preload
03 Mag 2012  |  433 Commenti

Prostituzione: ideologie diverse ma stessa ipocrisia

Sono del tutto persuaso che in un paese civile, laico ed evoluto la prostituzione dovrebbe essere legalizzata e regolamentata. Ciò comporterebbe una serie di fattori positivi in più direzioni.

Innanzi tutto verrebbe inferto un colpo durissimo alla criminalità organizzata. E’ storicamente dimostrato che qualsiasi forma di proibizionismo finisce inevitabilmente per alimentare i traffici illegali; vale per l’alcool e la droga come per la prostituzione.

Secondo poi, legalizzandola, lo stato potrebbe e dovrebbe operare un prelievo fiscale, come avviene per qualsiasi altra attività professionale (magari lo facesse realmente…) e soprattutto per il lavoro dipendente. In questo modo, oltre ad indebolire ulteriormente il racket dello sfruttamento sottraendogli un mucchio di quattrini, la comunità avrebbe più risorse da investire in welfare e in opere pubbliche.

Le professioniste del sesso e le escort (ce ne sono moltissime ormai) pagherebbero le tasse, quanto meno come tutti i lavoratori dipendenti (e formalmente come tutti i cittadini…), contribuendo anch’esse alla crescita e al benessere della comunità, come è giusto che debba essere.

La grande maggioranza delle prostitute “normali” (non tanto le escort, per ovvie ragioni meno interessate) ne guadagnerebbero sotto ogni punto di vista. Sarebbero libere di esercitare privatamente o costituendosi in cooperative, non più sulla strada ma in appartamenti privati o al limite, perché no, anche in appositi locali messi a disposizione dallo stato (ma da loro stesse autogestiti). Sarebbero più sicure, protette, sottratte al racket e potrebbero godere di un’assistenza sanitaria adeguata.

Naturalmente ne guadagnerebbero anche gli utenti, cioè la massa di uomini (in larghissima parte uomini beta) che, saltuariamente o sistematicamente, fanno ricorso al sesso mercenario. Intanto dal punto di vista economico, perché le tariffe finirebbero per forza di cose ad essere calmierate; il mercato, non essendo più clandestino vedrebbe inevitabilmente abbattersi i prezzi.

Ma, soprattutto, ne guadagnerebbero (non solo i clienti ma anche le prostitute) a livello “morale”, perché è ovvio che legalizzare la prostituzione significherebbe sdoganarla anche dal punto di vista etico.

Finirebbero quindi una infinità di ipocrisie. Tutti sanno che la prostituzione esiste ma al contempo tutti fanno finta del contrario. Più o meno tutti gli uomini ci vanno o ci sono andati, almeno qualche volta nella loro vita, ma molti, se glielo chiedi, fanno spallucce o si voltano dalla parte opposta; non tanto per ipocrisia quanto per vergogna.

Invece, legalizzandola, diventerebbe con il tempo, come è giusto che sia, una cosa normalissima. Non si vede perché un uomo, nel momento in cui non sfrutta e non obbliga in alcun modo nessuna che, per libera scelta, esercita la professione, debba essere penalizzato, criminalizzato e sottoposto all’umiliazione e al pubblico ludibrio. Naturalmente ciò varrebbe anche per le prostitute il cui lavoro potrebbe arrivare addirittura ad assumere un significato sociale, perché sarebbe una risposta concreta (direi da welfare state molto avanzato) alle difficoltà di tanti uomini che non hanno la possibilità di avere di una vita sessuale piena e soddisfacente.  E non si capisce proprio perché questi uomini che già vivono una difficoltà personale, debbano essere da una parte impediti nella possibilità di godere del loro sacrosanto diritto alla sessualità e, dall’altra, debbano anche essere criminalizzati. Della serie “cornuti e mazziati”, come si suol dire…

E invece, pur di non far emergere la contraddizione si preferisce come al solito mettere la testa sotto la sabbia e vivere nell’ipocrisia (più tutti i risvolti di cui sopra) che, in questo caso, accomuna tutti, conservatori benpensanti e “liberal” progressisti . Il risultato finale, e anche l’ipocrisia, sono i medesimi,  anche se si parte da presupposti diversi.

I conservatori approcciano il problema da un punto di vista puramente e falsamente moralistico. Si guardano bene dall’analizzare in profondità il fenomeno e si limitano a gridare ipocritamente allo scandalo. Molti di loro che di notte, metaforicamente e di fatto, frequentano spesso e volentieri escort e prostitute, sono gli stessi che la domenica mattina fanno la passeggiata con la moglie sotto il braccio nella via centrale della loro cittadina di provincia, magari dopo essere stati a messa e con la scatola di pasticcini appena comprati per il pranzo domenicale.

Sono quelli /e che usano ripetere le solite filastrocche di rito:”Non se ne può più”, “E’ un’indecenza”, “E’ uno spettacolo indecoroso”, “Bisogna che le autorità intervengano”. Sono i/le più forcaioli/e e se potessero militarizzerebbero il territorio “ripulendolo” da “tutto quello schifo” che tanto urta i loro occhi perbenisti e benpensanti.

