiaro più lucida, più generosa, più determinata, più audace, più scaltra, più colta e più creativa. Non sono femminista, né un maschilista fallito. Sono l’uomo che brucia, sono il tuo compagno, quello che ti conosce, che non ha paura del tuo grido di femminilità, né di notte,che hai il ruggito delle tigri, né di giorno, che usi la lingua del lavoro. E sono felice che tu sia avanti, perché te lo sei meritato nell’arco dei secoli, ragazza del Terzo Millennio. E so che da un momento all’altro irromperai nella stanza dei bottoni, e farai ammutolire generali e presidenti. Perché sono sinceramente convinto, ragazza, che se tu avessi in pugno già adesso le redini dell’umanità, le guerre comincerebbero a spegnersi e la grande industria a tirare. Ma questo il vecchio potere maschile non l’ha capito né troppo né poco. Non demordere, stringi i denti, sfonda i beceri luoghi comuni, il razzismo sessuale, le sacre opportunità, le pigre consuetudini. Càlati prepotentemente in te stessa, assumi tutte le tue infinite sfaccettature, disorientaci fino a farci perdere il controllo e rassicuraci assumendo tu il comando. Sei già in grado di farlo, ragazza del Terzo Millennio, senza eroismi e senza vittimismi, perseguendo fino alle estreme conseguenze il tuo essere completamente donna. Tu sei la mia speranza, ragazza, e la mia ultima bandiera. Quest’uomo di confine che ti augura di vincere, sogna di entrare nel vero Terzo Millennio con a fianco una compagna come te. Sì, è già quasi possibile, adesso, ora. Resisti, ragazza, e soprattutto: osa.”

Diego Cugia


17 Commenti

Rita 4:39 pm - 20th Aprile:

sìsì come no.. la ragazza del terzo millennio

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/news/articolo/lstp/398722/

Al contrario dell’idea comune che identifica il fenomeno del bullismo con i maschi, sono le femmine ad aver abbracciato di più questo tipo di comportamento negli ultimi cinque anni. Lo studio
Non è che i maschi hanno messo l’aureola e ora sono diventati tutti dei santerellini; i bulli esistono e resistono ancora. Tuttavia, pare che il fenomeno abbia registrato un rallentamento, per quel che li riguarda; al contrario è aumentato tra le femmine.

Ecco quello che è emerso da un recente sondaggio condotto dalla Association of Teachers and Lecturers (UK) che mostra come il fenomeno del bullismo a scuola sia in aumento tra le ragazze.
Tutti gli intervistati, sia maschi che femmine, hanno dichiarato che oggi le ragazze sono più difficili da trattare e che il loro comportamento si è deteriorato negli ultimi cinque anni ed è peggiorato di molto negli ultimi due anni.

Il cattivo comportamento dei ragazzi, secondo il 43% degli intervistati, è invece diminuito in questi ultimi due anni, riporta il Daily Express.
Nello specifico, il sondaggio condotto su più di 800 insegnanti ha mostrato che i ragazzi avevano più probabilità di essere maleducati o verbalmente e fisicamente aggressivi, mentre le ragazze avevano una maggiore probabilità di assumere inaspettati comportamenti da bulli.
Diverse volte, molti insegnanti hanno visto le ragazze essere protagoniste di atti di bullismo nei confronti dei ragazzi facendo commenti sprezzanti su di loro o bloccando un compagno fuori dall’aula.

«Le ragazze sono spesso spregevoli. Esse spesso dicono brutte cose, che finiscono per disturbare la lezione, tanto quanto i ragazzi», ha dichiarato un’insegnante elementare.
Brutti tempi, e futuro buio per i nostri giovani, a quanto pare.

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enrico657 1:43 pm - 21st Aprile:

qui secondo me si supera ampiamente il concetto di “maschiopentito”…siamo all’evoluzione verso la stadio terminale

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Ethans 1:10 am - 22nd Aprile:

Agghiacciante.

