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10 Dic 2011  |  111 Commenti

Uomini imbavagliati…

Parlavo telefonicamente, pochi giorni fa, con un mio caro amico, dirigente sindacale di una regione italiana molto importante.  E’ stato un colloquio casuale, era molto che non ci sentivamo, e come prima cosa, dopo il primo scambio di saluti, si è complimentato per il sito che trovava molto bello e interessante (sue parole…).

Ho approfittato (a chi se non a lui che è un dirigente di una delle più importanti organizzazioni sindacali) per segnalargli l’articolo sulla homepage relativo alla tragedia di classe e di genere dei morti maschi sul lavoro e alla campagna di sensibilizzazione che stiamo per lanciare in tal senso.

Lui si è stupito della cifra, non pensava che le percentuali fossero di quel genere. “Vero è – ha subito detto – che in Italia  le donne che lavorano sono meno numerose degli uomini e che il nostro paese è uno dei fanalini di coda per quanto riguarda l’occupazione femminile, ma è altrettanto vero – ha soggiunto (è una persona seria e onesta, oltre che intelligente) che comunque la percentuale delle donne occupate è ben superiore a quella del 3%…”.

Non mi ha meravigliato il fatto che non fosse al corrente che a morire sul lavoro fossero praticamente solo uomini. Anche un altro mio amico, docente di statistica in una importantissima università italiana, non ne sapeva nulla e quando gli ho comunicato il dato, è rimasto molto sorpreso.  Il fatto sembra a prima vista sconcertante. Ma come? Un sindacalista e un professore di statistica che non sono  a conoscenza di un fatto così incredibilmente e palesemente evidente che dovrebbe essere “urlato” ai quattro venti dalla mattina alla sera e che invece viene scientificamente occultato…

Ma in realtà la situazione è tale che, paradossalmente e incredibilmente, non c’è da stupirsi. Forse qualcuno in Germania durante  il nazismo era in grado di conoscere l’entità della pulizia etnica in corso? Eppure i segnali di ciò che stava accadendo erano abbastanza evidenti…(naturalmente, sempre perché gli avvoltoi svolazzano senza sosta,  vuole essere solo un esempio, se volte esagerato, e non un accostamento delle due situazioni). Sicuramente, possiamo affermare che molti/e, in quel frangente, non si sono affannati più di tanto per conoscere la verità, non si sono interrogati per sapere perchè questo o quel quartiere si spopolavano dall’oggi al domani e che fine avesse fatto tutta quella gente o magari anche il vicino di casa che era improvvisamente scomparso dalla circolazione. Ma tant’è…

Tornando a noi, proseguo il colloquio con il mio amico sindacalista. “Posso parlare liberamente con te di queste faccende perché ora sono solo in ufficio – mi dice – altrimenti non potrei. Qualcuno potrebbe ascoltarmi e sputtanarmi. Non potrei certo espormi con questi argomenti, sarei finito, molto probabilmente sarei cacciato dallo stesso sindacato”. “Non solo – continua – abbiamo da poco eletto il direttivo (non ricordo se regionale o cittadino, comunque di una grandissima città italiana) e siamo stati costretti a rispettare le quote. Alla fine siamo arrivati ad una presenza di donne nella direzione ben superiore a quella prevista dallo statuto, che è di almeno il 40%. Non sapevamo dove andarle a prendere tutte queste donne e siamo andati a cercarle perfino nelle cantine (testuali parole)”.

Come a dire, pur di garantire la presenza femminile in una determinata percentuale, abbiamo messo dentro cani e porci. E così nel direttivo di questo importante sindacato di una delle più importanti regioni italiane c’è gente che non ne sa assolutamente nulla e che non ha maturato neanche l’esperienza necessaria per poter svolgere determinati ruoli e funzioni.

“Naturalmente – ha soggiunto – la situazione è più o meno la stessa anche nelle altre confederazioni sindacali”.

Questo è il quadro della situazione. Questo è il “panorama” nel quale ci muoviamo”.  Non si rischia la vita, non si finisce in carcere, non si viene malmenati, per lo meno da un punto di vista fisico.

Si viene completamente emarginati dal contesto sociale, dalla vita civile. Si viene assassinati dal punto di vista psicologico, esistenziale, dopo essere stati estromessi dal contesto professionale, politico o civile nel quale si vive e si opera.  In moltissimi casi, tutto ciò può avere ripercussioni anche sulla vita familiare e/o di coppia di un uomo. Insomma, una sorta di morte civile, accompagnata dal disprezzo pubblico, dalla umiliazione  e dalla derisione: il marchio della vergogna che rimarrà indelebile sulla tua fronte.  

Queste sono le conseguenze della “guerra” nella “psicosfera”.  Conseguenze che potrebbero produrre e già in larga misura producono effetti devastanti sulla psiche degli individui di sesso maschile.

Quando un uomo di oltre cinquant’anni, padre di famiglia, autorevole e affermato dirigente sindacale, ti dice che in quel momento può parlare con te la telefono di queste tematiche perché è da solo in ufficio e quindi non corre il rischio di essere ascoltato da nessuno/a, vuol dire che la situazione  ha già superato la soglia di guardia, il limite consentito, oltre il quale, se non si innesca un processo in grado di invertire la rotta,  potrebbe esserci addirittura l’impossibilità di raddrizzare la baracca..

Per questa ragione, è venuto il momento che tutti coloro che si occupano di Questione Maschile si rendano ben conto della grandezza e della difficoltà sfida che abbiamo davanti a noi.

Ho l’impressione, devo dirlo con molta onestà, che in moltissimi casi, non ci sia la consapevolezza necessaria e che ci si perda in chiacchiere inutili (con interlocutori/interlocutrici molto spesso improbabili e maldestri), gossip, pettegolezzi interni, personalismi e sterili competizioni fra chi  è più bravo o chi ha cominciato prima ad occuparsi di QM….

La debolezza o la forza del movimento maschile dipende anche da noi. Cerchiamo di non dimenticarlo.

Fabrizio


111 Commenti

Luca 8:22 am - 11th Settembre:

@ Fabrizio Marchi –
Ho l’impressione, devo dirlo con molta onestà, che in moltissimi casi, non ci sia la consapevolezza necessaria e che ci si perda in chiacchiere inutili (con interlocutori/interlocutrici molto spesso improbabili e maldestri), gossip, pettegolezzi interni, personalismi e sterili competizioni fra chi è più bravo o chi ha cominciato prima ad occuparsi di QM….
@
Da “non addetto ai lavori” che mai si è occupato di QM ho ben altra impressione: ossia che quasi tutti quelli che se ne occupano siano più che consapevoli.
Solo che essendo un compito improbo, un tunnel del quale non vedono la luce, preferiscono affrontare argomenti più leggeri.

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mauro recher 8:58 am - 11th Settembre:

infatti sono sempre stato titubante rispetto alle cosidette quote rosa, in fondo si sceglie uno in base al sesso di appartenenza e non al merito , questa discussione la vorrei tanto girare a chi so io ,che si lamentava di poche donne al potere ,
ma vorrei essere chiaro ,non intendo certo dire che una donna non può assumere o che non abbia la capacità nei ruoli di potere ,potrebbe essere migliore di tanti uomini ,ma dev’essere scelta in base al merito ,e non in base al sesso ,in fondo anche quella del sesso può essere una sorta di raccomandazione

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Rita 12:03 pm - 11th Settembre:

Lui si è stupito della cifra, non pensava che le percentuali fossero di quel genere. “Vero è – ha subito detto – che in Italia le donne che lavorano sono meno numerose degli uomini e che il nostro paese è uno dei fanalini di coda per quanto riguarda l’occupazione femminile, ma è altrettanto vero – ha soggiunto (è una persona seria e onesta, oltre che intelligente) che comunque la percentuale delle donne occupate è ben superiore a quella del 3%…”.

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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/01/26/visualizza_new.html_1677637975.html

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Mizio 12:14 pm - 11th Settembre:

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il nostro paese è uno dei fanalini di coda per quanto riguarda l’occupazione femminile
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In un altro articolo sempre di questo movimento (che non ricordo quale) ho letto alcuni commenti che facevano riferimento al fatto che molti datori di lavoro tendono ad assumere solo personale femminile riguardanti il ruolo di cassiera, commessa o call center come in altre attivita’ cui si richiede una discreta presenza femminile. Per cui anche le donne sembrano essere presenti in buona percentuale nel mondo del lavoro. Qual’e’ la verita’ ? E quali sono le percentuali piu’ attendibili ?

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armando 12:25 pm - 11th Settembre:

La stessa esatta cosa che ti ha detto il dirigente sindacale, me la disse anni orsono un ex collega di una grandissima banca in cui ho lavorato per anni. Li alcune donne furono promosse per obbligo nonostante non fregasse loro nulla di assumersi maggiori responsabilità in azienda. E questo per rispettare le direttive dell’azienda, una delle più politicamente corrette che ci siano (ed anche fra le più coinvolte in operazioni di dubbia correttezza sui derivati etc).
Questi e queste ci parlano del merito, e poi pronuovono per sesso, fra l’altro con ricadute negative molto probabili. Questa è l’ideologia dominante per cui donne e uomini devono per forza possedere le stesse inclinazioni, passioni, desideri, interessi (salvo naturalmente che per le occupazioni rischiose, laddove le inclinazioni tornano ad essere in auge). Quando le quote teoriche non sono rispettate, ecco che si grida subito ai soffitti di cristallo, al sessismo maschilista, alla discrimanzione insopportabile. A nessuno viene in mente che alle donne potrebbe non interessare rompersi le balle nel sindacato (io l’ho fatto e vi assicuro che è così), o assumersi responsabilità in azienda perchè preferiscono altro.
Fra l’altro, per quanto riguarda sindacati e partiti c’è anche un altro fattore da considerare. Quanti sono, divisi per sesso, gli iscritti ad un sindacato e ad un partito? Perchè se si opta per la rappresentanza per genere, allora logica vorrebbe che i gruppi dirigenti rispettassero la composizione numerica per sesso degli iscritti. In passato ho cercato di sapere, sui siti internet dedicati, quanti e in che proporzione fossero gli iscritti a partiti e sindacati. Niente, non è possibile saperlo. Sarà un caso? Non credo.
Ha ragione Fabrizio quando scrive della difficoltà che i movimenti maschili si trovano ad affrontare. Il totalitarismo soffocante, mellifluo e ipocrita dello psicopotere è peggiore del totalitarismo dichiarato. Si maschera nel suo opposto, e così pietrifica e paralizza le menti e l’azione. Siamo, è vero vicini ad un punto di non ritorno. O l’imbavagliamento degli uomini sarà definitivo, oppure potrebbe esplodere la loro rabbia compressa. Pensate quanto sarebbe liberatorio per quel sindacalista poter urlare: “La corazzata Potiomkin è una gran cagata”. Non lo farà, forse, ma più quelle energie e quei sentimenti saranno zittiti e compressi, più è probabile che poi esplodano in modo distruttivo. Noi, intendo i movimenti maschili seri ciascuno dal suo punto di vista e coi propri argomenti, abbiamo il dovere di offrire una sponda e un’opportunità al sentire maschile di esprimersi in modo costruttivo, per e non solo contro. Altro che gossip e battibecchi.

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Rino 9:00 pm - 11th Settembre:

Il sindacalista, lo statistico…

Aneddoti che sono tessere di un puzzle il cui quadro d’insieme potrebbe lasciare sgomenti.

Conosciamo però a fondo e da tempo la gravità della situazione e la correlata grandezza titanica della nostra lotta.

Una condizione inaudita che esige e impone nuove forme di coraggio, un nuovo tipo di eroismo.

Mi ripeto, lo so, ma devo farlo: siamo i combattenti di un conflitto mai visto, entriamo in una dimensione della psiche collettiva che non ha precedenti.
Lo facciamo in piena coscienza. La potenza gigantesca che abbiamo di fronte non ci annichilisce ma ci esalta.

Ci è caduto in sorte un destino fantastico.
Meraviglioso.

RDV

(P. S. difficoltà tecniche perduranti mi rendono semisilente).

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Luke Cage 1:14 am - 12th Settembre:

Uomini imbavagliati,condivido.Imbavagliati e in ostaggio,costretti a subire tacitamente delle ingiustizie così palesi che persino da qualche autorevole testata giornalistica filtra, con qualche imbarazzo, la dimensione surreale della situazione degli uomini (beta) in questa “democratica” società.
La gravità risiede anche nel fatto che molti uomini sembrano non essere in grado di realizzare le discriminazioni in atto nei loro confronti per via di un vecchio retaggio culturale che induce loro a credere di essere ancora il “sesso forte” e di non voler accettare il fatto che i rapporti di forza in seno alla società sono radicalmente cambiati.
La totale ignoranza relativa alla tragedia di classe e di GENERE (per quest’ultimo aspetto abbiamo ormai appurato una vera e propria censura istituzionale) dei morti sul lavoro la dice lunga sul metro di giudizio interiorizzato oramai anche dagli uomini stessi e che impedisce a molti di scorgere le discriminazioni anche quando si presentano in maniera lapalissiana,come può esserlo un dato numerico oppure un cartello con la scritta “ingresso gratis per le donne” oppure “cercasi banconiera,cameriera,addetta alla reception” o ancora “affittasi…solo ragazze/no ragazzi” (fatevi un bel giro in qualche ateneo).
L’applicazione della legge contro le discriminazioni sul lavoro poi non parliamone,viene intepretata a senso unico,quasi come se le donne fossero incapaci di attuare meccanismi discriminatori:
http://www.youtube.com/watch?v=poLf9KhKA_s
Difatti:
http://www.uomini3000.it/240.htm

“Nel tempo dell’universale inganno,dire la verità diventa una atto rivoluzionario” diceva G. Orwell.
Certo,sarebbe solo l’inizio,ma intanto cominciamo a toglierci il bavaglio…

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Luke Cage 1:28 am - 12th Settembre:

@Mizio:
la verità è che probabilmente lavorano più uomini che donne in Italia Mizio (al momento non ho sottomano le percentuali),ma non perchè sia in atto una discriminazione nei loro confronti…a meno che non vogliamo considerare privilegiati gli uomini che rischiano la vita e muoiono quotidianamente.
Altro aspetto è invece la discriminazione (a sfavore degli uomini) tollerata e quella (a sfavore delle donne) penalmente perseguita,come facevo notare poco sopra.

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Alessandro 11:29 am - 14th Settembre:

Mizio: In un altro articolo sempre di questo movimento (che non ricordo quale) ho letto alcuni commenti che facevano riferimento al fatto che molti datori di lavoro tendono ad assumere solo personale femminile riguardanti il ruolo di cassiera, commessa o call center come in altre attivita’ cui si richiede una discreta presenza femminile. Per cui anche le donne sembrano essere presenti in buona percentuale nel mondo del lavoro. Qual’e’ la verita’ ? E quali sono le percentuali piu’ attendibili ?>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Questa della minore presenza di donne rispetto agli uomini nel mondo del lavoro è uno dei cavalli di battaglia femministi. Secondo il loro modo di ragionare se non si è 50% e 50% vi è sicuramente una discriminazione in atto, ovviamente fino a quando le donne che svolgono un lavoro retribuito saranno in percentuale inferiore, perchè ipotizzando un sorpasso allora, ipocritamente, si celebrerebbe l’avvenimento. In verità la differenza è causata dal fatto che molte donne scelgono, qualora lo stipendio del marito lo consenta, di lavorare in casa a tempo pieno. Perchè fare la casalinga significa lavorare. Bisognerebbe trovare delle maggiori tutele per chi si dedica alle cure domestiche. I primi avversari di ciò sono però le stesse femministe, che considerano le attenzioni per il lavoro di casalinga a tempo pieno come sospette. Per loro dietro c’è sempre il desiderio maschilista di relegare le donne in casa, come se una legge lo prescrivesse. Il loro motto è: diritti, tradotto privilegi, per le donne, alfa soprattutto, però solo in competizione/contrapposizione con l’uomo, altrimenti per loro non c’è gusto.

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sandro 12:47 pm - 14th Settembre:

Proviamo a fare un bilancio del dare/avere nella società riferito alle categorie uomini/donne alfa/beta.
Dico la mia:
-Uomini beta: rapporto dare/avere 10 a 5
-Donne beta: rapporto dare/avere 5 a 5
-Uomini e donne alfa: rapporto dare/avere 1 a 20
Conclusioni:
1) le donne beta sono in sostanziale pareggio di bilancio quindi a loro lo status quo va bene (il potere non le sfrutta e loro tacciono)
2) gli uomini beta vengono spremuti come limoni per garantire benessere alla casta degli alfa (uomini e donne)

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Alessandro 11:35 am - 16th Settembre:

Questi due ultimi articoli di Fabrizio evidenziano perfettamente tutti gli aspetti che entrano in gioco nel processo che impedisce la libera espressione maschile su questi temi. Non so voi, ma a me talvolta sembra quasi di violare un tabù, qualcosa finanche di sacro, prendendo una posizione critica nei confronti del pensiero dominante in questo preciso ambito. Ho visto decine e decine di persone, uomini e donne, assentire alla celebrazione del pensiero unico neoliberista nel suo periodo d’oro, ma questo condivisione generale è qualcosa di ben diverso, forse senza eguali nella storia, anche perchè non imposta con la violenza come nei sistemi dittatoriali, ma frutto di una “libera scelta”. Senza dubbio un capolavoro come Fabrizio ha spesso messo in evidenza. Si rimane quasi sbigottiti.

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Rino 12:18 pm - 16th Settembre:

Aless.o
>>
Non so voi, ma a me talvolta sembra quasi di violare un tabù, qualcosa finanche di sacro,
>>
E’ la sensazione che ebbi all’inizio di questa avventura.
Provai il sentimento della blasfemia aperta: profanavo un tempio, lordavo un’opera sublime, dissacravo una dimensione noumenica. Sentii i richiami del panico, le seduzioni del cedimento alla NORMA.
Il Bene mi chiamava, mi lusingava…

Brrr….

E scelsi la via del male…

Perciò – in fondo – capisco le ragioni dei …dormienti.

RDV

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Alessandro 1:01 pm - 16th Settembre:

Sandro: Uomini beta: rapporto dare/avere 10 a 5
-Donne beta: rapporto dare/avere 5 a 5
-Uomini e donne alfa: rapporto dare/avere 1 a 20>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Sono d’accordo. Soprattutto m’interessa il rapporto uomini beta-donne beta. Entrambi vivono difficoltà economiche, professionali abbastanza simili, ma la differenza la si riscontra sul piano realazionale-sessuale. La vita relazionale di una donna beta, se vuole, è, mediamente, molto più ricca di quella di un uomo nella sua stessa condizione. Potrà stringere amicizie con persone dell’altro sesso, gli uomini sono sempre pronti ad accoglierle, nonchè del suo stesso sesso ( ci sarà anche rivalità fra donne, ma io constato che la donna stringe amicizie con le persone dello stesso sesso assai più di quanto accada agli uomini, e questo spiega la solidarietà di genere che è tanto diffusa tra le donne quanto assente tra gli uomini, in quanto questi ultimi sono quasi sempre in competizione tra di loro). Ovviamente queste amicizie possono sfociare anche in incontri sessuali, qualora lo voglia(la solitudine penso sia più diffusa tra gli uomini che fra le donne e forse questo spiega anche la maggior tendenza maschile a trasfigurare la propria esperienza esistenziale in costruzioni artistiche, filosofiche, ecc.).Come diceva qualcuno” non di solo pane vive l’uomo”, quindi non mi pare cosa da poco.

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Claudio 10:03 pm - 20th Settembre:

Condivido pienamente l’analisi di Fabrizio, e lo ringrazio per l’utilissima testimonianza.
Se mi consentite io ormai non ho più nessuna fiducia in quella che si chiama “sinistra”, anzi oggi come oggi (e lo dice un ex militante PRC) la “sinistra” mi fa letteralmente schifo!
La “sinistra” è quella che sull’Unità si lamenta delle pubblicità “contro le donne”, ma quando gli fai notare, come ho fatto io scrivendogli, che ce ne sono anche contro di noi, fanno orecchi da mercante, e quel giornale (o ex giornale) la cui direttrice ribadisce sempre che “le donne prendono i voti più alti a scuola” (quindi per te che ascolti significa che le donne hanno un’intelligenza superiore), la “sinistra” è quella che ha appeso manifesti con su scritto “Gli uomini picchiano le donne” o intitola “Maschi assassini” (ed altro ancora) sul proprio giornale.
Una volta scrissi ad un giornale di “sinistra” di cui non faccio il nome per non fare pubblicità che non meritano, ho fatto notare che in Italia per le accuse di violenza sessuale c’è l’inversione dell’onere della prova, e sai cos’ha fatto il direttore? Ha pubblicato la lettera intitolandola “Quei poveri stupratori costretti a difendersi” e ha fatto rispondere da un’avvocatessa (ci possiamo immaginare di che estrazione) che parlava di “fantasmi ancestrali”, parlava della donna costretta a ricordare la disgrazia, ma NON ha detto che non c’era quest’inversione.
So che non la penserai come me, Fabrizio, ma a me la sinistra fa veramente schifo!

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Strider 12:18 am - 21st Settembre:

Claudio
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la cui direttrice ribadisce sempre che “le donne prendono i voti più alti a scuola” (quindi per te che ascolti significa che le donne hanno un’intelligenza superiore)
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Ma la signora lo sa che in America i bianchi prendono voti piu’ alti dei neri ? Oppure che sempre in America, gli asiatici sono piu’ bravi dei bianchi ? Ed e’ a conoscenza del fatto che in Italia, pur essendo un numero esiguo rispetto alla popolazione scolastica, i cinesi sono mediamente piu’ bravi degli/lle italiane in matematica ? Questo a cosa lo attribuisce la “signora” direttrice dell’ Unita’ ? Alla “superiore intelligenza” di certe etnie su altre oppure a fattori sociali-culturali-educativi ? O ad entrambi ?