“Sono tanti, sono intorno a me, sono come me, ma si sentono meglio…”, come recita una famosa canzone che a me piace tanto ma di cui non ricordo mai il nome…

I “progressisti” invece affrontano la questione secondo la tradizionale griglia interpretativa dell’ideologia femminista. Nel rapporto mercenario l’uomo è sempre e comunque il compratore e la donna è sempre e comunque l’oggetto-vittima di questa compravendita. Naturalmente senza operare alcuna distinzione e mettendo tutti gli uomini da una parte e  tutte le donne dall’altra, nello stesso unico gran calderone.  In base a questa interpretazione il povero cristo che spende l’equivalente di una giornata di lavoro per farsi una pseudo e squallida scopata in una Fiat Punto  in uno sperduto prato di periferia con un’altra disgraziata come lui (per sentirsi una nullità subito dopo aver consumato questo assai misero atto sessuale, ammesso che tale possa essere considerato) è del tutto sovrapponibile al magnate del petrolio che si carica sul suo yacht una decina di splendide fanciulle a sua disposizione; che siano escort “ufficiali” o donne “normali”, non cambia nulla, la differenza a quel punto non esiste… I due aspetti vengono considerati dal/dalla “progressista” alla stessa stregua, sia per quanto riguarda gli uomini che le donne. Come se il “povero cristo” e il magnate avessero la stessa modalità di relazione con le prostitute (oltre che con il genere femminile nel suo complesso). E  come se la puttana che lavora sul marciapiedi (una lavoratrice salariata, per lo meno nei casi in cui è sottoposta al giogo dello sfruttamento organizzato) potesse essere equiparata a quella di lusso, ufficiale o ufficiosa, imbarcata (e autoimbarcatasi) sullo yacht del potente di turno.

Come dicevo, anche se per ragioni diverse, il risultato finale non cambia: dal punto di vista “morale” la prostituzione e soprattutto i suoi utenti (praticamente la metà della popolazione maschile adulta italiana e forse più…) finiscono per essere criminalizzati. Dai primi (i conservatori) vengono considerati come dei “maiali”, dei  “pervertiti”, oppure dei “poveracci, frustrati o sfigati”, dai secondi (i “progressisti”) come sfruttatori e oppressori delle donne.  Le quali, ovviamente, in tutto ciò vengono completamente sollevate da ogni responsabilità, come se fossero degli automi privi di qualsiasi capacità di discernimento e di decisione sulla propria vita.

Ma il risultato non cambia, purtroppo neanche e soprattutto dal punto di vista concreto. Perché queste due pur diverse (ed entrambe sbagliate, a mio parere) modalità di approccio al fenomeno,  arrivano a convergere del tutto quando si tratta di legiferare in materia. La prostituzione è e rimane un reato e guarda caso, sono proprio i “clienti” ad essere sempre e comunque criminalizzati. Lo dimostra proprio la Legge Carfagna che proibisce la prostituzione di strada. Una delle leggi più ipocrite e criminali (perché di fatto favorisce il racket a cui è sufficiente trasferire le ragazze in case private facendo lievitare i prezzi e quindi arricchendosi ulteriormente) che siano mai state promulgate (con l’appoggio di tutti o quasi), peraltro da un governo presieduto da un abituale frequentatore di prostitute…

Le ragioni della laicità, della civiltà e del buon senso vengono quindi mandate a farsi fottere nel nome di una differente interpretazione ideologica e di una comune e criminale ipocrisia.


433 Commenti

Mauro Recher 1:36 pm - 23rd Novembre:

Cesare è il mio stesso pensiero ,condivido in toto le tue riflessioni ….

  (Quota)  (Replica)

Pappagallus sibiricus 6:57 pm - 23rd Novembre:
Fabrizio Marchi 8:17 pm - 23rd Novembre:

cesare,

Grandissimo pezzo, caro Cesare, che ho ritenuto opportuno trasformare in un vero e proprio articolo. L’ho pubblicato nello spazio degli editoriali.
Nei prossimi giorni lo diffonderò anche su facebook. Non subito perchè voglio rispettare alcuni giorni di silenzio in memoria di Costanzo Preve, scomparso ieri.

  (Quota)  (Replica)

Emile 9:20 pm - 7th Dicembre:

Luigi Corvaglia,

Che bambina fortunata.

  (Quota)  (Replica)

Fabrizio Marchi 11:34 am - 8th Dicembre:

