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27 Ago 2015  |  6 Commenti

Gli uomini sono nocivi per le donne, gli “intellettuali” per tutti/e

Fra poco si scriveranno articoli per dimostrare che anche l’aria espirata dagli uomini è nociva per le donne…

Lavorare con (troppi) uomini stressa le donne

Il silenzio (e quindi assenso) di tutti/e, e in particolare da parte dei cosiddetti “intellettuali”, su questi deliri ideologici che ormai tutti i media ci propinano con cadenza pressoché quotidiana, è semplicemente criminale.
“E parlavano di lui, e scrivevano di lui lo psicologo, il sociologo, il cretino…” recitava una vecchia canzone degli anni ’70…
Non ho mai nutrito particolare stima per gli “intellettuali”, una delle conventicole più schifosamente opportuniste che siano mai esistite, ma oggi hanno veramente toccato il fondo. Non ricordo in vita mia tanto asservimento al pensiero dominante da parte di questi pseudo “maitre a penser”, come oggi.
Non che si pretenda chissà quale atto rivoluzionario (del resto nessuna rivoluzione è mai nata in ambito accademico…) da parte di questa gente, ossessionata da come accumulare titoli, occupare cattedre e presenziare nei vari talk show. Però, diamine, un minimo, non dico un massimo, ma un minimo di autonomia di pensiero e di coraggio sarebbe auspicabile. Non fosse altro per aumentare il proprio peso specifico e potersi vendere a un prezzo più alto…
Pare che neanche di questo siano capaci…

Fonte: http://www.linterferenza.info/editoriali/gli-uomini-sono-nocivi-per-le-donne-gli-intellettuali-per-tuttie/


6 Commenti

Fabrizio Marchi 5:33 pm - 27th Agosto:

pubblicato sull’Interferenza

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Rino DV 8:11 pm - 27th Agosto:

Ho dato un’occhiata ai commenti su 27H dell’articolo che parla, in modo “scientifico” del famoso c.d. “clima ostile” da cui sono circondate le FF nei luoghi di lavoro (e sui mezzi pubblici e nelle assemblee e in ambito sportivo e in campo artistico e nella scuola e… e… e…).
Molti, come sempre, sono caduti nella trappola presentando osservazioni di tipo soggettivo “Ma io…” “La mia esperienza è che…” o contenutistici “Però…” “Bisogna vedere…” “Ci vogliono altre ricerche” e bla bla.
Ma alcuni uomini hanno capito l’antifona e sono scesi fino in fondo:
hanno colto che si tratta di un attacco (ovviamente il miliardesimo) al diritto maschile all’esistenza.
A suo tempo scrivevo a 27H per dare il mio appoggio a queste voci.
Ma da circa un anno tutti i miei post vengono censurati, a prescindere da ciò che scrivo.
.
Quanto agli intellettuali, sarò noioso ma mi ripeto: il giorno del Giudizio Dio avrà pietà di loro (forse…).
Io no di certo. https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_negative.gif

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Luigi Corvaglia 11:52 pm - 27th Agosto:

Uhmm….. ne ho letti fin troppi articoli pseudo-scientifici o pseudo-statistici, tipo quello della 27ora, da non riconoscerli a naso.
Azione
Ti parlano di una fantomatica ricerca di un “prestigioso” istituto o università ma non ti mettono nemmeno il link ad un misero abstract dello stesso: drizzare le antenne, c’è qualcosa che non va. Voi non sapete ancora cosa, ma loro si.
Reazione
Usare le poche e miserabili tracce che vi mettono a disposizione nel post: Google fa miracoli. Se poi lo studio è in un altra lingua (solitamente l’inglese) e l’unica lingua “straniera” che conoscete è l’italiano (come il sottoscritto) potete tradurlo con i tanti traduttori gratuiti a disposizione.
Tranquilli…. risulterà enormemente più chiaro del post che ha originato la ricerca. Garantito.
Al 98-99% scoprirete che la ricerca, sempre che non origini da un corso di “studi di genere” (ma in quel caso la questione è farlocca a priori), dice tutt’altro o comunque non parla in chiave ideologica del problema o dell’indagine in questione. Cosa quest’ultima che invece avete abbondantemente riscontrato nel post pietoso in cui vi siete imbattuti.
Piccolo post scriptum: non tornate sul post originario per sbertucciare l’autrice/l’autore. E’ tempo sprecato. Nel 90% dei casi perderete solo tempo e salute perchè vi bannerranno. Se lo avete scrivetelo sul vostro blog personale o magari segnalatecelo.
Azione
Nell’articolo vedete spuntare una selva di percentuali e nemmeno lo straccio di un numero assoluto che vi consenta di inquadrare il problema nella sua reale entità o anche solo di inquadrarlo e basta.
Reazione
E’ la prova del nove della malafede di chi sta scrivendo.
Cosa bisogna fare.
Intanto l’importante è che abbiate capito che vi stanno prendendo in giro e che in realtà chi ha scritto quell’articolo ne sa meno di voi sulla questione affrontata. Anche se voi non ne sapete niente.
Per il resto se vi va di sfancularlo/a, sfanculatelo/a altrimenti con un pò di pazienza scorretevi le percentuali. Troverete sicuramente delle incongruenze (spesso, anzi no, quasi sempre, i tipi/le tipe in questione hanno una dimestichezza con i numeri paragonabile alla mia con le lingue: suppergiù lo zero assoluto), fategliele notare e …… risfanculatelo/a. https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif

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Luigi Corvaglia 4:28 pm - 30th Agosto:

No Fabrizio, no.
Non sono gli uomini ad essere nocivi per le donne. Sono i maschi, tutti i maschi, ad essere nocivi per le femmine …
Pesci femmine nuotano meglio per poter sfuggire ai maschi *blush*
***
LONDRA – I pesci femmina devono imparare a nuotare meglio e più velocemente per poter sfuggire ai maschi, spesso troppo molesti anche per la loro voracità sessuale. Lo hanno scoperto alcuni studiosi delle Università di Glasgow e di Exeter, che hanno effettuato una ricerca congiunta sul carattere e sul comportamento dei “poecilia reticulata”, meglio noti come “gubby” o “lebistes”, i tipici pesciolini tropicali presenti negli acquari domestici di tutto il mondo.

In particolare, secondo lo studio, persino la conformazione dei pesci femmine si sarebbe evoluta, nel tempo, per permettere un nuoto molto più aerodinamico e rapido, proprio per evitare alle “pescioline” di sfuggire alle ‘molestie sessuali’ dei maschi. Per effettuare la ricerca, gli studiosi hanno sottoposto a stress le femmine per cinque mesi, rinchiudendole in acquari con tantissimi maschi. Dopo tale lasso di tempo, appunto, si è notato come avessero imparato a nuotare in modo molto migliore rispetto alle femmine lasciate isolate, in un comportamento “adattivo che, nel tempo, condiziona anche la forma, più affusolata, dei loro corpi.

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Renzoni 4:45 pm - 1st Febbraio:

In un ambiente lavorativo prettamente maschile quel che manca è la competizione.https://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cool.gifhttps://www.uominibeta.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif

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Renzoni 10:43 am - 6th Febbraio:

Renzoni,
E si sta anche meglio spesso.

Renzoni,

Renzoni,

Renzoni,

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