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20 Apr 2010  |  103 Commenti

Sesso, Islam e Occidente

Dopo quella del’aborto fa capolino un’altra delle questioni tanto care a molti utenti delle vecchie liste maschili: l’Islam e la sua presunta imminente invasione del mondo e della civiltà occidentale.

E allora mi tocca dire la mia non perché ritenga particolarmente interessante l’argomento (fondamentalmente falso e creato ad arte, a mio parere), ma perché molta gente sta visitando il blog (oltre che il sito) ed è bene che veda quale sia la posizione ufficiale e non pensi che questo sia un covo di novelli crociati postmoderni.  Poi se ce ne sono facessero pure, ma certo non è la nostra posizione.

A mio giudizio, mi rivolgo appunto ai nuovi crociati della civiltà cristiana e occidentale, siete immersi in macroscopiche contraddizioni ma, soprattutto, siete condizionati  dalla più banale, scontata, sciatta, becera (e anche con un retrogusto razzista, diciamolo) propaganda e manipolazione mediatica, culturale e psicologica, relativamente a questo tema.

Parto da quelle che io ritengo essere delle contraddizioni macroscopiche, andando per punti.

a)      Il mondo occidentale, sempre secondo i “crociati”, starebbe vivendo una offensiva complessiva da parte del mondo islamico, con lo scopo di annientarci e di sottometterci . Sogno segreto (e neanche tanto) dell’Islam, secondo questa concezione, da sempre però frustrato dalla superiorità complessiva della civiltà occidentale (e bianca, diciamolo su, non lo potete dire perché sarebbe troppo politicamente scorretto ma lo dico io che non lo sono, al vostro posto, così vi tolgo anche una castagna dal fuoco).

Peccato però che mentre (tranne rari casi, come ad es. proprio l’Italia meridionale e la Spagna in età antiche, sia pure per un lungo periodo)  i mussulmani non hanno mai messo piede (non sto parlando in termini individuali ma come entità organizzate, cioè militarmente e politicamente) nel mondo occidentale, se non alle sue frontiere, viceversa il nostro mondo occidentale ha da sempre messo più che un piede nel loro e senza mai chiedere il permesso. Non voglio andare troppo a ritroso nella storia altrimenti c’è sempre il solito furbetto che se la cava sostenendo che bisogna guardare all’oggi e non rifugiarsi nel passato.

E allora guardiamo all’oggi. Un’occhiatina nel passato recente però  (cioè del secolo appena trascorso) la dobbiamo dare. E se la diamo ci accorgiamo (non entro nei particolari perché dovrei scrivere per mesi ma è sufficiente un buon manuale di storia per le scuole medie superiori per documentarvi), che fin dai primi anni del ‘900 (ma anche prima) le grandi potenze occidentali, cioè la Francia e l’Inghilterra in questo caso, si sono spartite alla grande il mondo  islamico occupando politicamente, militarmente e/o con politiche coloniali la gran parte di quei paesi: l’Iraq, l’Afghanistan, la Palestina, l’Egitto, l’Algeria, il Marocco e via discorrendo.

Come dicevo, non entro nel merito perché sarebbe troppo lungo. Mi interessa in questa sede solo disvelare le menzogne, date forse dall’eccessivo ascolto di determinata propaganda e da un scarsa conoscenza dei fatti, e offrire una chiave di lettura un po’ più attinente a questi ultimi e non alla prima.

I due Imperi coloniali, quello francese ma soprattutto quello britannico, cominciarono a sfaldarsi tra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni ’60 e il loro posto fu sostanzialmente occupato dagli USA e dal loro cane da guardia: Israele. Tra i primi anni ’70 e i primi anni ’90 assistiamo quindi al dominio americano nel mondo islamico, perpetrato attraverso Israele e successivamente anche attraverso i cosiddetti paesi arabi moderati, cioè quei paesi piegati, con le buone (dollari e protezione) o con le cattive, ai diktat israelo-americani. Fanno eccezione (negativamente, dal mio punto di vista) l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, il Qatar, il Kuwait e compagnia cantando, che fin da subito (al di là delle chiacchiere strumentali sul diritto dei palestinesi alla loro terra) stabiliscono un alleanza di ferro con i nuovi padroni, gli USA. Un’alleanza fondata sullo scambio energetico e militare. Noi (paesi arabi cosiddetti moderati, in realtà spesso delle orrende dittature semifeudali ma rette da potenti SpA nei confronti delle quali ci guardiamo bene dal fare guerre per esportare democrazia e libertà) diamo a te (USA) il petrolio e tu ci proteggi dai movimenti panarabi, nazionalisti e socialistoidi illo tempore sostenuti dall’URSS (leggi la ex R.A.U. Repubblica Araba Unita, Egitto di Nasser, OLP, di Arafat, Siria di Assad e Iraq del Partito Baath di cui anche il feroce anticomunista Saddam è stato esponente) che potrebbero crearci dei problemi e mettere in discussione l’ordine dominante.

Crolla l’URSS e gli USA non hanno più alcun ostacolo alla possibilità di una penetrazione diretta in quell’area. Che si fa? Bè, intanto non si vede perchè non si dovrebbe mettere le mani sul petrolio iracheno (l’iraq è uno dei primi paesi al mondo produttori di petrolio), tanto più che lì c’è Saddam che non ha più nessuna utilità. Lo abbiamo utilizzato, armato e finanziato contro Khomeini, adesso lo possiamo buttare a mare perché non ci serve più e comunque  ci serve di più il petrolio iracheno. E vai. Una prima guerra senza buttarlo giù perchè ancora (Saddam)serviva a qualcosa,  e poi una seconda con la quale ce lo leviamo definitivamente dalle scatole. Da allora la storia la conosciamo tutti; il paese è militarmente occupato dagli USA. Più o meno la stessa cosa succede in Afghanistan dove, dopo aver utilizzato i talebani contro i sovietici e con l’alibi dell’attacco alle Torri Gemelle, il paese viene occupato militarmente da una vasta coalizione occidentale, fra cui l’Italia. Le ragioni di quell’occupazione? Gasdotti, produzione e controllo del traffico di droga a livello mondiale, ragioni di ordine geopolitico (pressione sulla Cina e l’India). Come a dire, qui ci siamo noi, belli, non vi mettete in testa niente perché non potete competere con la nostra forza militare.

Risultato finale del tutto, tre paesi del mondo arabo e islamico sono militarmente occupati dal nostro mondo occidentale, però minacciato da quello islamico…Vabbè… Andiamo avanti…

Mi piacerebbe sapere, visto che noi riteniamo di essere minacciati dal mondo islamico, quale sia la sensazione che provano gli arabi e gli islamici che hanno tre paesi militarmente occupati da potenze straniere e, laddove non sono occupati, sono comunque sottoposti al dominio indiretto del mondo occidentale, attraverso le borghesie locali dominanti e i loro governi fantocci al servizio degli USA e di Israele  (anche se formalmente, come ripeto, ogni tanto fanno qualche dichiarazione sull’indipendenza della Palestina).

Ora, sempre per coloro che sono ossessionati dalla minaccia islamica (mi viene da ridere), facciamo un giochetto. Proviamo ad invertire le parti e a pensare a tre paesi del mondo occidentale, che so, la Francia, l’Italia e la Germania, militarmente occupati dagli eserciti di una coalizione di paesi  dell’area mediorientale. Oltre naturalmente a tutto ciò che un’ipotesi simile comporterebbe, come abbiamo appena detto (sfruttamento delle risorse, sottomissione, politiche neocoloniali e via discorrendo).

La sola ipotesi, ci fa ridere, non sorridere, ridere, per quanto è irrealistica, assurda e addirittura inconcepibile, fino ad essere grottesca.

Eppure da queste parti si continua a parlare con disinvoltura di minaccia islamica. Sono occupati militarmente da noi e noi stessi diciamo di essere minacciati da loro. Bellissima questa cosa (si fa per dire…)…Siamo veramente capaci di tutto, la mente umana è evidentemente capace di credere a quello che vuole credere. E allora bastano veramente quattro stronzate sparate nei megafoni mediatici di qualche cazzone avariato “ce l’ho durista” alla Bossi o alla Borghezio  per convincere masse intere di ignoranti col paraocchi, incapaci di vedere e leggere il mondo oltre i confini del lombardo-veneto, che siamo minacciati dalle orde islamiche.

Bah…chiudo qui, per carità di patria, l’analisi a sfondo geopolitico, e passo a quella di ordine culturale.

b)      L’Europa sarebbe minacciata dal mondo islamico sostanzialmente attraverso due ordini di fattori: quello culturale-religioso e quello migratorio.

La Turchia, peraltro il paese più occidentalizzato del mondo musulmano, assieme alla Siria (anche se è vietato dirlo perché è considerato uno “stato canaglia”) sarebbe la punta di diamante dell’avanzata islamica in occidente.

La Turchia è ormai un pezzo fondamentale dell’economia occidentale ed il principale partner commerciale della Germania, in particolare, ma anche del’Italia, fra gli altri. La grande maggioranza dei turchi che vivono in Europa (ma vale anche per quasi tutti gli altri, egiziani ecc) stanno di fatto essi stessi modificando la loro cultura. Ogni tanto si legge che qualche padre turco o marocchino in un qualche paese europeo ha percosso e in taluni casi è perfino arrivato ad assassinare la figlia perché questa non voleva più sottostare agli usi e ai costumi della religione d’origine. Questi casi, abbastanza sporadici peraltro (comunque sia, assolutamente ingiustificabili), sono gonfiati all’ennesima potenza dalla comunicazione. Chi è stato in Germania (dove c’è la comunità islamica più grande di ormai seconda e anche terza immigrazione) sa perfettamente che una gran parte dei turchi sta ormai modificando, e in parte ha già modificato, usi e costumi. Andate a vedere come “sculettano” e come si “smutandano”tante giovani turche (nate e cresciute in Germania) e poi riflettete su chi è che rischia realmente di vedere il proprio mondo eroso dalla cultura, dagli usi e dai costumi dell’altro…

Non scherziamo…Ciò che temono di più nel mondo islamico è proprio la corruzione dei loro costumi (e hanno perfettamente ragione, dal loro punto di vista) sotto il profilo sessuale. Mercificazione sessuale, pornografia, “smutandamento”, stanno facendo quello che non sono riusciti a fare il napalm e l’uranio impoverito. Proprio e anche la penetrazione di questa falsa (ultrafalsa) liberazione sessuale è ciò che sta scompaginando il loro tessuto culturale. Naturalmente ciò non significa nel modo più assoluto condividere la loro concezione della sessualità e della relazione fra i generi dalle quali, come ben sapete, sono distante anni luce essendo addirittura un sostenitore e (per quanto è nelle mie possibilità) un praticante del sesso ludico teorizzato da Paolo Barnard nei suoi articoli. Significa solo cercare di capire cosa sta avvenendo anche in quel mondo. E personalmente, pur sottolineando ancora una volta la mia distanza totale da quella cultura (specie, ma non solo, in materia sessuale), trovo assolutamente ipocrita che il nostro mondo, dove la sessualità è stata ridotta nel modo in cui è stata ridotta, possa permettersi di avere la presunzione di insegnare a quell’altro quali dovrebbero essere i comportamenti da adottare in materia.

Anche qui mi viene da ridere.  Abbiamo l’ardire (diciamo pure la faccia come il culo…) di dire ad un musulmano che la sua concezione del sesso è sbagliata. Noi, che abbiamo ridotto il sesso a merce, che abbiamo trasformato interi paesi in bordelli dove andiamo a scaricare (è il caso di dirlo) la parte più fetida e peggiore di noi stessi, abbiamo il pudore (leggi anche qui la faccia come il culo) di andare da quegli altri a dirgli cose simili e a spiegargli che sbagliano…La mia opinione è che il burqa (peraltro usato da un esigua minoranza del mondo islamico, vedi Afghanistan e poche altre aree, ho girato in lungo e in largo per la Palestina, il Libano, la Giordania e la Siria e avrò visto si e no una donna su cento con il burqa) sia l’altra faccia della “minigonna girofica”. Con la differenza che la “minigonna girofica” (con tutto ciò che questa significa, spero sia evidente ciò che voglio dire…) dalle nostre parti la indossano tutte, ma proprio tutte,mentre il burqa, come già spiegato, è in voga solo in alcune aree del mondo musulmano…

c)       Ma a questo punto scatta l’altra grande contraddizione. E cioè che i nostri amici timorosi dell’invasione barbarica islamica, paladini della difesa dell’ occidente minacciato , sono al contempo anche i più severi critici dello “smutandamento” (e hanno ragione) delle donne occidentali e più in generale  di come il sesso viene vissuto e concepito in occidente. Ciò nonostante continuano ad imprecare contro quegli stessi usi e costumi in voga tra i musulmani ai quali invece molti di loro auspicherebbero perché restituirebbero loro, da una prospettiva neoconservatrice, il ruolo, il “potere” e l’identità perduta di uomini. Addirittura ho letto post in cui si denunciano le vessazioni (vere in molti casi, infatti io non ho nulla a che vedere con quel modo di vedere le cose) a cui sarebbero sottoposte le donne nel mondo musulmano. Naturalmente anche in questo caso il bombardamento psicomediatico si fa portatore di una interpretazione deformante e a senso unico delle cose, distorcendo la realtà fino all’inverosimile e dipingendo tutto il mondo che va da Tunisi, passando per Algeri, Il Cairo, Beirut, Gerusalemme, Amman, Damasco, Bagdad, fino a Kabul come un mondo dove a tutte le donne, sempre comunque e dovunque, viene imposto il burqa, l’infibulazione, la sottomissione totale,l’emarginazione in ruoli gregari e violenze di ogni genere e dove gli uomini, sempre comunque e dovunque, sono i violenti, gli stupratori (mi viene da ridere perchè lo stupro da quelle parti è punito non severamente , di più), i sopraffattori, i dominatori ecc.

Questa musica peraltro non mi è nuova… “sempre comunque e dovunque” le donne sono una cosa, “sempre, comunque e dovunque” gli uomini sono un ‘altra, opposta e contraria. Vale per noi, figuriamoci se non vale per il mondo islamico, dove per la verità, siccome non siamo degli ottusi integralisti ma ci piace osservare la realtà con lucidità , questo assioma ha qualche fondamento reale.  Perché non c’è alcun dubbio, sempre per evitare i soliti furbetti (in questo caso soprattutto esterni al sito) che la relazione uomo donna sia sottoposta, in quei contesti, a delle regole e a delle leggi molto più rigide delle nostre (e infatti, per l’ennesima volta, ribadisco che a me quel mondo non piace affatto) che però vincolano, è necessario dirlo, non solo le donne, ma anche gli uomini. Perché se le donne sono represse, e in moltissimi  casi lo sono, non è che gli uomini siano dei “liberati”. A meno che non pensiamo che uscire la sera fra soli uomini per andare a scopare in uno squallido bordello delle puttane abbrutite e sfatte una o due volte al mese (l’harem ce l’hanno gli emiri e gli sceicchi petrolieri ma non certo le masse dei poveracci, che sono tanti, cioè i locali uomini beta…) e poi tornarsene a casa, sia la felicità…
Naturalmente l’altra faccia della medaglia di quel modo di intendere la sessualità è il nostro: mercificazione selvaggia e di massa della sessualità, ridotta a logiche mercantili e strumentali, relazioni fra i sessi dominate dalle logiche del “do ut des”, “smutandamento” sistematico delle donne, prostituzione materiale e soprattutto morale e psicologica, pornografia. Il tutto spacciato per libertà sessuale quando in realtà nulla di tutto ciò, ovviamente, ha minimamente  a che vedere con una sana, libera e naturale sessualità vissuta serenamente, giocosamente e alla luce del sole.

Personalmente, e lo dico con convinzione, credo che il nostro mondo, per lo meno da questo punto di vista, non abbia una sola carta in regola per poter insegnare a quell’altro quali possano e debbano essere gli usi e i costumi sessuali. Si tratta di due concezioni entrambe oppressive e distorte, l’una da precetti religiosi e l’altra dall’ideologia del mercato.

Insomma, in conclusione, l’uomo medio culturalmente di “destra” (mi si passi la semplificazione solo per capirci), vorrebbe il ritorno ai vecchi ruoli maschili all’interno della relazione con la donna. Vecchi ruoli che in fondo l’Islam gli potrebbe restituire. Però nello stesso tempo l’Islam gli fa schifo proprio perché lo ritengono troppo rigido e non stiamo parlando in questo caso dal punto di vista politico ecc., quello è un altro discorso. (Fermo rimanendo che non è scritto da nessuna parte che non possa esistere  un paese dove la maggioranza se non la totalità dei suoi cittadini è di religione musulmana ma al contempo governata da un regime democratico. Un altro conto ancora è lo stato confessionale, dove cioè religione e politica coincidono. La Tunisia, e ormai anche l’Algeria, sono due paesi a sistema politico democratico parlamentare ; in Tunisia sono rappresentati pure i socialisti, tant’è che Craxi era di casa, e anche i comunisti. Paesi  dove al contempo tutti, ma proprio tutti, sono musulmani).

Insomma, mettiamo d’accordo la testa con il culo, questa la frase pronunciata da un protagonista di un bellissimo film di Stanley Kubrik, per dirla con una battuta.

Osteggiare i sistemi teocratici e confessionali ( e quindi non laici) di qualsiasi natura mi sembra assolutamente  giusto e corretto. Ma non sulle questioni che attengono la sfera sessuale e del rapporto uomo-donna; parlo ovviamente sempre dal punto di vista di quegli uomini culturalmente di “destra” e quindi non certo del sottoscritto.

Vi date la zappa sui piedi. Oppure non avete capito come stanno le cose. Delle due l’una.


103 Commenti

Icarus.10 1:30 pm - 24th Marzo:

Tra l’altro l’Indonesia è il maggiore paese islamico al mondo(240 milioni di abitanti, 92% islamici) ed è uno stato laico dal punto di vista della sua Costituzione(cioè non vi sono riferimenti all’ islam, e quindi non è religione di Stato..a differenza dell’ Italia, dove di fatto il cattolicesimo è religione di Stato). Anche se purtroppo, di tanto in tanto, da quelle parti capita che qualche cristiano o induista o buddista venga ucciso da estremisti islamici locali(l’ Occidente giudeo-cristiano invece i musulmani li uccide in blocco con bombardamenti, muri ed embarghi), però è anche vero che lo Stato indonesiano punisce severamente, con la morte, i terroristi islamici. Si veda ad es. le condanne a morte dei responsabili del feroce attentato di Bali nel 2002. E inoltre la maggior parte di musulmani e cristiani, da quelle parti, convivono pacificamente.
Questo per far capire come non sia vero che laddove c’è una grossa e maggioritaria presenza islamica, necessariamente si ingeneri una teocrazia islamica.E così come non è vera la mascalzonata ,sul Corriere, di Giovanni Sartori secondo cui i musulmani in occidente sarebbero restii ad “integrarsi” ai nostri “belli e superiori costumi”. Lo smutandamento e i perizomi delle donne provenienti dai paesi islamici sono un esempio clamoroso.

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uomoantico 2:10 pm - 24th Marzo:

Scusa se ti contraddico di nuovo, non lo sto facendo apposta, ma un mio ex amico che ha vissuto alcuni anni in Indonesia, mi ha detto che gli islamici sono una minoranza, la maggioranza sono di un’altra religione di cui mi sfugge il nome. Gli indonesiani sono non violenti, a parte la minoranza mussulmana (così lui mi ha detto) ed i costumi sessuali sono facilissimi e le prostitute costano pochissimo, lui stesso mi ha detto che ha voglia di tornare a vivere in Indonesia, per andare a puttane pagando pochissimo. Questo per lo meno è quello che mi ha detto questo ex amico che l’anno scorso ho incontrato in strada

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Icarus.10 2:46 pm - 24th Marzo:

@Uomoantico: . La maggior parte del’Indonesia è islamica. Forse tu ti confondi con Bali la quale è una isoletta dell’ Indonesia i cui abitanti sono in maggior parte induisti. Però per il resto dell’ Indonesia, l’Islam è la religione ultramaggioritaria, di percentuali schiaccianti.

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Icarus.10 3:38 pm - 24th Marzo:

Aggiungasi che le civiltà islamiche pur non essendo , come giustamente dice Fabrizio,affatto un paradiso per gli uomini, comunque lì gli uomini non vivono le discriminazioni che invece subiscono gli uomini in occidente. Lì non vi è il problema dei padri separati, dei suicidi maschili, dell’arroganza femminista, del ricatto sessuale femminile, ecc. Però in compenso, da noi, vi è maggiore cultura della libertà e tolleranza religiosa e politica(almeno per ora..anche se ultimamente vedo brutti segnali). Alla fine, le cose si compensano. Quindi non si può dire chi è migliore delle due civiltà. Ogni civiltà ha le sue cose buone e le sue cose negative.

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Animus 5:02 pm - 24th Marzo:

>la maggioranza sono di un’altra religione di cui mi sfugge il nome.

Seee,come no, sono “castoriani”.
Ma sta zitto che è meglio.

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Roberto 7:39 pm - 24th Marzo:

@A mio giudizio, mi rivolgo appunto ai nuovi crociati della civiltà cristiana e occidentale, siete immersi in macroscopiche contraddizioni ma, soprattutto, siete condizionati dalla più banale, scontata, sciatta, becera (e anche con un retrogusto razzista, diciamolo) propaganda e manipolazione mediatica, culturale e psicologica, relativamente a questo tema.
___________

Questo è quello che pensi tu, Fabrizio, il quale da bravo sinistro infili il “razzismo” (bah…) dappertutto.
Tuttavia mi aspettavo un articolo del genere, perché conoscendovi come le mie tasche, so bene dove andate regolarmente a parare…
Un ultimo appunto, poi la chiudo qui, perché sennò non se ne esce più: come si conciliano i princìpi di uguaglianza e di libertà della sinistra con la sharia, che tutto è fuorché egualitaria e libertaria? Come si spiega siffatta, gigantesca contraddizione, esistente all’interno di tale schieramento politico…?