http://www.lazanzaradelweb.blogspot.it/2013/12/mammaescort.html
“Laddove c’è una ragazza madre che per mantenere se stessa e la propria bambina è costretta a prostituirsi, prima di tutto c’è una Nazione che ha fallito” (chi parla è la donna che si prostituisce per 10.000 euro al mese, pardon, per mantenere la sua bambina dopo essere stata abbandonata da un codardo e vessata e ricattata da un porco).
Vero. Ancor più vero per un mio giovane amico di 29 anni, laureato in filosofia (tesi in filosofia politica su un filosofo marxista “eretico” cecoslovacco -che è stato invitato a presentare alla facoltà di filosofia dell’università di Vienna) che ormai da otto mesi lavora in un paese molto importante dell’UE in un ristorante come aiuto cameriere, lavapiatti e pulisci cessi, credo per 7 o forse 800 euro al mese (non ho un’idea precisa). Sta cercando altre occupazioni, naturalmente (l’obiettivo è migliorare la lingua del paese dove ora vive che già aveva studiato con profitto in Italia) e trovare una migliore e più adeguata collocazione), ma al momento (un momento che dura da otto mesi) ancora lavora in quel ristorante non essendo riuscito a trovare occasioni migliori. Pare che il problema sia ancora la lingua che per quanto abbia studiato non è ancora in grado di parlare fluentemente, o comunque con un livello che potrebbe consentirgli di svolgere mansioni adeguate alla sua qualifica, o comunque superiori a quello necessario per lavare i piatti e buttare l’immondizia nei secchi della spazzatura. Di tornare in Italia non ne parla neanche perché le ha tentate tutte e il lavoro non si trova. Sono certo che i suoi sacrifici prima o poi porteranno a dei risultati perché è un giovane intelligente e preparato. Sta di fatto che al momento sopravvive (dorme in una specie di ostello) lavando piatti e pulendo cessi per poche centinaia di euro al mese.
“Dopo averle provate tutte, prostituirmi è l’unica possibilità concreta che mi è rimasta” (chi parla è la la donna che si prostituisce per 10.000 euro al mese, pardon, per mantenere la sua bambina dopo essere stata abbandonata da un codardo e vessata e ricattata da un porco).
Dovremmo suggerire al mio giovane amico di entrare nella sua stessa ottica e seguire la sua stessa strada ma pare che da quel punto di vista non ci siano possibilità. E’ anche un discreto ragazzo, esteticamente parlando, ma sembra che, anche volendo, non ci sia mercato sotto quel profilo per i giovani maschi.
“Ho fatto di tutto. Ho pulito cessi a 4€ all’ora, ho fatto la cameriera 10 ore al giorno per 450€ al mese. Ho fatto la commessa, la barista, l’operaia e pure la vendemmiatrice” (chi parla è la donna che si prostituisce per 10.000 euro al mese, pardon, per mantenere la sua bambina dopo essere stata abbandonata da un codardo e vessata e ricattata da un porco).
Il mio giovane amico continua a fare quei lavori…evidentemente ha la testa dura, non si perde d’animo, come invece quella povera donna…
“Una ragazza madre, abbandonata da un uomo codardo che ha preferito fuggire anzichè assumersi le proprie responsabilità (chi parla è la donna che si prostituisce per 10.000 euro al mese, pardon, per mantenere la sua bambina dopo essere stata abbandonata da un codardo e vessata e ricattata da un porco).
Naturalmente se lei fa la prostituta a 10.000 euro al mese esentasse (cioè circa 18.000 lordi) è per colpa di un uomo, ovviamente un codardo (figuriamoci…), che l’ha abbandonata senza assumersi le sue responsabilità.
Si da ovviamente per scontato che lei sia la vittima del “lupo cattivo” che dopo essersi “divertito” (come se divertirsi e scopare fosse una colpa…), non si è assunto le sue responsabilità. Qualsiasi altra ipotesi è negata in partenza. Che so, che lui le abbia proposto di abortire e lei si sia rifiutata, oppure che lei sia rimasta volutamente incinta e poi lo abbia messo di fronte al fatto compiuto, magari raccontandogli (vi assicuro che succede spessissimo) che proprio quel giorno ha dimenticato di prendere la pillola, oppure ancora che anche se la cosa è del tutto casuale lei non vuole comunque rinunciare ad essere madre e via discorrendo indipendentemente dal di lui parere…Tanto, come ben sappiamo, comunque la si metta l’uomo, è inchiodato a prescindere non avendo nessun potere decisionale in un senso o nell’altro. (Per inciso, è’ bene che oggi un uomo sappia che se eiacula in prossimità di una donna deve essere consapevole che lo fa a suo rischio e pericolo, in un senso o in un altro, perché comunque vadano le cose, lui deve fare buon viso, dal momento che non ha nessun potere non solo sulla maternità, il che è anche legittimo, ma neanche sulla paternità (questo invece non è affatto legittimo).
“ Tanti i lavori cercati, tante le porte sbattute in faccia, tante le umiliazioni, tanta la fatica, le prese in giro e i lavori retribuiti con quattro soldi” ( chi parla è la donna che si prostituisce per 10.000 euro al mese, pardon, per mantenere la sua bambina dopo essere stata abbandonata da un codardo e vessata e ricattata da un porco).
La logica e ovvia conclusione è che il mio giovane amico che continua a sbattere la testa per cercare lavoro e che sceglie di non vendere il culo a quegli omosessuali disposti a comprarlo(eh sì, pare proprio che non tutti i gay siano degli eroi della causa del progresso e della “liberazione” universale e che addirittura anche molti di loro contribuiscano ad alimentare la mercificazione dei corpi e del sesso…) è un coglione…
Adesso gli telefono e glielo dico. Ma chi te lo fa fare?…
P.S. dimenticavo. Il mio amico non è stato sedotto e abbandonato da una donna codarda che non si è assunta le sue responsabilità abbandonandolo da solo con un figlio, altrimenti forse anche lui avrebbe scelto di vendere il proprio corpo. Non che non lo stia facendo, sia chiaro, ma per 800 euro al mese non ne vale la pena, molto meglio per 10.000 (al netto)…

  (Quota)  (Replica)

Pappagallus savannah 7:15 pm - 8th Dicembre:

Fabrizio Marchi,

https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_good.gif

Non avete idea del disprezzo che provo per la tizia che ha scritto quell`articolo (chiamiamolo articolo, va, e speriamo che qualche vero giornalista non vada in spin e risonanza dentro la tomba) e anche per la prostituta in questione. Piglia 10.000 euro al mese per dare il culo in affitto, selezionando pure i clienti. E si lamenta. Ho un amico infermiere laureato che lava culi per 900 euro in un ospizio, e spesso viene anche preso a schiaffi o lanci di sterco dai pazienti che, si sa, alle volte passati i doppi anta perdono del tutto il lume della ragione. Ovviamente e`un uomo, quindi un oppressore delle povere zoccole come quella descritta. Quindi si merita il suo martirio, che diamine. Che disprezzo che provo, che disprezzo per questa gente.

