preload
19 Apr 2016  |  11 Commenti

Criminalizzazione del sesso

Fonte: Il REIETTO

Pochi giorni fa l’Huffington Post celebrava l’adozione da parte della Francia della dottrina Svedese in merito di prostituzione. La Francia in realtà arriva terza in questa illuminata corsa verso una sana sessualità; prima di essa si piazzava buon secondo il Canada che plagiava la ricetta scandinava già un annetto fa. L’Italia si allineerà.

Tutto opera, ben inteso, del femminismo. Ed è bene che su questo non ci siano dubbi. Non vorrei che qualcuno avesse l’ardire (oggi o domani) di rimandare la paternità di tale dottrina all’imperante cultura patriarcale.

Cosa dice questa dottrina? Esprime un concetto molto semplice; la prostituzione è sostanzialmente stupro, e di conseguenza il cliente è uno stupratore. E’ un concetto che a non tutti può apparire immediato e che provo a spiegarvi. Chi vende sesso (e si assume che sia sempre una donna) lo fa perché costretta materialmente (sfruttamento e traffico) o culturalmente a vendere il proprio corpo, e il cliente (e si assume che sia un uomo) comperando tali prestazioni, anche in una transazione apparentemente consensuale tra persone adulte, partecipa ad un crimine. Chi vende le proprie prestazioni sessuali è ovviamente non partecipe del crimine, semmai oggetto del crimine.

Di conseguenza il cliente (l’uomo) va punito e la vittima (la donna) tutelata e potenzialmente redenta.

file-02601-media

Ovviamente in tale contesto l’uomo è assunto consapevole di compiere violenza e di conseguenza la sanzione (ivi incluso il carcere) è giustificata; viceversa la donna (anche se apparentemente non sfruttata) è inconsapevole del proprio stato di vittimizzazione e quindi incapace di uscire da tale circolo; in virtù di ciò le istituzioni devono intervenire per toglierla da tale ambito, con un costo sociale che ricade sul resto della comunità.

Apparentemente una donna è perfettamente autodeterminata quando abortisce, ma non quando fornica. Viceversa un uomo è criminale quando paga per fare sesso, ed autodeterminato quando si infila in un cunicolo a 1 km di profondità o precipita da un’impalcatura.

In sintesi le donne sono vittime e gli uomini i loro carnefici. Femminismo. Nulla di nuovo.

Che poi la vittima guadagni 4, 5 o 10 volte quello che guadagna il suo carnefice è irrilevante. Altrettanto irrilevante il fatto che si sanzioni, potenzialmente anche con il carcere, un uomo.

La geniale trovata socialdemocratica svedese viene ricopiata dalla Francia socialista come pure da un Canada di certo non a destra. Ed è bene chiarire anche questo, onde evitare che (oggi o domani) qualcuno riconduca tale brillante innovazione dei rapporti sociali al buio della Destra bigotta ed oscurantista.

In particolare, l’illuminato HP evidenziava il presunto obiettivo di combattere il traffico sessuale. Curioso però che l’iniziativa non preveda di andare a cercare le prostitute e stanare le vere vittime per redimerle; troppo ovvio. E forse non lo si fa perché si assume l’ovvio esito: il fallimento. Un fallimento scontato perché le vittime di traffico sessuale sono una piccola minoranza e l’azione redentrice non sortirebbe nessun effetto rispetto all’ovvio scopo; bandire la prostituzione, limitando e sanzionando vita sessuale maschile.

Il fatto poi che tale politica proibizionistica porti all’incremento della clandestinità del mercato del sesso, è altrettanto ovvio. Tanto ovvio che non può sfuggire neanche alle inquisitrici dietro questa preziosa crociata moralizzatrice. Ma come non mi stancherò mai di dire, al femminismo non importa nulla delle donne, e mai è importato. La misandria è l’unico combustibile che alimenta questa macchina dell’orrore.

Sembra proprio che la libera sessualità maschile sia inconcepibile per il femminismo, in un’apparente contraddizione con i propri dettami ideologici. Se è vero, come è vero, che gli uomini sono la prima causa di morte per le donne, quale migliore opzione di liberare le donne dal carcere della pericolosa vita di coppia, se non una diffusa disponibilità di sessualità. D’altronde è noto che gli uomini hanno costruito il matrimonio per potere avere una vita sessuale gratuita e costringere le donne a compiti domestici in cambio di una mera sussistenza. E proprio grazie al femminismo gli uomini hanno capito. Milioni di padri hanno capito il messaggio troppo tardi. E milioni di uomini “nuovi” lo stanno capendo in anticipo e consapevoli della propria natura decidono sempre più spesso di non opprimere e di pagare per quello che invece ottenevano gratis per mezzo dell’imperante minaccia della violenza domestica.

Eppure il femminismo va in direzione opposta ai propri dettami; bandire la pornografia (perché masturbarsi è atto impuro), la prostituzione (perché essa è male), trasformare rapporti di coabitazione in matrimoni di fatto.

Insomma, o il femminismo vuole riportare gli uomini ad opprimere le proprie vittime, oppure semplicemente non accetta che appaghino la propria sessualità senza una convivenza con una donna. Delle due, una.

Lo so lo so. Lo sanno tutti; il femminismo vuole tutelare le donne vittime di traffico del sesso.

Eppure sembra altro, che strano.