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Icarus.10 8:30 pm - 24th Marzo:

@Roberto: ma dove lo vedi Fabrizio Marchi “difendere” la Sharia??? Semplicemente perchè ha detto che non crede all’esistenza dell’ invasione islamica e che sul sesso non possiamo dare lezioni a loro?? Se devo dire la verità, il suo articolo lo vedo molto critico nei confronti di certi loro aspetti. Fin troppo. Almeno per me.

Detto questo, io pur non essendo di certo un filoislamico rifiuto tutta questa criminalizzazione nei confronti di questa religione osservata fedelmente da oltre 1,2 miliardi di persone. Significherebbe criminalizzare in blocco 1,2 miliardi di persone(più altri miliardi che in epoche passate lo hanno abbracciato).

Poi si critichi pure l’Islam però su fatti fondati non su propaganda Fallaciana e Tette&Culi:

Si legga questo sito, per piacere!!!!!!!

http://saigon2k.altervista.org/

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Fabrizio Marchi 8:35 pm - 24th Marzo:

Roberto, a mio parere ti stai arrampicando sugli specchi. Ho fatto un’analisi geopolitica complessiva del “rapporto” fra mondo occidentale e Islam e tutto quello che hai da rispondermi è che ci ho infilato il razzismo?…Scusa la presunzione ma è un po’ deboluccia come risposta…
La verità è che di fronte ai fatti (disarmanti per voi che la pensate in quel modo), avete ben poco da rispondere…
Diciamo che per lavoro mi sono occupato per qualche tempo di politica internazionale e soprattutto di medioriente, quindi se vogliamo mettere le mani su quell’argomento è bene farlo a ragion veduta….
Ciò detto, mi pare che continui assai debolmente ad arrampicarti sugli specchi, soprattutto quando mi domandi cosa c’entrino i principi di eguaglianza e di libertà con la sharia.
Ti risulta forse che io abbia mai detto che sono un sostenitore della legge coranica? Ma quando mai..
Sono un avversario della Chiesa Cattolica, figurati se posso simpatizzare per l’Islam….
Ma questo non ha nulla a che vedere con i principi di eguaglianza e di libertà. Proprio chi sostiene quei principi ha il diritto di rispettare gli altri e di non avere atteggiamenti razzisti o di chiusura aprioristica. Tanto più che, come ho già avuto modo di dire, l’Islam non è affatto un monolite di 500 milioni di fanatici integralisti (questa convinzione è appunto il frutto di quella becera propaganda di cui parlavo) ma un mondo estremamente variegato e complesso. E’ sufficiente viaggiare per quei paesi, io sono stato in Palestina, Tunisia, Algeria (forse solo questa era quella dove si avvertiva maggiormente il condizionamento religioso, Libano, Siria e Giordania, per capire che la grande maggioranza degli arabi sono persone come tutti che cercano di svangare la vita al meglio, come tutti noi. Gente che ha i loro usi, costumi, la loro cultura, proprio come noi, e non sono certo quell’orda di famelici guerrieri assetati di sangue cristiano, come vengono di fatto presentati dai messaggi sublimali con cui ci bombardano.
Anzi, se vuoi il mio parere, hanno un senso dell’ospitalità e del rispetto che qui in Italia purtroppo ci sogniamo…Non solo loro naturalmente, anche in tanti altri paesi del mondo. Resto convinto che gli uomini in gamba e i cazzoni avariati si trovino dovunque e a tutte le latitudini…
Fabrizio

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Luke Cage 8:58 pm - 24th Marzo:

@Roberto:
“Tuttavia mi aspettavo un articolo del genere, perché conoscendovi come le mie tasche, so bene dove andate regolarmente a parare…”

…e allora perchè venite QUI a scrivere i VOSTRI deliri? (con rispetto parlando) laugh

Comunque molti qui come il sottoscritto non sono politicizzati come si potrebbe pensare (la sinistra di cui scrivi è contro di noi Uomini Beta),ma per quel che mi riguarda mi piace pensare al Movimento Uomini Beta anche come baluardo contro stronzate che hanno infiltrato,altrove, la Questione Maschile…

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ilmarmocchio 2:02 pm - 25th Marzo:

Il rapporto con l’Islam e’ una questione sulla quale non ho una idea definita, in quanto non conosco molto di quel mondo. Non trovo motivo per avvicinare l’Islam all’aborto, riguardo alla q.m.
L’islam per ora , non lo vedo molto attinente alla q.m .
Non sono d’accordo invece sul termine crociati usato con tono desisorio. Non per i suoi riferimenti attuali ( a me dell’Islam non ineterssa un granche’ ), ma proprio nel senso storico.
L’Islam si e’ diffuso con le armi e in Europa c’e’ arrivato non solo in Sicilia e in Spagna, ma anche nei Balcani. E per 2 volte i Turche assediarono Vienna.
Questo per dire che i Crociati, ma anche Jan Sobjecky, Eugenio di Savoia, Giovanni da Capistrano , Marcantonio bragadin, combatterono anche per la nostra liberta’
Come o crociati: I quali fecero delle stragi. Ma la guerra e’ cosi’.
Questo per dire che non abbiamo nessun debito da pagare verso l’ Islam. Sulla condizione dela donna nell’Islam non ne so molto, e neanche me ne interessa molto. Di certo non voglio che vengano a imporre le loro assurdita’ in Italia, cosa che al momento non e’ avvenuta. per cui nessuna ostilita’ verso di loro, ma neanche nessuna aspettativa positiva : delle 3 religioni del libro l’Islam non e’ certo la piu’ liberale.
Mi sembra invece eccessiva la litigiosita’ tra di noi, che non giova alla q.m. Sembriamo piu’ isteriche delle fikesekke e compagnia bella

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Fabrizio Marchi 2:31 pm - 25th Marzo:

Marmocchio, però dobbiamo leggere con attenzione gli articoli e i commenti altrimenti perdiamo tempo tutti. Nessuno, nè tanto meno il sottoscritto ha esaltato le sorti magnifiche e progressive dell’Islam. Come ho già detto nell’articolo (che forse hai letto distrattamente), ma lo ripeto, ho in antipatia la Chiesa cattolica, figuriamoci l’Islam o anche l’Ebraismo. ora non voglio addentrarmi in una dissertazione sulle tre religioni monoteiste, intanto perchè non sono un esperto e poi perchè la cosa ci porterebbe troppo lontano, sicuramente dalla QM.
Il fatto stesso poi che tu citi gli assedi di Vienna da parte dei Turchi e il fatto che sono arrivati, non solo in Spagna e in Italia meridionale, ma anche nei Balcani (e la Madonna!…) testimonia che anche tu, in qualche modo, cerchi di abbozzare (scusa ma come sapete tutti parlo con franchezza e questo non è un sito politicamente corretto) una risposta alla mia analisi. Non perchè io sia chissà chi ma perchè penso che i fatti riportati siano eloquenti di quanto non abbia senso parlare di minaccia islamica da parte nostra…
Se mettiamo sulla bilancia tutto ciò che noi abbiamo fatto a loro e tutto quello che loro hanno fatto a noi, capisci da solo dove questa penderà…
Vuoi che mi metto ad elencarti scrupolosamente tutte le guerre di conquista, le guerre coloniali, le occupazioni militari che da qualche millennio il mondo occidentale ha fatto da quelle parti? Peraltro, lo dobbiamo anche ammettere, ad aprire le ostilità, illo tempore, non sono stati certo loro, mi pare…
Su, cerchaimo di evitare la ridicola conta dei morti. Non era questo l’intento del mio articol che era invece quello di cercare di offrire una chiave di lettura equilibrata basata su fatti storici (specie quelli più recenti e attuali) e non sulle chiacchiere che si fanno nei bar di Pontida o Pizzighettone…

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ilmarmocchio 3:10 pm - 25th Marzo:

F – Marmocchio, però dobbiamo leggere con attenzione gli articoli

E’ quello che ho fatto

F – anche tu, in qualche modo, cerchi di abbozzare (scusa ma come sapete tutti parlo con franchezza e questo non è un sito politicamente corretto) una risposta alla mia analisi.

Non sto abbozzando nulla. Ho esposto fatti storici avvenuti e documentati.

F – Se mettiamo sulla bilancia tutto ciò che noi abbiamo fatto a loro e tutto quello che loro hanno fatto a noi, capisci da solo dove questa penderà…
Vuoi che mi metto ad elencarti scrupolosamente tutte le guerre di conquista, le guerre coloniali, le occupazioni militari che da qualche millennio il mondo occidentale ha fatto da quelle parti?

La bilancia non pende da nessuna parte. L’islam si e’ diffuso con le armi. Sono guerrafondai come noi, non di meno

F – Vuoi che mi metto ad elencarti scrupolosamente tutte le guerre di conquista, le guerre coloniali, le occupazioni militari che da qualche millennio il mondo occidentale ha fatto da quelle parti?

Presumo che il ” qualche millennio ” ti sia scappato, in quanto le guerre coloniali e le occupazioni militari non arrivano a tanto

F – una chiave di lettura equilibrata basata su fatti storici (specie quelli più recenti e attuali) e non sulle chiacchiere che si fanno nei bar di Pontida o Pizzighettone…

Io ho riportato, e posso riportarne molti di piu’, fatti storici e non chiacchere da bar. Della lega me ne frega quanto dell’Islam, ossia zero

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Icarus.10 4:55 pm - 25th Marzo:

” Di certo non voglio che vengano a imporre le loro assurdita’ in Italia, cosa che al momento non e’ avvenuta.” (marmocchio)

Però anche noi cerchiamo di non andare ad esportare ed imporre le nostre assurdità tette e culi a loro. Alcuni giorni fa sul tg1 ha fatto vedere un servizio sulle liberate donne afgane che sculettavano in discoteche di kabul. Il giornalista, tutto orgoglioso, ci parlava del “merito” dei yankee e berluscones di aver dato loro, grazie ai bombardamenti umanitari, finalmente “Cultura e Libertà”. Fra qualche anno nella Kabul “liberata”, gli uomini incominceranno ad andare in depressione o a suicidarsi, come in Occidente. Mentre le loro “liberate” donne esulteranno di fronte al loro nuovo(esportato da noi) Ministero delle Pari (in)Opportunità. esattamente come da noi.
Se a te ti piace il nostro modello e lo consideri meno peggiore del loro(ma quale poi? quello in arabia saudita, siria, indonesia, iran, turchia??), buon per te.

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Roberto 5:40 pm - 25th Marzo:

Credo che questa storia delle “tette e culi” sia abbastanza riduttivo, perché allora in Nuova Guinea, in Amazzonia o in Africa dovrebbero esserci dei suicidi di massa maschili, visto che lì sia maschi che femmine girano quasi nudi. A me, personalmente, danno fastidio certi comportamenti femminili, il continuo tirarsela, non lo “smutandamento” in sé. Anzi, una donna vestita in maniera un po’ provocante mi è sempre piaciuta, tanto è vero che anche alla mia ex moglie (una donna che oggi ha quarantasei anni) imponevo autoreggenti, minigonna, gonne con lo spacco, scarpe col tacco a spillo, ecc.

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Roberto 5:49 pm - 25th Marzo:

@Fabrizio – Non era questo l’intento del mio articol che era invece quello di cercare di offrire una chiave di lettura equilibrata basata su fatti storici (specie quelli più recenti e attuali) e non sulle chiacchiere che si fanno nei bar di Pontida o Pizzighettone…
____

Scusa Fabrizio, ma a quanto pare neanche tu riesci ad evitare continui riferimenti alla Lega. Sappi che io sono viterbese di nascita e romano d’adozione, perciò capirai quanto me ne frega di Bossi e company…

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Icarus.10 6:22 pm - 25th Marzo:

@roberto: “tette e culi” in senso figurato, con questa terminologia intendevo riassumere una certa nostra “cultura” femminista. Poi ovvio che anche altre culture e civiltà-come quella islamica-avranno le loro grosse pecche. E infatti come ho detto ieri, non sono un sostenitore della superiorità di civiltà nei confronti di un altra. Nè tanto meno auspico conversioni e “invasioni” forzate di altre culture e religioni per imporci le loro usanze.
I problemi nostri ce li dobbiamo risolvere noi.

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Animus 6:37 pm - 25th Marzo:

>Fabrizio
Personalmente, e lo dico con convinzione, credo che il nostro mondo, per lo meno da questo punto di vista, non abbia una sola carta in regola per poter insegnare a quell’altro quali possano e debbano essere gli usi e i costumi sessuali.

Concordo.
Infatti la cultura occidentale è l’unica civiltà a non aver MAI sviluppato un “ars erotica” (cosa che invece ha fatto quella indu’, araba, cinese)

Noi abbiamo inventato solo la pornografia (sesso=merda) e appracciato alla sessualità….per curarla.

E’ ovvio quali siano le origini (cristiane), inutile negarle.

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ilmarmocchio 7:53 pm - 25th Marzo:

@ Sul fatto che non si debba andare a imporre alcunche’ all’estero, non ci piove. Vigliono il burqa ? Se lo mettano.
Sull’abbigliamento sono d’accordo con Roberto : il problema e’ l’attitudine. Il resto e’ consequenziale

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Icarus.10 9:58 pm - 25th Marzo:

“Sull’abbigliamento sono d’accordo con Roberto : il problema e’ l’attitudine. Il resto e’ consequenziale”(marmocchio)

In nuova Guinea, in Amazzonia, ecc, vanno sempre nudi. Ovvio che non possono percepire la nudità come uno stimolo erotico. Non già che non provino stimoli erotici(come mi hanno obiettato spiritosamente taluni furbacchioni o provocatori) ma che questi ultimi(stimoli erotici) li associano ad altri portamenti e costumi, diversi ovviamente da come li associamo noi.. Da noi invece che proveniamo da quella cultura vecchia di millenni secondo cui ci si va vestiti, ovvio che ci si eccita davanti ad una nudità. La percezione di uno stimolo erotico(ma non solo, anche ad. dei canoni di bellezza, dei gusti culinari, ecc) assume forme e modalità diverse a seconda della civilità,della cultura, e dell’epoca in questione. In poche essa è dettata dai costumi vigenti in quel luogo e in quel tempo. Come detto prima, ciò lo si può applicar benissimo anche ai canoni di bellezza e tutte le altre cose.
In sostanza: non possiamo valutare un fenomeno scollegandolo dal contesto temporale e spaziale in cui avviene, usando i nostri stessi e attuali parametri.

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armando 10:53 pm - 29th Marzo:

Tralasciando, e non perché non sia importante , la parte sulla geopolitica dell’articolo di Fabrizio e la faccenda sulla dx e dintorni (il perché lo sapete), voglio invece dire qualcosa sulla questione culturale, anche se è ovvio che tutte le questioni si intrecciano e non sempre in modo chiarissimo.
Immigrazione. Credo che un “pericolo” effettivamente esista, ma che lo dobbiamo imputare a noi stessi.
In sintesi estrema: 1) la coabitazione repentina fra comunità culturalmente diverse crea sempre tensione, acuita dal fatto che gli immigrati vanno ad abitare in quartieri popolari già problematici e non certo ai Parioli, e molti sono privi, per di più, di un lavoro decente. Osmosi e integrazione hanno bisogno di tempo e di condizioni adatte, come è sempre avvenuto. Su questo aspetto mi limito a dire che la questione rimanda al tumultuoso e non gestito processo di globalizzazione che di tutto si è preoccupato all’infuori di far si che quei popoli potessero campare del loro sul proprio territorio.
2) Inizia a succedere che gli immigrati, pian piano e col loro lavoro, diventino piccoli imprenditori, acquisiscano attività commerciali e artigianali, e siano loro ad assumere manodopera italiana, ribaltando il rapporto iniziale. Fenomeno che capisco possa inquietare, ma la responsabilità del quale non è certo degli immigrati, è nostra. I nostri giovani, pur disoccupati, difficilmente accettano lavori di poco prestigio e grande sacrificio, mentre gli immigrati non battono ciglio.
Insomma, i popoli poveri sono forti, non temono i sacrifici e pian piano raccolgono i frutti, al contrario di quelli ricchi. Se a questo si somma il fatto che fanno più figli degli autoctoni, si può intravedere quale sarà il futuro. Ma con chi prendersela?
Il fatto è, mi sembra, che la nostra civiltà, ad onta della sua potenza tecnologica, mostra forti sintomi di declino vitale, altro argomento che meriterebbe ben altro spazio per tutte le implicazioni che ha. Alla fine e nonostante la pervasività della tecnica e del fattore “capitale”, il fattore umano prevale sempre, e noi non siamo molto ben messi. Anche qui, non sembri una boutade, certe concezioni antropologiche del femminismo che hanno influenzato il comune sentire, hanno avuto influenza.
Sesso e influenze culturali. Mi trovo in sintonia con quanto ha scritto Fabrizio, soprattutto quando sottolinea che l’islam (ma non solo, anche gli altri paesi non occidentali), teme più di ogni altra cosa la corruzione dei propri costumi sessuali, non tanto in quanto diversi, aggiungo io, ma in quanto totalmente agli antipodi. Si potrebbe condensare la distanza con una battuta che mi sarà perdonata: le donne occidentali si coprono per il proprio uomo e si spogliano per gli estranei, mentre le islamiche si coprono per gli estranei e si spogliano per il proprio uomo (è noto che sono fra le maggiori compratrici di biancheria intima sexy).
Battute a parte, c’è anche di più. Secondo me il mondo “non moderno” in genere, percepisce un pericolo che va anche oltre la corruzione dei costumi sessuali. Percepisce il pericolo di quella che Serge Latouche chiama la “deculturazione” operata dalla penetrazione economica, giuridica e culturale in quei paesi. Un processo cioè che rompe in tutti i campi gli antichi equilibri senza che altri, quantunque discutibili, li sostituiscano. Se l’Africa, con le sue tradizioni religiose animistiche e dunque più fragili, è diventata l’anello debole e più devastato, per il mondo islamico la situazione è diversa. Perché quella religione è fortemente identitaria, per lo stretto intreccio che ha con le strutture dello Stato, e per l’ innegabile fondamentalismo di certe interpretazioni politiche del Corano.
La percezione del pericolo Occidente, tuttavia, non si fonda sul fatto che le due civiltà hanno tradizioni religiose, culturali e sessuali diverse, ma sul fatto che l’Occidente ha rifiutato ogni sua tradizione per sposare la modernità consumistica, desacralizzata e mercificata. Intendiamoci, i contrasti politici, religiosi ed economici intrecciati insieme ci sono sempre stati e sono sfociati anche in guerre (reciproche) di conquista. Il conflitto fa parte dell’umano, ma trovo che oggi questo conflitto abbia assunto un aspetto nuovo e più devastante. Quando era ancora cardinale, Ratzinger scrisse queste parole che a mio parere mettono bene in risalto la radice dell’attuale conflitto fra civiltà
“Ciò che offende i musulmani e i fedeli di altre religioni non è parlare di Dio o delle nostre radici cristiane, ma piuttosto il disprezzo di Dio e del sacro, che ci separa dalle altre culture e non crea una possibilità d’incontro ma esprime l’arroganza di una ragione diminuita, ridotta, che provoca reazioni fondamentaliste”. Concetti peraltro ripetuti, già Papa, il giorno prima del famoso discorso di Ratisbona letto come antislamico e che provocò tante polemiche.
Ho voluto fare questa citazione per più motivi.
Il primo è che è sbagliato, almeno oggi, identificare Occidente e religione cristiana. Occidente è oggi emblema di capitalismo finanziario, di Tecnica come nuovo Dio, di mercificazione e consumismo, che sono nati distaccandosi proprio dalla tradizione religiosa cristiana.
Il secondo è che c’è una assonanza oggettiva fra le critiche all’esistente. Hanno in comune che l’occidente, nel rapportarsi con le altre culture, invece di partire dal concetto della propria superiorità morale ed etica (su quella tecnica non si discute), dovrebbe invece fare i conti con se stesso, valutare quale strada che ha percorso per vederne gli snodi culturali strategici che lo hanno fatto diventare quello che è. In questo senso sono convinto che sia sterile negare l’autenticità o la legittimità culturale e storica dell’una o dell’altra critica, perché è molto probabile (per me certo) che in ognuna di esse si possano rintracciare elementi di verità, per quanto parziali. L’accento va spostato piuttosto sulle soluzioni. E’ qui che i punti di vista divergono probabilmente in modo radicale. Il mio personale è che nell’ambito del materialismo (o di una concezione del mondo che nega l’importanza del sacro e del religioso, si abbia o meno fede, attribuendogli la valenza negativa di obnubilamento delle menti), l’esito non poteva essere poi molto diverso dall’attuale. Credo anche sia contraddittorio criticare la globalizzazione economica e contemporaneamente spingere per quella giuridica, culturale e politica, e proprio in virtù del fatto che qualsiasi società non è fatta di compartimenti stagni.
Il terzo motivo per il quale ho fatto quella citazione è che ritengo necessario, con riferimento alle religioni, andare oltre una loro lettura parziale, ricostruita solo a partire da alcuni elementi storici (pur veri), o attraverso l’interpretazione di esse che ne ha dato il positivismo. Animus, in un suo commento, scrive che ” la cultura occidentale è l’unica civiltà a non aver MAI sviluppato un “ars erotica” (cosa che invece ha fatto quella indu’, araba, cinese)Noi abbiamo inventato solo la pornografia (sesso=merda) e appracciato alla sessualità….per curarla. E’ ovvio quali siano le origini (cristiane), inutile negarle.”
Che fra Cristianesimo, ma sarebbe meglio parlare di Chiese cristiane, e sessualità il rapporto sia sempre stato problematico ed anche sessuofobico, è vero, sebbene sarebbe giusto esaminare anche l’evoluzione del pensiero ecclesiale sull’argomento del piacere sessuale.
Ma attenzione a vedere nelle altre tradizioni religiose l’esaltazione della libertà sessuale come la intendiamo noi.
Lo stesso Kama Sutra non è solo un manuale di tecnica erotica, né il suo fine è semplicemente il piacere. Per le dottrine buddhiste e induiste (generalizzo perché in realtà vi sono molte differenze sia spaziali che temporali e mi scuso anche per la grossolaneria di quanto vado scrivendo) la sessualità è un mezzo per arrivare all’assoluto nell’ambito di una concezione definita come “stati multipli dell’essere”, dove si individuano tre livelli d’erotismo. Un primo livello propriamente biologico o di scarico della pulsione, uno intermedio dell’amore spirituale, ed uno, il più importante e per il quale necessita un processo d’iniziazione, metafisico. In esso, per raggiungere lo scopo, non deve esserci emissione di liquido seminale, ma al contrario l’energia sessuale rifluire dal basso verso l’alto lungo la dorsale del corpo. L’erotismo, e con esso la donna che ne è incarnazione, sono più un mezzo che un fine. Non è certo lo stesso concetto della castità cristiana, purtuttavia qualche analogia vi si può cogliere, e tra esse anche la concezione della donna come “via” per l’assoluto, per arrivare al mondo sovrasensibile o a Dio.
D’altra parte, nessuna tradizione religiosa, neanche la filosofia buddista, considera ad esempio l’omosessualità come espressione sessuale identica all’eterosessualità e ad essa parificata.
Dico questo per sottolineare una cosa. Tutte le tradizioni religiose, seppure in modo molto diverso, si propongono di normare il sesso. In questo senso mi sembra inappropriato il termine usato da Animus, curare, che implica la considerazione della sessualità come malattia e non piuttosto come energia o pulsione da incanalare, anche quando quel termine è riferito al cristianesimo. In realtà non solo le religioni lo fanno. Tutte le società, anche quelle laiche e desacralizzate del mondo attuale, si richiamano a regole normative della sessualità. Il divieto di pedofilia né è un esempio, l’obbligo (anche solo morale) alla fedeltà coniugale un altro, ma il più classico di tutti è il divieto d’incesto, vero tabù da sempre alla base di ogni aggregazione umana.
Freud, ma non occorreva arrivare a lui, ci insegna che dal sesso emana un’energia potentissima, di natura psichica prima ancora che fisica, che può essere anche distruttiva, socialmente e individualmente, come d’altronde accade per tutte le energie naturali, ad esempio quella atomica.
Se vediamo la questione da questo punto di vista, il tema dei divieti di ordine sessuale, non va assolutizzato ma storicizzato e relativizzato. In altri termini: è possibile una qualsiasi società umana che non ponga alcun limite,alcuna norma (prescrittiva o anche solo indicativa) alla sessualità?
Se, come tutto ci indica, una totale libertà sessuale è incompatibile con l’esistenza di una qualsiasi società, allora la discussione deve vertere sui suoi limiti (norme), quelli attuali e quelli auspicabili secondo la propria visione, ma che sono tuttavia imprescindibili. Non si tratta allora di fare un discorso assoluto sulle libertà sessuali (e dunque sui divieti), ma di vederli in prospettiva storica e spaziale, e soprattutto evitare di far coincidere la propria visione della libertà con la libertà come concetto astratto e assoluto.