  (Quota)  (Replica)

Tiziano 8:23 am - 9th Gennaio:

https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2014/01/07/Escort-estratto-conto-800-000-euro_9863050.html
>
Escort con estratto conto 800.000 euro
Per difendersi da accusa rapina. Condannata, rischia verifica
>

  (Quota)  (Replica)

Tiziano 6:19 pm - 27th Gennaio:

http://27esimaora.corriere.it/articolo/i-clienti-delle-prostitute-chi-sono-cosa-cercano-e-perche-anche-con-minorenni/#comments_list
>
Se
27.01 | 16:28 Giulia Morris
Se ci fosse libertà sessuale, il cliente sarebbe impossibile.
In effetti è un bigotto che si rifà a stereotipi antichissimi, triti e ritriti; non è uno che fa “l’amore a pagamento” bensì esercita lo stupro con il conseguente risarcimento del danno.
Poi, se avete figlie e figli disoccupate/i convincetele/i di intraprendere questo “lavoro” (come lo chiamate voi).
Non solo pagherebbero le tasse, ma troverebbero un “mestiere” lucroso e potrebbero accendere il famigerato mutuo per la casetta. Potrete orgogliosamente dichiarare di avere una figlia o un figlio “sex worker”. Suona bene, no?
Che aspettate? Volete che la vostra prole campi di sussidi?
>

  (Quota)  (Replica)

romano 7:34 pm - 28th Gennaio:

Salve a tutti, questo è il mio primo intervento in questo sito… forse vado un po’ OFF TOPIC però ci tenevo a segnalarvi questi 2 esperimenti sociali (che sono emblematici della realtà) dai quali si può capire perchè tanti uomini vanno a prostitute.
http://www.youtube.com/watch?v=gxyySRgrYsU
http://www.youtube.com/watch?v=5JJFBtHcBnM

  (Quota)  (Replica)

Tagliato da Zeus 8:01 pm - 30th Gennaio:

Ho un parente che ha una lieve disabilità, abbastanza diffusa ma poco conosciuta.
E’ la Sindrome di Asperger: Nulla di grave,
può fare una vita normalissima, solo che è
incapace di stabilire relazioni sociali; è timidissimo
e non sa relazionarsi. Pur lavorando normalmente,
ha pochi amici e non riesce a fare nuove conoscenze. E niente amore. Arrivato ad una certa età, ha deciso di andare da una prostituta. Da quello che mi ha detto non è stata un’ esperienza nè negativa nè positiva: “so qualcosa che prima immaginavo soltanto, ma che immaginavo male” mi ha detto. “Almeno morirò conoscendo questo” mi ha detto. Bè, secondo voi un’ uomo così è un mostro? Leggo e sento dire spesso dalle donne che mai e poi mai si concederebbero ad un’ uomo disabile, a prescindere dalla gravità o meno della disabilità e dalla sua natura, sia psichica che fisica.
“Ma che io devo fare la crocerossina?” ha scritto una tizia sul forum “Al femminile”. E giù giudizi sprezzanti sugli uomini timidi, “bacati” o deboli in qualsiasi modo. Chi sono i mostri?

  (Quota)  (Replica)

Fabrizio Marchi 5:09 pm - 13th Marzo:

un mio commento pubblicato su facebook relativametne alla vicenda del marito della Mussolini:
“Mussolini e dintorni.
Secondo me il problema vero non è tanto il fatto che la Mussolini non si sia accorta che il marito paga delle minorenni per fare sesso quanto il fatto che per ricoprire quel ruolo (membro della commissione parlamentare per l’infanzia) bisogna essere persone competenti in materia, cosa che lei non è (ammesso e non concesso che una donna come lei sia competente in qualcosa…). Anche perché non è affatto facile scoprire la doppia personalità di una persona. La psiche umana ha facoltà incredibili di manipolazione. Specie la psiche delle persone psicologicamente disturbate. Non può esserci miglior manipolatore di uno schizofrenico con disturbi della personalità…
Ciò detto, la prima cosa che la Mussolini ha fatto è stata quella di scaricare il marito. Ricordo che il padre di Erika (quella che ha ammazzato con novanta coltellate ciascuno la madre e il fratellino a Novi Ligure alcuni anni fa ed è stata scarcerata da tempo) non ha ripudiato la figlia, anzi, ha continuato a starle vicino, nonostante gli avesse massacrato la famiglia. Al contrario ad esempio di una Anna Falchi o di una Valeria Marini che, come la Mussolini, non ci hanno pensato un minuto a smollare i rispettivi compagni non appena si sono trovati in difficoltà con la giustizia (voglio continuare a definirla tale…).
I media ovviamente le danno una mano cucendole addosso l’abito della donna distrutta dal dolore, quando a mio parere quella è solo preoccupata della sua immagine che sarebbe irrimediabilmente compromessa se continuasse a stare con il marito o addirittura a difenderlo. Specie in considerazione del fatto che lei è una forcaiola giustizialista favorevole alla castrazione per gli stupratori e alla pena di morte.
Voglio dire, tuo marito ha sbagliato e di brutto, su questo non ci piove, ma potrebbe anche avere dei problemi , forse è un uomo che va aiutato, non è detto che sia necessariamente un essere schifoso da gettare in pasto ai vermi solo perché è stato pescato con una minorenne.
Oltretutto, questo va detto anche se è un discorso difficile, anzi difficilissimo, quello della sfera sessuale è un ambito estremamente delicato, contraddittorio, con centomila sfaccettature, dove entrano in ballo una infinità di elementi, e non può essere affrontato come si affronta una qualsiasi altra questione di ordine sociologico, economico o politico. E’ un ambito estremamente complesso, e dico poco, che non può essere affrontato con approcci ideologici aprioristici o peggio moralistici.
Se io scoprissi ad esempio che mia moglie si fa scopare da dei minorenni, non per questo la ripudierei o la allontanerei. Potrei decidere molto probabilmente se non certamente, di interrompere la relazione, ma non per questo la disprezzerei o la odierei. Per la semplice ragione che una donna di 45 o 50 anni che se ne va in giro a scoparsi i ragazzini non sta bene, è evidente, ma non ha assassinato qualcuno a sangue freddo, non è il capo di una banda di narcotrafficanti, non è una mandante di assassini, non ha ordinato il bombardamento di una città con il fosforo bianco o l’uranio impoverito, non fa commercio di organi o di esseri umani. Insomma non è una persona che si deve vergognare. E’ una persona che si deve curare. Sono due cose completamente diverse.
Una donna siffatta è appunto una donna disturbata, che ha problemi psicologici che ovviamente deve essere “stoppata”, cioè deve essere messa nelle condizioni di non perpetrare quel suo comportamento ma che deve essere al contempo anche e soprattutto aiutata, non moralisticamente condannata. Lo stesso identico discorso vale anche per gli uomini, ovviamente.
Proviamo a ragionare fuori dai luoghi comuni e dagli stereotipi falso moralistici, anche perché, ripeto, siamo su un terreno molto scivoloso, ma come sapete non mi piace mettere la testa sotto la sabbia. Ma perché, scusate, quanti di noi a sedici o a diciassette anni non sognavano di portarsi a letto la professoressa di latino o di storia dell’arte? Non era forse il sogno di tutti gli adolescenti? Non poteva capitare? Non è mai capitato? Hai voglia se è capitato e molto probabilmente, anzi sicuramente, continua a capitare. E quello a cui capitava non era certo considerato un reietto; al contrario, era considerato un gran paraculo, uno che si porta a letto la prof. di storia dell’arte, noi a farci le seghe su di lei e lui invece che se la “tromba”…
Alzi la mano (però poi mentre nega mi deve guardare in faccia…) chi non ha mai avuto di queste fantasie (che qualcuno ha realizzato…).
Che vogliamo fare, ripararci dietro ad una condanna formale e politicamente corretta della cosa (e soprattutto della prof. o del prof. incriminati) e metterci così l’anima in pace o invece scegliamo di mettere le mani in un ginepraio e di indagare un territorio estremamente complesso e contraddittorio quale è la sfera sessuale?
Onde evitare i soliti avvoltoi che svolazzano pronti a gettarsi sul loro misero brandello di carne, qui nessuno sta giustificando il sesso con le/i minorenni, men che meno meno il sesso mercenario con le/i minorenni, né tanto meno la pedofilia che è un’altra cosa ancora (un comportamento psicopatologico e criminale nello stesso tempo) sulla quale non entro perché è un tema assai complesso che necessita di esperti; io non lo sono e non voglio banalizzare.
Voglio solo dire che il tema è estremamente complesso e come tutte le questioni complesse va affrontato in modo intelligente e non moralistico, sia che la morale sia quella bacchettona, clericale e piccolo borghese di una volta, sia quella “politicamente corretta” oggi dominante e altrettanto bacchettona.
Con il forcaiolismo e il moralismo di qualsiasi natura non si sono mai risolti i problemi. Specie in questi ambiti.
http://www.liberoquotidiano.it/news/11568361/Baby-squillo–Mussolini-in-lacrime.html