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Fabrizio Marchi 12:50 am - 21st Settembre:

E invece, caro Claudio, la penso proprio come te, e chi ti parla è un uomo che su per giù proviene dalla tua stessa formazione politica (anche non ho mai militato nel PRC) e che è rimasto saldamente a sinistra, ma solo sul piano ideale e filosofico, diciamo così, non certo su quello politico.
Penso che avrai senz’altro letto l’articolo “Destra e Sinistra” che campeggia sulla homepage del sito, e tanti altri articoli. Quindi hai certamente compreso quale sia il nostro approccio interpretativo.
Avrai senza dubbio compreso che è proprio per gli uomini come te (e come me e come tanti altri) che è nato il Movimento degli Uomini Beta. Cioè per tutti quegli uomini di sinistra che si ritrovano in una situazione a dir poco assurda, anche un po’ kafkiana, se vogliamo: calpestati, zittiti, resi subordinati e, colmo dei colmi, anche demonizzati e colpevolizzati. Insomma, cornuti e mazziati, per dirla in gergo.
E’ ora di invertire la rotta, caro “compagno” Claudio, se mi permetti di rivolgermi a te in questo modo (anche se non va più di moda ma ci capiamo…), e sono felicissimo che tu ti sia dichiarato dal punto di vista politico. E’ bene che tutti gli uomini comincino ad aprirsi, a “spogliarsi”, a buttar giù la maschera, a tutti i livelli. Questo sito serve anche a questo.
E a risvegliare e aggregare quei milioni di uomini di sinistra silenti, bastonati, frustrati, che da decenni si sentono ripetere che loro sarebbero gli oppressori e i privilegiati anche quando, con tutta la buona volontà, non riescono proprio a capire dove e perché lo sarebbero.
Bene, benissimo, anzi meglio. E ti dirò di più. Iscriviti di nuovo al PRC, anche se ti fa schifo (come tutti gli altri partiti della sinistra, sia chiaro), ma proprio oggi che, spero, sei all’inizio di un nuovo percorso, è bene marcare il territorio, non mollare la presa. Anche se sei in minoranza, anche se ti senti solo. Come vedi non lo sei più. Non commettiamo l’errore di andarcene, di lasciare il campo; sarebbe il più grande regalo che potremmo fargli. Ma soprattutto non commettiamo l’errore di pensare che “loro” siano la sinistra e noi la rotella sbagliata, l’ingranaggio inceppato. Dovremmo diventare di “destra” perché la sinistra politica ha sposato il femminismo e “sbarella” su tutta la linea? Io non ci sto, io non glielo faccio questo regalo. E non faccio violenza a me stesso perché non potrei andare contro le mie convinzioni.
Molti uomini di sinistra, sentendosi traditi, specie su questo tema della relazione fra i generi, hanno finito con l’andare a destra nella speranza di trovare una sponda. Ma hanno commesso un errore madornale dimostrando di non aver capito in profondità il processo estremamente complesso che è avvenuto negli ultimi 30/40 anni. Non gliene faccio certo una colpa, sia chiaro, però è doveroso da parte nostra correggere il tiro e cercare di far capire quale sia la posta in gioco.
Siamo vittime di un grande inganno ma prima o poi la storia presenterà il conto, stai pur tranquillo. E siamo noi che dobbiamo lavorare per accelerare questo processo. Oggi siamo un’eresia, è vero. Ma la sinistra non è forse eresia? Solo pochi mesi fa, quando fondai questo sito, ero solo, e ora siamo già un gruppo nutrito. E stiamo crescendo. E siamo all’inizio. Siamo ancora un gruppo “virtuale”, è vero, ma se il mio intuito non mi tradisce, non lo saremo ancora per troppo tempo.
Intanto chiama altri uomini, Claudio, altri compagni, segnalagli il sito e annuncia la novella. I nostri avversari non hanno più una prateria davanti a loro. Ora ci siamo noi. E non sarà una partita facile. Per noi ma anche per loro.
Fabrizio

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sandro 7:20 am - 21st Settembre:

“Non commettiamo l’errore di andarcene, di lasciare il campo; sarebbe il più grande regalo che potremmo fargli. Ma soprattutto non commettiamo l’errore di pensare che “loro” siano la sinistra e noi la rotella sbagliata, l’ingranaggio inceppato. Dovremmo diventare di “destra” perché la sinistra politica ha sposato il femminismo e “sbarella” su tutta la linea? Io non ci sto, io non glielo faccio questo regalo. E non faccio violenza a me stesso perché non potrei andare contro le mie convinzioni.
Molti uomini di sinistra, sentendosi traditi, specie su questo tema della relazione fra i generi, hanno finito con l’andare a destra nella speranza di trovare una sponda. Ma hanno commesso un errore madornale dimostrando di non aver capito in profondità il processo estremamente complesso che è avvenuto negli ultimi 30/40 anni”

Il problema della sx è unicamente la sua attuale classe dirigente: ottusa, reazionaria, cooptativa e clientelare.
Questo sia a livello nazionale che locale.
La base elettorale mediamente è mille anni più avanti e la diserzione crescente delle urne è il segno più palpabile della sua insofferenza verso l’ arroganza ricattatoria di chi dice in sostanza “o mangiate questa minestra o saltate dalla finestra”.
Non è un caso che la doccia fredda delle ultime elezioni sia stata molto più forte (con tanto di espulsione dal parlamento) per quei partiti che più spingevano sul tasto di uno stomachevole quanto arrogante “politically correct”, ammannitoci soltanto allo scopo di mascherare il vuoto pneumatico di contenuti e la mancanza di coraggio.
Secondo me è una bufala che l’ elettorato di sx si sia spostato a dx, dato che questa non ha aumentato il numero dei propri voti: la maggior parte delle defezioni sono finite nell’ astensione.
Al massimo qualcuno può aver ripiegato su partiti a carattere territoriale, nella vana speranza che la rappresentanza territoriale possa supplire alla rappresentanza del ceto sociale.
Ma si tratta appunto di una speranza vana, data la natura di dx di tali formazioni politiche, quindi la bolla è destinata a sgonfiarsi a breve dinanzi alla delusione inevitabile delle aspettative di costoro.
Ormai siamo al redde rationem: la sx ha vissuto negli ultimi due decenni di una contrapposizione fittizia ad una dx al massimo storico della sua potenza dal dopoguerra, ma per la dx da qualche tempo è iniziata la parabola discendente, e si tratta di una crisi irreversibile, in quanto dovuta alla crisi del suo modello di sviluppo legato alla crescita infinita.
La dx per prosperare ha bisogno di allargare la torta, ma in tutto l’ occidente la torta ormai non si potrà allargare più per un bel pezzo.
Tra l’ altro qui da noi l’ allargamento della torta è stato per la maggior parte fittizio, in quanto finanziato da un debito pubblico divenuto ormai insostenibile, quindi è un capitolo chiuso.
Tolta l’ opzione allargamento della torta, rimane solo quella della suddivisione più equa, diversamente ad un certo punto si sfocia nella rivolta popolare.
E se privilegi dovranno saltare, i primi saranno proprio quelli delle donne (eloquente a tale proposito la recente parificazione dell’ età pensionabile impostaci dall’ Europa).
Se la sx sarà così idiota da non voler cogliere questo aspetto e continuerà ottusamente a perorare ad oltranza insieme alla dx la causa di una crescita infinita sulla quale ormai non potrà più contare, otterrà soltanto, dopo aver raschiato ancora per qualche tempo gli ultimi rimasugli dal fondo del barile, di veder spazzata via la propria classe dirigente assieme a quella della dx.
La spia della riserva lampeggia, hanno al massimo ancora un lustro di autonomia.

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Claudio 8:28 am - 21st Settembre:

Caro Fabrizio,
mi dispiace doverti deludere, ma io, almeno in questo momento, mai e poi mai sprecherei un solo secondo della mia vita per dedicarlo ai partiti della sinistra, e più sono “di sinistra” e più li disprezzo, anche perché, negli ultimi anni mi sono reso conto che la destra, o il centro, non sono poi così brutti come mi venivano dipinti, infatti un altro viziaccio duro a morire della sinistra è quello di sentirsi più bravi e più buoni perché “di sinistra”.
Non mi va proprio di andare in un posto dove sarei l’unico a pensarla in un certo modo, si sa benissimo che fine fanno gli “eretici”, giocherebbero sicuramente al gatto col topo sentendosi in maggioranza (“noi tutti la pensiamo così, a pensarla in quel modo ci sei solo tu, quindi….”), l’ho già fatto in ambienti più ristretti, come in un sito dove mi si diceva che potevo scrivere quello che volevo, e lo sapevano benissimo come la penso, solo che, appena scrivevo, ogni pretesto era buono per darmi del provocatore, del misogino, etc. etc. dicevano “noi accettiamo chi la pensa diversamente, ma non possiamo accettare offese generalizzate alle donne”, cosa che non ho mai fatto perché io non parlo mai “delle donne”, visto che sono allergico alle generalizzazioni, ed alla fine mi hanno cacciato via, ovviamente il tizio che prima ha attirato il topo in trappola e poi lo ha attaccato era sempre appoggiato dal solito codazzo, ed io ero sempre da solo, quindi era facilissimo farmi passare per “il pazzo che sfoga le sue frustrazioni”. Il tizio prima mi scriveva in posta per “attirarmi in trappola”, lui sì generalizzando contro le donne, e poi faceva il paladino dei diritti delle oppresse sulla mia pelle.
All’inizio ho messo un articolo, ebbi una risposta poco rispettosa e risposi per le rime (sono uno scorpione, se mi pesti la coda divento velenoso), e arrivò subito il cane da guardia ad ammonirmi, ovviamente chi mi aveva provocato era la povera vittima ed io il colpevole, tra l’altro ci fu anche una deficiente che disse “io non ho mai visto uomini ad una manifestazione contro gli stupri quindi….”, che, tradotto in italiano, significa “siete tutti complici”, ma il cattivo ero io (avete presente quelle partite che si capisce subito che sono taroccate?).
Un’altra volta ci fu una che disse di essere una prostituta per necessità, che fece un intervento raccontando varie cose di cui non mi interessava nulla, ma concluse che se non c’erano le prostitute oggi già i maschi che hanno già problemi di erezione, sarebbero (testuali parole) “tutti ciechi a forza di pippe”, ed io lì scrissi “cieco a forza di pippe sarà il tuo uomo maleducata e cafona che non sei altro”, non l’avessi mai fatto! Il tizio subito a scrivere “Attenzione, leggete quì, è un incidente del sito”, e giù a chiedere scusa a lei e a tutte le donne, io avevo offeso le donne, usavo toni inaccettabili per quelli che erano i loro principi e blablabla, e propose di rimuovermi e, al limite di lasciarmi la possibilità di fare commenti perché (pensa un po’) le mie opinioni comunque servivano a stimolare la discussione, perché comunque avevo libertà di pensiero, ma vi rendete conto?
In un’altra occasione criticai la manifestazione “contro la violenza sulle donne”, non per gli scopi dichiarati, ci mancherebbe, ma facendo notare che se è vero che la violenza sulle donne è aumentata bisogna riflettere sul fatto che i giovani di oggi sono i figli del divorzio e del modello genitoriale unico (quello materno), che ve lo dico a fare? Il pezzo è stato ritirato perché secondo lui avevo “svaccato”, e poi giù con la solita solfa che loro accettano le opinioni diverse, ma non si può sfociare in atteggiamenti contro i diritti delle donne e blablabla.
Ed infine la chicca finale: arrivò il giorno in cui un direttore di un giornale di sinistra, che manco nomino talmente lo disprezzo anche a livello umano, fu mandato via, io lì feci un pezzo intitolato “E finalmente te ne vai” dove mi toglievo diversi sassi dalle scarpe, ci fu un a risposta pesante contro il femminismo ed alcune che facevano parte del sito, e lui subito salì in cattedra rispondendo che io ero uno che vuole la libertà solo per sé, che facevo sparate contro “donne” (e ci risiamo) e “gay” (che io manco avevo nominato, quindi questa se l’era proprio inventata), che lui era orgoglioso del gruppo “femminista” perché si danno da fare a difendere gente senza voce, senza nemmeno rendersi conto che a scrivere il commento pesante non ero nemmeno stato io, ma per lui nulla: ero stato io e dovevo essere messo alla gogna. Da lì decise di rimuovermi e finì la mia esperienza con quel maledetto sito, e nuovamente disse che comunque mi voleva per fare i commenti perché stimolavo la discussione, senza poi contare che, durante i vari scazzi lui non è che con me si confrontava, no, lui sentenziava senza appello, avevo voglia io a mettermi lì con calma ed argomentare, lui alle mie questioni non rispondeva mai, al massimo rispondeva agli altri, ma a me no, per me c’erano solo sentenze.
Mi dispiace, ma io non ho nessuna voglia di tirare acqua ad un mulino che è contro il mondo di cui faccio parte, e mal tollera chi non la pensa in quel modo, andare lì da solo sarebbe solo un esercizio autolesionistico, e non ne ho proprio il bisogno

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Fabrizio Marchi 10:13 am - 21st Settembre:

@ Claudio: caro Claudio, forse mi sono spiegato male. Non intendevo dire che devi andare da solo a fare il kamikaze in una sezione del PRC o del PD o di qualsiasi altra formazione di sinistra ad estenuarti in scontri durissimi su questi temi.
Sto dicendo un’altra cosa. E cioè che sarebbe un errore abbandonare dal punto di vista ideale, culturale, filosofico e politico (ma non in senso partitico) il proprio essere di sinistra. Questo è il punto.
Tti ho invitato a non andartene dal PRC ma è evidente che se tu sei saturo, come lo ero io, della situazione che c’è in quei contesti partitici, sei liberissimo di rimanertene fuori. Personalmente credo che sarebbe meglio non abbandonare gli ormeggi, il che non significa disperdere preziose energie in conflitti che ti farebbero male a livello personale. Però queste sono scelte soggettive. Ciascuno deve fare ciò che ritiene più opportuno per portare avanti la battaglia, in base a quelle che ritiene essere le sue energie e le sue capacità (“da ciascuno secondo le sue capacità e possibilità”, dovrebbe tornarti familiare come espressione… smile )
Io mi sono allontanato da tempo dalla politica attiva. Considera che chi ti parla ha una lunga storia politica alle spalle iniziata negli anni ’70 quando ero un giovane militante di estrema sinistra. Come molti altri ho proseguito il mio percorso nella sinistra tradizionale, diciamo così, e sono stato per anni un dirigente regionale del Lazio del PDS prima e dei DS poi (sempre nella sinistra interna), per poi uscirne quando hanno deciso di dar vita al PD. Ho ricoperto diversi incarichi amministrativi in vari enti locali, sia come eletto che successivamente come addetto alla comunicazione. Poi ho mollato tutto perché mi ero reso conto che non avevo più nulla a che spartire con determinati contesti. Anzi, rimanere sarebbe stato nocivo per me dal punto di vista psicologico. Quindi, figurati se non capisco la tua condizione…
Fatta questa premessa, da tempo diversi miei carissimi amici (con i quali ho diviso decenni di militanza e di vita) hanno cominciato a farmi il pressing stretto per farmi iscrivere a Sinistra Ecologia e Libertà. In realtà lo hanno fatto (e me lo hanno anche detto, con me non possono bluffare e comunque non lo farebbero) perché devono vincere la battaglia interna (cioè la conta congresssuale) finalizzata alla spartizione delle candidature alle prossime imminenti elezioni politiche. A me non me ne poteva e non me ne può fregare di meno, anzi, ero decisamente riluttante a farlo. Poi però (amicizia a parte) mi son detto:”Ma perché no? Loro sanno perfettamente chi sono e cosa sto facendo (e non solo i miei amici, anche tutti gli altri), e quanto mi sono pubblicamente esposto sul tema della Questione Maschile ormai da anni, da quando pubblicai il mio libello e ora addirittura con la fondazione di un movimento maschile. In fondo il problema è loro. A me (a noi) può essere solo funzionale. Di più. Rafforza ciò che sto e stiamo facendo. E allora ho accettato. E se un domani la nostra battaglia dovesse crescere, e io credo proprio che crescerà, emergerà che il sottoscritto è stato un dirigente politico di un importante partito della sinistra e che tuttora è iscritto ad una formazione politica di sinistra. Benissimo. Voglio proprio vedere cosa succederà. Mi butteranno fuori? A me? E chi lo farà? I miei amici? Non credo. I loro avversari? Vedo dura anche questa. E se anche mi buttassero fuori mi/ci farebbero un favore. Uno come il sottoscritto, con la sua storia politica personale, ex dirigente politico, da sempre conosciuto da tutti, espulso per antifemminismo…Ma magari fosse. Ma non lo faranno, credimi, non sono degli sciocchi. Non solo. Sai qual è il paradosso ora? Che mi ritrovo nello stesso partito con Stefano Ciccone, il “leader” (ci metto le virgolette perché se lo conoscessi capiresti perché ce le metto…) di Maschile Plurale, cioè il braccio “maschile” del femminismo nella sinistra…
Se me lo permetti, ti faccio un altro esempio. Chi è che ha sempre dato più fastidio alle varie congregazioni organizzate di qualsiasi fede politica o religiosa? Gli avversari esterni e riconosciuti o coloro che criticavano il sistema dal di dentro? Dava più fastidio al regime sovietico uno come Solgenitzin, nostalgico dello zarismo, uno che diceva che Pinochet aveva riportato la libertà in Cile (e infatti fu scambiato con il leader del PC cileno, Luis Corvalan) o Sacharov, scienziato, Presidente dell’Accademia delle Scienze dell’URSS, comunista e membro a pieno titolo del PCUS. Dava più fastidio il primo, “rifugiato” a Santiago, protetto dai militari golpisti e torturatori e dalla CIA, o il secondo, esiliato a Gorkij, a qualche centinaio di km. da Mosca. E chi avrebbe mai avuto la forza di espellere dal paese uno come lui. Neanche Breznev ha avuto quella forza!
Naturalmente né io né te siamo come Sacharov, è evidente, ma credo che ci siamo capiti. Gli esmpi potrebbero essere migliaia.
Spero, dopo questa lunga filippica, di essere riuscito a spiegare meglio ciò che volevo dirti. Poi se invece tu mi dici che hai cambiato radicalmente idee su tutta la linea, che hai proprio cambiato il tuo orizzonte ideale e culturale, questo è un altro discorso che io non condivido ma che rispetto, da laico convinto quale sono. Però entriamo in un altro campo che con la QM non c’entra nulla. Se fuoriesci idealmente dalla sinistra per questo motivo secondo me sei in errore. Profondamente. Perché la QM è innanzitutto una battaglia di sinistra, essendo fondata sulle ragioni della giustizia, del rispetto dei diritti, del superamento di ogni discriminazione di genere. Stiamo combattendo contro un sistema di mercato sessista fondato sulla subordinazione dei maschi beta, ridotti, come ha detto Sandro in un precedente post (esemplificando la situazione in una tabella semplice ma significativa del dare-avere), a tirare la carretta per il genere femminile e per i maschi alpha. Stiamo combattendo contro un’ideologia (e le sue propaggini storicizzate) altrettanto sessista e razzista che criminalizza uno dei due generi a senso unico. E questa non è una battaglia di sinistra? E che cos’è allora? Acqua fresca?
Non lasciamoci ingannare, Claudio. E’ il più grande errore che potremmo commettere. Credimi.
Fabrizio

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Fabrizio Marchi 10:53 am - 21st Settembre:

@ Sandro: caro Sandro, condivido completamente la tua analisi, con una sola eccezione.
Non credo che la grande maggioranza della base elettorale di sinistra sia “più avanti”, come dici tu, della sua classe dirigente politica. Purtroppo, a mio parere, non è così. E’ vero che l’astensionismo crescente è un segnale di disagio e di distacco (hai ragione, l’elettore di sinistra si astiene ma non va a destra, con l’eccezione del voto alla Lega però che, come sai, raccoglie consensi dal vecchio elettorato di sinistra) ma siamo ancora ben lontani da una presa di coscienza potente e profonda di ciò che sarebbe utile e urgente fare. Conoscendo la situazione dal di dentro credo che il tunnel sia ancora lungo e non si vede la luce. Anche perché il problema non è certo solo la sostituzione di qualche vecchio leader con uno nuovo. In genere i giovani sono peggio dei vecchi, se sono il risultato della stessa politica, anche più cinici e arrivisti. Il problema vero è aprire le menti delle persone, ricostruire un tessuto, un orizzonte ideale, una ragione fondante, una prospettiva nuova. E non sarà un lavoro facile.
In fondo anche noi, a modo nostro, lo stiamo facendo. Non stiamo forse cercando di elaborare un pensiero e una prassi diversa, relativamente alla questione della relazione fra i generi? Non stiamo cercando di fuoriuscire dalle pastoie di un luogo comune, di una ideologia sclerotizzata e degenerata (se già non lo era alle origini) in aperto sessismo e razzismo (anche se astutamente camuffata dietro agli ideali dell’eguaglianza e della liberazione)? Non abbiamo forse individuato (e smascherato) uno dei nodi fondamentali (l’alleanza strategica con il “femminile” post femminista) attraverso cui si esprime l’attuale dominio sociale (e di genere)?
Ma quanti sono quelli che hanno coscienza di questo?… Proprio ieri ascoltavo Vendola intervistato con il botta e risposta rapido alle Jene, che alla domanda secca:”Che cos’è il “machismo”?, rispondeva testualmente:”La manifestazione più antica della prepotenza maschile”.
Non ha capito un cazzo. O non vuole capire un cazzo per opportunismo.
Abbiamo molta strada e molto lavoro davanti a noi…
Fabrizio

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Claudio 11:06 am - 21st Settembre:

Personalmente ho molti dubbi che la tua battaglia possa essere vincente all’interno di SEL, secondo me quando diventerai scomodo è sufficiente attaccarsi al primo pretesto per farti fuori, e poi anche se tu ti lamenti loro faranno parlare solo chi la pensa in un modo, cosicché chi è all’oscuro senta solo una campana, e quello di far sentire solo una campana è uno dei vari motivi che mi hanno spinto ad abbandonare il PRC e la sinistra in generale, e a vedere la destra non più come il mostro da abbattere, ma come un mondo che ha le sue ragioni, non le condivido tutte ovviamente, ma molte le ritengo decisamente più robuste e convincenti, possiamo parlarne quando vuoi, non lo faccio quì perché non vorrei andare fuori tema. L’unica cosa che dico è che io sono una persona abbastanza tradizionalista ed all’antica e credo che la cosiddetta “parità” sia un rimedio peggiore del male, che crei solo confusione, disorientamento e crisi d’identità, con questo non dico che sono per i padri-padroni o mariti-padroni, ma credo che l’uomo sia una cosa e la donna un’altra, meritevoli entrambi di rispetto ma diversi e devono restare diversi, per farti un esempio preferisco essere io a corteggiare, a pagare la cena, ad andarla a prendere in macchina, etc. la situazione opposta mi scoglionerebbe assai.
Sulla QM io credo che tu abbia le stesse probabilità di importi tante quante ne ha la Sangiovannese di sbancare San Siro, lì ormai ci sono un sacco di concetti che sono assiomi molto radicati, del resto anche tu dici che, persino un monumento come Vendola ha idee decisamente lontane dalle nostre, in più, come mi dicevi si sono anche accaparrati il leader (perché metti le virgolette? Toglimi questa curiosità) di maschile plurale, così possono farsi belli dicendo di accogliere anche un esponente di un movimento maschile, e siccome anche un movimento maschile la pensa in quel modo allora non può che essere così, vedrai che lui avrà molto più spazio di te, a prescindere da quanto sei bravo e da quanti amici ci porti, se parlerai dell’acqua pubblica, dei contratti a progetto allora puoi parlare fino alla nausea (così diranno pure che ti danno ampio spazio, certo basta che non rompi le scatole), purtroppo io penso che i politici siano tutti uguali ed infatti a votare non ci vado più da un pezzo.