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Damien 5:05 pm - 3rd Maggio:

Per quanto ritenga giusto l’articolo, ritengo che manchi nella disamina il vivere quotidiano, che fomenta in verità l’astio che nasce verso ALCUNI extracomunitari, senza contare che siamo schiavi del etrolio, che di certo non si trova a iosa in italia o negli altri stati europei.. e nenache in america visto che, come affermi, molte delle loro guerre sono giustificate per tale fine..

se vogliamo parlare del quotidiano, di fatto, le case popolari spettano a loro, e non alle giovani coppie autoctone;
di fatto, loro possono quindi avere meno pensieri delle giovani coppie autoctone, indebitate per 40 anni pur di prendersi un bilocale, che pagheranno il doppio del valore alla fine, mentre agli extracomunitari, con un bel riscattino, potranno dopo 20 anni comprarsi la casa popolare a prezzi irrisori, ma con un valore di mercato ben piu’ grande!;
di fatto, loro possono attingere ad ogni genere di assistenzialismo ed esoneri, precluse alle giovani coppie;
di fatto, loro quindi posono avere piu’ figli (anche in virtu’ delle loro usanze e condizioni sociali uomo/donna) rispetto alle giovani coppie autoctone, che a mala pena possono averne uno;
di fatto, l’avere piu’ figli a carico ti agevola in qualsiasi graduatoria, se poi ci metti che sei extracomunitario, ottieni benefici su benefici, preclusi alle giovani coppie autoctone;
di fatto, queste persone hanno distrutto il mercato dei diritti sul lavoro, abbattendo il costo di mano d’opera e deufradando l’italia delle sue arti e mestieri, sempre piu’ copiate dagli extracomunitari in maniera balorda e becera;
di fatto, molti sono dediti all’illegalità non solo per mancanza di lavoro, ma perchè in italia non si e’ puniti a dovere e la certezza della pena e’ semplicemente, in molti casi, una chimera, contrariamente ad un italiano che, se combinasse qualche fatto analogo, gli leverebbero anche le mutande e lo sbatterebbero subito in galera;
di fatto, tutta questa storia avrà il suo responso tra 50 anni, quando la maggioranza delle persone in italia sarà di fede islamica e, morti gli attuali sostenirori del tuo pensiero, Fabrizio, si troveranno solamente uomini italiani di fede islamica, pronti col loro partito, ad imporre i loro usi e costumi,
Adesso e’ solo l’inizio, stiamo a guardare inermi uno stato zombie preda di chiunque, quando tutti noi saremo vecchi o prossimi alla dipartita, se avremo ancora a disposizione questo sito vedremo chi avrà avuto ragione o meno, sono pronto a scusarmi, tuttavia le statistiche parlano chiaro, non devo certamente dimostrarlo, sono fruibili a chiunque.

il collegamento tra la QM e la paura dell’Eurabia? esiste eccome, chi pensate ingraviderà le sempre piu’ numerose donne italiche che gia’ oggi emigrano all’estero a cercare big bambu? lo sapete che ultimamente si hanno avuto un considerevole aumento delle nasciture? ma vogliamo vedere il discorso ad ampio raggio senza la paura di venire tacciati di razzisti?

la verita’, caro Fabrizio, e’ che NOI siamo divenuti, generalmente parlando, extracomunitari a casa nostra, e la cosa non ci sta bene, largo a coloro che vengono per integrarsi, al bando tutti gli altri.che se ne ritornino a casa loro! e te lo dico da APOLITICO! per me la politica, in Italia, non esiste e non e’ mai esistita, c’e’ solo un organismo anarchico autoreferenzialista che attua un nepotismo ad oltranza! dove ci sono il re, la corte buona e il vulgus, tra i quali noi uomini beta! punto.

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Lestat 7:08 pm - 3rd Maggio:

Bravo Damien! Quoto tutto!

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Fabrizio Marchi 7:09 pm - 3rd Maggio:

Damien, non so cosa dirti, abbiamo un approccio interpretativo talmente diverso al problema che forse qualsiasi risposta da parte mia rischia di essere inutile. Se si dovesse prestar fede a quello che dici converrebbe a tutti noi mollare tutto quello che facciamo e che siamo, pagare 5.000 euro a uno scafista, imbarcarci sul suo canotto (sempre che non si muoia prima in mare), far finta di essere maghrebini o nigeriani, dopo di ciò usufruire dei privilegi e dei vantaggi che questa nuova condizione ci riserverebbe, secondo la tua analisi (io non farei a cambio neanche con una pistola alla tempia.
Se la vedi così penso che, sotto questo profilo, abbiamo ben poco da dirci. La mia opinione è che tu sbagli completamente bersaglio, specie quando dici che questa gente ha fatto abbassare il costo del lavoro. Da un certo punto di vista è vero ma allora perché non prendersela anche con i disoccupati o con i precari? Anche loro contribuiscono a tenere basso il costo del lavoro e i salari. Non solo, servono a far stare zitti e buoni i lavoratori occupati, specie quelli stabilmente occupati, così se questi ultimi si mettono in testa di reclamare gli si può sempre dire:”Bello mio, al posto tuo ne ho altri cento da assumere, e allora o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra, comunque sono affari tuoi”. E’ una storia vecchia come il cucco, credimi. E’ l’eterna competizione fra i poveri che i “furbacchioni” (chiamiamoli così) hanno da sempre alimentato pro domo loro. Solo che oggi (solo in parte) al posto dei disoccupati ci sono (anche) gli immigrati. E quelli come te, perdona la franchezza che come sai mi contraddistingue, ci cascano con tutte le scarpe. Invece di prendertela con chi tira le fila con chi te la prendi? Con quelli che stanno all’ultimo anello della catena…Ma su, gli immigrati stanno qui a pietire un piatto di minestra e una vita decente e noi siamo a casa loro con i carri armati, a succhiargli materie prime, risorse e a sfruttarli senza alcun ritegno. Poi se si ribellano li chiamiamo terroristi e li bombardiamo. Se invece non si ribellano e vengono dalle nostre parti per campare gli diciamo pure che ci rubano il lavoro. Ma dai… ma lo sai che ogni anno la Confindustria presenta una relazione al governo in cui gli spiega quante decine di migliaia di immigrati servono da far lavorare nell’industria e nell’indotto?…Ma su, ma te le devo dire io queste cose? Ma vuoi che ti dica in che condizioni di lavoro e di vita vivono gli immigrati dell’Agro Pontino (situazione che conosco) che lavorano quasi come schiavi nei campi come raccoglitori di frutta?…
Ma su, per favore, Damien, su tante cose sei molto lucido e i tuoi interventi sono preziosi. Ma su questo argomento, naturalmente dal mio punto di vista, sei completamente fuori strada.
Guarda che non c’è bisogno di studiare economia politica per comprendere certi meccanismi. Si tratta solo di approfondire le cose e di osservare un po’ più in là del proprio naso. Proprio noi che abbiamo avuto la lucidità di farlo su un tema così delicato come quello della relazione fra i generi, non dovremmo cadere in questi bicchieri d’acqua. Sono trappole per allodole. Mi meraviglia, devo essere onesto, avendo apprezzato la tua consapevolezza e la tua lucidità in altri contesti, che la tua posizione su questo tema sia così simile a quella dell’ultimo dei militanti leghisti del più sperduto anfratto di provincia del più profondo nord est.
Non te ne avere a male, sia chiaro. D’altronde tu stesso potresti giudicare le mie opinioni nello stesso modo, anche se da una posizione speculare e diametralmente opposta. E’ il bello del confronto.
Fabrizio

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Lestat 7:15 pm - 3rd Maggio:

@Fabrizio
Ma su, gli immigrati stanno qui a pietire un piatto di minestra e una vita decente e noi siamo a casa loro con i carri armati, a succhiargli materie prime, risorse e a sfruttarli senza alcun ritegno.
>>>>>>

Noi no, semmai i potenti. Fabrizio, tu sei troppo tenero con gli immigrati, credimi. Dimmi, ti è mai capitato di dover fare a pugni con dei lavavetri arroganti, che volevano pulirti il vetro dell’auto pulito? A me sì, un paio di volte. Ed è capitato anche ad alcuni miei amici e conoscenti.
Smettiamola di genufletterci di fronte a tutti, in nome del politicamente corretto, perché stai pur sicuro che loro non lo faranno mai.

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Lestat 7:26 pm - 3rd Maggio:

Ma poi, non ho mica capito una cosa, Fabrizio: forse gli immigrati provengono tutti dai paesi islamici?
Guarda che in Albania, Romania, Marocco o Tunisia, non ci sono mica i carri armati statunitensi, eh!

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Lestat 8:23 pm - 3rd Maggio:

Fabrizio, mi scuserai se te lo faccio notare, ma riguardo alla questione degli extracomunitari, il tuo modo di ragionare è molto simile a quello di quegli uomini che definite “maschi pentiti” (ma chi l’ha coniata ‘sta cosa?), i quali sono sempre pronti a darsi le martellate sui coglioni di fronte alle donne. Ecco, tu fai lo stesso con gli stranieri, ricordando a damien che “noi (noi? noi chi? io forse? tu? damien? l’italiano medio? chi?) siamo a casa loro con i carri armati”… Fabrizio, noi uomini comuni italiani non siamo da NESSUNA parte: siamo a casa nostra.

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Fabrizio Marchi 10:12 pm - 3rd Maggio:

Lestat, sei disarmante nella tua grettezza. Scusa tanto ma non ce la faccio a rispondere a tanta rozzezza di pensiero. Non ti offendere, abbi pazienza, ma è quello che penso e tutti sanno che io qui non vesto i panni del classico moderatore di blog.
Se c’è qualcuno che vuole risponderti al mio posto, è il benvenuto. Io non ce la faccio, scusa. Sarebbe troppo lungo. Se vuoi ti do il mio numero di telefono e ne parliamo a voce. Faccio molto prima che non scrivendoti.
Se pensi anche tu che la causa prima di tutti i mali siano le masse di disgraziati morti di fame che sbarcano sui gommoni e poi vengono qui a rubarci la casa, il lavoro e le donne, fai pure. Che devo dirti. Secondo me non hai capito veramente un cazzo ma non posso farci nulla.
Ti prego di scusarmi ancora ma dirti queste parole, dal mio punto di vista, è il massimo del rispetto che posso darti, ti prego di credermi. Se non lo facessi ti prenderei in giro e non è mio costume e soprattutto ti mancherei di rispetto, sempre secondo il mio modo di vedere.
Naturalmente per te sono io a non capire un cazzo ma va bene lo stesso. Dico a te le stesse cose che ho appena detto a Damien. Questo è uno spazio democratico dove ciascuno può esprimere le sue opinioni.
Fabrizio

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Icarus.10 10:39 pm - 3rd Maggio:

Lestat: vorrei rammentarti che la maggior parte dell’opinione pubblica italiana e occidentale, complice anche l’informazione di regime, ha appoggiato e appoggia la criminale aggressione Usa contro l’Iraq e l’afganistan,e il massacro contro la popolazione Palestinese di Gaza(e non solo). Quindi, sì, anche chi sta sul culo sulla poltrona ad appoggiare la politica estera Usa e dell’ “l’unica democrazia in medioriente”, è come se avesse invaso questi paesi con tanto di aerei e carriarmati.La complicità morale fa più danno dei missili.

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Rino 10:44 pm - 3rd Maggio:

Nel nome di cosa? Nel nome di che? Perché siamo in azione nella QM o in qualsiasi altro versante delle dinamiche sociali?

Ci sono solo due possibilità:
ci si muove nel nome della giustizia oppure per la salvezza della società (la terza è una miscela delle due). Questi sono i due titoli, i due stendardi con i quali si scende in battaglia.

In forma molto grezza si deve dire che:
1- muoversi nel nome della giustizia è di Sx,
2- farlo per la salvezza della società è di Dx.

Si può giungere alla QM da entrambe le strade. Ma non bisogna credere che quello che dice: “Ci sono arrivato attraverso la via n. 1” non sia stato invece spinto dalle forze interne della via 2. E viceversa…

E gli extracomunitari? E tutti i derelitti del pianeta? Cosa c’entrano con la QM?
Beh …se si scende in campo sotto la bandiera della giustizia, c’entrano. Se invece lo si fa nel nome della salvezza della nostra società allora c’entrano molto meno. Ma non sono estranei del tutto.

Dove finisce l’umanesimo potrebbe incominciare un …egoismo lungimirante.

E l’umanesimo non è roba da anime belle. Il suo fondamento non è l’idea che gli umani siano buoni ma che invece siano cattivi: homo homini lupus.

(E femina homini lupa, ça va sans dire…)

Visto che la questione continua a proporsi ci metterò sopra un più ampio intervento. Spero in breve tempo.

La domanda fondamentale sarà: a che titolo mi lamento se oggi la rovina minaccia me? (in quanto maschio e/o la mia civiltà?). Dove sta il problema?

Mi sono mai mosso di fronte alla rovina altrui e/o a quella delle civiltà altrui?

Cosa sto facendo? Mi lagno, mi metto in azione, grido al sopruso, mi straccio le vesti solo perché questa volta tocca a me? Solo perché questa volta tocca – forse – alla mia civiltà?

Tutto qui?
Se toccasse agli altri … chissenefrega…!

E’ così?

On en parlera.

RDV

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Luke Cage 10:45 pm - 3rd Maggio:

Potremmo cominciare con il non genufletterci di fronte alla tua arroganza Lestat dato che vieni qui a raccontarci quale dovrebbe essere il nostro punto di vista dall’alto della tua onniscenza.
Non ti piace il termine maschio pentito? Scegli tu pure il termine che più ti aggrada.
Io però comincio ad averne pieni i coglioni di non trovare spazi dove non leggere le stesse cazzate che mi tocca sorbirmi quando per sbaglio accendo la televisione: gli extra-comunitari di qua, gli islamici di là, e il burka, e i lavavetri e gli zingari..ma che due palle!Cioè,persino su un sito di un movimento dichiaratamente di sinistra (con tanto di manifesto e principi ispiratori in prima pagina che Lestat prima di esprimere il suo parere che noi aspettavamo con ansia ha sicuramente saltato).
Gli assertori del connubio immigrazione-questione maschile possono creare uno spazio ad hoc (in realtà già ci sono..potrebbero rimanerci però) dove possono sviscerare le loro deliranti teorie che nulla hanno a che vedere con gli obbiettivi che ci stiamo dando qui.
Vediamo di non prenderci in giro.
Tra l’altro la mia posizione su questo tema è più radicale di quella di Fabrizio, nel senso che non vedo alcun senso nel confrontarmi con chi ha simili vedute, si finirebbe puntualmente ad insulti e trovo ambiguo e provocatorio l’atteggiamento di chi viene qui a scrivere certe cose.
Ma d’altronde noi coglioni di sinistra siamo quelli che credono nell’uguaglianza e nella parità dei diritti.

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Lestat 11:52 pm - 3rd Maggio:

Maahhh… se lo dite voi… Cmq io non mi sono offeso per niente: anzi, questi scontri mi piacciono, perché fanno sangue… Credo proprio che resterò per un po’ su questo sito.

Bye

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Lestat 12:04 am - 4th Maggio:

@icarus
Quindi, sì, anche chi sta sul culo sulla poltrona ad appoggiare la politica estera Usa e dell’ “l’unica democrazia in medioriente”, è come se avesse invaso questi paesi con tanto di aerei e carriarmati.La complicità morale fa più danno dei missili.
>>>>
Sì ma ora tu rispondi a me: in Romania, Albania, Marocco, Tunisia, ecc, ci sono forse state delle invasioni americane…? E per quanto riguarda il resto, le sopracitate (da te) invasioni da chi sono state decise, forse dalle femministe? Te lo chiedo perché leggendo alcuni tuoi posts, ho notato che attribuisci regolarmente a quelle quattro galline spennacchiate un potere sovrumano, cosmico direi.

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Lestat 12:08 am - 4th Maggio:

@Rino
Mi sono mai mosso di fronte alla rovina altrui e/o a quella delle civiltà altrui?
>>>
Io no, perché al pari della quasi totalità degli esseri umani, sono egoista, oltre a non essere un illuminato.
Perciò è chiaro che inizio a muovermi solo quando qualcuno viene a rompere le scatole a casa mia.
E tu, invece? Sei altruista? Sei illuminato?

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Lestat 12:11 am - 4th Maggio:

@Luke Cage
Potremmo cominciare con il non genufletterci di fronte alla tua arroganza Lestat
>>>
Non chiedo tanto: al massimo cercate di sopportarmi per un po’, perché io sono un po’ rompi.

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Lestat 12:13 am - 4th Maggio:

@Fabrizio Marchi
Lestat, sei disarmante nella tua grettezza
>>
Beh sì, io sono un po’ rozzo e molto diretto…

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Marco Pensante 12:14 am - 4th Maggio:

Lestat,
tu credi in Dio?

Louis

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Damien 12:15 am - 4th Maggio:

Ok.. ho acceso la discussione, vediamo di chiarire i punti focali sui quali troviamo discordanza.

Punto primo: INTEGRAZIONE

Nelle società con un “alto grado di divisione del lavoro” l’integrazione è ottenuta tramite l’adesione formale dei suoi membri ai “principi sanciti da ambiti culturali quali la morale e l’etica, codificati in sistemi normativi di tipo legislativo”. Nelle società di carattere “comunitario” l’integrazione attiene più profondamente al vissuto individuale, essendo esse basate su una FUSIONE SPONTANEA DI VOLONTA’ (cfr. Ferdinand Tönnies) e non sull’adesione generalizzata a norme di carattere impersonale.
Questo secondo tipo di società viene definito da Émile Durkheim a solidarietà meccanica: qui l’integrazione – e quindi il mantenimento e la riproduzione dell’ordine materiale e simbolico in cui sono immersi gli individui – è garantita dalla caratteristica delle singole “anime” individuali di essere articolazioni di un'”anima collettiva” con la quale vi è un legame di dipendenza/appartenenza forte e totalizzante.
Nelle società complesse vige invece un tipo di solidarietà “organico”, ovvero basato sulla consapevolezza della necessità di interdipendenza tra i vari “organi” del corpo sociale, i quali curando ognuno la riproduzione di un singolo aspetto della vita collettiva (la produzione, l’organizzazione, la trasmissione dei valori) si necessitano reciprocamente per la conservazione dell’organismo rappresentato dalla società.
A livello individuale, questa consapevolezza si esplica nel riconoscimento della necessità di una regolazione della vita sociale dal punto di vista economico, legislativo, culturale, etc. ovvero di una disciplina generalmente accettata riguardante i rapporti tra indivdui e tra gruppi in ciascuno di questi ambiti specifici.