  (Quota)  (Replica)

Enrico Rossi 3:07 pm - 6th Giugno:

Il Canada si allinea al modello nordico (Esercitare la prostituzione e pubblicizzarla sarà legale, ma usufruire del servizio sarà reato)

http://www.economist.com/blogs/americasview/2014/06/prostitution-canada

  (Quota)  (Replica)

fulvioterzapi 5:21 pm - 6th Giugno:

spulciando i blog femministi americani sono rimasto sorpreso dal constatare che le femministe mainstream di colà siano in maggioranza favorevoli alla legalizzazione della prostituzione, contrariamente a quelle nostrane. probabilmente sulle nostre ha influito il moralismo catto-bigotto in tandem con le organizzazioni criminali che perderebbero parte dei loro profitti da un’eventuale legalizzazione del fenomeno. se è vero che il femminismo è espressione del sistema c’è dunque da ipotizzare che l’asse Vaticano-Mafia abbia influenzato le ideologhe italiane nel loro rifiuto irrevocabile verso la legalizzazione del mercimonio.

  (Quota)  (Replica)

Tarallo 1:21 am - 3rd Luglio:

Fulvio Terzapi, veramente la prostituzione fu resa illegale da una persona laica( o meglio, laicista) e anticlericale,Lina Merlin. Invece ai tempi della Roma Papalina, vi erano bordelli ogni due metri, con la tolleranza dei papi, di qui il termine “case di tolleranza”. La Repressione sessuale contro i clienti di prostitute è perfettamente in linea con il Liberalismo che è basato sulla logica della Selezione/Merito..
Purtroppo oggi è successo che in questa Chiesa postconciliare,i cattolici avendo perso ogni punto di riferimento e vedendosi attaccati a destra e manca, si sono adeguati al politicamente corretto femminista per cercare di non perdere consenso. E così assistiamo al paradosso di vedere i cattolici e “Genderisti” alla Hollande uniti nella lotta contro i clienti di prostitute e contro la “mercificazione del corpo delle donne”.

  (Quota)  (Replica)

sergio 8:46 am - 10th Novembre:

Segnalo la nuova ordinanza – che in realtà non è “nuova” ma vecchia -, del sindaco di Todi (un uomo del PD…).
https://twitter.com/carlo_rossini/status/651663146923397120
450 euro di multa ai cosiddetti “clienti” ma non alle prostitute…
Insomma, il mondo alla rovescia.

  (Quota)  (Replica)

sergio 8:49 am - 10th Novembre:
armando 4:09 pm - 10th Novembre:

Impareggiabile Rossini. I soggetti dediti al meretricio e che assumono atteggiamenti, modi di vestire etc, che manifestano tale intenzione, sono salvi, mentre i clienti puniti. Una logica ineccepibile, non c’è che dire. Una logica, tuttavia, logica, se si parte dal presupposto che la donna non è punibile. per diritto di sesso o per diritto divino non saprei dire.