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sandro 11:39 am - 21st Settembre:

“Anche perché il problema non è certo solo la sostituzione di qualche vecchio leader con uno nuovo. In genere i giovani sono peggio dei vecchi, se sono il risultato della stessa politica, anche più cinici e arrivisti”

Infatti la classe dirigente va mandata via a calci in culo NELLA SUA INTEREZZA e sostituita da gente NON SCELTA IN BASE A MECCANISMI DI TIPO COOPTATIVO.
Che siano giovani o no ha poca rilevanza. L’ importante è che non abbiano nulla a che spartire con questi qua.

“Non credo che la grande maggioranza della base elettorale di sinistra sia “più avanti”, come dici tu, della sua classe dirigente politica”

Non so chi frequenti tu, ma io tra le mie conoscenze (storicamente tutte di sx) di entusiasti di questo modo di fare non ne vedo.
Vedo piuttosto una moltitudine di precari incazzati che li considera niente più che dei delinquenti venduti e che se potessero li strozzerebbero con le loro mani.

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Leonardo 12:19 pm - 21st Settembre:

In politica ci vorrebbe qualcosa di nuovo, idee all’avanguardia.
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Claudio:per farti un esempio preferisco essere io a corteggiare, a pagare la cena, ad andarla a prendere in macchina, etc. la situazione opposta mi scoglionerebbe assai
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Io preferirei trovare dei bordelli dove pago poco e posso trovare svariate delizie; noi paghiamo le tasse e lo stato non ci garantisce neanche la soddisfazione sessuale, ora non c’è più la leva obbligatoria ma io non possiedo neanche la mia vita è dello stato.
Queste non sono idee sbagliate visto che alle donne del sesso ludico non frega niente e vogliono sempre guadagnarci: Prostitute ma senza troppi privilegi e soddisfazione sessuale per i maschi.

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Fabrizio Marchi 12:25 pm - 21st Settembre:

Claudio, forse mi sono spiegato male. Non ho nessuna intenzione di fare chissà quale battaglia all’interno di SEL né sulla QM né su altro. Non avrebbe senso e sarebbe un dispendio inutile di energie. Non sono uno sprovveduto né tanto meno un ingenuo. Né è mia intenzione fare militanza politica. Sto lavorando a ben altro progetto, come vedi.
Ho solo detto che mi hanno proposto di iscrivermi per le ragioni che ho spiegato e che, superando una iniziale riluttanza, ho deciso di farlo perché tutto sommato il problema è tutto loro, non mio. Sono loro che si tengono in casa uno con le mie idee. E a me va benissimo. E se dovessero buttarmi fuori, cosa che non credo nessuno farà mai, per me (e per noi) sarebbe oro colato, vera e propria manna dal cielo. Un evento che io per primo strombazzerei ai quattro venti, rimanendo idealmente e culturalmente nella sinistra, sia chiaro.
Tu dici che non abbiamo speranze? E allora cosa stai a fare qui? A perdere tempo?
D’altronde la risposta te la sei un po’ data da solo. “per farti un esempio preferisco essere io a corteggiare, a pagare la cena, ad andarla a prendere in macchina, etc. la situazione opposta mi scoglionerebbe assai”. (Claudio)
Che dirti, Claudio, lascia perdere la QM, cerca di fare quanti più soldi possibile, se ti riesce, fai quanta più carriera ti riesce di fare, cerca di irrobustire la tua immagine pubblica, comprati una bella macchina, porta le donne al ristorante, e buona fortuna. A meno che non pensi che il tuo sorriso, i tuoi occhi verdi o scuri e la tua simpatia possano risparmiarti la recita (le recite) che sarai costretto a sorbirti … Ma se a te la cosa diverte fai pure …
Non mi stupisce che con questi presupposti tu abbia abbandonato la sinistra (in termini di valori e di pensiero, intendo).
Guarda che non c’è polemica da parte mia, è solo una constatazione. D’altro canto, se pensi che la nostra battaglia sia inutile, tanto vale che ti dai da fare in altro modo, così per lo meno ottimizzi spazio e tempo senza sprecarli inutilmente in una causa per te persa in partenza.
Mi dispiace dirtelo, e spero che non te la prendi, ma proprio tu sei l’esempio vivente di come il sistema abbia lavorato in profondità nella psiche maschile. Non solo sono riusciti a orientarti politicamente da un’altra parte, ma anche a modificare il tuo orizzonte culturale, ideale.
Adesso ci vieni anche a dire che a te piace corteggiare le donne nel modo più tradizionale. Ma che cosa è il corteggiamento oggi? Guardiamoci in faccia, anche se virtualmente. Quali spazi di autenticità ci sono realisticamente oggi per quella filosofia del dono (il corteggiamento vecchia maniera che presupponeva il riconoscimento dell’altro) di cui parlavano sia Rino che Armando in due precedenti post? A mio parere molto scarsi se non del tutto assenti. Se così non fosse non saremmo neanche qui a fare quello che facciamo.
Mi pare, perdona l’estrema franchezza, che proprio nelle tue parole, ci sia quella subalternità psicologica e culturale interiorizzata dagli uomini in tutti questi anni.
Comunque, vedi un po’ tu. Un consiglio. Non le invitare a cena. Invitale a fare una bella passeggiata al mare. Così fai un po’ di sana selezione anche tu e risparmi pure un po’ di soldi … Oltre al fatto che il mare è anche romantico, specie in inverno, crea sempre una certa atmosfera. Potrebbe aiutare a risparmiare un sacco di tempo, soldi e fatica … A me in genere mi ha sempre detto bene con la passeggiata al mare…smile
Non te la prendere, Claudio, forse ancora non è il tuo tempo per la QM. Ma verrà. Altri dieci anni a offrire cene e vedrai come verrà…smile E noi ci saremo ancora ad accoglierti a braccia aperte.
Fabrizio

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Fabrizio Marchi 12:31 pm - 21st Settembre:

Sandro, che dirti, spero che tu abbia ragione. Sei più ottimista di me. Va bene così, ci mancherebbe, magari fosse. Sarei il primo a rallegrarmi, in questo caso, di essermi sbagliato. Con tutto il cuore.
Fabrizio

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Marco 12:36 pm - 21st Settembre:

Claudio
@ per farti un esempio preferisco essere io a corteggiare, a pagare la cena, ad andarla a prendere in macchina, etc. la situazione opposta mi scoglionerebbe assai.
@

Contento tu, Claudio…
Per quanto mi riguarda, arrivato ad oltre trentasei anni, mi sono rotto veramente le palle di rincorrere sfuggenti donzelle che se la tirano, costano, ed è già tanto che ti rivolgano la parola.
Guarda, hanno proprio ragione certi “vecchi” del MoMas, quando asseriscono che gli uomini sono un gigantesco problema per i medesimi uomini: ben di più delle donne e della maligna ideologia femminista.

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Claudio 12:59 pm - 21st Settembre:

OK, prendo atto che il padrone di casa mi sta cacciando fuori, e sono indesiderato, solo perché, cosa evidentemente considerata grave, preferisco pagare io il conto a lei piuttosto che farmelo pagare, alla faccia dei bei discorsi sul dialogo, il confronto anche con le opinioni differenti.
Certo che se basta così poco per cacciare via la gente, caro Fabrizio, non lamentarti se siete così pochi.
Buona fortuna

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sandro 1:10 pm - 21st Settembre:

“Sandro, che dirti, spero che tu abbia ragione. Sei più ottimista di me. Va bene così, ci mancherebbe, magari fosse. Sarei il primo a rallegrarmi, in questo caso, di essermi sbagliato. Con tutto il cuore.
Fabrizio”

Ma non è questione di ottimismo.
C’è una generazione di uomini che sta letteralmente alla canna del gas, tutto qua.
Hai voglia a continuare a raccontargli balle politicamente corrette nella speranza di buttargli fumo negli occhi.
Queste sono cose che possono funzionare in tempi di vacche grasse, con gente che non ha il problema di come sfangarla.
Situazione un pò diversa da quella attuale.

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Fabrizio Marchi 1:58 pm - 21st Settembre:

Claudio, hai preso fischi per fiaschi, nessuno ti ha cacciato, tanto meno il sottoscritto. Se mi sono espresso male e le mie parole ti hanno offeso non ho alcuna difficoltà a chiederti scusa.
Ciò detto, io non sono qui per recitare la parte del “buonista politicamente corretto”. Ritengo anzi che proprio questa pseudocultura del “politicallly correct”, che dovrebbe essere indigesta anche e soprattutto a te per le ragioni che hai spiegato nei tuoi precedenti post, abbia prodotto dei danni enormi.
Esprimo le mie opinioni come te e come tutti. E se tu mi vieni a dire che ti piace recitare un determinato ruolo maschile, pagare le cene alle donne, andarle a prendere in macchina, aprirle lo sportello, corteggiarle e quant’altro, io ti dico ciò che penso e sono nel pieno diritto di farlo.
Se poi te la prendi e sbatti la porta è un problema tuo, non mio. Sia chiaro. Cosa vorresti? Preferiresti che ti prendessi per i fondelli? Che avallassi ipocritamente un modo di essere e di pensare che ritengo nefasto e nocivo per gli uomini (oltre che falso, ipocrita e privo di ogni spontaneità e autenticità)? E a che pro? Per mantenerti su questo sito a tutti i costi? Guarda che non sono mica uno di quelli in cerca dell’audience da blog, sai quanto me ne frega…
Io non sono uno di quelli che avalla sempre e comunque. Se necessario sferzo, come è giusto che sia. Non devo conquistare voti a qualsiasi costo, come ipocritamente fanno i politici di professione. Qui stiamo portando avanti un discorso molto più complesso, specie dal punto di vista psicologico, e assecondare acriticamente è proprio l’ultima cosa che dobbiamo fare.
Per cui, porte aperte a tutti e massimo rispetto, ma non ci si deve aspettare che qui ci siano dei confessori che assolvono dai peccati o dei moderatori che ti danno la pacca rassicurante sulle spalle. Qui diciamo tutti quello che pensiamo (sempre nel rispetto degli altri) ed è giusto che sia così. Qui vige il massimo dell’autenticità. Ciascuno dice ciò che pensa.
E se tu vieni a dirci che ti piace pagare le cene alle donne non devi poi incazzarti se qualcun altro ti dice che secondo lui stai sbagliando. A meno che non ti dica delle frasi offensive. Ma non mi pare che né io né altri, lo siamo stati. Posso aver fatto dell’ironia, magari cattiva se vuoi, ma non ti ho certo offeso.
E anche il modo stizzito con cui hai reagito mi fa pensare e, ti dirò di più, mi conferma quanto ti ho detto precedentemente. E cioè che non sei maturo dal punto di vista psicologico per questa impresa. Il che non significa certo che non puoi stare qui a discutere con noi o che un giorno non lo sarai. Ci mancherebbe altro. Ma non sei ancora giunto ad una punto di maturazione ed evoluzione sufficiente (sempre dal mio punto di vista, sia chiaro).
Ma questo non è un problema né tanto meno una colpa. Ciascuno ha i suoi tempi e nessuno può avere la presunzione di forzarli. Tu però non puoi neanche chiederci di avallare il tuo punto di vista o di far finta di nulla.
Sei in errore quando affermi che siamo in pochi. Data l’entità della battaglia stiamo crescendo fin troppo in fretta, anche numericamente. E stiamo per uscire per la seconda volta nell’arco di pochi mesi su un magazine nazionale. Non è poco per degli eretici come noi, credimi…
Ciò detto, siamo pochi? Non mi aspettavo di avere eserciti alle spalle. Tutti quelli che hanno cominciato una grande impresa, di qualsiasi genere, erano in pochi. Non potrebbe essere altrimenti. E’ valso per i grandi uomini della storia come per i piccoli, come noi siamo. Una cosa però è certa. Siamo un gruppo di piccolissimi uomini che, per qualche oscura ragione, ha scelto di cimentarsi in una macroscopica, gigantesca, ciclopica, inimmaginabile impresa.
Dove ci condurrà non lo so nè siamo in grado di saperlo. Sicuramente però, verso un orizzonte comunque più ampio ed entusiasmante rispetto a quello che ci proponi tu con il tuo modello di maschilità.
Quando vuoi, saremo lieti del tuo contributo.
Fabrizio.

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armando 2:01 pm - 21st Settembre:

Non dico nulla sulla questione dell’essere ancora di sx o meno perchè la mia scelta l’ho già fatta. Piuttosto preferisco riproporre la domanda sul perchè la sx è scivolata in questa deriva. Si tratta di un incidente di percorso correggibile o esiste qualcosa nel suo dna che l’ha portata dove è ora?
La domanda, sia chiaro, può per altri aspetti essere fatta anche alla dx. E’ condannata ad essere quella attuale, un po’ cialtrona e senza principi, oppure è possibile pensare a un’altra destra non opportunista (specie sulla QM, ma è una cartina tornasole) ?
Per il resto mi permetto solo di dire a Claudio, e proprio per l’analogia dei nostri percorsi, che Fabrizio non credo proprio lo stia buttando fuori da nulla. Sarebbe bene che una volta classificate le differenze fra di noi, ci concentrassimo invece sulle cose che, almeno in questa fase, abbiamo in comune, e non credo siano poche. Se parlare di dx e di sx ci fa male, e ce lo fa, parliamo invece, come ha fatto Claudio, di ruoli e funzioni maschili e femminili, paterni e materni. Magari, anzi certamente, non c’è accordo fra di noi, ma a me sembra comunque una dimensione della discussione non solo più proficua, ma anche più pronfonda e densa di significati. Insomma, padre=madre o no? maschio = femmina o no?
Dalle risposte ne discendono conseguenze non da poco, non solo sul piano prettamente psichico e in senso lato culturale, ma anche direttamente politico, di scelte della politica in tema di economia, occupazione, sociale etc. etc. In questo senso la confusione (in politica) regna sovrana e dx e sx non sono poi molto diverse fra loro, ma entrambe molto diverse da quello che, ad esempio, penso io.

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Claudio 3:36 pm - 21st Settembre:

Sei stato tu a dire “E allora cosa stai a fare qui?” o non sei stato tu?
Sei stato tu a dire “lascia perdere la QM” o non sei stato tu?
Sei stato tu a dire “cerca di fare quanti più soldi possibile, se ti riesce, fai quanta più carriera ti riesce di fare, cerca di irrobustire la tua immagine pubblica, comprati una bella macchina” o non sei stato tu?
E allora che vuoi da me? Questa non è certo apertura al dialogo ma un discorso del tipo “se te sta bene è così sennò quella è la porta”
Ma come ti permetti di venirmi a bollare come uno che pensa solo ai soldi, alla carriera e alla macchina? Ma chi sei per bollare così uno che nemmeno conosci? Ma che hai fatto di tanto speciale nella vita?

Sei stato tu a dire “tu sei l’esempio vivente di come il sistema abbia lavorato in profondità nella psiche maschile” o non sei stato tu?
Sei stato tu a dire “nelle tue parole, ci sia quella subalternità psicologica e culturale interiorizzata dagli uomini in tutti questi anni” o non sei stato tu?
Mi hai dato o no dell’immaturo nella tua risposta (sempre col solito tono sprezzante) o non me l’hai dato?
Questo, al mio paese, si chiama offendere! Ma come ti permetti? Pensa alla tua di psiche e lascia stare la mia, visto che non la conosci nemmeno di una virgola.

“Non mi stupisce che con questi presupposti tu abbia abbandonato la sinistra (in termini di valori e di pensiero, intendo).”
Ah certo che se la sinistra è di questo spessore quì non è che mi sono perso molto, poi lamentati che Berlusconi e la Lega fanno filotto!

@Armando: il tono di Fabrizio, e gli apprezzamenti che ho evidenziato prima, non sono certo indice di apertura al dialogo. Uno che quando dico che non condivido quanto dice su SEL e dico che ho una mia posizione personale sull’approccio alle donne mi risponde “che ci stai a fare qui?” “lascia perdere la QM” e “pensa a fare più soldi possibile” ti sembra uno che vuole dialogare? Per me no, questa è chiusura totale, e poi ma come si permette di disquisire sulla mia psiche? Ma chi sarà mai questo Fabrizio Marchi? Sigmund Freud? Hai visto poi la sua replica? Altro apprezzamento sulla mia psiche, mi dispiace ma con uno così è inutile che perdo tempo a ragionarci

Detto questo tolgo il disturbo, se l’interessato vuol continuare ad offendere facesse pure, tanto la replica nemmeno la leggo

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Fabrizio Marchi 4:37 pm - 21st Settembre:

Sì, è vero, sono stato io a dirti quelle cose e te le ribadisco. Te l’ho già detto, non sono a caccia di facili consensi. Non me ne importa proprio nulla. Dico quello che penso e basta.
Detto ciò, non giocare a fare il furbo con me, Claudio. E’ scontato che la mia era una provocazione e lo hanno capito tutti, anche i sassi. Neanche ti conosco, come posso sapere se nella vita sei uno che pensa solo a fare soldi? Mi dici che ti piace scarrozzare le donne a cena, e allora io ti rispondo in quel modo perché sono convinto che quel tipo di approccio che tu proponi sia assolutamente finto, non abbia nulla di autentico e sia del tutto interno a proprio a quelle logiche che noi combattiamo e il cui rifiuto concettuale e pratico rappresenta l’ABC per la costruzione di una nuova consapevolezza maschile.
Poi ci dici che abbiamo le stesse possibilità di riuscire che ha la Sangiovannese di vincere a San Siro. E io cosa dovrei risponderti? L’unica cosa possibile: se pensi questo allora cosa ci stai a fare qui? Cosa ce ne facciamo di uno come te? La nostra battaglia è già durissima, figuriamoci se abbiamo bisogno di uno dei tanti maschi che viene qui a dirci che tanto tutto è inutile. E allora se la vedi in questo modo lascia perdere e vai per la tua strada. Cosa avrei dovuto risponderti? Ma no, ma dai, ma sai, ma su…
Ma vogliamo scherzare? Vuoi essere preso in giro? Preferiresti che ti raccontassi un bel po’ di cazzate come quelle che tu racconti alle donne (e che ascolti) quando le porti a cena (dopo avergli spalancato lo sportello della macchina)?…Ma falla finita…
Se vuoi la mia è stata una provocazione forte ma è quello che penso. Se sei ancora a questo punto il tuo livello di consapevolezza, per quanto mi riguarda, è assai scarso. Accusami di presunzione ma è ciò che penso e te lo dico in faccia. Se vuoi anche di persona visto che mi pare di ricordare che sei di Roma, come me. Sempre che tu abbia tempo e voglia da perdere … Io il tempo per gli esseri umani lo trovo sempre e quindi lo trovo anche per te.
“Ah certo che se la sinistra è di questo spessore quì non è che mi sono perso molto, poi lamentati che Berlusconi e la Lega fanno filotto!” (Claudio).
Potrei dire esattamente la stessa cosa a parti invertite. Con la differenza, caro il mio ex (e sottolineo ex) “compagno” Claudio (oggi è molto facile essere ex…va pure un po’ di moda, ci sono un sacco di convertiti in circolazione…),che io ci metto la faccia e la reputazione, in questa battaglia. Tu ci metti solo un nick.
Oltre a non combattere la suddetta battaglia che credo mai combatterai.
Fabrizio
P.S e non far finta di non leggerla ‘sta replica…

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mauro recher 5:35 pm - 21st Settembre:

naturalmente non entro in questione con la diatriba ,non conoscendo bene le persone ,credo che avrei ben poco da dire e sicuramente sbaglierei …..su Claudio concordfo quando ho letto del suo tratamento in quel blog o forum (adesso non ricordo) ,praticamente è successa la stessa cosa a me nel forum del corpo delle donne (adesso chiuso) finchè sono arrivatre delle offese del tutto gratuite (io nno ho mai offeso nessuno) , solo perchè avevo messo nello stesso piano misoginia e misandria , un uomo che odia una donna,credo che non sia poi molto differenter da una donna che odia un uomo ….è successo il finimondo ….
su dx e sx ,ormai sono diventato anarchico ,anche se precedentemente, ho sempre votato sinistra ,anche quella estrema , ma la sinistra ha perso identita perchè ,va bene aiutare i più deboli ,ma nno li si puo far avere dei vantaggi che noi non abbiamo , lo sbaglio per me è tutto li , il vecchio comunismo diceva una sola parola (semplifico molto) “parità ” ..per questo credo che dobbiamo aspirare a questa parità anche e sopratutto tra uomo e donna ,fatta di diritti ,ma anche di doveri ,di rispetto tra i generi , oggi tutto questo manca ,tutto viene a favore dei cosidetti uomini alpha , che ti abbindolano con una tetta o un culo in tv ,di facili conquiste (ma solo per loro ) e via dicendo ,dicevano nel corpo delle donne,non fano vedere le donne reali , ma perchè fanno vedere gli uomini reali i cosidetti “bruttini da 1000 euro al mese” che non basta neanche a pagare una bottiglia di champagne al billionarie ??
guardate ,da un pochino di tempo esco con delle amiche ,niente di che , ma siccome io prendo 1000 euro e lo stesso prendono loro , ognuno paga per se ,il cinema ,le uscite ,i locali tutto ,l’unica cosa uso la mia macchina ,ma non mi pesa ,in fondo mi porta anche me ,a destinazione ,trovo che questo sia il giusto viatico ,per me la parità è la soluzione finale dei nostri problemi di uomini beta , ne sono convinto ,questo è il mio pensiero ,mi posso anche sbagliare

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Fabrizio Marchi 6:22 pm - 21st Settembre:

Non c’è nessuna diatriba, Mauro, ho solo detto quello che pensavo a Claudio e lui se l’è presa. Se rileggi il mio secondo post gli ho anche chiesto scusa, laddove involontariamente, l’avessi offeso. Ma lui ha continuato sulla stessa linea nonostante gli avessi detto che per me non c’è alcun problema.
Io non recito la parte del moderatore tradizionale. L’ho sempre detto e tutti lo possono confermare. Questo non significa certo che sia legittimo offendere le persone, ci mancherebbe altro. E non mi risulta di averlo mai fatto. Abbiamo sempre dato spazio a tutti/. Ma veramente a tutti. Anche ai più improbabili.
Ciò detto, sottoscrivo completamente il tuo post. Come vedi abbiamo la stessa storia, la stessa formazione e lo stesso punto di vista.
Mi pare che tu abbia centrato appieno la filosofia che anima questo movimento.
Fabrizio

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Leonardo 6:38 pm - 21st Settembre:

mauro recher:
avevo messo nello stesso piano misoginia e misandria , un uomo che odia una donna,credo che non sia poi molto differenter da una donna che odia un uomo
….è successo il finimondo ….
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Di solito la misoginia è conseguenza della misandria, almeno per me.
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Certo Claudio se ne esce che vuole pagare e guidare….