Questa premessa indica con estrema chiarezza che coloro/colui/colei che vuole Integrarsi, desidera, DI SUA VOLONTA’, vivere in tale nazione, della quale gradisce gli usi, i costumi, i modi di fare e di essere, questo NON SUSSISTE!

Chiariamo quindi questo punto, non sono loro che si vogliono INTEGRARE, ma obbligano NOI a sottostare ai loro MODI DI VIVERE/ESSERE che esplicavano a casa loro, pena? essere tacciati di razzisti.. ora.. immaginate che suoni il campanello, vi alzate dalla vostra scrivania, aprite e vedete un extracomunitario che entra senza salutarvi (magari spicciola due frasi nella sua lingua) si siede sul divano accende la tv, vi ordina di fargli da mangiare mentre si sollazza con vostra moglie prendendola per forza.. domanda: quanto tempo rimarrà in casa vostra tale individuo prima di essere buttato a calci nel qlo fuori? ecco.. questo e’ quanto stà succedendo in Italia con una grande (non tutti) maggioranza di loro.. il problema e’ che gli ultimi veri italiani sono morti sul Piave.. quelli di adesso al massimo ti accoltellano per una fede calcistica.. di amor di patria manco a parlarle of course..meglio parlare di quanto male fanno gli americani, francesi e tedeschi… no? dimmi Fabrizio.. hai mai chiesto a qualcuno per strada di quanto siano contenti di avere degli italiani in afganistan? io si.. ti dirò.. nessuno e ripeto.. NESSUNO mi ha detto che ritiene giusto che noi si sia li.. lo dice anche la costituzione.. ma ormai si sa.. l’italia e’ il cagnolino degli americani.. non dimenticare che siamo uno stato conquistato.. abbiamo basi usa a ricordarcelo e l’europa a dirci cosa sia giusto o meno fare.. ed adesso abbiamo anche tu, Fabrizio, che ce lo ricordi.. cosi possiamo stare tranquilli e non avere un proprio parere critico verso quelli che, in effetti, hanno tutto l’interesse a mandare ragazzi al fronte a prendersi il cancro per l’uranio impoverito dei proiettili o magari delle bombe come i nostri poveri connazionali a Nassiria.. si e’ vero.. molti erano stati pagati bene.. ma stai tranquillo che se il lavoro non mancava in italia colca che andavano in guerra..
Ed allora ecco che, stanchi di tutto cio’, qualcuno incomincia ad accendere il cervello, a notare cosa accade realmente intorno a sè, ad uscire dal torpore di un buonismo insensato, magari purtroppo piu’ di qualcuno in prima persona ha dovuto subirne le conseguenze.. ma tutti hanno un comune denominatore..cominciano ad averne piene le tasche di essere tacciati di razzisti mentre nel frattempo le proprie mogli vengono stuprate, uccise, le case svaligiate, le auto fregate, i parcheggi col pizzo, alcune zone di citta’ off limits agli italiani (es.: a Torino c’e’ una zona della città che, di fatto appartiene ai marocchini, se entri li ti guardano tutti male, a me mi hanno persino fermato! dicendomi in un italiano malandato “tu che fare qui? qui nostro! tu via qui! .. ma.. stiamo scherzando?), la notte appartiene a loro, i nostri ragazzi che muoiono per la merda che spacciano nelle disco, senegalesi nelle spiaggie costantemente a venderti cianfrusaglie e falsi, e cinesi con proposte di massaggi.. cinesi..intere città deufradate dal lavoro di cinesi (leggasi Prato) che con il lavoro ILLEGALE (leggasi a nero) hanno praticamente messo in ginocchio l’economia locale! ora se vuoi lavorare devi sottostare a loro, e bada bene Fabrizio.. ho elementi in mano da riempirti questo sito per circa 3/5 mega di testo.. fai te..

Ora.. di cosa stiamo parlando?semplice.. io della realtà, tu dei miti.. perche’ tali sono.. nessuno vuole la guerra, nessuno sarebbe andato da saddam, saddam non ci levava il pane, non ci rompeva le scatole.. saddam era li, armato dagli stessi che poi lo hanno levato.. e non erano gli italiani a volerlo levare dal trono.. ma IL POTERE, lo stesso POTERE che oggi fomenta tutte le guerre, retto dal MERCATO GLOBALE, e tutto ciò non appartiene all’italiano.. al francese e neanche all’inglese..e lo sai.

Punto secondo: RAZZISMO

Io credo nella diversità, la natura stessa ci insegna che nella diversità vi e’ la vera ricchezza, questo assioma si puo’ traslare tranquillamente in tutti gli ambiti, chi crede in dio, non puo’ che essere razzista quindi, visto che le razze sono state da esso create, sdoganiamo quindi il termine razzista da parola BRUTTA a PAROLA BELLA, il vero RAZZISTA BRUTTO e’ il sistema del POTERE che, ai giorni nostri, sta facendo emigrare milioni di persone, obbligandole a lasciare le loro terre per andare a trovare un eden che non c’e’ a casa d’altri che versano in condizioni peggiori! perche il POTERE non vuole piu’ che ci siano le razze, esse devono mescolarsi, cosi facendo perderanno i loro valori legati alla loro storia, alle loro terre, ai loro principi, in un melting pot emozionale che non avrà in futuro nè stato nè appartenenza, ma semplicemente una paccottiglia di persone europee mercificate e rese schiave delle loro stesse esigenze, ammaestrate da un mercato corrotto che li vuole schiavi del sistema, quindi appena sbarcherete in qualunque nazione europea, a breve, troverete le stesse persone che vedreste accanto a casa vostra.. fine delle nazioni, fine delle razze.. ora.. chiedetevi chi e’ il vero razzista e quale sia il reale termine da usare. In italia sta’ succedendo la stessa cosa che possiamo trovare in inghilterra piuttosto che in spagna, in germania.. un egemonia europea tesa a mescolare i popoli con la scusa del villaggio globale e della modernizzazione.. tanto si sa.. le persone non sono eterne.. e nessuno ha buona memoria..credete che sia visionario? oppure potete notare voi stessi che tutto cio’ sta accadendo? ci stiamo pian piano privando di tutto, dei nostri sapori, delle nostre tradizioni, delle nostre piccole certezze, del lavoro, della nostra privacy, del diritto alla sanità, alla sicurezza sociale, all’assistenzialismo.. ma riuscite a guardarvi intorno con senso critico? dove lo vedete voi il razzismo? io vedo una decadenza che aumenta esponenzialmente tutti i giorni, e colpisce tutti, un po’ meno gli extracomunitari, avremo le pezze al qlo Fabrizio, ma mai sia che veniamo tacciati per razzisti.. ci mancherebbe altro! noi ci teniamo che loro si sentano come noi, esattamente come quella povera ragazza magrebina, uccisa dal padre in quanto voleva convivere con un ragazzo ITALIANO.

Fabrizio, onestamente a me non me ne frega una cippalippa di cosa hanno fatto i crociati in terra mussulmana, o degli yankees che con quelli del big ben e quelli del pizza mafia e mandolino stanno a casa degli altri.. NOI ITALIANI, noi normali ITALIANI non vogliamo altro che starcene tranquilli per i cazzi nostri a casa nostra.. anzi, ti diro’ di piu’.. abbiamo anche parecchi milionari fancazzisti che ci ricordano di donare un euro o due per aiutare la onlus di turno pro ragazzini poveri.. e pensa te.. siamo cosi fessi da farlo.. anche se poi le onlus i soldi se li magnano e noi a casa nostra non possiamo avere un figlio causa scarsità di lavoro e casa.. pensa te..

Nulla di personale Fabrizio.. diciamo punti di vista diversi..

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Damien 12:43 am - 4th Maggio:

Fabrizio.. ti va di giocare? giochiamo al dominatore del mondo! Supponiamo che io voglia dominare l’europa.. cosa dovrei fare?

Piu’ o meno il processo dovrebbe durare 100 anni.. ma ci riuscirei facendo cosi:

1) indebolimento dei paesi, da attuare con politiche sociali assistenzialistiche falsate, quindi fine delle classi sociali, solo ricchi e poveri, la povertà creata tramite l’estinzione del posto fisso agevolerà il processo di integrazione con gli extracomunitari arrivati, ai quali per dare un giusto bilanciamento daremo la necessaria assistenza.

2) Estinzione storica degli stati per creare una nuova razza meno intelligente e piu’ malleabile, che si riconosca in un unica grande nazione con un unica costituzione europea

3) Controllo globale da attuare tramite telecamere e microchips, connesse a computers

4) Controllo economico mondiale basato esclusivamente su chips (carte di credito) con relativa estinzione del cartaceo

5) Controllo di ogni singolo individuo tramite chips (Verichips) sottocutanei

6) Fine dell’indipendenza economica di ogni stato membro con relativa dipendenza non estinguibile dal governo centrale europeo

7) Controllo delle nascite; solo i piu’ facoltosi potranno permettersi in futuro dei figli, al momento via libera in modo da creare quanto al punto 1) e 2), con l’ausilio del punto 8) usando le donne per destabilizzare gli uomini e portarli ai minimi termini, in modo da renderli effemminati e plasmabili

8) Controllo dei Media per gestire la nuova popolazione, tramite musica e trash tv, informazione pilotata e arricchirsi con quanto prima era lecito aspettarsi gratis (leggasi calcio e films) ora fruibili solo dietro pagamento

9) Creazione di cibo OGM in modo che nessuno possa nutrirsi da solo, estinzione quindi dei germogli per far posto alle costruzioni ed allo sfruttamento per altre risorse che non siano alimentari, i nuovi alimenti saranno solo appannaggio dei grandi investitori.

10) Privatizzazione dell’acqua.

Bon.. non so te Fabrizio.. ma mentre ti incavolavi per come ti ho risposto prima sull’argomento.. io sono gia’ a buon punto.. adesso tocca a te..

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Leo 8:23 am - 4th Maggio:

Bisogna dire che molti immigrati hanno i famigliari al loro paese, hanno moglie e figli, e gli mandano i soldi; quando ancora vedevo la televisione si parlava solo di sfruttamento della prostituzione, mafia albanese…..

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Alessandro 11:19 am - 4th Maggio:

Damien, ciò che tu scrivi è sempre molto interessante e io credo che la sinistra parlamentare non abbia capito che cosa sia l’immigrazione, non solo perchè vive in una torre d’avorio, ma questo vale anche per la destra, ma soprattutto per la sua visione molto ideologizzata, quindi acritica, di questo come di altri fenomeni, il femminismo su tutti. Certo l’immigrazione è anche delinquenza. Da sempre è così. Noi italiani, emigrati ovunque, insieme alla speranza di un pezzo di pane ci portavamo dietro anche, in alcuni, una buona dose di propensione alla criminalità. Lo sappiamo tutti. Però l’immigrazione è anche molto altro. Non mi soffermerò sull’aspetto culturale, che per me è comunque importantissimo, la possibilità di entrare in contatto con altre culture rimane per me uno dei momenti più stimolanti della nostra esistenza, ma prenderò in considerazione l’aspetto più strettamente materiale, che è quello che interessa i più. Ebbene i dati dell’INPS ci dicono che un immigrato, in quanto a servizi ricevuti e contributi versati, prende 1 e da 10. Insomma Damien, gli immigrati ci stanno consentendo di mantenere in piedi la baracca, in un Paese dove spesso si pagano le tasse solo se vi è la trattenuta alla fonte. Questa è l’altra faccia della medaglia. Per pochi che delinquono, e costoro devono essere puniti con severità, ce ne sono molti di più che lavorano senza che si possa levar loro alcuna critica.
Inoltre, ciò che sta avvenendo è un fenomeno irreversibile. L’errore più grave che si possa fare è evitare politiche d’integrazione, creando dei ghetti. Alcune forze politiche vogliono questo perchè cavalcano il malcontento e pensano al puro e semplice tornaconto elettorale. E’ superfluo indicare quali. Paga questa politica, ma, alla lunga, a farne le spese saranno gli uomini e le donne comuni, che si troveranno con dei “connazionali” acquisiti che non si sentiranno in realtà tali, ma dei corpi estranei, non legati sentimentalmente al territorio. Mi ritrovo sull’altra sponda politicamente, ma devo ammettere che Fini ha capito questo ed è uscito allo scoperto, dimostrando di avere lungimiranza politica, qualità che difetta a molti dei suoi affaristi colleghi di partito-coalizione.

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Icarus.10 12:45 pm - 4th Maggio:

Damien, tu sei una persona intelligente e che sulla QM dice cose illuminanti, il tuo contributo alla QM e su questo sito, lo trovo prezioso e fondamentale. Ma quando parli di extracomunitari, facendoli passare per una categoria privilegiata rispetto a noi, proprio non ti riesco a seguire. Noi ce la passiamo male, vero. Ma loro , ancor peggio. Tu hai paura degli extracomunitari? io ho paura, invece, della cattiveria e insensibilità di tanta gente, a prescindere dalla razza o religione. Prendi Verona,e vedi che gente c’è da quelle parti…

@Lestat: la maggior parte dei flussi immigratori, ora, proviene da zone non islamiche(est europa), per quanto riguarda la Tunisia e altri paesi che hai citato, è vero che non sono stati invasi, però essendo quei popoli di maggioranza islamica, percepiscono l’invasione di un altro paese a maggioranza islamica, come un invasione anche a loro stessi, perchè vedono attaccati popoli con cui si vedono affratellati dalla comune fede, fede che per loro è sacra e inviolabile. . Del resto, qui, non stiamo parlando di specifiche nazione, ma di Islam nel suo insieme. E comunque, la polveriera è situata in Medio Oriente, dove un popolo, quello Palestinese, fu scacciato dagli inglesi nel 1948, per poter fondare Israele.
A proposito, perchè anzichè prendere a cazzotti un povero lavavetri, non vai prendere a cazzotti un leghista veneto? Forti con i deboli, e deboli con i malvagi…

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Leo 1:39 pm - 4th Maggio:

Icarus: anziché.prendere a cazzotti un lavavetri, perché non vai a prendere a cazzotti un leghista veneto?
Poi se prendi a pugni una leghista veneta ti fanno pure la castrazione chimica.

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Damien 2:34 pm - 4th Maggio:

@Alessandro:
Ale, ti prego seguimi nella disamina; quando i nostri emigrarono, lo fecero verso l’America, al tempo nazione FLORIDA e RICCA di possibilita’, i flussi migratori odierni vengono qui in Italia dove non c’e’ lavoro neanche per noi, gli italiani portarono un enorme contributo di mano d’opera, non dimenticarti che molti di loro erano addirittura figli di yankees o apparentati, e comunque era gente che sapeva lavorare nei campi con una cultura medio bassa/bassa, ma tanta esperienza nel campo agricolo, tessile e via dicendo, stesso credo religioso e una concezione di famiglia che somigliava a quella yankees e con tanta voglia di integrarsi (parlare la stessa lingua mandare i figli a scuola senza imporre il parmigiano a scuola per capirsi, al contrario, gli odierni flussi migratori in italia non hanno nulla da offrire nella maggior parte dei casi, non hanno esperienza, non hanno lo stesso credo religioso, non hanno la stessa concezione di famiglia non provengono da stati dove vige la democrazia, non hanno voglia di integrazione anzi vogliono imporre le loro usanze ora.. io vorrei porre la parola fine all’uso che si fà nel paragonare i nostri emigranti con quelli che abbiamo a casa nostra, c’e’ ben poco da spartire a mio avviso, la vera integrazione si fà con un vero assistenzialismo ma laddove ci siano gia’ dei presupposti legali, sociali ed etici che si vogliano condividere per proprie convinsioni e non imporre le proprie ed aspettarsi tutto, queste persone quindi, sono state USATE dai furbetti latifondisti, dalle aziende senza scrupoli, dalla mala vita etc etc. di riflesso hanno creato la fine della stabilità lavorativa italica! emblematico il racconto di alcuni camionisti che conobbi tanto tempo fa, prima percepivano un buon stipendio, adesso devono vedersela con gli albanesi, turchi, romeni etc che lavorano quasi il triplo e prendono meno della metà, ecco quindi un esempio che non solo spiega il soppruso dei datori di lavoro, ma anche la perdita di capacità lavorativa italiana, la perdita di qualità del lavoro ed anche della sicurezza stessa.. ecco quindi che, loro malgrado, sono stati gli autori del nostro declino lavorativo, ma i mandanti chi sono se non gli stessi che hanno permesso loro di venire ed essere sfruttati cosi? forse puoi trovare una risposta nel gioco poco piu’ sopra…

@Icarus:

Icarus.. viviamo in un paese che, storicamente, usa campanilismi per fomentare quello che prima non veniva neanche considerato, ti riporto indietro nel tempo quando una massiccia immigrazione di gente dal sud italia cercava lavoro al nord, emblematici i cartelli nelle benpensati citta’ del nord “NON SI AFFITTA AI MERIDIONALI”, oppure potrei citarti altri esempi, ma penso che ci siamo capiti.. ovvero se prima si taceva in quanto MOLTI pensavano che fosse giusto, perchè oggi nei confronti di questi extracomunitari illegali non ci si puo’ lamentare PENA essere tacciati di razzismo? I meridionali sono ITALIANI come i Siciliani e la gente del Nord! sono persone che storicamente hanno subito l’incuria di politiche errate, ritenuto il sud da sempre “il granaio dell’italia” chiaro che poi in molte regioni, la latitanza dello Stato ha generato fenomeni mafiosi, oggi tutto cio’ si stà concretizando verso gli extracomunitari, allora cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando perchè, per come la vedo io, non si puo’ pulirsi la faccia con il buonismo verso di loro quando coi nostri stessi connazionali ci comportiamo malissimo! la verità caro Icarus e’ che le questioni vadano escusse con memoria storica, e non a mio avviso estrapolando parte della storicità degli eventi attuali senza disaminare la situazione a 360 gradi, ergo non mi meraviglia che le stesse persone che ingiuriavano i meridionali solo IERI, oggi siano i portatori di verità a favore degli extracomunitari poverini! che non hanno lavoro, che pagano le tasse, io nella realtà vedo che loro continuano a farsi gli augelli loro e non hanno voglia di integrarsi perchè semplicemente NON POSSONO, sia per motivi economici, sia per la lingua, sia per l’intelligenza, sia per i loro modi di pensare e quant’altro ho gia’ espresso in precedenza! al contrario si aspettano TUTTO dallo Stato che li ospita, pena venir tacciati di razzismo! che vadano a cagare! i primi gli italians pecorons senza spina dorsale e sensa senso di Stato! le persone che vanno aiutate sono quelle che non cagionano un male alla società che le ospita! sia direttamente che, come hanno fatto con molti di loro, INDIRETTAMENTE!

Concludo quindi dicendo che la vera integrazione deve nascere da persone consapevoli di dove vanno a vivere e DESIDEROSE di integrarsi, lo Stato che deve integrarli deve non solo accertarsi che siano in grado di contribuire (leggasi sapere la lingua, un minimo di cenni storici, educazione civica, e RISPETTO DELLE LEGGI) poi, se a casa loro indossano il burqua o mangiano kebab a me non me ne frega una cippalippa, ma quando stai nel sociale che TU hai deciso di far tuo, PARLA TRICOLORE!! Vestiti in modo consono ed osserva LE LEGGI DI STATO! o fuori dalle pelotas!

Spero di aver finalmente chiarito il concetto..

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Luke Cage 2:43 pm - 4th Maggio:

@Damien
Per me tu sei un altro furbastro come tutti quelli che oggi hanno buon gioco nel definirsi apolitici ricorrendo alla demagogia ben celata dietro ad un sapiente uso del linguaggio e ad oculati escamotage dialettici.
Basta vedere come presenti i “fatti” spacciandoli come tali e incontestabili quando invece sono filtrati dal tuo punto di vista.
Riesci persino a formulare la consueta stilettata che ogni buon “destrorso” ci riserva, ovvero quello di avere la capacità di giudizio annebbiata dai miti, dai sogni utopistici, dall’ideologia.
Lascio che sia Fabrizio a raccogliere il tuo invito a giocare (con te e il troll Lestat- che per sua ammissione è qui solo per divertitsi un pò) poichè come dicevo sopra non ho la lucidità per stare a discutere su una tematica che mi tocca da vicino avendo lavorato in mezzo a molti immigrati che ho visto farsi un culo grosso come una casa solo per essere considerati dagli italiani come te nel migliore dei casi “un male necessario”, per non dire poi l’umiliazione a cui vengono sottoposti per rinnovare il permesso di soggiorno (scene dell’altro mondo in questura centrale a Milano).
Facile dire che la maggior parte di loro fanno questo e quello quando non sai e fondamentalmente non ti frega di sapere di chi stai parlando.
Le tue riserve riguardo ai rischi di un melting pot imposto dal Grande Leviatano per indebolire la stirpe e minare le tradizioni e le culture dei popoli per distruggerli e omologarli sono il nuovo spauracchio usato efficacemente dalle nuove destre continentali che senza ormai stupirmi hanno fatto e continuano a fare proseliti.