  (Quota)  (Replica)

Rino DV 7:26 pm - 21st Aprile:

La lotta contro il sesso a pagamento esplicito si estende.
Il pagamento implicito invece va benissimo, come prova la recente legge sulle “Convivenze”.
.
Entro breve tornerò a Colfosco di TV, dove, su iniziativa dell’Immenso, ci trovammo 15 anni fa, pugno di osadiavoli, a rendere omaggio alla tomba di Antonello. Suicida per esser stato beccato a pagare sesso. Là il nostro Immenso si presentò con un mazzo di gigli bianchi (anche da questo si intuisce che quel grande si è guadagnato sul campo quell’aulico appellativo).
Là io tornerò.
Con dei gigli bianchi.
———-

En los últimos tiempos, es el llamado modelo sueco —o nórdico, ya que los primeros en copiarlo fueron algunos de sus vecinos del norte— el que está cobrando fuerza. Tras Suecia, la criminalización de los clientes de la prostitución se ha aprobado en Islandia, Canadá, Singapur, Sudáfrica, Corea del Sur, Irlanda del Norte (desde 2015) y Francia. También en Noruega, con el añadido de que ese país también persigue a aquellos que hacen turismo sexual. Además, el Parlamento Europeo instó en 2014 a los Estados miembros a adoptar fórmulas similares y Bélgica, Irlanda y Escocia debaten actualmente proyectos de ley basados en el nuevo abolicionismo. Otros países, como Finlandia, han apostado por un sistema híbrido: castigan la compra de servicios sexuales, pero solo si la prostituta es víctima de las redes de trata.

  (Quota)  (Replica)

Linda 7:03 pm - 4th Ottobre:

Ciao a tutti, io da donna ma sopratutto da ex-escort, credo di poter dare un parere autorevole sull’ argomento. Premetto che sono italiana e che non sono stata indotta da nessuno a vendere il mio corpo, se non dalle “circostanze”. Ho dovuto infatti andare a vivere da sola molto presto per seri problemi di convivenza familiare, e questa “attività”, tra le varie che ho svolto, è l’ unica che mi ha permesso di potermi mantenere da sola adeguatamente. Certo io non guadagnavo le cifre astronomiche delle ragazze di cui si racconta nel post, ma diciamo che non potevo lamentarmi in quanto l’ incasso medio giornaliero, nel periodo “d’oro” si aggirava intorno ai 400 euro per una media di 4/5 appuntamenti al giorno. Ho sempre e solo lavorato in hotel o in appartamento per motivi di igiene e di sicurezza, e non è vero che i clienti fossero solo uomini sfigati con le donne. Alcuni di loro non avevano alcun bisogno di “pagare” per avere compagnia femminile. Lo facevano solo e unicamente per “trasgredire”. Ho ricordi sia belli che brutti della mia clientela. Non è che disprezzassi i miei clienti, più che altro disprezzavo l’ ipocrisia con cui molti trattavano noi ragazze. Criticavano e giudicavano la nostra scelta, compresi quelli che dimostravano di apprezzare anche la mia persona oltre che il mio corpo, ma poi ci cercavano di nascosto dalla “gente perbene”. Questo genere di lavoro, se lo fai per libera scelta, può essere piacevole e divertente i primi tempi ma alla lunga arrivi a non poterne più perchè trasforma la tua sessualità in qualcosa di “freddo e meccanico”, togliendoti ogni slancio. E comunque dopo un pò il desiderio di fare altro e anche di avere relazioni “normali” irrompe in maniera violenta, penso sia così un pò per tutte. Io ho cominciato a 28 anni e ho smesso ( definitivamente ) a 39. Un pò perchè con l’ avanzare dell’ età la clientela cala considerevolmente, e un pò perchè di quella vita non ne potevo veramente più. Attualmente studio per imparare una professione seria, sto avviando un’ impresa per conto mio e sono tornata a vivere da mia madre, i miei attuali guadagni sono minimi, me la cavo perchè possiedo una casa che posso periodicamente affittare altrimenti.. ciccia! La casa l’ ho pagata in parte con i proventi della mia vecchia attività, e in parte con l’ aiuto dei miei genitori ( che non hanno mai saputo niente del mio lavoro di escort ). Se sei una escort, separare la tua vita “ufficiale” ( famiglia, conoscenti, parenti, amicizie normali ) da quella “segreta” ( fatta di clienti e trasgressioni ) è fondamentale se vuoi vivere in pace. Per quanto riguarda gli uomini, attualmente non cerco storie impegnative ma mi piace frequentare ragazzi molto più giovani di me, li trovo più “teneri” e spontanei e meno cinici di quelli più maturi, e mi piace “istruirli” con la mia vasta esperienza sessuale.. Non ho più accettato incontri per i quali vengo pagata e non ne sento il desiderio. Al massimo potrei fare qualche massaggio ma niente di più. Cosa penso del fatto di legalizzare la prostituzione anche per far sì che venga sdoganata? E’ PURA UTOPIA. Viviamo in una società troppo bacchettona e i clienti ( ma sopratutto le prostitute ) non avranno MAI, IN NESSUN CASO, un riconoscimento sociale. Perciò non illudetevi. Continuate a fare liberamente quello che avete sempre fatto, se vi va, ma non aspettatevi mai la comprensione dei “benpensanti”. Che sanno, ma vogliono far finta di non sapere. Che devono tollerare, ma se potessero ci metterebbero tutti al rogo! Magari dopo averci “testato”…

  (Quota)  (Replica)

Daniele 11:51 pm - 4th Ottobre:

Linda
>>>>>>>>
Alcuni di loro non avevano alcun bisogno di “pagare” per avere compagnia femminile. Lo facevano solo e unicamente per “trasgredire”.
>>>>>>>
Sì, ma alla fine anche un uomo “non sfigato” (termine che odio) paga per “trasgredire” perché non trova gratuitamente quel che cerca e non perché “gli piace pagare”, come si favoleggia da tempo negli ambienti femminil/femministi; perché è chiaro che al di là delle tante chiacchiere che si fanno in giro, le femmine non sono affatto così disponibili e “vogliose”:
Se così fosse tu stessa non avresti potuto fare la prostituta, proprio perché in quel caso gli uomini non avrebbero avuto, e non avrebbero, bisogno di pagare.