11 Commenti

Alessandro 6:10 pm - 23rd Aprile:

Non si può capire il femminismo odierno, quello prevalente, globalizzato, non i “cani sciolti alla Eretica” che confermano la regola, se non lo si mette in relazione al sesso. La “regolarizzazione” della sessualità femminile è un punto fermo del programma femminista. Come tutte le “Chiese”, anche quella femminista è ossessionata dal sesso, dalle immagini che vi rimandano. Ma al contrario delle Chiese che hanno un programma che coinvolge uomini e donne, le femministe si concentrano sulla sessualità femminile con il solo scopo di limitarne l”accesso al mondo maschile.
In una città si trova un cartellone con una donna semisvestita, bene, questo va levato, perchè, secondo le femministe, significa appagamento “sessuale”per il genere maschile, anche se solo sotto il profilo visivo.
La prostituzione si rivolge al mondo maschile? Bene, allora questa va proibita, e anzi, per essere ancora più chiari, vanno multati pesantemente i clienti. Se potessero, come le altre Chiese fecero e fanno, ci andrebbero ancor più pesanti.
Per giustificare queste iniziative c’è tutta la sociologia da strapazzo che leggiamo tutti i giorni.
Quella in corso è un’eccezionale offensiva sessista e antilibertaria, che questo sito ha avuto lo straordinario merito di seguire già da alcuni anni.

  (Quota)  (Replica)

Animus 11:54 am - 25th Aprile:

> Ma al contrario delle Chiese.

Mah, io non vedo nessun contrario, secondo me-increspature di superficie a parte – è la stessa merda: Ave Maria Gratia Plena.

Voi pensate che significhi “piena di grazia”?
E’ questo il problema: il problema siete voi, il problema è la vostra stupidità.

Fatevelo spiegare da Rino, cosa significa….

  (Quota)  (Replica)

Alessandro 11:15 am - 26th Aprile:

Mi spiego meglio: tutte le religioni, in particolar modo quelle monoteiste, hanno sempre imposto, oggi in alcuni casi danno “direttive” perchè non hanno più la forza per essere prescrittive, un determinato approccio alla sessualità, sia per le donne che per gli uomini. Il femminismo invece esplicitamente non dice all’uomo come deve rapportarsi al sesso, ma se sostiene che la prostituzione è da condannare, idem la visione di semplici immagini erotiche è da censurare e via discorrendo, in quanto disdicevoli per la dignità della donna e balle varie, indirettamente finisce per influenzare e condizionare l’accesso alla sessualità degli eterosessuali maschi e in sostanza finisce per controllarla.

  (Quota)  (Replica)

Animus 1:11 pm - 26th Aprile:

Alessandro,

Alessandro,ho posto un quesito, che cosa significa “Ave Maria Gratia Plena”?
Tu sai rispondere o no?
E tutto qui.

  (Quota)  (Replica)

Daniele 5:11 pm - 26th Aprile:

Animus:
Alessandro,

Alessandro,ho posto un quesito, che cosa significa “Ave Maria Gratia Plena”?
Tu sai rispondere o no?
E tutto qui.

>>>>>

Non ce la fai proprio ad esimerti dal fare il “professore” eh?
Mi piacerebbe proprio vedere se “dal vivo” hai gli stessi atteggiamenti da saccente e al tempo stesso se dai dello “stupido” a chiunque non sia “in sintonia” con te…
Io dico di no.
Di certo non ci proveresti con me: sicuro al 200%.

  (Quota)  (Replica)

gianni 5:48 pm - 14th Luglio:

Anche in Italia. IL PD vorrebbe addirittura il carcere per i clienti di prostitute.
http://www.dire.it/13-07-2016/64955-prostituzione-pd-propone-10-000-euro-multa-clienti-carcerevideo/

  (Quota)  (Replica)

Aliquis 7:48 am - 15th Luglio:

Penso a cosa succederà ad alcuni ragazzi handicappati che almeno una volta vanno da una prostituta perchè appunto nessuna donna è disposta ad andare con loro. In alcuni paesi esiste la figura “dell’ assistente sessuale” per queste persone, ma qui da noi è una bestemmia soltanto pensarlo. Ci sono dei casi estremi in cui sono le madri stesse che portano il figlio disabile da una professionista del sesso perchè vivono una situzione angosciosa in casa………Costoro sono tutti criminali, comprese le madri disperate?

  (Quota)  (Replica)

Rino DV 9:02 am - 15th Luglio:

Prostituzione costituzionale.
.
La Corte Cost. sentenzia che invece questa’altra prostituzione è sacrosanta e che va protetta.
La badante sposa il nonno? E’amore … senza età.
.
Una F propone la galera per i paganti – poco – sulle tangenziali.
Una F relaziona che la marchetta da 100, 200, 300 mila Euro a carico dell’INPS (cioè dei contribuenti) è cosa buona e giusta.
E i maschi approvano.

  (Quota)  (Replica)

Aliquis 3:30 pm - 16th Luglio:

Invece per le donne che pagano i gigolò non sono previste le stesse pene?

  (Quota)  (Replica)

Jan Quarius 10:11 am - 17th Luglio:

Aliquis:
Invece per le donne che pagano i gigolò non sono previste le stesse pene?

No, sono previsti ulteriori peni.

  (Quota)  (Replica)

Aliquis 8:18 am - 18th Luglio:

Jan Quarius: No, sono previsti ulteriori peni.

Hahaha!

  (Quota)  (Replica)

Lascia un commento

* Richiesto
** Il tuo indirizzo email non verrà reso pubblico
Markup Controls

 

Aggiungi un'immagine