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Icarus.10 2:52 pm - 4th Maggio:

” Mi ritrovo sull’altra sponda politicamente, ma devo ammettere che Fini ha capito questo ed è uscito allo scoperto,”(alessandro)

Macchè!!!! Fini dovrebbe chiedere scusa alla famiglia di Carlo Giuliani e a tutti coloro che furono manganellati e picchiati al G8 di genova nel luglio 2001.
Fino a che non lo farà, non lo considererò un politico degno di rispetto.

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Icarus.10 4:06 pm - 4th Maggio:

@Damien: non mi risulta che qui qualcuno ti abbia dato del razzista. Tu hai le tue opinioni sugli extracomunitari, opinioni che non condivido, ma non per questo ti do del razzista. Anzi, sei piuttosto intelligente e te ne do atto. Ma scusami, se te lo dico, ma io di questi immigrati che sarebbero “privilegiati”, proprio non ci credo. Te lo ha detto anche LUke Cage e te lo ha spiegato bene. Ti ricorderei però, che coloro che attaccano i meridionali sono anche coloro che attaccano gli extracomunitari(cioè la Canaglia leghista) e non certo coloro che difendono gli immigrati.
Gli immigrati solo ad una cosa sono tenuti a rispettare: il rispetto della legge. E la grande maggioranza di loro la rispetta la legge italiana. Ma non sono tenuti ad omologarsi alla nostra cultura e tradizione: possono vestirsi e mangiare come pare e piace loro, hanno diritto di pregare per la loro fede. Le nostre donne occidentali amano schiappettare pubblicamente, sbagliano, ma libere di farlo.Stessa cosa dicasi per le loro donne che vogliano mettersi un niquab o un velo, o coloro che mangiano kebab(sia mai, i nostri Mc Donalds sono migliori dei kebab).E cmq ti ricordo che sempre più donne provenienti dai paesi islamici si sono omologate al vestiario occidentale.
E poi questa tua passione per il Tricolore, per la Patria..francamente mi è lontana anni luce.

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Luke Cage 5:26 pm - 4th Maggio:

http://www.arterigere.it/libri/01_collana_++La_Memoria++/L_+Africa_del_Duce/index.php

L’Africa del Duce

I crimini fascisti in Africa
Il libro ripercorre, dall’avvento del fascismo fino alla caduta di Mussolini, gli eventi più significativi del colonialismo fascista, attraverso documenti ufficiali, lettere, quotidiani e altre pubblicazioni dell’epoca.

L’Istituto Luce si curò di mostrare soltanto gli aspetti piacevoli e rassicuranti di ciò che accadeva nelle colonie: soldati che aiutavano i bambini, che costruivano strade, ascari incolonnati che facevano il saluto fascista o che ammiravano le opere del genio italiano. Non furono mostrate le terribili immagini dei morti, delle operazioni di bombardamento con i gas, oppure i campi di prigionia. Tutto apparì agli italiani come un’avventura utile, una missione di “civiltà”. I retroscena furono nascosti e sarà difficile portarli alla luce anche dopo molto tempo.

Come osserva Rochat: “La guerra chimica fu infatti cancellata dalla stampa, dalla produzione documentaria e memorialistica e dalla coscienza popolare con un’efficacia che ha pochi precedenti”. Eppure non erano pochi quelli che sapevano, ma per molti anni anche i protagonisti della guerra d’Etiopia negarono. Del resto, anche altri crimini del fascismo apparivano inesistenti.

Il mondo intero osannò il governo antidemocratico e repressivo del fascismo. Ad esempio, nell’America del 1932 un sondaggio che chiedeva chi è “il più grande uomo del mondo” vide vincitore Mussolini, e il «New York Times» lo definì “l’uomo di Stato più chiaroveggente del momento”. Negli anni ’30 nessuno più si ricordava o diceva come quel governo era salito al potere.

La violenza espressa dal regime fascista era stata accettata e ritenuta utile: il cosiddetto “biennio rosso” aveva terrorizzato l’intera Europa dei privilegi, e aveva spinto le autorità ad accogliere con favore sistemi politici rigidi e autoritari, in cui il potere era concentrato nelle mani di poche persone. Si crearono stretti legami, sin dai primi attacchi squadristi, fra industriali incattiviti dai continui scioperi, imprenditori agricoli e fascisti. Il nazifascismo fu uno dei volti del potere capitalistico, un volto che si era espresso così ferocemente, fino a quel momento, soltanto fuori dall’Europa, nelle terre considerate di nessuno, dove si poteva saccheggiare e sfruttare impunemente. Dove i crimini più terribili non venivano nemmeno conosciuti e la vita delle persone non valeva nulla.

Le potenze europee furono ambigue e di fatto condiscendenti verso la ferocia coloniale dell’Italia fascista, e dopo la Seconda guerra mondiale i vincitori aiutarono l’Italia a insabbiare i crimini commessi contro l’Etiopia. Non potevano certo permettere che un paese africano istituisse una Norimberga contro un paese europeo, altrimenti quante Norimberga avrebbero potuto essere istituite per i crimini commessi in Africa!

Con le conquiste africane, affiorò in Mussolini lo spettro della mescolanza delle razze e la paura che gli indigeni coloniali potessero pretendere l’uguaglianza con gli italiani. Da queste paure derivò una legislazione volta a rassicurare il duce e i gerarchi fascisti che la superiorità della razza italiana si sarebbe imposta sulla nera, e che le due razze sarebbero state tenute separate e distinte in difesa dell'”orgoglio di razza” del dominante.

Oggi, dopo più di sessant’anni, il problema del colonialismo italiano è ancora tragicamente aperto. L’Italia non ha mai chiaramente e approfonditamente fatto i conti col passato coloniale, e la perdita di tutte le colonie dopo la Seconda guerra mondiale fece si che quel passato venisse considerato già concluso, senza bisogno di capirlo e di rigettarlo in modo critico e cosciente.

Dalla stessa autrice vedi anche:

http://www.ibs.it/code/9788879531627/randazzo-antonella/roma-predona-colonialismo.html

Questo libro ripercorre alcune delle pagine più sottaciute e mistificate della storiografia italiana: quelle relative al colonialismo in Africa. Pagine di violenze, saccheggi, razzismo e guerre, che accomunarono l’Italia liberale di fine Ottocento e l’Italia della dittatura fascista.
Dalle esplorazioni della seconda metà dell’Ottocento in Tunisia e Abissinia, al primo insediamento coloniale italiano nella baia eritrea di Assab (1880). Dalla politica coloniale del governo Crispi, al trattato di Uccialli (1889), alla disfatta di Adua (1896). Dalla Somalia italiana di fine Ottocento, alla guerra in Libia nei primi anni del Novecento. Dalla costruzione dell’Impero durante il Ventennio mussoliniano, alla guerra fascista all’Etiopia e in Libia con l’uso di gas venefici, alla sconfitta militare italiana sul finire della Seconda guerra mondiale.
In nome della “superiorità” europea, mezzo secolo di razzismo e soprusi, saccheggi e violenze, teorizzati e attuati in Africa dai governi di Roma. La prova provata che il detto «Italiani brava gente» è soltanto falsa retorica.

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Lestat 5:39 pm - 4th Maggio:

@Icarus
A proposito, perchè anzichè prendere a cazzotti un povero lavavetri, non vai prendere a cazzotti un leghista veneto? Forti con i deboli, e deboli con i malvagi…
>>
“Povero lavavetri” ? Dì un po’, ma secondo te è normale che un tizio proveniente dall’Africa settentrionale, al mio no, al mio rifiuto di non voler pulire un vetro dell’automobile già pulito, mi pulisca ugualmente il vetro e pretenda poi la mancia? E’ normale che poi, di fronte al mio rifiuto di pagarlo ed alla mia ulteriore risposta a muso duro, mi risponda “oh, io ti ammazzo” ? Ed è normale che insieme ad altri due suoi amici mi definisca “italiano di merda” ? No, non è per niente normale! Chiaro? Prova tu a fare qualcosa del genere a casa loro, poi dimmi come finisce… E poi, in tal caso, chi sarebbe il razzista? Io dico l’immigrato.

A me, se li fanno girare, lavavetri, leghisti, nordisti, centristi, sudisti, stranieri, italiani, maschi, femmine, pari sono: non so se mi sono spiegato… E tu, invece, in tali circostanze che fai: porgi l’altra guancia? Prego, fai pure…

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Lestat 5:40 pm - 4th Maggio:

@Icarus
Macchè!!!! Fini dovrebbe chiedere scusa alla famiglia di Carlo Giuliani e a tutti coloro che furono manganellati e picchiati al G8 di genova nel luglio 2001.
>>

Essì, tutti santi quelli che furono manganellati…

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Lestat 5:44 pm - 4th Maggio:

@Leo
Poi se prendi a pugni una leghista veneta ti fanno pure la castrazione chimica.
>>
Perché, pensi che io risparmierei una leghista veneta che me li facesse girare? E allora pensi male…

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Leo 5:45 pm - 4th Maggio:

E comunque a parte le chiacchiere, se gli immigrati ci stanno in Italia si vede che fanno comodo pure alla destra; molti commercianti italiani affittano il negozio agli stranieri e fanno la pacchia, anche le bancarelle hanno il padrone che è italiano.

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Alessandro 6:02 pm - 4th Maggio:

Quella del G8 è una pagina orrenda. Ovviamente io facevo riferimento alle posizioni di Fini in materia di immigrazione, che mi sembrano un pò più evolute di quelle di altri suoi compagni di partito.

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Damien 9:05 am - 5th Maggio:

@Luke Cage 2:43 pm – 4th maggio:

Tu sei libero di pensare anche che vengo da marte, io resto del mio parere pur leggendo i pareri altrui, quindi che tu mi imputi un’appartenenza politica resta solo un tuo problema, non certamente mio, stimo molti interventi in questo sito anche se alcuni non li condivido, ma questo e’ ovvio in una discussione, basta che si vada verso un fine comune, e non rendendo importanti questioni di lana caprina come l’appartenenza ad una corrente politica piuttosto che un altra; Ergo io rimango dell’idea che quanto ho citato sia confutabile anche nei fatti.

@Icarus.10 4:06 pm – 4th maggio:

Penso che prima vanno sistemati gli italiani indigenti.. oppure anche tu pur di girare in mercedes, a casa, mangi pane e cipolla? (non so se mi sono spiegato con l’antifona…) Dopo,solo dopo,se avanza qualcosa avanti pure gli stranieri regolari, che dimostrino di saper parlare e scrivere la lingua italiana, la conoscenza delle leggi e un lavoro sicuro! questa ITALIA e’ CASA NOSTRA, ci entra solo chi si comporta bene, altrimenti calci in QLO! che abbiamo gia tante gatte da pelare (mafia, in primis), non ci servono altre problematiche sia dirette che indirette (Leggasiifurbettiitalicichesfruttanogliextracomunitari)

@Luke Cage 5:26 pm – 4th maggio:

Riguardo al tuo intervento… ti rispondo in chiave:

Proprio l’altro giorno, ho saputo che un tuo bis-bis-bis-bis nonno fu preso a rubare in un mercato alle porte di roma e gli furono amputate le mani, perdonami Luke Cage, ma come conseguenza di tale fatto, io con un ladro come te non vogli avere nulla a che fare.

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Icarus.10 1:35 pm - 5th Maggio:

@Damien: Perchè neghi che fai politica? che c’è di male infarcire i discorsi di considerazioni politiche? Lo faccio anche io, lo fa anche Fabrizio, e lo fanno anche gli altri. Il tuo orientamento politico è il fu ‘Uomo Qualunque” di Guglielmo Giannini dell’ immediato secondo dopoguerra: Qualunquismo.E non lo sai. Le tue parole le sento dire da Calderoli. E se non fosse per il fatto che sei un bravo e ottimo elemento della QM e della critica al femminismo, qualcuno ti avrebbe scambiato per un leghista. Ma ripeto, nulla di male, questo è il bello del confronto su opinioni diverse.

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Luke Cage 2:05 pm - 5th Maggio:

Damien:”ho saputo che un tuo bis-bis-bis-bis nonno fu preso a rubare in un mercato alle porte di roma e gli furono amputate le mani, perdonami Luke Cage, ma come conseguenza di tale fatto, io con un ladro come te non vogli avere nulla a che fare.”

Hai capito tutto.Complimenti, sei proprio un Uomo Beta ad Honorem.

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Luke Cage 2:23 pm - 5th Maggio:

Anzi, ti dirò di più Damien, dato che tu consideri certi aspetti questione di lana caprina, ti dirò che personalmente non trovo compatibili i tuoi sentimenti xenofobi con la questione maschile che colpisce indistintamente gli uomini tutti.
A buon intenditor….
Ops..un ultima cosa prima che diventi una polemica personale….in realtà i tuoi post erano rivolti a Fabrizio, sono convinto che non si sia tirato indietro per avvalorare in toto i tuoi deliri…

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Fabrizio Marchi 3:26 pm - 5th Maggio:

Damien:“…Questa ITALIA e’ CASA NOSTRA, ci entra solo chi si comporta bene, altrimenti calci in QLO! che abbiamo gia tante gatte da pelare (mafia, in primis), non ci servono altre problematiche sia dirette che indirette (Leggasiifurbettiitalicichesfruttanogliextracomunitari)”.
Caro Damien, mi ero riproposto di non intervenire sulla questione, troppo lunga e complessa, che ci porterebbe e già ci ha portato molto lontani dalla QM. Peraltro sono convinto che nessuno di noi riuscirebbe a far cambiare idea all’altro. Personalmente credo nella democrazia intesa come tolleranza dell’altro e come l’unica forma di convivenza possibile e ragionevole, ma non come possibilità di far cambiare opinione agli altri. Quindi mi guardo bene dal farlo anche con te né, ribadisco, voglio entrare nel merito. D’altronde so anche che tu sei perfettamente consapevole che se scelgo di non farlo non è certo per mancanza di argomenti…
Però un quesito vorrei portelo, uno solo, perché, come si suol dire, veramente mi ci hai tirato per i capelli. Fino ad ora ti sei comportato come una persona intellettualmente onesta (per questo mi rivolgo a te altrimenti, te lo dico in tutta onestà, un altro con le tue idee nel merito specifico non lo avrei neanche preso in considerazione) e mi auguro da te una risposta altrettanto onesta.
Partendo dalle tue considerazioni e in particolare da quella che ho riportato testualmente, sono certo che tu converrai con me che i Talebani afghani, i resistenti iracheni, sciiti o sunniti che siano, quelli palestinesi, hanno tutto il diritto di difendersi in armi nei confronti degli eserciti occidentali che hanno occupato (perché poi non invaso, va bè, andiamo avanti…) i loro paesi. Un’occupazione militare che, come tutte le occupazioni militari, provoca orrore, sangue, lutti, violenza, bombardamenti, uccisione di civili. Ma oltre a questo, è evidente che loro stanno in casa propria e gli eserciti occupanti no. Mi pare un dato inconfutabile (altrimenti non sarebbero occupanti…).
Quindi se noi abbiamo il diritto di cacciare a calci nel culo quegli extracomunitari che non vogliono rispettare le nostre leggi, che delinquono o che non vogliono adeguarsi ai nostri usi e costumi, quegli altri (afghani, iracheni, palestinesi) hanno tutto il diritto di fare il possibile per prendere a calci nel culo quelle potenze occidentali che occupano con la forza la loro terra e il loro paese, non proprio con le buone (se fossero andate con le buone non sarebbero andate con gli eserciti, è evidente, quasi una tautologia…), succhiandogli le risorse (loro, non nostre) e cercando di imporgli gli usi e i costumi occidentali (i nostri, non i loro). A noi non piace il Corano o il burqa? Bè, tutto sommato sono cazzi loro,o no? E invece pare di no, anzi, proprio l’esportazione dei nostri usi e costumi diventa l’alibi per occupare militarmente quei paesi…Ma lasciamo perdere, entrerei nel merito e ho già detto che non voglio farlo.
Come la mettiamo? Quelli che si ribellano a quell’occupazione sono dei terroristi o dei patrioti? Hanno il diritto di vivere secondo le proprie leggi e i propri usi e costumi oppure no? La loro ribellione in armi è giustificata o no? Se la (tua) risposta è no, perché invece sarebbe giusto da parte nostra “liberarci” da quegli extracomunitari a noi non graditi per mille ragioni diverse mentre loro dovrebbero subire la presenza degli eserciti invasori e l’imposizione da parte di questi di leggi non volute da loro? Noi abbiamo il diritto di cacciare a calci nel culo “quelli” che sono a casa nostra (senza eserciti al seguito) e “quelli” non hanno il diritto di fare altrettanto con “noi” che stiamo a casa loro con tanto di bombardieri e carri armati al seguito? In fondo anche noi, per quei popoli, siamo degli “extracomunitari”, anche se con l’elmetto, l’M60, gli Apache, gli F16, le scavatrici per il petrolio e, a differenza loro, sbarchiamo dalle portaerei invece che dai gommoni…
Tutto qui. Vorrei una risposta onesta, sincera e coerente. D’altronde, su questo tema, per ragioni ideali e ideologiche in gran parte diverse dalle mie (difesa della patria, della nazione, dell’indipendenza nazionale, della salvaguardia dei propri usi, costumi e tradizioni) molti settori della destra (non quella liberista e leghista e non quella di governo), fra cui diversi intellettuali, sono contrari all’occupazione di quei paesi. Anzi, sostengono apertamente le varie forme di guerriglia e resistenza a quest’ultima.
Nei tuoi commenti in tema hai fatto tu stesso più volte riferimento ai valori della patria, della nazione, dell’”italianità”, e alla necessità di difenderli da chiunque. Converrai con me che questi valori non valgono solo per gli italiani ma per tutti i popoli del mondo, i quali hanno lo stesso diritto di difenderli che abbiamo noi.
Mi raccomando (si fa per dire…) perché da questa risposta, per quanto mi riguarda (se può interessarti, naturalmente te ne puoi anche fregare), dipende la tua credibilità ai miei occhi. Non perché io sia nessuno, figuriamoci; sono un signor Nessuno, come tutti. Però sono un signor Nessuno che apprezza la coerenza e detesta l’ipocrisia e la mala fede.
Fabrizio

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Icarus.10 4:15 pm - 5th Maggio:

Io mi oppongo decisamente a certe espressioni , tipo”cacciare a calci nel culo”, “Patria”, “l’Italia è casa nostra”, ecc, ecc sono cose contrarie alle mie visioni umane, sociali e politiche delle cose.
Io me ne frego della nazione, della razza.Me ne frego altamente delle “nostre tradizioni”, della “nostra stirpe”, delle “nostre radici”. Quello che conta, per me,l’unica cosa che conta è il senso dell’ Umanità: quello ce l’hai o non ce l’hai. Il resto sono solo cazzate qualunquiste.

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Lestat 5:42 pm - 5th Maggio:

@Icarus
Io me ne frego della nazione, della razza.
Me ne frego altamente delle “nostre tradizioni”, della “nostra stirpe”, delle “nostre radici”. Quello che conta, per me,l’unica cosa che conta è il senso dell’ Umanità: quello ce l’hai o non ce l’hai. Il resto sono solo cazzate qualunquiste.
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Ed è proprio grazie a quelli come te che andiamo male in Italia. E’ grazie a questo modo di ragionare, da tipico fancazzista disfattista di sinistra, che saremo preda di chiunque – più di quel che siamo già stati, nel corso della storia, dopo la fine dell’impero romano.
Ma, in realtà, che differenza c’è fra voi e le femministe?
Leggendo sia su questo sito che altrove, ho potuto appurare che voi siete incazzatissimi colle femministe perché accusano il genere maschile di ogni nefandezza: simmetricamente voi fate la stessa cosa con gli occidentali nei confronti degli orientali, e degli italiani verso gli extracomunitari. Addirittura c’è chi va a riesumare l’epoca fascista. Domanda: perché non riesumate anche quella stalinista? E di Pol Pot che mi dite? Tutto pace e amore?
Dite un po’ : visto che siete tanto esterofili, ne avete mai ospitato qualcuno, di extracomunitario, a casa vostra? Gli avete mai dato da lavorare e da mangiare? Oppure, molto più semplicemente, li “aiutate” con le chiacchiere? E perché, volendo, non ne adottate qualcuno? Tanto dov’è il problema? La sinistra non è forse “pace, amore e solidarietà” ? Un po’ di coerenza signori, please!
@Icarus
Io mi oppongo decisamente a certe espressioni , tipo”cacciare a calci nel culo”, “Patria”, “l’Italia è casa nostra”, ecc, ecc sono cose contrarie alle mie visioni umane, sociali e politiche delle cose.
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Quindi, volendo, potrei venire a casa tua e fare il porco comodo mio, giusto? Tanto casa tua non è tua, perché tutto ciò è contrario alle tue visioni umane, sociali e politiche delle cose, giusto? Dunque, quello che è tuo è mio, quello che è mio… è mio.

@Icarus
Io mi oppongo decisamente a certe espressioni , tipo”cacciare a calci nel culo”, “Patria”, “l’Italia è casa nostra”, ecc, ecc sono cose contrarie alle mie visioni umane, sociali e politiche delle cose.
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Quindi, volendo, potrei venire a casa tua e fare il porco comodo mio, giusto? Tanto casa tua non è tua, perché tutto ciò è contrario alle tue visioni umane, sociali e politiche delle cose, giusto? Dunque, quello che è tuo è mio, quello che è mio… è mio.

@Fabrizio
Insomma gli extracomunitari che vivono nel nostro paese sono invasori, noi che siamo con i nostri eserciti nei loro, siamo “liberatori”…
>>

“Noi”… Fabrizio, perdonami, ma sai vedere oltre il tuo piccolo orticello?