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Alessandro 8:55 pm - 21st Settembre:

Marco: Contento tu, Claudio…
Per quanto mi riguarda, arrivato ad oltre trentasei anni, mi sono rotto veramente le palle di rincorrere sfuggenti donzelle che se la tirano, costano, ed è già tanto che ti rivolgano la parola.
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Io credo che tu sia davvero in ottima compagnia, purtroppo. Le cene pagate, le leggi e le agevolazioni gentilmente elargite, insomma tutto ciò che l’uomo destina alla donna è un modo per ingraziarsela, per avvicinarla a lui. Ha però un esito paradossalmente opposto al fine prefissato: più concedi più disinteresse e perfino ostilità si ottiene in risposta. La verità è che mentre l’uomo è sempre proiettato verso la donna, in un certo senso potremmo dire che viva quasi in sua funzione, la donna è, invece, interessata all’uomo esclusivamente come una delle componenti del nucleo familiare che intende creare. Per l’uomo la donna è un fine, per la donna l’uomo è un mezzo. Punto. Questa distanza già notevole in partenza è stata accentuata dal femminismo, che ha in un certo senso gettato benzina sul fuoco, esarcerbando l’animo femminile. Rincorrere la donna senza che si offra a essa un legame stabile o qualcosa d’importante in cambio è in genere tempo perso, anche se il nostro destino, la nostra natura, è quella di andarle dietro comunque. Questa è l’amara verità, anche se in tanti preferiscono chiudere gli occhi di fronte a essa e raccontarsi favole.

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Raffaele 9:23 pm - 21st Settembre:

poi lamentati che Berlusconi e la Lega fanno filotto!” .”(claudio)
Questo avviene perchè tra l’originale e la fotocopia, l’elettorato sceglie l’originale.Cmq caro Claudio, se non ti piace la QM vista da sinistra, te ne puoi sempre andare dalla Lega e vedrai quanto è “bella” per la QM.
Condivido totalmente il discorso di Fabrizio.
La “cavalleria” è un becero malcostume che non ha nulla a che vedere con la gentilezza, l’amabilità, la cordialità, cose invece che apprezzo e ed esprimo nei confronti del prossimo. Questo perchè la “cavalleria” viola i principi di reciprocità, spontaneità e equità i quali devono essere alla base di ogni rapporto umano impostato sul rispetto, cordialità e trasparenza.
La “cavalleria” non è spontanea perchè è frutto di una imposizione culturale secondo cui la donna è il “gentil sesso”, “donatrice di Vita” e a cui “non si può toccar nemmeno con un fiore”. Non è reciproca perchè è a senso unico, cioè solamente da parte dell’ uomo nei confronti della donna e non anche viceversa.. Non è equa perchè non tiene conto della condizione personale, sociale ed economica delle persone in questione ma solo del loro sesso, ergo è sessista.
La cavalleria potrebbe aver senso in una società in cui la donna fosse in una situazione di inferiorità rispetto all’uomo, quindi in quel caso la cavalleria servirebbe come una sorta di compensazione.Ma la società in cui viviamo oggi è totalmente opposta a quella sopra presupposta, una società nella quale una donna, se vuole, può pure mandare in galera un uomo solamente in base ad una semplice accusa oppure può impunemente annegare un figlioletto(“era depressa”), uccidere o evirare il marito(“era un violento il marito”), mollare il marito come le pare e piace e fregargli casa e figili, e quant’altro.Tra le altre cose questa società, questa politica, insomma questo Sistema già elargisce una dose indebita di cavalleria verso le donne(esenzioni, corsie preferenziali, quote rosa, sgravi fiscali in alcuni casi maggiori, borse di stidio per sole donne, bollini rosa negli ospedali, “scatole rosa” per le automobiliste, precedenza alle donne in caso di emergenze, sconti considerevoli nell’accesso alle discoteche, teatri, incontri culturali, manifestazioni sportive ecc), quindi, caro Claudio, non capisco perchè pure noi dovremmo contribuire ad avallare ed alimentare questo marciume sessista con l’infame e abietta cavalleria.Per piacere alle donne?No, ricorda, che una donna del “cavaliere” di tutto si serve tranne che del suo pene.Questa è la fine che fa lo zerbino.Cornuto e mazziato. Perciò mi rivolgo a tutti gli uomini beta di questo mondo: “Uomini beta di tutto il mondo, non pagate la cena alle donne.Ognuno paghi il suo”

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Fabrizio Marchi 7:12 am - 22nd Settembre:

Raffaele ha centrato in pieno il nocciolo della questione. Attardarsi ancora con certi discorsi sul “corteggiamento” significa, a mio parere, non avere capito nulla sulla realtà attuale della relazione fra i generi.
Un uomo beta che ancora non ha preso coscienza di ciò che rappresenta oggi il “corteggiamento” è un uomo che ancora deve fare molta strada per arrivare ad una piena consapevolezza di sé. E se lo affermiamo non è certo per elevarci al di sopra di lui. Al contrario. E’ l’amara constatazione di un “maschile” che ancora versa in una condizione di subordinazione psicologica e culturale nei confronti del “femminile”. Pensare che possa esistere un “corteggiamento” all’insegna della reciprocità e della spontaneità è puramente illusorio, perché il corteggiamento rappresenta intrinsecamente l’esatto contrario.
Se le cose avvengono nella reciprocità e nella spontaneità il corteggiamento non ha ragione di esistere. Perché l’incontro fra un uomo e una donna avverrebbe, in questo caso, all’interno di un gioco appunto spontaneo e reciproco che non presuppone la “contrattazione concettualmente e psicologicamente mercantile e non dichiarata” di cui spesso abbiamo parlato, naturalmente camuffata da una facciata di pseudo romanticismo. L’uno esclude le altre, insomma, e viceversa. E se non lo abbiamo capito, per quanto mi riguarda, non abbiamo capito veramente nulla in tema.

Questa finzione (che però ha una funzione fondamentale nella relazione donna-uomo beta) l’abbiamo smascherata da tempo, specialmente quando abbiamo (da tempo…) capito due cose:
1) Il corteggiamento è a senso unico. Sono gli uomini beta ad andare verso le donne e (quasi) mai viceversa;
2) Il corteggiamento riguarda solo ed esclusivamente gli uomini beta e non gli uomini alpha. In questo caso, come abbiamo spiegato qualche migliaio di volte, la relazione uomini alpha – donne si capovolge completamente.
Il corteggiamento è quindi il parametro, o uno dei parametri, per misurare il tasso di potere esistente nella relazione fra un uomo e una donna. Smascherare, disinnescare e naturalmente rifiutare concettualmente e praticamente questa prassi è un passaggio ineludibile e inevitabile per qualsiasi uomo beta che abbia deciso di vivere con la spina dorsale eretta, in piena autonomia e consapevolezza, e non come un servo.
Mi fermo qui, per ora, e non aggiungo altro al commento di Raffaele perché lo condivido totalmente.
E’ evidente però, nonostante l’argomento sia stato affrontato in numerosi articoli sul sito (“Reciprocità e spontaneità”, “Natura e cultura” e anche sul nostro Manifesto) , la necessità di approfondirlo con un’analisi ad hoc che personalmente cercherò di fare al più presto.
Fabrizio

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armando 1:35 pm - 22nd Settembre:

Oltre il merito delle questioni, penso che i Movimenti maschili non debbano riprodurre in copia i difetti della sinistra un tempo detta extraparlamentare incapace di una visione un minimo unitaria ma sempre pronta a dividersi in mille rivoli ognuno dei quali detentore della “verità”, ma soprattutto pronti tutti a sparare addosso a chi dovrebbe essere stato più vicino anzichè all’avversario. Quando poi questo vizio, che per fortuna non c’è nei pochi Mov. Mas, si trasferisce agli uomini singoli, la cosa è ancora più negativa. Occorrono consapevolezza che stiamo facendo una battaglia comune, intelligenza nello scrivere e nervi saldi nel senso di non prendersela per ogni parola altrui. La virilità è anche questo, capacità di gestione razionale delle relazione e rifiuto di reazioni sovradimensionate, molto più adatte a una dimensione femminile del mondo.
Sul corteggiamento faccio mie le parole di Rino.
Cavalleria intelligente, corteggiamento intelligente. Se ciò che è stato scritto sul suo significato attuale è in gran parte realistico, è anche vero che nella dimensione individuale le cose possono essere diverse. Insomma nulla può essere escluso in linea di prinicipio, come nulla deve diventare una linea di condotta valida sempre e comunque, quindi astratta.

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Fabrizio Marchi 3:04 pm - 22nd Settembre:

Armando, se la critica è rivolta al sottoscritto, ti rispondo subito.
Qui nessuno ha sparato o spara a nessuno. Anzi, se mai molte volte sono venuti qui a spararci e siamo stati fin troppo tolleranti e democratici nel non rispondere per le rime. E abbiamo fatto bene a non farlo perché non abbiamo alcun interesse a scadere nella rissa.
Ciò detto, noi abbiamo un nostro punto di vista, come altri movimenti,penso ai MS ad esempio, hanno il loro. Credo che nessuno di noi possa avere la presunzione di avere un punto di vista universale sulla realtà né tanto meno, ci mancherebbe altro, di possedere la verità. Un punto di vista è intrinsecamente parziale, né potrebbe essere altrimenti, anche quello che si sforza di essere quanto più “ecumenico” possibile, diciamo così.
Non vedo dunque quale sia il problema. Dal momento che questo luogo avrà anche tanti limiti e difetti ma non mi pare proprio che difetti di democrazia, e tu stesso, come altri, ne sei la prova concreta.
Abbiamo discusso e ci siamo divisi su argomenti anche molto importanti, come l’aborto (solo per dirne uno), o su “destra” e “sinistra” e le loro implicazioni sulla QM. E non mi pare che questo abbia comportato problemi di nessun genere. O sbaglio? Dirò di più. Non so quanti blog ospitano discussioni su temi come questi con tutta questa varietà di opinioni. In genere i blog finiscono per essere frequentati quasi esclusivamente da coloro che ne condividono la filosofia. Qui intervengono tutti. E credo che tutti possono confermarlo.
Nel caso specifico ho ritenuto di voler essere sferzante con Claudio (al quale peraltro ho chiesto anche scusa se involontariamente ho urtato la sua sensibilità, ma è stato inutile) perché le sue argomentazioni, a mio parere, necessitavano una risposta di quel tipo. Può darsi che abbia sbagliato nei modi, forse sono stato un pochino troppo irruento, ma certamente non offensivo. D’altronde non sono un santo né ho il dono della perfezione e ogni tanto si possono anche commettere degli errori.
Credo che questo non sia sufficiente però, se me lo consenti, per andare a fare le pulci in casa d’altri.
L’”incidente”, se così vogliamo chiamarlo, era già chiuso. Aggiungo che spesso, dietro ad atteggiamenti apparentemente cordiali, si mal cela altro, così come dietro a quelli altrettanto apparentemente polemici, come forse è stato il mio nel caso specifico.
Penso che sia anche di cattivo gusto venirci a dire, come ha fatto lui, che la nostra lotta non ha speranze. E allora cosa vieni a fare su un sito che si occupa di QM?
Pensa se io salissi su un ring prima di un incontro di boxe, mi avvicinassi ad uno dei due pugili e gli dicessi:”Hai le stesse probabilità di “svangarla” che ha un bambino di 12 anni contro Mike Tyson. Lascia perdere”. Secondo te se quello mi manda a quel paese avrebbe torto? Pensaci.
Avrei potuto essere più diplomatico ma in questo caso ho scelto volutamente di non esserlo. Non perdo mai le staffe, Armando, tranne forse quando vado a vedere il derby Roma-Lazio…(sto scherzando, ovviamente). Posso aver esagerato nei toni ma l’ho fatto volutamente. Perché è ora di dare una sveglia a tanti, troppi maschi che fanno i finti tonti, che stanno a metà del guado, che nicchiano, fanno un passo avanti e tre indietro, fanno capolino, qualcuno si sfoga, qualcun altro sputa le solite banalità di sempre e alcuni si divertono addirittura a giocare a chi critica di più.
E allora se ne stessero a casa. Sono quelli che poi se le cose vanno bene, si aggrappano al carro dei vincitori.
Non ce ne facciamo nulla, per lo meno in questa fase. Questo non c’entra niente con la possibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni che qui tutti hanno avuto e continuano ad avere.
Sulla questione del “corteggiamento” non entro nel merito perché l’ho fatto più volte e lo farò con un articolo ad hoc.
E’ evidente, Armando, che c’è sempre un margine di irriducibilità, in tutti i fenomeni e in tutte le cose dell’universo. Fortunatamente. Altrimenti saremmo tutti perduti. Ma noi non siamo qui per trovare l’eccezione (che conferma la regola) ma per fare un’analisi lucida della realtà nella sua complessività di cui l’eccezione è solo un aspetto estremamente parziale.
Quindi portare una critica radicale al concetto di “corteggiamento” non significa che, a livello individuale, non possano verificarsi le condizioni per una relazione più autentica fra un uomo e una donna. Ma proprio in questo caso, ed è quello che cerco molto faticosamente di spiegare, non stiamo parlando di corteggiamento, ma di ben altro che con quest’ultimo ha ben poco a che vedere.
Forse dovremmo chiarirci su cosa intendiamo per “corteggiamento”. Può darsi che abbiamo concezioni e interpretazioni diverse dello stesso concetto. E allora è per questo che non ci capiamo.
Ribadisco che dove c’è corteggiamento, per quanto mi riguarda, non possono esserci SPONTANEITA’ e RECIPROCITA’, e viceversa naturalmente.
Come dicevo, tornerò molto presto sull’argomento con un pezzo ad hoc. Anche se mi pare, per la verità, di avere espresso abbastanza chiaramente la mia opinione in tema ma non c’è problema. Siamo armati di tanta pazienza, altrimenti non ci saremmo imbarcati in questa avventura.
Fabrizio

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Mizio 3:37 pm - 22nd Settembre:

Sul corteggiamento in linea di massima sono d’ accordo con voi. E qui bisogna interrogarci su un’ altro aspetto che caratterizza il femminismo ovvero l’ ipocrisia delle donne. Le donne oggigiorno si lamentano sempre degli uomini: che non esistono piu’ gli uomini di una volta, che non corteggiano piu’, che non sanno piu’ rischiare e tante altre simili bugie e baggianate che sento sparare quotidianamente dal “gentil” sesso. Ma in realta’ gli uomini hanno sempre corteggiato, si sono sempre proposti e fatti avanti adesso come un tempo e come e’ sempre stato. Ogni donna puo’ contare su svariati pretendenti che quotidianamente sbavano su di lei e sono pronti a proporsi. Quindi qual’e’ la verita’ ? La verita’ e’ che alle donne dell’ uomo corteggiatore non gliene importa un bel niente, a meno che non sei il George Clooney della situazione, altrimenti agli uomini beta non e’ neanche consentito proporsi, farsi avanti, corteggiare, fare il primo passo, esprimere dei sentimenti o dichiararsi, a loro tutto questo non gli e’ consentito, questo diritto gli viene negato. Le donne ti classificano gia’ prima di corteggiarle e farti avanti. Questa e’ la verita’ ma le donne non lo ammetteranno mai.

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Marco 6:22 pm - 22nd Settembre:

Alessandro
@ La verità è che mentre l’uomo è sempre proiettato verso la donna, in un certo senso potremmo dire che viva quasi in sua funzione, la donna è, invece, interessata all’uomo esclusivamente come una delle componenti del nucleo familiare che intende creare. Per l’uomo la donna è un fine, per la donna l’uomo è un mezzo. Punto. Questa distanza già notevole in partenza è stata accentuata dal femminismo, che ha in un certo senso gettato benzina sul fuoco, esarcerbando l’animo femminile.
@
Guarda, se c’è una cosa che ormai da un po’ di tempo mi sta distaccando sempre più dall’altro sesso, è la consapevolezza che alle donne, generalmente, gli uomini (non la loro “maschera sociale”…) interessano molto meno di quanto agli uomini interessino le donne.
Affermazione, la mia, che sicuramente farà ridere i tanti “machi” in ascolto, ma che per me è una verità assoluta.
Oltretutto se gli uomini la piantassero una buona volta di raccontar cazzate, tipo quella alla quale faceva cenno Strider, ossia che “le donne avrebbero una irrefrenabile voglia di cazzo”, forse le cose inizierebbero a migliorare. Perché non c’è dubbio che anche un certo modo di parlare e di proporsi degli uomini, alimenta ed aumenta il potere della vulva, già potente di suo.

