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28 Giu 2010  |  3 Commenti

Cosa ne pensate della risposta della Aspesi?

Ciao , sono Angelo, di anni 56 , a conoscenza di questo movimento attraverso una lettera di Fabrizio MARCHI a Natalia ASPESI sul “Venerdì di Repubblica”. Da qui una domanda :cosa trae Fabrizio ed il movimento uominibeta dalla risposta della signora ASPESI ?

Ciao Angelo


3 Commenti

Fabrizio Marchi 9:52 am - 28th Giugno:

Caro Angelo,
a mio parere il fatto stesso che una donna con la storia, la formazione e l’orientamento politico di Natalia Aspesi abbia scelto di pubblicare la nostra lettera e soprattutto di risponderci, è estremamente significativo. Vuol dire che lei stessa è consapevole che qualcosa nel femminismo e ancor più nel mondo femminile nel suo complesso, sta scricchiolando. Non solo, anche se non può ammetterlo esplicitamente, appare evidente dalle sue parole e ancor più dalla sua scelta di darci spazio nella sua rubrica che, sia pure a denti stretti, non ritiene infondate per lo meno alcune delle nostre critiche. Anche se ovviamente la sua risposta è molto scontata, sostanzialmente “giustificazionista”, deresponsabilizzante per le donne e , diciamo la verità, anche un po’ qualunquista (e questo secondo me non rende onore ad una donna come lei). E anche per queste ragioni molto debole.
“Così fan tutti, tutti si vendono, tutti mettono sul mercato quel che hanno, perché non dovrebbero farlo anche le donne?” Questa sostanzialmente la sua risposta al tema della mercificazione sessuale di massa che noi poniamo come una delle grandi contraddizioni del “femminile” e del femminismo. Molto debole…Quasi da chi non ha altri argomenti da contrapporre. Lo affermo senza nessun problema.
E non è tutto, perché in queste sue parole, se ci rifletti, c’è un’altra affermazione molto importante, anche se certo il suo intento era ben altro e non certo quello che sto per dirti.
Non solo lei non nega il fenomeno della mercificazione sessuale (equivarrebbe a negare l’esistenza dell’acqua calda) ma soprattutto, e questo è il fatto veramente importante, afferma che le donne si mercificano consapevolmente, non certo perché obbligate. Sì, certo, lo fanno, secondo il suo punto di vista, perché il mercato e le sue leggi sono quelle che sono (e allora perché no? Non siamo mica delle sante, questo l’assioma…), ma la questione rimane in tutta la sua evidenza e contraddittorietà (di cui lei è pienamente consapevole perché è una donna intelligente) e non può certo essere risolta in questo modo. Anche perché la Aspesi ricorda perfettamente quando il femminismo parlava di “specificità di genere”, di “diversità”, e delle donne come unico soggetto di una possibile radicale trasformazione(proprio in virtù di quella specificità che le dovrebbe rendere diverse e migliori dagli uomini) della realtà. E non può certo cavarsela così. E lei ne è consapevole. Ergo, anche se forse involontariamente, con quelle parole ha mandato a farsi benedire il cuore dell’impianto ideologico del femminismo, per lo meno quello della differenza.
Nel finale chiude nel modo più scontato con cui tutte le femministe da sempre rispondono a qualsiasi critica o argomentazione venga mossa nei confronti dell’universo femminile: la violenza, e in particolare quella sessuale, naturalmente a senso unico. Cioè a dire l’ultima spiaggia. L’arma nucleare, la bomba H. Chiuso ogni discorso. “Ma come? Le donne sono sottoposte a tutte le peggiori forme di violenza, stupri, vessazioni, omicidi ,molestie, la mano omicida degli uomini è la prima causa di morte per le donne (macroscopica menzogna che disveliamo con tanto di dati nell’articolo “La grande menzogna” sul nostro sito nello spazio “articoli”), e tu ti permetti anche di criticarle?”.
Questa la litania che ogni uomo si è sentito ripetere sistematicamente non appena abbia solo osato avanzare delle critiche nei confronti del mondo femminile.
In questo modo, quando non si hanno argomenti di nessun tipo, si chiude ogni confronto e si tappa la bocca agli uomini: la violenza, di cui gli uomini sono i soli e unici responsabili e di cui le donne sono sempre e solo vittime.
Insomma, per quanto mi riguarda, quella della Aspesi è stata una bella arrampicata sugli specchi. Naturalmente, è bene essere corretti, aveva anche problemi di spazio. Se vorrà approfondire, il nostro sito è a sua disposizione e saremo ben lieti di allacciare un confronto con lei.

Fabrizio

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Damien 4:27 pm - 28th Giugno:

@Claudio:

Input A$ =”Cosa ne pensate della risposta della Aspesi?”

Loading.. please wait..

found “f3mm-inist.exe 6.1.0.txt″

run f3mm-inist.exe 6.1.0.txt

————–CUT–HERE——————————-

:::F3-MALE Corporation:::
.:Clone system version 6.1.0 – Readme.txt:.

Abbiamo inserito il solito algoritmo basato sull’ I/O, con un singolo HDD partizionato in 2, in una c’e’ l’ AVERE, nell’altra c’e’ il POTERE, la partizionatura DARE e’ andata persa nel processo di formattazione “f3mm-inist.exe 6.1.0″.

Come le altre cloni, e’ in grado di connettersi ad internet ed intervenire laddove le sue PROBE scorgano argomentazioni che vadano contro la sua prima priorità, li sono in grado di evitare ogni CAPTCHA di sorta, inserendo un nick random, sono altresì in grado di postare dei propri articoli, attingendo alla mole dei dati sulla partizionatura AVERE, che si basa su una root storica di almeno 40 anni! tramite l’uso spropositato dell’ I/O, riescono sempre e comunque a controbattere a qualsiasi argomentazione, sfiancando anche il piu’ eroico dei webmaster/moderatore! spesso sono talmente micidiali che sembra quasi che ci sia una donna biologica vera dietro a quanto scrivono!

Oltre ad argomentare quanto sopra, spesso messe alle strette di risorse, per evitare il guru-meditation, si disconnettono, ma non prima di aver inzozzato il sito ospite di vario spam, tra cui i programmi SF1G4T1.exe ed altri worm di vario genere.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci presso i siti, blog che le stesse cloni hanno lasciato trackback!

::::F3-MALE Corporation :::::
Il femminile futuro, OGGI!

—————–CUT——HERE——————

…end of file “f3mm-inist.exe 6.1.0.txt” Have a nice day!

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ckkb 8:40 am - 7th Luglio:

Il senso della risposta della Aspesi ? si sono forse accorte che qualcosa non torna nel fatto che ogni richiesta per quanto assurda è accolta? che ogni spot di propaganda per quanto irreale diventa vangelo, ogni arbitrio stolido e feroce diventa legge dello Stato?, ogni azione che mira al male viene dai media encomiato quale esemplare gesto di giustizia, ogni cieca autodistruzione del senso del femminile e materno festeggiata come progresso? forse in questo gigantesco specchio dove l’Alterità del reale, il suo irriducibile esserci,nonstante ogni illusoria menzogna di massa, è scomparsa, si sono accorte che è scomparso anche il loro volto reale? e ne nsace uno sguardo curioso e al tempo stesso intimidito dal fatto che non conoscono più il proprio volto e temono l’immagine che può emergere?

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