@Fabrizio
Insomma gli extracomunitari che vivono nel nostro paese sono invasori, noi che siamo con i nostri eserciti nei loro, siamo “liberatori”…
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“Noi”… Fabrizio, perdonami, ma sai vedere oltre il tuo piccolo orticello?

Lestat

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Lestat 6:21 pm - 5th Maggio:

Potremmo anche chiosare che non solo la storia dell’umanità è la storia dell’oppressione dell’uomo sulla donna – che tanto vi angoscia, mentre a me, nato nell’Italia del 1974, non sfiora neppure – ma anche quella dell’Occidente sull’Oriente. Da una parte il genere sempre oppressore e il genere sempre oppresso, dall’altra il popolo sempre aggressore e il popolo sempre aggredito.
Femminismo=Sinistra. Perciò perché criticate le femministe? Guardate che indirettamente gli state dando ragione… Dite un po’ : ma non pensate che se un giorno, quella che chiamate questione maschile, dovesse conquistare un interesse mediatico, avreste a che fare con gente che certe contraddizioni ve le evidenzierà ogni secondo? E, vi chiedo, ma chi è di sinistra come può lottare per i diritti dei padri separati italiani, essendo egli stesso disfattista a prescindere, e non credendo nella nazione, nella patria, ecc? Come si può lottare per i diritti di chi si è sposato in Chiesa? Come può un uomo di sinistra, fortemente anticlericale, lottare per quei “fessi” che si sono messi l’anello al dito di fronte ad un prete? Che c’azzecca la sinistra con certe questioni? Signori, ma di queste enormi contraddizioni ne siete coscienti? Guardate che un giorno potreste avere a che fare con qualcuno molto più rompi di Lestat…
Fabrizio, leggo sul web che sei romano: dimmi, ti senti “in colpa” anche per via del fatto che gli antichi romani crearono un grande impero guerreggiando, uccidendo, depredando e schiavizzando? La stessa Romania, ossia il paese dal quale arrivano più immigrati, è figlia della tua Roma…

Fabrizio, leggo sul web che sei romano: dimmi, ti senti “in colpa” anche per via del fatto che gli antichi romani crearono un grande impero guerreggiando, uccidendo, depredando e schiavizzando? La stessa Romania, ossia il paese dal quale arrivano più immigrati, è figlia della tua Roma…

Lestat

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Damien 7:32 pm - 5th Maggio:

Mhans nich naziz uhma!!! cishnaruk uhback! io, suegh nutt nighe am’bgyhubere Fabrizio! NHJJSUIUI! NOSM HJFOOOEH hnchs èpèa! nosnv nt ujsdnjnf.

Come dici? non leggi e non capisci nulla? ecco.. e’ quello che molti italiani si sentono dire dai famosi extracomunitari che vogliono integrarsi! perche’ vedi Fabrizio, la paura e’ data dal diverso, dall’incognita, quando vedi una persona di colore piuttosto che no, se ha modi civili e si esprime nella lingua che lo ospita, l’integrazione e’ possibile, cosi come comprendere gli usi ed i costumi, ma questo generalmente non sussiste nella maggioranza dei casi, loro si ghettizzano non perchè non gli diamo la possibilità di integrarsi, si ghettizzano perchè si vogliono fare gli affari loro! e noi ne paghiamo le spese sociali in tutti i sensi, e se lo diciamo? siamo tacciati di razzisti! poco frega che pian piano si prendono tutte le case perchè fanno in modo di mandarti via e vendere per disperazione, poco importa se io pago le tasse ed accanto a me il cinese non solo non parla italiano ma lavora anche a nero, cosi io chiudo.. e lui fa la grana.. e non spiaccica manco una parola del DIVINO DANTE!

Riguardo a quanto hai espresso, hai perfettamente ragione, eticamente concordo con loro, hanno diritto a difendere le loro terre ed a mantenere la loro integrità, io stesso se mai dovessi andare da loro, mi adeguerei, quello su cui non concordo e’ la metodica, ovvero la politica del terrore attuata a casa d’altri, uccidere civili non e’ la soluzione al problema, ma e’ anche vero che i civili nulla possono dinanzi al POTERE che ho spesso citato, anche se e’ comprensibile visti i numerosi civili uccisi dai cosiddetti eserciti di pace, armati di napalm, bombe al fosforo e/o uranio impoverito, ritengo che la ritorsione verso altri civili serva solo come presupposto al potere per mantenere lo status quo!

Quante manifestazioni ho vissuto in prima persona al NO ALLA GUERRA in IRAQ, oppure in Afganistan, eppure siamo li, questo non ti dice nulla? sicuramente ti farà riflettere che ho ragione, alla fine noi, gli americani, gli inglesi, i francesi, i senegalesi, i pakistani i talebani i marziani! non vogliono cio’ che il POTERE COMUNQUE impone! io non sono qui a combattere guerre di opinioni, l’euro ci ha portato a triplicare il caro vita, e’ un fatto!, l’annessione all’europa ci ha pesantemente castrati sul lavoro vedasi esportazione del lavoro all’estero, e’ un fatto! l’immigrazione senza regole ferree ha permesso una competizione illecita sul costo del lavoro, impoverendo tutti, e facendo sfruttare loro stessi, e’ un fatto! la criminalità in aumento causa extracomunitari.. e’ un fatto! e potrei continuare! non dico cavolate o fazziosità sinistroide o destriste! sono FATTI! alla portata di tutti! cosi come tutti sono CONTRARI ad ogni forma di guerra e di razzismo, ma di fatto succede il contrario e sfido chiunque legga a dirmi il contrario!

Forse a molti e’ sfuggito il passaggio precedente.. io AMO LA DIVERSITA’, come anche la natura insegna, l’ho detto prima e lo riaffermo adesso, quello che non condivido e’ altra storia, che ho piu’ volte cercato di spiegare, ammetto talvolta con parole crude, ma reali ed attuali, il governo ha peccato di presunzione verso gli extracomunitari, se devono farli venire, li devono accogliere come si deve, ma senza favoritismi, alla pari degli italiani che essi dovranno divenire in futuro, si devono adeguare alle leggi, alla lingua e a quant’altro risieda in questo paese, esattamente come faccio io ogni qual volta vado all’estero e se non parlo un perfetto inglese, americano o francese fanno finta di non capirmi, allora perchè le altre popolazioni hanno questo senso di stato e noi italiani no? perchè non dobbiamo avere la medesima importanza? semplice.. perchè la nostra politica e’ sbagliata, il rispetto vuole rispetto, e questo inizia dal voler divenire italiani, se un extracomunitario, un comunitario o uno da MARTE decide di VIVERE nella nostra NAZIONE, non deve venire per IMPORRE, ma per CONDIVIDERE, perchè nessuno glielo IMPONE di venire in ITALIA piuttosto che in altri stati e diciamola tutta, noi non siamo esattamente uno stato dove c’e’ il benessere!, e’ una loro scelta! e non mi dite che ci sono costretti! ho perso il conto da quanto sono nato di tutte le associazioni, onlus e chi piu’ ne ha piu’ ne metta che offrono assistenza al terzo mondo!! quello che mi rode e’ il fiume di danaro che puntualmente non e’ arrivato perchè e’ TUTTA UNA FARSA! solo pochi spiccioli arrivano veramente, e poi viene da chiedersi ma perchè dovrei aiutare un senegalese che stupra la donna o la ingravida senza riflettere ed io devo mantenergli il figlio/a quando IO a casa mia NON POSSO AVERE UNA FAMIGLIA per politiche sociali errate? ma ci prendiamo per il QLO? mandiamoli un paio di CONTAINER DI PRESERVATIVI! facciamo prima! ripeto, non imporre il proprio modo di essere in casa d’altri, o farsi sfruttare pur di mandare a casa soldi che per loro 500 euro sono come 2000 euro nostri ma qui in casa nostra il loro comportamento provoca un danno enorme al costo del lavoro ed all’economia, che di fatto fa arricchire chi gia’ aveva ed impoverire l’ei fu BORGHESIA ITALICA, vero motore ormai rottamato da tempo! e di questo la colpa e’ del governo del quale poi loro stessi ovviamente si lamentano, perche’ come giustamente dite, non si puo’ passare ore ed ore per un permesso di soggiorno o altre problematiche similari, e’ questo altro non e’ che la cartina di tornasole di quanto affermo! il governo ha sbagliato, gli italiani furbetti se ne sono approfittati e loro venivano per una serie di motivazioni che ho espresso.. non ci sono vittime qui.. siamo TUTTI COLPEVOLI! e lo siamo ancor di piu’ perchè non prendiamo decisioni, siamo un paese di deleganti.. nessuno ha le palle per prendere decisioni.. si delega.. delega.. mai una reale soluzione, poi qualcuno fà presente il problema per quello che è e viene tacciato di razzismo o di appartenere a correnti politiche!! ma fatemi il piacere suvvia!

Inoltre non avete letto che a mio avviso siamo tutti vittime di un sistema di potere che e’ il vero RAZZISTA, mira all’egemonia ed all’estinzione dei popoli e delle loro culture, perchè questo porta la falsa politica del buonismo che e’ attuata nei paesi europei, infatti qualcuno adesso addirittura punta a vietare burqua e quant’altro in pubblico, se avessero attuato politiche dure ma giuste all’inizio non ci si sarebbe trovati a questi livelli, i salari non si sarebbero dimezzati, loro non sarebbero sfruttati, ma soprattutto ti risponderebbero “buonasera, come va?” al tuo saluto! il razzismo, la paura dell’islam e’ tutta una grande conseguenza di una politica ERRATA di assistenzialismo! nutrita da un buonismo da sala da thè inconcludente!

E’ ora di dire basta! e’ ora di ridare dignità ai popoli della terra, nelle loro terre, l’aiuto deve essere di conoscenza non economico, “”se qualcuno che ti vede mentre peschi, ti chiede un pesce, non darglielo, insegnagli a pescare (Confucio)” quindi aiutare le popolazioni nelle loro terre con Istruzione, know how, conoscenza e quant’altro e’ la vera forma di assistenzialismo, ma questo IL POTERE non lo vuole, perchè mentre l’Africa si svuota, loro vanno li a fregargli le terre per un tozzo di pane per farci le merendine kinder che ti venderanno a prezzi stratosferici al mercato! ve lo ripeto.. adesso ditemi quale e’ e chi e’ realmente il razzista o lo xenofobo! io no! se qualcuno viene civilmente lo si accoglie a braccia aperte, se vuole destabilizzare il paese, direttamente o indirettamente, e’ tempo di calci nel QLO! perchè il potere se ne fotte di cio’ che accade nelle nostre città, troppe persone piangono per delitti efferati ancora senza giustizia! basta leggere le cronache! non sono deliri.. sono fatti! e teniamoci con gioia coloro che si sono INTEGRATI! che ti rispondono buonasera, senza pensare che sei un BURGUGNAO!(finocchio in senegalese)

L’umanita, come dice Icarus e’ qualcosa che non tutte le persone sono capaci di apprezzare/comprendere.. l’Islam e’ una di queste, Maometto insegna che c’e’ solo Allah il Grande, tutto deve essere come egli ha imposto.. non c’e’ spazio per l’umanità! forse lo lascieranno intendere a te, ma non a me! io me ne stò in italia perchè le mie idee sono divergenti da loro, diversamente sarei stato coerente, mi sarei convertito e sarei andato a vivere in Pakistan! qui stiamo facendo solo chiacchere da salotto, la fuori, caro Icarus, la gente quotidianamente e’ vittima di queste persone, non di tutte, ma della maggior parte! e non parlo solo di graandi delitti, ma soprattutto di piccole importanti illegalità che ti insinuano l’insicurezza ed il male di vivere! e questi sono FATTI! non chiacchere da thè! ma sappiamo che l’animo umano mal si cura delle pene degli altri.. finche per sfortuna tali pene non lo toccano da vicino, si capisce….

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Fabrizio Marchi 11:06 pm - 5th Maggio:

Ragazzi, la discussione sul tema immigrazione è andata ben oltre la QM e quindi la sospendo. Non avrebbe più senso continuarla. Prima di farlo ovviamente pubblico questi ultimi post che sono stati inviati.
Le parole di Lestat neanche le commento perché secondo me è solo un provocatore o poco più. Abbiamo un progetto ben più ambizioso che perdere tempo in questo modo con personaggi come lui.
Per quanto riguarda te, Damien, non condivido neanche una parola di ciò che affermi. Secondo me hai delle contraddizioni spaventose; fai delle analisi “antisistema”, in parte condivisibili, ma poi il risultato finale è che ti scagli con una violenza incredibile proprio contro le prime vittime del sistema stesso, cioè gli immigrati, che individui come il nemico pubblico numero uno…E’ un fenomeno tipico di questa nuova destra, un piccolo grande capolavoro se vogliamo. Il nuovo volto del leghismo-tremontismo (non certo per affibbiarti un’etichetta, sia chiaro) fondato sulla sostituzione del concetto di classe con quello di territorio e di comunità, interclassismo a vele spiegate, difesa del territorio e di una fantomatica comunità dal “grande capitalismo” e dagli effetti del processo di globalizzazione capitalistica: la competizione economica che la media borghesia imprenditoriale del nord-est non regge più (e quindi richiesta di protezionismo e barriere doganali) e l’immigrazione, nei confronti della quale (sempre se siamo onesti) c’è un vero e proprio disprezzo, neanche tanto mal celato. Il tutto condito con una bella spruzzata di anti illuminismo, che oggi va tanto di moda,di gretto e ottuso “localismo” e di “fastidio” (diciamo così…) nei confronti di chiunque abbia un ‘inflessione dialettale non riconducibile al di là del confine settentrionale della linea gotica.
Mi fermo. Potrei lanciarmi in un’analisi molto più approfondita ma francamente non ne ho né la voglia né il tempo che preferisco, relativamente alla QM, dirottare altrove, cioè nella direzione che da sempre ho indicato, quella della costruzione del Movimento.
Di conseguenza non pubblicherò nessun altro post che non abbia una qualche attinenza con la QM. Del resto non avrebbe senso incaponirci in una discussione dove nessuno potrebbe convincere l’altro, data la distanza siderale che abbiamo. La libertà e la democrazia sono concetti fondamentali (e infatti, come constatate tutti, li applichiamo). L’incaponimento su temi sui quali c’è una radicale e strutturale diversità, anche e soprattutto con i Principi fondativi del Movimento degli Uomini Beta, non ha senso.
Rischia invece di indebolire il nostro lavoro e di gettare una macchia, per lo meno per quanto mi riguarda, sull’immagine pubblica degli Uomini Beta proprio in una fase delicata come questa nella quale peraltro cominciamo a registrare una prima timida ma significativa crescita.
Fabrizio

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Icarus.10 12:11 pm - 6th Maggio:

“Femminismo=Sinistra”(Lestat)
Falso. La Sinistra è Lotta di Classe. Il Femminismo invece è Lotta di Genere. C’è una sostanziale differenza tra le due cose, perchè la lotta di Genere è interclassista in quanto vede la donna, sempre e comunque, come parte oppressa, a prescindere dal suo status sociale, e quindi come tale, tenuta a liberarsi contro il “maschio padrone” e contro il padre, quel “maschio padrone” e padre che magari è un proletario, un precario o un disoccupato.Questo è il paradosso. In poche parole, l’attuale falsa “sinistra” ha sostituito il Classismo con il Sessismo. Come scrissi alcuni giorni fa:
“Le femministe(e loro zerbini maschietti) si definiscono di “sinistra” perchè l’attuale (falsa) sinistra, ritenendo di non poter(o di volere) attuare la lotta fra le classi, l’ha sostituita con quella fra generi, e quindi si sono rifugiati in questa sponda politica. Anche perchè a livello di terminologia(e solo di terminologia) la lotta fra i generi ben si sposa con quella fra le classi: basta sostituire i termini: “Padre” al posto di “Padrone”(di qui la teoria del “padre-padrone” scaturita dalla mente malata delle femministe), “patriarcato”(nesitente oggi, tra l’altro) al posto di “capitalismo”, “”maschio” al posto di “capitalisti”, e infine “donne” al posto di “proletariato”.
E così il gioco, o meglio, la Menzogna è fatta.”
Ecco, la colpa è vostra,caro Lestat di voi che avete strumentalizzato la QM per poter portare avanti la vostra battaglia berlusconian-leghista. Avete finito per danneggiare la Causa, perchè avete prestato il fianco alle becere squadriste fikesikule femministe, che da tempo collegano in modo sporco e disonesto la critica al femminismo con il fascismo e berlusconi, cioè Donna=Sinistra, Uomo,Padre=Berlusconi, Fascismo. Complimenti a voi!
“i diritti dei padri separati italiani, essendo egli stesso disfattista a prescindere, e non credendo nella nazione, nella patria, ecc?(Lestat)
Ma che caxxo c’azzeccano i diritti dei padri separati con gli arcaici e vuoti concetti di “nazione” e “patria”??
“Come può un uomo di sinistra, fortemente anticlericale, lottare per quei “fessi” che si sono messi l’anello al dito di fronte ad un prete? Che c’azzecca la sinistra con certe questioni?”(Lestat)
Beh, però, non è che la chiesa fa qualcosa per loro.La chiesa mette tutti i divorziati sullo stesso piano: non distinguendo tra chi usa il divorzio a proprio uso e consumo e chi invece lo subisce suo malgrado e ne subisce contraccolpi psicologici e/o economici. Non ho mai sentito un uomo di chiesa denunciare la tragica situazione dei padri separati.

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Leo 12:45 pm - 6th Maggio:

Volevo dirlo anche se non lo pubblichi, che questi parlano sempre del rompiscatole al semaforo, mai delle badanti e dei muratori di cui ho avuto bisogno anche io e moltissimi italiani.

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Fabrizio Marchi 2:40 pm - 6th Maggio:

Invece lo pubblico, Leo, e volentieri, perchè francamente credo che sia ora di dare un po’ una svolta alla discussione. Mi sono francamente e ampiamente stancato di quella gente che viene qui a polemizzare e a fare muro contro muro per il semplice gusto della polemica fine a se stessa, peraltro con argomentazioni il più delle volte grette, banali e prive di qualsiasi fondamento. Chiarisco che non mi riferisco a Damien, in questo caso, che comunque ha argomentato le sue posizioni e ha dato un contributo fattivo al dibattito e al sito in altre occasioni, senza mai un atteggiamento polemico e gratuito fine a se stesso. Ha le sue idee, noi non le condividiamo ma è suo diritto averle ed esprimerle, anche se secondo me negli ultimi commenti c’era un retrogusto e un certo qual livore che non mi è piaciuto affatto. E anche per questo (anche) ho deciso di porre fine a quella querelle. Evidentemente quello dell’immigrazione è un nervo scoperto che peraltro non ha solo lui. E’ un tema che tocca la pancia (non il cervello o il cuore), il ventre molle di molta gente…
Mi riferisco ad altri.
Il muro contro muro o il tentativo, ad ogni piè sospinto, di individuare il cavillo per trovare la contraddizione, per tentare di mettere i bastoni fra le ruote, di cercare il pelo nell’uovo, di esasperare i punti di frizione e di attrito, di non serve a niente e a nessuno. Diverso è l’atteggiamento di coloro che, pur su posizioni e da interpretazioni filosofiche diverse dalle nostre, sollevano questioni, interrogativi, spunti di riflessione con uno spirito costruttivo finalizzato al confronto, nella diversità, e all’arricchimento reciproco. Personalmente, e credo non solo io, ho trovato molto interessanti alcune riflessioni poste da Ckkb, ad esempio, talvolta anche da Armando e da altri, pur non condividendole. Ma ciò che conta è lo spirito con cui sono state poste, quello del confronto, non della rissa o dell’attacco violento. Quando la diversità tra le rispettive posizioni è tale e tanta non ha senso incaponirsi, si esprime la propria opinione e una volta espressa si deve avere la maturità e il buon senso di rientrare nei ranghi. Altrimenti si generano solo risse inutili. A quel punto è molto meglio andare su siti più affini alle proprie idee ed esporre in quella sede le proprie opinioni.
La democrazia è un concetto fondamentale ma devono esserci anche delle regole e soprattutto buon senso. Altrimenti si trasforma un luogo di discussione e di elaborazione in un’arena per provocatori o aspiranti tali della rete. Non ci serve.
Fabrizio

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Rino 4:48 pm - 19th Agosto:

TRENI X SOLE DONNE

In Indonesia treni antimolestie x sole donne. “Ci sentiamo più sicure”.
http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=10&IDalbum=28954&tipo=VIDEO

Le osservazioni da fare sono molte, mi limito ad una.
Non è la prima di queste iniziative. Anni fa nella città di Netanya in Israele la separazione sugli autobus venne proposta da rabbini ipertradizionalisti (ignoro se poi sia stata attuata, ma questa è altra questione). Inutile dire che i commenti furono liquidatori: “Apartheid maschilista contro le donne!”.

Dal che si ricava quanto segue: la medesima politica subisce due valutazioni antitetiche a seconda che venga presentata come funzionale agli interessi degli UU o a quelli delle DD.

Tale rovesciamento riguarda ogni cosa in ogni ambito.

Tale fatto indica che, assai più dei contenuti delle scelte, quel che importa è il CHI decide e a favore di CHI.

Una questione di potere.