———————
Linda
>>>>>>>>>>
Non è che disprezzassi i miei clienti, più che altro disprezzavo l’ ipocrisia con cui molti trattavano noi ragazze. Criticavano e giudicavano la nostra scelta, compresi quelli che dimostravano di apprezzare anche la mia persona oltre che il mio corpo, ma poi ci cercavano di nascosto dalla “gente perbene”.
>>>>>>>>>>>

Hai avuto a che fare con clienti che criticavano e giudicavano la tua (vostra) scelta?
Boh, mi sembra strano, perché a parte le solite eccezioni, gli uomini non si mettono a criticare le prostitute, anche perché già sanno che senza criticarle e pur pagando, ottengono molto poco, figuriamoci se uno si mette pure a giudicarle.
Casomai è molto più facile che una prostituta giudichi male gli uomini che vanno con lei, e questo discorso vale sia per le italiane che per le straniere, sempre pronte a sputare nel piatto in cui mangiano.
———————-
Linda
>>>>>>>>>
Questo genere di lavoro, se lo fai per libera scelta, può essere piacevole e divertente i primi tempi
>>>>>>>>>>
Forse tu sarai stata un’eccezione, ma io non credo affatto che le prostitute trovino piacevole e divertente il loro cosiddetto lavoro, casomai remunerativo, molto di più di qualsiasi altro lavoro “normale”.
Ed è solo quello il motivo per cui lo fanno.
———————
Linda
>>>>>>>>>>>
ma alla lunga arrivi a non poterne più perchè trasforma la tua sessualità in qualcosa di “freddo e meccanico”, togliendoti ogni slancio
>>>>>>>>>>>
A questo ci credo.
Del resto questo è un discorso che per altri versi riguarda pure tanti uomini frequentatori assidui di prostitute.

  (Quota)  (Replica)

Linda 12:00 pm - 5th Ottobre:

Daniele, non è affatto così strano trovare uomini che vanno con le prostitute ( anche se preferisco il termine “sex worker” ) pur disprezzandole. Ci ricolleghiamo a quel discorso dello “sputare nel piatto in cui si mangia”. Visto che è vero che i clienti devono pagare per queste signore e signorine, ma è anche vero che queste ultime in cambio concedono il loro corpo ( cosa non da poco, viste le conseguenze che questo può implicare anche in termini di integrità fisica ), la loro disponibilità e il loro tempo. Si tratta di uno scambio, a tutti gli effetti. Quindi io la smetterei con il dire che la escort o la “girl” d’ appartamento sono solo delle parassite. Sono persone che forniscono un servizio “particolare”. Fine della storia. Nessuno è obbligato ad andare con loro. Chi ce l’ ha con noi ( che svolgiamo o abbiamo svolto questo mestiere ) è perchè pensa che quei soldi che ci hanno dato siano “regalati”, e trascurano il fatto che darsi ogni giorni a uomini diversi e sconosciuti perchè LO SI DEVE fare, per una donna non è così divertente. Può esserlo all’ inizio, ripeto. Perchè quando cominci può esserci il fascino della trasgressione e della novità. Ma alla lunga stanca e ti esautora, pur selezionando molto la clientela come facevo io. Certo, io preferivo fare la escort piuttosto che stare alle dipendenze di datori di lavoro che mi imponevano mansioni logoranti, mi sfruttavano per due soldi e risucchiavano tutto il mio tempo ( quella per me era l’ unica “alternativa” ). Questo però non significa che debba essere crocifissa. Vedete, il fatto è che voi uomini considerate il potere sessuale che abbiamo noi donne come un enorme privilegio, ma in realtà non è una cosa che ci da chissà quali vantaggi, sicuramente ce ne da molti meno di quelli che si pensa, e comunque per noi donne il sesso ludico non è così importante come può esserlo per un uomo perchè biologicamente da quel punto di vista abbiamo altre esigenze. Per la donna, anche la più emancipata, alla lunga risulta degradante essere cercata solo per motivi sessuali, e a quel punto può subentrare la scelta di mettere a reddito il proprio corpo nell’ ottica di una sorta di “vendetta” da parte della donna verso il genere maschile da cui si sente – a torto o a ragione – usata. Che poi molte vostre battaglie a tutela del genere maschile siano giuste, su questo non discuto. Quello che contesto è il fatto di mettere la sessualità femminile sullo stesso piano di quella maschile perchè questo è un azzardo. Così come è un azzardo voler inquadrare a tutti i costi il rapporto eterossessuale di coppia in uno schema rigido e immutabile perchè cambiano le epoche e cambiano le persone, e oggi non potrebbe più essere come 40/50 anni fa. Così come il genere femminile ha le sue colpe e le sue mancanze, ce le ha anche il genere maschile, il quale ( pensando di fare il “giusto” ) in passato ha sempre bloccato e represso le donne e ha impedito loro di esprimersi come avrebbero voluto/potuto. La colpa delle donne è stata forse quella di arrendersi troppo facilmente e di accettare certe imposizioni in cambio di “un piatto di lenticchie”.