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armando 10:27 pm - 22nd Settembre:

Fabrizio, non hai nessun motivo di giustificarti con me perchè le mie parole sullo sparare non erano riferite a te in modo specifico. Anzi, apprezzo la libertà di opinioni del tuo blog. Ho voluto evidenziare, per esorcizzarlo, un fenomeno che comune a molti forum, dove c’è la tendenza a personalizzare eccessivamente la discussione, sentirsi subito offesi per le cose dette da un altro e quindi sbattere la porta più o meno rumorosamente. E’ successo anche in Ms, quindi tutto il mondo è paese. Dal momento che con questa realtà ci dobbiamo convivere, e che comunque sarebbe un peccato perdere per strada uomini che si accostano con simpatia a siti come questo, la mia riflessione (valida per tutti, quindi anche per me) è: fermezza sulle proprie idee e opinioni, toni “cauti” e nessun giudizio sulle persone ma solo sulle idee. Non ci riesco neanche io che lo predico, ma bisognerebbe averlo sempre in mente quando si scrive.
Questione corteggiamento, reciprocità e spontaneità. Si, credo meriti tornarci.
Non mi sento di dire che spontaneità e reciprocità escludono in linea di principio il corteggiamento. Lo escludono invece se corteggiamento (incluse le cene) è inteso come DOVERE maschile, forche caudine sotto le quali passare per ottenere i favori di lei, che al contrario ne avrebbe DIRITTO.
Ma spontaneità e reciprocità possono esserci lo stesso anche se estrinsecate in modo diverso fra maschi e femmine, ciascuno rispettando, diciamo così, il copione che gli è più congeniale. Avremo modo di riparlarne-

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Fabrizio Marchi 12:10 am - 23rd Settembre:

“Non mi sento di dire che spontaneità e reciprocità escludono in linea di principio il corteggiamento. Lo escludono invece se corteggiamento (incluse le cene) è inteso come DOVERE maschile, forche caudine sotto le quali passare per ottenere i favori di lei, che al contrario ne avrebbe DIRITTO”. (Armando)
Non sono d’accordo su tutta la linea, Armando. E dove sarebbe scritto che LEI ne ha DIRITTO (anche con le maiuscole) e lui invece no? Sulle tavole dell’ontologia immutabile dell’immutabilità ontologica consegnate dal Padreterno a qualche profeta su qualche montagna sacra? “Tu avrai il DOVERE di corteggiarla e lei il DIRITTO di essere corteggiata”… Ma per favore…
“Lo escludono quando il corteggiamento è inteso come DOVERE maschile, forche caudine sotto le quali passare per ottenere i favori di lei…” (Armando).
Armando, questo è il corteggiamento. Tutto quello che avviene al di fuori di questo non è tale ma qualcosa che avviene nella spontaneità e nella reciprocità. Ergo, in questo caso, non si può parlare di corteggiamento, per definizione.
Ma credo che questo sia uno di quegli argomenti sui quali ben difficilmente troveremo mai un punto di condivisione, appunto per la totale diversità culturale che ci caratterizza su alcune questioni.
Direi che è inutile incaponirci.
“e che comunque sarebbe un peccato perdere per strada uomini che si accostano con simpatia a siti come questo…” (Armando)
Se vuoi il mio parere, Armando, non abbiamo perso proprio nessuno. Sarò presuntuoso ma credo ormai di saper riconoscere gli uomini in grado di impegnarsi nella QM. E Claudio non lo è. Certamente non per il Movimento degli Uomini Beta.
In ogni caso oggi, rispetto al passato, anche recente, abbiamo il vantaggio che all’interno del Movimento maschile ci sono diverse sensibilità e diversi approcci interpretativi alla Questione Maschile e alla relazione fra i generi nel suo complesso.
E’ bene che ciascuna di queste intercetti le differenti tipologie maschili, in base appunto alle loro sensibilità e ai loro orientamenti ideali e culturali.
E’ abbastanza evidente che Claudio ci azzecca poco con gli Uomini Beta. Probabilmente sarebbe molto più a suo agio in altri movimenti. E infatti, a quanto mi dicono (dopo la nostra piccola polemica), proviene da Metro Maschile dove, sempre a quanto mi dicono, sostiene delle tesi decisamente lontane dalle nostre e su temi ben più importanti del “corteggiamento”.
Il mio intuito quindi, non mi aveva ingannato. Una delle caratteristiche degli ex (questa volta non ce l’ho con te…) è di diventare più realisti del re (del loro nuovo re) e spesso molto, molto acrimoniosi con i loro ex amici, compagni o quello che erano.
Qualcuno parlerebbe di etica del risentimento. D’altronde, pensare di essere stati fregati non fa piacere a nessuno. Ma siamo certi che sia questa la verità e che invece il vizio non fosse all’origine? E cioè che il presunto “fregato” non abbia sbagliato tutto e abbia preso una cantonata? Può succedere, tutti possono sbagliare, non si hanno sempre le idee chiare nella vita. Ed è dimostrato dal fatto che per lo più gli ex si ritrovano a sostenere le idee contrarie a quelle che professavano un tempo, e quasi sempre con molta più veemenza rispetto a coloro che le hanno sempre sostenute.
E allora qualche dubbio viene. E’ inevitabile…Mi sembra superfluo fare un elenco degli ex famosi (anche attuali), anche perché sarebbe molto lungo, ma se ci pensi bene vedrai che mi darai ragione.
Fabrizio

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Retiarius 12:52 am - 23rd Settembre:

Condivido sul corteggiamento quanto detto da Fabrizio marchi.Sostengo la tesi che gli uomini debbano opporsi alla convezione sociale di corteggiare la donna.Che fra le altre cose è anche umiliante al giorno doggi.
Se la maggior parte degli uomini si comportasse di conseguenza i risultati si vedrebbero.
Un altra cosa da demolire è la cavalleria,lo diceva un socialista inglese nei primi del 900
http://en.wikipedia.org/wiki/Ernest_Belfort_Bax

Molti studi sociologici dimostrano che le donne hanno un integrazione sociale molto migliore degli uomini e gli emarginati VERI in tutti i campi sono molto più uomini che donne.
Una sinistra evoluta dovrebbe riconoscere questi dati di fatto,ma preferisce ragionare per categorie “astratte” e ideologiche.Tantè che dai tempi di quel signore sopra sono stati fatti tanti passi(in peggio)
Io non sono di sinistra ma mi sono accorto che alcune persone di quell’ambiente politico come Marchi o Barnart hanno analizzato con intelligenza la QM,forse perchè venendo dall’ambiente che ha visto sviluppare il femminismo al suo interno hanno visto per primi le contraddizioni e le hanno analizzate anche con sensibilità rispetto a chi viene da una cultura politica diversa, come me,che ha sempre considerato un astrusità il femminismo radicale,non capendone le dimensioni del fenomeno e la sua influenza culturale sul mondo contemporaneo.

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Rino 7:47 am - 23rd Settembre:

La cavalleria non coincide con il corteggiamento né il dono coincide con la cavalleria. Non sono sinonimi.
Significano cose diverse perché si riferiscono ad ambiti diversi, benché, da un certo angolo visuale, in parte sovrapposti o analoghi.

La dimensione del dono è ben più vasta e importante di quella della cavalleria la quale a sua volta non va confusa con il corteggiamento (equivoco in cui si può cadere pensando al “cavalier servente” o assimilandola alla galanteria).

1- La prospettiva del dono è un atteggiamento globale della vita che non riguarda in sé e per sé il rapporto con D ma investe tutte le relazioni con tutti gli esseri e le entità del mondo. Ovviamente tra gli esseri sono incluse anche le FF che però non ne beneficiano in quanto tali, ma in quanto quella manna cade cmq anche su di loro.

2- La cavalleria è l’atteggiamento/comportamento del forte che, pur potendo, non usa la forza. Non coincide con il dono, ma lo si può assimilare per certi aspetti perché produce effetti analoghi. Il dono nasce dallo slancio, dall’energia, da una sovrabbondanza interiore, la cavalleria dal pudore, da una forma di umiltà del forte e riguarda anch’esso tutte le relazioni con tutti i viventi.

3- Il corteggiamento invece attiene unicamente al rapporto con F ed è il solo – tra i tre – che si limiti ad esse.
Nella condizione odierna è inevitabile dirne male. Ma non è sempre stato così. Laddove e quando la D non abbia redditi propri e non abbia mezzi per essere attiva in società è sensato ed elegante che M sia colui che ve la conduce a proprie spese.

Altra cosa è stabilire se chi si attiva nella QM possa o non possa, debba o non debba essere un corteggiatore. Penso che vada lasciato alla sensibilità e alla diversa maturazione dell’interessato. Il suo comportamento individuale non dovrebbe avere attinenza con questa battaglia ideal-politica.
La questione del corteggiamento è importante e piena di ramificazioni/implicazioni e in esso vanno distinte le componenti culturali dai bisogni psicologici archetipici.
Bisogna essere prudenti.
Il fatto che io non abbia mai corteggiato nessuna (in nessuno modo) non mi impedisce di sospettare che esso abbia un ruolo a lungo termine nelle relazioni e una potenzialità equilibratrice nella psiche femminile,
a lunghissimo termine. Sto in ascolto e cmq ne parleremo.
Scriveva Montale: “Ogni guadagno presuppone una perdita e ogni perdita un guadagno” formula che, cum grano salis, cerco di applicare sempre. E’ fonte di prudenza.

RDV

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Fabrizio Marchi 11:35 am - 23rd Settembre:

Faccio una premessa. Mi pare di poter dire che proprio e anche questa discussione sul tema del corteggiamento testimonia il tasso libertà e democrazia che c’è in questo sito, dal momento che anche le persone più idealmente vicine, come ad esempio Rino e il sottoscritto, si dividono su alcuni argomenti. Come è giusto che sia perché non siamo nè vogliamo essere un monolite ma un movimento di uomini liberi ed eguali che certamente ha un orizzonte ideale condiviso ma che al contempo discute, si confronta e ha anche la forza di mantenere al proprio interno differenti posizioni. Guai se non fosse così. Ripercorreremmo modalità e forme organizzative del passato che hanno provocato gravi danni, proprio alla causa di chi questa realtà la vuole trasformare. “La rivoluzione – diceva qualcuno – è dissenso, e se uccidi il dissenso uccidi la rivoluzione, che è essa stessa dissenso… “ Mai parole più sagge furono pronunciate…
E questo dibattito che stiamo producendo è la miglior risposta a coloro che ci accusano di non essere democratici.
Vado al punto. In linea teorica, o meglio, in termini assoluti, Rino, la tua posizione non fa una piega. Io però sono uno di quelli che ha l’abitudine di relativizzare e contestualizzare le cose, come prassi (cioè come approccio interpretativo) e come metodo.
Sui punti 1 e 2, cioè filosofia del dono e della cavalleria (protezione e salvaguardia del più debole, chiunque esso sia) non ho nulla da dire perché li condivido totalmente.
Sempre in linea teorica condivido anche il punto 3 che riporto integralmente:” 3- Il corteggiamento invece attiene unicamente al rapporto con F ed è il solo – tra i tre – che si limiti ad esse.
Nella condizione odierna è inevitabile dirne male. Ma non è sempre stato così. Laddove e quando la D non abbia redditi propri e non abbia mezzi per essere attiva in società è sensato ed elegante che M sia colui che ve la conduce a proprie spese”. (Rino).
La nostra analisi riguarda appunto la “condizione odierna”, come tu stesso affermi, storicizzando e contestualizzando inevitabilmente la questione, come è giusto che sia. Nel momento in cui riteniamo quindi che questa abbia assunto in forma pressoché definitiva, connotati, contenuti e modalità diverse da quelle che erano (in gran parte ma non del tutto) in un passato più o meno recente o lontano, assume poco senso attardarsi a discuterne se non da un punto di vista storiografico, diciamo così. Il che è sempre una cosa utile e interessante ma attiene ad un altro aspetto che non è il nostro.
Permettetemi, dal momento che siamo fra noi, di portare uno dei miei soliti banalissimi esempi. Io amo il calcio dal punto di vista tecnico (perché per altri aspetti è uno “sport” che dovrebbe essere abbandonato, anzi forse anche e soprattutto quest’ ultimo aspetto ci aiuta maggiormente nella comprensione del problema) e non posso non notare come questo si sia evoluto, trasformato, fino a diventare una cosa completamente diversa da quella che era ai suoi albori, quando fu inventata dai fiorentini o dagli inglesi, non so bene; il dibattito è ancora aperto. E’ certo che se il calcio tornasse oggi ad essere quello che era, tecnicamente parlando, un paio di secoli fa, a me personalmente (e credo un po’ a tutti) non credo che interesserebbe. Lo troverei uno sport molto rozzo e decisamente assai poco stimolante per il sottoscritto. A parti invertite non credo che il calcio contemporaneo potrebbe appassionare uno sportivo di un paio di secoli fa che troverebbe assurdi, astrusi e noiosi concetti come il pressing alto, la sovrapposizione, il fuorigioco, le gabbie a centrocampo, gli schemi 4-4-2, 4-3-1-2 , 3-4-1-2 oppure ancora il rivoluzionario e “zemaniano” 4-4-3 che a me personalmente, guarda caso, fa impazzire.
Credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che il calcio è oggi tutta questa roba qui. Ed è con questa che dobbiamo fare i conti se ce ne vogliamo occupare.
Di più. Se venissi a conoscenza del fatto (come in gran parte è oggi anche nella realtà, ma insomma…) che tutta la baracca è finta, che tutte le partite sono truccate o decise prima a tavolino, continuerei ad appassionarmi? Evidentemente no.
Tutta questa filippica calcistica, spero non troppo noiosa, per sottolineare appunto che non ha senso affrontare e analizzare un fenomeno con le lenti del passato. Un passato che non esiste più, di cui forse qualcuno fra noi, un po’ più tradizionalista, può nutrire nostalgia. Io personalmente no, perché credo che non sia mai esistita un’”età dell’oro” nella storia dell’umanità e anche della relazione fra i generi. E non credo che ai tempi delle tavole rotonde, dei cavalieri e della cavalleria, delle dame (e dei contadini e delle masse di disgraziati senza nome che vivevano fuori delle mura delle città) il genere umano se la passasse meglio di oggi. Anche dal punto di vista della relazione fra i sessi. Mi fermo qui perché altrimenti dovrei entrare in un’analisi della situazione dei tempi passati; non voglio torturarvi e non ne ho neanche il tempo.
Tornando a noi, mi limito a dire che anche i bisogni archetipici-psicologici non possono essere separati (natura e cultura, ritorna sempre l’eterna questione) dalle componenti culturali. Gli esseri umani si trasformano insieme ad esse né più e né meno di come si è modificata la loro struttura fisica con il trasformarsi delle condizioni ambientali. E questo è un fatto. Come è risaputo, da queste parti, siamo contro ogni dogma, in special modo i due che attengono alla Questione Maschile in modo specifico: quello “culturalista” e quello “naturalista”.
Mio padre, nato nel 1918, cioè in un’altra epoca, amava corteggiare le donne. Il sottoscritto lo detesta. Il mio bisogno archetipico-psicologico è in larga parte molto differente dal suo. Così come le condizioni sociali, culturali e ambientali che hanno determinato questi approcci così diversi alla stessa questione.
Ergo, decontestualizzare le cose non ha senso. Sempre perché TUTTO, in primis l’”Essere” (composto di natura e cultura), è sottoposto alle leggi della dinamica e del divenire. Io la vedo così.
“Il fatto che io non abbia mai corteggiato nessuna (in nessuno modo) non mi impedisce di sospettare che esso abbia un ruolo a lungo termine nelle relazioni e una potenzialità equilibratrice nella psiche femminile,
a lunghissimo termine”. (Rino)
Permettimi di dirti, caro Rino, che non credo che ciò sia casuale. Al di là della tua proverbiale apertura a 360° rispetto alla comprensione dei fenomeni, neanche tu, come il sottoscritto e come nessun altro, non puoi essere separato dal contesto nel quale vivi (a partire dalla tua irriducibile soggettività). E se non hai mai corteggiato una donna (a differenza del sottoscritto che ha fatto violenza su se stesso per diversi lustri), proprio tu che hai questa apertura, una ragione ci sarà. E ho la presunzione di pensare che questa ragione è forse molto simile a quella per la quale il sottoscritto ha interrotto da tempo questa “pratica”. A te l’indagine, ovviamente…:-))
“Altra cosa è stabilire se chi si attiva nella QM possa o non possa, debba o non debba essere un corteggiatore. Penso che vada lasciato alla sensibilità e alla diversa maturazione dell’interessato. Il suo comportamento individuale non dovrebbe avere attinenza con questa battaglia ideal-politica”.(Rino)
Non ho mai fatto e mi guardo bene dal fare l’esame del sangue a chicchessia. Ci mancherebbe altro. Devo però essere libero di esprimere la mia opinione se qualcuno, hic et nunc, nell’attuale contesto nel quale siamo stati gettati, viene a dirmi che a lui piace offrire le cene, andare a prendere le donne sotto casa e aprigli lo sportello della macchina (e tutto il resto…).
E’ suo diritto farlo (e comunicarmelo) ma è anche mio diritto dirgli ciò che penso. Forse sono stato troppo brusco nei modi (e per l’ennesima volta faccio ammenda per questo) ma la sostanza rimane.
E se qualcuno pretende di giocare convinto che il fuorigioco non esista, io mi sento nell’obbligo di spiegargli che le regole sono cambiate e che anche il calcio è cambiato. Radicalmente. O si adegua oppure è meglio per lui che cambi gioco. A meno che non disponga della macchina del tempo. Sempre ammesso e non concesso che quel tempo fosse migliore di quello di oggi. E come sapete io non lo penso affatto.
Questa volta l’ho fatta veramente troppo lunga. Chiedo scusa a tutti/e.
Fabrizio

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Marco 12:32 pm - 23rd Settembre:

Personalmente condivido in toto le parole di Fabrizio.
Ha poco senso parlare di epoche che non esistono più: noi viviamo oggi, anno 2010, in Italia e non in un altro tempo e in un altro luogo. Come lui detesto profondamente corteggiare le donne, benché lo abbia fatto per lustri, perché stupido, umiliante, frustrante, senza senso, specie in un’epoca in cui le donne lavorano, hanno un proprio reddito (più quello degli uomini che si relazionano con loro…), sono libere da fare quel che cazzo gli pare e al tempo stesso si definiscono superiori agli uomini, nonché “più intraprendenti e disinibite” (ma dove? ma quando mai?). Ragion per cui per quale motivo un “inferiore” dovrebbe corteggiare una “superiore” e sborsare del denaro per lei? Ma dove cacchio sta scritto? Forse sulle Tavole di Mosé? Oppure sul codice di Hammurabi? Suvvia, cerchiamo di liberarci una volta per tutte da certi maledetti e obsoleti stereotipi, che non fanno altro che rovinare la vita ai maschi e a conferire ancor più potere alle femmine, per le quali – non dimentichiamolo mai – trovare un uomo che le scopi è facile come bere un bicchier d’acqua.

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Marco 12:38 pm - 23rd Settembre:

Ah, ci tengo a precisare che non sono un “cesso d’uomo” o un “grassone” che viene regolarmente respinto dalle donne perché repellente…
Sono un uomo esteticamente normale ed anche atletico: sono alto 1,82 x 80 kg; fino a qualche anno fa giocavo pure a calcio, a livello amatoriale.
Semplicemente sono uno che si è rotto le palle.

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Fabrizio Marchi 1:03 pm - 23rd Settembre:

“Ah, ci tengo a precisare che non sono un “cesso d’uomo” o un “grassone” che viene regolarmente respinto dalle donne perché repellente…” (Marco)
Naturalmente, Marco, sono certo che la tua sia stata una provocazione finalizzata ad esplicitare ancora meglio la tua posizione nel merito e altrettanto convinto che non volessi mancare di rispetto a nessuno …
Da queste parti non facciamo certo discriminazioni sulla base dell’aspetto fisico. Non ne facciamo di qualsiasi genere ma men che meno sull’aspetto estetico delle persone…
Qui siamo tutti eguali: alti, bassi, magri, grassi, atletici, esili, belli o brutti. Ciascuno è come è e va bene così come Madre Natura lo ha fatto. Sia chiaro.
Anzi, proprio l’aspetto estetico, per come viene inteso, concepito e vissuto (molto male) all’interno dell’attuale contesto dalla maggioranza delle persone (donne o uomini che siano) è un altro delle questioni che dovremo affrontare e analizzare nel corso del nostro lavoro.
fabrizio

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Raffaele 2:38 pm - 23rd Settembre:

Armando, la mia opinione è che, come dice Fabrizio, è sbagliato cercare “consensi facili” e che quindi certe persone è meglio perderle che trovarle(parlo in generale).
Claudio non è stato cacciato, è lui che ha sollevato gratuitamente un polverone cercando la polemica(quando invece Fabrizio l’aveva accolto a braccia aperte) con un fare moralista, saccente e arrogante,e poi sbattendo malamente la porta solo perchè Fabrizio ha risposto legittimamente ed energicamente, ma senza offendere o denigrare, a certe affermazioni per nulla gentili nei nostri confronti(“siete come la sangiovannese a San Siro”, oppure facendoci capire, subdolamente che noi non sappiamo comportarci bene con le donne, giacchè lui, ci dice, che con le donne ama fare i baciamani, inchinarsi, scarrozzarle a destra e a sinistra, a pagar cene a più non posso,ecc)Su questo blog scrivono anche appartenenti al Momas di impostazione culturale, filosofica e politica diversa(come te e Ckkb e altri) oppure diametralmente opposta(ad es. alcuni utenti di destra dura e pura) a quella di Uomini Beta, così come scrivono anche utenti non appartenenti al MoMas e quindi per nulla critici verso il femminismo.Eppure si trovano bene qui, non si sono mai lamentati(eccetto alcune diffamatrici di professione, oppure qualche provocatore fascista o leghista). Semplice: si comportano bene. Se si vuole il rispetto bisogna anche darlo.
La battaglia per la QM non deve essere “elitaria” nè tendente all’esclusione e al settarismo, e su questo concordiamo, ed è proprio questo ciò che da sempre affermo. Ma guarda caso, sono proprio questi signori qui che ci accusano di cacciare gli altri, ad essere i primi intolleranti, diffamatori e infamatori contro coloro che la pensano in un altro modo. Il bue che chiama cornuto l’asino.Tu, Armando, cosa ne penseresti di un autoproclamato”militante per la QM” che non fa altro che puntare il dito, con fare autoritario e arrogante, contro altri militanti accusandoli di essere “indegni”?.Guarda che non siamo noi a cacciare gli altri, ma sono proprio questi signorini “delicati” e ipocritamente suscettibili,a cercare divisione, scontri con altri utenti, bollandoli e diffamnadoli come “indegni” e “dannosi”, “difensori degli stupratori”, e quant’altro.
(leggete qui le invettive dell’utente skorpion72)
http://www.metromaschile.it/forum/verso-una-nuova-alleanza/condannare-la-violenza-sulle-donne-senza-‘se’-e-senza-’ma’/msg15031/#msg15031
Come giudichi chi pur definendosi “antifemminista”, invoca la pena di morte per i reati sessuali, diffamando e infamando, pubblicamente, bollando come “difensori degli stupratori” coloro che si oppongono alla pena dei morte per questo reato(così come per tutti gli altri reati) e ad ogni forcaiolismo di stampo nazi-leghi-femminista, oppure che fa affermazioni del tipo: “io sono una persona all’antica e ritengo che la donna vada rispettata prima di tutto perché persona fisicamente più debole, e noi uomini abbiamo il dovere di difenderle.”.( http://www.metromaschile.it/forum/verso-una-nuova-alleanza/condannare-la-violenza-sulle-donne-senza-‘se’-e-senza-’ma’/ ). Aòò…….ma hai capito? noi uomini beta che già siamo bastonati in tutti i sensi da questo Sistema capitalista e femminista, ora, come se non bastasse, dovremmo pure accollarci l’obbligo morale di difendere, a tutti i costi e incondizionatamente, chi sta messo meglio di noi uomini,almeno a livello giuridico e lavorativo, cioè le donne!!! E a noi chi difende???!!!
In conclusione, ho l’impressione che certe persone stiano all’interno del MoMas solo per farsi belli davanti agli altri, e soprattutto davanti alle altre, con i loro atteggiamenti arroganti e con prediche infamanti e autoritarie improntate sul più bieco e abietto politicamente corretto. Molti non hanno capito che quando ci si vuole intraprendere una battaglia contro un Sistema ritenuto ingiusto, non bisogna condurla per piacere agli altri a tutti i costi, bensì anche a costo di dispiacere agli altri.Perchè la Verità non può essere soggetta a negoziati.