RDV

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giulia 12:17 am - 28th Settembre:

mah… perfortuna non sono di sinistra…

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Fabrizio Marchi 8:00 am - 28th Settembre:

“mah… per fortuna non sono di sinistra…” (Giulia)
Giulia, ti invito a riflettere su quegli atteggiamenti, come il tuo in questo caso specifico, che fanno degenerare i blog.
Se il sottoscritto andasse su un sito dichiaratamente di destra, quindi ospite in casa d’altri (dove è stato comunque invitato) e invece di argomentare, sia pur dissentendo, se ne uscisse, commentando un articolo, alla tua stessa maniera:”Mah, per fortuna che non sono di destra…” quali effetti sortirebbe?
E’ ovvio che questo non è un approccio animato da uno spirito costruttivo ma l’anticamera, e neanche tanto, di una polemica gratuita e molto sgradevole, anche sul piano personale. Ti sembra un modo di porsi educato e rispettoso nei confronti di coloro che ti hanno invitato in casa loro, nonostante sapessero che tu sei di idee diverse dalle loro?
Io dico di no. Come ben sai ti ho invitato io stesso ad intervenire nel merito del dibattito, nel rispetto delle idee degli altri e dei nostri principi fondativi. La mancanza di rispetto, se non siamo ipocriti, non si manifesta solo dicendo parolacce o insultando, come sai benissimo, ma anche e soprattutto con affermazioni come la tua che contengono un mal celato, provocatorio e sgradevole retrogusto.
Cosa penseresti se, dopo avere letto i tuoi commenti sul nostro blog, me ne uscissi dicendo:”Mah, meno male che non sono come Giulia…”. Tu come la prenderesti?
Chiariamo subito una cosa. Se devi rispondere per innescare il solito sterile quanto inutile botta e risposta, lascia perdere. Questo blog non ha bisogno di questa paccottiglia per alimentare la discussione. E’ in grado di vivere di vita propria grazie alla ricchezza e alla complessità dei temi che sono sul piatto e anche alla capacità argomentativa di chi lo anima, cioè i suoi utenti.
Quindi ti esorto a ricordare quanto ti avevo detto quando ti scrissi in forma privata. Niente polemiche e niente atteggiamenti provocatori, di qualsiasi genere. Se devi dissentire fallo pure, ovviamente, entrando però nel merito dell’argomento, se ne sei capace, non facendo battute di dubbio gusto.
Evita dunque simili atteggiamenti perché altrimenti qui, per quanto te ne possa importare e probabilmente nulla, hai vita molto breve.
Sono diventato molto rigido sulle regole con tutti, anche con gli amici e quelli che più o meno la pensano come me. Figuriamoci se non lo faccio con gli altri. Ed è l’unico modo per salvaguardare il sito e non svaccarlo, come una gran parte di quelli che sono in rete.
Spero di essere stato chiaro. Regolati di conseguenza. Se lo fai resti la benvenuta. Altrimenti lascia proprio perdere. Pensaci bene prima di dare fiato alle trombe.
Fabrizio

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Luke Cage 8:34 am - 28th Settembre:

Troppo diplomatico Fabrizio.
Cosa ce ne facciamo di Giulia? E’ una giovane donna che non solo non condividerà MAI le nostre ragioni e i nostri intenti,ma da quel che sono venuto a sapere è anche di (estrema) destra, portatrice di quelle idee aberranti stigmatizzate più volte da me,te e dall’amico Raffaele e che hanno portato al deterioramento di parte del MoMas.
La sua presenza su questo sito è inutile sotto ogni punto di vista,quando non dannosa.Su di loro bisogna praticare un principio che conoscono bene: la selezione.

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Fabrizio Marchi 9:29 am - 28th Settembre:

Luke, io mi attengo a ciò che una persona scrive sul nostro blog. Non possiamo fare il processo alle intenzioni.
Una cosa è certa. Nessuno qui potrà mai pubblicare commenti inneggianti all’odio razziale, etnico, religioso o quant’altro né tanto meno fare apologia di nazismo e fascismo o altre simili amenità, peraltro proibite dalla Costituzione della Repubblica Italiana alla quale io faccio riferimento e che considero una delle migliori del mondo (purtroppo assai scarsamente applicata).
Certo, se venissi a sapere, con certezza, che una persona, in altri luoghi, fa pubblica apologia di razzismo o nazismo, la allontanerei per principio. Questo è ovvio, perché non vogliamo fra noi gente simile.
Però queste sono cose che vanno dimostrate. In ogni caso questa non è un’aula di tribunale ma un luogo democratico di discussione. La cosa migliore che possiamo fare è tenere alta la qualità del dibattito.
Quando il livello della discussione è alto, la selezione, non quella etnica o razziale bensì quella fondata sulle qualità umane, morali e intellettive delle persone, avviene spontaneamente.
Fabrizio

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Leonardo 10:07 am - 28th Settembre:

Queste donne di destra di solito sono quelle che più pretendono da un uomo, che più lo sfidano e più sono dominatrici…. Non so la tipa in questione.
Certi razzisti che vogliono misurare il cranio dei neri forse si preoccupano più di altre “leggendarie” misure in parti basse per cui i neri sono famosi.
Certo Fabrizio, giustamente vuoi mantenere la discussione alta, ripeto, giustamente e deve essere alta, ma in giro c’è di veramente basso soprattutto in televisione.

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giulia 1:03 pm - 28th Settembre:

Fabrizio Marchi 8:00 am – 28th settembre:
ci hai ragione.

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maurizio 6:08 pm - 4th Ottobre:

http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_04/carfagna-parte-civile_6ef08304-cfa9-11df-8a5d-00144f02aabe.shtml
Il ministro lo chiederà ai giudici del processo contro Hamad Khan Butt,
La Carfagna parte civile contro
il pakistano che ha ucciso la moglie
«È un modo per essere vicina alle giovani immigrate, per far capire che il nostro Paese è con loro»

ROMA – Il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, chiederà di essere ammessa parte civile nel processo contro Hamad Khan Butt, l’uomo di origine pakistana che a Novi, nel Modenese, ha ucciso a colpi di pietra la moglie, ritenuta colpevole di difendere la loro figlia che si ribellava a un matrimonio combinato.

LA RAGAZZA IN COMA FARMACOLOGICO – La giovane, vittima dell’aggressione del padre e del fratello, è ora in coma farmacologico. Dopo essere stata operata domenica nel tardo pomeriggio per trauma cranico maggiore, Nosheen di 20 anni è ricoverata in terapia intensiva al Nuovo Ospedale S. Agostino- Estense di Modena. La prognosi è riservata.

IL MINISTRO: «VICINA ALLE GIOVANI IMMIGRATE» – «Anche questo è un modo per essere vicina alle giovani immigrate, per far capire che il nostro Paese è con loro ogni volta che vedono lesa la libertà e il diritto di essere cittadine libere» ha detto il ministro. «Chi compie violenze e abusi contro le donne, chi addirittura pensa di disporre della loro vita, non può e non deve trovare accoglienza nel nostro Paese, perché‚ l’Italia rifiuta e respinge con decisione qualunque forma di prevaricazione degli uomini sulle donne. E, non a caso, punisce severamente chi, italiano o no, si macchia di questo genere di reati. Non ci sono alibi o scusanti dinanzi a questi “deliri patriarcali».

APPELLO AI GIUDICI – «Faccio appello alla magistratura – conclude Carfagna – perché‚ giudichi senza sconti gli autori di questa tragedia. E alle giovani straniere, che nel nostro Paese stanno costruendo il loro futuro, voglio ribadire con forza che devono denunciare ogni sopruso, liberarsi appena possono, e farlo prima che si verifichino tragedie come questa, o quella di Hiina o quella di Sanaa». (Fonte Ansa)

04 ottobre 2010

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Luke Cage 9:41 pm - 4th Ottobre:

L’imparzialità del Ministero delle Dis-Pari Opportunità è oramai al di sopra di ogni sospetto.
“…l’Italia rifiuta e respinge con decisione qualunque forma di prevaricazione degli uomini sulle donne..”
..il ministro Carfagna e le donne di centro-destra sono la dimostrazione della vera matrice del femminismo : il sessismo, la foga reazionaria e forcaiola con il pretesto della tutela delle donne (i cui mariti guarda caso sono l’oggetto di campagne d’odio e diffidenza “a priori” dagli stessi compagni di schieramento del sopracitato ministro),la giustizia “di classe” che mette d’accordo tutti in una gara a chi si sente più “civile” e “per bene”,l’immancabile appello ai giudici e perchè no,all’esercito..d’altronde, ci “vorrebbe un soldato per ogni bella ragazza”, per citare un “eroe” dei nostri giorni.

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sandro 12:40 am - 5th Ottobre:

“TRENI X SOLE DONNE

In Indonesia treni antimolestie x sole donne. “Ci sentiamo più sicure”.”

Per il momento qui da noi gli facciamo solo lo “sconto”, domani chissà…

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_settembre_30/frecciarosa-sconti-e-polemiche-1703863151193.shtml

Già hanno cominciato a dire che è poco, che vogliono di più.
Ho fatto bene a smettere di prenderlo, il treno. Che andassero in malora loro e le loro porcate sessiste.

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Laura 12:52 am - 5th Ottobre:

Siete sconcertanti: anziché condannare certi barbari omicidi, originati da barbare usanze, ve la prendete con la Carfagna e le donne di centro-destra.
Non ho parole.

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Fabrizio Marchi 9:52 am - 5th Ottobre:

“PER LE PARI OPPORTUNITA’ – Sale a bordo del Frecciarosa il 1522, il numero gratuito di pubblica utilità creato dal Ministero per le Pari Opportunità per fornire ascolto e sostegno alle vittime. E proprio nel giorno del lancio del Frecciarosa, il Gruppo Fs ha anche sottoscritto la «Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro». A firmarla, il 30 settembre, è stato l’amministratore delegato, Mauro Moretti. «Confermiamo l’impegno contro la discriminazione nei luoghi di lavoro – spiega l’ad – e la valorizzazione delle diversità all’interno dell’azienda, con particolare riguardo alle pari opportunità uomo-donna». (dal post di Sandro)
Se queste cose non fossero purtroppo dette seriamente, ci sarebbe da ridere. Il 97% dei morti sul lavoro sono uomini e questo viene a parlare (non è certo il solo…) di discriminazione nei confronti delle donne sui luoghi di lavoro.
Sarebbe interessante indagare sulla organizzazione del lavoro all’interno delle FF.SS. per capire con quali mansioni vengono utilizzate sia le donne che gli uomini. Ad esempio per quanto riguarda le funzioni di biglietteria, personale amministrativo, sia a terra che viaggiante, ristorazione e controllo, mi pare che siano equamente distribuite e molto probabilmente anche con una certa prevalenza femminile.
Sarebbe interessante verificare chi sono quelli, operai e tecnici, che lavorano all’aperto, sui binari, sia di giorno che di notte (molto spesso questo genere di lavori vengono svolti di notte quando il traffico dei treni è molto limitato, per ovvie ragioni) i meccanici, gli addetti ai treni, quelli che vanno sotto alle carrozze a riparare eventuali danni, e naturalmente i guidatori dei treni stessi. Qualcosa mi dice che la grande maggioranza di coloro che svolgono tali mansioni è composta da uomini.
Qualcuno dirà che sono prevenuto. Può darsi. Non lo so. Come diceva una volta qualcuno, a pensar male si sbaglia ma ci si azzecca quasi sempre…
Avendoci tempo e possibilità non sarebbe un lavoro sbagliato. Anche perché in questo caso stiamo parlando di una grande azienda statale. Cercherò comunque di attivarmi in tal senso.
Fabrizio

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Fabrizio Marchi 9:55 am - 5th Ottobre:

A causa di alcuni inconvenienti tecnici, il sito è stato “oscurato” per alcune ore.
Ci scusiamo con tutti gli utenti.
Fabrizio Marchi

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Luke Cage 10:51 am - 5th Ottobre:

@Laura:
su questo sito ognuno è titolare e risponde delle proprie affermazioni: quindi quel “siete sconcertanti” lo prendo come un complimento personale e lo rigiro al mittente.
Non ho sostenuto la legittimità di alcun crimine e/o barbarie,non sto neanche a spiegarti il contesto delle mie affermazioni perchè non meriti il disturbo.

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ckkb 11:21 am - 5th Ottobre:

Il Ministro delle Pari Opportunità è Ministro della Repubblica Italiana e quindi ha delega da tutti gli Italiani. E allora o tutte le situazioni in cui persone vengono giustiziate e uccise e torturate e si suicidano per manifeste, plateali, atroci, disparità, la vedono costituirsi parte civile oppure, la sua azione, se agita solo in alcuni selezionati casi, ha un solo nome: propaganda, trattandosi di azione di parte. Il che la rende ministro delle Impari Opportunità .

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Fabrizio Marchi 9:51 pm - 14th Settembre:

Cos’è che vuoi dirci, Massimo? Qual è il messaggio che vuoi comunicarci?
Vuoi forse in modo sornione (così pensi) farci capire quanto siano brutti, sporchi e cattivi i mussulmani e lo fai pubblicando uno dei tanti episodi di cronaca che vedono coinvolto un uomo di religione islamica?
Allora io adesso per risponderti cosa dovrei fare? Pubblicare l’elenco di tutti quegli articoli che parlano dei preti pedofili in giro per il mondo di cui anche il Vaticano, ai massimi vertici, ha dovuto prendere atto?
E se lo facessi? Quale sarebbe l’obiettivo? Forse dimostrare che tutti i cattolici sono dei pedofili oppure che il germe della pedofilia è insito nel Cristianesimo? Ma di cosa stiamo farneticando?
Oppure, non so, potremmo pubblicare la notizia di efferato omicidio avvenuto in una calvinistissima e timoratissima cittadina nei sobborghi di Utrecht ad opera di un pastore della locale parrocchia ai danni di una prostituta, per dimostrare cosa? Che i protestanti e i calvinisti sono degli assassini?
Ma che razza di modo di procedere è il tuo? Cosa vuoi dimostrare così facendo?
Mentre rifletti sulla eventuale risposta fai una cosa: cerca, con un lavoro certosino e non facile (non sono notizie che vengono diffuse), di informarti sul numero dei civili mussulmani spappolati dalle bombe politicamente corrette sganciate in Iraq, in Afghanistan e in Libia. Ancora meglio, sul numero dei civili morti (assassinati) a causa del criminale embargo che ha subito lo stesso Iraq per alcuni anni, finalizzato a portare democrazia e diritti civili in quel paese. Può sempre esserti utile a relativizzare le cose e ad avere una visione un po’ più d’insieme della realtà che il più delle volte è più complessa di come la vediamo e soprattutto di come ce la fanno vedere.
Tutto ciò, naturalmente,senza minimamente giustificare l’atto criminale e scellerato di quell’egiziano che ha tentato di strangolare la figlia.
Ma credo che a te di quell’episodio poco importi. Credo che ci sia dell’altro, che il tuo intento sia fondamentalmente un altro.
Può anche darsi che abbia del tutto frainteso il tuo post, sia chiaro. In tal caso sarò il primo a chiederti scusa e a fare pubblica ammenda. Anzi, spero sinceramente di doverlo fare.
Fabrizio

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Leonardo 10:39 pm - 14th Settembre:

Le tre grandi religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo ed islamismo, sono un vero cancro; senza voler offendere chi, per un motivo o per l’altro ci crede.
La paura della morte forse porta tanti ad avere fede nella religione, ma il mistero non è meglio?
Io sono pessimista, a volte sento come se dovessi spegnermi all’interno del mio corpo.
Per molti, invece, sono sicuro che la religione sia come il nazionalismo.

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cesare 9:15 am - 15th Settembre:

Guardare al “cancro delle religioni” e dimenticare il più terrificante secolo di stragi assolutamente laiche scientificamente attuate: il secolo appena trascorso? Nonchè l’attuale laicissima sistematica e continua strage di figli nostri nel ventre materno? strage che trascina nell’annientamento anche i padri che, qui e ora, siamo noi, e con la nostra paternità annienta anche la nostra maschilità? o la strage di popolazioni antiche, nobili e fiere per “civilizzarle” secondo i “grandi ideali” laici degli ipermercati? e dimenticare che da guerrieri di una specie nuovissima ci ingegnamo a insegnare nel sangue, nella miseria e nel dolore, nostro e altrui, agli altri popoli come farsi prendere a calci nel sedere dalle donne secondo la teoria e la pratica femdominista da noi in vigore?
A mio avviso è opportuno che, soprattutto in ambito QM, abbandoniamo categorie astratte e illusorie, buone solo per inutili polemiche tra maschi, e torniamo all’essenziale e al concreto: ricominciamo dal cuore. Vogliamo cominciare a restituire vigore all’antico divieto religioso di non uccidere il fratello, il “nemico” che, tra l’altro, è da sempre un maschio? vogliamo cominciare a praticare e teorizzare la fratellanza, ovvero il rispetto e la solidarietà, in primis con l’altro maschio, al di là delle innumerevoli divisioni dentro cui possiamo rinchiuderci e castraci con l’illusione di affermare uno straccio di identità maschile combattendo altri maschi? magari proprio in nome delle menzogne del femminismo?
Siamo capaci di affermare, rispettare e tradurre in pratica quella che a mio avviso è la prima regola costitutiva di un movimento maschile: non ci sono maschi ebrei, mussulmani, cristiani, bianchi, rossi o neri o gialli, ma uomini e qualunque altro maschio che difenda, sostenga e implementi il valore degli uomini e la fratellanza tra uomini è un mio alleato e come tale devo a mia volta rispettarlo e concretamente sostenerlo? sono certo inoltre che la ricerca della fratellanza tra maschi è la strada maestra per conseguire anche il rispetto e la fratellanza tra i generi. Gli uomini infatti si combattono di fatto per affermare la vita e il benessere delle proprie donne. Possono farlo invece da alleati.

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Fabrizio Marchi 10:00 am - 15th Settembre:

“Guardare al “cancro delle religioni” e dimenticare il più terrificante secolo di stragi assolutamente laiche scientificamente attuate: il secolo appena trascorso?” (Cesare)
C’è da ricordare però, caro Cesare, che quelle “laicissime stragi” a cui fai riferimento, di laico avevano veramente ben poco, e hanno potuto essere realizzate con quella terrificante sistematicità e scientificità proprio perché alle spalle avevano ideologie di fatto elevate al rango di vere e proprie religioni, secolarizzate quanto vuoi, ma il principio è lo stesso, ahinoi, ed è quello che conta alla fine della fiera.
Da questo punto di vista, la differenza fra religioni e ideologie è praticamente inesistente, perché il principio che gli sta alle spalle è il medesimo, e cioè l’infallibilità dei loro assunti, fondati su presunte verità assolute e incontrovertibili.
La laicità (che è un metodo e non deve essere confusa con il laicismo, che è anch’esso un’ideologia) si fonda invece proprio sul concetto di fallibilismo e sulla impossibilità di poter chiudere il cerchio in via definitiva.
Parlo sempre per ciò che conosco e non mi permetto mai di mettere il becco sul resto. E proprio per questo, essendo un modestissimo ammiratore di Hegel e del suo pensiero, come sai, mi permetto di osservare, con la sincera umiltà di un manovale del pensiero quale sono (per lo meno rispetto a giganti come lui e molti altri…), che proprio la sua costruzione filosofica (più di qualsiasi altra, sicuramente molto più del marx-pensiero, e ho detto marx-pensiero, non marxismo che è ancora un’altra cosa…) tendeva a chiudere quel famoso cerchio. E forse è proprio questo l’aspetto che indebolisce la sua filosofia.
Ho citato Hegel appunto perché, come ripeto, preferisco “pascolare” negli ambiti che mi sono relativamente più familiari e non intrufolarmi maldestramente in quelli nei quali non ho nessuna competenza.
Credo però che il senso di ciò che voglio dire sia chiaro.
Fabrizio

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cesare 3:52 pm - 15th Settembre:

Caro Fabrizio, appunto, è il cuore, che liberamente decide la via e può preservare dal diventare proprietari di Dio o della Verità e quindi idolatri e in nome dell’idolo omicidi (invece del termine laicità nell’accezione positiva che usi tu, uso il linguaggio e i fondamenti della religione in cui credo), e seguire, per esempio, il dettato della religione cristiana del “non giudicare” e di affidarsi alla promessa del Discorso della Montagna pronunciato da Cristo. Pertanto, a mio avviso, prima di tutte le teorizzazioni o credenze, che ci può aiutare davvero è lo sguardo fraterno del cuore all’altro e al concreto che abbiamo davanti, qui ed ora. E parlando di Questione Maschile, l’altro è il singolo maschio che si ha di fronte e il concreto è lo stato effettivo della condizione maschile. Il che alla fin fine appunto evangelicamente siamo proprio noi stessi (non fare agli altri…) e la nostra attuale condizione.

Mi domando poi se parlare delle tre religioni monoteistiche come “cancro” fa fare un passo avanti alla QM, o invece al contrario, si tratti di un linguaggio inutilmente divisivo che ricorda climi scomparsi da tempo o semplificazioni, appunto, ideologiche da cui in tanti, religiosi e laici, ci sentiamo lontani anni luce.