Ma dove l’avete preso ‘sto articolo? Avete per caso un link?

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Fabrizio Marchi 7:55 am - 22nd Aprile:

Ethans, ce lo ha inviato Antifeminist, . Puoi trovarlo anche sul suo sito.
Fabrizio

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Rita 8:00 am - 22nd Aprile:

@Ethans
Costui è Diego Cugia:
http://www.diegocugia.com/index.php/_home/

Scrittore, autore e mi par di capire ideatore di un personaggio radiofonico, tal Jack Folla.

Facendo una veloce ricerca in rete ho trovato forse il “target” smile (a giudicare dall’entusiasmo con cui commentano il pezzo..). Le piccole donne di domani, adolescenti o poco più –

http://annette-spyro.forumfree.it/?t=32877804

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mauro recher 5:13 pm - 22nd Aprile:

non è che c’entri tanto con l’argomento, ma questi blog sono gli unici posti dove segnalare ’sta roba… a proposito di viagra, che sta definitivamente spappolando quel poco di cervello che è rimasto agli uomini, leggetevi questo:
http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/22/news/libia_donne_violentate-15243867/?ref=HRER2-1
e siccome oggi è venerdì santo, dove si celebra da duemila anni il martirio di un uomo, mi chiedo quando le donne, soprattutto le artiste, troveranno la forza di far sentire la propria voce e mettere in primissimo piano quest’altro tipo di martirio, che da sempre viene perpetrato nel silenzio
ammesso che ci sia un seme d’inferiorità su cui valga la pena ragionare, non ho mai avuto dubbi che appartenga al genere maschile e non certo a quello femminile!
—————————————————————————
questo è un commento che ho trovato nel blog della Zanardo ,spero di averlo postato bene ,ma sapete , con il cervello immerso nel viagra mi è difficile smile..bisognerebbe spiegare a questa persona che sforna questi idilli al genere femminile come ci vedono le cosiddette donne di domani …..

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enrico657 8:35 pm - 22nd Aprile:

piu che altro un articolo di repubblica sulla guerra in libia è molto credibile….che mondaccio. comunque il commento della tipa è una capolavoro di demenza e di ignoranza. Diamo del pane al pane: di questo si parla

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armando 9:54 pm - 22nd Aprile:

Non ho affatto fiducia cieca nei giornali, ormai ne abbiamo lette troppe da ogni parte. Ma ammettiamo senz’altro che la faccenda degli stupri sia vera in pieno (non sarebbe la prima volta).
Per Repubblica, naturalmente, la notizia da sottolineare è quella, gli stupri sulle donne. Sennonchè nel corpo dell’articolo leggiamo “Quando arrivano nelle case, prima ammazzano gli uomini e i ragazzi, poi violentano le donne, di qualsiasi età esse siano.”
Dunque, la strage di uomini non merita alcun titolo. Forse perchè i morti non parlano e non danno interviste, chissà, o semplicemente perchè la morte di un uomo viene considerata un fatto normale, che non fa notizia perchè è la sua vita a non aver valore.
armando

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Rita 10:41 pm - 22nd Aprile:

“Quando arrivano nelle case, prima ammazzano gli uomini e i ragazzi, poi violentano le donne, di qualsiasi età esse siano. Per questo, tra i tanti martiri che già conta la nostra rivoluzione, ci sono quei mariti e quei figli che hanno affrontato a mani nude le truppe gheddafiste per difendere le loro mogli o le loro madri”.

Intendeva questi martiri? (domanda retorica – è che nell’orrore dello stupro di guerra, ci si dimentica sovente – per non dire sempre – di questi altri martiri).” .