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Retiarius 4:02 pm - 23rd Settembre:

Se la cavalleria pressuppone che ci sia un sesso forte e uno debole è chiaramente una truffa anacronistica.
Altra cosa è la gentilezza o il dono che riguarda i rapporti umani indipendentemente da ruoli fissi.
Posto che qualitativamente il cervello maschile e femminile sono identici(forse differenti su alcuni aspetti),non esiste un sesso più forte dell’altro.
L’unica differenza relativa è la forza fisica che è generalmente maggiore tra gli uomini.Ma questa non comporta un vantaggio economico o sociale,in quanto i lavori di fatica non sono retribuiti di più di quelli intellettuali,anzi spesso è il contrario,a meno che uno non sia un campione di pugilato.
Avanzando nel mondo del lavoro si possono trovare donne in posizione di comando,come donne magistrato, avvocatesse,imprenditrici etc…queste sono socialmente più forti rispetto a tanti uomini,di conseguenza non dovrebbe esistere un dovere psicologico maschile di mostrare dominanza sociale o cavalleria.Reciprocità mi sembra la parola giusta che ho trovato in questo sito

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armando 4:35 pm - 23rd Settembre:

discussione interessante. ora non ho tempo. Dico solo che, forse, hai interpretato male il mio scritto, o forse sono io a non essermi espresso bene.
Dunque: ho scritto che il corteggiamento esclude Reciprocità e spontaneità quando è visto come un Dovere maschile (a farlo) e un Diritto femminile (a riceverlo). Ma quando non siamo in questa situazione di diritto/dovere, secondo me il corteggiamento (che per me è provare il piacere, chessò , di offrire un fiore o altre cose del genere) non esclude la spontaneità del gesto, nè il piacere spontaneo di riceverlo (ripeto, non come un diritto). Il tutto potrebbe in linea teorica anche essere rovesciato (reciprocità), ma se ciò non avviene e non è avvenuto neanche nell’età dell’oro (vera o presunta) un motivo esiste, e secondo me rimanda ad aspetti archetipici del maschile e del femminile. Anche il fatto che tuttora sussista sia pure in forme sbagliate, penalizzanti per l’uomo (il dovere eil diritto, appunto) e in situazione, concordo con te, molto mutata che razionalmente lo escluderebbe, è indizio che si tratta di qualcosa che attinge molto in profondità nella psiche umana. Rino parlava del dono. Anch’esso può essere, e di fatto lo è, distorto e usato strumentalmente per scopi opposti al suo significato originario. Lo stesso vale per il concetto di Cavalleria. Capisco che rintracciare l’origine delle cose per, diciamo così, denudarle dalle incrostazioni e sedimentazioni del tempo possa non interessare e si preferisca eliminarle del tutto dal proprio orizzonte di vita, ma secondo me si perde qualcosa di importante.

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Mizio 4:44 pm - 23rd Settembre:

gli emarginati VERI in tutti i campi sono molto più uomini che donne (Retiarius)
>>>>>
Sottoscrivo in pieno questa frase, basti pensare che i clochard e i barboni sono praticamente tutti uomini e solo qualche rara eccezione donne. Questo significa che se un uomo non ha ne casa ne lavoro inevitabilmente finisce per strada a soffrire di fame e di stenti mentre una donna povera e senza casa trova sempre dimora da qualcuno, da qualche familiare o parenti…

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Marco 5:46 pm - 23rd Settembre:

Fabrizio
@Naturalmente, Marco, sono certo che la tua sia stata una provocazione
@
Infatti è stata una provocazione.
Ho scritto quanto sopra perché so benissimo che chi legge, pur non “dicendolo in faccia”, è più che convinto/a che chi parla e scrive in un certo modo lo faccia solo ed esclusivamente perché somigliante a Frankenstein e pertanto “sfigato”.
Ad esempio, prendiamo una qualsiasi donna – ma anche un qualunque uomo di oggi – che per la prima volta ascolta o legge discorsi come i nostri: la prima reazione è di incredulità, poi di ilarità, successivamente di “compassione”, perché quella persona concluderà che “sicuramente quegli sfigati hanno subìto un trauma con una donna, oppure non scopano, ecc ecc”.
L’ipotesi che un uomo possa parlare in un certo modo perché stanco di una certa situazione, neppure li/le sfiora. Personalmente disprezzo con tutto me stesso certa gente.

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mauro recher 5:55 pm - 23rd Settembre:

per iniziare sull’aspetto fisico ,basta girovagare nei vari forum , si riscontrano ovviamente tanti pareri , ma ,di solito le donne fanno la parte delle buone samaritane ,praticamente sono sempre inclini a darti speranze ,che incontrerai la donna giusta e cavolate del genere ,altre gia stanno con uomini brutti (e queste si innalzano a sante ) ,altre ,perlomeno sincere ,dicono l’uomo brutto non lo vogliono ,ma non perdono l’ occasione di ricordartelo , in fondo loro hanno scelto bene ….
mia opinione e che esistono due tipi di brutti i brutti quelli veri che io chiamo “assoluti” che in qualsiasi era ,sono da considerare brutti , ed esistono i brutti relativi ,praticamente i brutti che ,sono tali, solo per l’epoca in qui vivono …..ma ,in sostnza ,essere brutti ,al giorno d’oogi è tremendo ,sia chiaro che vale per entrambi i generi ,ma adesso però mi sorge una domanda (forse gia fatta ora nno ricordo) ma se la bellezza conta solo per le donne. come mai nei tanti forum che trattano la questione , la stragrande maggioranza sono uomini che hanno difficoltà ad avere una relazione con l’altro sesso ??
che il corteggiamento valga solo per gli uomini beta e tale corteggiamento porta spesso a risultati nulli ,e abbastanza palese ,ho visto tanti uomini che non corteggiavano affatto ed avevano le donne ai loro piedi ,di contro ,ho visto uomini dannarsi ed avere ,come risultato un nulla di fatto

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Leonardo 7:25 pm - 23rd Settembre:

Io credo che l’uomo umilia se stesso considerando la bellezza un qualcosa di femminile, l’uomo bello a volte viene detto che è gay e altre cattiverie….
L’uomo è bello, le donne se ne accorgono ma chissà per quale motivo si sbrodolano su se stesse (saranno mica invidiose?) un uomo potrebbe reclamare la propria bellezza fisica in qualsiasi momento: è la stessa cosa del pagare e guidare ed essere zerbini.
Guardando dall’esterno la bellezza della specie è come la differenza tra il leone e la leonessa, ma vivendo all’interno della specie umana ci sono sia maschi che femmine: belli o brutti.
per l’aspetto sessuale non c’è bellezza che tenga, i gusti sono gusti.
Io sono stato brutto il periodo della prima adolescenza alle scuole medie: non è una cosa piacevole, le stesse che mi trattavano male, in seguito mi guardavano con un certo rispetto e meno confidenza.

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Simone M. 7:18 pm - 24th Settembre:

Marco
>>
Suvvia, cerchiamo di liberarci una volta per tutte da certi maledetti e obsoleti stereotipi, che non fanno altro che rovinare la vita ai maschi e a conferire ancor più potere alle femmine,
@
Concordo al cento per cento. Non se ne può più di questa storia secondo cui dovrebbe essere sempre l’uomo a rincorrere e corteggiare le donne “perché da che mondo è mondo è sempre stato così”. Oppure perché “anche in natura è il maschio che corteggia la femmina”. Ma chi se ne frega, rispondo io!
Primo: noi siano esseri coscienti dotati di un cervello più evoluto di quello degli animali; pertanto possiamo pure evolverci dal punto di vista culturale e andare oltre.
Secondo: di cosa è stata la società in passato a me non importa assolutamente nulla.
Marco
>>
per le quali – non dimentichiamolo mai – trovare un uomo che le scopi è facile come bere un bicchier d’acqua.
@
E’ proprio così.
Molto diversa è la vita dell’uomo qualunque che non ha una relazione fissa da anni, fra i quali il sottoscritto (e di recente ho pure scritto perché). Non avere una relazione a quasi quarant’anni, equivale quasi sempre a dover praticare l’astinenza oppure ad aspettare i primi del mese, quando prendi lo stipendio, pagare una prostituta e farci dello squallido e rapido sesso.
Naturalmente, chi vive per conto proprio come me, al massimo può permettersi un paio di ridicole scopate al mese da trenta euro, o una da cinquanta euro. Due o tre di più quando arriva Natale. Insomma, un vero e proprio squallore unito a una costante sofferenza e ad un senso di impotenza che non ti dico, che a me, come a tantissimi altri uomini che non hanno il coraggio di dirlo o di scriverlo, condizionano la vita in tutti i sensi.

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Simone M. 10:18 pm - 24th Settembre:

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Simone M. 10:20 pm - 24th Settembre:

P.s.:
Questo è assolutamente falso: le prostitute NON pagano assolutamente niente al “cliente”.
>>
Le prostitute ritirano la multa, poi difficilmente la pagano, anche se ostentano sicurezza: «La multa al cliente? Nessun problema, gliela paghiamo noi se ce lo chiede» spiega Tatiana, moldava.
>>

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Fabrizio Marchi 12:12 am - 25th Settembre:

Il vero problema, Simone, non è tanto se le prostitute paghino la multa o meno. Il vero problema è la mostruosa ipocrisia di questi provvedimenti contro la prostituzione di strada che da una parte penalizzano e criminalizzano milioni di uomini (beta) che per vivere uno straccio di sessualità sono costretti a ricorrere al sesso mercenario, e dall’altra rafforzano ancora di più il racket dello sfruttamento della prostituzione.
La prima a dare l’avvio a questa politica bigotta e criminale è stata la ministra Carfagna che ha vietato la prostituzione di strada. Una politica doppiamente, anzi, triplamente ipocrita, oltre che criminale. Intanto, nel momento in cui si decide di proibire la prostituzione (di per sé già un’idiozia), non si capisce allora perché debba essere proibita solo quella di strada e non quella di lusso, esercitata altrove. A meno che non si pensi che ce ne sia una “buona” e un’altra “cattiva”. Quella “buona” è quella esercitata dalle cosiddette escort e dalle professioniste nel proprio appartamento o a domicilio (quella per i “signori”) e quella cattiva è appunto quella di strada (cioè quella per i poveracci). Quindi i ricchi e i potenti possono continuare a sollazzarsi alla grande mentre ai poveracci viene tolta anche la possibilità di potersi fare una misera scopata una tantum per la strada. Per lo meno una volta per il popolo vigeva il famoso “pane et circenses”, ora neanche più questo. Siete poveri? Non assomigliate ad un divo di Hollywood? Avete difficoltà nel relazionarvi sessualmente per qualsiasi motivo? Ve la prendete in quel posto. Anche il sesso è di classe, cosa vi siete messi intesta?…
Non solo. Questa politica ha fatto sì che migliaia e migliaia di prostitute, prevalentemente straniere, molte delle quali controllate dalla criminalità organizzata, si siano trasferite negli appartamenti. Questo naturalmente ha fatto sì che le tariffe delle prestazioni sessuali siano aumentate notevolmente favorendo quindi la criminalità organizzata che non ha fatto altro che trasferire il traffico dall’aperto al chiuso, alzando i prezzi.
Solo una ceto politico e un governo classista, idiota e perbenista come questo poteva concepire un provvedimento così stupido e privo di senso, con l’unico scopo di raccattare un po’ di consensi facili dai soliti ceti benpensanti, quelli che “Non se ne può più”, “E’ un’indecenza, uno schifo”, “basta con questi spettacoli”.
Per lo meno questo è quello che dicono di giorno. Naturalmente sono gli stessi che poi ci vanno di notte, di nascosto, oppure se hanno i soldi in appartamento, al riparo da occhi e orecchie indiscreti. Insomma tutta quella gente descritta mirabilmente da una canzone molto bella, a mio parere, di cui non ricordo mail il titolo ma che su per giù dice “Sono come me, ma si sentono meglio…”. Forse ve la ricordate ….
Questo è il quadro e questi sono gli effetti di questa politica. Aumento del volume di affari dei racket, rafforzamento della criminalità organizzata (ogni forma di proibizionismo, in qualsiasi ambito, alcool, droga, tabacco, sesso e quant’altro, ha SEMPRE ottenuto questo risultato), penalizzazione dei clienti a causa di una politica classista e ipocrita, discriminazione sociale sia dei “clienti” che delle prostitute (quelle di lusso vanno bene, quelle di strada no, srtesso discorso per che ne usuifruisce…), aumento del tasso di violenza. Perché è ovvio che se chiudiamo una valvola di sfogo da una parte, otterremo che si riapra inevitabilmente da un’altra.
I paladini di questa politica perbenista e forcaiola sono da rintracciare prevalentemente nell’ambito del centrodestra e in particolare nella Lega Nord, anche se bisogna dire che il centrosinistra si è accodato alla grande, come da molto tempo succede sempre più spesso, condividendo con i colleghi di centrodestra la penalizzazione e la criminalizzazione dei clienti.
Fabrizio

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Raffaele 12:44 am - 25th Settembre:

“Da queste parti non facciamo certo discriminazioni sulla base dell’aspetto fisico……..
è un altro delle questioni che dovremo affrontare e analizzare nel corso del nostro lavoro.”(Fabrizio)

Ottimo, Fabrizio. Questa è una delle tante cose che ci differenzia da alcuni altri settori del MoMas. La discriminazione sull’aspetto fisico maschile purtroppo caratterizza una fetta importante proprio del movimento antifemminista stesso(e quindi non solo di quello femminista). Spesso sento da dire da alcuni/e deficienti autoproclamati/e militanti per la QM che il femminismo amerebbe gli uomini esili(sì come no, dare un’ occhiata alla rivista femminista per eccellenza Donna Moderna, e vedrete che è proprio l’opposto!) e che quindi, in opposizione al femminismo, per essere veri uomini bisogna essere necessariamente pompati e grossi come un armadio, cioè come i machos palestrati che appaiono per tv(e che su questo sito tanto combattiamo) e che quindi coloro, uomini, che sono esili significa che hanno un “fisico femminilizzato”, e addirittura, una stupida papera(però elogiata da quei cazzoni, che sappiamo, come “ottima militante per la QM”) arrivò a dire che il “Potere”(sic) pubblicizzerebbe uomini esili(ma quanto mai!) per denigrare “il maschio bianco occidentale”(altro delirio di quella gentaglia), in quanto il vero uomo sarebbe, a loro dire, solo quello “aitante” e pompato(e occidentale, ovviamente). Vedi, Fabrizio, prima che tu fondassi questo movimento, in che razza di liquame versasse una parte del movimento maschile, occupata da gente infame, stupida, da Ku Klux Klan, con le loro visioni e dottrine nazistoidi(e quindi tradendo il messaggio e le concezioni equilibrate e pacate di coloro, Rino in primis, che per primi hanno posto la QM in Italia). Ora stiamo andando alla grande, siamo arrivati finanche sulle pagine di Repubblica. La nostra visione progressista, dirittomanista, antidiscriminatoria, paritaria( in termini di diritti,tra sessi e “razze”), sta pagando. Machisti, machos, priapisti e loro ammiratrici “antifemministe”(sic!) sono solo un vago ricordo(almeno tra noi).

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Rita 9:17 am - 25th Settembre:

Giusto per chiarezza riporto il link del topic cui fa rifermento Raffaele.
http://qmqf.forumfree.it/?t=25882554

Giusto per chiarezza specifico che è un forum (piccolino) che non si occupa di QM (anche se da questa questione ha preso spunto) ma della propaganda mediatica tesa a proporre modelli funzionali al potere, quali essi siano. Modelli maschili e femminili.

Giusto per chiarezza perchè personalmente, non ritengo giusto comunque insultare o denigrare persone che su questo sito non sono mai venute e che dai loro spazi virtuali non hanno mai nemmeno criticato le posizioni diverse in seno alla questione, limitandosi tuttalpiù a pubblicizzarle citando link, articoli e fonti.

Detto questo, io, in quanto donna, più che mai posso affermare che questa è la vostra battaglia e che quindi la gestite come meglio credete.

Personalmente continuerò a supportarvi (come posso), però dissento totalmente e fortemente, sia dall’interpretazione di Raffaele di quel topic, sia dal suo tono.

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Luke Cage 10:54 am - 25th Settembre:

Raffaele non ha postato link e non ha dato indizi affinche le persone a cui si riferiva fossero identificabili e le sue considerazioni mi sono sembrate più che condivisibili.
Per quel che riguarda i modelli maschili funzionali al potere,affianco al cantante femminilizzato c’è indubbiamente il tanto blasonato calciatore e/o il tronista di Amici…per fare degli esempi.
Ho sbirciato in quel forum e quel riferimento al “maschio bianco occidentale” mi sembra pari pari in linea con le considerazioni di Raffaele, che conosce da anni i frequentatori di tali forum e il loro punto di vista. (Perchè non si lamentano della rappresentazione che viene fatta degli uomini di colore,quasi fossero tutti gorilla delinquenti e misogini?)
Cmq credo sarebbe meglio dividerci nel merito delle argomentazioni senza farne questioni personali (non mi riferisco nè a Rita nè a Raffaele nè a nessun’altro in particolare), tranne che quando si viene direttamente chiamati in causa..
Il M.U.B è dichiaratamente di sinistra (nel senso specificato dal manifesto e dai principi in home page),ma ciò non toglie che si debba continuare a lavorare per il bene della QM senza accapigliarci a causa differenti orientamenti culturali e filosofici.

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Fabrizio Marchi 11:02 am - 25th Settembre:

Non so se Raffaele facesse riferimento a quel forum. Penso di no, perché in quella discussione sul link che hai postato, Rita, di nazista e razzista c’è ben poco. Mi è sembrata solo una discussione abbastanza sterile, per la verità e, per quanto mi riguarda, del tutto priva di interesse, per lo meno per il sottoscritto.
Questo non significa che i concetti espressi da Raffaele, sul piano generale, non abbiano un fondamento di verità, purtroppo, e sottolineo purtroppo. Poi che lui abbia utilizzato dei toni sopra le righe nel suo post è un altro discorso che attiene al suo temperamento e al suo carattere.
Che la QM sia stata e sia in parte occupata da personaggi che esprimono una cultura retriva, spesso infarcita di razzismo, xenofobia e sessismo, del tutto speculare al femminismo più estremo, è un fatto reale, ahinoi, che porta grande nocumento a chi cerca di sviluppare un lavoro serio in tal senso. E non parlo in questo caso solo di noi Uomini Beta, ovviamente, ma anche di altri movimenti altrettanto seri (anche se molto diversi e distanti dal nostro) come ad esempio i Maschi Selvatici.
La mia opinione è che per un gigantesco malinteso di natura politica, il fatto cioè che il femminismo abbia messo radici politicamente (in senso stretto) a sinistra, per lo meno nella sua fase originaria (oggi è dappertutto) e sia diventato patrimonio di questa sinistra attuale, molti uomini, specie di quella parte più rozza e retriva della cultura di destra, che naturalmente non può certo essere tutta assimilata a posizioni reazionarie, fascistoidi, razziste, xenofobe, omofobe, islamofobe e quant’altro, hanno interpretato la QM proprio in questo modo e in questa direzione.
Da questo punto di vista, del tutto indipendente dalla discussione di quel link, cioè sul piano dei contenuti, Raffaele ha purtroppo ragione.
Sbaglia, a mio parere, e non mancherò mai di dirglielo, dal punto di vista tattico. Perché la miglior risposta non è la polemica o la conflittualità fine a se stessa con persone culturalmente distanti da noi e anche da lui, ma la qualità del lavoro e della progettualità che siamo in grado di mettere in campo.
Insomma, “non ti curar di loro ma guarda e passa”, diceva un vecchio proverbio, molto saggio, a mio parere.
Non possiamo disperdere energie preziose in polemiche sterili e prive di senso. Che ciascuno vada per la sua strada. Noi andiamo per la nostra e lasciamo che gli altri vadano per la loro.
Io non metto MAI piede nei blog degli altri, vuoi perché cerco di ottimizzare il mio tempo e ne trascorro già troppo davanti al pc, quando avrei tante altre cose da fare, come ad esempio leggere e studiare, vuoi per disinteresse, vuoi per metodo. Perché come non vorrei che altri venissero a disturbare il mio lavoro, altrettanto faccio io con loro. Anche e soprattutto laddove ritenessi che le idee espresse da altri fossero delle autentiche e assolute puttanate.
Quindi dico a tutti fin da subito, che su questo blog non ospiteremo mai corride, arene, polemiche di basso profilo o competizioni con altri blog o altri blogger. E’ l’ultima cosa che vogliamo.
Pensiamo a dare qualità e ricchezza al nostro lavoro e non a polemizzare con altri. Ci guadagneremo tutti.
Evitiamo quindi, tutti, ogni strascico fin da questo momento. Questione chiusa.
Fabrizio

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Raffaele 12:46 pm - 25th Settembre:

“Non so se Raffaele facesse riferimento a quel forum. Penso di no, “(Fabrizio)