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mauro recher 5:12 pm - 15th Settembre:

sulla stessa linea d’onda di Leonardo ….
per me un mondo senza religioni renderebbe l’uomo (e la donna ) più liberi …
d’altronde ,a risposta dell’articolo linkato ,non posso che quotare Fabrizio ,facciamo la lista di chi è più cattivo ? a cosa serve ? Serve solo a scoprire che esistono persone stupide da una parte e dall’altra ..ma,se vogliamo è come la grande cavolata della violenza di genere ,la matrice è la stessa

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Fabrizio Marchi 8:01 pm - 15th Settembre:

“Mi domando poi se parlare delle tre religioni monoteistiche come “cancro” fa fare un passo avanti alla QM, o invece al contrario, si tratti di un linguaggio inutilmente divisivo che ricorda climi scomparsi da tempo o semplificazioni, appunto, ideologiche da cui in tanti, religiosi e laici, ci sentiamo lontani anni luce”. (Cesare)
Sottoscrivo, anche perché se adottiamo quel criterio di osservazione come l’unico possibile, rimarrebbe ben poco da salvare della Storia dell’Umanità. E invece, fortunatamente, così non è …
La cosa fondamentale da fare (e soprattutto la sola giusta) è quella di cercare di approcciare la Storia con quella lucidità e quell’onestà intellettuale (non parlo solo per te e per me ovviamente ma per tutti) che sole possono metterci nella condizione di osservare i fatti non dico oggettivamente, ma con un sufficiente margine di equilibrio. Questo è lo sforzo che dovrebbero fare tutti.
Purtroppo, come sappiamo, la Storia la scrivono i vincitori e non gli intellettualmente onesti…
Fabrizio
P.S. Ciò detto, ribadisco che è giusto che in questo spazio ciascuno possa dare il suo contributo ed esprimere le proprie opinioni come meglio sa fare e con il linguaggio che gli è proprio, purchè nel rispetto degli altri e delle loro idee. La forza della rete e di questo genere di spazi è proprio questa. E se ci censuriamo (parlo dal punto di vista delle idee, ovviamente), ci indeboliamo.

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Rino 10:01 pm - 15th Settembre:

Fab:
>>
Sottoscrivo, anche perché se adottiamo quel criterio di osservazione come l’unico possibile, rimarrebbe ben poco da salvare della Storia dell’Umanità. E invece, fortunatamente, così non è …
>>
Anche io sottoscrivo.
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Le parole di Leonardo esprimono un’avversione radicale alle religioni monoteistiche, in linea con una certa corrente del pensiero della sinistra storica che legge in esse l’origine o la concausa di (quasi) tutti i mali del pianeta. Si distingue dunque tra religioni monoteistiche e politeistiche, intendendo che queste ultime siano meno dannose. Al tempo stesso – pare di capire – si continua a saldare l’utopia (il mondo prefigurato, il domani) con una posizione atea e ateista.
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Ho notato con piacere che Costanzo Preve denuncia come profondamente errata e cmq dannosa questa posizione. Opinione che condivido pienamente.
Secondo la visione tradizionale dell’universo c.d. “progressista” sul tema (oggi incarnata da Odifreddi, dalla Hack ad es.) i credenti sarebbero dei minus habentes e gli atei invece degli illuminati che possiedono la verità da diffondere con ogni mezzo, ivi compreso il dileggio, lo scherno e la squalifica altrui. Di qui l’atteggiamento supponente e saccente di Odifreddi. Anche questa supponenza viene censurata da Costanzo Preve che pure non è credente e che è un marxista doc (secondo il suo stesso punto di vista). Cito Preve proprio per questi motivi.
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La posizione liquidatoria delle religioni (anche se limitata alle sole monoteistiche) è radicalmente sbagliata per ragioni di ordine psicologico (1) e del tutto insostenibile sul piano storico (2).
Il tema è vastissimo, perciò mi limito ad alcune osservazioni/provocazioni.
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1- Ho già citato Leopardi, che era ateo e nichilista, quando osservò che i colonizzatori delle americhe “trovarono civiltà dove c’era il culto del sole, dove invece questo non c’era, non c’era neanche civiltà”. Lo notò Leopardi che era ateo sì, ma fine psicologo (Odifreddi e la Hack sono negati in psicologicis e perciò non possono capire di cosa si stia parlando).
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2- Non è mai esistita alcuna civiltà priva di rimandi al soprannaturale, all’ultrasensibile il che dovrebbe fa sorgere almeno il sospetto che (forse) non possono esistere sistemici simbolici senza quella proiezione. Stiamo forse parlando di paleopsicologia, forse si tratta di stadi dello sviluppo umano che saranno superati. Ma solo …forse.
Può esistere una comunità priva di un ordine simbolico? Può esistere questo senza un’ipotesi sul mistero dell’esistenza? Il perché ci sia qualcosa anziché il nulla è un mistero oggi come 5000 anni fa.
Perciò quelle domande sono lecite.
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3- Si attribuisce al timore della morte la nascita delle religioni, scambiando così A- le motivazioni apparenti con quelle reali (la costruzione del Senso, non l’attesa della vita post mortem) e B- l’aspetto individuale con le ragioni profonde della psiche collettiva. Due errori imperdonabili.
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4- E’ quasi impossibile trovare un ateo che si renda conto di questo fatto elementare: che egli è ateo e può esserlo solo in Occidente in quanto inserito in una comunità di credenti e credenti nella religione monoteistica cristiana.
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5- L’ateismo scientista non è neppure in grado di notare il seguente fatto: che la scienza è nata nell’Occidente ebreo-cristiano, non prima, non altrove. Il che dovrebbe far nascere qualche sospetto. Ad esempio sul ruolo (in psiche profunda) avuto dalla separazione tra sacro e profano che è specifica di questa religione (oltre al resto).
Questa cecità è propria ad es. di tutti i cosmologi (di cui ho potuto leggere) quando calcolano le probabilità d’esistenza di civiltà tecnologiche extraterrestri. Nessuno di essi prende nemmeno in considerazione l’ipotesi che senza determinate condizioni psicologiche un sistema-scienza (e quindi di tecnologia avanzata) non può nascere. Ragionano come se tutto ciò che è accaduto qui (una volta acquisita la parola) fosse poi inevitabile.
Ingenui.

Questi sono spunti problematizzanti, non soluzioni.

Forse non sono letali solo le guerre di religione. Forse lo è anche la guerra contro la religione.

Rino DV

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Fabrizio Marchi 11:00 pm - 15th Settembre:

Condivido l’ultimo intervento di Rino e anche le parole del filosofo politico, da lui citato, Costanzo Preve (di sicura formazione marxista ma con un successivo originale percorso lontano anni luce dalla vulgata politicamente corretta dominante, anche in ambito filosofico…) che apprezzo molto e di cui sto divorando alcuni suoi libri.
Voglio però contemporaneamente spezzare una lancia in favore di Leonardo che con poche, sicuramente eccessive ma alla fin fine efficaci parole ha sintetizzato fino all’inverosimile, se vogliamo, il pensiero di tante persone, in larga parte di sinistra ma non solo, relativamente alla questione della religione o delle religioni (indipendentemente da come la si pensi sull’argomento).
Conosco lo spirito che sta dietro a quel suo modo di esprimersi (che poi non è solo il suo ma come ho già detto, quello di un gran numero di persone) e so per certo che il suo intento non è quello di voler denigrare né tanto meno calpestare l’afflato spirituale e/o religioso di chi crede o appartiene a questa o quella confessione religiosa, bensì quello di ribadire la necessità di una fondazione filosofica fondata sui principi della laicità, dell’osservazione razionale della realtà e naturalmente sulla possibilità di trasformarla, denunciando l’uso strumentale che proprio di quello stesso afflato spirituale (che è parte indissolubile dell’umano, come sostiene lo stesso Preve) è stato fatto nella Storia, anche e soprattutto dai sistemi politici che si sono avvicendati, compresi naturalmente quelli a base confessionale. E questo è un fatto, direi anche innegabile.
Naturalmente sarà lui stesso, se lo vorrà, a chiarire meglio il suo pensiero, però sono certo che dietro a quella parola sicuramente troppo forte che lui stesso ha utilizzato, c’è in realtà il punto di vista di un uomo che, a differenza di altri, ritiene che l’approccio interpretativo materialistico tradizionalmente inteso sia il migliore o comunque quello più idoneo a decodificare la realtà e il mondo. E quindi inevitabilmente a considerare le religioni come una sovrastruttura artificiale a artificiosa che potrebbe (come in effetti è stato e in parte ancora è) essere utilizzata per depistare gli uomini da quello che dovrebbe essere il loro principale obiettivo: la trasformazione della realtà.
Credo, sintetizzando fino all’inverosimile, che questo sia ciò che Leonardo, sia pure con parole sue, abbia voluto esprimere. E’ una posizione del tutto legittima che deve essere rispettata così come quella, ovviamente, di chi ritiene che l’elemento religioso sia fondamentale anche ai fini della trasformazione della realtà di cui sopra.
La mia personale è invece più articolata, come credo anche quella di Rino e di altri (in questo nostro spazio, intendo), ma non è ora questo il punto. Il punto è che anche queste due differenti posizioni, opposte e contrarie, possono tranquillamente convivere purchè nel reciproco rispetto.
Fabrizio

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cesare 8:54 am - 16th Settembre:

L’oggetto che ci interessa, è l’ esperienza nuovissima nella Storia che il maschile da un lato è diventato in Occidente il nemico del Potere e socialmente il suo lavoro sta perdendo sia il valore d’uso sia quello di scambio, dall’altro è colpito al suo interno da una crisi radicale? Se è così allora permettetemi una considerazione rivolta in primis a me stesso: a volte ho l’impressione che “a causa degli alberi non si veda la foresta”.Ovvero e comprensibilmente, vista la difficoltà di leggere e risolvere la concretissima situazione in cui ci troviamo, “perdiamo l’oggetto” e “perdiamo il paziente”.
Una proposta: partiamo dagli uomini che sono qui e ora, e qui e ora strutturiamo concretissimi comportamenti di solidarietà e rispetto, per cui nessun maschio qui e ora sia lasciato solo ad affrontare la tempesta. Al “divide ed impera”,contrapponiamo “unisci e libera”.

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luigi corvaglia 9:36 am - 16th Settembre:

> Cesare
Quoto anche gli spazi vuoti!!! :-))

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Leonardo 2:49 pm - 16th Settembre:

In effetti sono molto sintetico, con la parola cancro mi riferivo alla situazione attuale, prendendo spunto dal post di Massimo, dove il cristianesimo e l’occidente fanno la parte dei giusti, demonizzando l’islam e giustificando inteventi militari in quei paesi, e poi tutti i problemi con lo stato di israele, i palestinesi, il terrorismo…
E’ certo che la religione è una forza che smuove popoli a costruire piramidi e basiliche di San Pietro, quindi muove le gente anche in azioni tra le più malvage.
Gli islamici mettono il burqua alle donne, lapidano le adultere, ed altre leggi assurde in contrasto con i diritti, che in Europa sono stati conquistati con l’indebolimento religioso: il rinascimento, l’illuminismo e forse con i residui delle antiche religioni pagane ( che non erano dei santi neppure in quelle epoche). Insomma dalla libertà di espressione; molti invece di dire: sono tutte fesserie perché ci ammazziamo, fanno muro contro muro e guerra di religione…
Chissà se i monoteismi sessuofobici sono nati dalla troppa libertà sessuale dei pagani che poteva essere criminosa?
Non me ne vogliano i credenti, capisco che crescere con delle idee è difficile cambiarle, ci sono dei valori (buoni o sbaglati che siano) che se ce li toccano ci fa soffrire.

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cesare 4:33 pm - 16th Settembre:

La “sessuofobia cattolica” non si è mai sognata di considerare reato una pacca sul culo o uno guardo intrigante. E tantomeno ha previsto la galera per il padre che vuol salvare il proprio concepito e nemmeno ha considerato res nullius quest’ultimo e la paternità. E credo che il sesso, il suo senso e il suo valore abbiano a che fare anche con la generazione. Sbaglio?
E più che a questurini, benemerite, carcerieri e giudici, il sesso di ciascuno è tutt’ora (e spero in eterno), in ambito della morale e tradizione cattolica, riconsegnato solo alla propria coscienza di fedeli e per i più zelanti a qualche Pater, Ave e Gloria suggeriti nel segreto del confessionale.
L’incredibile e schizofrenico furore sessuofobico e antimaschile odierno, per cui dopo anni di liberazione sessuale, nel letto ci si trova, a norma di codice civile e penale, in tre: lei lo Stato e te, con l’unico scopo di fottere te, non nasce certo dalla tradizione cattolica per la quale il matrimonio è l’unico sacramento basato esclusivamente sulla libera volontà dei due sposi e alla loro fede, la distinzione tra i due sessi è nientedimeno che dettato creaturale, la carne è tanto importante da fare della sua resurrezione un dogma di fede, e il nome di Dio è rivelato essere il nome di Padre.
Ad uno sguardo approfondito, oggi non è certo nella tradizione cattolica il luogo dove cercare il nemico, anzi.

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mauro recher 4:47 pm - 16th Settembre:

Forse non sono letali solo le guerre di religione. Forse lo è anche la guerra contro la religione.(rino)
quoto questa frase ,e ringrazio Rino che mi permette di spiegare …
forzare la gente a credere è illiberale,come lo è forzare la gente a non credere
se io non credo ,posso spiegare le mie ragioni ,ma se imponessi ad altri questa mia tesi , non farei altro che fare un azione contro cui non sono d’accordo ,il che sarebbe un controsenso,cioè usare gli stessi metodi del nemico

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Marco 8:18 pm - 25th Settembre:

Premesso che io sono più che favorevole al diritto di voto per le donne, non posso non constatare che i mass media occidentali sono realmente ossessionati dal sesso femminile. Per certi versi è una vera e propria malattia sociale. Leggete questo articolo con i relativi commenti.*
http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_25/arabia-saudita-diritto-voto-donne_9521c83e-e76e-11e0-a00f-4bc86d594420.shtml
@@@@@
* Gli unici commenti sensati sono quelli di “Silver19”.

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Alessandro 7:43 am - 26th Settembre:

Marco: non posso non constatare che i mass media occidentali sono realmente ossessionati dal sesso femminile.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Questo dipende anche dal fatto che nelle redazioni giornalistiche sono numerosissime le donne che vi lavorano, buona parte delle quali con risultati apprezzabili, ma anche con la fissa di enfatizzare sempre qualsiasi notizia inerente il proprio sesso. E’ questo un limite considerevole, ma nessuno lo mette mai in evidenza. Devo dire che la notizia in questione meritava un certo risalto perchè rappresenta un oggettivo passo in avanti per quel Paese, ma in tante altre occasioni siamo di fronte ad autentiche esagerazioni che risultano piuttosto fastidiose a un lettore uomo, che sappiamo però non conta più un beneamato…
Da sottolineare come qualsiasi notizia venga utilizzata per ripartire con il solito vittimismo nostrano di genere. L’Italia arretrerebbe in quanto a diritti per le donne, ma nessuno, oltre a buttare lì questa frase, sa motivarla, se non tirando fuori bunga-bunga, veline televisive e ridicolaggini simili.
La verità è che questo Paese sta arretrando sì, ma su tutt’altri fronti.
Controlla l’informazione e controllerai e manipolerai a piacimento l’opinione pubblica. Possibile che ancora in tanti credano che l’informazione sia servita loro su un piatto d’argento? Che basti sfogliare le pagine di un quotidiano o guardarsi il telegiornale di turno? Tutto costa sforzo e impegno, anche essere informati.

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mauro recher 5:24 pm - 26th Settembre:

che le donne dell’ Arabia Saudita votino ,non può che farci piacere ma come detto dai commenti di silver19 ,ancora una volta si è dovuto aspettare il segno di un maschio alpha ,un altro uomo (beta) sarebbe stato ,se gli andava bene ,sbeffeggiato e ,se gli andava male(sospensione) ….
ma volevo riprendere le parole di alessandro che condivido ..
Guarda caso, ieri mi sono soffermato sulla trasmissione di la7 l’Onda dove sapevo che era ospite Lorella Zanardo che ,credo ,conosciamo molto bene. Oltre ai poveri maschietti detti dalla Santachè ,per il resto non si è fatto altro che parlare di donne e ovviamente non poteva mancare la pubblicità del libro della Zanardo (Fabrizio ,cerca di imparare come si fa ,smile ) non che una battuta sulle quote nei cda come un male indispensabile (di quando in qua un male diventa indispensabile? ), e infatti la sua frase “con le lacrime (di coccodrillo) “ma devo essere d’ accordo con questa proposta”.
E infine la scoperta dell’acqua calda “anche gli uomini si vendono ” ,ma lo scoprono solo ora?
E dulcis in fundo che l’agenda dell’ italia, come priorità, ha da fare il conto con i problemi femminili. E’ ovvio che agli uomini va tutto bene…
Questa puntata l’ho registrata perchè c’era Parma-Roma e il gioco di tike toke (o come cavolo si scrive) di Luis Enrique. Francamente non saprei dire quale è stato ,tra i due programmi ,il più noioso…

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Fabrizio Marchi 2:07 pm - 20th Febbraio:

Questo che posto di seguito (trovato su facebook) è un articolo di Fulvio Grimaldi, giornalista e reporter, esperto di gepolitica, che conosco di persona e con il quale abbiamo condiviso diversi anni fa alcune “trasferte” in Palestina, anche insieme ad altri comuni amici e colleghi. Pur non condividendo tutte le sue posizioni, come è normale che sia, ritengo che le sue analisi siano comunque lucide e puntuali (e naturalmente supportate dal bagaglio di conoscenza e di esperienza del reporter veterano e dell’esperto di politica internazionale), anche se il più delle volte vengono portate avanti con uno stile linguistico-giornalistico che a me non piace moltissimo (ma questa è una considerazione del tutto personale e nulla toglie alla bontà e alla qualità del suo lavoro).
L’articolo in questione non riguarda direttamente la Qm, ma è bene che tutti noi cominciamo a prendere dimestichezza anche con quelle questioni (fra cui la geopolitica) che in realtà non le sono affatto estranee. E non è un caso che Fulvio (che di certo non è un femminista, ve lo posso assicurare al 100%…smile ) faccia un riferimento esplicito nel suo pezzo alla figura di Hillary Clinton, colei che più di altre ha spinto per l’aggressione alla Libia.

“Occhio! .
Nel colossale apparato di guerra collocato dagli Usa nel Golfo e nell’Oceano Indiano, splende nella sua vetusta imponenza la portaerei “Enterprise”. E’ la più vecchia di tutta la flotta Usa, avviata da tempo allo smantellamento, per altro costosissimo e con ricadute ambientali spaventose, dati i suoi 8 motori nucleari e il relativo combustibile. Farla saltare, magari con qualche siluro da uno dei sette sommergibili atomici in dotazione a Israele (grazie Germania!), significherebbe come effetto collaterale un risparmio paperonesco, una contaminazione catastrofica evitata a casa, e un irresistibile pretesto per superare ogni remora, sbaragliare i pacifisti con un’indignazione planetaria, rendere irrilevanti le figuracce fatte dai terroristi antisiriani, e avventarsi sulla Siria e sull’Iran, a seconda di chi dei due, o magari entrambi, venga proclamato responsabile dell’orrendo crimine.

Tutto questo è con ogni evidenza dietrologia e complottismo. Proprio come quello delle migliaia di paranoici che si sono inventati una paternità Usa per l’11 settembre. Per quella porta aperta sull’inferno si sono precipitati le armate di serialkiller Usa-Nato. Ma solo per acchiappare Osama bin Laden e portare ovunque diritti umani e democrazia. Le spie del Mossad che filmavano le Torri Gemelle trafitte, ballavano e si davano dei cinque, sono pronti alla bisogna.

Nella Libia saccheggiata e martoriata dai vessilliferi della Sharìa, dove il sedicente governo del Consiglio Nazionale di Transizione, cacciato a furor di popolo dalla stessa Bengasi e dal resto del paese e che controlla appena 130 km lungo la costa da Tripoli verso ovest, 8000 persone sono in mano ai peggiori torturatori apparsi sulla scena imperiale dopo Abu Ghraib. E se lo dice Human Rights Watch significa che sono moltissimi di più. In compenso non è finita la caccia al nero, per fermare la quale ci si aspetta di minuto in minuto un appello di Napolitano e un intervento dell’ammiraglio-ministro-Nato, Di Paola. Purificata etnicamente dai rivoluzionari democratici di Misurata la città di Tawerga, popolata da discendenti neri della tratta degli schiavi, fatta pulizia etnica mediante mitraglia anche nei campi di sradicati attorno a Tripoli, le attenzioni dei “giovani rivoluzionari” di Rossanda si sono concentrate sul sudest del paese, dove nella grande oasi di Kufra vivono alcune centinaia di migliaia di libici neri, tribù dei Tobu, irriducibili sostenitori di Gheddafi. Da alcuni giorni Kufra è circondata e assediata. Hillary Clinton si compiacerà, sganasciandosi, dell’imminente carneficina. Ma non è detto che la vampira possa rallegrarsi.
Beni Walid è tuttora sotto controllo delle forze di liberazione e tutto il sud, con il retroterra garantito dai fratelli Tuareg di Mali e Niger, è impenetrabile per i ratti. E anche in Siria le va di schifo. Fino a quando non deciderà che è giunta l’ora per l’USS “Enterprise”. Spargiamo la notizia, tiriamo via il tappeto da sotto i piedi della jena ridens. Se, memori del Tonchino, avessimo tratto dai precedenti botti sanguinari negli Usa, la previsione che un 11/9 stavano per farlo, ecco che forse avrebbero dovuto ripiegare su uno sputtanamento diretto.

E non dimentichiamoci dell’Honduras. Nel paese del golpe pinochettista di Obama, dove imperversa un burattino Usa, Pepe Lobo, installato dai golpisti, sanguinario quanto serve, con ormai centinaia di militanti della Resistenza rapiti o trucidati e i contadini dal Bajo Aguan decimati dalle milizie del golpista latifondista della monocultura della palma da olio, Miguel Facussé, l’altro giorno sono bruciati vivi quasi 400 detenuti del penitenziario di Comayagua. Erano 800 oltre i 160 che il carcere poteva ospitare. Un’idea per la nostra ministra dell’Interno? I disperati e incazzati congiunti delle vittime del regime sono stati presi a gas tossici e pallottole vere”. (Fulvio Grimaldi)

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