Questa storia me ne fa venire in mente un’altra, una vecchia storia di guerra.. Eroi e vittime dimenticate. Cinque soldati tedeschi.. che erano in ritirata, in un paese che non era il loro, che non sono rimasti nascosti nell’anfratto (in fondo quelle donne non le conoscevano nemmeno, anzi erano in quel momento (1944) donne del popolo nemico.

http://www.comunesupino.it/sito/pagine/storia/cultura/cultura.htm

Per molti anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale le donne di Supino, un paese inerpicato su un versante dei monti Lepini nel cuore della Ciociaria, continuarono a portare fiori e a mantenere con decoro le tombe di cinque soldati tedeschi uccisi in uno scontro a fuoco nell’estate del 1944 preso la valle di Santa Serena.
Chi erano quei cinque soldati e perché i Supinesi onoravano il loro riposo eterno?

………………..

Quel giorno, una dozzina di donne del paese erano andate a fare fascine per i preparativi della festa di San Cataldo e sulla strada del ritorno si imbatterono in un gruppo di marocchini armati che le assalirono per violentarle. Nascosti in un anfratto piú in alto sul monte, cinque soldati tedeschi videro la scena e si misero a sparare sui marocchini cercando di impedire lo scempio, ma uno dopo l’altro caddero uccisi dal fuoco nemico

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sandro 11:52 pm - 22nd Aprile:

“qui secondo me si supera ampiamente il concetto di “maschiopentito”…siamo all’evoluzione verso la stadio terminale”
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La chiave di lettura sta nell’ ultima frase:

“Quest’uomo di confine che ti augura di vincere, sogna di entrare nel vero Terzo Millennio con a fianco una compagna come te”

Che tradotta dal paraculese significa semplicemente “cercasi fica disperatamente”
Nulla di nuovo sotto il sole, siamo sempre lì: evidentemente il metodo non sortisce i risultati voluti, così aumentano la dose di zerbinismo nella speranza che si tratti di un problema di quantità.
Porello
smile

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Marco 5:02 am - 23rd Aprile:

Non ricordo chi l’abbia evidenziato per primo in questo blog, tuttavia pure a me piacerebbe sapere come farebbero tutti questi soldati ad eccitarsi “a comando” e soprattutto quale “contributo” reale potrà mai dare il viagra, che se non vado errato agisce esclusivamente a livello “meccanico”, quindi sull’erezione ma non sull’eccitazione.
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@@@
armando – Dunque, la strage di uomini non merita alcun titolo. Forse perchè i morti non parlano e non danno interviste, chissà, o semplicemente perchè la morte di un uomo viene considerata un fatto normale, che non fa notizia perchè è la sua vita a non aver valore.
armando
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A mio parere il motivo per cui non si parla di quegli uomini uccisi dai soldati del raìs, è da ricondurre al fatto che a perpetrare quelle violenze, sono degli uomini anziché delle donne. Perciò ritengo che i vari direttori dei quotidiani, “sentano” di dover espiare una colpa, per il solo fatto di essere nati maschi.

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Fabrizio Marchi 9:35 am - 23rd Aprile:

“che tradotta dal paraculese significa semplicemente “cercasi fica disperatamente”
Nulla di nuovo sotto il sole, siamo sempre lì: evidentemente il metodo non sortisce i risultati voluti, così aumentano la dose di zerbinismo nella speranza che si tratti di un problema di quantità”. (Sandro)
Normalmente è come dici tu, ma non è questo il caso. Questo (Diego Cugia) appartiene ad un’altra tipologia. Il tizio in questione è un “alpha”, nel caso specifico del mondo dello spettacolo, un cosiddetto “creativo” che ha avuto il suo momento di splendore quando in Rai (Rai 2 nella fattispecie) comandava Carlo Freccero che era il suo sponsor. Si inventò questo personaggio immaginario, tale Jack Folla, e con questo fece fortuna, per lo meno in quel periodo. Poi cambiò il vento politico, Freccero fu fatto fuori e con lui tutta la sua schiera di amici e sponsorizzati. Stiamo comunque parlando di gente che “casca” in piedi, sia chiaro. Freccero è ancora in Rai con stipendio megagalattico, solo che non ha lo spazio che aveva prima quando il centrosinistra la faceva da padrone. Cugia invece era un “esterno”, non so dove sia finito e cosa faccia ora ma state tranquilli che non soffre la fame…
Come si giustifica dunque quel video celebrativo sulla “ragazza del terzo millennio (perché quelle sono le parole di un video che ha prodotto) ? Se ci creda veramente non lo so e non ha neanche molta importanza saperlo. Mi sarei meravigliato se avesse detto cose diverse. In tal caso, e questa è la risposta al quesito, sarebbe stato tagliato fuori da tutto. In altre parole sarebbe finito e non solo professionalmente , sarebbe completamente emarginato nel suo ambiente e non metterebbe più piede neanche nel’ultima tv privata “Televattelaapesca” del più sconosciuto anfratto del reatino o del viterbese.
Se dovesse cambiare il vento politico in Rai (l’ente più lottizzato d’Italia, dove anche l’ultimo dei tecnici delle luci o degli addetti alla portineria appartiene a qualche cordata politica, di destra o di sinistra) , ed è probabile che prima o poi accada, non è del tutto da escludere una sua nuova cooptazione, data soprattutto la sua amicizia con il “guru” Freccero. Il quale però, ma qui siamo in pieno gossip, non è proprio ben visto dai vertici del centrosinistra che conta (leggi PD e potentati vari, Montezemolo, Tronchetti Provera, altri settori importanti di Confindustria, più Fini Casini e Rutelli che devono chiedere il permesso al Cardinal Bertone anche per starnutire, insomma lo schieramento antiberlusconiano) perché considerato (a ragione, dal loro punto di vista) un po’ troppo radical e sinistrorso, e comunque non proprio manovrabile a loro piacimento.
Fabrizio

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sandro 10:36 am - 23rd Aprile:

“Mi sarei meravigliato se avesse detto cose diverse. In tal caso, e questa è la risposta al quesito, sarebbe stato tagliato fuori da tutto. In altre parole sarebbe finito e non solo professionalmente , sarebbe completamente emarginato nel suo ambiente e non metterebbe più piede neanche nel’ultima tv privata “Televattelaapesca” del più sconosciuto anfratto del reatino o del viterbese”
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Avrebbe tranquillamente potuto tacere, o parlare di altro.
La “captatio benevolentiae” la si può mettere in atto in tanti modi.

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Rita 10:34 pm - 28th Aprile:

non saprei dove metterlo.. nel caso chiedo a Fabrizio di spostarlo dove lo ritiene più opportuno: la “ragazza del terzo millennio” si sposa, divorzia, si tiene casa e figli, ma per sposare un principe reale,.. firma in anticipo che lascerà i figli al padre. Un accordo “brutale” lo definiscono i giornali.. ma si sa per diventare “principessa del terzo millennio”

http://www.ilgiornale.it/interni/per_diventare_sua_altezza_reale_kate_rinuncia_pure_futuri_figli/28-04-2011/articolo-id=519728-page=0-comments=1

ed è interessante anche come, in questa vicenda, “trapelino” anche i sentimenti che guidano le separazioni e fanno capire, in parte, l’accanimento contro l’affido condiviso, ad esempio:

“Kate, sulle sue future creature, avrebbe semplicemente ottenuto un diritto di visita senza restrizioni. Che come sa qualsiasi madre, altro non è se non un insufficiente, riscaldato antipasto fatto di avanzi rispetto al sontuoso banchetto della vita. A nessuna madre potrebbe mai bastare “poter vedere i propri figli”. Specie a una madre moderna come Kate”.

già.. quello che non basterebbe a nessuna madre lo si fa valere per i padri volenti o nolenti gli si fa trangugiare un riscaldato antipasto con in più l’obbligo di provvedere al sontuoso banchetto cui altri siederanno.