  (Quota)  (Replica)

Daniele 5:43 pm - 5th Ottobre:

LInda
>>>>>>>>>>>
e trascurano il fatto che darsi ogni giorni a uomini diversi e sconosciuti perchè LO SI DEVE fare, per una donna non è così divertente
>>>>>>>>>>>
Vedi che stai dicendo le stesse cose che dico io?
Le prostitute non trovano divertente fare le prostitute; semplicemente lo fanno perché si guadagna molto di più e molto più velocemente.
Del resto non è divertente nemmeno svolgere i cosiddetti lavori normali, per 1200-1300 euro al mese (o 200-300 euro al mese in Romania, in Albania o in Bulgaria).
Riguardo alla questione di quei clienti che disprezzano le prostitute, ti dico che in molti casi è vero, solo che non credo affatto che i suddetti lo vadano a dire in faccia alla prostituta nel momento in cui ci si appartano.
Del resto nemmeno la prostituta dice in faccia al cliente che lo considera un “povero sfigato”, nonché “un bastardo che cornifica la moglie”, etc..
Poi è chiaro che non sempre è così.
—————–
Linda
>>>>>>>>>>>>>
Per la donna, anche la più emancipata, alla lunga risulta degradante essere cercata solo per motivi sessuali, e a quel punto può subentrare la scelta di mettere a reddito il proprio corpo nell’ ottica di una sorta di “vendetta” da parte della donna verso il genere maschile da cui si sente – a torto o a ragione – usata.
>>>>>>>>>>>>>
Lo so bene, ed infatti non mi stai dicendo nulla che non sapessi già.
Per tutta una serie di ragioni, di cui in ambito Momas si è parlato spesso, donne e sesso ludico non vanno MAI di pari passo, nonostante le tante sciocchezze che si raccontano in giro.
———————–
Linda
>>>>>>>>>>>>
Così come il genere femminile ha le sue colpe e le sue mancanze, ce le ha anche il genere maschile, il quale ( pensando di fare il “giusto” ) in passato ha sempre bloccato e represso le donne e ha impedito loro di esprimersi come avrebbero voluto/potuto.
>>>>>>>>>>>>
Linda, questa è una visione proprio femminista della storia del rapporto tra i due sessi.
Ossia, questo è ciò che le femminisre ripetono da decenni come un mantra, solo che la realtà è ben più complessa e non così bianca e nera come la raccontano le suddette.

————-
PS: personalmente non ho niente contro le prostitute.
Del resto, e considerando la cosiddetta “asimmetria sessuale” esistente tra i due sessi, se non ci fossero la vita di tanti uomini sarebbe ancora più difficile e squallida di quello che normalmente è (perché la vita di molti uomini è veramente una schifezza, benché la propaganda quotidiana li(ci) descriva tutti come dei privilegiati), ma resta il fatto che come tu non tolleri una certa ipocrisia maschile, io non sopporto l’ipocrisia femminile.

  (Quota)  (Replica)

Renzoni 12:57 pm - 1st Ottobre:

Sindrome di Asperger o no,pensi che sia un assioma che un uomo buono finisca per isolarsi,fin troppo normale.

Riguardo alle complessate di quel forum,beh,penso che dovrebbero sciacquarsi la bocca quando parlano dei nazisti,loro sono uguali;anche per i nazisti il più debole meritava di essere soppresso.
Solo che al contrario di queste,i nazisti AVEVANO LE PALLE di portare avanti le loro idee.

Tagliato da Zeus:
Ho un parente che ha una lieve disabilità, abbastanza diffusa ma poco conosciuta.
E’ la Sindrome di Asperger: Nulla di grave,
può fare una vita normalissima, solo che è
incapace di stabilire relazioni sociali; è timidissimo
e non sa relazionarsi. Pur lavorando normalmente,
ha pochi amici e non riesce a fare nuove conoscenze. E niente amore. Arrivato ad una certa età, ha deciso di andare da una prostituta. Da quello che mi ha detto non è stata un’ esperienza nè negativa nè positiva: “so qualcosa che prima immaginavo soltanto, ma che immaginavo male” mi ha detto. “Almeno morirò conoscendo questo” mi ha detto. Bè, secondo voi un’ uomo così è un mostro? Leggo e sento dire spesso dalle donne che mai e poi mai si concederebbero ad un’ uomo disabile, a prescindere dalla gravità o meno della disabilità e dalla sua natura, sia psichica che fisica.
“Ma che io devo fare la crocerossina?” ha scritto una tizia sul forum “Al femminile”. E giù giudizi sprezzanti sugli uomini timidi, “bacati” o deboli in qualsiasi modo.Chi sono i mostri?

  (Quota)  (Replica)

Renzoni 10:10 am - 30th Ottobre:

————-
“PS: personalmente non ho niente contro le prostitute.
Del resto, e considerando la cosiddetta “asimmetria sessuale” esistente tra i due sessi, se non ci fossero la vita di tanti uomini sarebbe ancora più difficile e squallida di quello che normalmente è (perché la vita di molti uomini è veramente una schifezza, benché la propaganda quotidiana li(ci) descriva tutti come dei privilegiati), ma resta il fatto che come tu non tolleri una certa ipocrisia maschile, io non sopporto l’ipocrisia femminile.”

E’ grande questo intervento di Daniele.Davvero!!
Magari questo discorso lo facessero i mass-media(che se ne guardano bene invece dal farlo).
Dell’asimmetria sessuale non se ne parla mai,anzi è solo un problema del povero sfigato.
Ciò mi dà l’idea che per quanto la nostra società abbia fatto un enorme balzo tecnologico,riguardo al lato sociale ed umano è rimasta mooolto indietro!

P.S. In realtà ho molta più stima delle prostitute che di certe donnine perbene.Molte di queste nascondono un’anima nobile.

  (Quota)  (Replica)

Lascia un commento Cancel reply

* Richiesto
** Il tuo indirizzo email non verrà reso pubblico
Markup Controls

 

Aggiungi un'immagine