Esatto,Fabrizio, quando ho parlato di “nazistoidi” non mi riferivo a quel link che ha postato Rita, non mi riferivo nemmeno a gruppi o movimenti, ma a persone(e cmq non certo di quelle presenti in quel link), cioè individui, senza scadere in generalizzazioni.
Sull’aspetto fisico e quindi in quel malsano costume tipico di molti all’ interno del Momas di dividere il genere maschile in “veri uomini”(cioè quelli pompati e occidentali) e in “uomini magri, cioè “femnminillzzati”, mi riferivo a tante persone del MoMas(comprese quelle del link), ma il riferimento al nazismo non era rivolto a loro. Non sono naziste, semmai sono persone frivole e drogate da quel sistema mediatico che a parole tanto dicono di contestare.
Cara Rita, io intesi bene quel topic, non sono stupido, capisco l’italiano, anche se altri giocano a fare i furbastri con me dicendo che io non capisco nulla di ciò che vedo scritto. In quel topic l’associazione, l’equazione uomo esile=femminilizzato appare fin troppo evidente, e lo confermano bene gli interventi delle utenti di quel forum, ultimo dei quali quello della “padrona di casa” in cui rispondendo alla domanda di un utente (di cui non daccio il nome per ragioni di privacy) se è vero che la propaganda sminuisce gli uomini occidentali presentandoli esili, lei risponde con un ” Eh gia, meno virile/forzuto/aitante possibile…”. Quindi la signorina in questione associa l’uomo poco robusto e aitante a un modello negativo, e per cui il “Potere” lo userebbe per sminuire il “maschio bianco occidentale”. A parte che non è vero che l’uomo esile è funzionale al Potere(come ha fatto notare anch e Luke, l’uomo tanto pubblicizzato dal Potere è proprio quello macho, grosso, e palestrato, anzi l’uomo esile viene continuamente schernito come esempio “di modesta virilità”), ma anche se fosse vero che male ci sarebbe? Se alle tue compagne del forum non piacciono gli uomini esili e li giudicano “poco virili”, se lo tenessero per loro, è un loro gusto, una loro preferenza che rispetto(ognuno ha i suoi gusti), però non possono usare queste loro preferenze sull’apetto fisico maschile per fare classificazioni sul chi è il vero uomo e chi no. Ma come si permettono di avvilire e mortificare milioni e milioni di uomini esili? Anche io ho i miei gusti, e infatti non mi piacciono le donne troppo alte, oppure quelle troppo truccate, oppure quelle mediterranee more che si pittano i capelli biondi, ma non per questo me ne vado in giro dicendo che quelle donne che rispondono a questi canoni estetici, non siano vere donne! Ecco, ciò che contestavo. Non è assolutamente vero, guarda, che il Femminismo ha plasmato ed elogiato la figura dell’ uomo esile, anzi è proprio l’esatto contrario. Oggi in questa società femminista va di moda, funzionale al Potere, proprio l’ uomo macho e palestrato che tanto piace alla tua amica del forum che hai linkato. Prima, invece, cioè in epoca non femminista, era l’esatto contrario, infatti piaceva l’uomo asciutto(o comunque anche in carne, purchè non palestrato) ed elegante. Il modello di machone palestrato, incominciò a divenire di moda, proprio nel culmine delle lotte femministe, e infatti guarda caso il “culturismo” divenne un cult proprio in quegli anni. E’ una coincidenza tutto ciò? no, di certo. Infatti se apri qualunque rivista, giornale femminista vedrai come è magnificato l’uomo machos e palestrato e invece denigrato l’uomo esile, oppure, solo per farti un singolo esempio, prendi la Barbara d’Urso, esempio di femminismo e misandria esasperati,e vedi come lei è un continuo elogiare questa tipologia di machoni palestrati(oltre che di quelli alpha in tutti i sensi). Quindi, cara Rita, la denigrazione e la svalutazione dell’ uomo esile e l’ esaltazione dell’ uomo macho palestrato sono opera del femminismo,può sembrare un paradosso ma è così, come ciò sia avvenuto non so spiegarmi.Tra l’altro quando parlo di “femminismo” non mi riferisco a tutte le intellettuali femministe(molte delle quali sono andofobe e sessuofobe quindi non è che se ne fregano molto come debba essere un uomo fisicamente), ma alla cultura e alla psicologia di massa connessi.Le donne moderne, figlie del femminismo, seguono questi riferimenti tendenti all’esaltazione del macho palestrato e delle denigrazione dell’ uomo esile. Punto. Se poi volete negare la realtà e l’evidenza dei fatti, fate pure. Però nessuno ha diritto, a maggior ragione in un movimento che si batte per le problematiche maschili, denigrare quegli uomini i cui parametri dell’aspetto fisico non sono confacenti con quelli inculcati dal ciarpame mediatico di stampo femminista.
Il mio intervento che tu tanto hai contestato non era teso a denigrare o insultare nessuno, ma solo a commentare un ottimo intervento di fabrizio in cui invitava il MoMas a non creare discriminazioni sull’apetto fisico, perchè a fare ciò già ci pensano le femministe. Purtroppo questo becero malcostume, oltre del becero Leghismo e Berlusconianismo che hanno egemonizzato parte del movimento antifemminista, è molto diffuso in settori del MoMas, ed è anche per questo che è nato Uomini Beta, ed è per questo che io ho abbandonato certi ambienti e forum. Quindi, cara Rita, io non ho insultato nessuno(sì ho detto “papera”, ma non è un insulto vero e proprio) nè ho dato del nazista a nessuno in particolare. Ti dico solamente che dalle persone di quei forum che hai linkato , voglio starmene alla larga, perchè ho paura di loro, antropologicamente e idealmente parlando.
Mie opinioni, eh.
E con questo chiudo.

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Fabrizio Marchi 1:27 pm - 25th Settembre:

Ok, direi a questo punto che possiamo considerare chiusa la vicenda. Per lo meno nei suoi aspetti di carattere, diciamo personale o di questo o quel blog.
Diversa è invece la questione sulla collocazione culturale, ideale e politica (in senso alto e lato, non strettamente politico-partitico) della QM. Di questo, che mi sembra argomento senz’altro più interessante, si può e si deve, chi lo vuole ovviamente, continuare a dibattere.
Fabrizio

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mauro recher 2:02 pm - 25th Settembre:

Fabrizio ,hai anche ragione quando noi dovremmo andare avanti per la nostra strada ,far capire che ci sono anche questi uomini (gli uomini beta) e via dicendo ,ma quando vai ,in un blog (non quello linkato) ma leggi di queste cose ,non puoi restare indiferrente …. la soluzione sarebbe di non andare a leggere certe cose contro gli uomini ,ma io sono dell’idea che ,se conosciamo come ci giudicano gli altri ,possiamo cercare di fargli capire che si sbagliano ,che hanno una idea molto superficiale degli uomini (ovviamente beta) il raconto è il seguente cosi potete farvi un idea …
Attraverso la strada a piedi sulle strisce, tengo la bici alla mia destra. Una moto velocissima mi passa a un centimetro non fermandosi come dovrebbe, faccio un salto indietro, lui mi evita, poi, sgasando, riparte gridando: “Spostati, scema”.

Monto in bici, lo seguo, almeno al semaforo si fermerà. Infatti è lì che accelera impaziente. Ora lo vedo, abbronzato, camicia aperta, faccia “che non deve chiedere mai”. Mi guarda e mi riconosce. Nessun imbarazzo, io lo fisso e mi avvicino.

Lui pare sorpreso.

Io voglio capire.

Chi è ?

Sono quelli incapaci di relazione con le donne. Sono quelli che vanno a donne pagando, sono quelli a cui piace umiliarci. Quelli che parlano di f…e calcio. Quelli che vanno in Lettonia che è l’ultima piazza piena di gnocca. Quelli che se è anche minorenne… Quelli che con gli amici è tutto un parlare di tette. Quelli che vanno di cialis e viagra così ci danno dentro. Sono gli uomini che ascoltano lo Zoo di 105: è un’esperienza, ascoltate la trasmissione almeno una volta.

praticamente in pochi minuti ,ha gia inquadrato il tipo ,maleducato senz’altro ..ma ,in quei pochi attimi l’uomo in questione è diventato tutto un stereotipo maschilista degli anni d’oro del femminismo ,le solite cose ,gli uomini parlano di calcio (evidentemente il male del secolo) e figa …ma come si puo far capire a loro che un uomo può essere interessato ad altre cose,come facciamo noi dal resto ??
come è possibile un dialogo se queste qui ci classificano allo primo sguardo …naturalmente loro non sono misandriche ,siamo noi ,a quanto uomini ad essere sbagliati

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Raffaele 3:29 pm - 25th Settembre:

“Diversa è invece la questione sulla collocazione culturale, ideale e politica (in senso alto e lato, non strettamente politico-partitico) della QM.”(fabrizio)

Esatto, è arrivata l’ora di smarcarci e prendere le distanze da un certo ciarpame pseudo-culturale che purtroppo ha contaminato il MoMas.. Lasciamo questa gentaglia, con i loro deliri filo-leghisti, berlusconiani, e con le loro discriminazioni sull’aspetto fisico maschile, sguazzare nel liquame dei loro pseudo-forum. Noi siamo altro, con quella gente la situazione non decollerà mai. Non potremmo presentarci a livello nazionale, su giornali e tv, se fossimo alleati con loro. Cerchiamo appoggi e militanti altrove, non in quelle fogne.
Questa è la forza del nostro Movimento.

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Fabrizio Marchi 5:06 pm - 25th Settembre:

E’ quello che stiamo cercando di fare, Raffaele, cerchiamo però di farlo veramente, tutti, e non a chiacchiere. Ciò detto prendo le distanze ufficialmente dal tuo gergo, Raffaele, perché non possiamo esprimerci in questo modo né possiamo avere la presunzione e l’arroganza di definire l blog altrui come “fogne”.
In questo modo ci mettiamo alla stessa stregua dei nostri peggiori avversari ( che certo non sono questo o quel blog di cui non dovrebbe importarci di meno, pare che non sia così però, a quanto pare…).
Ho pubblicato questo tuo post perché per quanto lo condivida nella sostanza, ne prendo assolutamente le distanze nella forma. Ma anche dalla forma si valuta la sostanza e quindi il cane si morde la coda.
Ho già detto e non lo ripeterò più, e non voglio che si abusi della mia pazienza e della mia tolleranza, che non permetterò che questo luogo si trasformi in un ring (si fa per dire perché il ring è una cosa seria) per blogger che si azzuffano e che sono in competizione fra loro.
Cerchiamo di elevare la qualità della discussione. Queste ridicole diatribe inzaccherano questo luogo e lo sviliscono. Lo dobbiamo capire tutti. In un modo o nel’altro.
Ho appena allontanato una persona che è venuta per l’ennesima volta ad insultarci. Da questo momento in poi su questo blog verranno pubblicati solo commenti inerenti i i temi che trattiamo.
E’ l’ultima volta che mi esprimo in tal senso e naturalmente vale per tutti/e. Sia chiaro, non per questo/a o quello/a.
fabrizio

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Rita 5:24 pm - 25th Settembre:

Evitiamo quindi, tutti, ogni strascico fin da questo momento. Questione chiusa.
Fabrizio

dopodichè evidentemente Raffaele ha sentito la necessità di ribadire la questione inerente quel link con cio’ confermando, che proprio a quelle persone si riferiva. Quindi evidentemente non ha sentito la necessità di chiudere la questione.

Link sterile, leggero finchè si vuole, (oltretutto vecchio e datato) ma che partiva con un modello di cantante le cui parole erano proprio queste;

“donna come mi vuoi? addomesticami, come devo essere?” e questo era il punto, dato che è un cantante che va di moda fra le ragazzine.

e l’esaltazione dell’uomo “pompato e macho” era assolutamente esclusa, giacchè l’idea sarebbe quella che proprio ho già espresso e cioè quella di non avere un modello di vero uomo o di vera donna (questo penso personalmente e questo già lo dissi). Basta pensare che Mick Jagger è idealmente lontano mille miglia dal modello Mika eppure è anche lui esile e magro ..
Per cui l’evidenza dei fatti, mi sembra diversa e, come sempre interpretabile a seconda delle nostre sensibilità. E soprattutto non erano in discussione i gusti personali.

Io credo che, volenti o nolenti, molte persone che seguono o si interessano alla QM, leggano i siti e i forum che di tali cose si occupano, anche se di tendenze o con idee diverse.

Quindi anche senza link (anzi forse sarebbe stato più onesto citarlo direttamente, a mio avviso)Continuo a pensare che frasi come

“Spesso sento da dire da alcuni/e deficienti autoproclamati/e militanti per la QM” DEFICIENTI”

“una stupida papera” STUPIDA.

siano insulti, senza se e senza ma.

Ora, se in qualche maniera, ci si vuol distinguere dagli altri e se oltretutto se ne vuole stare lontani perchè se ne ha addirittura “antropologicamente” paura, non li si cita, nemmeno con riferimenti indiretti.

Peraltro condivido Raffaele quando scrive

“Però nessuno ha diritto, a maggior ragione in un movimento che si batte per le problematiche maschili, denigrare quegli uomini i cui parametri dell’aspetto fisico non sono confacenti con quelli inculcati dal ciarpame mediatico di stampo femminista”

Ma questo non mi risulta mai avvenuto.

Polemica chiusa per me.

Perdonami Fabrizio, ma se non ci si vuol ridurre al rango dei blog femministi che avete giustamente criticato per aver continuato sui loro blog a polemizzare su Uomini Beta non si puo’ fare altrettanto.

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Raffaele 5:37 pm - 25th Settembre:

Hai ragione, Fabrizio. Da membro del Movimento non posso usare certe espressioni, tra l’altro in una polemica non da me aperta, ma aperta da chi ha ritenuto difendere persone(diametralmente opposte al nostro movimento) che io manco avevo nominato. Ci vuole la diplomazia. Purtroppo, di fronte a certe persone con quel loro modo di pensare, con le loro idee assurde,, cade ogni vena diplomatica, e si tende ad essere fin troppo sinceri e spontanei. Anche se confermo ciò che penso di quella gente, chiedo ufficialmente venia(non a loro, ma a te).

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Alessandro 5:58 pm - 25th Settembre:

Mauro: come è possibile un dialogo se queste qui ci classificano allo primo sguardo …naturalmente loro non sono misandriche ,siamo noi ,a quanto uomini ad essere sbagliati>>>>>>>>>>>>>>>>>
Onestamente trovo quest’articolo, che tra l’altro è stato pubblicato su “Il Fatto quotidiano”, un pò esilarante. Un gran maleducato diventa agli occhi dell’autrice espressione della prepotenza che gli uomini dimostrerebbero nei confronti delle donne…D’altronde da chi ha trasformato una minigonna in televisione in un caso nazionale che cosa ci si può aspettare? La colpa non è dell’autrice dell’articolo, non tutti sono in grado di esprimersi con lucidità e profondità sulla realtà che vivono, la colpa è di chi non ne mette in evidenza la povertà delle argomentazioni.

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Fabrizio Marchi 6:23 pm - 25th Settembre:

“Perdonami Fabrizio, ma se non ci si vuol ridurre al rango dei blog femministi che avete giustamente criticato per aver continuato sui loro blog a polemizzare su Uomini Beta non si puo’ fare altrettanto”.
Esattamente Rita, e non c’è nulla da perdonare, e la stessa cosa vale per Raffaele, anche se apprezzo le sue pubbliche scuse.
Cerchiamo di ripartire da qui. Il lavoro che stiamo facendo è troppo importante per disperderlo e svilirlo con sciocche diatribe. Qui si discute nel merito delle problematiche, non di questo o quell’altro blog o singolo individuo.
Dobbiamo crescere tutti/. E’ uno sforzo che dobbiamo fare, che ci viene richiesto dalla realtà, da quello che stiamo facendo, dall’entità del progetto che abbiamo messo in campo, se mi è consentito e senza alcuna enfasi, dall’assalto al cielo che stiamo tentando di fare. E’ certo che se rimaniamo impantanati in queste diatribe da basso corridoio più che assaltare il cielo ci ritroveremo a doverci divincolare all’abbraccio delle sabbie mobili…
Una sola cosa. Proviamo ad immaginare cosa potrebbe pensare uno dei tanti utenti, estranei alle dinamiche del Momas e della Questione Maschile, entrando nel blog e leggendo questi micro battibecchi interni.
Non aggiungo altro. Non è necessario aver frequentato una scuola per quadri di partito per capirlo. E’ sufficiente un minimo di buon senso.
Fabrizio

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Raffaele 7:43 pm - 25th Settembre:

Mik jagger era un cantante di 40 anni fa, quindi ben prima che il femminismo affermasse e consolidasse i suoi disvalori. Quindi non è un esempio calzante. Quando la tua amica conclude con un ““Eh gia, meno virile/forzuto/aitante possibile…” significa che gli dà un significato negativo a questa tipologia di uomini. Io capisco l’italiano e non mi faccio ingannare da nessuno. Questo sito più volte ha preso le distanza da questi forum. Non per questo ho diritto di insultare(e bene ha fatto Fabrizio a farmelo presente, ne abbiamo parlato anche a telefono). Fabrizio si è detto d’accordo con me nella sostanza(pur non condividendo le mie parole forti), così come concorda al 100% sulle mie affermazioni in tema di violenza sessuale, provocazione sessuale, Lega Nord, immigrazione, corteggiamento, sessualità e quant’altro. Posizioni queste totalmente, diametralmente e inconciliabilmente opposte a quelle di dello staff di metromaschile e del forum della tua amica. Qui non si parla di “maschio bianco occidentale”, ma di di maschi in generale,.Qui si combatte la Lega Nord, come principale avversario alla causa maschile, qui non si attacca la sinistra.Qui si condanna l’isamofobia. Punto. E così via.Su tutto. Noi non abbiamo nulla a che spartire con metromaschile e altri forum amici, perchè portano posizioni completamente e diametralmente opposte dalle nostre. Ecco perchè è nato Uomini Beta. I chiacchiericci da bar non ci riguardano e mi addolora che una mia semplice anche se dura constatazione su quel malcostume all’ interno di una parte del Momas di discriminare gli uomini in base all’aspetto fisico, ha suscitato la reazione così forte di Rita la quale tra l’altro ho sempre difeso pubblicamente su altri blog.
Accolgo il tuo invito, Fabrizio, e scusami di nuovo.

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Fabrizio Marchi 7:51 pm - 25th Settembre:

Le posizioni di Raffaele sulle quali io concordo sono ovviamente quelle che lui stesso ha espresso in questa sede e su questo sito e in particolare negli articoli a sua firma dal titolo “Giustizia di classe e di genere” e “Femminicidio o Maschicidio?”. Il fatto stesso che siano stati pubblicati ne presuppone la condivisione.
Non mi assumo responsabilità per qualsiasi altro commento, articolo o affermazione che Raffaele stesso, come è suo diritto, può aver fatto in altri luoghi o su altri blog.
Ciò detto, penso che sia il caso di muovere la classifica e andare oltre, altrimenti rischiamo di rimanere impantanati allo stesso punto. Non mi sembra il caso.
Per chiarezza di linea politica, personalmente non ho mai sostenuto che la Lega Nord sia il principale avversario della causa maschile. E’ uno degli avversari come ce ne sono tanti, purtroppo anche a sinistra.
Secondo poi, questo sito non è nato in contrapposizione ad altri. Sarebbe estremamente riduttivo anche il solo pensarlo. Questo sito è nato perchè c’è stata una elaborazione e un’analisi del sottoscritto, successivamente condivisa da altri. Ciò che facevano, fanno e faranno altri siti e/o altri movimenti maschili non è affar mio nè di chi aderisce a Uomini Beta.
Fabrizio

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giulia 8:25 pm - 25th Settembre:

salve ha tutti, sono giulia e amica di rita.
è proprio necessario che raffaele ascolti rita.
la riflessione che si voleva fare,non aveva nulla a che fare con il peso del corpo di un uomo, ma con l’essere effeminato .
quella riflessione fu proposta prima che i tokio hotel diventassero così popolari, quindi quello che si stava “sentendo” non era così sbagliato, razzista, anti qui anti là, ma solo una riflessione sui modelli proposti dai media.
esaltare la “bellezza” androgina sia nelle donne che negli uomini, mi sembra ormai una cosa abbastanza evidente. (sfido io a capire se Kaulitz sia un uomo o una donna.)
da voler semplicemente riflettere sui modelli imposti a sparare contro, con attacchi, offese perché in qualche modo ci si sente toccati , o solo per il gusto di aggredire gli altri, lo vedo del tutto fuori luogo.
ma dal momento che siamo stati tirati in ballo con offese e insulti pesanti,
almeno dateci la possibilità di spiegare e al limite difenderci, per rispondere a chi ci ha insultato e offeso.
grazie.

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Rino 8:30 pm - 25th Settembre:

Fabrizio:

>>
Secondo poi, questo sito non è nato in contrapposizione ad altri. Sarebbe estremamente riduttivo anche il solo pensarlo.
>>

Abbiamo indicato la prospettiva del “Patto di unità di azione” tra forze diverse e, per certi versi, opposte. Questa è la prospettiva da adottare.

Se sembra troppo, se è indigeribile, si passi alla condizione che la precede immediatamente: la coesistenza pacifica.
Condizione minima al di sotto della quale c’è la guerra fratricida.

Cui io non partecipo.

RDV

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Leonardo 8:44 pm - 25th Settembre:

Mike Jagger? e Sid Vicious?

http://www.youtube.com/watch?v=nc4HWiH_pzw

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Silent Hill 10:35 pm - 25th Settembre:

ha ragione Raffaele, ho confermato ciò che da sempre avevo notato, e cioè una denigrazione e irrisione degli uomini esili. Il fatto che ciò possa essere normale in ambito femminista, davvero non riesco a concepire come ciò possa avvenire anche in ambito del movimento per la QM . Tra le altre cose, Raffaele-Icarus porta avanti un contributo notevolissimo e fondamentale per la QM, e le sue analisi, la sua sagacia e il suo coraggio sono davvero fuori dal comune . Dico questo perchè leggo spesso il suo blog.