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Rino 2:19 pm - 29th Aprile:

Cosa c’è di “anomalo” in Rita? Il fatto che essa applica agli UU lo stesso metro che usa per le DD.

Su questo metro sempre uguale e applicato nello stesso modo sempre e cmq, si fonderà il futuro Regno della Lealtà.
Ossia quella che Kant chiamava “Pace perpetua” giacché, per dirla con Gesù Cristo, nella Lealtà stanno la Legge e i Profeti.
O per dirla con Nicce: niente è più umanistico della logica.

Il Logos indica la via della salvezza.
Semplice, bellissimo, …costosissimo.

Rino D.V.

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Rita 7:44 pm - 1st Giugno:

nel terzo millennio, si sa, esistono paesi dove non c’è possibilità di espressione per le donne. L’Arabia Saudita,.. per esempio, dove le donne non possono nemmeno guidare l’automobile

http://27esimaora.corriere.it/tag/arabia-saudita/

Fu la Biennale del 2005, curata da due donne, María de Corral e Rosa Martínez che convocarono una imponente presenza femminile, a certificare quello che era ormai sotto gli occhi di tutti, cioè che, dopo millenni di emarginazione, la quota rosa si era imposta anche nel maschilissimo mondo dell’arte visiva”, scriveva Francesca Bonazzoli sul Corriere qualche giorno fa. A rappresentare l’Arabia saudita, che è alla Biennale di Venezia (dal 4 giugno) per la prima volta, ci sono due donne, sorelle trentenni nate e cresciute alla Mecca, Raja e Shadia Alem (nella foto), artista visiva la prima e scrittrice la seconda.

Siamo cresciute nella consapevolezza della presenza fisica del Nero tutt’attorno a noi – ha detto Raja al Financial Times -: le sagome nere delle donne saudite, il telo nero della Ka’aba, la casa di Dio, e la pietra nera che, secondo la credenza, ha accresciuto la nostra conoscenza.
E’ un colore che si riflette nella loro opera. Ma agli occidentali che pensano che le saudite siano oppresse, Raja e Shadia Alem dicono che non è vero:

Non sono oppresse, piuttosto sono appoggiate e sostenute dagli u0mini. Sei più coccolata come donna in Arabia Saudita che in Francia, dove devi farti la spesa da sola.
Entrambe trascorrono parte dell’anno a Parigi. Ho chiesto loro cosa ne pensano della campagna per il diritto delle donne a guidare l’auto – negato in Arabia – rilanciata in questi giorni da un gruppo di saudite…
Guidare è una cosa soggettiva – mi risponde Shadia -. Io adoro la sensazione di stare al volante. Invece, mia sorella no. Preferisce la contemplazione, piuttosto che guidare le piace guardarsi attorno.
Shadia dice che, in generale, stare in auto significa restare rinchiusi. Preferisce camminare. “In Arabia Saudita ti portano in macchina dappertutto. Il cielo di Parigi è fantastico”. Ma le saudite della campagna “women2drive”, osservo, chiedono appunto la libertà di poter scegliere se guidare o meno. Shadia sottolinea che “non è una questione governativa”.

Nel nostro Paese ci sono persone a favore e persone contro. Ci sono degli editti religiosi contrari alla guida per le donne. In Italia, la Chiesa è contro alcune cose, ma la gente sceglie di dare più o meno peso a queste decisioni sulla propria vita. La nostra è una società conservatrice. Ma il fatto che i giornali sauditi stiano discutendo questo argomento è un passo verso il cambiamento. E’ una questione di tempo. Le donne guideranno. Guidare per una donna è normale. Ma ci sono questioni più importanti di questa nel nostro Paese, come la cultura…

p.s. non avevo letto il commento precedente: grazie Rino, è un bel complimento, sono contenta delle mie anomalie smile

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cesare 3:09 pm - 8th Luglio:

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