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Fabrizio Marchi 12:46 am - 26th Settembre:

Giulia, ti avevo già scritto privatamente esortandoti a lasciar cadere la polemica che non ha nulla a che vedere con questo blog, invitandoti a partecipare al dibattito e a dare il tuo contributo su tutti i temi che trattiamo, senza riaprire inutili diatribe su questioni che non riguardano questo sito. Ma vedo che il mio appello è caduto nel vuoto e ci hai scritto nuovamente.
Scusa se sono franco ma anche questa non è una prova di grande sensibilità da parte tua dal momento che se devi discutere con Raffaele puoi farlo sul suo blog, visto che ne ha uno. Se ritieni di essere stata insultata da qualcuno, ti rivolgi a quel qualcuno, nelle sedi appropriate. Non c’è ragione per la quale ti debba incaponire a venire sul nostro a discutere di una questione che sostanzialmente ha riguardato e riguarda solo voi.
Ma siccome sei un’amica di Rita, in questa veste per lo meno ti sei presentata e ti crediamo, per dovere di ospitalità e appunto perché sei amica di una nostra amica, scegliamo di pubblicare il tuo post.
Avverto TUTTI fin da subito, e quando dico TUTTI intendo dire TUTTI, che non pubblicherò più post inerenti questo argomento, o meglio, questa polemica assolutamente inutile e non costruttiva, perché è una questione che riguarda solo voi, cioè Giulia, Raffaele, ed eventualmente Rita.
Per cui se la volete affrontare fatelo sui vostri blog. Non su questo. E’ una questione che non concerne in alcun modo Uomini Beta essendo stata sollevata altrove. Quindi non c’è alcun motivo per cui debba essere affrontata e discussa in questa sede. Abbiamo ben altro da fare che assistere a scambi di insulti e sciocche polemiche o a pseudo discussioni su argomenti che francamente mi lasciano anche abbastanza perplesso.
Per quanto mi riguarda avevo già parlato molto chiaramente e la questione doveva già essere chiusa. E lo è.
Ma vedo che tutti, nonostante siano stati invitati a farlo, non riescono a rinunciare ad avere l’ultima parola.
Bene, questa volta la dico io e una volta per tutte. Questa diatriba la continuate sui vostri blog e nei vostri rispettivi spazi. Punto.
Fabrizio

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Raffaele 10:05 am - 26th Settembre:

Raccolgo di nuovo l’invito di Fabrizio. Ovviamente, come da lui stabilito, rinuncio all’ ultima parola. Mi limito solo a far presente che io pur con i miei limiti, non frequento Storm Front-White Power, “orgoglio della razza bianca”, e quindi, mi tengo lontano dal “suprematismo bianco-occidentale” come concezione di “questione maschile”. Nè credo alla “strategia riproduttiva” come causa di violenza sessuale. Per questo motivo aderisco al MUB.

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Fabrizio Marchi 11:42 am - 26th Settembre:

Sono d’accordo con te, Silent Hill, è una contraddizione in termini. Purtroppo la QM (Questione Maschile), come già ho evidenziato altre volte e senza far riferimento a questo o a quel sito, per una serie di ragioni che ho spiegato da tempo ma sulle quali è necessario tornare, ha attecchito in un ambito che non so neanche bene come definire, diciamo neo fascistoide-razzistoide, molto rozzo dal punto di vista culturale e intellettuale (e lo dice uno che, come tutti sanno, non ha certo in simpatia il “politically correct”…). Essendomi stata segnalata, ho letto su uno di questi siti, anche con un certo personale sgomento, una vera e propria disquisizione (insieme ad altre, più o meno sulla stessa lunghezza d’onda) relativa alle dimensioni craniche dei neri e dei bianchi e quindi del rispettivo livello di intelligenza di una razza rispetto all’altra… Roba da ricovero immediato, a mio parere. Ma da non sottovalutare, non fosse per il fatto che ci sia ancora gente in circolazione in grado di concepire e professare “idee” simili.
Da questo specifico punto di vista l’analisi di Raffaele è corretta. Sbaglia naturalmente, e del tutto, quando, invece di fare la cosa più sensata, cioè ignorarli e lasciarli sprofondare nell’oscurità abissale del nulla, si va ad incaponire e ad accapigliare proprio con quella gente in polemiche inutili, attriti furiosi e senza senso, coinvolgendo anche noi con il rischio di trascinarci nel gorgo. Lui lo fa per temperamento e per eccesso di passionalità, ma in questo modo, a mio parere, cade nella trappola.
In realtà, a distanza di quasi nove mesi dall’apertura di questo sito, mi sono reso conto che una tendenza dei blog e dei blogger è proprio quella di cercare di trascinare tutto e tutti in questo mare magnum di polemiche, diatribe interne, con strascichi di insulti e maldicenze. Lo abbiamo visto ormai tante e tante volte; quanti e quante sono venuti da queste parti a provocare, creare confusione, divisione, spesso ad insultare. A volte lo hanno fatto con allusioni, false aperture e atteggiamenti ipocriti, altre con comportamenti palesemente offensivi e denigratori. E quando li abbiamo allontanati hanno continuato con questo atteggiamento nei nostri confronti anche sui loro blog.
Più si reagisce sul loro stesso terreno e più si fa il loro gioco, che è proprio quello di impedirti di decollare, di assumere una dimensione alta e altra rispetto a quella che normalmente si riscontra nella rete.
In realtà l’obiettivo di questo sito è esattamente l’opposto degli altri. La maggioranza dei blog vuole conquistare il maggior numero possibile di visitatori nella rete, vuole diventare egemone nel web.
Noi abbiamo l’obiettivo diametralmente opposto. Quello di fuoriuscire dalla rete e “bucare” nel mondo reale, nella vita reale, uscire sui network nazionali, diventare un punto di riferimento pubblico per chi si occupa di QM, conquistare e aggregare uomini (e donne) in carne ed ossa. Lavorare alla costruzione di un movimento di uomini alla luce del sole e in grado di essere visibile soprattutto nella vita reale.
In parole povere, il blog e la rete per noi sono solo strumenti. Importanti certo, ma finalizzati a ciò che spiegavo poc’anzi. Se avessi potuto invece di un blog avrei aperto una televisione o un quotidiano ma per ovvie ragioni, non sono in grado di farlo. E allora la rete (e questo è il suo grande aspetto positivo) è l’unica che consente a quelli come noi che non hanno mezzi se non le proprie idee, di veicolarle e diffonderle.
Proseguiamo quindi il nostro lavoro e non lasciamo che questo venga deviato in alcun modo.
Fabrizio

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giulia 11:48 am - 26th Settembre:

<>
ok, mi dispiace fabrizio, non ho letto la tua email perché yahoo mi da dei problemi. cmq scusami. accolgo adesso la tua richiesta: per me la questione è chiusa, spero lo sia davvero anche per gli altri. ciao e scusami ancora giulia.

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Fabrizio Marchi 11:55 am - 26th Settembre:

Scuse accolte. Nessun problema. Siete liberi/e naturalmente di risolvere eventuali problemi che riguardano solo e soltanto voi, sui vostri rispettivi blog. Qui si viene per discutere nel merito. Chiaramente il nostro blog resta apertissimo al contributo, anche critico ovviamente, di chiunque voglia entrare nel merito dei temi da noi trattati, sempre nel rispetto degli altri e delle loro opinioni.
fabrizio

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franco 4:47 am - 6th Ottobre:

Sono più di dieci anni che osservo l’ipocrisia e la perfidia delle “donne” aguzzine!
Non ho nessuna vergogna ad ammetterlo che a causa della loro malvagità, sono diventato un misogino.
Provo un’odio se non viscerale ma quasi!
Uso qualsiesi mezzo che posso usare, come fanno loro. Se devo acquistare qualcosa evito un negozio o un servizio gestito da donne, niente cavallerie o gentilezze, nemmeno per le gravide…. e per ora mi fermo qui.
Faccio molta difficoltà a sopportare queste arpie e vampire moderne.
Il punto critico è che ci sono troppi maschietti e zerbinetti e moltiiissime lesbiche, queste ultime non sempre facilmente individuabili. Sono molto sodidale con qualsiasi maschio anche se ha torto o è “stronzo”.
Praticamente per combatterle, sono disposto quasi a tutto.
Per ora mi fermo qui anche perche ho perso la notte a leggere i vari punti di vista.

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sandro 1:33 pm - 6th Ottobre:

L’ odio è una forma di legame: stanno comunque al centro dei tuoi pensieri, ed è quello che vogliono.
La vera libertà si chiama indifferenza.
Impara ad ignorare le loro provocazioni, fottitene del loro giudizio. Non è mai disinteressato, è una forma di manipolazione.
Pensa a te stesso e alla qualità della tua vita, non a loro.
Anche stare dalla parte degli uomini a prescindere è un errore: l’ unica differenza tra uno stronzo
e una stronza è che il primo ti vuole morto, la seconda ti vuole vivo e infelice.
Non tutti gli uomini meritano la tua solidarietà. Alcuni la userebbero solo per fotterti.

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Leonardo 4:14 pm - 6th Ottobre:

Non ho nessuna vergogna ad ammetterlo che a causa della loro malvagità, sono diventato un misogino.
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Io questa parola (misogino) la sto tralasciando, rendendomi conto della misandria del mondo, anche perché parole come maschilista, misogino sono usate in senso negativo per il vittimismo delle femministe.

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mauro recher 4:46 pm - 6th Ottobre:

concordo ancora con Sandro ,odiare le donne a priori ,tanto perchè sono donne è sbagliato ,credo che Fabrizio non voglia certamernte che questo blog diventi una specie di femminismo a sud al contrario …..lo ribadisco che qui dobbiamo puntare alla parità ,ma questa parita ,cosa che le donne spesso dimenticano ,è fatta di diritti e di doveri , ti faccio un esempio ,vogliono le quote rosa in parlamento ?? bene (cosa assurda tra l’altro ,vai in parlamento perchè “sei donna” e la meritocrazia??? ),ma che vadano a lavorare anche nei posti rischiosi o più faticosi ,attenzione ,non sto certamente dicendo che devono morire al posto degli uomini ,tutt’altro, magari ,in questa situazione ,la sicurezza verebbe presa più sul serio di come si fa ora ..essere misogini credo che convenga veramente a poco ,anzi si tende a fare il gioco delle più spietate femministe

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Silent Hill 5:42 pm - 6th Ottobre:

Franco
Sono più di dieci anni che osservo l’ipocrisia e la perfidia delle “donne” aguzzine!
Non ho nessuna vergogna ad ammetterlo che a causa della loro malvagità, sono diventato un misogino.
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Figurati, anche io ho osservato la perfidia di molte donne, però non sono misogino ( anche perchè a conti fatti non conviene ) . Non è che in realtà sei troppo impulsivo tu ?

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Il punto critico è che ci sono troppi maschietti e zerbinetti e moltiiissime lesbiche, queste ultime non sempre facilmente individuabili. Sono molto sodidale con qualsiasi maschio anche se ha torto o è “stronzo”.
Praticamente per combatterle, sono disposto quasi a tutto.

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E praticamente combatterle in questo modo è solo un danno , l’abbiamo ribadito a più riprese che i misogini sono dannosi per la QM . Può capitare un periodo no per carità . Ma se vuoi far parte dell’ antifemminismo , lascia perdere i giochetti da bambini ” uomo = buono donna = cattiva” , giochetti che appunto lasciamo solo alle femministe e ai maschilisti ,perchè bacati di cervello .

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edqde 4:37 pm - 26th Dicembre:

Quoto Sandro. Con l’unica differenza che la situazione è, a parer mio, ancora più drammatica di come l’ha dipinta (circa il rapporto tra quando si deve dare per ricevere un tot.)

Gli uomini beta per ricevere 1 devono dare 50, le donne alpha hanno 100 dando 0,1. I maschi alpha hanno 10 dando 1, e le donne beta hanno 10 dando 2.

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Rino 3:59 pm - 8th Giugno:

Ciccone in prima pagina.
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/06/08/news/passaparola_8_giugno-17393329/?ref=HREC2-8

S. Ciccone – uno dei massimi teorici del maschiopentitismo – ha ottenuto la prima pagina di Repubblica on line (non capisco se sia così anche su quella cartacea). A memo è la prima volta che succede. A quanto pare sta facendo carriera. O se la sta peparando. Fabrizio, che lo conosce, ne sa ben di più.

Rino

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Fabrizio Marchi 5:40 pm - 8th Giugno:

Confermo. Stefano Ciccone è uno degli uomini “nuovi” di SEL (Sinistra, Ecologia e Libertà), forse la formazione politica in assoluto più “femministizzata” dell’intero arco politico. A mio parere, e soprattutto a quanto mi dicono, sarà senz’altro uno dei candidati alle prossime elezioni politiche.
Si sta costruendo la sua carriera politica giocando su due fronti: quello del “maschiopentismo” (il suo cavallo di battaglia) che ben conosciamo e quello della “riappropriazione della politica” (questo lo slogan, mi pare che abbia anche fondato un’altra associazione) da parte della gente comune, che è l’ escamotage normalmente e astutamente (per chi ancora ci casca…) utilizzato da quelli che sono ancora fuori delle stanze che contano ma che aspirano ad entrarvi.
La mia personalissima opinione è che il personaggio sia un “paraculetto”. E siccome non è uno sciocco né tanto meno un ingenuo o uno sprovveduto (tutt’altro…), non posso realisticamente pensare che creda veramente nelle puttanate (non c’è altro modo per definirle) che racconta in lungo e in largo per tutta la penisola organizzando riunioni della sua associazione di ustascia filofemministi e presentando il suo libro (che io non ho letto né leggerò mai ma credo sia sufficiente leggere le interviste che rilascia, come quella su Repubblica segnalata da Rino, per capirne i contenuti ).
In ogni caso, ammesso anche che ci creda, le cose non cambierebbero di una virgola. Un personaggio veramente sgradevole sotto ogni punto di vista, cresciuto alla scuola del “politicamente corretto”. In realtà un cinico (pur se abilmente camuffato) e anche un grosso maleducato (parlo per esperienza personale…).
Sia chiaro, in un contesto “normale” ed equilibrato non rappresenterebbe di certo un pericolo. Siccome però, come purtroppo sappiamo bene, così non è, il capo dei “maschi plurali” rischia di avere il suo seguito che in effetti in larga parte si è già conquistato (pompato naturalmente da tutta la schiera di giornaliste progressiste e di “sinistra”, dalle componenti femminili e femministe delle varie testate della “sinistra”, dalle femministe varie che lo elogiano e lo sostengono nella sua “battaglia” per una “nuova maschilità”…).
Peraltro, la sua candidatura ha anche il vantaggio di togliere un po’ di castagne dal fuoco a quelli che devono formare le liste. La candidatura di Ciccone è come se fosse di fatto una candidatura femminile. Un posto in meno da destinare alle quote rosa…Come si suol dire, due piccioni con una fava…
Fabrizio

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Alessandro 6:41 pm - 8th Giugno:

Fabrizio: Confermo. Stefano Ciccone è uno degli uomini “nuovi” di SEL (Sinistra, Ecologia e Libertà), forse la formazione politica in assoluto più “femministizzata” dell’intero arco politico
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Forse avrebbe dovuto scegliere l’acronimo SELF, con l’aggiunta del termine femminismo, ma forse era meglio evitarlo, magari qualche elettore non avrebbe gradito. Siamo alle solite: un uomo, non un maschietto, ha difficoltà ad appoggiare uno schieramento politico che, sia pure velatamente, lo considera un oppressore, un privilegiato, ecc., ecc., mentre, inversamente, attribuisce tutte le migliori qualità possibili e immaginabili all’altro sesso( con la sola eccezione di qualche berlusconiana), tra l’altro bisognoso, così affermano, di qualsiasi iniziativa lo tuteli e lo avvantaggi. Meglio pensare a qualcosa davvero di sinistra: ci sono imminenti i referendum, speriamo bene.

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Fabrizio Marchi 7:45 pm - 8th Giugno:

Bravissimo Alessandro, la tua è un’osservazione estremamente puntuale e soprattutto vera,; hai posto l’accento su un particolare sul quale non avevo mai riflettuto.
Perché non aggiungere esplicitamente anche la F di femminismo alla sigla di partito?
Sinistra, Ecologia, Libertà e Femminismo (SELF); suona anche bene. In fondo sarebbe stato molto più coerente da parte loro. Ma non lo hanno fatto. E la ragione è quella che tu hai spiegato. Il messaggio deve restare subliminale (in piena sintonia con la strategia e il metodo femministi…). Se fosse dichiarato apertamente rischierebbe di essere un boomerang perché una buona parte dell’elettorato maschile di sinistra, anche di quel partito, in camera caritatis mal digerirebbe la cosa, trovandola senz’altro eccessiva e anche fastidiosa. Perché dunque andare a smuovere la cenere, con il rischio di attizzare la brace?…
Il messaggio, come ripeto, deve essere potente, ma sempre un po’ (relativamente) sottotraccia, mai smaccatamente aperto. SEL è un partito femminista fino al midollo ma, guarda caso, non lo esplicita apertamente, per lo meno non sul piano simbolico (che è invece fondamentale per un partito, pensate ai vecchi simboli, come la falce e il martello, lo scudo crociato o la fiamma tricolore…).
E perché non lo fa? Perché teme appunto (e ha ragione) che l’esplicitarlo apertamente possa far venire il mal di pancia a molti. Di questo sono assolutamente certo…
Sono furbi/ e i ragazzi e le ragazze…
Complimenti Alessandro, può sembrare un particolare da poco e invece non lo è affatto. Ci torneremo…
Fabrizio .

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armando 9:08 am - 9th Giugno:

I ragazzi e le ragazze sono furbi, ma chi ci casca è proprio, per usare un eufemismo, un ingenuo all’ennesima potenza. Ed anche la dimostrazione che i contenuti veri contano poco.
armando

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Fabrizio Marchi 1:06 pm - 9th Giugno:

“I ragazzi e le ragazze sono furbi, ma chi ci casca è proprio, per usare un eufemismo, un ingenuo all’ennesima potenza. Ed anche la dimostrazione che i contenuti veri contano poco”. (armando)
E’ la condizione in cui versa attualmente il 99% degli uomini, Armando, e magari fosse solo un problema di ingenuità…
Fabrizio

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armando 2:40 pm - 9th Giugno:

Vero, non solo di ingenuità si tratta. E’ il non voler vedere la verità perchè troppo dolorosa. Rifiutarsi di vederla o pensare che prima o poi la sbornia femminista passerà. Questo nel migliore dei casi. Oppure c’è un sentirsi esausti ed esauriti e il bisogno di affidarsi a chi si ritiene più in grado si cambiare le cose, le donne. Oppure ancora la condivisione della colpa di essere maschi, inemendabile se non rinnegandosi come maschi.
In ogni caso il dramma dell’essere maschi oggi.
D’altra parte il bombardamento è a tappeto, fatto di mille piccole cose, dichiarate e non.
Leggevo stamani il settimanale del Corriere.
Articolo della Fedrigotti sulle violenze in famiglia, naturalmente solo maschili. Le gaffes del principe di Galles, un maschio anche se alfa se così si può dire di un principe consorte, fra cui quella di aver detto che le donne inglesi non sanno cucinare (si sa invece che la GB è il paradiso del buon cibo). Un articolo che esalta lo sport al femminile da 150 anni a oggi. Un articolo su un nuovo personaggio dei supereroi, la “donna ragno”. Un lungo servizio sulla sicurezza stradale incentrato su Claudia Gerini che pare abbia fatto anche una gara di formula 3 (quasi ultima) ma che guida meglio e più aggressiva del suo compagno. Un servizio sull’Egitto dove non si manca di ribadire l’altissimo tasso di violenza contro le donne (se lo ritrovo fu pubblicato, mi sembra da Ddonna di Repubblica, un servizio di qualche anni fa che, soprendentemente, parlava di un buon tasso di violenza al femminile contro gli uomini proprio in Egitto). Un articolo di uno scrittore Roman Gary, grande amante delle donne ma che disprezza i donnaioli che “trasformano il gentil sesso in merce”, che le venera come Dee e non le disprezza mai, neanche quando “lo usano e lo tradiscono”. E via discorrendo

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cesare 6:51 pm - 9th Giugno:

La postina ruba in dieci anni tre milioni di euro all’intero paese che si fidava di lei e scompare?
A “Chi l’ha visto” di ieri Federica Sciarelli commenta: “Tutti noi siamo preoccupati. Come poteva fare tutto da sola (cioè fregare a piccole tranche e per anni i soldi dei paesani, ndr)? che fine ha fatto poveretta? sarà ancora in vita? probabilmente c’è dietro un uomo”.
Capito mi hai? la tv pubblica, il canale Tre, nella persona della conduttrice del programma, sposta la responsabilità sia del furto sia della (comprensibilissima) scomparsa della postina ad un maschio inventato: un maschio appunto ladro, fedigrafo e omicida. La postina scompare, e il suo posto lo prende il fantasma del Male, ovvero il maschio. Non meraviglia che ormai senza accorgersene con sempre maggior frequenza, giornalisti, mezzibusti sia maschi sia femmine, usano l’articolo femminile nel presentare un ospite maschile? es.: “la” presidente Obama, “la” scienziata Rubbia, ecc. ecc.: un vero e proprio scongiuro contro il fantasma malefico del maschile.
Ma quanti anni ancora potrà andare avanti una civiltà che ormai ha nel profondo questo giudizio sul maschile? chi mai nel profondo si sentirà spinto a difenderla?

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Sandro2 8:07 pm - 9th Giugno:

Quanto evidenziato da Cesare, accade con regolarità anche nei casi di infanticidio, ossia laddove le donne non si assumono mai la responsabilità di nulla, ed al tempo stesso tendono ad attribuire al marito, all’amante, al padre, al fratello o, comunque, a un appartenente al sesso maschile, la responsabilità di quanto accaduto.

Per esempio, quante volte vi è capitato di sentire una donna chiedere la pena di morte per un’altra donna? Pensateci bene… A me mai. Mai sentito nulla del genere.
Viceversa, mi è capitato spessissimo di ascoltare o di leggere di donne che chiedevano la pena di morte per tizio, caio o sempronio.
Il che la dice lunga sulle esponenti del sesso femminile; anzi, dice tutto.

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